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Analisi acque di balneazione Id Codice punto Descrizione punto Provincia Comune Tipologia Data Ora Escherichia Coli Enterococchi 6964 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 18/9/217 9:2: 135 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6842 IT136713 Zona ant. Villa Giulia Teramo Alba Adriatica Routine 4/9/217 11:55: 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6841 IT136712 Zona ant. Via Adda Teramo Alba Adriatica Routine 4/9/217 11:4: 2 MPN/1ml 17 UFC/1ml 684 IT136711 Zona ant. Via Sardegna Teramo Alba Adriatica Routine 4/9/217 11:3: 2 MPN/1ml 16 UFC/1ml 6839 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 4/9/217 11:15: 2 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6831 IT136712 Zona ant. Via Adda Teramo Alba Adriatica Emergenza 28/8/217 14:2: 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 683 IT136711 Zona ant. Via Sardegna Teramo Alba Adriatica Emergenza 28/8/217 14:: 52 MPN/1ml 13 UFC/1ml 6826 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 21/8/217 9:5: 31 MPN/1ml 13 UFC/1ml 6688 IT136713 Zona ant. Villa Giulia Teramo Alba Adriatica Routine 7/8/217 11:1: 41 MPN/1ml 4 UFC/1ml 6687 IT136712 Zona ant. Via Adda Teramo Alba Adriatica Routine 7/8/217 1:55: 96 MPN/1ml 18 UFC/1ml 6686 IT136711 Zona ant. Via Sardegna Teramo Alba Adriatica Routine 7/8/217 1:49: 98 MPN/1ml 98 UFC/1ml 6685 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 7/8/217 1:38: 35 MPN/1ml 2 UFC/1ml 6668 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 24/7/217 9:4: < 1 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6555 IT136713 Zona ant. Villa Giulia Teramo Alba Adriatica Routine 1/7/217 11:: 1 MPN/1ml 6 UFC/1ml 6554 IT136712 Zona ant. Via Adda Teramo Alba Adriatica Routine 1/7/217 1:5: < 1 MPN/1ml 17 UFC/1ml 6553 IT136711 Zona ant. Via Sardegna Teramo Alba Adriatica Routine 1/7/217 1:4: 127 MPN/1ml 81 UFC/1ml 6552 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 1/7/217 1:1: 11 MPN/1ml 29 UFC/1ml 6532 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 26/6/217 1:: 41 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6419 IT136713 Zona ant. Villa Giulia Teramo Alba Adriatica Routine 12/6/217 11:13: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6418 IT136712 Zona ant. Via Adda Teramo Alba Adriatica Routine 12/6/217 11:3: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6417 IT136711 Zona ant. Via Sardegna Teramo Alba Adriatica Routine 12/6/217 1:53: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6416 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 12/6/217 1:35: 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6277 IT136713 Zona ant. Villa Giulia Teramo Alba Adriatica Routine 15/5/217 11:16: 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6276 IT136712 Zona ant. Via Adda Teramo Alba Adriatica Routine 15/5/217 11:4: 2 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6275 IT136711 Zona ant. Via Sardegna Teramo Alba Adriatica Routine 15/5/217 1:54: 1 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6274 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 15/5/217 1:43: 2 MPN/1ml 1 UFC/1ml Valori limite di riferimento acque costiere: E. Coli 5 - Enterococchi 2, acque interne E. Coli 1 - Enterococchi 5 Pagina 1 di 2

Analisi acque di balneazione Id Codice punto Descrizione punto Provincia Comune Tipologia Data Ora Escherichia Coli Enterococchi 6252 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 2/5/217 1:: 31 MPN/1ml 14 UFC/1ml 6142 IT136713 Zona ant. Villa Giulia Teramo Alba Adriatica Routine 18/4/217 11:2: 52 MPN/1ml 23 UFC/1ml 6141 IT136712 Zona ant. Via Adda Teramo Alba Adriatica Routine 18/4/217 11:1: 63 MPN/1ml 26 UFC/1ml 614 IT136711 Zona ant. Via Sardegna Teramo Alba Adriatica Routine 18/4/217 11:: 85 MPN/1ml 29 UFC/1ml 6139 IT136714 25 m Sud foce fiume Vibrata Teramo Alba Adriatica Routine 18/4/217 1:45: 63 MPN/1ml 51 UFC/1ml Valori limite di riferimento acque costiere: E. Coli 5 - Enterococchi 2, acque interne E. Coli 1 - Enterococchi 5 Pagina 2 di 2

Analisi acque di balneazione Id Codice punto Descrizione punto Provincia Comune Tipologia Data Ora Escherichia Coli Enterococchi 6963 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 18/9/217 9:: 173 MPN/1ml 25 UFC/1ml 6838 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 4/9/217 11:: 2 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6837 IT1367475 Zona ant. Lungo Mare Italia 6 Teramo Martinsicuro Routine 4/9/217 1:5: < 1 MPN/1ml 28 UFC/1ml 6836 IT1367474 Villa Rosa Teramo Martinsicuro Routine 4/9/217 1:15: < 1 MPN/1ml 4 UFC/1ml 6835 IT1367473 3 m Sud fosso Fontemaggiore Teramo Martinsicuro Routine 4/9/217 9:45: 1 MPN/1ml 12 UFC/1ml 6834 IT1367472 Punto ant. Lungo Mare Europa Teramo Martinsicuro Routine 4/9/217 9:3: 2 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6833 IT1367471 Zona ant. Lungo Mare Sud 48 Teramo Martinsicuro Routine 4/9/217 9:2: < 1 MPN/1ml 6 UFC/1ml 6832 IT1367477 25 m sud molo Porticciolo Teramo Martinsicuro Routine 4/9/217 9:: 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6825 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 21/8/217 1:15: 2 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6815 IT1367473 3 m Sud fosso Fontemaggiore Teramo Martinsicuro Suppletiva 11/8/217 12:: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6742 IT1367473 3 m Sud fosso Fontemaggiore Teramo Martinsicuro Suppletiva 9/8/217 14:1: 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 677 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 7/8/217 1:23: 2 MPN/1ml 8 UFC/1ml 676 IT1367475 Zona ant. Lungo Mare Italia 6 Teramo Martinsicuro Routine 7/8/217 1:18: < 1 MPN/1ml 5 UFC/1ml 675 IT1367474 Villa Rosa Teramo Martinsicuro Routine 7/8/217 9:58: 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 674 IT1367473 3 m Sud fosso Fontemaggiore Teramo Martinsicuro Routine 7/8/217 9:43: 31 MPN/1ml 4 UFC/1ml 673 IT1367472 Punto ant. Lungo Mare Europa Teramo Martinsicuro Routine 7/8/217 9:27: < 1 MPN/1ml 15 UFC/1ml 672 IT1367471 Zona ant. Lungo Mare Sud 48 Teramo Martinsicuro Routine 7/8/217 9:17: 1 MPN/1ml 1 UFC/1ml 671 IT1367477 25 m sud molo Porticciolo Teramo Martinsicuro Routine 7/8/217 9:6: 31 MPN/1ml 18 UFC/1ml 6667 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 24/7/217 1:1: 1 MPN/1ml 11 UFC/1ml 6551 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 1/7/217 1:5: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 655 IT1367475 Zona ant. Lungo Mare Italia 6 Teramo Martinsicuro Routine 1/7/217 1:3: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6549 IT1367474 Villa Rosa Teramo Martinsicuro Routine 1/7/217 9:45: 63 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6548 IT1367473 3 m Sud fosso Fontemaggiore Teramo Martinsicuro Routine 1/7/217 9:24: 73 MPN/1ml 31 UFC/1ml 6547 IT1367472 Punto ant. Lungo Mare Europa Teramo Martinsicuro Routine 1/7/217 9:16: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6546 IT1367471 Zona ant. Lungo Mare Sud 48 Teramo Martinsicuro Routine 1/7/217 9:1: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6545 IT1367477 25 m sud molo Porticciolo Teramo Martinsicuro Routine 1/7/217 9:: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml Valori limite di riferimento acque costiere: E. Coli 5 - Enterococchi 2, acque interne E. Coli 1 - Enterococchi 5 Pagina 1 di 2

Analisi acque di balneazione Id Codice punto Descrizione punto Provincia Comune Tipologia Data Ora Escherichia Coli Enterococchi 6531 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 26/6/217 1:4: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6415 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 12/6/217 1:19: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6414 IT1367475 Zona ant. Lungo Mare Italia 6 Teramo Martinsicuro Routine 12/6/217 1:12: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6413 IT1367474 Villa Rosa Teramo Martinsicuro Routine 12/6/217 9:58: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6412 IT1367473 3 m Sud fosso Fontemaggiore Teramo Martinsicuro Routine 12/6/217 9:41: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6411 IT1367472 Punto ant. Lungo Mare Europa Teramo Martinsicuro Routine 12/6/217 9:28: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 641 IT1367471 Zona ant. Lungo Mare Sud 48 Teramo Martinsicuro Routine 12/6/217 9:19: 2 MPN/1ml 1 UFC/1ml 649 IT1367477 25 m sud molo Porticciolo Teramo Martinsicuro Routine 12/6/217 9:2: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6296 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 15/5/217 1:3: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6295 IT1367475 Zona ant. Lungo Mare Italia 6 Teramo Martinsicuro Routine 15/5/217 1:2: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6294 IT1367474 Villa Rosa Teramo Martinsicuro Routine 15/5/217 1:9: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6293 IT1367473 3 m Sud fosso Fontemaggiore Teramo Martinsicuro Routine 15/5/217 9:51: 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6292 IT1367472 Punto ant. Lungo Mare Europa Teramo Martinsicuro Routine 15/5/217 9:37: 41 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6291 IT1367471 Zona ant. Lungo Mare Sud 48 Teramo Martinsicuro Routine 15/5/217 9:24: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 629 IT1367477 25 m sud molo Porticciolo Teramo Martinsicuro Routine 15/5/217 9:12: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6256 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 2/5/217 9:3: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6179 IT1367474 Villa Rosa Teramo Martinsicuro Suppletiva 24/4/217 11:35: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6138 IT1367476 25 m Nord foce fume Vibrata Teramo Martinsicuro Routine 18/4/217 1:3: 2 MPN/1ml 16 UFC/1ml 6137 IT1367475 Zona ant. Lungo Mare Italia 6 Teramo Martinsicuro Routine 18/4/217 1:15: 31 MPN/1ml 15 UFC/1ml 6136 IT1367474 Villa Rosa Teramo Martinsicuro Routine 18/4/217 1:: 187 MPN/1ml 21 UFC/1ml 6135 IT1367473 3 m Sud fosso Fontemaggiore Teramo Martinsicuro Routine 18/4/217 9:45: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6134 IT1367472 Punto ant. Lungo Mare Europa Teramo Martinsicuro Routine 18/4/217 9:3: 364 MPN/1ml 6 UFC/1ml 6133 IT1367471 Zona ant. Lungo Mare Sud 48 Teramo Martinsicuro Routine 18/4/217 9:15: 52 MPN/1ml 13 UFC/1ml 6132 IT1367477 25 m sud molo Porticciolo Teramo Martinsicuro Routine 18/4/217 9:: < 1 MPN/1ml 12 UFC/1ml Valori limite di riferimento acque costiere: E. Coli 5 - Enterococchi 2, acque interne E. Coli 1 - Enterococchi 5 Pagina 2 di 2

Analisi acque di balneazione Id Codice punto Descrizione punto Provincia Comune Tipologia Data Ora Escherichia Coli Enterococchi 6847 IT1367445 25 m Nord foce fiume Salinello Teramo Tortoreto Routine 4/9/217 12:45: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6846 IT1367444 Zona ant. Lungo Mare Sirena Teramo Tortoreto Routine 4/9/217 12:35: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6845 IT1367443 Zona ant. Via Trieste Teramo Tortoreto Routine 4/9/217 12:2: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6844 IT1367442 Zona ant. Via Carducci Teramo Tortoreto Routine 4/9/217 12:1: 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6843 IT1367441 Zona ant. Via Leonardo da Vinci Teramo Tortoreto Routine 4/9/217 12:: < 1 MPN/1ml 6 UFC/1ml 6735 IT1367445 25 m Nord foce fiume Salinello Teramo Tortoreto Routine 7/8/217 12:38: 52 MPN/1ml 8 UFC/1ml 6734 IT1367444 Zona ant. Lungo Mare Sirena Teramo Tortoreto Routine 7/8/217 12:29: 2 MPN/1ml 19 UFC/1ml 6733 IT1367443 Zona ant. Via Trieste Teramo Tortoreto Routine 7/8/217 12:15: 74 MPN/1ml 7 UFC/1ml 6732 IT1367442 Zona ant. Via Carducci Teramo Tortoreto Routine 7/8/217 12:: 51 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6731 IT1367441 Zona ant. Via Leonardo da Vinci Teramo Tortoreto Routine 7/8/217 11:45: 86 MPN/1ml 1 UFC/1ml 656 IT1367445 25 m Nord foce fiume Salinello Teramo Tortoreto Routine 1/7/217 12:3: 62 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6559 IT1367444 Zona ant. Lungo Mare Sirena Teramo Tortoreto Routine 1/7/217 11:48: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6558 IT1367443 Zona ant. Via Trieste Teramo Tortoreto Routine 1/7/217 11:25: < 1 MPN/1ml 19 UFC/1ml 6557 IT1367442 Zona ant. Via Carducci Teramo Tortoreto Routine 1/7/217 11:18: 1 MPN/1ml 12 UFC/1ml 6556 IT1367441 Zona ant. Via Leonardo da Vinci Teramo Tortoreto Routine 1/7/217 11:12: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6424 IT1367445 25 m Nord foce fiume Salinello Teramo Tortoreto Routine 12/6/217 12:9: 3 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6423 IT1367444 Zona ant. Lungo Mare Sirena Teramo Tortoreto Routine 12/6/217 11:57: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6422 IT1367443 Zona ant. Via Trieste Teramo Tortoreto Routine 12/6/217 11:46: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6421 IT1367442 Zona ant. Via Carducci Teramo Tortoreto Routine 12/6/217 11:38: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 642 IT1367441 Zona ant. Via Leonardo da Vinci Teramo Tortoreto Routine 12/6/217 11:28: < 1 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6319 IT1367445 25 m Nord foce fiume Salinello Teramo Tortoreto Routine 15/5/217 12:28: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6318 IT1367444 Zona ant. Lungo Mare Sirena Teramo Tortoreto Routine 15/5/217 12:2: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6317 IT1367443 Zona ant. Via Trieste Teramo Tortoreto Routine 15/5/217 12:5: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6316 IT1367442 Zona ant. Via Carducci Teramo Tortoreto Routine 15/5/217 11:39: < 1 MPN/1ml < 4 UFC/1ml 6315 IT1367441 Zona ant. Via Leonardo da Vinci Teramo Tortoreto Routine 15/5/217 11:3: < 1 MPN/1ml < 1 UFC/1ml 6147 IT1367445 25 m Nord foce fiume Salinello Teramo Tortoreto Routine 18/4/217 12:2: 1 MPN/1ml 15 UFC/1ml Valori limite di riferimento acque costiere: E. Coli 5 - Enterococchi 2, acque interne E. Coli 1 - Enterococchi 5 Pagina 1 di 2

