Giorgio Glaviano. Sbirritudine



Documenti analoghi
Maschere a Venezia VERO O FALSO

Amore in Paradiso. Capitolo I

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

Mafia, amore & polizia

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

E Penelope si arrabbiò

INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI

La cenerentola di casa

Riflessioni della classe IV^A dopo l'incontro con Padre Fabrizio

All. 1 UDL Il viaggio - Elaborati alunnni Francesca Pulvirenti 1

PRONOMI DIRETTI (oggetto)

L albero di cachi padre e figli

Io..., papà di... ricordo, mi emoziono, racconto! giugno 2015

ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI

<Documents\bo_min_3_F_17_ita_stu> - 1 reference coded [1,94% Coverage]

LISTA DIALOGHI. Non ti aspettavo. di barbara rossi prudente

IL MIO CARO AMICO ROBERTO

ADE CERCA MOGLIE. Completa. Rispondi

Angeli - Voglio Di Piu' Scritto da Joel Lunedì 11 Agosto :19

PAOLO VA A VIVERE AL MARE

NONA LEZIONE L AUTOSTOP

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

Attraversando il deserto un cammino di speranza

Maggio 2014 San Vito. Laboratorio di narrazione con mamme straniere e italiane

4. Conoscere il proprio corpo

1. Ascolta la canzone e metti in ordine le immagini:

IL COLORE DELL ACQUA. Che cosa vuol dire trasparente? IL SAPORE DELL ACQUA I bambini dicono

<Documents\bo_min_13_M_16_ita_stu> - 1 reference coded [2,49% Coverage]

CONSIGLI PER GIOVANI NAVIGANTI (anche già navigati).

Indice. Pasta per due... pag. 5. Scheda culturale - Le carte... pag. 42. Esercizi... pag. 45. Soluzioni degli esercizi... pag. 63

EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014

LE NOSTRE CANZONI DI NATALE

- Siamo lontani - Andremo lontano. - Lontani - Nessuno ci avvicina

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

e quando tutta la tomba era ormai coperta di fiori siamo tornati a casa anche noi orfani di una vita esemplare.

TELEFONO AZZURRO. dedicato ai bambini COS E IL BULLISMO? IL BULLISMO?

PROCEDIMENTO PENALE NR. 8/08 CORTE D ASSISE E NR. 9066/2007 R.G.N.R. ELENCO DELLA DIFESA DI SOLLECITO RAFFAELE

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

IL SOGNO di GIUSEPPE Canzoni

Donacibo 2015 Liceo classico statale Nicola Spedalieri di Catania

Abbi il piacere di leggere fino alla fine...(poi pensa... E scegli l opzione numero 1)

CHE COSA TI FA VENIRE IN MENTE QUESTA PAROLA?

I NONNI FANNO LA STORIA. La seconda guerra mondiale

SETTIMA LEZIONE LUCIA NON LO SA

Classe di livello B1+ Apprendenti stranieri di età tra anni. Attività sull immigrazione. Berline Flore Ngueagni Università Ca Foscari

Titivillus presenta. la nuova collana I Diavoletti curata da Anna Dimaggio per piccini e grandi bambini. Buon viaggio, si parte!

FAVOLA LA STORIA DI ERRORE

Esercizi pronomi indiretti

COME PARLARE DI DISLESSIA IN CLASSE.

DA IPSOA LA SOLUZIONE PER COSTRUIRE E GESTIRE IL SITO DELLO STUDIO PROFESSIONALE!

12. Un cane troppo fedele

Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali

La truffa si sta diffondendo dal Canada con velocità impressionante.

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI

Italiano Test d ingresso

pag. 1 Quand'ero piccolo mi ammalai: mi sentivo sempre stanco, volevo sempre bere e fare pipì

La Sagrada Famiglia 2015

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

Da dove nasce l idea dei video

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

HOLTER MONITOR. Illustrazione di Matteo Pericoli 2002

Ciao, intanto grazie per essere arrivato/a fin qui.

