U. IRTI, F. COLUCCI UN INSEDIAMENTO DELL'ETÀ DEL BRONZO A SCURCOLA MARSICANA (L'AQUILA)

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Atti Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., Serie A, 91 (1984) pagg. 349-356, fig. 1. U. IRTI, F. COLUCCI UN INSEDIAMENTO DELL'ETÀ DEL BRONZO A SCURCOLA MARSICANA (L'AQUILA) Riassunto - Gli Autori danno notizia della scoperta di un insediamento dell'età del Bronzo a Scurcola e descrivono il materiale raccolto in superficie, ascrivibile all'appenninico, subappenninico e protovillanoviano. Abstract - A Bronze Age settlemenl near Scurcola Marsicana (L'Aquila). The discovery of a Bronze Age settlement near Scurcola, in the Marsica region, is reported. The material collected from the surface can be ascribed to the Apennine, Subapennine, Protovillanovan cultures. Key words - Bronze Age, Apennine, Subapennine, Protovillanovan cultures - L'Aquila. Nel novembre del 1983 gli scriventi scoprirono, lungo il canale di bonifica che scorre nei pressi di Scurcola Marsicana, ai piedi del monte S. Nicola, versante E, una necropoli dell'età del Ferro, con tombe a circolo (COLUCCI, IRTI, 1983). Le notevoli dimensioni dell'area sepolcrale e gli interessanti materiali recupeni.ti stimolarono un'ulteriore e più attenta ricognizione della zona circostante, al fine di individuare il relativo abitato. Fu possibile quindi accertare la presenza, in tutta la fascia pedemontana, di abbondanti frammenti ceramici, in prevalenza di età romana, associati ad altri certamente più arcaici, ma di incerta attribuzione (700 slm; IGM Avezzano, F. 145, II, SE). Proprio in corrispondenza del tracciato di un acquedotto sono stati invece raccolti alcuni frammenti ceramici sicuramente ascrivibili all'età del Bronzo. Dei più significativi si fornisce la descrizione con il presente lavoro:

350 IRTI U. - COLUCCI F. frammento di ciotola carenata, decorato sulla spalla con due nastri orizzontali e paralleli incisi, che racchiudono una catena di rombi, tangenti per i vertici; ceramica semifine di colore rossiccio, lisciata (fig. 1, n. 1); frammento di orlo estroflesso, decorato sulla faccia interna con la incisione di due linee orizzontali e parallele che racchiudono un rombo, verosimilmente inserito in una fila di rombi tangenti per i vertici; ceramica semifine di colore nero, lisciata ed appena lucidata (fig. 1, n. 2); frammento di parete decorato con incisioni che lasciano intravedere un motivo analogo al precedente; ceramica semifine di colore nerastro, lisciata (fig. 1, n. 3); frammento di parete convessa, decorato con una fila orizzontale di rombi concentrici incisi; ceramica semifine di colore nero, lisciata (fig. 1, n. 4); frammento di ciotola carenata, decorato sulla spalla con l'incisione di una linea orizzontale, sulla quale poggia un triangolo con il vertice verso l'alto; ceramica semifine di colore nerastro, lisciata' (fig. 1, n. 5); frammento di ciotola carenata, che reca sulla spalla tre intagli di un motivo decorativo non ricostruibile; ceramica grossolana di colore nerastro, poco lisciata (fig. 1, n. 6); frammento di ciotola carenata, decorato sulla spalla con un nastro angolare inciso, campito con sottilissimo tratteggio obliquo, riempito di pasta bianca; ceramica semifine di colore rossiccio, abbastanza lisciata (fig. 1, n. 7); frammento di parete decorato con tre nastri curvilinei incisi, di cui quello centrale è più largo e liscio, mentre gli altri due sono più stretti e campiti con tratteggio obliquo; tracce di pasta bianca di riempimento; ceramica semifine di colore nerastro, poco lisciata (fig. 1, n. 8); frammento di parete decorato con un nastro inciso campito a tratteggio obliquo; tracce di pasta bianca; ceramica semifine di colore bruno, poco lisciata.(fig. 1, n. 9); frammento della spalla di una probabile ciotola carenata, decorato con una fascia orizzontale che racchiude un complesso motivo inciso, a meandro rettilineo, di imperfetta esecuzione, con'

