STUDIO DI ARCHITETTURA Dott. Arch. Carlo Mocenni Via G.B.Niccolini 9 50121 Firenze Tel. 055 244048 Fax 055 2345999 E-mail architetto@carlomocenni.it al COMUNE DI RADDA IN CHIANTI Servizio Urbanistica Provincia di Siena Firenze, 19/01/16 Oggetto: RISPOSTA ALLA RICHIESTA DI INTEGRAZIONI Prot. 24975 Cl. 34.10.04/24 del 16-12-2015 inviata via pec dal Comune di Radda in Chianti in data 18-12-2015 Il sottoscritto Arch. Carlo Mocenni nato a Siena il 28.07.1942, CF. MCN CRL 42L28 I726J, con studio in Firenze, via G. B. Niccolini 9, iscritto all Albo degli Architetti di Firenze con il n 1062, in qualità di tecnico incaricato dalla proprietà dell immobile oggetto d intervento previsto dal PAPMAA P.E. 118/2014 Prot. 3248, facendo seguito all'incontro avuto in data odierna per chiarimenti, con l'incaricato della Soprintendenza e Responsabile del Procedimento Arch. Massimo Bucci, invia in formato digitale, via pec, la risposta alla richiesta di integrazioni della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto ed Arezzo Prot. 24975 Cl. 34.10.04/24 che si allega in copia. Il Progettista Arch. Carlo Mocenni
STUDIO DI ARCHITETTURA Dott. Arch. Carlo Mocenni Via G.B.Niccolini 9 50121 Firenze Tel. 055 244048 Fax 055 2345999 E-mail architetto@carlomocenni.it Al Comune di Radda in Chianti Servizio Urbanistica Oggetto: RISPOSTA ALLA RICHIESTA DI INTEGRAZIONI Prot. 24975 Cl. 34.10.04/24 del 16-12-2015 inviata via pec dal Comune di Radda in Chianti in data 18-12-2015 PUNTO 1: Verifica di cui alle prescrizioni della scheda di vincolo del PIT La verifica del PAPMAA in relazione alle prescrizioni della scheda di vincolo del PIT è già stata ampiamente trattata nell'allegato N.21.2: INTEGRAZIONI IN RISPOSTA AL PARERE DELLA SOPRINTENDENZA DEL 18-08-2015 PROT. 3682 - VERIFICA DI COERENZA CON LA SCHEDA DEL D.M. 23-05-72 SEZ IV DEL PIT consegnato al Comune di Radda in Chianti in data 6-11- 2015. Per semplicità si ripropongono di seguito le verifiche puntuali richieste nelle attuali integrazioni: Punto 3.a.1: Le scelte progettuali tutelano sia il nucleo rurale storico adiacente all'intervento, dove non sono previste opere, che il suo intorno territoriale. E' garantita l'intervisibilità tra gli edifici storici e la leggibilità dell'impianto morfologico. Il nuovo volume si inserisce infatti in posizione ottimale per salvaguardare l'attuale percezione visiva e la relazione tra l'insediamento storico ed il paesaggio. Le funzioni agricole più strettamente legate alle attività produttive rimangono concentrate nella localizzazione attuale, intorno alla cantina e al fabbricato usato per l'imbottigliamento, mentre il nucleo storico del borgo continuerà ad essere utilizzato come centro aziendale e di accoglienza. Come verificato nella vista V7 e nella fotografia panoramica a volo d'uccello sotto riportate, la vista dal borgo verso Nord rimarrà quasi inalterata considerato che la percezione del nuovo volume sarà quasi integralmente impedita dall'attuale cantina e dalle alberature esistenti. Punto 3.c.1: (già presente nell'all. n.21.2) Sono previste soluzioni formali, finiture esterne e cromie in continuità con l'edificio adiacente che non contrastano con l'assetto morfologico e tipologico del luogo; il progetto non interferisce con nessun percorso storico e l'unica viabilità minore viene riutilizzata nella sua conformazione originaria; particolare attenzione è stata posta nel evitare qualsiasi alterazione dell'unità percettiva del luogo sia dal punto di vista degli spazi (si utilizzano solo spazi esistenti intorno all'attuale cantina) che della morfologia del luogo come mostrato nelle documentazioni allegate al progetto; i parcheggi, nella logica sopra enunciata come già riportato nell'all. 21.2, utilizzano spazi già esistenti non alterando così la permeabilità dei suoli intorno al fabbricato.
Punto 3.a.5: Si mantengono gli assetti figurativi del mosaico agrario. Nello specifico non sono previste variazioni o opere che interessino la maglia agraria ed i coltivi esistenti, la viabilità poderale ed interpoderale viene riutilizzata nella sua conformazione originale. Non verranno rimosse alberature di rilievo e verranno realizzate nuove piantumazioni a corredo dell'ampliamento della cantina. Come previsto nella scheda del PIT, implementando la funzione produttiva dell'azienda si evita la monofunzionalizzazione di tipo turistico degli edifici rurali.