A.1 Leggere i testi da 1 a 5. Indicare nel Foglio delle Risposte, vicino al numero del testo, la

Internet i vostri figli vi spiano! La PAROLA-CHIAVE: cacao Stralci di laboratorio multimediale

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/ /4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

informazioni che si può leggere bene, chiaro con caratteri di scrittura simile a quelli usati nella stampa, ma scritti a mano chi riceve una lettera

Il principe Biancorso

LANCIAMO UN DADO PER DECIDERE CHI DEVE INIZIARE IL GIOCO. PARTIRA IL NUMERO PIU ALTO

KUALID CHE NON RIUSCIVA A SOGNARE

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

Lasciatevi incantare

Attimi d amore. Scende come la pioggia un petalo di rose e quando ti vedo perdo la testa per te mia cara ragazza

PROVE DI VERIFICA FINALE DI ITALIANO CLASSE III

Non ho idea se è la prima volta che vedi un mio prodotto oppure se in passato le nostre strade si sono già incrociate, poco importa

Sabato vengono due ragazzi che abitano nella Svizzera italiana a prendere il nostro cucciolo esotico.

Una vita a tappe...ricominciare

La strage di Capaci raccontata da Tina Montinaro

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

Matrimonio e bambini per la coppia omosessuale

BEATI VOI MI FA#-7 LA MI LA MI FA#-7 LA6 MI LA Beati voi, beati voi, beati voi, beati voi. BEATI VOI

- Italiano online Livello intermedio Il futuro Il futuro semplice

NON PERDIAMOCI DI VISTA

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

STORIA PERSONALE Elena Grossi, Marina Imposimato sc. pr. Baracca Laura Michelini Monica Turini sc. pr. Balducci

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

IRINA E GIOVANNI. La giornata di Irina

Brand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione

Metodologia della ricerca

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

creativitoria 100% MADE IN ITALY

lettera raccomandata. Ecco alcune parole ed espressioni che possono aiutarti a capire meglio il testo.

Esercizi pronomi accoppiati

Università degli Studi di Genova. Anno Accademico 2011/12 LIVELLO A1

IL CORPO, LA MENTE, LA COMUNICAZIONE

PROGETTO DI MATEMATICA GRUPPO ANNI 3

Incredibile Romantica. Dimentichiamoci Questa Città

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

Transcript:

Giorgio Glaviano Sbirritudine

Proprietà letteraria riservata 2015 RCS Libri S.p.A., Milano ISBN 978-88-17-08135-1 Prima edizione: maggio 2015 Questo libro è il prodotto dell immaginazione dell Autore. Nomi, personaggi e luoghi sono fittizi o usati in modo fittizio. Gli avvenimenti raccontati sono ispirati a una storia vera.

Sbirritudine A Emanuela, Tiziana e Mario. A tutti quelli che continuano a combattere.

1 È sera e sono a casa. Non sono di servizio, una delle poche volte. In tv c è Il Gattopardo. Mia moglie lo adora. Tancredi, Angelica e tutto il resto. Io è la prima volta che lo vedo. Preciso identico a quell altro film: Il Padrino. Un boss vecchio stampo, il mondo che cambia intorno a lui e il problema della successione. Se fossi vissuto nel 1860, al principe di Salina gli avrei sminchiato la vita. Sono quelli come lui che hanno voluto la mafia, che l hanno usata, sfruttata e aiutata. Anche loro erano Cosa Nostra. Io sono un poliziotto. Un poliziotto siciliano. Un controsenso. I siciliani odiano lo Stato: questa camurr a l ho sentita troppe volte. Io credo che invece noi lo Stato lo accettiamo eccome. Ne abbiamo due in Sicilia: lo stato italiano e quello di Cosa Nostra. Hai un negozio? Paghi doppio: tasse e pizzo. Cerchi lavoro? Chiedi a conoscenti fidati e ad amici poco raccomandabili. Ti fregano la macchina? Forze dell ordine e uomini d onore stanno là apposta. Mentre mia moglie si commuove per il film, a me mi è acchianˆta una raggia che ho voglia di spaccare tutto. Quando sono di servizio l adrenalina ce l ho al posto del sangue. Quando stacco invece mi sento male. Rimanere a 7

