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Transcript:

ACCIAIO L ACCIAIO NEGLI IMBALLAGGI In questi ultimi anni le tecnologie si sono sempre più perfezionate aumentando la robustezza, sicurezza, praticità ed economicità del materiale. Infatti tutti i contenitori d acciaio, pur essendo sottili, sono robusti e resistenti. Non solo, l acciaio è anche molto versatile e quindi si presta alle più diverse lavorazioni. Contenitori per alimenti che hanno contenuto: legumi in genere,conserve, frutta sciroppata, tonno, sardine, olio d oliva, carne,alimenti per animali, alcune bevande e caffè. Le bombolette spray per alimenti e prodotti per l igiene personale. Chiusure metalliche per vasetti di vetro, come quelle delle confetture,delle marmellate, del miele e delle passate di pomodoro. Tappi a corona applicati sulle bottiglie di vetro. Scatole in acciaio utilizzate per le confezioni regalo di biscotti, cioccolatini, caramelle, dolci e liquori. Gli imballaggi che provengono dalla raccolta differenziata, vengono affidati dal CNA (Consorzio Nazionale Acciaio) ad operatori qualificati nel settore del riciclo dei rottami ferrosi. Queste aziende provvedono ai processi di pulitura, riduzione volumetrica, frantumazione e distagnazione (separazione dello stagno). Quindi gli imballaggi proseguono il loro cammino presso le acciaierie e/o le fonderie per essere fusi nuovamente e trasformati in nuovo acciaio. Gli imballaggi in acciaio di grosse dimensioni (fusti) possono essere sottoposti ad opportune operazioni di bonifica e valorizzazione e quindi possono essere riutilizzati. Gli imballaggi in acciaio avviati al processo di riciclo tornano a nuova vita sotto forma di semilavorati con cui si possono realizzare parti in acciaio per veicoli, elettrodomestici, rotaie, tondino per l edilizia, travi per ponti eccetera. Il peso di 19.000 barattoli in acciaio per conserve è la quantità necessaria per produrre un auto. 7 scatolette da 50 gr. potrebbero diventare 1 vassoio. Con l acciaio riciclato da 2.600.000 scatolette da 50 gr. si può realizzare 1 km. di binario ferroviario. In 8 anni, grazie al CNA, sono state recuperate oltre 2.000.000 tonnellate di acciaio; l equivalente in peso di 200 Tour Eiffel! I NUMERI DEGLI IMBALLAGGI IN ACCIAIO NEL 2006 Immessi al consumo: 561.000 tonnellate Recuperati: 369.000 tonnellate (66%) Avviati al riciclo: 369.000 tonnellate (66%)

ALLUMINIO GLI IMBALLAGGI IN ALLUMINIO L alluminio è il materiale ideale per gli imballaggi perché garantisce la massima protezione aggiungendo un peso minimo a quello del prodotto imballato, con il risultato anche di ottimizzare i costi di trasporto. Inoltre gli imballaggi in alluminio garantiscono un ottimo effetto barriera, proteggendo il contenuto dalla luce, dall aria e dall umidità. Queste proprietà permettono lunghi periodi di conservazione senza far perdere la qualità ai prodotti. Lattine per bevande. Vaschette e contenitori per la conservazione e il congelamento dei cibi. Foglio di alluminio da cucina, involucri per il cioccolato o coperchi dello yogurt. Bombolette spray per deodoranti, lacche per capelli o panna. Scatolette per alimenti (carne, legumi, cibo per animali). Capsule e tappi per bottiglie di olio, vino, liquori, bibite. Tubetti per conserve o per prodotti di cosmetica. I PROCESSI E I PRODOTTI DEL RICICLO Dopo la raccolta differenziata, gli oggetti di alluminio che normalmente vengono raccolti insieme al vetro ed alle plastiche, arrivano all impianto di separazione e primo trattamento. Qui gli imballaggi in alluminio vengono separati da eventuali metalli magnetici (ferro) o da altri materiali diversi (vetro, plastica, ecc.). Vengono poi pressati in balle e portati alle fonderie, dove, dopo un controllo sulla qualità del materiale, vengono pre-trattati a circa 500 per liberarli da altre sostanze estranee. Vengono poi fusi in forno alla temperatura di 800, fino ad ottenere alluminio liquido che viene trasformato in lingotto. L alluminio riciclato, grazie all attività del CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio) ha le stesse qualità di quello originale e viene impiegato nell edilizia, nella meccanica, per i casalinghi, oltre che nel settore degli imballaggi. Occorrono 640 lattine per fare 1 cerchione per auto. Occorrono 150 lattine per realizzare 1 bicicletta da competizione. Occorrono 37 lattine per fare 1 caffettiera e tutte le caffettiere prodotte in Italia (7.000.000 di unità) sono in alluminio riciclato. Con 130 lattine si costruisce 1 monopattino. I NUMERI DEGLI IMBALLAGGI IN ALLUMINIO NEL 2006 Immessi al consumo: 71.500 tonnellate Recuperati: 39.800 tonnellate (55,7%) Avviati al riciclo: 35.100 tonnellate (49,1%) Avviati al recupero energetico: 4.700 tonnellate (6,5%)

