Regolamento procedurale per il rilascio delle autorizzazioni di medie strutture di vendita

Documenti analoghi
CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI E REGOLAMENTO PROCEDURALE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

Comune di Imola Provincia di Bologna Via Mazzini n Imola Tel Fax

COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE

Comune di Legnano. Sportello Unico per le Imprese CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI E REGOLAMENTO PROCEDURALE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

Comune di Campegine Provincia di Reggio nell Emilia

COMUNE DI ROVATO (provincia di Brescia)

REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DELLE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA DELL AUTORIZZAZIONE ALL APERTURA, TRASFERIMENTO ED AMPLIAMENTO

Approvato con deliberazione consiliare n.28 del 31 marzo 2000

CRITERI PER L INSEDIAMENTO DELLE ATTIVITA DI VENDITA AL DETTAGLIO SU AREA PRIVATA IN SEDE FISSA.

COMUNE DI NAVE PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LO SVOLGIMENTO DELL'ATTIVITA' DI COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN FORMA ITINERANTE

COMUNE DI CASALECCHIO DI RENO Provincia di Bologna. SERVIZIO ATTIVITA PRODUTTIVE Via Guinizelli, 5 Tel Fax

CRITERI COMUNALI PER L INSEDIAMENTO DI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art.14 L.r.n. 15/2004)

COMUNE DI QUINZANO D OGLIO Provincia di Brescia

NORME E CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI DI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

COMUNE DI VEROLANUOVA

Comune di Montelibretti. Piano Urbanistico Commerciale REGOLAMENTO AUTORIZZAZIONI PER LE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

Comune di Campegine Provincia di Reggio nell Emilia

Adempimenti comunali in merito alle autorizzazioni commerciali per le medie strutture di vendita

Autorizzazioni commerciali per le strutture di vendita di Media Dimensione

Regolamento procedurale per il rilascio delle autorizzazioni di medie strutture di vendita

COMUNE DI VILLORBA PROVINCIA DI TREVISO. SETTORE V ASSETTO ED UTILIZZO DEL TERRITORIO Servizio Sviluppo economico

COMUNE DI PARMA ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. DEL

Comune di Pegognaga Provincia di Mantova

COMUNE DI OPPEANO (VR)

COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN FORMA ITINERANTE

COMUNE DI SAN MARCELLINO

COMUNE DI TEMPIO PAU SANIA

COMUNE DI CASNATE CON BERNATE PROVINCIA DI COMO

Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 36 del Esaminato dal CO.RE.CO. in data con decreto n Revisioni:// NOTE:

COMUNE DI S.STINO DI LIVENZA (PROVINCIA DI VENEZIA) INSEDIAMENTO DELLE ATTIVITA' COMMERCIALI (L.R. 13 agosto 2004 n Art.14)

Comune di Ponte San Nicolò Provincia di Padova PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI VENDITA DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA

B Norme procedurali per il rilascio delle autorizzazioni di vendita su area pubblica

REGOLAMENTO DELLE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CRITERI E NORME SUL PROCEDIMENTO

COMUNE DI CARUNCHIO (Provincia di Chieti) DISCIPLINA DEL COMMERCIO IN FORMA ITINERANTE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E LO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI COMUNALI

CITTÀ di SAVONA ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 1 DEL 21 GENNAIO 2000

REGOLAMENTO COMUNALE

COMUNE DI CESANO BOSCONE Settore sviluppo economico e servizi demografici Ufficio Commercio

SUL PROCEDIMENTO RELATIVO AL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PER LE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

NORME SUL PROCEDIMENTO CONCERNENTE LE DOMANDE RELATIVE ALLE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (IPPC) AI SENSI DEL D. LGS. 18 FEBBRAIO 2005, N. 59 RILASCIATA A POLI INDUSTRIA CHIMICA S.P.A

COMUNE DI VIETRI SUL MARE. Strumento di intervento per il commercio su aree private Norme di attuazione

TITOLO SETTIMO URBANISTICA DEL SETTORE COMMERCIALE. Art. 86 DISCIPLINA DEL SETTORE COMMERCIALE

PIANO COMUNALE DI LOCALIZZAZIONE DEI PUNTI DI VENDITA DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA

INIZIO DEL PROCEDIMENTO. Istanza di parte. 30 gg. dalla richiesta di. svincolo. Istanza di parte. Istanza dell'ente interessato.

CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI AL COMMERCIO PER LE MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI CESSIONE DI SERVIZI TELEFONICI E TELEMATICI

Comune di PINEROLO. Regione PIEMONTE. Riordino del settore del commercio su aree pubbliche. DGR n aprile 2001

Sono grandi strutture di vendita gli esercizi commerciali per la vendita al dettaglio in area privata con superficie di vendita superiore a mq 2500.

Verbale di deliberazione della Giunta Comunale

PIANO REGOLATORE GENERALE. Variante di adeguamento articoli 6 e 8 del Dlgs 114/98 e del regolamento regionale n. 3

PROVINCIA SUD SARDEGNA

Delibera Giunta Regionale 30 marzo n. X/5001

COMUNE DI LUGO Area Sviluppo Economico Servizio Commercio e Attività Produttive

COMUNE DI PINETO PROVINCIA DI TERAMO REGOLAMENTO DEL COMMERCIO IN FORMA ITINERANTE

COMUNE DI BAGNOLO IN PIANO Piazza Garibaldi, 5/ Bagnolo in Piano Provincia di Reggio Emilia

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI

Allegato alla Delibera di Giunta Municipale n. 64 del

NORME SUL PROCEDIMENTO PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI AL DETTAGLIO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE NORME SUL PROCEDIMENTO PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI AMMINISTRATIVE PER LE

SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.)

Regolamento relativo agli esercizi di vicinato

FUNZIONIGRAMMA E PROCEDIMENTI COMUNE DI STAZZEMA AREA TECNICA E DELL INNOVAZIONE TECNOCLOGIA SETTORE URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

COMUNE DI MONTERIGGIONI PROVINCIA DI SIENA

CRITERI PER IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONI PER MEDIE STRUTTURE DI VENDITA COMMERCIO FISSO

COMUNE DI ROVATO (Provincia di Brescia) UFFICIO COMMERCIO E POLIZIA AMMINISTRATIVA

PIANO di LOCALIZZAZIONE dei PUNTI di VENDITA ESCLUSIVI di STAMPA QUOTIDIANA e PERIODICA (D. Lgs. 24 aprile 2001, n. 170)

COMUNE DI SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO (Provincia di Bologna)

Comune di. M i r a n o. Piano di localizzazione dei punti di vendita esclusivi

CAPO III DENUNCIA DI INIZIO ATTIVITA

ART. 1 PRESCRIZIONI GENERALI

Attività Produttive. Attività di vendita - Esercizi di vicinato. Descrizione

Trasmissione del presente modello (che non necessita di essere accompagnato dalla DUA) al SUAPE competente per territorio.

COMUNE di BUTTIGLIERA ALTA

Delib. n. - N. P.G. La Giunta comunale propone al Consiglio l adozione della sotto riportata deliberazione. Il Consiglio Comunale

CITTA' DI TRANI 4^ RIPARTIZIONE - UFFICIO TECNICO COMUNALE

Sono grandi strutture di vendita gli esercizi commerciali per la vendita al dettaglio in area privata con superficie di vendita superiore a mq 2500.

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITA SALA GIOCHI E INSTALLAZIONE DI APPARECCHI DI TRATTENIMENTO AUTOMATICI E SEMIAUTOMATICI

REGOLAMENTO COMUNALE DISCIPLINANTE IL FUNZIONAMENTO DEL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE ESERCITATO IN POSTEGGI ISOLATI

COMUNE DI PORTOFINO PROVINCIA DI GENOVA PIANO COMMERCIALE REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE

Comune di Viadana Provincia di Mantova

Regolamento delle vendite straordinarie

Comune di Follonica PROVINCIA DI GROSSETO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VENDITA DELLA STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA

a) di essere in possesso dei requisiti di cui all'articolo 5;

COMUNE SAN MARTINO DI VENEZZE

Approvato con deliberazione di Consiglio n. 62 del

COMUNE DI MONTEGROTTO TERME PROVINCIA DI PADOVA

CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI PER L ESERCIZIO DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO AI SENSI DEL TESTO COORDINATO DELLA D.C.R

COMUNE DI GHEMME NORME SULLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE COMMERCIALI DI RILEVANZA ESCLUSIVAMENTE COMUNALE PROCEDURE. 20/01/2010 Rev_1

Comune di Castelfranco Veneto Provincia di Treviso. Programmazione commerciale per le medie strutture di vendita (art. 14 L.R. 13 agosto 2004, n.

