La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 1 dicembre 1993

Documenti analoghi
importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.

Convento-Parrocchia Santa Maria delle Grazie - Squinzano-

LA LITURGIA DELLA CHIESA QUERINIANA

IL MEDIATORE DELLA SALVEZZA

RELIGIONE IRC Monoennio. Competenza 1. - DIO E L UOMO Scoprire che per la religione Dio è Creatore e Padre.

UNITÀ DI APPRENDIMENTO. Seconde Bornato Cazzago - Pedrocca. L origine del mondo e dell uomo nel cristianesimo.

Simbolo di Giovanni è l aquila

Dio e l uomo OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DI IRELIGIONE CATTOLICA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI CLASSE PRIME CLASSI SECONDE CLASSE TERZA

La Santa Sede. GIOVANNI PAOLO IIUDIENZA GENERALEMercoledì, 20 gennaio 1988

L EUCARISTIA. «Essere Catechisti per accompagnare altri ad essere Cristiani» FONTE E CULMINE UFFICIO CATECHISTICO DIOCESANO DELLA CHIESA

CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V

La vocazione sacerdotale oggi

Documento Approvato dal Consiglio di Coordinamento Generale il 1 febbraio, 2004

LA CARTA DI IDENTITÀ CARISMATICA DELLA FAMIGLIA SALESIANA DI DON BOSCO

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE SPECIFICHE

Pag. 1 AI SACERDOTI DI ROMA: 14 DICEMBRE ( 71?)

Messaggio di Gesù 2 Gennaio 2005

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 11 gennaio 1995

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l amore di Dio Padre, e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.

RELIGIONE CATTOLICA classe prima seconda e terza

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 24 novembre 1993

INSIEME PREGHIAMO INTORNO ALLA TAVOLA

DISCIPLINA: Religione Cattolica

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 21 agosto 1991

Fate questo in memoria di me!

DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA - classe prima

LITURGIA DI MANDATO PASTORALE. ARCIDIOCESI DI CAPUA Parrocchia Sacro Cuore

II DOMENICA DOPO NATALE

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

Dal latino intus-legere Leggere dentro, in profondità.

Programma pastorale parrocchiale

SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE CLASSE PRIMA

MESSA IN COENA DOMINI Rito per la presentazione degli Oli santi

RELIGIONE Curricolo verticale Scuola primaria o Istituto Comprensivo Statale di Mestrino (PD)

CLASSI : 1 RELIGIONE AREA 1 AREA 2 AREA 3 AREA 4. Istituto Comprensivo VIA STESICORO Roma Primaria. Programmazione didattica annuale a. s.

Terzo anno. 2 semestre 0B32 ESEGESI DELL ANTICO TESTAMENTO: LIBRI SAPIENZIALI

R E L I G I O N E C A T T O L I C A C L A S S E 1 ^

CURRICOLO VERTICALE RELIGIONE CATTOLICA - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI

16 S. 17 D 24 a Domenica del Tempo Ordinario. 18 L Consiglio Pastorale Parrocchiale 19 M

Io sono con voi anno catechistico

Esortazione di San Francesco ai fratelli e alle sorelle della penitenza Costituzioni Artt.:

Agenda Pastorale. parrocchia di S. Silvestro folzano - brescia

La S. MESSA (In rosso ci sono le risposte dell Assemblea)

Pregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il

Scheda guida per i formatori Terza tappa: SCEGLIERE

CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSI TRIENNIO. Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità. Fare non è creare.

SCHEDA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE DISCIPLINARI RELIGIONE COMPETENZE SPECIFICHE. UNITÀ DI APPRENDIMENTO Abilità CLASSE 2

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 22 gennaio 1997

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 15 febbraio 1995

PREGHIERA DEL MATTINO

Pastorale della famiglia

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 19 gennaio 1994

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: RELIGIONE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

,

INDICE PREGHIERE QUOTIDIANE Preghiere del mattino Invocazioni varie

Relazione incontro su CCC (1992): struttura e contenuti Prof. Don Mauro Angelini

Le parti della Messa. (prima parte)

CANTI PROPOSTI SU CELEBRIAMO LA DOMENICA, foglietto ad uso delle comunità ambrosiane per le celebrazioni festive editrice Ancora

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 10 novembre 1993

DIOCESI DI JESI SCUOLA DI TEOLOGIA CORSO DI ECCLESIOLOGIA

Verso il I centenario

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.

