Liberati senza merito né credito: creature nuove, con legami buoni
Il corpus paolino... Lettere di Paolo Prima lettera ai Tessalonicesi (da Corinto nel 50-51) Prima lettera ai Corinzi (da Efeso nel 53-54) Lettera ai Filippesi (da Efeso nel 54-55) Lettera a Filemone (da Efeso nel 54-55) Seconda lettera ai Corinzi (da Filippi nel 55-56) Lettera ai Galati (da Efeso nel 56-57) Lettera ai Romani (da Corinto nel 57-58) Lettere pseudoepigrafiche Lettera ai Colossesi Lettera agli Efesini Seconda lettera ai Tessalonicesi Prima lettera a Timoteo Seconda lettera a Timoteo Lettera a Tito Lettera agli Ebrei: non è di Paolo ma non è nemmeno attribuita a lui
La lettera ai Galati: una lettera polemica e rivelatrice Scritta da Efeso, negli anni 56/57: Paolo difende la sua autorità ma soprattutto il suo vangelo, in una comunità provocata da predicatori giudaizzanti; Paolo chiama i Galati stupidi Si sono lasciati ingannare da predicatori giudaizzanti che insistono a presentare la Legge come necessaria per la salvezza (un altro vangelo?) Ma quello che conta è la fede, se questo Dio si fa vicino alle vite-spazzatura come quella di Paolo
«Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo» (Gal 1-6-7)
L origine del suo ministero è divina «Paolo, apostolo non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti» (Gal 1,1)
«Vi dichiaro dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo; infatti io non l'ho ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri». (Gal 1,11-14)
«Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me» (Gal 2,20)
L accordo con la Chiesa di Gerusalemme «In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore». (Gal 1,18-19)
«e riconoscendo la grazia a me conferita, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a me e a Barnaba la loro destra in segno di comunione, perché noi andassimo verso i pagani ed essi verso i circoncisi». (Gal 2,9)
La coerenza della sua predicazione «dalle opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno» (Gal 2,16)
Le opere della legge inutili per la salvezza: Circoncisione Osservanza del sabato Osservanza delle regole alimentari (cibi puri e impuri)
Che cosa vuol dire giustificazione? È un termine tecnico per indicare una buona relazione con Dio, l amicizia con Dio. A renderci giusti è il tipo di legame che abbiamo con Dio = figliolanza
Differenze liberate: la tentazione del vanto «Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo e donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa» (Gal 3,24-29)
Saulo, il persecutore chiamato come apostolo Un Dio che si fa prossimo a chi vive nella spazzatura è un Dio che ama senza porre condizioni
Fratelli e sorelle, perché figli ed eredi «Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché noi ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli ne prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio». (Gal 4,4-7)
La libertà di amare «Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri». (Gal 5,13)
«Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri» (Gal 5,26)
«Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo» (Gal 6,2)