casa mi fa venire il mal di testa. Fosse per me starei sempre in giro per vedere cosa stanno combinando quelli. Loro, i punciùti, sono là fuori a tramare, a sfirniciàrsi per capire come ti devono fregare. Notte e giorno. Per chi non è nato qui è difficile capirlo. Qualche anno fa è venuto giù da noi un parente alla lontana, nato e cresciuto in Padania. Come minchia si chiamava? Vabbe. Mia moglie mi ha chiesto di fargli fare la gita delle bellezze della nostra isola. Ma quello era una taddar ta che non la finiva mai di parlare. Aveva quel tono accondiscendente e arrogante, di quelli che ti compatiscono perché vivi in terra di mafia e la colpa è tua che non ti ribelli. Lo carico in macchina e partiamo. E incomincio: qui è stato ammazzato tizio a colpi di lupara, qui c era la raffineria di droga più grande mai scoperta al mondo, qui c hanno messo una bomba Il parente se n è voluto tornare al Nord la sera stessa. Era una testa di buàtta, non poteva capire. Ma che la mafia qui è dappertutto, questo un siciliano lo sente. Noi nasciamo con i cinque sensi regolamentari e in più c abbiamo quello per Cosa Nostra. Sei sceso dalla macchina dopo che uno te l ha inchianàta perché non si è fermato allo stop e tu lo capisci subito se è meglio che non ti avvicini e ti stai zitto. Risali in macchina e te ne torni a casa muto muto. Perché lo senti nello stomaco che quello è pericoloso e che appartiene a qualche famiglia. Questo gli altri italiani non lo capiscono. Sono capaci di tirare subito fuori il CID, la penna e la patente e di finire fidduliàti a coltellate senza neanche avere il tempo di parlare. A un siciliano che fa il poliziotto, il sesto senso per la mafia gli si affina ancora di più. Gli uomini d onore la 8

chiamano sbirritudine. Io ce l ho all ennesima potenza. Anche mio padre era poliziotto. Ha servito a Bonifacio, uno dei paesi più mafiosi nella storia della mafia. Io ci sono nato in questo paese. Ecco perché gli Õntisi li sento a chilometri di distanza. Anni fa, a Milano, in un locale ho visto uno, parlava con l accento milanese ed era vestito come un lombardo doc. Sorrisi, parole e valigetta. Io però mi ero squietato. Non me la raccontava giusta, quello. Sentivo che era uno di loro. Per come si muoveva. Perché loro si muovono diversamente. Hanno un aria diversa dagli altri, quell aria là da scanazzati. Ogni gesto è un offesa. Lo fanno apposta. E tu non te ne accorgi, se non lo sai. Ti disprezzano pure nel modo di prendere la tazzina del caffè. Ti guardano e ti considerano come una cosa inutile. Perché si reputano superiori. Migliori di te. Più sperti e intelligenti. Io ormai lo conosco bene il loro modo di annacˆrsi. Camminano piano. Nessuna fretta. Guardano sempre dritto. Non si voltano mai e non si guardano intorno, come se il mondo non esistesse. Le mani sempre in tasca. Mai gesti inutili. Tutto nei loro movimenti è sempre calcolato. Pure la quantità esatta d aria che respirano. Fanno ogni cosa con lentezza, misurati e controllati. Sono animali a sangue freddo. Quella sera io e il collega gli abbiamo chiesto i documenti e infatti il milanese doc era un siciliano appartenente a una famiglia a rischio. Sembrano uguali a tutti gli altri e invece sono mali ti. Malacarne in tutto e per tutto. Il Gattopardo è a metà. Io sono sdivacato sul divano. Mia moglie è sulla sedia. Anna si mette sempre lì quando guarda un film o legge un libro che le interessa. Anche quando parla con i nostri figli. Non sta mai in piedi o sul 9