La Santa Sede VISITA ALLA PARROCCHIA DEI SANTI GIOCCHINO ED ANNA AL TUSCOLANO DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II. Domenica, 29 gennaio 1989

REL. 1. A 1 Riflettere su Dio Padre e Creatore, intuendo il creato e la vita come doni di Dio

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RELIGIONE

5 gennaio Liturgia del giorno

IL SACRAMENTO DELLA CRESIMA a partire dalla sua celebrazione

RITO DI CONCLUSIONE DELL ANNO DELLE COSTITUZIONI I. NELLA LITUGIA DELLE ORE

CALENDARIO PASTORALE

La Santa Sede VIAGGIO APOSTOLICO IN GIAMAICA, IN MESSICO E A DENVER (COLORADO)SALUTO DI

LA NEWSLETTER DE L EREMO n 1, ottobre 12

RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE

Lettera al parroco e ai fedeli della parrocchia di San Rufino

RELIGIONE CATTOLICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Approvato dall Episcopato italiano sarà obbligatorio per la Chiesa Italiana dal 28 novembre 2004, I domenica di Avvento

I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si

Il TEMPO DELL'ADORAZIONE alla luce del Mistero pasquale. Adorazione eucarística per la vita del mondo 14/Maggio/2014 P.

LINEE DI FONDO: LA LOGICA DEL PERCORSO DEL SECONDO ANNO

MANDATO MISSIONARIO "La Misericordia visita le nostre case" 17 ottobre 2016

nuclei fondanti indicatori descrittori valutazione riconoscimento -presenza di Dio -aspetti dell ambiente di vita del Figlio di Dio

UMBERTO MURATORE CONOSCERE ROSMINI. Vita, pensiero, spiritualità EDIZIONI ROSMINIANE - STRESA

Una conversione della mente e del cuore

Un itinerario di santificazione e di apostolato secondo il carisma di Don Bosco. Famiglia Salesiana

Avvento e Natale 2012 I miei occhi hanno visto la tua salvezza Lc 2,30

Riti di introduzione. Il Signore ci invita alla sua mensa. Esercizi Spirituali - anno della Fede - Parrocchia SAN LORENZO -Lunedì.

CORSI. Anno pastorale Discepoli Missionari. Seminario

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 18 agosto 1993

(Stiamo ancora completando l'aggiornamento dei link, almeno fino al 2005)

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 26 gennaio 1994

Nocera Inferiore - Sarno

CROCE DI CRISTO E CROCE DELL'UOMO. 10 aprile 2016

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 12 gennaio 1994

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE. Mercoledì, 1 settembre 1993

L eucaristia memoriale della Pasqua

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

LITURGIA DI VESTIZIONE

Transcript:

La Santa Sede GIOVANNI PAOLO II UDIENZA GENERALE Mercoledì, 1 dicembre 1993 1. Il ruolo specifico dei laici nella Chiesa richiede, da parte loro, una profonda vita spirituale. Per aiutarli a raggiungerla e a viverla, si sono pubblicate opere teologiche e pastorali di spiritualità per laici, basate sul presupposto che ogni battezzato è chiamato alla santità. Il modo di attuare questa chiamata varia a seconda delle diversità delle vocazioni particolari, delle condizioni di vita e di lavoro, delle capacità e inclinazioni, delle preferenze personali per questo o quel maestro di orazione e di apostolato, per questo o quel Fondatore di Ordine o di Istituzione religiosa: come è avvenuto e avviene in tutti i ceti che compongono la Chiesa orante, operante e pellegrina verso il Cielo. È lo stesso Concilio Vaticano II a tracciare le linee di una specifica spiritualità dei laici, nell ambito della dottrina di vita valida per tutti nella Chiesa. 2. Alla base di qualsiasi spiritualità cristiana non possono non porsi le parole di Gesù sulla necessità di una unione vitale con lui: Rimanete in me. Chi rimane in me, e io in lui, questi produce molto frutto (Gv 15, 5). È significativa la distinzione, a cui il testo allude, tra due aspetti dell unione: c è una presenza di Cristo in noi, che dobbiamo accogliere, riconoscere, desiderare sempre di più, lieti se qualche volta ci è dato di sperimentarla in modo particolarmente intenso; e c è una presenza di noi in Cristo, che siamo invitati ad attuare mediante la nostra fede e il nostro amore. Questa unione con Cristo è dono dello Spirito Santo, il quale la infonde nell anima che l accetta ed asseconda sia nella contemplazione dei divini misteri, sia nell apostolato che tende a comunicare la luce, sia nell azione a raggio personale e sociale (cf. san Tommaso d Aquino, Summa theologiae, II-II, q. 45, a. 4). I laici sono chiamati a tale esperienza di comunione quanto ogni altro membro del Popolo di Dio. Lo ha ricordato il Concilio ammonendo: Mentre compiono con rettitudine gli stessi doveri del mondo nelle condizioni ordinarie di vita, non separino dalla propria