CARTA GLI IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE Il consumo annuo di imballaggi in carta e cartone in Italia è stato di oltre 4 milioni di tonnellate nel 2006. La parte più cospicua della produzione di imballaggi è costituita da cartone ondulato, seguito da cartoncino per astucci pieghevoli e dalla carta utilizzata per sacchi e sacchetti. La carta può presentare caratteristiche molto diverse, ovvero essere resistente (carta da pacco), fragile (carta da giornale), filtrante (la bustina del the), oleata o cerata (quella per alimenti), morbida (fazzolettini di carta), assorbente (i pannolini). Oltre agli imballaggi in carta e cartoncino, con la raccolta differenziata si raccolgono tutti i tipi di carta inclusa quella per usi grafici, la carta da disegno o per fotocopie, e quella per la produzione dei giornali. Sacchetti di carta. Imballaggi in cartone ondulato. Scatole per alimenti, detersivi e scarpe. Astucci e fascette in cartoncino. Giornali e riviste, libri, quaderni e opuscoli. La carta sporca di terra o di alimenti non va conferita nei contenitori della raccolta differenziata, perché contamina la carta riciclabile. Va dunque gettata con i rifiuti indifferenziati (secco non riciclabile). La carta, o meglio tutto il materiale cellulosico proveniente dalla raccolta differenziata, viene prima sottoposto ad un trattamento di eliminazione dei materiali estranei, quindi pressato in balle e poi viene inviato alle cartiere che lo utilizzeranno per la propria produzione cartaria. Nelle cartiere il macero viene spappolato con un macchinario detto pulper ; l impasto così prodotto viene steso nella macchina continua e quindi asciugato nella seccheria. Si forma così un nuovo foglio di carta. Con questo materiale si realizzano sia la carta per usi grafici di alta qualità, carta da disegno o per fotocopie, sia quella per la produzione dei giornali. Inoltre sono realizzati con carta da riciclo gli scatoloni di cartone, il cartone ondulato, la carta da pacchi e i vassoietti per uova, frutta e verdura. Quasi il 90% dei quotidiani italiani viene stampato su carta riciclata. Le foreste europee sono in costante aumento perché l Europa è all avanguardia nella gestione forestale sostenibile. E una notizia importante: ogni anno l incremento medio della superficie forestale europea è di 661.000 ettari, un territorio grande 2 volte la Val d Aosta. Il 90% della carta, dei sacchetti, delle scatole sono realizzate con materiale riciclato. Il recupero e riciclo degli imballaggi in carta effettuato da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) dal 1998 al 2005 ha consentito di evitare la realizzazione di 100 discariche. I NUMERI DEGLI IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE NEL 2006 Immessi al consumo: 4.470.000 tonnellate Recuperati: 3.381.000 tonnellate (75,6%) Avviati al riciclo: 2.980.000 tonnellate (66,7%) Avviati al recupero energetico: 401.000 tonnellate (9%)

LEGNO GLI IMBALLAGGI DI LEGNO Il legno per le sue caratteristiche è stato da sempre utilizzato per gli imballaggi al fine di contenere, supportare e proteggere gli oggetti durante il trasporto, la movimentazione e lo stoccaggio. Gli imballaggi sono fatti essenzialmente di faggio, di pioppo e di specie resinose come pino ed abete. Gli imballaggi di legno posso essere raggruppati in 3 grandi categorie: imballaggi ortofrutticoli (per confezione, trasporto e vendita di frutta e verdura), pallet (piattaforme orizzontali per l immagazzinamento e il trasporto di merci e carichi, da spostare con carrelli elevatori) e imballaggi industriali (per contenere macchinari e impianti: ad esempio imballaggi di elettrodomestici, cassette per alimenti come formaggi e vini, ecc.) Per le strade non ci sono i