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Deliberazione del Consiglio Comunale - ORIGINALE Delibera N 29 data 30 settembre 2017 SEDUTA straordinaria ed urgente di prima convocazione OGGETTO: APPROVAZIONE MODIFICA REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (ERP), AI SENSI DELLE DISPOSIZIONI CONTENUTE NELLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 894 DEL 13 GIUGNO 2016 E APPROVAZIONE DEL RELATIVO REGOLAMENTO. DECORRENZA OTTOBRE 2017 L anno DUEMILADICIASSETTE il giorno TRENTA del mese di SETTEMBRE alle ore 9,30 nella sede municipale di Varsi, sala delle adunanze consiliari, previa l osservanza di tutte le formalità prescritte dall art. 125 T.U. 4.2.1915 N 148, tuttora vigente in mancanza di diverse disposizioni regolamentari, si è riunito il Consiglio Comunale. Al momento della seduta cui la presente delibera si riferisce risultano: Presenti Assenti 1. - ARAMINI Luigi X 2. - ZANETTI Giuseppe (1) X 3. - ROSSETTI Roberto X 4. - RAMBALDI Giovanni Battista X 5. - ZANELLI Maurizio X 6. - DAVIGHI Pietro X 7. - NESPI Flavio X 8. - SCAFFARDI Celeste X 9. - BERTORELLI Giorgio (2) X 10. - ANTONIAZZI Filippo X 11. - MARCELLINI Luca X TOTALI 9 2 (1) capogruppo Una svolta per Varsi (2) capogruppo Uniti per Varsi Assenti giustificati i consiglieri di cui ai n.ri 1 COMUNE DI VARSI PROVINCIA DI PARMA REGISTRATO L IMPEGNO N ALL INT. Il Ragioniere

Premesso che: IL CONSIGLIO COMUNALE i Comuni devono determinare i nuovi canoni di locazione sulla base dei parametri oggettivi definiti dall'assemblea legislativa regionale, tenendo conto del valore dell'immobile e del reddito del nucleo familiare dell'assegnatario, in attuazione dell'art. 35 Legge Regione Emilia-Romagna 8 agosto 2001, n 24 e S.m.i. - Disciplina generale dell'intervento pubblico nel settore abitativo e s.m.i.; VISTO IL SEGUENTE QUADRO DI RIFERIMENTO: Deliberazione dell Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna n. 15 del 9 giugno 2015, con la quale è stato conferito mandato alla Giunta Regionale di definire, entro il termine di un anno dalla data di pubblicazione della medesima sul Burert, la disciplina relativa al requisito del reddito di accesso e permanenza nell ERP e alla metodologia per la determinazione dei canoni di edilizia residenziale pubblica secondo gli elementi contenuti nell allegato 1 della medesima; Deliberazione della Giunta Regionale n 894 del 13 giugno 2016 con la quale è stata approvata la disciplina relativa al requisito del reddito e la metodologia per il calcolo del canone di locazione di edilizia pubblica; Deliberazione della Giunta Regionale n 2228 del 21 dicembre 2016 con la quale è stata posticipata l applicazione del nuovo sistema di calcolo del canone di locazione di edilizia pubblica; Deliberazione della Giunta Regionale n 739 del 31 maggio 2017 con la quale vengono approvati i correttivi alla metodologia per la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di E.R.P.; VALUTATO che, sulla base di quanto disposto dalla D.G.R. n. 894/2016, successivamente integrata e modificata dalla D.G.R 739/2017, si rende necessario procedere alla definizione dei seguenti punti: canone di locazione ERP minimo, comunque non inferiore ad Euro 44 mese per alloggio; rapporto percentuale tra canone di locazione e reddito Isee, per la fascia di protezione, in misura massima del 15%; valori al metro quadrato annui da applicare per la determinazione del canone oggettivo, all interno degli intervalli fissati nella corrispondente tabella regionale; di applicazione del canone massimo della fascia di protezione nel caso che questo risulti superiore al canone oggettivo scontato della fascia di accesso; di definire i seguenti valori puntuali al metro quadrato annui per il calcolo del canone oggettivo:

ZONA URBANA ZONE PERIURBANA O FRAZIONALE BASSA MEDIA ALTA BASSA MEDIA ALTA 32 38 40 23 29 31 di definire la percentuale di sconto sul canone oggettivo, per la fascia di accesso, in misura lineare. La percentuale massima di sconto è del 50% e si riduce fino al 15% in misura lineare all aumentare del reddito Isee; di definire, per i nuclei familiari con provvedimento di decadenza sospeso, la maggiorazione del canone di locazione definito per la permanenza in misura pari al 20% in caso di superamento dei limiti di reddito dell ISEE e in misura pari al 20 % in caso di superamento dei limiti del patrimonio mobiliare. Si precisa che, in base all art. 30 comma 3 della LR 24/2001 e S.m.i., la dichiarazione di decadenza per superamento dei limiti di reddito per la permanenza comporta il pagamento del canone concordato ai sensi della L. 431/98. Il canone concordato è determinato utilizzando i valori relativi alla fascia minima stabiliti dagli Accordi Territoriali relativi al Canone Concordato e, qualora fosse inferiore, al canone oggettivo; di stabilire la sanzione per il mancato rilascio dell alloggio in caso di decadenza in misura pari al 20 % del canone concordato. Il canone concordato è determinato utilizzando i valori relativi alla fascia minima stabiliti dagli Accordi Territoriali relativi al Canone Concordato e, qualora fosse inferiore, al canone oggettivo; di individuare le seguenti azioni di mitigazione rivolte ai nuclei fragili e vulnerabili 1 che superino il valore ISEE o del patrimonio mobiliare al massimo del 20% ed ai nuclei che superino il valore ISEE o del patrimonio mobiliare al massimo del 10%: sospensione dell emissione della dichiarazione di decadenza per 2 anni; nei casi ritenuti opportuni dal Servizio Sociale / Sanitario, la sottrazione dell alloggio dal patrimonio ERP con sostituzione di analogo patrimonio ERS e cambio del contratto di locazione; attivazione dello strumento dell Agenzia per la locazione, al fine di consentire il reperimento di una situazione alloggiativa adeguata; di conferire mandato all ente gestore del patrimonio comunale di ERP - Acer Azienda Casa Emilia Romagna di Parma, di dare pronta applicazione a quanto deliberato; Sentito,sulla proposta depositata il 28 settembre 2017,l intervento del solo segretario che la illustra per sommi capi,precisando che rispetto al testo depositato vanno eliminate alcune parti frutto di errore ( che compaiono in rosso in una stampa che contestualmente consegna alla minoranza); 1 Rientrano nella condizione di fragilità o vulnerabilità i nuclei familiari costituiti da 1 o 2 persone, nei quali almeno un componente del nucleo stesso abbia età pari o superiore a 75 anni e/o abbia una disabilità superiore al 67%, oltre che quelli in qualsiasi condizione attestata da relazione del Servizio Sociale e/o Sanitario;

VISTO, ai sensi art.49 D.Lgs.18.8.00 n.267 il solo parere favorevole da parte del solo segretario comunale in veste di responsabile settore affari generali per la regolarità tecnica e omesso il parere in ordine alla regolarità contabile,non implicando la proposta le ricadute finanziarie cui la norma lo subordina ; A voti unanimi palesemente espressi, DELIBERA di approvare il Regolamento per la definizione delle condizioni di applicazione e delle modalità di calcolo dei canoni di locazione di edilizia residenziale pubblica (ERP), in attuazione delle disposizioni di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale N. 894 del 13/06/2016, e seguenti correttivi con deliberazione della Giunta Regionale n 739 del 31 maggio 2017 trascritto in calce, e quindi : di definire la misura del canone di locazione ERP minimo in Euro 44 mese per alloggio; di definire il rapporto percentuale tra canone di locazione e reddito Isee per la fascia di protezione, in misura pari al 15%; di definire i seguenti valori puntuali al metro quadrato annui per il calcolo del canone oggettivo: ZONA URBANA ZONE PERIURBANA O FRAZIONALE BASSA MEDIA ALTA BASSA MEDIA ALTA 32 38 40 23 29 31 applicazione del canone massimo della fascia di protezione nel caso che questo risulti superiore al canone oggettivo scontato della fascia di accesso; di definire la percentuale di sconto sul canone oggettivo, per la fascia di accesso, in misura lineare. La percentuale massima di sconto è del 50% e si riduce fino al 15% in misura lineare all aumentare del reddito Isee; di definire, per i nuclei familiari con provvedimento di decadenza sospeso, la maggiorazione del canone di locazione definito per la permanenza in misura pari al 20% in caso di superamento dei limiti di reddito dell ISEE e in misura pari al 20 % in caso di superamento dei limiti del patrimonio mobiliare. Si precisa che, in base all art. 30 comma 3 della LR 24/2001 e S.m.i., la dichiarazione di decadenza per superamento dei limiti di reddito per la permanenza comporta il pagamento del canone concordato ai sensi della L. 431/98. Il canone concordato è determinato utilizzando i valori relativi alla fascia minima stabiliti dagli Accordi Territoriali relativi al Canone Concordato e, qualora fosse inferiore, al canone oggettivo;