UN INSEDIAMENTO DELL'ETÀ DEL BRONZO ECC. 351 nastri lisci che si alternano ad altri campiti a tratteggio trasversale, obliquo ed a zig-zag; presenti tracce di pasta bianca di riempimento; ceramica semifine di colore rossiccio, poco lisciata (fig. 1, n. 10); frammento di orlo estroflesso, decorato con un nastro ad intaglio, forse curvilineo, campito con profondi punti impressi; ceramica grossolana di colore nerastro, poco lisciata (fig. 1, n. 11); frammento di ciotola carenata, decorato sulla spalla con nastri angolari incisi, campiti con una fila di punti impressi; ceramica rossiccia, semifine, lisciata e lievemente lucidata (fig. 1, n. 12); 7 11 13iii11 18 16 17 19 Fig. 1 - Frammenti ceramici decorati: nn. 1-19; peso fittile: n. 20 (112 grand. nat.).

352 IRTI U. - COLUCCI F. frammento di ciotola carenata, decorato con un nastro orizzontale inciso, campito con una fila di punti impressi; ceramica semifine di colore rossiccio, lisciata (fig. 1, n. 13); frammento di parete ricurva, decorato con un nastro curvilineo inciso sul quale corre una fila di punti impressi; tracce di pasta bianca di riempimento; ceramica semifine di colore rossiccio, poco lisciata (fig. 1, n. 14); frammento cii manico nastriforme verticale, con foro mediano, apici probabilmente rilevati e margini appiattiti; sulla faccia interna è decorato con una doppia fila di punti impressi che corre parallelamente ai margini; cé!ramica semifine di colore brunomarroncino, poco lisciata (fig. 1, n. 15); frammento di ansa a maniglia quadrangolare, forse impostata obliquamente subito al di sotto dell'orlo; ceramica semifine di colore rossiccio, abbastanza lisciata; frammento di ciotola carenata con spalla troncoconica chiusa e ad orlo estroflesso; diametro maggiore alla carena; ceramica semifine di colore. nerastro, poco lisciata; frammento di piccola ciotola carenata, con spalla tronco conica chiusa e breve orlo estroflesso; diametro massimo alla carena e fondo a pareti convesse; ceramica semifine di colore rossiccio, poco lisciata; frammento di piccola ciotola carenata, con breve spalla troncoconica chiusa ed orlo estroflesso; diametro massimo alla carena e fondo a pareti convesse; ceramica semifine di colore nerastro, lisciata ed appena lucidata; frammento di ciotola con orlo lievemente rientrante e corpo troncoconico; ceramica semifine di colore bruno, lisciata e con accenno di lucidatura; frammento di vaso biconico, con breve orlo lievemente estroflesso e collo troncoconico unito al corpo mediante una costolatura orizzontale; ceramica semifine, di colore bruno rossiccio; frammento di olla a corpo globulare, con breve orlo estroflesso; ceramica semifine di colore bruno, appena lisciata e lucidata; frammento di spalla arrotondata, con attacco di probabile collo troncoconico; ceramica semifine di colore marroncino, abbastanza lisciata e lucidata;

UN INSEDIAMENTO DELL'ETÀ DEL BRONZO ECC. 353 due frammenti di pareti lievemente convesse, con solcature concentriche; ceramica semifine di colore nerastro, abbastanza lisciata e lucidata (fig. l, nn. 16 e 17); due frammenti di parete con bugnetta impostata sulla carena e sovrastanti solcature concentriche; ceramica semifine di colore bruno, appena lisciata e lucidata (fig. l, nn. 18 e 19); due pesi da telaio, di forma piramidale, con foro orizzontale passante sulla sommità; ceramica grossolana di colore bruno, abbastanza lisciata e lucidata (fig. 1, n. 20). OSSERVAZIONI I materiali descritti attestano la presenza di un insediamento senz'altro ascrivibile all'età del Bronzo, nel cui ambito, peraltro, non è facile operare un tentativo di assegnazione cronologica dei vari reperti, poiché nella Marsica non abbiamo ancora dati stratigrafici di sicuro riferimento. È possibile, quindi, svolgere solo alcune considerazioni di raffronto con materiali tipologicamente affini, provenienti dalla Grotta a Male di Assergi e da alcuni siti laziali, le cui sequenze stratigrafiche rappresentano tuttora gli unici punti di riferimento nello studio delle diverse culture succedutesi durante l'età del Bronzo nell'abruzzo aquilano e zone limitrofe. Per quanto riguarda i frammenti decorati ad incisione, si possono individuare tre varietà di motivi: a linee incise, più o meno profonde, che formano figure geometriche (rombi, triangoli); a nastri incisi (angolari e curvilinei), campiti con tratteggio obliquo o trasversale, più O meno fitto; sempre a nastri incisi, ma campiti con una fila di punti impressi. Si tratta di motivi che trovano riscontro nei livelli della «media età del Bronzo», sia nella Grotta a Male che in area laziale. La fila orizzontale di rombi incisi (fig. 1, nn. 1 e 2) riconduce ai momenti più arcaici della cultura appenninica laziale (fase 1 A della Fugazzola, corrispondente alla prima parte del Bronzo medio del Peroni), come accertato negli insediamenti di Luni (tr. 12, str. 15) e di Valle Ottara (FUGAZZOLA DELPINO, 1973, pp. 209, 224 e 242). Al medesimo orizzonte può ascriversi la fila di rombi concentrici (fig. 1, n. 4), rinvenuta nel complesso di Toffia (Fu GAZZOLA DELPINO,