vita l unione con Cristo (Apostolicam actuositatem, 4). 2 3. Trattandosi di un dono dello Spirito Santo, l unione con Cristo deve essere richiesta con la preghiera. Senza dubbio, quando si svolge la propria attività secondo la volontà divina, si compie cosa gradita al Signore, e ciò è già una forma di preghiera. Così le azioni anche più semplici diventano un omaggio, che dà lode a Dio ed è a Lui gradito. Ma è altrettanto vero che questo non basta: è necessario riservare specifici momenti da dedicare espressamente alla preghiera, secondo l esempio di Gesù che, in mezzo all attività messianica anche più intensa, si ritirava per pregare (cf. Lc 5, 16). Ciò vale per tutti, quindi anche per i laici. Le forme e i modi di simili soste di preghiera possono essere molteplici: ma in ogni caso sta il principio che la preghiera è per tutti indispensabile sia nella vita personale, sia nell apostolato. Solo grazie ad una intensa vita di preghiera i laici possono trovare ispirazione, energia, coraggio tra le difficoltà e gli ostacoli, equilibrio, capacità di iniziativa, di resistenza, di ricupero. 4. La vita di preghiera di ogni fedele, e perciò anche del laico, non potrà fare a meno della partecipazione alla liturgia, del ricorso al sacramento della Riconciliazione e soprattutto della Celebrazione eucaristica, dove la comunione sacramentale con Cristo è la fonte di quella specie di mutua immanenza tra l anima e Cristo, che lui stesso annuncia: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, e io in lui (Gv 6, 56). Il banchetto eucaristico assicura quel nutrimento spirituale che rende capaci di produrre molto frutto. Anche i christifideles laici sono dunque chiamati e invitati ad una intensa vita eucaristica. La partecipazione sacramentale alla Messa domenicale dovrà essere per loro la fonte sia della vita spirituale, sia dell apostolato. Beati coloro che, oltre la Messa e Comunione domenicale, si sentono attratti e spinti alla Comunione frequente, raccomandata da tanti Santi, specialmente nei tempi recenti in cui l apostolato dei laici ha preso sviluppo sempre maggiore. 5. Il Concilio vuol ricordare ai laici che l unione con Cristo può e deve coinvolgere tutti gli aspetti della loro vita terrena: Né la cura della famiglia né gli altri impegni secolari devono essere estranei alla spiritualità della loro vita, secondo il detto dell Apostolo: Tutto quello che fate in parole e in opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre (Col 3, 17) (AA 4). Tutta l attività umana assume in Cristo un significato più alto. Si apre qui una prospettiva ampia e luminosa sul valore delle realtà terrestri. La teologia ha messo in rilievo la positività di tutto ciò che esiste ed agisce in forza della partecipazione dell essere, della verità, della bellezza, del bene di Dio Creatore e Signore del cielo e della terra, ossia di tutto l universo e di ogni realtà piccola o grande che fa parte dell universo. Era una delle tesi fondamentali della visione del cosmo di san Tommaso (cf. Summa theologiae, I, q. 6, a. 4; q. 16, a. 6; q. 18, a. 4; q. 103, aa. 5-6; q. 105, a. 5, ecc.), che la fondava sul libro della Genesi e su tanti altri testi biblici, e che la scienza conferma ampiamente con i risultati meravigliosi delle sue indagini sul microcosmo e sul macrocosmo: tutto porta in sé una propria entità, tutto si muove

secondo una propria capacità di movimento, ma tutto denuncia anche il proprio limite, la sua dipendenza, il suo finalismo immanente. 3 6. Una spiritualità, fondata su questa visione veritiera delle cose, è aperta al Dio infinito ed eterno, cercato, amato, servito in tutta la vita, e scoperto e riconosciuto come luce che spiega gli avvenimenti del mondo e della storia. La fede fonda e perfeziona questo spirito di verità e di saggezza, e permette di vedere la proiezione di Cristo in tutte le cose, anche in quelle cosiddette temporali, che la fede e la sapienza fanno scoprire nella loro relazione con il Dio in cui noi viviamo, ci moviamo ed esistiamo (At 17, 28); (cf. AA 4). Con la fede si discerne, anche nell ordine temporale, l attuazione del disegno divino di amore salvifico, e nello svolgimento della propria vita la continua sollecitudine del Padre, rivelata da Gesù, cioè gli interventi della Provvidenza in risposta alle richieste e ai bisogni umani (cf. Mt 6, 25-34). Nella condizione dei laici questa visione di fede mette nella giusta luce le cose di ogni giorno, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, nel lavoro e nel riposo, nella riflessione e nell azione. 7. Se la fede dà una nuova visione delle cose, la speranza dà una nuova energia anche per l impegno nell ordine temporale (cf. AA 4). Così i laici possono testimoniare che la spiritualità e l apostolato non paralizzano l impegno per il perfezionamento dell ordine temporale; nello stesso tempo essi mostrano la superiore grandezza dei fini a cui mirano e della speranza che li anima, e che essi vogliono comunicare anche agli altri. È una speranza che non esclude le prove e i dolori, ma che non può deludere, perché è fondata sul mistero pasquale, mistero della croce e della risurrezione di Cristo. I laici sanno e testimoniano che la partecipazione al sacrificio della Croce conduce alla condivisione della gioia comunicata dal Cristo glorioso. Così nello stesso sguardo verso i beni esterni e temporali splende l intima certezza di chi li vede e tratta, pur rispettando la loro finalità propria, come mezzo e via verso la perfezione della vita eterna. Tutto avviene in virtù della carità, che lo Spirito Santo infonde nell anima (cf. Rm 5, 5) per farla partecipe, già sulla terra, della vita di Dio. Ai fedeli di lingua francese Chers Frères et Sœurs, Je vous salue cordialement, chers pèlerins de langue française qui prenez part à cette audience. Je vous souhaite une bonne préparation à la fête de Noël, au cours de l Avent qui vient de commencer. A chacun d entre vous, je donne de grand cœur ma Bénédiction Apostolique. Ai pellegrini di espressione inglese