di stabilire la sanzione per il mancato rilascio dell alloggio in caso di decadenza in misura pari al 20 % del canone concordato. Il canone concordato è determinato utilizzando i valori relativi alla fascia minima stabiliti dagli Accordi Territoriali relativi al Canone Concordato e, qualora fosse inferiore, al canone oggettivo; di individuare le seguenti azioni di mitigazione rivolte ai nuclei fragili e vulnerabili 2 che superino il valore ISEE o del patrimonio mobiliare al massimo del 20% ed ai nuclei che superino il valore ISEE o del patrimonio mobiliare al massimo del 10%: sospensione dell emissione della dichiarazione di decadenza per 2 anni; nei casi ritenuti opportuni dal Servizio Sociale / Sanitario, la sottrazione dell alloggio dal patrimonio ERP con sostituzione di analogo patrimonio ERS e cambio del contratto di locazione; attivazione dello strumento dell Agenzia per la locazione, al fine di consentire il reperimento di una situazione alloggiativa adeguata; di conferire mandato all ente gestore del patrimonio comunale di ERP - Acer Azienda Casa Emilia Romagna di Parma, di dare pronta applicazione a quanto deliberato; di dare atto che la presente deliberazione è stata istruita dal settore affari generali il cui Responsabile provvederà all adozione di tutti gli atti di gestione successivi. Di dichiarare il presente atto immediatamente esecutivo come da proposta depositata ai sensi art.134.4 del d.lgs 18/08/2000, n. 267 2 Rientrano nella condizione di fragilità o vulnerabilità i nuclei familiari costituiti da 1 o 2 persone, nei quali almeno un componente del nucleo stesso abbia età pari o superiore a 75 anni e/o abbia una disabilità superiore al 67%, oltre che quelli in qualsiasi condizione attestata da relazione del Servizio Sociale e/o Sanitario;

COMUNE DI VARSI REGOLAMENTO COMUNALE APPLICAZIONE E MODALITÀ DI CALCOLO DEI CANONI DI LOCAZIONE DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA (ERP), IN ATTUAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 894 DEL 13/06/2016. E CORRETTIVI ALLA METODOLOGIA IN ATTUAZIONE DELLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 739 DEL 31/05/2017 TITOLO I REQUISITI ECONOMICI PER L'ACCESSO E LA PERMANENZA NEGLI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Art. 1 Requisito del reddito del nucleo avente diritto (Art. 15, comma 1, lettera e) della L.R. n. 24 del 2001) Il requisito del reddito si articola in 2 componenti: l ISEE e il Patrimonio Mobiliare. a) ISEE Il valore ISEE per l accesso non deve essere superiore a 17.154,00 euro. Il valore ISEE per la permanenza non deve essere superiore a 24.016,00 euro. b) PATRIMONIO MOBILIARE Il valore del patrimonio mobiliare per l accesso non deve essere superiore a 35.000,00 euro. Il valore del patrimonio mobiliare per la permanenza non deve essere superiore a 49.000,00 euro. Per verificare il rispetto di tali valori si deve applicare al patrimonio mobiliare riportato nell ISEE, al lordo delle franchigie di cui al D.P.C.M. n. 159/2013, la scala di equivalenza prevista dalla medesima normativa. Art. 2 Disposizioni generali ed applicative Al fine dell accesso e della permanenza nell Erp, entrambi i valori, sia l ISEE che il patrimonio mobiliare, vanno rispettati, in quanto il superamento di uno solo dei due limiti è sufficiente per precludere l assegnazione dell alloggio Erp o per determinare la decadenza per perdita del requisito del reddito. Nel caso in cui il nucleo richiedente sia diverso dal nucleo anagrafico:

- l ISEE di riferimento è quello calcolato ai sensi del D.P.C.M. n. 159/2013 (ossia quello rilasciato al nucleo familiare cui il soggetto o nucleo richiedente appartiene); - il patrimonio mobiliare è quello riferito al soggetto o al nucleo richiedente (non è quello riconducibile all intero nucleo considerato dall ISEE). A tale valore, al lordo delle franchigie di cui al D.P.C.M. 159/2013, verrà applicata la scala di equivalenza prevista dalla medesima normativa e riferita al solo nucleo richiedente. In relazione all accesso ed alla permanenza, la L.R. n. 24/2001 e S.m.i. prevede che i requisiti debbano essere posseduti al momento della presentazione della domanda e debbano permanere al momento dell assegnazione e, successivamente, nel corso della locazione, fatto salvo quanto previsto dalla lettera f) del comma 1 dell art. 30, in merito al requisito relativo al reddito (art. 24, comma 2 L.R. 24/2001). A tal fine, la situazione reddituale e la permanenza dei requisiti di assegnazione sono accertate con cadenza annuale (art. 33, comma 1 L.R. 24/2001). I limiti per l accesso relativi all ISEE ed al patrimonio mobiliare si applicano nei confronti di coloro che conseguono l assegnazione dell alloggio Erp in data posteriore a quella di esecutività della Deliberazione di Giunta Regionale N. 894 del 13/06/2016, ivi compresi coloro che sono già inseriti in una graduatoria comunale predisposta in applicazione dei limiti di reddito previsti dalla precedente disciplina regionale. I limiti per la permanenza relativi all ISEE e al patrimonio mobiliare si applicano, in sede di accertamento periodico dei requisiti, anche nei confronti di coloro che, alla data di esecutività della citata deliberazione, sono assegnatari di un alloggio Erp, fermo restando l applicazione di misure di mitigazione di cui al successivo Art. 4. Per i nuclei con componenti disabili è necessario acquisire le nuove dichiarazioni ISEE rilasciate in conformità a quanto previsto dalle sentenze del Consiglio di Stato n. 838, 841 e 842 del 2016, per la valutazione della possibile decadenza per superamento del valore ISEE di cui al precedente Art. 1. I limiti di reddito (ISEE e valore del patrimonio mobiliare) sono aggiornati, ai sensi dell art. 15, comma 2, L.R. n. 24/2001, dalla Giunta regionale con cadenza triennale. TITOLO II NUOVI LIMITI DI REDDITO E DECADENZA DALL ASSEGNAZIONE Art. 3 Quadro normativo Per quanto attiene il regime della decadenza, la Legge Regionale 24/2001 detta un quadro articolato che definisce gli effetti e la procedura (art. 30). La decadenza dall assegnazione è disposta con provvedimento comunale nei confronti del nucleo avente diritto che abbia superato il limite di reddito per la permanenza, dopo la contestazione del fatto ed il necessario contraddittorio.