Attività Produttive. Attività di vendita Vendita Merci Ingombranti. Descrizione

Criteri e norme per il rilascio delle autorizzazioni commerciali. (ai sensi art. 14 L.R. n. 15/04)

ALLEGATO D - DISCIPLINA DELLA DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI

INDIVIDUAZIONE DEI PROCEDIMENTI REGIONALI RIENTRANTI NELL AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

APPROVATO CON DELIBERAZIONE N. 47 ADOTTATA DAL CONSIGLIO COMUNALE NELLA SEDUTA DEL

CAPO 1. Oggetto e Definizione. Art. 1 Oggetto

NORME PROCEDIMENTALI E ORGANIZZATIVE ATTIVITA DI ACCONCIATORE, BARBIERE, ESTETISTA, TATUATORE E APPLICATORE DI PIERCING

Attività Produttive. Attività di vendita Medie e grandi strutture di vendita. Descrizione

Transcript:

Regolamento procedurale per il rilascio delle autorizzazioni di medie strutture di vendita (ai sensi dell art.8 D.Lgs.114/98 Regolamento regionale n.3/2000 Delibera C.C. n.14 del 05.04.2004) Approvato con delibera G.C. n. 231 del 19.11.2004 Reso esecutivo in data 14.12.2004 Sommario pag. 1

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI 3 Art.1 Ambito di applicazione 3 Art.2 Norme di urbanistica commerciale 3 Art.3 Definizione di media struttura di vendita e di centro commerciale 3 Art.4 Definizione di superficie di vendita 4 Art.5 Superficie di vendita di merci ingombranti 4 TITOLO II DISPOSIZIONI PROCEDURALI 5 Art.6 Autorizzazioni per medie strutture di vendita 5 Art.7 Apertura di una media struttura di vendita 5 Art.8 Trasferimento di una media struttura di vendita 5 Art.9 Ampliamento della superficie di vendita 6 Art.10 Domanda di autorizzazione 6 Art.11 Condizioni per il rilascio dell autorizzazione 6 Art.12 Comunicazioni per medie strutture di vendita 7 Art.13 Subingresso 7 Art.14 Riduzione della superficie di vendita 7 Art.15 Cessazione dell attività 8 Art.16 Ricevimento della domanda di autorizzazione o della comunicazione 8 Art.17 Richiesta di documentazione integrativa 8 Art.18 Conclusione del procedimento 9 Art.19 Termine di conclusione del procedimento - Silenzio assenso 9 Art.20 Correlazione tra procedimento urbanistico e procedimento commerciale 9 Art.21 Pubblicità dell autorizzazione 10 Art.22 Inizio attività 10 Art.23 Revoca dell autorizzazione 10 Art.24 Sanzioni 11 Art.25 Disposizioni finali 11 pag. 2

TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 Ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina le procedure autorizzative per lo svolgimento delle attività di vendita al dettaglio nelle forme previste dall art.8 del D.Lgs. n.114 del 31.03.1998 (medie strutture di vendita). Art.2 Norme di urbanistica commerciale Il rilascio dell autorizzazione all apertura, al trasferimento ed all ampliamento di medie strutture di vendita è subordinato alla conformità delle iniziative, con le previsioni della vigente strumentazione urbanistica comunale e, in particolare, con le disposizioni della delibera del Consiglio Comunale n.14 del 15.04.2004 intitolata Variante semplificata ex L.R.23/97 art.2, comma2, lettera i), con cui si è provveduto, ai sensi dell art.6 del D.Lgs. n.114/1998, a dare attuazione alle direttive regionali in materia di commercio, di cui al R.R. 3/2000 e successive modifiche. Art.3 Definizione di media struttura di vendita e di centro commerciale Per media struttura di vendita si intendono gli esercizi aventi superficie di vendita superiore a 250 mq. e fino a 2500 mq., secondo la tipologia di cui all art.12bis delle norme tecniche di attuazione, approvato con la Variante Generale al P.R.G. adottata con delibera di C.C. n.14 del 15.04.2004, e di seguito indicata: Livello Superficie Settore Merceologico 1 MSV <=400 mq (s.v.) Alimentare e Non alimentare 2 MSV <=600 mq (s.v.) Alimentare e Non alimentare 3 MSV <=2500 mq (s.v.) Non Alimentare 4 MSV <=2500 mq (s.v.) Alimentare Per centro commerciale si intende una media o grande struttura di vendita nella quale più esercizi commerciali sono inseriti in una struttura a destinazione specifica ed usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente. pag. 3

