L.R. 7/2000, art. 38 B.U.R. 16/8/2001, n. 33. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 18 maggio 2001, n. 0179/Pres.

Documenti analoghi
POR CAMPANIA

Indicazione e aggiornamento della definizione di microimpresa, piccola e media impresa ai sensi dell articolo 38, comma 3 della legge regionale 7/2000

Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese.

Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese.

VADEMECUM PER IL CALCOLO DELLA DIMENSIONE D IMPRESA. LEGGE 181/89 (D.M Circolare n )

Intervento Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o nello sviluppo dei prodotti agricoli - strumenti finanziari

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 16 suppl. del

OGGETTO DELL INCENTIVO

Legge 25 febbraio 1992 n.215 "Azioni positive per l'imprenditoria femminile"

Allegato B - Definizioni

DEFINIZIONE DI MICROIMPRESE E PICCOLE IMPRESE DI CUI ALL' ALLEGATO I AL REG. (UE) 702/2014

Luogo e data Timbro e Firma Il legale rappresentante

DEFINIZIONE DI MICROIMPRESE E PICCOLE IMPRESE DI CUI ALL' ALLEGATO I AL REG. (UE) 702/2014

Fondimpresa Avviso 5/2013 Documentazione informativa per l Azienda

LA NORMATIVA COMUNITARIA SUGLI AIUTI DI STATO

La Legge Sabatini FVG e gli altri strumenti di agevolazione regionali e possibilità di cumulo

L.R. 17/2008, art. 3, c. 15 B.U.R. 14/10/2009, n. 41. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 settembre 2009, n. 0261/Pres.

INIZIATIVA A SOSTEGNO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DELLA PROVINCIA DI ROMA PER LA REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI INVESTIMENTO.

Decreto n 0109 / Pres.

PO FSE BASILICATA

Ministero delle Attività Produttive

Decreto n 0110 / Pres.

MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

LEGGE REGIONALE 5 dicembre 2003, N Art. 2 Incentivi alle imprese per interventi a favore della riattivazione di impianti idroelettrici.

FONDO REGIONALE di GARANZIA per le PMI. Confindustria Verona - 16 maggio 2012

PARAMETRI DIMENSIONALI (ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000) (DA COMPILARE DA PARTE DELL IMPRESA)

Articolo 1. Articolo 2. Articolo 3

L.R. 80/1982 B.U.R. 20/2/2008, n. 8. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 gennaio 2008, n. 02/Pres.

ALL. C REGIME DI AIUTI DE MINIMIS

Vista la l. 49/1985 Provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure urgenti a salvaguardia dei livelli di occupazione, Titolo I;

Termini e modalità di presentazione delle domande per la concessione e l erogazione dei

o Sono ammesse le spese considerate ammissibili ai sensi del Regolamento (UE) n. 1305/2013, ed in particolare dell articolo 45 di tale Regolamento.

Credito d imposta per i nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese Regione Sicilia - Legge Regionale n.

DICHIARAZIONE di subentro negli obblighi e vincoli

Credito d imposta ( dal sito Agenzia delle Entrate)

L.R. 17/2008, art. 3, c. 2 B.U.R. 26/10/2011, n. 43. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 17 ottobre 2011, n. 0237/Pres.

NOTA ESPLICATIVA RELATIVA AI TIPI D IMPRESE PRESI IN CONSIDERAZIONE PER IL CALCOLO DEGLI EFFETTIVI E DEGLI IMPORTI FINANZIARI

Aiuto di Stato N 250/01 Italia (Regione Sardegna) Misure di aiuto a favore dell industria alberghiera

Fondo di Garanzia per le PMI Legge 662/96. Allegato 4. Guida alla compilazione

FONDO TEMPORANEO DI GARANZIA PER LE GRANDI IMPRESE L.R. 34/2004 PROGRAMMA PLURIENNALE DI INTERVENTO 2006/2010

L.R. 80/1982 B.U.R. 20/2/2008, n. 8. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 8 gennaio 2008, n. 03/Pres.

3 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETÀ

Dichiarazione relativa alla Dimensione Aziendale

Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 190 del 26/11/2009

L.R. 20/2006, art. 10, c. 2 B.U.R. 8/4/2009, n. 14. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 24 marzo 2009, n. 077/Pres.

BANDO APERTO DAL AL Il/La sottoscritto/a in qualità di titolare e/o legale rappresentante dell impresa/cooperativa/consorzio

Normativa relativa agli Aiuti di Stato

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI AIUTI ALLA FORMAZIONE

DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI - VENEZIA GIULIA

CONCORSO DI INTERESSI SU PRESTITI CONCESSI ALLEPMI ADERENTI AI CONSORZI DI GARANZIA COLLETTIVI FIDI. L.R.10 gennaio 2001 n.