Il Provvedimento di decadenza emesso per superamento dei limiti di reddito comporta i seguenti effetti: - l automatica disdetta del contratto di locazione; - il rilascio dell alloggio, con decorrenza dal 365esimo giorno successivo alla data di dichiarazione di decadenza e comunque non oltre la data di scadenza del contratto; pertanto l assegnatario deve lasciare libero l alloggio entro 365 giorni dalla data di decadenza; - l applicazione del Canone Concordato ai sensi della Legge 9 dicembre 1998, n. 431. Il canone concordato è determinato utilizzando i valori relativi alla fascia minima stabiliti dagli Accordi Territoriali relativi al Canone Concordato e, qualora fosse inferiore, al canone oggettivo ; - se l assegnatario non rilascia l alloggio, alla data indicata nel Provvedimento di Decadenza, il Comune applica, oltre al pagamento del canone di locazione concordato, anche una sanzione in misura pari al 20 % del canone concordato, così come stabilito dall art. 20 del Regolamento Comunale per l assegnazione degli alloggi ERP, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 77 del 03/11/2015; il canone concordato è determinato utilizzando i valori relativi alla fascia minima stabiliti dagli Accordi Territoriali relativi al Canone Concordato e, qualora fosse inferiore, al canone oggettivo. Art. 4 Azioni di mitigazione Sospensione della emissione della dichiarazione di decadenza (art. 30, comma 5, L.R. n. 24/2001). La pronuncia di decadenza conseguente all applicazione dei nuovi limiti di reddito, potrebbe risultare non sostenibile per quei nuclei assegnatari che, alla data di esecutività della D.G.R. n. 894/2016, siano in condizioni di fragilità o vulnerabilità, o per i nuclei il cui valore ISEE o il valore del patrimonio mobiliare sia di poco superiore ai valori previsti per la permanenza nell Erp. Si individuano le seguenti azioni di mitigazione: - sospensione dell emissione della dichiarazione di decadenza per 2 anni; - la sottrazione dell alloggio dal patrimonio ERP con sostituzione di analogo patrimonio ERS e cambio del contratto di locazione; - attivazione dello strumento dell Agenzia per la locazione, al fine di consentire il reperimento di una situazione alloggiativa adeguata; La sospensione dell emissione della dichiarazione di decadenza per 2 anni è rivolta: - ai nuclei fragili e vulnerabili che superino il valore ISEE o del patrimonio mobiliare al massimo del 20%; - ai nuclei che superino il valore ISEE o del patrimonio mobiliare al massimo del 10%; - ai nuclei fragili o vulnerabili per cui si propone e si concorda lo scambio di alloggio ERP con ERS.

Rientrano nella condizione di fragilità o vulnerabilità i nuclei familiari costituiti da 1 o 2 persone, nei quali almeno un componente del nucleo stesso abbia età pari o superiore a 75 anni e/o abbia una disabilità superiore al 67%, oltre che quelli in qualsiasi condizione attestata da relazione del Servizio Sociale e/o Sanitario. La sospensione dell emissione della dichiarazione di decadenza è limitata alla prima applicazione del presente provvedimento. Al nucleo familiare verrà applicato il canone previsto per la permanenza maggiorato in misura pari al 20% del canone stesso in caso il limite di reddito superato sia quello dell ISEE e maggiorato in misura pari al 20 % in caso il limite superato sia quello del patrimonio mobiliare. Al termine del periodo di sospensione, il Comune, se persiste la condizione di superamento del limite di reddito, dichiara la decadenza dall assegnazione applicando la disciplina dell art. 30, L.R. n. 24/2001 oppure, in caso contrario, dispone l archiviazione del procedimento. TITOLO III METODOLOGIA PER LA DETERMINAZIONE DEL CANONE DI LOCAZIONE DEGLI ALLOGGI ERP Art. 5 Definizione delle fasce Al fine del calcolo del canone di locazione sono fissate le seguenti fasce: a) fascia di protezione, all interno della fascia di accesso: ISEE pari a 7.500,00 euro; b) fascia di accesso: ISEE da 7.500,01 euro a 17.154,00 euro; c) fascia di permanenza: ISEE da 17.154,01 euro a 24.016,00 euro. Fascia di protezione La fascia di protezione è fissata a 7.500,00 euro di valore ISEE. Il rapporto percentuale tra canone di locazione e reddito Isee per la fascia di protezione è stabilita in misura pari al 15%. Il canone di locazione minimo è stabilito in misura pari a Euro 44 mese per alloggio. Se il nucleo assegnatario ha un patrimonio mobiliare superiore a 35.000,00 euro, purché inferiore a 49.000,00 euro, viene applicato il canone con le modalità previste nella fascia di accesso, applicando lo sconto massimo stabilito dal Regolamento comunale. Fascia di accesso

