Notiziario della Segreteria Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/a 00136 Roma ( 06.3975901 fax 06.39733669 Email: stampa@sappe.it Direttore Responsabile Donato Capece Vice Direttore Roberto Martinelli Reg. Trib. Roma n.104 del 28-2-1995 SAPPEInforma N. 7 mercoledì, 27 maggio 2015 RIORGANIZZAZIONE GIUSTIZIA, UN NUOVO RUOLO PER LA POLIZIA PENITENZIARIA Nei giorni scorsi il Gabinetto del Ministro della Giustizia ha trasmesso al SAPPE e alle altre OO.SS il nuovo Regolamento di organizzazione del Ministero e ha inteso richiedere temi e proposte ai fini dell adozione dei relativi decreti attuativi. Il SAPPE ha dunque avanzato una prima proposta che si ritiene non solo rilevante ai fini dell adozione dei decreti attuativi al Regolamento di organizzazione del Ministero della Giustizia, ma assolutamente essenziale per la strutturazione amministrativa e per l operatività del Corpo di Polizia Penitenziaria. La Polizia Penitenziaria, in quanto corpo di Polizia dello Stato militarmente organizzato, ha la necessità di avere una struttura organizzativa, all interno del Dipartimento dell Amministrazione
Penitenziaria, che possa garantire il soddisfacimento delle proprie esigenze di servizio. Non vi è dubbio, infatti, che anche la sua organizzazione deve essere ispirata ai tre principi fondamentali della buona amministrazione: l efficienza, cioè il rapporto intercorrente tra i risultati raggiunti e la quantità delle risorse impiegate, l efficacia, cioè la capacità di conseguire gli obiettivi prefissati e l economicità, ovverosia la capacità nel lungo periodo di assolvere i compiti istituzionali con risorse economicamente sostenibili e socialmente accettabili. Per ottenere questi risultati è assolutamente necessario, ancorché indispensabile, che tutte le competenze vengano riunite in un unica unità organizzativa che sia in grado di svolgere coerentemente le funzioni di direzione e coordinamento di tutti i reparti e servizi del Corpo. Stante anche la perduta occasione di istituire una autonoma direzione generale in sede di DPCM, l unica strada adesso percorribile in fase di decreti attuativi è quella di istituire un Ufficio di Staff della Polizia Penitenziaria alle dirette dipendenze del Capo del Dipartimento. In tale Ufficio andrebbero collocate tutte le competenze operative della Polizia Penitenziaria, quali l Uspev, il Gom, il Nic, il Servizio Navale, le Scuole di Formazione, le Traduzioni e i Piantonamenti, il Vestiario e l Armamento, la gestione di mezzi e caserme, le Specialità ed i Gruppi Sportivi. Alla direzione dell Ufficio andrebbe preposto esclusivamente un dirigente della Polizia Penitenziaria e ai singoli Servizi un Funzionario del Corpo.
Il SAPPE ritiene che l istituzione dell Ufficio di Staff della Polizia Penitenziaria sia presupposto indispensabile ad una riorganizzazione del Dap che possa garantire alle strutture periferiche una diretta interfaccia dell area sicurezza con il centro evitando quelle lungaggini e quelle procedure burocratiche che spesso rallentano l azione amministrativa e non garantiscono il necessario supporto operativo alle articolazioni territoriali. Questa è una prima proposta del SAPPE. E del tutto evidente che una particolare attenzione deve essere riservata, in sede di scrittura dei decreti attuativi al Regolamento, ai presidi territoriali che si andranno a costituire nei Provveditorati Regionali. Non si può e non si deve correre il rischio di destabilizzare un sistema della sicurezza a livello regionale e territoriale costruito dopo tanti e tanti anni di esperienza, di cui fanno parte le carceri, i nuclei delle traduzioni e dei piantonamenti e le centrali operative regionali della polizia penitenziaria. MOBILITA : PRONTE LE GRADUATORIE DEFINITIVE E ormai imminente la pubblicazione delle graduatorie definitive per la mobilità del Personale. Tra pochi giorni, dunque, saranno notificati agli interessati i punteggi definitivi, al netto delle eventuali richieste di revisione, e le posizioni in graduatoria per le sedi richieste. Saranno 15 i giorni di tempo dalla data della notifica per presentare eventuale revoca al trasferimento, per cui invitiamo le colleghe ed i colleghi eventualmente non più interessati ad essere trasferiti a presentarla per tempo perché oltre tale termine il DAP ha già assicurato di non accogliere nessuna istanza di revoca.