Analisi acque di balneazione Id Codice punto Descrizione punto Provincia Comune Tipologia Data Ora Escherichia Coli Enterococchi 6146 IT1367444 Zona ant. Lungo Mare Sirena Teramo Tortoreto Routine 18/4/217 12:1: < 1 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6145 IT1367443 Zona ant. Via Trieste Teramo Tortoreto Routine 18/4/217 12:: 3 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6144 IT1367442 Zona ant. Via Carducci Teramo Tortoreto Routine 18/4/217 11:45: < 1 MPN/1ml 1 UFC/1ml 6143 IT1367441 Zona ant. Via Leonardo da Vinci Teramo Tortoreto Routine 18/4/217 11:3: < 1 MPN/1ml 1 UFC/1ml Valori limite di riferimento acque costiere: E. Coli 5 - Enterococchi 2, acque interne E. Coli 1 - Enterococchi 5 Pagina 2 di 2

Monitoraggio dell ambiente marino-costiero Regione Abruzzo Analisi dei dati osservati nell anno 215

INDICE PARTECIPANTI AL PROGRAMMA DI MONITORAGGIO... 3 PREMESSA... 4 1. LA RETE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE MARINO-COSTIERE... 5 2. GESTIONE DEL MONITORAGGIO... 7 2.1 CAMPIONAMENTO... 7 2.2 ANALISI... 8 2.3 GESTIONE DEI DATI... 8 3. PARAMETRI INDAGATI... 9 4. ANALISI DEI RISULTATI... 15 4.1 ACQUA... 15 4.1.1 NUTRIENTI... 25 4.1.2 INDICE TROFICO TRIX... 36 4.1.3 INQUINANTI CHIMICI... 38 4.2 FITOPLANCTON... 44 4.3 MACROBENTHOS... 53 4.3.1 Indice M-AMBI... 58 4.4 SEDIMENTO... 61 4.5 SAGGI TOSSICOLOGICI... 67 5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE... 69 6. BIBLIOGRAFIA... 7 ALLEGATI... 71 2

PARTECIPANTI AL PROGRAMMA DI MONITORAGGIO Responsabili del Programma Responsabile regionale Dott. Nicola Caporale Regione Abruzzo - Direzione Opere Marittime Pescara Ente attuatore Agenzia Regionale per la Tutela dell Ambiente dell Abruzzo Distretto Provinciale di Pescara V.le Marconi, 51 65126 Pescara Responsabili del Progetto Dott.ssa Anna Renzi Dott.ssa Emanuela Scamosci Distretto Provinciale ARTA di Pescara Partecipanti alle attività di monitoraggio Responsabile Motonave Laboratorio Ermione : Dott.ssa Luciana Di Croce Equipaggio Motonave Laboratorio Ermione : P. De Iure, N. Febo Campionamenti in mare: N. Di Deo, P. De Iure Batimetrie e restituzioni cartografiche: R. Cacciatore Responsabile della gestione del programma: N. Di Deo Elaborazione dati prodotti: N. Di Deo, F. Rongione Attività analitica: Analisi chimiche: Distretto Prov.le di Pescara: E. Scamosci, S. Batilde, F. Caporale, E. Crescenzi, M. Di Nino, A. Felici, B. Filareto, F. Scorrano, S. Tennina. Analisi tossicologiche: A. Arizzi Novelli Analisi biologiche: F. P. Russo, N. Di Deo, M. Melchiorri, L. Mastrangioli 3

Premessa Nell anno 215 l ARTA Abruzzo ha svolto le attività di monitoraggio dell ambiente marino-costiero sulla Rete Regionale previste dalla convenzione della Regione Abruzzo, per la classificazione ecologico-ambientale delle acque marine in applicazione del D.M. 26/1. Le attività attuate nell ambito del monitoraggio possono essere così schematizzate: - rilevazione dei parametri meteo marini - acquisizione dati fisico-chimici delle acque tramite sonda multiparametrica, lungo la colonna d acqua - determinazione della concentrazione dei nutrienti e dei microinquinanti chimici sull acqua - analisi della comunità fitoplanctonica - analisi delle biocenosi di fondo (macrobenthos) - analisi granulometrica dei sedimenti - bioaccumulo e sedimentazione di microinquinanti nel biota (M. galloprovincialis) e nel sedimento - test ecotossicologici sui sedimenti 4

1. LA RETE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE MARINO-COSTIERE La rete di monitoraggio delle acque marino-costiere è costituita da un reticolo di quattordici stazioni per il campionamento delle varie matrici, distribuite su sette transetti perpendicolari alla costa e poste rispettivamente a 5 m e 3 m dalla costa (Tab. 1 e Fig. 1). AREA Cod. Punto LAT Nord LONG Est PROFONDITA' m ALBA ADRIATICA zona antistante F. Vibrata GIULIANOVA 5 m a Sud molo Sud porto PINETO 3 m a Sud F. Vomano PESCARA zona antistante Via Cadorna ORTONA punta Acquabella VASTO punta Aderci SAN SALVO 1 m a Sud t. Buonanotte AL13 42 5'22" 13 56'21" 4,3 AL15 42 5'44" 13 58'7" 11,8 GU1 42 44'52" 13 58'55" 4,7 GU3 42 45'14" 14 '41" 12,2 PI16 42 39'14" 14 2'43" 4,5 PI18 42 39'45" 14 4'24" 12, PE4 42 29'18" 14 12'6" 5,6 PE6 42 3'4" 14 13'37" 14,4 OR7 42 2'16" 14 25'41" 6,9 OR9 42 21'6" 14 27'11" 17, VA1 42 11'2" 14 41'9" 7,8 VA12 42 12'8" 14 42'12" 19,8 SS1 42 5'1" 14 45'25" 4,2 SS2 42 6'1" 14 46'2" 11, Tab. 1 - Elenco delle stazioni di campionamento 5

Fig. 1 - Localizzazione delle stazioni di campionamento della Rete Regionale 6

2. GESTIONE DEL MONITORAGGIO La realizzazione del programma di monitoraggio regionale, con indagini su più matrici (acqua, sedimento, fitoplancton, macrobenthos), avviene secondo precisi protocolli operativi. Il programma prevede l esecuzione di campagne di campionamento e misura, secondo un calendario prestabilito. Matrici Dati sonda multiparametrica ACQUA (nutrienti) ACQUA (inquinanti) GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC N. CAMPIONI / MESE 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 FITOPLANCTON 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 SEDIMENTI 14 BIOTA 7 MACROBENTHOS 42 42 Tab. 2 - Campagna di monitoraggio effettuata nel 214 sulla Rete Regionale 2.1 CAMPIONAMENTO L Agenzia dispone di un mezzo nautico, la motonave Ermione, che viene utilizzata per tutte le attività effettuate in mare. Le attività operative di campionamento riguardano l acquisizione di dati e il prelievo di campioni delle diverse matrici. In ciascuna stazione sono state effettuate: rilevazioni chimico-fisiche (temperatura, salinità, ossigeno disciolto, ph e clorofilla a ) con sonda multiparametrica sulla colonna d acqua e il prelievo di campioni d acqua su cui successivamente sono state eseguite le analisi previste. La misura della trasparenza è stata determinata mediante Disco di Secchi. L acquisizione dei valori delle variabili chimico fisiche sulla colonna d acqua viene effettuata ad ogni metro di profondità, da 5 cm dalla superficie a 5 cm dal fondo; l acquisizione dati avviene mediante sonda multiparametrica "Idronaut mod. Ocean Seven 316 plus" che, azionata da un verricello, viene calata sulla verticale a velocità costante. Per i profili verticali della clorofilla a si utilizza un fluorimetro della "Sea Teck" abbinato alla sonda multiparametrica. La funzionalità della sonda è garantita annualmente dalla ditta fornitrice attraverso taratura con il campione di riferimento. I campioni di acqua sono prelevati a 5 cm dalla superficie con bottiglia Niskin per l analisi dei nutrienti e per la ricerca dei microinquinanti chimici; un aliquota viene utilizzata per lo studio del fitoplancton mediante osservazione al microscopio ottico rovesciato. I campioni di acqua per le determinazioni dei nutrienti solubili sono filtrati sul posto, utilizzando filtri Millipore con porosità di,45 μm; i campioni "tal quale" e quelli filtrati sono poi trasportati in laboratorio per le successive analisi, in contenitori refrigerati a +4 7

C, insieme a tutti gli altri campioni. Il campionamento di sedimento marino per la caratterizzazione chimico-fisica, bentonica, chimica e tossicologica viene effettuato mediante benna Van Veen. Lo studio della comunità bentonica si effettua prelevando tre repliche per ogni stazione, setacciando ogni campione di sedimento mediante un setaccio con maglie di 1 mm; gli organismi separati sono immediatamente fissati in formalina al 1% in acqua di mare e trasportati in laboratorio per la classificazione. 2.2 ANALISI Tutte le attività analitiche vengono eseguite presso i laboratori del Distretto Provinciale di Pescara. In dettaglio le analisi di tipo chimico su matrici acqua (nutrienti disciolti, N e P totali, microinquinanti chimici) e sedimento (microinquinanti chimici e analisi granulometriche) sono svolte presso il Laboratorio Chimico-Ambientale, mentre le analisi biologiche (fitoplancton e fitoplancton potenzialmente tossico, macrobenthos), tossicologiche (saggi biologici) presso il Laboratorio di Biologia e Tossicologia Ambientale. I prelievi e i rilievi sul campo, così come le metodologie analitiche, sono eseguite secondo le indicazioni fornite dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio (ICRAM- ANPA-Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Servizio Difesa Mare, 21. Programma di Monitoraggio per il controllo dell ambiente marino-costiero (triennio 21-23). Metodologie analitiche di riferimento. 2.3 GESTIONE DEI DATI I risultati analitici, validati dai Laboratori per la parte di rispettiva competenza, vengono inseriti nel Sistema Informativo Regionale Ambientale dell Abruzzo (SIRA) attraverso un programma informatico denominato LIMS. Nell applicativo LIMS vengono inserite tutte le informazioni relative ad ogni singolo campione, dall anagrafica ai risultati analitici, ai dati dei rilievi fatti direttamente sul campo. Tutti i dati inseriti, elaborati e validati da parte dei responsabili di Sezione, vengono trasferiti alla banca dati centrale SIRA e estratti in formato excel per l invio alla Regione Abruzzo. L elaborazione statistica e grafica dei dati raccolti viene realizzata con l ausilio dei programmi del pacchetto Office, Systat, AMBI. 8