Regione Campania POR Misura 3.9

art. 4 modifiche all articolo 10 del DPreg. 82/2017

OGGETTO DELL INCENTIVO MODALITÀ E TEMPI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

REGOLAMENTO (UE) N. 1407/2013 DELLA COMMISSIONE

Omissis. Articolo 1. Impresa

Il Ministro dell Industria, del Commercio e dell Artigianato

Vista la l. 49/1985 Provvedimenti per il credito alla cooperazione e misure urgenti a salvaguardia dei livelli di occupazione, Titolo I;

40 Allegato III Modello di dichiarazione

art. 2 modifiche all articolo 1 bis del DPReg 272/2005 art. 3 modifiche all articolo 3 del DPReg 272/2005

Fondimpresa: Avviso n. 1/2014 Sicurezza e Ambiente Allegato n. 9

Il sottoscritto. nato a il. rappresentante dell'impresa/consorzio/cooperativa. con sede in Via n.

INAIL Direzione Territoriale La Spezia

Giovani Imprenditori in Agricoltura: Gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività

c) al comma 10, la parola <<comunitaria>> è sostituita dalla seguente: <<unionale>>.

Regione Friuli - Venezia Giulia. Decreto del 29 dicembre 2005, n. 463 Pres.

Circolare 3: Applicazione del Regolamento CE 651/ Modifiche al Piano finanziario anche dei Piani approvati

CIRCOLARE n. 1/ DISPOSIZIONI GENERALI

Fondo per lo Sviluppo delle PMI e dei Servizi. Art. 8 comma 1 L.R. 2 del 27 febbraio 2012

Il sottoscritto... in qualità di. dell impresa con sede legale in... prov... via.. n... codice fiscale e partita IVA.

Estratto del Decreto Ministeriale 18 aprile 2005 Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese

DPREG 0261/ Testo coordinato privo di valore legale

EQUIPARAZIONE DEI LIBERI PROFESSIONISTI ALLE PMI PER L ACCESSO AI FONDI EUROPEI

L.R. 5/94, art. 142 B.U.R. 02/05/1996, n. 18. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA 13 MARZO 1996, n. 095/PRES.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETA' AIUTI «DE MINIMIS» EX REG. 1407/2013 (art. 47 d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445)

DGR 350 DD

Fondo di Garanzia ex lege n.280/2002 Richiesta di agevolazione e dichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 DPR 28 dicembre 2000, N.

INTEGRAZIONE FONDO RISCHI CONSORZI FIDI ART. 1 OGGETTO E FINALITA

MODELLO DI DICHIARAZIONE RELATIVA ALLA DIMENSIONE DELL IMPRESA

Il sottoscritto. nato a il. rappresentante dell'impresa/consorzio/cooperativa. con sede in Via n.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETA AIUTI DE MINIMIS EX REG. 1407/2013 (Art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Fondimpresa Avviso 1/12

Bando Interventi Integrati per l acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETA' AIUTI «DE MINIMIS» EX REG. 1407/2013 (art. 47 d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445)

POR Calabria Misure di welfare aziendale e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

Dichiarazione di Dimensione Impresa, da compilarsi a cura di ciascun soggetto avente ruolo di end user pubblico

dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà (art. 47 D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000)

in relazione alla propria domanda di partecipazione all evento ITALIAN FOOD FESTIVAL DUBAI 2011 (15 22 Novembre 2011) preso atto

ALLEGATO 5.B DICHIARAZIONI DE MINIMIS ISTRUZIONI COMPILATIVE PER LE IMPRESE

in relazione alla propria domanda di partecipazione al Salone Nazionale dell Agriturismo AGRI&TOUR (Arezzo, novembre 2011) preso atto

Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese.

Con sede legale in. Via/Piazza..

Transcript:

L.R. 7/2000, art. 38 B.U.R. 16/8/2001, n. 33 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 18 maggio 2001, n. 0179/Pres. Regolamento per l applicazione di aiuti a favore delle imprese commerciali e turistiche, in adeguamento alla normativa comunitaria in materia di aiuti alle piccole e medie imprese. (1) (1) Abroga e sostituisce il regolamento approvato con il DPGR 23 giugno 1998, n. 0233/Pres. (B.U.R. 19/8/1998, n. 33). Art. 1 (Imprese beneficiarie) 1. Le imprese beneficiarie nel settore del turismo sono le piccole e medie imprese che esercitano in via principale attività rientranti nel settore del turismo (ditte individuali, Società, Società cooperative) iscritte nel Registro delle imprese. 2. Le imprese beneficiarie nel settore del commercio sono le piccole e medie imprese commerciali e di servizi nel settore del commercio iscritte nel Registro delle imprese. 3. Le imprese di cui al presente articolo devono possedere tutti i requisiti previsti dalla raccomandazione C.E. 96/280/CE del 3 aprile 1996 secondo la definizione riprodotta nell allegato 1 al Regolamento (C.E.) n. 70/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001. 4. Alla luce di tale definizione, sono piccole e medie le imprese, in appresso denominate «PMI», aventi meno di 250 dipendenti, in possesso del requisito di indipendenza definito al successivo comma 6 e con fatturato annuo non superiore a 40 milioni di euro oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 27 milioni di euro. 5. Ove sia necessario distinguere tra una piccola e una media impresa, è definita come «piccola» l impresa in possesso del requisito dell indipendenza definito al successivo comma 6, avente meno di 50 dipendenti, e con fatturato annuo non superiore a 7 milioni di euro oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 5 milioni di euro;