A fine giugno, poi, ci sarà un incontro per la verifica degli incrementi degli organici dei vari Reparti di Polizia Penitenziaria a seguito della quale verranno disposti i trasferimenti e successivamente nella prima settimana di luglio, con il giuramento del 169 corso Agenti, le assegnazioni dei neo Agenti con le sedi di risulta. CONCORSO INTERNO VICE ISPETTORI Sembrerebbe che in autunno, presumibilmente ad ottobre, si terrà la prevista prova scritta del concorso interno per 643 posti da vice ispettore, bandito nel giugno 2008 e incredibilmente fermo al palo dopo le prove preliminari espletate nel primo semestre del 2010 (!). Sicuramente incisive sono state le costanti sollecitazioni del SAPPE, che in più occasioni e contesti ha denunciato gli incredibili ritardi delle procedure concorsuali. Resta da decidere dove fare svolgere la prova scritta, se in tre sedi per ripartire geograficamente i candidati (Nord, Centro, Sud) o, ed è l ipotesi più probabile, nella Capitale d Italia in una sede (come può essere la Fiera di Roma) capace di ospitare le migliaia di idonei che hanno superato la prova preliminare. UN NUOVO CONCORSO DA VICE SOVRINTENDENTE? Secondo alcune indiscrezioni raccolte al DAP, sembrerebbero trovare riscontro positivo le sollecitazioni del SAPPE per la pubblicazione di un nuovo concorso interno. E infatti intendimento dell Amministrazione bandire, entro fine anno, un concorso per la nomina alla qualifica iniziale del ruolo dei sovrintendenti del Corpo di polizia penitenziaria, riservato
al personale appartenente al ruolo degli agenti/assistenti del Corpo medesimo con una anzianità di almeno quattro anni di effettivo servizio. CONCORSI ISPETTORE SUPERIORE Sono ripresi i lavori della Commissione deputata a valutare i titoli del pertinente concorso per Ispettore Superiore. La Commissione, da quel che è dato sapere, lavorerà alacremente per terminare le valutazioni in contemporanea con i lavori dell altra Commissione, istituita per valutare i concorrenti partecipanti al concorso per esami, sempre per Ispettore Superiore. DIPENDENZA DA CAUSA DI SERVIZIO: AL VIA I RICORSI ALLA CORTE DEI CONTI I dipendenti pubblici in servizio hanno da oggi una tutela in più. In accoglimento delle richieste formulate dallo Studio Legale Associato Guerra (www.avvocatoguerra.it), la Corte dei conti Sezione Giurisdizionale d Appello per la Regione Siciliana con sentenza n. 120/2015 ha confermato che, sulla causa di servizio, la Corte dei Conti va ritenuta competente anche per il personale in attività. Una sentenza, questa, che dopo l ordinanza n. 4325 della Corte di Cassazione del febbraio 2014 dimostra quanto il lavoro congiunto e costruttivo di avvocati e magistratura possa contribuire all evoluzione del diritto. Ma che, soprattutto, dà a moltissimi dipendenti del comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico ancora in servizio maggiori possibilità di vedere riconosciuta la
dipendenza di malattie e infortuni dalle mansioni lavorative assegnate, con tutti i benefici che ne derivano. CHE COSA CAMBIA Come molti sanno, l accertamento del Comitato di Verifica delle Cause di Servizio (CVCS) è unico, definitivo e vincolante. In altre parole, se il Comitato non riconosce la dipendenza dell infermità o lesione dai fatti di servizio, l interessato si vedrà negare non solo l equo indennizzo, ma anche la pensione privilegiata (per la cosiddetta unicità d accertamento) e ogni altro beneficio connesso. Contro il decreto negativo sulla dipendenza da causa di servizio, il personale delle Forze Armate, Polizia e Soccorso Pubblico in servizio poteva finora ricorrere soltanto al TAR o proporre Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica (rispettivamente entro 60 o 120 giorni dalla notifica del provvedimento negativo). Questi, tuttavia, non potevano (e ancora non possono) contestare il parere tecnico-scientifico del C.V.C.S. se non per manifesta infondatezza, incoerenza o travisamento dei fatti: essi valutano soltanto la legittimità degli atti. Nell ipotesi migliore, quindi, annullano i decreti e impongono all Amministrazione di acquisire nuovi pareri del C.V.C.S., che verosimilmente, come il più delle volte è avvenuto e avviene, possono essere ancora una volta negativi, con gli interessati costretti a valutare l opportunità di un contenzioso senza fine, ma certamente oneroso. Ora, invece, contro il decreto negativo, il personale tuttora in attività potrà ricorrere alla Corte dei Conti per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio quale presupposto della (futura) pensione privilegiata. QUALI SONO I VANTAGGI
La Corte dei Conti, quale Giudice del rapporto, ha facoltà di riesaminare i fatti di servizio, le condizioni ambientali e la causa (eziologia) delle infermità. Può avvalersi, inoltre, d una nuova consulenza tecnica, acquisire perizie medico-legali prodotte dal ricorrente e, infine, pronunciarsi sulla causa di servizio, annullando e sostituendo definitivamente il decreto negativo con una propria decisione che l Amministrazione ha l obbligo di eseguire. Inoltre il ricorso alla Corte dei conti avverso il decreto negativo di dipendenza da causa di servizio può essere proposto in ogni tempo, non essendo soggetto a termini decadenziali propri del TAR. Ne consegue che, contro il decreto negativo di dipendenza, al personale in servizio conviene ricorrere direttamente alla Corte dei Conti per l accertamento della dipendenza quale presupposto della (futura) pensione privilegiata. Per rendere ammissibile il ricorso alla Corte dei Conti, è consigliabile: formulare la domanda di dipendenza da causa di servizio, o integrare quella già inviata, con l espressa richiesta del provvedimento sulla dipendenza anche quale presupposto del diritto a pensione privilegiata; in caso di decreto negativo di dipendenza già ricevuto, inoltrare altra domanda all Amministrazione d appartenenza, chiedendo specificamente l estensione della pronuncia sulla dipendenza quale presupposto del diritto a pensione privilegiata. Il personale interessato a ricorrere alla Corte dei conti dovrebbe essere:
a chi voglia ottenere durante l attività tutti i benefici connessi alla causa di servizio negata e garantirsi il diritto (futuro) alla pensione privilegiata; b chi è stato dichiarato parzialmente inidoneo al servizio, che potrebbe vantare il diritto alla permanenza nel ruolo militare con mansioni d ufficio e garantirsi la pensione privilegiata in caso di dispensa; c chi è stato dichiarato assolutamente inidoneo al servizio militare incondizionato che oltre a transitare ai ruoli civili, potrebbe beneficiare della pensione privilegiata (art. 139 del T.U. 1092/73). d chi, anche se riconosciuto idoneo a seguito della contratta menomazione, voglia ipotecare il proprio futuro con il preventivo riconoscimento della causa di servizio ai fini del diritto a pensione privilegiata per infermità negata. EVENTI CRITICI: NOTA DEL DAP E disponibile sul nostro sito, www.sappe.it, la nota che il Capo del DAP ha trasmesso ai Provveditorati Regionali ed alle altre articolazioni periferiche nella quale emerge chiaramente ciò che il SAPPE denuncia da tempo. E cioè che, a fronte dei provvedimenti per deflazionare le carceri, la situazione resta comunque tesa ed allarmante e che le aggressioni in danno dei poliziotti penitenziari sono aumentate rispetto al passato