3. PARAMETRI INDAGATI Temperatura: parametro fisico di grande importanza per le acque del Mar Adriatico, presenta marcate fluttuazioni stagionali a causa della bassa profondità media, della latitudine e dell afflusso di acque fluviali determinando non solo una modificazione delle caratteristiche fisiche e chimiche dell acqua stessa, ma influenzando in maniera sostanziale la vita degli organismi acquatici. Trasparenza: esprime la capacità di penetrazione della luce e quindi l estensione della zona eufotica. E influenzata da molteplici fattori quali: presenza di materiali e detriti organici ed inorganici in sospensione, incrementi di biomassa fito e zoo planctonica, apporti fluviali veicolanti, risospensione del particolato fine del sedimento generato dal moto ondoso. Ossigeno disciolto: è presente in forma disciolta in equilibrio con l O2 atmosferico, caratterizzato da andamenti regolari, sia stagionali (mantenendosi costante in inverno e aumentando in primavera), sia giornalieri (aumentando di giorno e decrescendo di notte). Il valore dell O2 disciolto è in relazione inversa con temperatura e salinità, in stretta correlazione con fattori quali pressione atmosferica, ventilazione e rimescolamenti lungo la colonna d acqua, ph e processi di attività fotosintetica, respirazione di piante e animali acquatici e mineralizzazione della sostanza organica. Salinità: importante indicatore ecologico che influenza la capacità di osmoregolazione degli individui e conseguentemente gli habitats. Le variazioni di salinità dipendono soprattutto dagli apporti di acque dolci in superficie provenienti principalmente dall Adriatico settentrionale e dall ingresso di correnti di fondo di acque più salate dal bacino meridionale. Essa viene espressa in PSU (Practical Salinity Unit). ph: le acque marine presentano generalmente una notevole stabilità di ph garantita da un efficiente sistema tampone; questo è rappresentato dall equilibrio dello ione bicarbonato tra le due forme bicarbonato di calcio (solubile) e carbonato di calcio (insolubile). Il ph è influenzato da alcuni fattori quali l attività fotosintetica e i processi di decomposizione del materiale organico. Valori compresi tra 6 e 9 sono ottimali per la vita degli organismi acquatici, mentre valori <6 e > 9 indicano presenza di sostanze inquinanti che possono avere effetti letali sulla flora e sulla fauna. Sali nutritivi: si identificano con questo termine i composti dell azoto e del fosforo in forma disciolta: nitrati, nitriti, sali d ammonio e fosfati. Tra essi viene compreso anche il silicio in quanto entra nella composizione dei frustuli di Diatomee, gusci e di spicole di Silicoflagellati e Radiolari. Sono sostanze chimiche che favoriscono la crescita delle microalghe e delle fanerogame marine. Costituiscono un fattore critico o limitante poiché la loro concentrazione in mare è scarsa. A volte, in determinate condizioni soprattutto nella fascia costiera e in bacini semichiusi, si può avere un eccesso di queste sostanze che può dar luogo al fenomeno dell'eutrofizzazione. La concentrazione dei nutrienti non è omogenea né in senso verticale, né orizzontale, né temporale. Nella distribuzione verticale, si può notare che negli strati superficiali, eufotici, essi vengono assimilati dagli organismi fotosintetici nei vari processi metabolici 9

con formazione di materia organica, mentre negli strati profondi hanno luogo i processi rigenerativi con decomposizione di materia organica di provenienza diversa. Il gradiente orizzontale è dovuto principalmente all apporto costante di nutrienti da parte dei fiumi, che convogliano al mare acque raccolte dai bacini imbriferi a monte; in relazione a tale gradiente esistono differenze notevoli tra il livello trofico della zona costiera e quello delle acque al largo. Per quanto riguarda l andamento temporale, in particolare per azoto e fosforo, esso dipende principalmente dai seguenti fattori: la portata dei fiumi legata alle condizioni meteorologiche, l andamento stagionale del fitoplancton e i processi rigenerativi a livello del sedimento. Clorofilla a : è qualitativamente e quantitativamente il pigmento più importante nel processo della fotosintesi clorofilliana, sia in ambiente terrestre che in quello marino. In base alla relazione tra clorofilla a e produzione primaria, si è ritenuto opportuno utilizzare la valutazione del contenuto di clorofilla a come indice della biomassa fitoplanctonica. Come è stato osservato per i nutrienti, anche la clorofilla è soggetta ad una variabilità spazio-temporale, essendo anch essa coinvolta nei processi di produzione primaria e influenzata da più fattori (apporto di nutrienti, temperatura, intensità luminosa). Indice trofico TRIX : è un indice che permette di dare un criterio di caratterizzazione oggettivo delle acque, unendo elementi di giudizio qualitativi e quantitativi. L indice trofico è stato calcolato sulla base di fattori nutrizionali (azoto inorganico disciolto -DIN e fosforo totale) e fattori legati alla produttività (clorofilla a ed ossigeno disciolto). INDICE DI TROFIA STATO TROFICO COLORE 2-4 Elevato 4-5 Buono 5-6 Mediocre 6-8 Scadente Tab. 3 - Classificazione trofica delle acque marine costiere (D.Lgs 152/6 e s.m.i.) L indice classifica lo stato trofico delle acque in base a 4 classi di qualità, in funzione delle variazioni di parametri quali clorofilla a, ossigeno disciolto, fosforo totale ed azoto inorganico: Indice trofico TRIX = [log (Chl a OD% N P) ( 1.5)] 1.2 dove: Chl a = clorofilla (μg/l); OD% = Ossigeno disciolto in percentuale come deviazione in valore assoluto dalla saturazione; N = N-(NO3 + NO2 + NH3) Azoto minerale solubile (DIN) (μg/l); P = Fosforo totale (μg/l). 1

STATO ELEVATO BUONO MEDIOCRE SCADENTE DESCRIZIONE Buona trasparenza delle acque Assenza di anomale colorazioni delle acque Assenza di sottosaturazione di ossigeno disciolto nelle acque bentiche Occasionali intorbidimenti delle acque Occasionali anomale colorazioni delle acque Occasionali ipossie nelle acque bentiche Scarsa la trasparenza delle acque Anomale colorazioni delle acque Ipossie e occasionali anossie delle acque bentiche Stati di sofferenza a livello di ecosistema bentonico Elevata torbidità delle acque Diffuse e persistenti anomalie nella colorazione delle acque Diffuse e persistenti ipossie/anossie nelle acque bentiche Morie di organismi bentonici Alterazione/semplificazione delle comunità bentoniche Danni economici nei settori del turismo, pesca ed acquacoltura INQUINANTI CHIMICI Solventi clorurati: sono composti chimici derivati da idrocarburi a cui sono stati aggiunti atomi di cloro. I più noti sono il cloroformio, il tricloroetilene, il percloroetilene, il tetracloruro di carbonio, il tricloroetano. Si tratta di sostanze dotate di un ottimo potere solvente, propellente, refrigerante e di scarsa infiammabilità. Per le loro caratteristiche trovano largo impiego nell'industria chimica, tessile, della gomma, delle materie plastiche, nella formulazione degli estinguenti presenti negli estintori, nei liquidi refrigeranti, nelle vernici, nelle operazioni di sgrassaggio e pulitura di metalli, nei cicli produttivi di produzione di catrami e bitumi, nelle operazioni di smacchiatura a secco di indumenti, nel trattamento di pelli, tessuti etc. Per quanto concerne gli effetti tossicologici si può affermare che, benché questi cambino in funzione del tipo di sostanza, tutti i solventi clorurati, hanno proprietà narcotiche e neurotossiche, e quasi tutti possiedono tossicità epatica, renale ed emopoietica. Il largo utilizzo fatto negli ultimi decenni e gli smaltimenti scorretti hanno causato una notevole diffusione ambientale di questi composti sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee. Per la loro volatilità, queste sostanze possono contaminare le acque superficiali essenzialmente in prossimità dei siti di sversamento. Solventi aromatici: sono i composti a minor peso molecolare e maggiormente volatili appartenenti alla classe degli idrocarburi aromatici. I composti più rappresentativi sono: benzene, toluene, etilbenzene, xilene, propilbenzene, stirene. L'inquinamento da solventi organici aromatici deriva dal loro impiego in campo industriale e dall'uso di prodotti petroliferi (in particolare benzine). La loro diffusione nell'ecosistema acquatico è legata a perdite che si possono verificare durante le fasi di trasporto e stoccaggio di prodotti derivati dal petrolio. Tali composti rivestono grande importanza nel panorama della chimica delle acque perché ad essi è associata una notevole tossicità per l'ambiente e per gli esseri viventi. La sua pericolosità è dovuta principalmente agli effetti cancerogeni riconosciuti per l'uomo, conseguenti ad un'esposizione cronica. Metalli pesanti: sono componenti naturali delle acque e dei sedimenti e sono considerati inquinanti se il loro livello eccede quello naturale e in particolare i 11

metalli pesanti sono quelli maggiormente tossici; i più rappresentativi per il rischio ambientale sono: Mercurio (Hg), Cadmio (Cd) e Piombo (Pb). La forma cationi di questi metalli presenta alta affinità per lo zolfo degli enzimi presenti in alcune reazioni metaboliche fondamentali nel corpo umano: il complesso metallozolfo inibisce il normale funzionamento dell'enzima con conseguente danno per la salute dell'uomo. Il mercurio presenta il fenomeno della biomagnificazione, cioè la sua concentrazione aumenta progressivamente attraverso gli anelli della catena trofica. Composti organo clorurati: sono composti caratterizzati dal legame del cloro con un atomo di carbonio e tra i loro derivati, il più noto è il DDT o [1,1,1-tricloro-2,2- di-(4-clorofenil)etano]. Sono ampiamente usati come pesticidi, erbicidi e fungicidi. Questi composti risultano fortemente tossici per l'uomo e per altri animali, inoltre non sono biodegradabili e una volta liberati nell'ambiente permangono in maniera definitiva nell'acqua, negli animali, nelle piante, nei sedimenti. La loro presenza indica una contaminazione di tipo "agricolo" operata soprattutto da fiumi che drenano vaste aree di territorio. Sono stati rilevati nei tessuti dei mitili di molte località costiere, sia dell'adriatico che del Tirreno, seppure con concentrazioni molto basse. I pesticidi clorurati rientrano tra gli inquinanti organici persistenti (POP) riconosciuti a livello internazionale. Policlorobifenili (PCB): l'acronimo PCB indica un gruppo di sostanze chimiche industriali organoclurate (difenili policlorurati). I PCB sono insolubili in acqua e solubili in mezzi idrofobi, chimicamente inerti e difficili da bruciare, possono persistere nell'ambiente per lunghissimi periodi ed essere trasportati anche per lunghe distanze. Tendono ad accumularsi nel suolo e nei sedimenti, si accumulano nella catena alimentare e possono dar luogo al fenomeno della biomagnificazione, raggiungendo pertanto concentrazioni potenzialmente rilevanti sul piano tossicologico. Proprio per le loro caratteristiche di stabilità e bassa biodegradabilità, i PCB sono inquinanti ambientali pressoché ubiquitari. I PCB rientrano tra gli inquinanti organici persistenti (POP) riconosciuti a livello internazionale. Diossine e Furani: Con il termine generico di diossine si indica un gruppo di 21 composti chimici aromatici policlorurati, ossia formati da carbonio, idrogeno, ossigeno e cloro, divisi in due famiglie: dibenzo-p-diossine (PCDD o propriamente diossine ) e dibenzo-p-furani (PCDF o furani ). Si tratta di idrocarburi aromatici clorurati, per lo più di origine antropica, particolarmente stabili e persistenti nell ambiente, tossici per l uomo, gli animali e l ambiente stesso; le diossine e i furani costituiscono infatti due delle dodici classi di inquinanti organici, persistenti, riconosciute a livello internazionale dall UNEP. Esistono in totale 75 congeneri di diossine e 135 di furani: di questi però solo 17, di cui 7 PCDD e 1 PCDF, destano particolare preoccupazione dal punto di vista tossicologico. Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA): sono una gruppo di idrocarburi che contengono anelli benzenici condensati e si formano in seguito alla combustione incompleta di materiali organici contenti carbonio: sono composti cancerogeni. Gli IPA presenti nell'ambiente provengono da numerose fonti: traffico auto veicolare, dal "catrame", dal fumo delle sigarette, dalla superficie di alimenti affumicati, dal fumo esalato dalla combustione del legno o del carbone; quelli che 12

inquinano l'ambiente acquatico sono riconducibili alla fuoriuscita di petrolio dalle petroliere, dalle raffinerie e dai punti di trivellazione del petrolio in mare aperto. Composti organostannici (TBT): sono composti organici a base di stagno largamente impiegati come agenti "antivegetativi" (antiincrostazione) alle vernici usate per le banchine, per lo scafo delle imbarcazioni, per le reti da pesca. Parte del composto del tributil stagno si libera nelle acque, di conseguenza tale composto penetra nella catena alimentare attraverso i microrganismi che vivono in prossimità della superficie. A causa della loro tossicità, persistenza e capacità di bioaccumulo si ritrovano anche in aree lontane dalla fonte originaria di emissione e concorrono a generare notevoli danni all'ecosistema marino. Carbonio organico totale Il carbonio Organico Totale è un indice della concentrazione totale delle sostanze organiche: quella disciolta (DOM) e quella particelllata (POM). Analisi granulometrica E' una misura della dimensione media delle particelle che compongono i sedimenti marini; si determina la percentuale in peso della sabbia (particelle con diametro superiore ai,63 mm ma inferiore ai 2 mm) e delle peliti o fanghi (particelle con diametro inferiore ai,63 mm). ghiaia (superiore ai 2 mm di diametro); sabbia molto grossolana (compresa tra 2 e 1 mm); sabbia grossolana (compresa tra 1 e,5 mm); sabbia media (compresa tra,5 e,25 mm); sabbia fine (compresa tra,25 e,125 mm); sabbia molto fine (compresa tra,125 e,63 mm). La composizione granulometrica è un parametro che influisce sulla capacità di accumulo di sostanze inquinanti da parte del sedimento (sedimenti con una abbondante frazione pelitica hanno la tendenza ad accumulare maggiori quantità di sostanze chimiche) ma anche sulle caratteristiche delle comunità bentoniche di fondo mobile. PLANCTON Fitoplancton Negli ecosistemi acquatici il fitoplancton ricopre un ruolo fondamentale, rappresentando il primo anello della catena trofica. E costituito da organismi vegetali, in genere microscopici, ed è il maggior responsabile dei processi fotosintetici e della produzione della sostanza organica necessaria allo zooplancton. La componente più rappresentativa del fitoplancton di mare, sia come numero di individui che come numero di specie, è generalmente costituita da Diatomee; ad esse si associano, con importanza variabile secondo la stagione e le condizioni idrologiche, altri gruppi algali, Dinophyceae, Euglenophyceae, Cryptophyceae, Chrysophyceae; altre classi che possono essere presenti, ma in minor parte, sono Prasinophyceae e Rafidophyceae. La densità fitoplanctonica presenta variazioni stagionali strettamente correlate alla quantità di radiazione solare, alla disponibilità di macronutrienti (principalmente azoto e fosforo) e alla efficienza degli organismi che si cibano di 13

alghe planctoniche. Comprende numerosissime specie che si differenziano per dimensione, morfologia ed ecologia; la distribuzione verticale è influenzata dalla percentuale di penetrazione della radiazione solare incidente e dalla sua progressiva estinzione, a loro volta dipendenti dalla presenza di torbidità minerale, di sostanze umiche e degli stessi organismi planctonici. SAGGI BIOLOGICI Permettono di verificare la presenza di microinquinanti in concentrazioni tali da determinare effetti tossici a breve, medio o lungo termine sulle comunità biologiche. In tali saggi possono essere utilizzate diverse specie-test, differenti per trofia, sensibilità specifica, rilevanza ecologica (batteri, alghe, molluschi bivalvi, policheti, echinodermi). Sono uno strumento essenziale da utilizzare in maniera complementare alla determinazione della concentrazione di inquinanti chimici, al fine di valutare la qualità dei sedimenti marini. Macrobenthos Organismi marini animali (zoobenthos) e vegetali (fitobenthos) che vivono a stretto contatto con il fondale o ancorati a substrati duri. Le indagini condotte riguardano lo studio delle comunità zoobentoniche di fondi mobili, cioè costituiti da sabbia e/o fango, che caratterizzano l ambiente marino. Infatti queste comunità permanendo per lungo tempo in una data area sono esposte in maniera continua, tanto ai fattori che ne supportano lo sviluppo (nutrienti, radiazione solare, ecc) quanto ai fattori che possono determinare una loro alterazione (inquinanti, variazioni fisico-chimiche delle acque, ecc). Per questo motivo, il controllo della composizione (attraverso la determinazione delle liste di specie presenti in queste comunità in una data area e delle abbondanze relative di ogni singola specie) e della struttura (attraverso il calcolo di indici di diversità) delle comunità bentoniche dei fondi mobili, è utilizzato per individuare eventuali fenomeni di perturbazione dell'area studiata, fenomeni che possono aver agito in un intervallo di tempo e di spazio molto ampio. In tal senso il DM 26/21 ha introdotto l Indice M-AMBI, che utilizza lo strumento dell analisi statistica multivariata per riassumere la complessità della comunità di fondo mobile, permettendo così una lettura ecologica dell ecosistema in esame. 14