6. Sono considerate imprese indipendenti quelle il cui capitale o i cui diritti di voto non sono detenuti per il 25% o più da una sola impresa oppure, congiuntamente, da più imprese non conformi alle definizioni di P.M.I. o di piccola impresa, secondo il caso. Tale soglia può essere superata nelle due fattispecie seguenti: a) se l impresa è detenuta da società di investimenti pubblici, società di capitali di rischio o investitori istituzionali, a condizione che questi non esercitino alcun controllo individuale o congiunto sull impresa; b) se il capitale è disperso in modo tale che sia impossibile determinare da chi è detenuto e se l impresa dichiara di poter legittimamente presumere che non è detenuto per il 25% o più da una sola impresa oppure, congiuntamente, da più imprese non conformi alle definizioni di P.M.I. o di piccola impresa, secondo il caso. 7. Per il calcolo delle soglie di cui ai precedenti paragrafi a) e b), occorre sommare i dati dell impresa destinataria e di tutte le imprese di cui detiene, direttamente o indirettamente, il 25% o più del capitale o dei diritti di voto. 8. Qualora fosse necessario distinguere tra le microimprese e altri tipi di P.M.I., le microimprese sono quelle che occupano meno di 10 dipendenti. 9 Quando un impresa, alla data di chiusura del bilancio, supera, verso l alto o verso il basso, le soglie del numero di dipendenti o dei massimali finanziari specificati, perde o acquisisce la qualifica di «P.M.I.», «media impresa», «piccola impresa» o «microimpresa» solo se detta circostanza si ripete durante due esercizi consecutivi. 10. Il numero di persone occupate corrisponde al numero di unità lavorative-anno (U.L.A.), cioè al numero di dipendenti occupati a tempo pieno durante un anno, mentre i lavoratori a tempo parziale e quelli stagionali rappresentano frazioni di U.L.A. L anno da prendere in considerazione è quello dell ultimo esercizio contabile approvato. 11. Le soglie per il fatturato e per il totale di bilancio sono quelle dell ultimo esercizio contabile approvato di dodici mesi. Nel caso di un impresa di nuova

creazione, la cui contabilità non è stata ancora approvata, le soglie da applicare sono soggette ad una stima secondo buona fede eseguita nel corso dell esercizio. Art. 2 (Limiti agli aiuti) 1. Il limite massimo degli aiuti concedibili è quello stabilito dal D.P.Reg. 076/Pres. di data 19 marzo 2001. 2. Gli aiuti agli investimenti produttivi a favore delle imprese non possono superare l intensità del 15% E.S.L. per le piccole imprese e del 7,5% E.S.L. per le medie imprese. 3. Limitatamente alle imprese insediate nelle zone coperte dalla deroga di cui all articolo 87, paragrafo 3, lettera c) del Trattato, i massimali d intensità degli aiuti non possono superare i limiti di seguito indicati: credito agevolato Imprese ESN=ESL ESL TOT. in ESL Piccola 8 = 13,5% 10% 23,5% Media 8 = 13,5% 6% 19,5% Grande 8 = 13,5% 0 13,5% conto capitale Imprese ESN=ESL ESL TOT. in ESL Piccola 8 = 12,5% 10% 22,5% Media 8 = 12,5% 6% 18,5% Grande 8 = 12,5% 0 12,5% 4. Nel caso di eventuale sommatoria di credito agevolato e contributo in conto capitale sullo stesso investimento, l E.S.L. riferita al contributo in conto capitale va moltiplicata per 1.05; la sommatoria dei due valori di E.S.L. non dovrà superare l E.S.L. ammessa per il credito agevolato. 5. Le zone coperte dalla deroga di cui all articolo 87, paragrafo 3, lettera c, del Trattato comprendono i territori dei seguenti Comuni: a) Provincia di Trieste.