divano o chissà dove. Si mette sulla sedia. È concentrata e ti presta la massima attenzione. Io a casa sono sempre un cataplasimo. Sono stanco per le troppe ore passate a baliˆre qualche mafioso. È lei che ha cresciuto i nostri figli. Io c ero solo le volte che il lavoro me lo permetteva, cioè mai. Se i ragazzi non sono finiti a fare cazzate è merito suo. Me la racconto dicendomi che io tengo a posto il mondo fuori e lei quello in casa. Ma so che non è vero. Io lì fuori ho assicutˆto mafiosi tutto il giorno. Questo è quello che fa un poliziotto. Invece di stare con la famiglia sta con i mafiosi. Passa tutto il giorno con questi pezzi di fango e cerca di non sporcarsi troppo. Finito il corso di addestramento a Roma potevo scegliere. Andare al Nord o restare al Sud. Il Nord era come andare in Europa, fare un viaggio nel futuro di mille anni e vivere un sogno. Così almeno la vedevano i miei colleghi. Uno di loro mi aveva chiesto pure chi caspita me lo faceva fare di schierarmi in prima linea. E come glielo spiegavo? Lui il sesto senso non ce l aveva e non capiva che il Nord era già stato colonizzato. La Sicilia ha sicilianizzato l Italia. L ha infettata con il morbo di Cosa Nostra. Ecco perché ho deciso di tornare giù. Giù o su era lo stesso. Anna è sempre lì che si sciroppa sto film di trine e minchiate. Io invece non riesco a staccare. Ormai il lavoro me lo porto a casa, nella testa. La sera mangio pasta con mia moglie e i nostri figli e penso a Carmelo Pasta, detto Pino Vastedda, anni trentasette, uomo d onore appartenente alla famiglia Collica del mandamento di Santa Margherita, coniugato con Rosa Finazzo, figlia di Francesco Finazzo, detto Cicco Õu Mulunaro, sessantaquattro anni Non stacco mai. Penso a loro tutto il giorno. La 10

notte in sogno li catturo. E la mattina quando mi sveglio loro purtroppo sono fuori. Pubblicità. Mio figlio rientra. Ciao pa. Ciao ma. È un adolescente. È già tanto che ci saluti. Sua madre gli chiede cosa ha fatto e dove è stato. Lui dice niente, lo sai, il solito. Mi guarda. Io lo guardo. Muti tutti e due. Io alla sua età neanche mi sognavo di diventare sbirro. Ricomincia il film. Il principe di Salina rifiuta di fare il senatore per il Regno d Italia. Lo farà suo nipote, che è la stessa cosa. Tutto cambia perché deve restare com è. La mafia aveva vinto già allora. Dalla sedia, mia moglie mi controlla. Vuole capire se mi sono addormentato. Non gliel ho detto che ormai non dormo più di due, tre ore a notte, e mai di fila. Voglio evitare sciarre in famiglia. Lei va a dormire. Buonanotte amore. Buonanotte a te. Chiude la porta. Anna, quante te ne ho fatte passare. Lo so. Non è facile la vita con me. Ma finché resisto, il mio lavoro me lo devo assuppˆre solo io. Cambio canale a ripetizione. Tanto non c è niente. Mi aspetta una notte bella lunga. L insonnia è un muro. Ti puoi inventare il cazzo che vuoi. Leggere, contare e spararti tisane a raffica. Il muro se ne sta lì e neanche ti guarda. È come durante gli appostamenti. Anche lì il tempo non passa mai. Chiuso in macchina tutta la notte. Se accanto hai un amico, un collega fidato, non c è nulla da dire: vi conoscete già troppo. Il silenzio ve lo portate tutt e due da casa. Se invece di fianco hai qualcuno che conosci poco, la prima ora ti passa tranquilla a discutere della famiglia, dei turni, di dove hai prestato servizio. Può capitare di parlare di sport, ma è sempre notte fonda e dopo 11

un po ti rompi di discutere di undici stronzi che guadagnano una barca di soldi e non fanno altro che correre dietro a una palla. E così si scivola nel silenzio. Un ora. Due. Tre. Al buio. E allora pensi. Minchia quanto pensi. Guardi la sagoma della villa che tieni sotto sorveglianza e ti chiedi che ci stai a fare lì in macchina con uno sconosciuto seduto accanto. Pensi a tua moglie sola a casa e ai tuoi figli che non conosci. Poi, io penso a mio padre che se n è andato quando ero un ragazzino. E maledico quei bastardi che dormono come dei bambini dentro quella villa monumentale davanti a me. E lì mi viene voglia di scendere dalla macchina e tornare a casa. Domani aspetto una telefonata. Anzi, la telefonata. «A mezzogiorno ti chiameranno», così mi ha detto. «Puntualità, mi raccomando.» Vaffanculo. Più puntuale di così. Sono le undici della sera prima e sono già seduto accanto al telefono. Mi stinnìcchio sul divano e metto su un canale qualunque. Perché tra dieci minuti mi chiederò di nuovo come è iniziato tutto. Ogni sera ricomincio così. Come un condannato a morte.