C 4. ANALISI DEI RISULTATI I risultati presentati sono riferiti a prelievi e rilievi effettuati nell anno 214, da Febbraio a Dicembre; i prelievi di gennaio, settembre e novembre non sono stati effettuati a causa di condizioni meteo marine avverse. La campagna di monitoraggio sui sette transetti della rete Regionale ha portato all acquisizione di 1.8 dati meteo marini, 126 profili con sonda multiparametrica per un totale di 63 dati analitici acquisiti a,5 m di profondità, al prelievo di 126 campioni di acqua, 126 campioni di fitoplancton, 14 campioni di sedimento, e 84 di macrobenthos. 4.1 ACQUA I campioni della matrice acqua sono stati prelevati con frequenza mensile su tutte le stazioni per l analisi dei nutrienti e, solo sulle stazioni a 5 m dalla costa, per la determinazione degli inquinanti chimici. Fanno eccezione i mesi di gennaio, settembre e novembre nel corso dei quali per difficoltà tecniche e condizioni meteo marine avverse, non è stato possibile procedere con i campionamenti. I dati analitici rilevati in campo e in laboratorio, sono stati elaborati ed analizzati. TEMPERATURA La temperatura delle acque superficiali, nel 215, mostra un tipico andamento sinusoidale con valori minimi nei mesi invernali che aumentano, raggiungendo i massimi nel periodo estivo. I valori mensili evidenziano un minimo di 9,6 C nel mese di Febbraio (PE6) ed un massimo di 28,8 C a Luglio (OR7). Gli andamenti dei valori mensili di temperatura superficiale sono riportati nelle figure sottostanti (Fig. 2 e 3). 3 Temperatura 25 2 15 1 5 AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 2 - Andamento della temperatura delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 15

C 3 Temperatura 25 2 15 1 5 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 3 - Andamento della temperatura delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. La media annuale, calcolata per tutte le stazioni di campionamento, sottolinea tale andamento sinusoidale e mostra una sostanziale omogeneità sia nelle stazioni settentrionali sia in quelle centro-meridionali. Fig. 4 - Diagrammi Box Plot della temperatura nelle singole stazioni costiere 16

m TRASPARENZA La trasparenza mostra valori compresi tra un massimo di 13 m rilevato presso la stazione VA12 nel mese di Luglio ed un minimo pari a,2 m rilevato nelle stazioni GU1 a ottobre e PI16 a marzo. La trasparenza delle acque varia in base a numerosi fattori, tra i quali gli apporti di acque continentali e la presenza di microalghe in colonna d acqua. Trasparenza 1 2 3 4 5 6 7 AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 5 - Andamento della trasparenza delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 11 12 13 Trasparenza AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 6 - Andamento della trasparenza delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 17

psu Fig. 7 - Diagrammi Box Plot della trasparenza nelle singole stazioni costiere SALINITA In superficie la distribuzione dei valori di salinità presenta un escursione compresa tra il valore minimo di 2,8 psu (stazione GU1 nel mese di Marzo) ed il valore massimo di 37,5 psu (stazioni PE4; AL15 e GU3 nel mese di Settembre). 38 36 34 32 3 28 26 24 22 2 Salinità AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno Fig. 8 - Andamento della salinità delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 18

psu 38 36 34 32 3 28 26 24 22 Salinità 2 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 9 - Andamento della salinità delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. Le oscillazioni di salinità stagionali sono riconducibili a fenomeni naturali quali precipitazioni, apporto di acque dolci continentali, evaporazione, e a situazioni idrodinamiche particolari in grado di esercitare un azione di rimescolamento o stratificazione delle masse d acqua. Nelle Fig. 8-9, si riportano gli andamenti delle salinità mensili, registrate in superficie in ciascuna stazione di monitoraggio, dalle quali si nota come i valori più elevati di salinità si riscontrano nel periodo primaverile mentre le concentrazioni più basse nel periodo autunno-inverno. Fig. 1 - Diagrammi Box Plot della salinità nelle singole stazioni costiere 19

Unità ph Unità ph CONCENTRAZIONE IDROGENIONICA Rappresenta il parametro che, grazie all azione del forte sistema tampone esercitata dall acqua di mare, esprime la più ristretta variabilità con un valore medio in superficie pari a 8,1 unità di ph, un massimo di 8,5 (staz. AL15 ad Agosto e PI18 a Giugno) ed un minimo di 7,6 (staz. OR7 a Marzo). Concentrazione idrogenionica 8,5 8,4 8,3 8,2 8,1 8 7,9 7,8 7,7 7,6 7,5 7,4 AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 11 - Andamento del ph delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 8,5 8,4 8,3 8,2 8,1 8 7,9 7,8 7,7 7,6 7,5 7,4 Concentrazione idrogenionica AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno Fig. 12 - Andamento del ph delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 2

% saturazione In figura 13, si riporta il Box Plot dell andamento annuale dei valori di ph calcolati in superficie in ciascuna stazione. Fig. 13 - Diagrammi Box Plot della concentrazione idrogenionica nelle singole stazioni costiere OSSIGENO DISCIOLTO L ossigeno disciolto rappresenta un indicatore dello stato trofico di un ecosistema marino, in quanto il suo andamento e strettamente correlato alla biomassa autotrofa presente. In superficie il valore medio di ossigeno disciolto riscontrato è di 16,6 % con un minimo di 84,6% alla stazione PI18 a Novembre ed un massimo di 128,6 % alla stazione VA12 a Maggio. 125 12 115 11 15 1 95 9 85 8 Ossigeno disciolto % AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 21

% saturazione Fig. 14 Ossigeno disciolto delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 125 12 115 11 15 1 95 9 85 8 Ossigeno disciolto % AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 15 Ossigeno disciolto delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. Nelle fig. 14-15, è rappresentato l andamento mensile di ossigeno disciolto in ciascuna stazione di monitoraggio; si nota che il trend di concentrazione di O2 disciolto, in generale, risulta omogeneo per quasi la totalità delle stazioni nel corso dell anno. Si distinguono i valori più elevati, superiori al 11%, registrati nel mese di marzo, nelle stazioni a nord (da Alba Adriatica a Pescara) e nel mese di giugno nelle stazioni più a sud (Vasto e S. Salvo). Fig. 16 - Diagrammi Box Plot dell Ossigeno disciolto nelle singole stazioni costiere CLOROFILLA a 22

µg/l µg/l In superficie la concentrazione media annuale di clorofilla a, misurata in loco tramite fluorimetro associato alla sonda multiparametrica, è stata di,44 μg/l. Il valore minimo, pari a,1 μg/l, è stato rilevato nelle stazioni di VA1, PE6, VA12, SS2 a Giugno; AL15 a Maggio e Luglio; PI18 a Maggio, Giugno, Luglio e Agosto e GU3 ad Agosto mentre il massimo, di 2,7 μg/l, è stato riscontrato nella stazione VA1 a Febbraio. (Fig. 17). 2,7 2,4 2,1 1,8 1,5 1,2,9,6,3 Clorofilla "a" AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 17 Clorofilla a delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 2,7 2,4 2,1 1,8 1,5 1,2,9,6,3 Clorofilla "a" AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Fig. 18 Clorofilla a delle acque superficiali nelle stazioni di monitoraggio. 23

Fig. 19 - Diagrammi Box Plot della Clorofilla nelle singole stazioni costiere 24

4.1.1 NUTRIENTI AZOTO AMMONIACALE In superficie la concentrazione media annua di azoto ammoniacale è stata pari a 33,35 μg/l, con un valore medio mensile minimo pari a 1,1 μg/l nel mese di gennaio ed un valore massimo di 19,5 μg/l, nel mese di agosto. 12 1 8 6 4 2 Azoto ammoniacale µg/l - 5m AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 1 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Azoto ammoniacale µg/l - 3m AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 Fig. 2 Andamento stagionale dell azoto ammoniacale rilevato in superficie Come si evidenzia in fig. 2, le concentrazioni più elevate sono rilevate nelle stazioni a 5 m e, in generale, i valori sono più alti nel periodo estivo. 25

µg/l µg/l Azoto ammoniacale 5m 12 1 8 6 4 2 AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Azoto ammoniacale 3m 12 1 8 6 4 2 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 21 - Azoto ammoniacale rilevato in superficie a 5 m e 3 m dalla costa 215 Ammoniaca μg/l Media Mediana Minimo Massimo Dev. Std. AL13 3,63 26,5 19, 52, 12,18 GU1 44,29 44, 11,2 87,8 23,26 PI16 43,71 38,1 15,6 19,5 25,63 PE4 35,43 34,75 16,9 56,6 13,35 OR7 36,73 36,15 15,8 53,3 11,53 VA1 34,18 34,35 15,1 72,4 16,29 SS1 36,61 34,9 19,2 64,1 14,7 26

µg/l 215 Ammoniaca μg/l Media Mediana Minimo Massimo Dev. Std. AL15 27,64 27,5 7,4 58,9 14,18 GU3 3,47 28,15 21,5 48,9 8,68 PI18 28,43 3,3 6,7 5,8 14,3 PE6 35,83 35,15 11,1 95,8 22,92 OR9 29,28 26,3 3,6 52,6 16,71 VA12 28,64 27,25 12, 42,1 9,19 SS2 25,5 23, 1,1 55,6 15,25 Tab. 4 - Indici statistici azoto ammoniacale Dall osservazione delle medie annue rilevate in ciascuna stazione, risulta inoltre che i valori più bassi sono stati riscontrati nella stazione di S.Salvo a 3 m dalla costa (SS2), con un valore medio annuo pari a 25,5 ug/l, mentre le concentrazioni più elevate sono state osservate nei campioni prelevati nella stazione GU1, con un valore medio annuo di 44,29 ug/l. AZOTO NITRICO In superficie la concentrazione media del azoto nitrico è di 36,42 μg/l, con un valore minimo di 1,6 μg/l misurato nel mese di settembre ed un valore massimo di 212,16 μg/l nel mese di marzo; l andamento stagionale mostrato in fig. 22 evidenzia che i valori più elevati di azoto nitrico sono stati riscontrati nei campioni prelevati nel mese di marzo per la totalità delle stazioni. 25 2 15 1 5 Azoto nitrico 5m AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 27

µg/l µg/l µg/l Azoto nitrico 3m 14 12 1 8 6 4 2 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 Fig. 22 - Andamento stagionale dell azoto nitrico rilevato in superficie 25 2 15 1 5 Azoto nitrico 5m AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Azoto nitrico 3m 14 12 1 8 6 4 2 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 23 - Azoto nitrico rilevato in superficie a 5m e 3 m dalla costa 28

µg/l 215 Azoto nitrico μg/l Media Mediana Minimo Massimo Dev. Std. AL13 38,18 29,8 8,3 87,6 28,47 AL15 32,1 19,8 2,9 11,9 32,98 GU1 57,37 3,2 9,6 212,6 67,58 GU3 32,1 2,9 2, 12,7 33,24 PI16 44,11 24,1 1,8 146,8 4,47 PI18 37,65 2,8 3,4 113,3 36,63 PE4 43,97 38,25 9,6 125,5 33,2 PE6 37,36 24,5 8,4 12, 35,11 OR7 33,2 29,4 6,3 95,1 25,26 OR9 35,56 25,85 5,3 121,5 35,18 VA1 33,55 23,9 4,9 19,7 29,98 VA12 31,31 18,25 1,6 96,8 29,74 SS1 27,73 17,45 6,6 72,6 23,25 SS2 25,98 18,15 7,1 77,8 21, Tab. 5 - Indici statistici azoto nitrico AZOTO NITROSO In superficie le concentrazione media dell azoto nitroso, è di 8,9 μg/l con una media mensile minima di 2,24 μg/l ed un valore medio mensile massimo pari a 17,72 μg/l nel mese di dicembre; la fig. 24 mostra l andamento stagionale delle concentrazioni dell azoto nitroso nelle stazioni monitorate e, in particolare, evidenzia un incremento nel periodo gennaio - marzo e valori bassi nel periodo estivo per la totalità delle stazioni. 25 2 15 1 5 Azoto nitroso 5m AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 29