Punto 3.c.6: (già presente nell'all. n.21.2) Il progetto non interferisce con l'assetto idrogeologico e si accorda con le caratteristiche morfologiche del contesto quanto a forma, dimensione e orientamento; non si interferisce con la viabilità interpoderale e il progetto prevede alcuni contenuti interventi di piantumazione lungo i percorsi utilizzando essenze arboree e floreali tipiche della zona; Punto 3.c.8: Il nuovo ampliamento sarà realizzato utilizzando uno spazio esistente adiacente al fabbricato dell'attuale cantina, assecondando la morfologia del terreno e limitando molto gli sbancamenti (vedi ALLEGATO N.21.5: GESTIONE TERRENI DI SCAVO E RIPORTO) tanto da mantenere uno sperone di roccia che si inserisce integralmente all'interno del progetto (vedi ALLEGATO N.10: PIANTE E SEZIONI). Il nuovo volume non interferirà negativamente con i manufatti di valore storico e con la loro area di pertinenza, garantirà attraverso una attenta scelta dei materiali e delle tecnologie la migliore integrazione paesaggistica privilegiando il risparmio energetico (vedi, impianto fotovoltaico). Punto 3.c.9: (già presente nell'all. n.21.2) Come già affermato l'ampliamento della cantina non prevede nessuna monumentalità architettonica, ma andando in continuità con il progetto esistente, ne costituisce una naturale conclusione. L'intero complesso è posto in vicinanza della viabilità principale SP 72 e gli accessi sulla stessa rimangono invariati ed anche i piazzali non subiscono variazioni rispetto all'assetto attuale. Le poche terre di riporto scaturite dallo scavo per le macchine della pigiatura delle uve saranno tutte utilizzate in sito, in modo particolare nella zona del campo da tennis, non più utilizzato, ripristinando così una più naturale sistemazione della collina adiacente alla cantina. Punto 3.c.11: (già presente nell'all. n.21.2) Il progetto non prevede alcuna modifica alla viabilità storica del luogo. La cartellonistica sulla strada esistente rimarrà invariata rispetto a quella attuale, salvo alcune integrazioni richieste dal gestore delle strade limitrofe. Punto 4.a.1: L'integrità visiva del paesaggio boscato collinare, adiacente al progetto, è completamente salvaguardata essendo il nuovo ampliamento coperto visivamente dalla cantina e dalle alberature esistenti. Punto 4.a.2: Non vi sono punti di vista panoramici da e verso castelli o nuclei di importanza storico-architettonica che intercettino visivamente l'intervento proposto nel presente PAPMAA. Non saranno previsti interventi che comportino la privatizzazione dei punti di vista accessibili al pubblico. Punto 4.c.1: (già presente nell'all. n.21.2) L'intervento non interferisce in alcun modo con le visuali panoramiche e non compromette la intervisibilità tra nuclei e castelli storici dell'area.
PUNTO 2: Precedenti autorizzazioni paesaggistiche dell'intero complesso rurale Relativamente all'integrazione di cui al punto 2 della presente richiesta e cioè il reperimento delle eventuali autorizzazioni paesaggistiche relative agli immobili della Società Agricola Castello d'albola nel Comune di Radda in Chianti; premesso che il progetto per l'ampliamento della cantina non ha alcun nesso con gli altri immobili della proprietà, essendo il territorio della suddetta Società sottoposto integralmente al vincolo di cui all'art.143 del D.L. n.42/2004 Codice per i beni culturali e del paesaggio (ex L.1497/39), integralmente riportato nell'allegato n.20 del presente PAPMAA, avendo controllato le pratiche edilizie rilasciate dall'amministrazione Comunale relative alle modifiche esterne apportate agli immobili della stessa proprietà, essendo state verificate le autorizzazioni alle variazioni richieste nelle varie istanze, si presume che in queste autorizzazioni siano obbligatoriamente compresi tutti i pareri obbligatori per il rilascio delle stesse, a maggior ragione quelli della competente Soprintendenza ai beni paesaggistici della Provincia di Siena. Pertanto sembra logico ritenere che ogni pratica edilizia, che comportava l'obbligo del rilascio dell'autorizzazione Paesaggistica, ne fosse necessariamente provvista. Si precisa che l'elenco completo delle pratiche edilizie inerenti gli immobili della Castello D'Albola S.a.s. è riportato nell'allegato n.6 del presente PAPMAA. PUNTO 3: Verifica sull'esistenza del vincolo archeologico Il PIT esclude il complesso di Pian d'albola, compresa l'area di intervento, dalle zone di interesse archeologico (Art. 142 aree tutelate per legge, lett. m). Si riporta in allegato l'estratto della cartografia delle zone di interesse archeologico estratta dal PIT con evidenziata la cantina esistente della Castello D'Albola a cui si affianca il progetto e la più vicina area tutelata ovvero l'abitato etrusco di Cetamura (SI18). Come già ampiamente trattato nell'allegato N.21.1: INTEGRAZIONI IN RISPOSTA AL PARERE DELLA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA SULLA VAS PROT.10968 CL. 34.19.07/292 si specifica che il Programma Aziendale riguardante l'ampliamento della cantina non ricade su zone di interesse con schede di vincolo archeologico definite dal PIT.
