PLASMA FREDDO+ DIATERMIA CAPACITIVA L unico dispositivo sicuro e indolore per la Rigenerazione Superficiale e Profonda della Cute INNOVATIVA ECONOMICA INDOLORE DI FACILE UTILIZZO PORTATILE PLASMA FREDDO + DIATERMIA CAPACITIVA TECNOLOGIE MEDICHE DEL FUTURO
PLASMAONE UNA APPARECCHIATURA DUE TECNOLOGIE INEDITE IN MEDICINA ESTETICA Per venire incontro alla sempre più frequente richiesta di ringiovanimento non invasivo, senza esiti post trattamento, e di efficacia paragonabile, se non maggiore, a tecniche ben più traumatizzanti. La prima, Il Plasma freddo, non è una novità, in quanto usata da anni per altre applicazioni, tra cui dalla NASA per la sterilizzazione completa (batteri, funghi, virus e ogni altra forma di microorganismo) di ciò che va e torna dallo spazio. LA NOVITÀ È L IMPIEGO INTRODOTTO IN MEDICINA ESTETICA Essendo il plasma il quarto stato della materia, viene generato mediante una tensione tra un elettrodo e la pelle, che determina ionizzazione dell ossigeno a formare ozono, il più potente ossidante. Questo però avviene in questo strumento senza agitazione termica. Quindi senza produzione di calore. Inoltre mediante la gestione precisissima di vari parametri noi, seguendo l idea di base di ottenere dei microfori nell epidermide, possiamo variare le caratteristiche di profondità, diametro, densità (numero per unità di superficie). Realizzare cioè quello che fa il laser frazionale, ma ad una temperatura notevolmente inferiore, vicina a quella corporea, quindi con assenza di fastidio, arrossamento, e postintervento.
IL MANIPOLO Nella realizzazione dell apparecchiatura si è costruito un manipolo contenente parte dell elettronica, con un terminale curvo, con diversi angoli di curvatura contemporaneamente, in modo che l operatore possa trattare sia ampie superfici attraverso la parte piatta, sia le rughe profonde mediante la parte più ricurva, semplicemente cambiando l inclinazione.
01 02 La potenza, che determina la profondità del microforo che vogliamo ottenere Il diametro del microforo, agendo sul duty cycle (o percentuale di on) Ponendo uguale a 100 la distanza tra l inizio di un microforo e l altro (vedi fig), noi possiamo andare da 1 a 100% di ampiezza della lesione che vogliamo ottenere. Siccome la quantità di energia ceduta al tessuto è rappresentabile come l area la cui base è il duty cycle (percentuale di on) e l altezza la profondità del microforo (potenza), possiamo dare la stessa energia con un microforo molto stretto e profondo (plasma freddo frazionale, con effetto simile al laser frazionale, che determina azione più profonda nell epidermide, ma lasciando indenne la maggior parte della superficie interessata), e ampliando molto il diametro (fino anche al 100%) ma riducendo contemporaneamente la profondità, per effettuare un resurfacing, utile nel trattamento di lesioni superficiali al posto del peeling o dermoabrasione, o laser ablativo. Le figure seguenti illustrano bene questo concetto. Possiamo realizzare naturalmente tutte le combinazioni intermedie, sempre a parità di energia ceduta, quindi ad una temperatura simile alla corporea (per questo Plasma Freddo). Se invece aumentiamo sia il duty cycle che la potenza, possiamo ottenere un effetto più ablativo, un resurfacing più importante, ma a prezzo in questo caso di un maggior fastidio, con effetti collaterali sempre comunque notevolmente inferiori alle metodiche ablative (dermoabrasione, peelings, laser CO2 ).
PLASMAONE STERILITÀ DEI MICROFORI Inoltre, a differenza del needling e di altri metodi che superano la barriera cutanea, essendo di per sé il plasma freddo un metodo di disinfezione, i microfori sono sterili, senza quindi il pericolo di portare in profondità i batteri normalmente presenti sulle superficie cutanea. Data la temperatura di azione, inoltre, non si ha nemmeno arrossamento né alcun tipo di fastidio. 03 Il terzo parametro che è totalmente gestibile è la frequenza di ripetizione delle scariche Variando la frequenza di ripetizione (numero di scariche/sec), si può passare dall effetto frazionale, ad un peeling medio, ad un peeling superficiale, per scissione dei legami SH tra le cellule dello strato corneo, e conseguente desquamazione della parte più superficiale e usurata. Questo permette di effettuare un peeling elettronico, senza ricorrere cioè all uso di acidi. Di qui la possibilità di utilizzare il plasma freddo in ogni stagione (anche in estate quando non si possono fare peelings), e soprattutto su ogni fototipo.
SUPERAMENTO DELLA BARRIERA CUTANEA La presenza dei microfori, che prima di riparare restano presenti per quasi una settimana, permette a sostanze applicate come cosmeceutici, meglio ancora se in nanotecnologia, di superare la barriera cutanea senza metodiche più invasive (iniezioni, dermoelettroporazione, ionoforesi, ecc). APPLICAZIONI CLINICHE Come accennato sopra, il plasma freddo nelle sue varie forme può essere applicato in medicina estetica in un protocollo di ringiovanimento, ma si presta ad applicazioni molto varie se usato in altre modalità. Si usa una prima fase di plasma freddo frazionale, con microfori più profondi e di piccolo diametro, per stimolare i fibroblasti a produrre collagene e acido ialuronico. essere superficiale, medio o profondo a seconda della potenza (profondità del microforo). Questa fase, che può essere anche ripetuta, serve per ridurre macchie, microcicatrici da acne, microrughe, dermatiti seborroiche, ed in generale tutti quegli inestetismi dovuti ad aumento dello strato corneo e al crono e fotoaging. Inoltre la chiusura per riparazione dei microfori, determina tensione della pelle, conferendo tono. La seconda fase, di peeling elettronico, si ottiene aumentando la frequenza di scariche al minuto, e può DIATERMIA CAPACITIVA RASSODAMENTO EFFICACE E NATURALE. Proteins che vanno a reintegrare e sostituire le strutture proteiche alterate per danno termico o da radicali liberi. A queste due fasi, che si possono combinare in vario modo a seconda del progetto terapeutico, si può far seguire la Diatermia Capacitiva, altra funzione dell apparecchiatura, innovativa non solo per la frequenza che è più alta della maggior parte delle altre apparecchiature RF sul mercato, ma ha anche la caratteristica di misurare in tempo reale e con assoluta precisione l impedenza del tessuto trattato, permettendo di cedere l energia di cui c è effettivo bisogno e di evitare il surriscaldamento dei tessuti. Questo in un ambito di medicina rigenerativa, al contrario della RF a più bassa frequenza normalmente usata che, superando i 43 44 C, determina fenomeni infiammatori con conseguenti fenomeni di fibrosi riparativa (collagene fibrotico di tipo 1). Con questa frequenza attraverso vari studi scientifici, si è visto che viene stimolata la produzione di Heat Shock La somministrazione della diatermia capacitiva avviene attraverso un manipolo ergonomico, con teste di vario diametro, adatte a lavorare sia in zone più ampie e con più contenuto di acqua (glutei, interno cosce, braccia, addome), sia in zone più piccole e delicate che richiedono movimenti più precisi (viso, collo, ecc.).
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