µg/l µg/l µg/l Azoto nitroso 3m 25 2 15 1 5 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 Fig. 24 - Andamento stagionale dell azoto nitroso rilevato in superficie 25, 2, 15, 1, 5, Azoto nitroso 5m, AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Azoto nitroso 3m 25 2 15 1 5 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 25 - Azoto nitroso rilevato in superficie a 5m e 3 m dalla costa. 3

µg/l 215 Azoto nitroso μg/l Media Mediana Minimo Massimo Dev. Std. AL13 8,26 6,95 1,6 15,4 4,62 AL15 9,34 8,2 1,5 21,3 6,37 GU1 1,94 1,3 3,3 21,9 6,8 GU3 8,95 9, 3, 18,3 5,52 PI16 9,75 1,25 3,9 17,3 5,11 PI18 8,13 6,1 1,2 15,3 5,72 PE4 8,89 9,3 2,8 13,7 3,7 PE6 9,2 7,45 3, 21, 5,58 OR7 9,23 6,8 3,5 19,3 5,16 OR9 8,95 6, 2,3 17, 5,61 VA1 7,92 6,2 1,5 16,3 5,13 VA12 8,54 7,1 1,3 16,6 5,67 SS1 8,45 7,4 1, 14,4 5,6 SS2 8,22 6,5 1,4 2,3 5,52 Tab. 6 - Indici statistici azoto nitroso AZOTO TOTALE In superficie la concentrazione media annuale di azoto totale è di 93,4 μg/l, con un valore minimo pari a 5,4 μg/l in PI18 nel mese di giugno ed un valore massimo di 45, μg/l nella stazione VA1 nel mese di marzo; la fig. 26 evidenzia che le concentrazioni sono in generale più elevate nelle stazioni a 5 m. 5 4 3 2 1 Azoto totale 5m AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 26 - Azoto totale rilevato in superficie a 5m dalla costa. 31

µg/l Azoto totale 3m 5 4 3 2 1 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 27 - Azoto totale rilevato in superficie a 3m dalla costa. 215 Azoto totale μg/l Media Mediana Minimo Massimo Dev. Std. AL13 129,3 97,65 64, 264,3 65,85 AL15 111,4 98,15 68,2 252, 49,61 GU1 152,92 117,15 82,5 376, 92,97 GU3 114,6 92,8 58, 325,8 7,7 PI16 135,63 118,1 78,3 327,7 68,35 PI18 117,4 96,25 5,4 386,9 89,44 PE4 132,4 112,3 72,1 356,3 73,99 PE6 114,97 93,5 75,9 242,3 5,1 OR7 127,42 115,95 81,3 275,2 53,22 OR9 134,47 11,45 75,5 384,6 88,96 VA1 139,72 115,45 62,2 45, 89,92 VA12 117,37 97,85 6,4 249,2 55,93 SS1 123,6 11,4 75,2 281,6 53,74 SS2 15,17 11,45 7,5 254,8 49,44 Tab. 7 - Indici statistici azoto totale 32

µg/l µg/l FOSFORO TOTALE In superficie la concentrazione media annua di fosforo totale è di 72,24 μg/l, con un valore minimo, pari a 15,8 μg/l (staz. SS1 a giugno) ed un massimo di 129,1 μg/l nella stazione GU1 a ottobre; dal trend di concentrazione mostrato in fig.28, si notano, in generale, valori maggiori di fosforo totale nei campioni prelevati nel periodo agosto/dicembre. Fosforo totale 5m 14, 12, 1, 8, 6, 4, 2,, AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 28 - Andamento stagionale delle concentrazioni di Fosforo totale rilevati in superficie a 5m dalla costa. 12 1 8 Fosforo totale 3m 6 4 2 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 29 - Andamento stagionale delle concentrazioni di Fosforo totale rilevati in superficie a 3m dalla costa. 33

µg/l 215 Fosforo totale μg/l Media Mediana Minimo Massimo Dev. Std. AL13 76,12 76,75 19,5 19,5 29,1 AL15 69,15 68,65 25, 111,7 3,82 GU1 76,67 76,5 21,3 129,1 29,3 GU3 69,35 69,45 21, 14,7 29,53 PI16 74,98 78,4 26,1 112,8 26,78 PI18 72,14 76,4 24,8 112,3 28,22 PE4 72,2 67,1 19,3 112, 32,58 PE6 73,27 74, 19,8 15,1 29,22 OR7 73,88 74,6 2,4 16,4 29,3 OR9 71,39 66,8 18,2 16,8 29,95 VA1 74,67 8,5 2,9 114,3 3,32 VA12 68,89 69,35 16,6 12,6 29,52 SS1 69,4 67,95 15,8 18,6 31,7 SS2 69,29 69,25 15,9 17,5 31,67 Tab. 8 - Indici statistici fosforo totale SILICATI In superficie la concentrazione media di silicati è di 17,91 μg/l con un massimo di 151,7 μg/l (staz. GU1 a marzo) ed un minimo di 1,2 μg/l in VA12 nel mese di ottobre (fig.29). 16, 14, 12, 1, Silicati 5m 8, 6, 4, 2,, AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 34

µg/l Silicati 3m 7 6 5 4 3 2 1 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 3 - Andamento stagionale delle concentrazioni di Silicati rilevata in superficie. Silicati μg/l 215 Media Mediana Minimo Massimo Dev. Std. AL13 139,48 133,85 11,6 294,4 91,95 AL15 143,84 9,4 27,5 363,3 115,64 GU1 31,54 16,5 89,4 151,7 398,99 GU3 1,13 87,6 6,6 223,3 63,1 PI16 23,62 185,5 85,5 78,6 192,6 PI18 188,63 87,3 3,4 634,2 26,45 PE4 285,98 219,5 32,3 653,2 214,92 PE6 18,58 135,25 51,9 544,8 143,27 OR7 146,88 14,25 52,4 262,1 65,38 OR9 152,65 17,7 51, 481,1 124,5 VA1 163,82 12,95 9,9 67,9 171,57 VA12 125,69 11,25 1,2 278,7 9,64 SS1 124,59 112,2 12,7 35,8 87,33 SS2 18,32 94,45 15,5 271,3 73,65 Tab. 8 - Indici statistici silicati 35

4.1.2 INDICE TROFICO TRIX I valori relativi all indice di stato trofico per l annualità 215 evidenziano un valore medio annuo pari a 4,5 per la fascia a 5 m ed un valore di 4,3 per la fascia a 3 m dalla costa; entrambi corrispondono ad uno stato trofico buono. I dati ottenuti sono riepilogati nella tab. 9, e nei grafici che seguono. INDICE TRIX 215 Media Stazioni gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic annuale AL13 4,79 4,2 4,67 3,99 4,21 4,4 4,16 4,35 4,8 4,58 4,91 5,3 4,5 AL15 3,83 4,39 4,5 4,19 3,57 2,99 3,87 4,29 3,3 4,38 4,64 5,37 4,1 GU1 3,85 4,84 5,42 4,3 4,4 3,76 4,8 3,19 4,94 4,51 4,83 5,3 4,5 GU3 3,84 4,14 4,83 3,68 4,35 3,15 4,29 4,11 4,64 3,86 4,82 4,98 4,2 PI16 3,93 4,91 4,91 4,63 4,24 3,33 4,49 4,95 5,13 3,67 4,78 5,22 4,5 PI18 3,81 4,78 4,91 4,45 3,65 3,4 4,27 4,12 4,68 4,17 4,69 4,9 4,3 PE4 3,69 4,8 4,81 4,66 4,41 3,72 4,89 4,97 5,7 5,17 4,73 5,23 4,7 PE6 2,98 5,68 4,56 4,47 4,52 2,54 4,62 4,73 5, 4,86 4,94 5,29 4,5 OR7 4,63 5,54 5,11 4,93 4,87 3,43 4,51 3,16 4,25 4,59 5,12 5,11 4,6 OR9 4,67 5,37 4,97 4,62 4,87 3,21 4,15 3,2 4,63 4,63 4,96 5,11 4,5 VA1 4,82 4,7 5,6 4,78 4,82 3,6 4,54 4,53 3,36 4,7 4,93 3,18 4,3 VA12 4,3 5,6 4,78 4,96 4,72 1,93 4,43 3,62 4, 4,24 4,94 4,19 4,3 SS1 4,96 5,3 4,68 4,82 4,87 3,3 4,24 4,7 4,6 4,17 4,72 4,36 4,5 SS2 4,34 5,32 4,66 4,91 4,43 2,72 4,24 4,2 4,55 4,6 4,93 4,3 4,4 Tab. 9 - Indice TRIX 215 5,5 Andamento indice TRIX nelle stazioni a 5m 5, 4,5 4, 3,5 3, 2,5 2, AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 Tab. 1 - Valori medi annui relativi all indice TRIX per le stazioni a 5m. 36

5,5 Andamento indice TRIX nelle stazioni a 3m 5, 4,5 4, 3,5 3, 2,5 2, AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 Tab. 11 Valori medi annui relativi all indice TRIX per le stazioni a 3m. Fig. 31 - Diagrammi Box Plot dell indice trofico TRIX nelle singole stazioni costiere 37

4.1.3 INQUINANTI CHIMICI I risultati relativi agli inquinanti chimici determinati sui campioni di acqua, sono riportati nelle tabelle, tra gli allegati. Nello specifico, i valori di Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), Composti organici volatili (VOC) e Pesticidi, in tutte le stazioni indagate sono risultati sempre inferiori al limite di quantificazione (LOQ). I valori dei microinquinanti inorganici (metalli), riportati nelle tabelle seguenti, presentano valori spesso inferiori ai limiti di quantificazione (LOQ). Per nessuno dei metalli determinati vengono riscontrati superamenti degli standard di qualità ambientale, espressi come valori medi annui (SQA-MA), previsti nelle Tabelle 1/A e 1/B, riportate nel D.Lgs. 172/215. Solo in un caso, è stato riscontrato il superamento dei valori di concentrazione massima ammissibile SQA-CMA indicati nella citata Tabella 1/A. Tale superamento è stato osservato, per il parametro mercurio, nel campione prelevato ad agosto, nella stazione di Giulianova, a 5 m. dalla costa Tab. 1/A e 1/B - D.M 26/21 Tab Tab Limite Limite Media Sostanza 1/A 1/B SQA- SQAannua AL13 MA CMA µg/l (**) µg/l mag- µg/l gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 µg/l 15 Arsenico 2,85 1,96 4,5 4,6 1,67 1,98,75,3 2,66 2,68 2, 1,5 2,27 5 Cadmio <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,2 1.5 Cromo 1,55,92 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1,33 <,1 3,74 3,79,3,2 totale 4 Mercurio <,1 <,1 <,1 <,1 <,5,1,2,1 <,5,1,1,1,1.1,7 Nichel 1,5 1,83,34,42 < 1 < 1 < 1 < 1 2,3 2,3 < 1 < 1 1,37 8.6 34 Piombo 1,86 <,1 <,1 <,1,11 <,1 <,1 <,1 2,81 1,79,2,2 1,16 1.3 14 Sostanza µg/l gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 Tab. 1/A e 1/B - D.M 26/21 Tab 1/A GU1 mag- 15 Tab 1/B giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Media annua Arsenico 5,25,97 1,5 4,5 1,39 2,18,86,61 2,58 2,32 1,3 2, 2,12 5 Cadmio <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,11 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,11,2 Cromo 1,67 4 1,24 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1,91 <,1 3,65 3,39,3,5 totale Mercurio,3 <,1 <,1 <,1 <,5,1,3,11 <,5,1,1,1,3.1,7 Nichel 1,21 1,25,55,45 < 1 < 1 1,1 < 1 2,2 2,2 < 1 1, 1,25 8.6 34 Piombo <,1 <,1 <,1 2,5,33 <,1 <,1,34 1,99 1,97,7,6 1,2 1.3 14 Limite SQA- MA (**) µg/l Limite SQA- CMA µg/l 1.5 38

Tab. 1/A e 1/B - D.M 26/21 Tab Tab Limite Sostanza 1/A 1/B Media SQA- PI16 annua MA mag- (**) µg/l gen-15 mar-15 apr-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 15 µg/l Arsenico 5,2 5 1,7 4,2 1,51 1,21 1,42,13 3,5 2,94 2,2 1,3 2,21 5 Cadmio <,5,2 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,2 Cromo 1,72 4 1,11 4 <,1 <,1 <,1 <,1,13 <,1 4,2 4,23,4,4 totale Mercurio,1,1 <,1 <,1,1,1,3,1 <,5,2,1,1,2.1,7 Nichel 1,78 2,2 <,1 3,5 < 1 3, < 1 2,3 2,4 < 1 <1 2,4 8.6 34 Piombo <,1 7,2 <,1 <,1 1,3 <,1 2,75 <,1 2,31 1,85,1,3 1,44 1.3 14 Limite SQA- CMA µg/l 1.5 Tab. 1/A e 1/B - D.M 26/21 Tab Tab Limite Sostanza 1/A 1/B Media SQA- PE4 annua MA (**) mag- µg/l gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 µg/l 15 Arsenico 4,2 1,63 2,2 3,4 1,88 2,3,77,83 3,2 2,66 1,6 1,6 2,17 5 Cadmio <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,11 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,11,2 Cromo 1,85 4,56 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 4,19 3,6,5,4 totale Mercurio,1 <,1 <,1 <,1 <,5,1,3,1 <,5,1,1,1,1.1,7 Nichel 1,88 1,67,17 <,1 < 1 < 1 1,8 < 1 2,3 2,1 < 1 <1 1,65 8.6 34 Piombo <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 2,38 1,75,3,7 1,28 1.3 14 Limite SQA- CMA µg/l 1.5 Tab. 1/A e 1/B - D.M 26/21 Tab Tab Limite Sostanza 1/A 1/B Media SQA- OR7 annua MA (**) mag- µg/l gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 µg/l 15 Arsenico 5,55,21 3,9 4,3 1,78 2,4 1,45,27 3,62 3, 1,4 1,2 2,39 5 Cadmio <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,2 Cromo 1,96 4,81 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1,41 <,1 5,85 4,27,3,1 totale Mercurio,1 <,1 <,1,1 <,5,1,1,3 <,5,1 <,5 <,5,1.1,7 Nichel 2,21,16,52,77 < 1 < 1 2,7 < 1 3,4 2,4 < 1 < 1 1,74 8.6 34 Piombo <,1 <,1 <,1 <,1,23,81,33 <,1 3,17 1,78 1,1,7 1,16 7,2 Limite SQA- CMA µg/l 1.5 39