Art.4 Definizione di superficie di vendita Per superficie di vendita di un esercizio commerciale si intende la misura della superficie o delle superfici destinate alla vendita, compresa quella occupata da banchi, scaffalature, vetrine, e quelle dei locali frequentabili dai clienti adibiti all esposizione di merci e direttamente collegabili alla superficie di vendita, ivi compresi gli spazi all aperto, recintati o meno, direttamente accessibili dai clienti. Non costituisce, pertanto, superficie di vendita quella destinata a magazzini, depositi, locali di lavorazione, uffici, servizi igienici, impianti tecnici ed altri servizi nei quali non è previsto l ingresso dei clienti, nonché gli spazi di avancassa purché non adibiti all esposizione di merci. Per superficie di vendita di un centro commerciale si intende quella risultante dalla somma delle superfici di vendita degli esercizi al dettaglio in esso presenti Art.5 Superficie di vendita di merci ingombranti Ai sensi del punto 2 della D.G.R. Regione Lombardia n.vii/15701 del 18.12.2003, gli esercizi che vendono esclusivamente merci ingombranti, non immediatamente amovibili ed a consegna differita, e la cui superficie lorda di pavimentazione (spl) supera i 2500 mq. vengono considerati come aventi una superficie di vendita convenzionale pari a: - 1/10 della spl per la quota di superficie non superiore a 2500 mq; - ¼ della spl per la quota di spl superiore ai predetti limiti. Rientrano, pertanto, nelle medie strutture di vendita, gli esercizi commerciali aventi una superficie di vendita convenzionale compresa tra i 2500 e gli 11500 mq. di spl. e che effettuano la vendita di: - mobili; - autovetture; - legname; - materiali edili; - imbarcazioni e natanti; - roulottes, campers, carrelli; - macchine agricole; - materiali per pavimenti e rivestimenti; - macchine ed attrezzi per l industria, il commercio e l artigianato; - altri articoli simili. pag. 4

TITOLO II DISPOSIZIONI PROCEDURALI Art.6 Autorizzazioni per medie strutture di vendita Sono soggette a preventiva autorizzazione comunale: A) Apertura di esercizio: A1) Nuovo esercizio; A2) Concentrazioni B) Variazioni: B1) Trasferimento di sede; B2) Ampliamento di superficie di vendita (nei previsti limiti dimensionali); B3) Ampliamento di superficie di vendita a seguito di accorpamento; B4) Modifica o aggiunta di settore merceologico Per il rilascio delle autorizzazioni commerciali non collegate ad adempimenti mediante l esecuzione di opere edilizie dell immobile o unità immobiliare l interessato deve inoltrare apposita domanda, mediante il modello ministeriale denominato Mod.COM2, debitamente compilato. Qualora l insediamento dell attività commerciale o la trasformazione di una media struttura di vendita necessiti di un provvedimento amministrativo relativo all adeguamento dell immobile o unità immobiliare mediante l esecuzione di opere edilizie o di cambi di destinazione d uso, si attua la procedura di cui all art.19 del presente regolamento. Art.7 Apertura di una media struttura di vendita Costituiscono ipotesi di apertura di una media struttura di vendita: - la realizzazione ex novo di una media struttura, anche a seguito di concentrazione di esercizi esistenti; - l ampliamento di un esercizio di vicinato esistente oltre i 250 mq. Art.8 Trasferimento di una media struttura di vendita Il trasferimento di sede di una media struttura di vendita è consentito qualora nella zona di nuovo insediamento sia prevista dagli strumenti urbanistici la localizzazione di esercizi appartenenti alla relativa classe dimensionale ed allo specifico settore merceologico. Il trasferimento di sede non comporta l automatico trasferimento della superficie precedentemente autorizzata, essendo equiparato a nuovo insediamento; pertanto, una media struttura di secondo livello non potrà trasferirsi in un area dove sia ammessa la presenza di medie strutture di primo livello, se non riducendo la superficie nei limiti della classe dimensionale inferiore pag. 5