La fascia dell accesso è da 7.500,01 euro, a 17.154,00 euro di valore ISEE. Nella fascia di accesso viene calcolato il canone oggettivo dell alloggio e viene applicata la percentuale di sconto sul canone oggettivo in misura lineare. La percentuale massima di sconto è del 50% e si riduce fino al 15% in misura lineare all aumentare del reddito Isee; Se il nucleo assegnatario ha un patrimonio mobiliare superiore a 35.000,00 euro, purché inferiore a 49.000,00 euro, viene applicato il canone con le modalità previste nella fascia di permanenza. Fascia di permanenza La fascia della permanenza è da 17.154,01 euro a 24.016,00 euro di valore ISEE. Ai nuclei assegnatari che rientrano nella fascia di permanenza viene applicato l intero canone oggettivo. Art. 6 Maggiorazione del canone Al canone, determinato secondo quanto previsto ai precedenti articoli, verrà applicata una maggiorazione per gli alloggi con prestazioni energetiche A+, A e B (ai sensi della D.A.L. n. 156/2008) oppure di classe energetica da A4 a A1 (ai sensi della D.A.L. n. 1275/2015). La maggiorazione è del 10% nella fascia di protezione e in quella di accesso, del 15% nella fascia di permanenza. Art. 7 Calcolo del canone oggettivo Il calcolo del canone oggettivo dell alloggio prevede l utilizzo dei seguenti elementi: a) Superficie dell alloggio Per superficie dell alloggio deve intendersi la superficie netta calpestabile, ossia la superficie data dalla dimensione di calpestio dell alloggio, al netto delle pertinenze, spazi esterni, balconi e terrazzi. b) Parametri qualitativi dell alloggio 1.Livello del piano ( solo per piano terra e piano rialzato) ovvero presenza di ascensore nella scala del fabbricato ( escluso il piano terra e piano rialzato);

2 presenza di autorimessa, posto auto, cantina, soffitta o altri locali in uso esclusivo dell assegnatario; 3 presenza di area verde o cortiliva ad uso esclusivo dell assegnatario; 4 anno di costruzione dell alloggio o di recupero edilizio importante come qualificato dall art. 3, comma 1, del D.P.R. n. 380/2001, lettere c, d, e inferiore a 15 anni (rispetto all anno di riferimento utilizzato per il calcolo del canone); 5presenza di doppi servizi; 6presenza di riscaldamento autonomo o di un sistema di contabilizzazione delle calorie se l impianto è centralizzato; 7 edificio di medie dimensioni (non più di 8 unità abitative); 8 presenza di balcone o terrazzo. 9. qualità posizionale dell alloggio, in quanto trattasi di abitazione ben servita dai trasporti pubblici, comoda ai servizi alla persona, ecc. La presenza dei parametri consente di collocare l alloggio in una delle seguenti fasce: - bassa ( fino a 2 parametri ) - media ( fino a 5 parametri ) - alta ( maggiore di 5 ) c) Ampiezza demografica del Comune di localizzazione dell alloggio I Comuni vengono distinti in 3 gruppi: 1) Comuni fino a 10.000 abitanti; 2) Comuni con oltre 10.000 abitanti e Comuni ad Alta tensione abitativa (ATA); 3) Comuni capoluoghi. d) Suddivisione del territorio comunale in zone di urbanizzazione Il territorio viene suddiviso in due ambiti: 1) perimetro della zona urbana; 2) zona periurbana o frazionale Per poter calcolare il canone oggettivo di ciascun alloggio occorre collocare l alloggio nella successiva Tabella 1, costruita in base alle 3 variabili (fascia dell alloggio, ampiezza demografica del Comune e suddivisione del territorio comunale).

Si definiscono i seguenti valori puntuali al metro quadrato annui per il calcolo del canone oggettivo: ZONA URBANA ZONE PERIURBANA O FRAZIONALE BASSA MEDIA ALTA BASSA MEDIA ALTA 32 38 40 23 29 31 Applicazione del canone massimo della fascia di protezione nel caso che questo risulti superiore al canone oggettivo scontato della fascia di accesso; I valori delle superfici in Euro/mq. degli alloggi, di cui alla precedente Tabella1, sono aggiornati dalla Regione con cadenza triennale. Il calcolo del canone oggettivo annuo si ottiene moltiplicando il valore in euro al metro quadro della cella della precedente Tabella 1 per la superficie dell alloggio. Art. 8 Decorrenza ed aggiornamento del canone Il nuovo canone decorre dal 1 ottobre 2017 ed è aggiornato al 1 ottobre di ogni successivo anno in base all ISEE del nucleo assegnatario, determinato secondo la normativa vigente in materia di ISEE.. Successivamente il canone verrà ricalcolato annualmente, con decorrenza dal 01 ottobre Per i nuclei con componenti disabili il canone verrà ricalcolato sulla base delle dichiarazioni ISEE conformi alle sentenze del Consiglio di Stato n. 838, 841 e 842 del 2016, con effetto retroattivo al 1 gennaio 2017; ai medesimi nuclei verrà restituito l eventuale importo corrisposto in eccedenza. Il canone è aggiornato annualmente in base all ISEE del nucleo assegnatario, determinato secondo la normativa vigente in materia di ISEE. Il canone di locazione varia nei seguenti casi: Art. 9 Variazione del canone a) Per mutamento delle condizioni oggettive dell alloggio: ciascuna delle parti, proprietario e assegnatario, in ogni momento del rapporto di assegnazione dell alloggio, ha diritto all adeguamento del canone in relazione all eventuale mutamento delle condizioni dell alloggio, con decorrenza al 1 luglio dell anno seguente alla richiesta di modifica del