Tab. 1/A e 1/B - D.M 26/21 Tab Tab Limite Sostanza 1/A 1/B Media SQA- VA1 annua MA (**) mag- µg/l gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 µg/l 15 Arsenico 3,25,16 2,9 3,4 2,21 1,64 1,8,68 3,27 3,37 1,4 1,9 5 Cadmio <,5,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,2 Cromo 4 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1,51,23 4,47 4,95,2,3 totale Mercurio <,1 <,1 <,1 <,1 <,5,1,2,1 <,5,1 <,5,1.1,7 Nichel 2,14,17,95,52 < 1 < 1 2,1 3,3 2,5 4, < 1 < 1 8.6 34 Piombo 2,2 <,1 <,1 <,1 1,19 <,1 <,1 <,1 3,8 2,31 1,1,4 1.3 14 Limite SQA- CMA µg/l 1.5 Tab. 1/A e 1/B - D.M 26/21 Tab Tab Limite Sostanza 1/A 1/B Media SQA- SS1 annua MA (**) mag- µg/l gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 µg/l 15 Arsenico 2,58,16 2,5 4,4 1,62 1,32,14,7 3,17 3,27 1,4 1,8 2,11 5 Cadmio <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5 <,5,5,2 Cromo 1,78 4 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 <,1 5,37 4,82,2,2 totale Mercurio,1 <,1 <,1 <,1,1,1,2,2 <,5,2 <,5,1,1.1,7 Nichel 1,82,16,17,56 < 1 < 1 < 1 < 1 3,8 2,3 < 1 < 1 1,96 8.6 34 Piombo <,1 <,1 <,1 <,1 <,1,2 <,1 <,1 4,5 1,71,7 <,1 1,68 1.3 14 (**) Standard di qualità ambientale espresso come valore medio annuo (SQA-MA) Tab. 12 - Valori analitici dei metalli nei campioni di acqua. Limite SQA- CMA µg/l 1.5 4

µg/l µg/l Nelle figure che seguono sono riportati gli andamenti delle concentrazioni (valori mensili) rilevate nelle stazioni campionate. 6 Arsenico (µg/l) 5m 5 4 3 2 1 AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 32 - Andamento dell Arsenico nelle 7 stazioni monitorate 4,5 4, 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5 Nichel (µg/l) 5m, AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 33 - Andamento del Nichel nelle 7 stazioni monitorate 41

µg/l µg/l Mercurio (µg/l) 5m,12,1,8,6,4,2 AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 34 - Andamento del Mercurio nelle 7 stazioni monitorate 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, Cromo totale (µg/l) 5m, AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 35 - Andamento di Cromo nelle 7 stazioni monitorate 42

µg/l µg/l Cadmio (µg/l) 5m,12,1,8,6,4,2 AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 36 - Andamento di Cadmio nelle 7 stazioni monitorate Piombo (µg/l) 5m 5, 4,5 4, 3,5 3, 2,5 2, 1,5 1,,5, AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 gen-15 feb-15 mar-15 apr-15 mag-15 giu-15 lug-15 ago-15 set-15 ott-15 nov-15 dic-15 Fig. 37 - Andamento di Piombo nelle 7 stazioni monitorate 43

4.2 FITOPLANCTON Le stazioni di monitoraggio per la determinazione quali-quantitativa del fitoplancton sono 14 dislocate su 7 transetti perpendicolari alla costa (Alba Adriatica, Giulianova, Pineto, Pescara, Ortona, Vasto, San Salvo). Le analisi relative alle abbondanze fitoplanctoniche vengono eseguite su campioni di acqua prelevati nelle stazioni a 5 m e 3 m di distanza dalla costa. Il numero e l ubicazione delle stazioni di indagine permettono di effettuare valutazioni sufficienti dell ampiezza e dell impatto generato da blooms algali e dalle pressioni esistenti sulla fascia costiera. La frequenza di indagine fitoplantonica è mensile e non bimestrale come richiesto dalla normativa vigente (DM 26/1). Dalle abbondanze relative, si denota come la matrice fitoplanctonica sia composta principalmente da Diatomee. La determinazione quali-quantitativa del fitoplancton è finalizzata alle seguenti valutazioni: Abbondanza (cell/l) e composizione di Diatomee; Abbondanza (cell/l) e composizione di Dinoflagellate; Abbondanza (cell/l) e composizione di Altri fitoflagellati. Come si evince dai grafici, analizzando gli andamenti annuali nelle stazioni di monitoraggio, si può notare come solo nei mesi di settembre e ottobre vi è un aumento di Dinoficee, mentre in tutti gli altri mesi permane una costante presenza della classe delle Diatomee. I taxa più rappresentativi sono Thalassionema sp., Pseudo-nitzschia (Nitzschia delicatissima complex). Nelle Fig. 38 e 39 vengono mostrati gli andamenti mensili dei tre gruppi rappresentativi di fitoplancton rilevati nelle stazioni a 5m e a 3 m dalla costa. 44

8. Alba Adriatica - AL13 1.141.798 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Giulianova - GU1 1.98.543 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 45

Pineto - PI16 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. Pescara - PE4 962.728 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 46

8. Ortona - OR7 2.118.497 1.355.586 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 8. Vasto - VA1 2.81.12 1.53.823 849.769 6. 4. 2. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 47

8. San Salvo - SS1 2.115.47 814.613 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON Fig. 38 - Andamenti mensili delle abbondanze fitoplanctoniche (c/l) per le stazioni a 5 m. 8. Alba Adriatica - AL15 96.886 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 48

Giulianova - GU3 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON Pineto - PI18 8. 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 49

8. Pescara - PE6 1.875.18 977.688 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 8. Ortona - OR9 1.873.572 1.392.478 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 5

8. Vasto - VA12 2.364.668 1.53.823 1.64.724 7. 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON 8. 7. 2.527.372 San Salvo - SS2 6. 5. 4. 3. 2. 1. gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON Fig. 39 - Andamenti mensili delle abbondanze fitoplanctoniche (c/l) per le stazioni a 3 m. Durante l anno di osservazione microscopica dei campioni prelevati lungo l intera fascia costiera, sono stati rinvenuti 59 taxa così ripartiti: Diatomee 49 (45.8%) Dinoflagellate 49 (45.8%) Altro fitoplancton 9 (8.4%) 51

DIATOMEE DINOFICEE ALTRO FITOPLANCTON Asterionellopsis glacialis Akashiwo sanguinea Coccolitoforidi indet. Bacteriastrum sp. Ceratium azoricum Cryptophyceae indet. Cerataulina sp. Ceratium candelabrum Dictyocha fibula Chaetoceros affinis Ceratium furca Dictyocha sp. Chaetoceros brevis Ceratium fusus Dinobrion balticum Chaetoceros costatum Ceratium inflatum Euglenophyceae indet. Chaetoceros curvisetus Ceratium lineatum Eutreptia sp. Chaetoceros danicus Ceratium macroceros Prassinophyceae indet. Chaetoceros decipiens Ceratium trichoceros Raphidophyceae indet. Chaetoceros socialis Chaetoceros trochoideas Chaetoceros sp. Coscinodiscus sp. Cyclotella sp. Cylindrotheca closterium Dactyilolosen blavianus Dactylosen fragilissimus Dactyilolosen sp. Diplonensis sp Ditylum brightwellii Guinardia flaccida Guinardia striata Hemiaulus haucky Lauderia sp. Leptocylindrus danicus Leptocylindrus minimus Licmophora sp. Lioloma pacificum Lioloma sp. Navicula sp. Nitzschia longissima Nitzschia sp. Pleurosigma normanni Pleurosigma sp. Proboscia alata Pseudolinium vaubanii Pseudo-nitzschia sp. Pseudo-nitzschia spp. N. d. C. Pseudo-nitzschia spp. N. s. C. Pseudosolenia calcar-avis Rhizosolenia imbricata Rhizosolenia sp. Skeletonema menzelii Skeletonema pseudocostatum Skeletonema sp. Thalassionema frauenfeldii Thalassionema nitzschioides Thalassionema sp. Thalassiosira sp. Ceratium tripos Ceratoperidinium falcatum Cisti indet. Dinophysis caudata Dinophysis fortii Dinophysis sacculus Diplopsalis group Fibrocapsa japonica Fibrocapsa sp. Gonyaulax polygramma Gonyaulax rotundata Gonyaulax sp. Gonyaulax spinifera Gymnodynium sp. Gyrodinium sp. Heterocapsa sp. Karenia sp. Katodinium glaucum Katodinium rotundata Kofoidinium sp. Kofoidinium velloides Noctiluca scintillans Oxytoxum sp. Phalacroma rotundata Podolampas sp. Polykrikos sp. Prorocentrum lima Prorocentrum micans Prorocentrum sp. Protoperidinium brevipes Protoperidinium depressum Protoperidinium diabolum Protoperidinium divergens Protoperidinium quinquecorne Protoperidinium sp. Scripsiella sp. Scripsiella trochoidea Torodinium robustum Torodinium sp. Warnowia sp. 52

4.3 MACROBENTHOS Nel corso del 215 sono stati realizzati nel mese di marzo e di ottobre due campagne per lo studio delle comunità macrozoobentoniche di fondi sabbiosi e fangosi. Per ogni stazione sono state effettuate tre repliche, come da protocollo, per un totale di 84 campioni di macrobenthos che sono stati sottoposti ad analisi microscopica ed elaborazione dati. Struttura delle comunità bentoniche di substrato mobile Le stazioni a fondale prevalentemente sabbioso sono posizionate in prossimità della costa (AL13, GU1, PI16, PE4, OR7, VA1, SS1); di fatto proprio per la loro localizzazione risentono in modo maggiore dei fattori climatici e di quelli legati all apporto delle acque dolci risultando soggette a evidenti fluttuazioni in termini di numero di specie, abbondanza e composizione. Le stazioni a fondale fangoso sono posizionate a 3 m dalla costa (AL15, GU3, PI18, PE6, OR9, VA12, SS2) e, non direttamente influenzate dagli apporti fluviali, presentano caratteristiche chimico-fisiche della colonna d acqua (temperatura, salinità, etc.) più omogenee durante l anno. Gli esemplari di macrofauna, campionati per lo studio delle comunità bentoniche di fondo mobile sono stati identificati, laddove possibile, sino a livello di specie e contati. Sono stati rinvenuti 69 taxa nelle stazioni poste a 5 m e 87 nelle stazioni a 3 m, le cui composizioni percentuali per phylum sono indicate nelle tabelle seguenti: 5 m N taxa % 3 m N taxa % Anellida 35 5,7 Anellida 37 42,6 Arthropoda 8 11,6 Arthropoda 15 17,2 Echinodermata 2 2,9 Echinodermata 5 5,8 Mollusca 22 31,9 Mollusca 29 33,3 Altro Altro 2 2,9 macrobenthos macrobenthos 1 1,1 TOT 69 TOT 87 Viene di seguito riportata la lista delle specie macrobentoniche riscontrate per l annualità 215: 53

Macrobenthos stazioni a 5 m PHYLUM Specie PHYLUM Specie ANELLIDA Aricia sp. Aricidea sp. Capitella capitata Chone collaris Diopatra neapolitana Eteone sp. Euclymene oerstedi Euclymene sp. Glycera rouxii Glycera tridactyla Glycera sp. Lumbrineris latreilli Magelona papillicornis Maldane sp. Melinna palmata Nephtys hombergii Nephtys hystricis Nothria conchylega Notomastus sp. Onuphis eremita Owenia fusiformis Pherusa plumosa Pista cristata Phyllodoce lineata Phyllodoce sp. Prionospio caspersi Sabella sp. Schistomeringos rudolphi Scoletoma impatiens Scoletoma sp. Sigalion mathildae Sigalion squamosus MOLLUSCA ARTHROPODA ECHINODERMATA Acteon tornatilis Abra alba Abra nitida Anadara transversa Bela zonata Chamelea gallina Cylichna cylindracea Donax semistriatus Dosinia lupinus Fustiaria rubescens Lucinella divaricata Mactra stultorum Nassarius mutabilis Nassarius reticulatus Neverita josephinia Pyrgiscus rufus Polipitates aureus Pharus legumen Spisula subtruncata Tellina albicans Tellina fabula Tellymia ferruginosa Ampelisca brevicornis Ampelisca diadema Apseudopsis latreillii Bathyporeia sp. Diogenes pugilator Iphinoe serrata Leucothoe incisa Urothoe sp. Astropecten irregularis pentacanthus Echinocardium cordatum Spiophanes sp. CNIDARIA Calliactis parasitica Sternaspis scutata SIPUNCULA Sipunculus nudus Sthenelais boa 54