L immobile lasciato libero a seguito del trasferimento potrà nuovamente ospitare una nuova media struttura di vendita solamente se l area interessata rientra tra quelle idonee in base al P.R.G. adeguato. L autorizzazione al trasferimento è subordinata all effettiva attivazione dell esercizio nella sede precedente. Ai fini dell applicazione del comma precedente, si considera attivato l esercizio che, compiutamente allestito, sia in condizioni di piena operatività, ovvero aperto al pubblico ed in grado di funzionare regolarmente. Art.9 Ampliamento della superficie di vendita Per ampliamento della superficie di vendita si intende qualunque modifica (edilizia, dell assetto funzionale o dell arredo) che determini una superficie di vendita maggiore di quella precedentemente autorizzata. L ampliamento della superficie di vendita di una media struttura esistente è ammissibile, fino al limite massimo di 2500 mq., purché siano rispettate le specifiche destinazioni e le norme e previsioni degli strumenti urbanistici vigenti. Art.10 Domanda di autorizzazione La domanda per il rilascio dell autorizzazione per una media struttura di vendita deve essere presentata in carta bollata al Comune, utilizzando l apposita modulistica ministeriale (mod. COM2). La modulistica dovrà essere compilata dal richiedente in tutte le sue parti, con le modalità e secondo le istruzioni impartite dal Ministero della Attività Produttive, in duplice copia: - una per il Comune; - una per il richiedente. Una copia del modello, con gli estremi dell autorizzazione rilasciata dal Comune, va presentata all Ufficio del Registro Imprese della C.C.I.A.A. entro 30 giorni dall effettivo avvio dell operazione. Nel caso di esame contestuale della domanda di autorizzazione commerciale e della domanda di permesso di costruire o DIA, le due istanze, corredate della documentazione rispettivamente richiesta, devono essere presentate al Comune contemporaneamente, facendo riferimento in ciascuna di esse alla domanda collegata. Art.11 Condizioni per il rilascio dell autorizzazione Il rilascio dell autorizzazione è subordinato: - al possesso dei requisiti soggettivi di cui all art.5 del D.Lgs.114/98; - alla conformità dell intervento con le disposizioni nazionali, regionali, provinciali e comunali in materia di commercio, ivi comprese quelle contenute nel presente regolamento; pag. 6

- alla condizione che l area sia inclusa fra quelle considerate idonee alla localizzazione di medie strutture di vendita della dimensione e del settore merceologico richiesto dal P.R.G. adeguato con delibera C.C.n.14 del 05.04.2004; - al rispetto di ogni altro vincolo e condizione di carattere urbanistico ed edilizio, ivi comprese le disposizioni in materia di standard di parcheggio e verde pubblico. L autorizzazione è negata ove l insediamento risulti in contrasto: - con gli strumenti urbanistici vigenti e con le relative norme tecniche di attuazione; - qualora il correlato procedimento per il rilascio del permesso di costruire per la realizzazione dell intervento, se ed in quanto contestuale, si concluda con un provvedimento di diniego. Art.12 Comunicazioni per medie strutture di vendita Sono soggette a comunicazione al Comune le seguenti richieste: A) Apertura per subingresso; B) Variazioni: B1) Riduzione di superficie di vendita; B2) Riduzione del settore merceologico C) Cessazione di attività Per la comunicazione deve essere utilizzata l apposita modulistica (mod. COM3), messa a disposizione dal Comune. La modulistica dovrà essere compilata dal richiedente in tutte le sue parti, con le modalità e secondo le istruzioni impartite dal Ministero della Attività Produttive, in triplice copia: - una per il Comune; - una per l interessato; - una per la C.C.I.A.A., da presentare poi all Ufficio del Registro Imprese, entro 30 giorni dall effettivo avvio dell operazione. Le comunicazioni hanno efficacia immediata, ovvero consentono di attuare immediatamente le operazioni medesime, purché le stesse non siano collegate ad adeguamenti e/o opere edilizie e fatta salva l acquisizione di eventuali titoli autorizzativi previsti da norme diverse. Art.13 Subingresso Il trasferimento della gestione o della proprietà di medie strutture di vendita, per atto tra vivi o per causa di morte, comporta il contestuale trasferimento dell autorizzazione ed è soggetto a comunicazione al Comune competente per territorio da parte del soggetto subentrante, utilizzando l apposita modulistica (mod. COM3). Art.14 Riduzione della superficie di vendita In caso di riduzione della superficie di vendita tale da comportare il cambio di tipologia della struttura stessa in esercizio di vicinato, l interessato dovrà restituire l autorizzazione relativa pag. 7