Canone, o al verificarsi di tale mutamento. b) Per mutamento delle condizioni soggettive del nucleo assegnatario: Nei casi in cui il nucleo assegnatario presenti l ISEE corrente, di cui all art. 9, comma 2, del D.P.C.M. n. 159/2013, viene ricalcolato il canone con decorrenza dal mese successivo alla richiesta e validità fino al 30 giugno successivo al ricalcolo. Il nucleo assegnatario può, in qualsiasi momento, richiedere il ricalcolo del canone per mutamenti delle condizioni familiari ed economiche, avvalendosi di quanto previsto dall art. 10, comma 2 del D.P.C.M. n. 159/2013. Le variazioni in aumento o in diminuzione del canone sono apportate dall ente proprietario o dall ente gestore in caso di modifica della composizione del nucleo familiare, con decorrenza dal mese successivo al ricalcolo del canone. Art. 10 Monitoraggio L applicazione dei nuovi limiti di reddito e della nuova metodologia di calcolo dei canoni Erp sarà oggetto di monitoraggio, anche mediante la partecipazione ed il confronto con le parti sociali, nell ambito dei Tavoli territoriali di concertazione delle politiche abitative, di cui all art. 5 della L.R. n. 24/2001. Il monitoraggio, che avrà ad oggetto anche il confronto tra i canoni determinati secondo la nuova metodologia e i canoni concordati, è finalizzato a mettere in evidenza le problematiche che possono emergere e le eventuali modifiche che possono rendersi necessarie. Entro il 30 giugno 2018 le Acer, in collaborazione con i Tavoli territoriali di concertazione delle politiche abitative, forniscono alla Regione i dati relativi all applicazione della nuova disciplina. Tali dati saranno esaminati da un gruppo tecnico regionale, con la partecipazione di rappresentanti dei Comuni e delle Acer, al fine di verificare l impatto e il grado di raggiungimento degli obiettivi della nuova disciplina. Entro il 31 dicembre 2018 verrà predisposta e presentata al Tavolo di concertazione Regione, enti locali, associazioni economiche e sindacali in materia di politiche abitative di cui all articolo 8, comma 5 della legge regionale n. 24/2001 (D.G.R. n. 153/2015) una relazione informativa sugli effetti dell applicazione dei nuovi limiti di reddito e delle nuova metodologia di calcolo dei canoni.

IL PRESIDENTE Giovanni Battista Rambaldi IL SEGRETARIO COMUNALE Dr.Calderone Maurizio Certificato di Pubblicazione La presente è pubblicata sul sito web istituzionale di questo Comune (Albo Pretorio) ai sensi dell art.32 L.n.69 del 18.06.2009, per rimanervi 15 giorni consecutivi a partire da oggi a norma dell art.124 c.1 del D.Lgs. 18.08.2000, n.267 Varsi, lì 02.10.2017 IL SEGRETARIO COMUNALE Dr. Calderone Maurizio ---------------------------------- Il sottoscritto Segretario Comunale, visti gli atti d ufficio Che la presente deliberazione: ATTESTA -è pubblicata sul sito web istituzionale di questo Comune (Albo Pretorio On line) ai sensi dell art.32 L. n.69 del 18.06.2009 per quindici giorni consecutivi dal 02.10.2017 al 17.10.2017 come prescritto dall art.124-comma1-del D.Lgs.n.267/2000; - E divenuta esecutiva il giorno 30.09.2017 perché dichiarata immediatamente esecutiva (Art.134 c.4 D.Lgs. 267/2000) Il Segretario Comunale Dr. Calderone Maurizio ----------------------------------