Macrobenthos stazioni a 3 m PHYLUM Specie PHYLUM Specie Ampharete sp. Abra alba Aricia sp. Abra nitida Aricidea sp. Acanthocardia paucicostata Chaetozone sp. Anadara transversa Chone collaris Antalis inaequicostatum Diopatra neapolitana Antalis vulgaris Eteone sp. Azorinus chamasolen Euclymene oerstedi Bela zonata Eunice pennata Bolinus brandaris Glycera rouxii Calyptraea chinensis Glycera tridactyla Chamelea gallina Glycera sp. Corbula gibba Hyalinoecia sp. Cylichna cylindracea ECHINODERMATA ANELLIDA Lumbrineris latreilli Magelona papillicornis Maldane sp. Melinna palmata Monticellina sp. Nephtys hombergii Nephtys hystricis Nereis sp. Nothria conchylega Notomastus sp. Onuphis eremita Owenia fusiformis Pherusa plumosa Pista cristata Phyllodoce lineata Phyllodoce sp. Prionospio caspersi Scoletoma impatiens Scoletoma sp. Sigalion mathildae Sigalion squamosus Spiophanes sp. Sternaspis scutata Sthenelais boa Amphiura chiajei Astropecten irregularis Echinocardium cordatum Ophiura ophiura Trachythyone elongata ARTHROPODA MOLLUSCA Dosinia lupinus Euspira nitida Fustiaria rubescens Kurtiella bidentata Lucinella divaricata Nassarius mutabilis Neverita josephinia Nucula nitidosa Pharus legumen Pitar rudis Spisula subtruncata Tellina albicans Tellina distorta Tellymia ferruginosa Thracia papyracea Turritella communis Ampelisca brevicornis Ampelisca diadema Apseudopsis latreillii Bathyporeia sp. Cirolana sp. Goneplax rhomboides Iphinoe serrata Leucothoe incisa Liocarcinus depurator Pagurus sp. Phtisica marina Processa sp. Squilla mantis SIPUNCULA Sipunculus nudus Upogebia tipica Urothoe sp. Tab. 13 - Elenco delle specie macrobentoniche identificate nell anno 215 55

Per la determinazione degli indici strutturali è stata elaborata la matrice completa delle abbondanze sulla quale sono stati calcolati i seguenti parametri strutturali della comunità: a) numero di specie b) numero di individui c) indice di ricchezza specifica (Margalef, 1958): prende in considerazione il rapporto tra il numero di specie totali e il numero totale degli individui in una comunità. Quante più specie sono presenti nel campione, tanto più alto sarà tale indice. d) indice di diversità specifica (Shannon & Weaver, 1949): risulta compreso tra e + e tiene conto sia del numero di specie presenti che del modo in cui gli individui sono distribuiti fra le diverse specie. e) indice di equiripartizione di Pielou (J) (Pielou E.C., 1975) valuta il grado di uniformità nella distribuzione degli individui tra le diverse specie. Misura la ripartizione delle abbondanze delle specie: è massimo quando tutte le specie sono presenti con la stessa abbondanza, ha invece valori bassi quando ci sia una sola specie abbondante e numerose specie rare. Gli indici rappresentano parametri indicatori del grado di complessità delle biocenosi studiate, che prescindono dalle caratteristiche e dalle esigenze delle singole specie che le compongono. Si presentano di seguito i dati relativi agli indici riferiti alle campagne di campionamento effettuate nei mesi di aprile e di ottobre. Stazioni di campionamento Numero di specie (S) Indici Strutturali della comunità Indice di ricchezza specifica (D) Indice di diversità specifica (H) Indice di equiripartizione (J) Aprile Ottobre Aprile Ottobre Aprile Ottobre Aprile Ottobre AL13 27 24 3,46 2,38 2,96,47,62,1 GU1 25 38 3,27 3,61 2,61,4,56,8 PI16 8 18 1,61 2,82 2,89 2,94,96,7 PE4 23 33 2,86 3,85 1,88 2,7,42,41 OR7 24 27 3,91 4,39 3,9 3,76,85,79 VA1 19 25 2,88 3,26 3,19 2,34,75,5 SS1 13 25 2,4 3,19 2,68 2,2,73,47 Stazioni di campionamento Numero di specie (S) Indici Strutturali della comunità Indice di ricchezza specifica (D) Indice di diversità specifica (H) Indice di equiripartizione (J) Aprile Ottobre Aprile Ottobre Aprile Ottobre Aprile Ottobre AL15 2 28 2,61 4,3 2,43 3,76,56,78 GU3 27 33 4,2 4,56 3,72 3,53,78,7 PI18 27 26 3,26 3,86 2,36 3,63,5,77 PE6 21 31 3,13 4,56 3,9 3,91,7,79 OR9 12 14 2,16 2,14 3,16 2,71,88,71 VA12 14 15 2,38 2,29 3,1 3,4,81,78 SS2 15 28 2,44 3,96 3,2 4,15,82,86 Tab. 14 - Riepilogo Indici Strutturali della comunità a 5 e 3 m dalla costa 56

INDICI STRUTTURALI MACROBENTHOS 5, 4, 3, 2, 1,, AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 Indice di ricchezza specifica (D) Indice di diversità specifica (H) Indice di equiripartizione (J) 5, 4, 3, 2, 1, INDICI STRUTTURALI MACROBENTHOS, AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 Indice di ricchezza specifica (D) Indice di diversità specifica (H) Indice di equiripartizione (J) Fig. 4 Medie annue Indici Strutturali della comunità a 5 e 3 m dalla costa Nel periodo indagato le stazioni che presentano un minor numero di specie sono PI16, OR9 e VA12, mentre i transetti con una maggiore abbondanza sono localizzati nelle aree della costa abruzzese di Giulianova e Pescara. Gli indici di diversità specifica (H ) e di equiripartizione (J) mostrano una variabilità di specie maggiore nella zona meridionale della costa abruzzese tra Ortona e San Salvo, in quanto caratterizzata da una tipologia di habitat marino-costiero più variegata, con tratti di costa alta. 57

4.3.1 Indice M-AMBI Il D.M. 26/1 introduce un nuovo indice di qualità biologica per la caratterizzazione dei corpi idrici superficiali, l M-AMBI. Tale indice si focalizza su alcune metriche delle comunità del macrobenthos come il livello di diversità e di abbondanza degli invertebrati, nonché la proporzione tra organismi più o meno sensibili ai livelli di disturbo-stress. Utilizza lo strumento dell analisi statistica multivariata ed è in grado di riassumere la complessità delle comunità di fondo mobile, permettendo una lettura ecologica dell ecosistema in esame. L M-AMBI (Muxika et al., 27) include il calcolo dell AMBI (Borja et al., 2), dell Indice di diversità di Shannon-Wiener (H ) e il numero di specie (S). Per il calcolo dell AMBI: AMBI= [( x % GI) + (1.5 x % GII) + (3 x % GIII) + (4.5 x % GIV) + (6 x % GV)]x1 GI: specie sensibili GII: specie sensibili/tolleranti GIII: specie tolleranti GIV: specie opportuniste (secondo ordine) GV: specie opportuniste (primo ordine) Per il calcolo dell Indice di diversità: pi = frequenza numerica della specie i-esima rispetto al totale degli individui = Ni/N s = numero di specie S = numero totale di specie presenti in ogni stazione La modalità di calcolo dell M-AMBI prevede l elaborazione delle suddette tre componenti con tecniche di analisi statistica multivariata. Il valore dell M-AMBI varia tra ed 1 e corrisponde al Rapporto di Qualità Ecologica (RQE). Per il calcolo dell indice è stato utilizzato il software AMBI index software (version 5.) applicato con l ultimo aggiornamento della lista delle specie. Nella Tab. 4.3.1/b del DM 26/1 sono riportati: - i valori di riferimento per ciascuna metrica che compone l M-AMBI; - il limite di classe dell M-AMBI, espressi in termini di RQE, tra lo stato elevato e lo stato buono, e tra lo stato buono e lo stato sufficiente, valido per i tre macrotipi (alta, media, bassa stabilità); la Regione Abruzzo presenta un macrotipo di tipo 2, media stabilità. 58

1 2-3 Di seguito vengono riportati i risultati dell indice M-AMBI, i valori medi di M-AMBI e lo stato di qualità ambientale relativo alle campagne di monitoraggio effettuate nei mesi di aprile e ottobre 215. Stazioni di campionamento Aprile M-AMBI Ottobre M-AMBI Stato AL13,83,65,74 Buono GU1,8,79,8 Buono PI16,66,71,69 Buono PE4,77,81,79 Buono OR7,92,78,85 Elevato VA1,77,76,77 Buono SS1,72,73,73 Buono Stazioni di campionamento Aprile M-AMBI Ottobre M-AMBI Stato AL15,68,89,79 Buono GU3,97,95,96 Elevato PI18,87,87,87 Elevato PE6,84,93,89 Elevato OR9,73,59,66 Buono VA12,76,68,72 Buono SS2,74,94,84 Elevato Tab. 15 - Riepilogo indice M-AMBI delle stazioni di monitoraggio. 59

Fig. 41 Indice AMBI per le stazioni poste a 5 m dalla costa Fig. 42 - Indice AMBI per le stazioni poste a 3 m dalla costa 6

4.4 SEDIMENTO Analisi granulometriche I risultati delle analisi granulometriche dei sedimenti prelevati nelle stazioni poste a 5 m di distanza dalla costa evidenziano in generale una dominanza della frazione sabbiosa (tra 73,% e 99,1%) rispetto alla frazione pelitica. La stazione GU1 (sabbia 73,%) presenta il valore massimo in pelite (27,%) rispetto a tutte le altre stazioni poste a 5m. Granulometria 215 - Stazioni a 5m 1% 8% 6% 4% 2% % AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 Sabbia Pelite Fig. 43 - Caratterizzazione granulometrica del sedimento nelle stazioni a 5 m dalla costa. Le stazioni poste a 3 m di distanza dalla costa mostrano in generale un notevole incremento della frazione pelitica nel sedimento superficiale, compresa tra un minimo di 7,5 % (PE6) ed un massimo di 95,2 % nella stazione di OR9. Granulometria 215 - Stazioni a 3m 1% 8% 6% 4% 2% % AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 Sabbia Pelite Fig. 44 - Caratterizzazione granulometrica del sedimento delle stazioni a 3 m dalla costa Analisi chimiche 61

Per quanto riguarda il contenuto di carbonio organico (TOC) determinato nei campioni di sedimento superficiale, i risultati mostrano inferiori allo,5 % in tutte le stazioni ad eccezione della stazione di VA12, con un valore di,8 %. I risultati delle analisi chimiche per la ricerca di microinquinanti inorganici sui campioni prelevati in tutte le stazioni, sono riportati nella tabella che segue (Tab. 16): Stazioni Residuo Secco a 15 C % m/m Arsenico (mg/kg) Cromo Tot. (mg/kg) Cromo VI Cadmio (mg/kg) Mercurio (mg/kg) Nichel (mg/kg) Piombo (mg/kg) Rame (mg/kg) AL13 78,7 3,6 11,6 <.2,9 <.5 5,3 6,1 3,1 GU1 79,9 4 15,3 <.2,11 <.5 9,1 6,8 6,2 PI16 8 3,6 15,3 <.2,8 <.5 8 6,7 4,3 PE4 78,9 5,2 12,2 <.2,12 <.5 6,5 7 3,5 OR7 78,7 4,9 11,6 <.2,1 <.5 6,1 7,5 3,5 VA1 76,9 5,1 8,4 <.2,13 <.5 4,5 5,7 2,3 SS1 76,5 5,3 7,9 <.2,11 <.5 4,2 5,4 2,7 AL15 77,9 5,9 13,5 <.2,11 <.5 6,5 7,1 3,7 GU3 76,6 4,6 13,9 <.2,13 <.5 7,4 6,9 4,8 PI18 7,4 4,6 26,6 <.2,12 <.5 15 9,9 8,6 PE6 77,2 5,1 12,6 <.2,13 <.5 6,9 6,8 3,4 OR9 55,2 5,2 48,1 <.2,23,5 26,1 12,5 16,5 VA12 65,6 6,1 38,4 <.2,16 <.5 21,3 11 13,8 SS2 76,1 5 16,1 <.2,14 <.5 8 7 4,6 SQA-MA (mg/kg) 12 5 2,3,3 3 Sostanze inserite in Tab 2/A del DLgs 172/215 Sostanze inserite in Tab 3/B del DLgs 172/215 Tab. 16 - Concentrazione degli elementi in tracce nei sedimenti in ciascuna stazione campionata I valori degli elementi in tracce descritti in Tab. 2/A del D.Lgs 172/215, quali Cadmio, Piombo e Mercurio, sono risultati sempre inferiori al limite SQA-MA previsto da tale decreto. Anche le concentrazioni degli elementi in tracce presenti nella Tab. 3/B dello stesso decreto, Arsenico Cromo totale e CromoVI, sono risultati inferiori ai SQA-MA, anche se, nel campione di sedimenti prelevati nella stazione di OR9, in generale, i metalli sono risultati presenti in quantità maggiori rispetto a quelle rinvenute nei sedimenti delle altre stazioni, in particolare, il Cromo totale è risultato di poco inferiore (< di 3,8%) al valore SQA-MA. I successivi grafici riportano gli andamenti dei risultati analitici ottenuti. 62

mg/kg s.s. mg/kg s.s. Nichel 3 25 2 15 1 5 Nichel mg/kg s.s. Fig. 45 - Valore di Nichel presente nei sedimenti di ogni stazione Cadmio,25,2,15,1,5 Cadmio mg/kg s.s. Fig. 46 - Valore di Cadmio presente nei sedimenti di ogni stazione 63

mg/kg s.s. mg/kg s.s. Piombo 14 12 1 8 6 4 2 Piombo mg/kg s.s. Fig. 47 - Valore di Piombo presente nei sedimenti di ogni stazione Arsenico 7 6 5 4 3 2 1 Fig. 48 - Valore di Arsenico presente nei sedimenti di ogni stazione 64

mg/kg s.s. mg/kg s.s. Cromo totale 5 4 3 2 1 Cromo totale mg/kg s.s. Fig. 49 - Valori di Cromo totale presente nei sedimenti di ogni stazione Mercurio,5,4,3,2,1 Mercurio mg/kg s.s. Fig. 5 - Valori di mercurio presente nei sedimenti di ogni stazione 65

mg/kg s.s. Rame 18 16 14 12 1 8 6 4 2 Rame mg/kg s.s. Fig. 51 - Valori di Rame presente nei sedimenti di ogni stazione Metalli - anno 215 6 5 4 3 2 1 AL13 GU1 PI16 PE4 OR7 VA1 SS1 AL15 GU3 PI18 PE6 OR9 VA12 SS2 Arsenico mg/kg s.s. Cadmio mg/kg s.s. Cromo totale mg/kg s.s. Cromo VI mg/kg s.s. Mercurio mg/kg s.s. Nichel mg/kg s.s. Piombo mg/kg s.s. Rame mg/kg s.s. Fig. 52 Riepilogo valori metalli presenti nei sedimenti di ogni stazione Gli altri inquinanti chimici determinati sui sedimenti presentano dei valori inferiori o comunque prossimi ai limiti di quantificazione in tutte le 14 stazioni di monitoraggio. 66