Dear Brothers and Sisters, 4 I am pleased to welcome the young people taking part in the "Up with people" programme, and to thank them for enlivening this meeting with their music. Upon all the English speaking pilgrims and visitors, I cordially invoke the abundant blessings of God our Father and the Lord Jesus Christ. Ai fedeli giapponesi Sia lodato Gesù Cristo! Carissimi pellegrini provenienti da ogni parte del Giappone, è iniziato il periodo liturgico dell attesa del Natale del Signore. Auspico, carissimi, che questo vostro pellegrinaggio ai luoghi sacri del Cristianesimo giovi per la buona preparazione alla Festa del Natale. È con questo augurio che vi imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica. Sia lodato Gesù Cristo! Ai pellegrini di espressione tedesca Liebe Schwestern und Brüder! Mit dieser kurzen Betrachtung heibe ich Euch, liebe Schwestern und Brüder, sehr herzlich willkoen. Ich verbinde damit den Wunsch, Euer Besuch in Rom zu Beginn der Adventszeit möge Euer geistliches Leben vertiefen, verlebendigen und stärken. Dazu erteile ich Euch und allen Euren Lieben von Herzen meinen Apostolischen Segen. Ai fedeli di lingua spagnola Amadísimos hermanos y hermanas, Saludo ahora con todo afecto a los peregrinos y visitantes de lengua española. En particular, a los alumnos de la Escuela Italiana XXI de Abril, de Mendoza (Argentina), y a las peregrinaciones procedentes de Guatemala y México. A todas las personas, familias y grupos provenientes de los diversos Países de América Latina y de España imparto de corazón la Bendición Apostólica. Ai pellegrini di lingua portoghese

Caríssimos irmãos e irmãs, 5 Saúdo e desejo felicidades aos peregrinos de língua portuguesa. Que a luz de Cristo anime sempre a vossa fé, esperança e caridade, numa vida digna, cristã e repleta de alegrias. E dou vos de coração, extensiva aos vossos familiares e pessoas amigas, a minha Bênção. Ad alcuni gruppi di pellegrini italiani Il mio pensiero si rivolge ora a tutti i pellegrini di lingua italiana. In particolare, desidero salutare gli Allievi Ufficiali di Complemento del Battaglione Tobruk, auspicando che il corso da loro attualmente frequentato offra una solida formazione ai valori della giustizia, della solidarietà e della pace. Saluto inoltre con affetto i ragazzi del Gruppo Arcobaleno di Alzano Lombardo (Bergamo) con il loro parroco, i familiari e gli animatori. Carissimi, auguro che le musiche da voi apprese ed eseguite con tanto impegno, anche allo scopo di aiutare i vostri coetanei meno fortunati, diventino un valido richiamo, sia per voi sia per quanti vi ascoltano, a vivere in profondità il tempo di Avvento appena cominciato. Ai giovani, ai malati e agli sposi novelli Saluto poi i giovani, i malati e gli sposi novelli presenti a questa Udienza. Il tempo d Avvento ci invita, carissimi, a prepararci al Natale accogliendo senza timore Gesù Cristo che viene in mezzo a noi. Se gli spalanchiamo la porta della vita, tutto acquista una luce nuova e la famiglia, il lavoro, il dolore, la salute, l amicizia, diventano altrettante occasioni per scoprire la sua consolante presenza, presenza di Emmanuele che vuol dire Dio con noi e per testimoniare questa sua presenza agli altri. Allora vi auguro che nell itinerario dell Avvento vi accompagni la Vergine Madre del Verbo Incarnato, questa Vergine che adesso sta aspettando la Notte di Betlemme, la Notte del Natale del Signore. Con affetto tutti benedico. Copyright 1993 - Libreria Editrice Vaticana Copyright - Libreria Editrice Vaticana