all esercizio e presentare al Comune una comunicazione di apertura di esercizio di vicinato, utilizzando l apposita modulistica ministeriale (mod. COM1) Art.15 Cessazione dell attività La cessazione di una media struttura è soggetta a semplice comunicazione al Comune contestualmente alla data di chiusura dell attività utilizzando l apposita modulistica (Mod. COM3) Art.16 Ricevimento della domanda di autorizzazione o della comunicazione Il procedimento amministrativo è attivato con la presentazione della domanda di autorizzazione o della comunicazione presso: - lo Sportello Unico delle Attività Produttive nei casi che prevedono richieste di autorizzazioni o comunicazioni collegate all esecuzione di opere edilizie che necessitano di provvedimenti amministrativi; - il Servizio Commercio in tutti gli altri casi. A tal fine si considera la data in cui la domanda o la comunicazione pervengono al protocollo del Comune. Entro 10 giorni dal ricevimento della domanda o della comunicazione, dovrà essere inviata al soggetto interessato una comunicazione di avvio del procedimento recante le seguenti indicazioni: - amministrazione competente; - oggetto del procedimento promosso; - ufficio e persona responsabile del procedimento; - servizio in cui è possibile prendere visione degli atti; - termine di conclusione del procedimento. Una copia della comunicazione di avvio del procedimento di cui al precedente comma dovrà essere affissa all Albo Pretorio. Art.17 Richiesta di documentazione integrativa Verificata la domanda o la comunicazione, nel caso di incompletezza o di irregolarità della medesima, il responsabile del procedimento provvederà a richiedere all interessato, entro 10 giorni dal ricevimento della stessa, le necessarie eventuali integrazioni o la presentazione di documenti integrativi, interrompendo i termini del procedimento. Tali termini rimarranno sospesi fino alla data di presentazione delle integrazioni richieste. Decorsi inutilmente 60 giorni dalla data della richiesta di integrazione documentale ovvero di regolarizzazione di cui al comma precedente, la pratica verrà archiviata d ufficio. pag. 8

Art.18 Conclusione del procedimento Alla conclusione del procedimento amministrativo entro i termini indicati all art.19 del presente regolamento, il Responsabile del procedimento provvede a rilasciare l autorizzazione, ovvero a comunicare all interessato un provvedimento di diniego. Nei casi che prevedono la presentazione della comunicazione (mediante il mod. COM3), il procedimento si intenderà concluso con l emissione di una presa d atto da parte dell Amministrazione Comunale. Art.19 Termine di conclusione del procedimento - Silenzio assenso Il termine massimo per la conclusione del procedimento di rilascio dell autorizzazione è fissato in 90 giorni. Tale termine decorre dalla data di ricezione da parte del Comune dell istanza completa e corredata secondo quanto stabilito dalle disposizioni di legge e di regolamento vigenti in materia e dal presente regolamento. Nel caso di domanda incompleta e successivamente integrata, il termine di 90 giorni inizia a decorrere dalla data di acquisizione della documentazione integrativa. Entro il termine di cui al primo comma, il Comune deve provvedere a comunicare la decisione all interessato. Qualora il Comune non si pronunci sulla domanda, adottando espresso provvedimento, entro il termine di 90 giorni dalla sua presentazione o dalla data di integrazione della stessa, se incompleta, salvo che sia intervenuta interruzione o sospensione del termine stesso, la domanda si intende tacitamente accolta, limitatamente agli elaborati prodotti ed alle dichiarazioni rese. Qualora venga richiesto il rilascio contestuale dell autorizzazione e della concessione edilizia, il procedimento unico, sussistendone i presupposti, deve concludersi comunque entro 90 giorni, decorsi i quali l autorizzazione si intende comunque rilasciata. L atto di tacito assenso può essere annullato solo per motivi di pubblico interesse. Art.20 Correlazione tra procedimento urbanistico e procedimento commerciale Qualora l insediamento dell attività commerciale o la trasformazione di una media struttura di vendita necessiti di un provvedimento amministrativo relativo all adeguamento dell immobile o unità immobiliare mediante l esecuzione di opere edilizie o di cambi di destinazione d uso, il procedimento urbanistico-edilizio deve essere contestuale o successivo a quello commerciale. In tal caso, infatti, l interessato, contestualmente alla domanda di autorizzazione commerciale, dovrà inoltrare presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive la domanda di autorizzazione o di concessione edilizia citando in ciascuna domanda quella correlata. In deroga al principio generale della contestualità, i procedimenti urbanistico-edilizi potranno avere inizio successivamente all ottenimento dell autorizzazione all esercizio dell attività, rilasciata ai sensi dell art.8 del D.Lgs.114/98, nel caso di strumenti attuativi già approvati per i quali sia già pag. 9