cassonetti con la scritta legno, come avviene per gli altri materiali, perché esistono metodi più funzionali ed efficaci per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio di legno (spesso molto voluminosi). Gli scarti di legno leggeri come gli imballaggi che avvolgono alcuni formaggi oppure come gli stuzzicadenti, possono essere raccolti separatamente con la frazione organica. Gli imballaggi di maggiori dimensioni e i rifiuti ingombranti come mobili usati, armadi, sedie, tavoli rotti ecc. possono essere consegnati ai Centri di raccolta differenziata o alle isole ecologiche. In alternativa si può concordare con l azienda municipalizzata di igiene ambientale la modalità di ritiro porta a porta. In ogni caso, nessun pezzo di legno è da buttare perché tutto il legno può essere riciclato. I PROCESSI E I PRODOTTI DEL RICICLO Il legno è riciclabile al 100% e i rifiuti di legno, grazie all attività di RILEGNO (Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno), sono raccolti e poi avviati agli impianti di riciclo. Il legno subisce una prima riduzione di volume presso i centri di raccolta e poi, negli impianti di riciclaggio, viene ripulito e lavato quindi è ridotto in scaglie, cioè frantumato meccanicamente in piccoli pezzi detti chips. Successivamente vengono eliminati i corpi estranei minori (chiodi, sassolini ecc.) ed il legno viene ulteriormente raffinato, rendendo le fibre ancora più piccole. Quindi la materia prima legnosa passa ad un essiccatoio e successivamente viene avviata ai pulitori pneumatici a secco. Il semilavorato ottenuto dal riciclo, amalgamato con resine, forma il protopannello che dà origine a pannelli di legno di varie misure, usati per la costruzione di mobili e rivestimenti interni ed esterni. Con alcune tipologie di scarto del legno si producono bricchetti di legno pressato utilizzabili come combustibile in stufe tradizionali, al posto della legna ottenuta tagliando alberi nuovi. Con il riciclo di 4 pallet si fa 1 scrivania. Con il riciclo di 30 pallet si ottiene 1 armadio. Se tutto il legno riciclato ogni anno (circa 1.570.000 ton.) venisse triturato si potrebbero riempire completamente 5 edifici grandi quanto il Colosseo di Roma. I pannelli di truciolare prodotti ogni anno con il legno riciclato sarebbero sufficienti a coprire la superficie di tutta l area edificata della città di Roma. I NUMERI DEGLI IMBALLAGGI IN LEGNO NEL 2006 Immesso al consumo: 2.851.574 tonnellate Recuperati: 1.787.262 tonnellate (62,7%) Avviati al riciclo: 1.559.262 tonnellate (54,7%) Avviati al recupero energetico: 228.000 tonnellate (8%)

PLASTICA GLI IMBALLAGGI DI PLASTICA Le caratteristiche della plastica rendono l imballaggio fatto con questo materiale molto adatto per contenere e trasportare i prodotti alimentari e anche i liquidi non commestibili. Gli imballaggi possono essere realizzati con i diversi tipi di plastica presenti sul mercato, che servono per realizzare sacchetti, bottiglie e flaconi per detergenti, pellicole, flaconi per detersivi e prodotti per l igiene personale, vaschette per le uova, bottiglie per bibite e l acqua minerale, vaschette per alimenti. I tipi di plastica sono indicati sugli imballaggi con le sigle: PE (polietilene), PP (polipropilene), PVC (cloruro di polivinile), PET (polietilentereftalato), PS (polistirene). Bottiglie di plastica per acqua e bibite. Flaconi per detersivi e detergenti e flaconi di shampoo. Contenitori per cosmetici. Sacchetti per la spesa. Pellicole. Vaschette. È importantissimo assicurarsi che gli imballaggi non contengano residui. Inoltre, per ridurne il volume, occorre schiacciare bottiglie e contenitori di plastica in senso orizzontale (non verticale come si è fatto finora). Grazie all attività di COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica), gli imballaggi di plastica provenienti dalla raccolta differenziata vengono trasportati agli impianti di selezione e primo trattamento dove vengono separati, manualmente o con sistema automatico, per polimero e colore e quindi avviati al riciclo. Esistono procedimenti di riciclo meccanico dal quale si ottengono scaglie o granuli che verranno utilizzati per la produzione di nuovi oggetti utili e di uso comune, ad esclusione di quelli destinati