682.768,8 Scala 1 :20.000 EPSG:25832 Cartografia del PIT con valenza di Piano Paesaggistico 708.668,8 4.826.413 4.814.048
PUNTO 4: Chiarimenti sull'utilizzo degli elementi fotovoltaici Come riportato al punto 5.9 dell'allegato N.1: VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA del PAPMAA inviato via pec al Comune di Radda in Chianti il 22-04-2015: Il progetto prevede, nell'ottica di perseguire uno sviluppo sostenibile con l'uso di risorse energetiche rinnovabili, anche l'installazione di un impianto fotovoltaico montato in aderenza alla copertura esistente orientata perfettamente a Sud. Tale impianto di circa 2135 mq di pannelli produrrà energia per la cantina, per l'imbottigliamento, posto attualmente nelle adiacenze, e per la fattoria che comprende gli uffici, le residenze e tutti i locali accessori. Questo impianto non genera impatto ambientale in quanto è aderente alla copertura e rimane completamente nascosto alla vista da tutte le strade circostanti. Come specificato nell'allegato N.14: DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INTERVENTO EDILIZIO, i pannelli che verranno installati saranno a bassa riflessione. F1- Fotografia aerea dello stato attuale V1- Vista aerea virtuale dello stato di progetto
Essendo la cantina esistente posta ad una quota maggiore rispetto a tutto il resto del complesso edilizio della Castello D'Albola, la prospettiva dal basso verso l'alto rende praticamente inavvertibile l'inserimento dei pannelli fotovoltaici sulla copertura esistente. Non sono previsti pannelli fotovoltaici installati sulla copertura dell'ampliamento richiesto con il presente PAPMAA. F7- Fotografia dello stato attuale: cantina esistente vista dal borgo di Pian D'Albola V7- Vista virtuale dello stato di progetto: i pannelli fotovoltaici sulla copertura della cantina esistente sono visibili solo in minima parte
PUNTO 5: Verifica sull'inserimento paesaggistico Come già specificato al punto 4 dell'allegato n.21.2: Integrazioni in risposta al parere della Soprintendenza del 18-08-2015 Prot. 3682 consegnato il 6-11-2015: l'intervento non interferisce in alcun modo con le visuali panoramiche e non compromette la intervisibilità tra nuclei storici dell'area. Si ribadisce, come già detto nella VAS, che l'intervento non sarà visibile da punti panoramici di pubblico godimento e da beni culturali in quanto il volume in ampliamento si colloca a monte, sul lato Nord, rimanendo nascosto alla vista dietro la struttura esistente e circondato dal bosco. La realizzazione dell'opera non altera il panorama di crinale perché la sagoma del volume in ampliamento rimane occlusa alla vista dalle strade pubbliche di accesso e di scorrimento e da tutti i principali punti di osservazione per la presenza del declivio collinare, della cantina esistente e di una folta piantumazione di cipressi. La posizione, i materiali ed i cromatismi del nuovo volume sono comunque stati appositamente pensati come misure per la mitigazione dell'impatto visivo dell'intervento sul paesaggio circostante. Nell'Allegato n.13.b: Rappresentazione delle relazioni visuali, estetico percettive, storico culturali al PAPMAA sono riportati i principali punti di vista interni all'azienda da cui sarà possibile vedere il nuovo volume in ampliamento. Per chiarezza si riportano a seguire le fotografie e le immagini virtuali di progetto presentate.
F2- Fotografia dello stato attuale: viabilità di accesso alla cantina V2- Vista virtuale dello stato di progetto: viabilità di accesso alla cantina esistente e all'ampliamento
F3- Fotografia dello stato attuale: piazzale lato Est V3- Vista virtuale dello stato di progetto: piazzale lato Est
F4- Fotografia dello stato attuale V4- Vista virtuale dello stato di progetto: zona pigiatura uve
F5- Fotografia dello stato attuale: piazzale lato Ovest V5- Vista virtuale dello stato di progetto: ingresso all'ampliamento della cantina sul lato Ovest
F6- Fotografia dello stato attuale: lato Nord V6- Vista virtuale dello stato di progetto: lato Nord