stata sottoscritta la relativa convenzione urbanistica, in quanto il rilascio del permesso di costruire (costituente, ai sensi delle vigenti disposizioni, atto dovuto per l Amministrazione Comunale) nonché l inizio dei lavori a seguito di DIA (dichiarazione di inizio attività) sono ammissibili anche preliminarmente al rilascio della corrispondente autorizzazione di esercizio. Qualora, ai fini dell apertura, trasferimento di sede o ampliamento della struttura di vendita, sia necessaria l approvazione di un piano urbanistico attuativo, l interessato deve inoltrare la relativa proposta di piano attuativo contestualmente alla domanda di autorizzazione commerciale e a quella di permesso di costruire o DIA. L autorizzazione commerciale, sussistendone i presupposti, può essere rilasciata anche prima dell approvazione del piano attuativo; in tal caso, però, la sua efficacia è strettamente subordinata, a pena di decadenza, alla successiva approvazione del piano medesimo ed al rispetto delle prescrizioni in esso contenute. L emanazione del provvedimento di concessione edilizia non può in nessun caso precedere il parere relativo all autorizzazione commerciale e, ove possibile, deve essere contestuale. L autorizzazione commerciale e la concessione edilizia, se prevista, sono contenute in un unico atto sottoscritto congiuntamente dai Responsabili del Settore Commercio e dello Sportello Unico. Art.21 Pubblicità dell autorizzazione L elenco delle autorizzazioni commerciali rilasciate per medie strutture di vendita, con indicazione del titolare e della localizzazione dell esercizio, è pubblicata all Albo Pretorio per quindici giorni consecutivi. Art.22 Inizio attività L interessato non può iniziare l attività o effettuare le modifiche per le quali è necessaria un apposita autorizzazione prima del rilascio dell autorizzazione commerciale e dell acquisizione di tutti i titoli che legittimano l uso dell immobile sotto il profilo edilizio. Dopo il rilascio dell autorizzazione, l interessato deve iniziare l attività di vendita, pena la revoca dell autorizzazione stessa, entro un anno dal suo rilascio, salvo proroga in caso di comprovata necessità. Prima di iniziare l attività dovranno essere acquisiti da parte dell interessato tutti i titoli che legittimano l uso dell immobile sotto il profilo edilizio Art.23 Revoca dell autorizzazione Ai sensi dell art.22, comma 4, del D.Lgs.114/98, l autorizzazione all apertura di una media struttura di vendita è revocata qualora il titolare: a) non inizi l attività entro un anno dalla data di rilascio, salvo proroga su richiesta motivata dell interessato in caso di comprovata necessità; b) sospenda l attività per un periodo superiore ad un anno; c) non risulti in possesso dei requisiti di cui all art.5, comma 2, del D.Lgs.114/98; pag. 10

d) nel caso di ulteriore violazione delle prescrizioni in materia igienico-sanitaria, avvenuta dopo la sospensione dell attività disposta ai sensi del comma 2 dell art.22 del D.Lgs.114/98. Art.24 Sanzioni La violazione delle disposizioni di cui agli artt.5 e 8 del D.Lgs.114/98 è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 2.582,28 a 15.493,71. In caso di particolare gravità o di recidiva il Sindaco può disporre la sospensione dell attività di vendita per un periodo non superiore a venti giorni. La recidiva si verifica qualora sia stata commessa la stessa violazione per due volte nell arco di un anno, anche se si è proceduto al pagamento della sanzione mediante oblazione. Chiunque viola le disposizioni di cui agli artt.11, 14, 15, 26, comma 5, del D.Lgs.114/98 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 516,46 a 3.098,74 In ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs.114/98, l Autorità competente per le violazioni di cui al presente articolo è il Sindaco del Comune nel quale hanno avuto luogo. Al Comune pervengono i proventi derivanti dai pagamenti in misura ridotta ovvero da ordinanze ingiunzioni di pagamento. Art.25 Disposizioni finali Per quanto non espressamente indicato nel presente regolamento, si rimanda alle disposizioni nazionali e regionali in materia di commercio. pag. 11