ad uso strettamente alimentare. Con il PVC riciclato si producono tubi, scarichi per l acqua piovana, raccordi, passacavi e altri prodotti, soprattutto per il settore edile. A sua volta col PE riciclato si realizzano nuovi contenitori per i detergenti per la casa o per la persona, tappi, film per i sacchi della spazzatura, pellicole per imballaggi, casalinghi e così via. Quando i diversi tipi di plastica vengono selezionati e rilavorati insieme, diventano plastica riciclata eterogenea, impiegata per la produzione di panchine, parchi giochi per bambini, recinzioni, arredi per la città, cartellonistica stradale. Con 27 bottiglie di plastica si fa una felpa in pile. Con 67 bottiglie dell acqua si fa l imbottitura di un piumino matrimoniale. Con 45 vaschette di plastica e qualche metro di pellicola in plastica si fa una panchina. Con 11 flaconi del latte si fa un annaffiatoio. I NUMERI DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA NEL 2006 Immesso al consumo: 2.161.000 tonnellate Recuperati: 1.252.000 tonnellate (58%) Avviati al riciclo: 607.000 tonnellate (28,1%) Avviati al recupero energetico: 645.000 tonnellate (29.9%)

VETRO GLI IMBALLAGGI IN VETRO Il vetro è comunemente noto come il materiale riciclabile per eccellenza, perché è totalmente riciclabile e mantiene intatte le sue qualità originarie. Essendo inerte, resistente agli agenti esterni e alle alte temperature è anche considerato il contenitore ideale per gli alimenti perché permette di conservarne gusto e aromi, oltre a consentirne la sterilizzazione e pastorizzazione. Il vetro è anche una perfetta barriera per gli agenti patogeni ed inquinanti. È molto importante, quando in casa si divide il vetro dagli altri rifiuti, fare attenzione che non ci siano oggetti e materiali diversi dal vetro, specie di ceramica. Un piattino di ceramica, se viene inserito in un contenitore per la raccolta differenziata del vetro e ridotto in frammenti, potrebbe rovinare gran parte della quantità di vetro in esso contenuto, vanificando gli sforzi di tanti cittadini. Pertanto, è necessario raccogliere in modo differenziato solo ed esclusivamente gli oggetti di vetro: contenitori, bottiglie e bicchieri, vasi e vasetti, flaconi e barattoli. Gli imballaggi di vetro sono prima raccolti in modo differenziato e successivamente avviati a recupero in appositi centri di trattamento del vetro dove, attraverso una serie di operazioni prevalentemente automatizzate, vengono separati da ogni corpo estraneo e preparati per poter essere nuovamente fusi nelle vetrerie che producono nuovi imballaggi. Il vetro può essere riciclato all infinito, senza subire alcun degrado quantitativo o qualitativo. Oggi, circa il 60% delle bottiglie prodotte e consumate in Italia sono fatte con vetro riciclato e proveniente dalla raccolta differenziata nazionale. Nel nostro paese si raccoglie solo vetro di colore misto (cioè senza alcuna separazione del vetro per colore) con cui si possono produrre solo nuovi contenitori colorati (in vetro giallo, marrone o verde). Il rottame di vetro misto non è quindi utilizzabile per la produzione di vetro incolore (bianco e mezzo bianco), per cui la produzione di vetro riciclato non può andare oggi oltre certi quantitativi, salvo che anche in Italia non si cominci ad adottare una raccolta differenziata del vetro per colore. Il riciclo del rottame di vetro permette un notevole risparmio di materie prime ed energia nella produzione di nuovo vetro. Il risparmio di materie prime è del 100%: una bottiglia per il vino del peso di circa 350 gr. si può infatti produrre, alternativamente, con 350 gr. di rottame di vetro riciclato o con 420 gr. di materie prime tradizionali (sabbia, soda e carbonato di calcio). Ogni 3-4 imballaggi riciclati, si risparmia l energia necessaria a fabbricare il successivo. Il riciclo del vetro in Italia, negli ultimi dieci anni, ha permesso grazie a CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) di evitare l immissione in atmosfera di gas climalteranti equivalenti alle emissioni annuali di circa 2.400.000 auto circolanti (Euro4, 15.000 Km). I NUMERI DEGLI IMBALLAGGI IN VETRO NEL 2006 Immessi al consumo: 2.130.000 tonnellate Avviati a recupero e riciclo: 1.250.000 tonnellate (58,7%)