4.5 SAGGI TOSSICOLOGICI Per il programma di monitoraggio relativo all anno 215 i saggi di tossicità sono stati effettuati su campioni di sedimento superficiale prelevati nei transetti a 5 m dalla costa (AL13, GU1, PI16, PE4, OR7, VA1 e SS1) e sui sedimenti superficiali a 3 m dalla costa (AL15, GU3, PI18, PE6, OR9, VA12 e SS2). Risultati della campagna di campionamento sedimenti Per analizzare lo strato superficiale dei transetti suddetti, sono stati utilizzati organismi quali il batterio marino Vibrio fischeri applicato al sedimento tal quale (Solid Phase Test) e le alghe marine della specie Pheodactylum tricornutum applicati alla matrice acquosa (elutriato). Nella Tabella 17 sono riportati i risultati ottenuti. Stazioni Test con Vibrio fischeri Test con Pheodactylum tricornutum Sedimento tal quale (STI) Giudizio di qualità Elutriato (% di inibizione) AL13 STI 3-42 AL15 STI 3-41 GU1 STI 3-45 GU3 STI 3-4 PI16 3 < STI 6-56 PI18 STI 3-62 PE4 STI 3-37 PE6 3 < STI 6-4 OR7 STI 3-57 OR9 STI 3-37 VA1 STI 3-32 VA12 STI 3-33 SS1 STI 3-39 SS2 STI 3-29 Giudizio di qualità Tab. 17 - Risultati della batteria di test di tossicità effettuati sulla matrice sedimento Nella prima colonna sono riportati i risultati ottenuti con il batterio Vibrio fischeri applicato al sedimento tal quale. I risultati sono espressi in S.T.I. (Sediment Toxicity Index) come rapporto tra la tossicità misurata e quella naturale stimata in relazione alla frazione pelitica contenuta in ogni campione analizzato. Dato che la tossicità dei sedimenti è riconducibile prevalentemente alla frazione pelitica in quanto essa offre una maggiore superficie di adesione o di adsorbimento dei contaminanti, tale indice permette di correlare la tossicità eventualmente presente nella frazione <63mm. A tale indice è stata correlata una scala di tossicità acuta e un giudizio di qualità che va da assente a media con relativa scala cromatica come riportato nella tabella seguente. 67

S.T.I. GIUDIZIO SCALA CROMATICA STI 3 ASSENTE 3 < STI 6 MEDIA 6 < STI 12 ALTA > 12 MOLTO ALTA Tab. 18 - Scala di tossicità acuta e un giudizio di qualità applicabile al test con Vibrio fischeri Il test con il batterio marino ha messo in evidenza che per la maggior parte dei campioni si registra un assenza di tossicità acuta. Fanno eccezione i campioni di sedimento dei transetti di Pineto a 5m e di Pescara a 3, che presentano una tossicità media. Nella seconda colonna della tabella, sono riportati i risultati ottenuti con il saggio di tossicità algale applicato alla matrice acquosa elutriato. Il test ha messo in evidenza, per tutti i campioni analizzati, un risultato di tossicità acuta assente con un effetto di eutrofizzazione per la totalità dei campioni che presuppone la presenza di nutrienti nei sedimenti analizzati tali da biostimolare una maggiore crescita delle alghe esposte alla matrice elutriato rispetto al bianco di controllo. In base alla tabella per la classificazione della tossicità proposta dal Ministero nel Programma di Monitoraggio dell ambiente marino-costiero, e anche della Tabella 2.4 delle Linee Guida Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini ICRAM- APAT (27), in funzione delle specie utilizzate nel saggio ecotossicologico e delle matrici analizzate è possibile individuare la seguente scala di tossicità: classe A (tossicità assente o trascurabile); classe B (tossicità media); classe C (tossicità alta) e classe D (tossicità molto alta). La tabella riportata di seguito mostra l insieme dei risultati. Specie test AL13 AL15 GU1 GU3 PI16 PI18 PE4 PE6 OR7 OR9 VA1 VA12 SS1 SS2 Vibrio fischeri (SPT) Pheodactylum tricornutum A A A A B A A B A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A Il test con il batterio luminescente applicato al sedimento tal quale ha in generale riconfermato un assenza di tossicità per i transetti indagati da anni. Come per le analisi effettuate sui sedimenti campionati nel 214, si conferma il dato per il transetto di Pescara a 3m che mostra una tossicità media e si osserva invece, un leggero incremento di tossicità (valore medio) per i sedimenti del transetto di Pineto a 5m. Per quanto riguarda i transetti indagati dal 211 (Alba e S.Salvo), il test ha mostrato una tossicità assente in tutti i transetti indagati. Per i transetti di Vasto, i risultati hanno mostrato un assenza di tossicità nel campione di sedimento a 5 e 3m riconfermandolo come sito di riferimento. I risultati ottenuti con il test algale applicato alla matrice acquosa elutriato, hanno riconfermato l assenza di tossicità per tutte le stazioni indagate. 68

5. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Il programma di monitoraggio marino costiero, come previsto nella convenzione con il Settore Opere Marittime della Regione Abruzzo per l anno 215, è stato portato a termine rispettando il cronoprogramma stabilito per lo svolgimento delle attività tecniche di campionamento e misure. In sintesi, dai dati raccolti, si può evidenziare quanto segue: 1. I valori relativi all indice di stato trofico per l annualità 215 evidenziano un valore medio annuo pari a 4,5 per la fascia a 5 m ed un valore di 4,3 per la fascia a 3 m dalla costa; entrambi corrispondono ad uno stato trofico buono. 2. Gli inquinanti chimici organici determinati nella matrice acqua (IPA, PCB, Pesticidi), in tutte le stazioni indagate, sono risultati sempre inferiori al limite di quantificazione. 3. Anche i microinquinanti inorganici (metalli) presentano valori spesso inferiori ai limiti di quantificazione. Per nessuno dei metalli determinati vengono riscontrati superamenti degli standard di qualità ambientale, espressi come valori medi annui (SQA-MA), previsti nelle Tabelle 1/A e 1/B del D.Lgs.172/215. In un occasione, nella stazione di Giulianova a 5 mt dalla costa, è stato rilevato, nel mese di agosto, il superamento della concentrazione massima ammissibile per il parametro Mercurio. 4. La comunità fitoplanctonica è caratterizzata da valori elevati a settembre, in coincidenza con fioriture di diatomee, in particolare Thalassionema sp, Pseudo- Nitzschia (nitzschia delicatissima complex), e a febbraio, con fioriture di Skeletonema. Non sono state individuate specie algali potenzialmente tossiche. 5. Gli inquinanti chimici determinati nella matrice sedimento, sono risultati sempre inferiori agli standard di qualità ambientale. 6. Dalle analisi granulometriche si evince che nei campioni di sedimento prelevati nelle stazioni a 5 m dalla costa, in generale, si riscontra una prevalenza della frazione sabbiosa, mentre spostandosi verso il largo (stazioni a 3 m) si ha un aumento della frazione pelitica a discapito della frazione sabbiosa. 7. Il test con il batterio luminescente applicato al sedimento tal quale ha in generale riconfermato un assenza di tossicità per i transetti indagati da anni. Come per le analisi effettuate sui sedimenti campionati nel 214, si conferma il dato per il transetto di Pescara a 3 m che mostra una tossicità media e si osserva invece, un leggero incremento di tossicità (valore medio) per i sedimenti del transetto di Pineto a 5 m. Per quanto riguarda i transetti indagati dal 211 (Alba e S. Salvo), il test ha mostrato una tossicità assente in tutti i transetti indagati. Per i transetti di Vasto, i risultati hanno mostrato un assenza di tossicità nel campione di sedimento a 5 e 3m riconfermandolo come sito di riferimento. I risultati ottenuti con il test algale applicato alla matrice acquosa elutriato, hanno riconfermato l assenza di tossicità per tutte le stazioni indagate. 8. I risultati relativi allo studio delle comunità macrozoobentonica evidenziano una buona qualità dell ecosistema marino-costiero regionale. In particolare nei transetti di Alba Adriatica, Pineto, Ortona, Vasto e San Salvo l indice risulta essere buono, nei transetti di Giulianova e Pescara risultata essere elevato. 69

6. BIBLIOGRAFIA 1. APAT IRSA-CNR, 23. Metodi analitici per le acque. Manuali e Linee guida, 29/23. 2. Avancini M., Cicero A. M., Di Girolamo I., Innamorati M., Magaletti E., Sertorio Zunini T. 26. Guida al riconoscimento del plancton dei mari italiani, Vol. I Fitoplacton. Ministero dell ambiente e della tutela del territorio DPN; ICRAM Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare. 53 3. Avancini M., Cicero A. M., Di Girolamo I., Innamorati M., Magaletti E., Sertorio Zunini T. 26. Guida al riconoscimento del plancton dei mari italiani, Vol. II Zooplancton Neritico Tavole. Ministero dell ambiente e della tutela del territorio DPN; ICRAM Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare. 198 4. Barnes, R.D. 1985. Zoologia: gli Invertebrati. Piccin ed., 1237. 5. Decreto Ministero della Sanità, 1 Settembre 199. Metodi di analisi per la determinazione delle biotossine algali nei molluschi bivalvi, nonché per la determinazione quali-quantitativa dei popolamenti fitoplanctonici nelle acque marine adibite alla molluschicoltura. G.U. 18/9/9, n.218 6. Fauvel P. 1923. Faune de France. P. Lechevalier Paris 7. Forni G., Occhipinti Ambrogi A., 24. Applicazione del Coefficiente biotico (Borja et al., 2) ad una comunità macrobentonica nel Nord Adriatico. Biol. Mar. Medit. (24), 11 (2): 22-29. 8. ICRAM-ANPA-Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Servizio Difesa Mare, 21. Programma di Monitoraggio per il controllo dell ambiente marinocostiero (triennio 21-23). Metodologie analitiche di riferimento. ICRAM - ANPA 9. Pérès, J.M. & Picard, J.. 1964. Nouveau manuel de bionomie benthique de la mer Méditerranée. Rec. Trav. Stat. Mar. Endoume, 31 (47), 137. 1. Picard, J.. 1965. Recherques qualitatives sur les biocenoses marines des substrats meubles dragables de la region maerseillaise. Thèse Doct. Sci. Nat. Aix-Marseille, 16. 11. Regione del Veneto - ARPAV, 29. Monitoraggio integrato dell ambiente marinocostiero nella Regione Veneto. Gennaio-dicembre 28. Analisi dei dati osservati nell anno 28. A cura di Vazzoler M., Zogno A.R., Ancona S., Barbaro J., Berti L., Bon D., Buosi A., D Amico M.L., Delli Quadri F., Fassina D., Guardati L., Guzzinati R., Iacovone V., Lonigo A., Rossi S., Rizzardi S. 12. RICARD M., 1987. Atlas du Phytoplancton Marin. Vol. I. Ed. du CNRS, Paris. 297 13. Riedl, R. 1991. Fauna e flora del Mediterraneo. Muzzio Ed., 777. 14. Rouse G., Pleijel F., 21. Polychaetes. Oxford University Press, Hong Kong, 354 15. SOURNIA A., 1986. Atlas du Phytoplancton Marin. Vol. 1. Ed. du CNRS, Paris. 22 16. Tomas R. C. 1997. Identifying Marine Phytoplankton. Academic Press. 835. 7

Dati chimici colonna d acqua; Dati chimici sedimenti ALLEGATI 71

E O S N REGIONE ABRUZZO LOCALITA' VILLA ROSA COMUNE DI TORTORETO COMUNE DI ALBA ADRIATICA COMUNE DI ALBA ADRIATICA COMUNE DI TORTORETO LINEA DI COSTA APRILE 218 LINEA DI COSTA APRILE 218 LINEA DI COSTA APRILE 218 LINEA DI COSTA APRILE 218 UNICA 1:1:5 IL TECNICO del Servizio Opere Marittime APRILE 218 (Geom. Franco MACEDONIO) FOCE FIUME SALINELLO COMUNE DI MARTINSICURO FOCE FIUME VIBRATA DATUM: WGS-84 UTM COMUNE DI GIULIANOVA