Duino-Aurisina (Frazioni di S. Giovanni di Duino, Villaggio del Pescatore, Medeazza e Sistiana), Monrupino (zona corrispondente al consorzio dell autoporto di Fernetti, che in parte rientra nel Comune di Trieste), Muggia, S. Dorligo della Valle (zona rientrante nell EZIT di Trieste, una parte della quale è situata nel Comune di Trieste), Sgonico, Trieste [Circoscrizioni: Altipiano est, Servola- Chiarbola-Valmaura-Borgo S. Sergio, l area portuale, Demanio marittimo del Compartimento di Trieste (per la parte eccedente a quella dell area portuale di Trieste)]. b) Provincia di Gorizia. Doberdò del Lago, Gorizia [quartieri di Piedimonte del Calvario, S. Andrea, S. Rocco-S. Anna e Madonnina del Fante (limitatamente al tratto stradale costituito dal viadotto denominato via Livio Ceccotti e sponda destra del Fiume Isonzo)], Grado (l intero territorio comunale ad eccezione della frazione di Fossalon), Monfalcone (l intero territorio comunale incluso il Demanio marittimo; resta escluso il Comune catastale di S. Polo), Ronchi dei Legionari, Staranzano, Savogna d Isonzo. c) Provincia di Udine. Cervignano del Friuli (solo l area ricompresa nel Consorzio di sviluppo industriale dell Aussa-Corno),

S. Giorgio di Nogaro, Torviscosa. 6. Non possono essere comunque concessi aiuti superiori ai massimali previsti dal Regolamento (C.E.) n. 70/2001 della Commissione del 12 gennaio 2001. 7. Possono altresì essere concessi aiuti «de minimis» nel rispetto del Regolamento (C.E. n. 69/2001) della Commissione del 12 gennaio 2001 Art. 3 (Metodo del calcolo dell E.S.L.) Nel caso di contributi in conto interessi o di altre forme di credito agevolato, il calcolo dell equivalente sovvenzione lorda si effettua applicando la seguente formula stabilita dalla Commissione delle Comunità Europee: S = A x R x X Laddove: S = intensità espressa in equivalente sovvenzione lorda; A = elemento dono unitario, determinato sulla base delle tabelle attuariali comunitarie, che esprime il vantaggio rappresentato dalla riduzione di un punto di interessi a valere su un credito, il cui ammortamento sia determinato secondo il criterio dell ammortamento lineare; R = rapporto percentuale tra ammontare del finanziamento ed investimento dichiarato ammissibile, ivi comprese le scorte e le attrezzature laddove previste dalle norme di riferimento; X = misura del contributo in conto interessi pari alla differenza tra il tasso di riferimento fissato per il settore commerciale o turistico alla data della stipula del contratto di mutuo, o altro minor tasso, ed il tasso agevolato applicabile secondo le specifiche disposizioni di riferimento.

Art. 4 (Condizioni per la concessione) 1. Nella concessione dei contributi troverà applicazione quanto previsto dal citato Regolamento (C.E. n. 70/2001) ed in particolare, che l investimento sia conservato nella regione beneficiaria per un periodo di almeno 5 anni e che il contributo del beneficiario non sia inferiore al 25% del finanziamento ottenuto. 2. Gli aiuti devono essere destinati all «investimento iniziale» secondo la definizione degli Orientamenti C.E. (98/C 74/06)in materia di aiuti di stato a finalità regionale. 3. L avvio all esecuzione del progetto deve essere successivo alla data di presentazione della domanda di contributo. 4. L acquisto di un immobile è ammissibile solo se strettamente connesso e finalizzato alla realizzazione dell intervento e subordinatamente all accertamento del possesso dei seguenti requisiti: a) che il valore dell immobile acquisito non superi il prezzo di mercato; b) che l immobile stesso non abbia usufruito nei dieci anni precedenti alla domanda di contributo in esame di finanziamenti comunitari, nazionali o regionali aventi lo stesso obiettivo della domanda. 5. Sono esclusi aiuti per il salvataggio, la ristrutturazione e la rilevazione di impresa in difficoltà e comunque rivolti all esercizio dell attività di impresa. 6. Gli aiuti non possono essere concessi per grandi progetti d investimento o comunque quando l investimento stesso raggiunga le soglie previste dall articolo 6 del citato Regolamento C.E. 70/2001. Art. 5 (Regole di cumulo) 1. I massimali di intensità di aiuto stabiliti nel precedente articolo 2 si applicano all ammontare complessivo di intervento in caso di concomitanza di più regimi a

finalità regionale indipendentemente dalla fonte locale, regionale, nazionale o comunitaria di provenienza dell aiuto. 2. Quando le spese ammissibili agli aiuti a finalità regionale sono totalmente o parzialmente ammissibili agli aiuti aventi altre finalità, alla parte comune la Regione applica il massimale più favorevole dei regimi considerati. Art. 6 1. E abrogato il Regolamento per l applicazione di aiuti a favore delle imprese commerciali e turistiche approvato con decreto del Presidente della Giunta regionale 23 giugno 1998, n. 0233/Pres.