354 IRTI U. - COLUCCI F. 1973, pp. 209 e 249) e, in ambito abruzzese, nello strato 4 d della Grotta a Male, attribuito appunto all'appenninico. antico del Peroni (PANNUTI, 1969, fig. 6, n. 2 e fig. 14, n. 16). Per gli altri motivi decorativi, va rilevato che nell'area laziale i nastri campiti a tratteggio trasversale od obliquo sono assai frequenti in tutto l'appenninico (fase 1 A e 1 B della Fugazzola: cfr. op. cit., p. 255). È bene anche segnalare che nella vicina Grotta di Val dei Varri, proprio ai confini con l'abruzzo, sono stati rinvenuti diversi frammenti decorati con nastri arigolari o curvilinei incisi, campiti con tratti obliqui o trasversali, tutti assegnati dalla Fugazzola alla fase 1 B (FUGAZZOLA DELPINO, 1973, p. 247), mentre nella Grotta a Male questo motivo è presente negli strati 4c, 4b e 4, cioè in un più lungo arco della fase appenninica (PANNUTI, 1969, figg. 8, n. 1; lo, n. 3; 13, nn. 1, lo e Il; 14, n. lo). Quanto ai nastri campiti con una fila di punti impressi, si tratta di motivo ascrivibile ad un momento avanzato dell'appenninico (fase 1 B della Fugazzola e strato 4c della Grotta a Male). Per gli altri frammenti vascolari si può solo osservare che le ciotole carenate prive di decorazione sono tutte del tipo piuttosto basso e largo, con diametro maggiore alla carena, e trovano quindi riscontri sia nell'appenninico che nel subappenninico. Il frammento di ansa a maniglia quadrangolare corrisponde al tipo assegnato dalla Fugazzola alla fase laziale 1 A-B (FUGAZZOLA DEL PINO, 1973, p. 259 e fig. 9, nn. 8 e 9), che invece è presente nello strato 3 della Grotta a Male e quindi nel livello attribuito al «Bronzo recente» (PANNUTI, 1969, fig. 15, n. 12). La ciotola ad orlo rieritrante, i frammenti con bugnetta e solcature, nonché i pesi piramidali, sembrano invece attestare livelli del Bronzo finale e forse anche della prima età del Ferro. Un cenno particolare merita, da ultimo, il manico nastriforme verticale, con foro centrale ed apici rilevati (fig. 1, n. 15), che sembra trovare il suo più chiaro riscontro nell'esemplare rinvenuto nello strato 3 della Grotta a Male, che. a sua volta - come osserva il Peroni - richiama esemplari del tutto simili dell'ausonio I di Lipari (PANNUTI, 1969, fig. 26, n. 8 e pago 250). Anche per la Lollini questo tipo di manico va annoverato tra gli elementi che caratteriz-. zano alcuni insediamenti subappenninici, definiti «puri» (LOLLINI, 1979, figg. 1, n. 17 e 2, n. 18).

UN INSEDIAMENTO DELL'ETÀ DEL BRONZO ECC. 355 Ma la vera peculiarità del nostro reperto è la decorazione interna a banda non marginata di punti profondamente impressi, sintassi decorativa estranea alla sfera culturale subappenninica, che ricorda motivi diffusi nell'ambito delle culture eneolitiche, come quelle di Ortucchio e Conelle (RADMILLI, 1974 e 1977), mentre fra gli insediamenti appenninici dell'italia centrale trova solo un generico confronto in alcuni frammenti di Luni, decorati con file di punti impressi, realizzati peraltro secondo una tecnica ritenuta analoga alla «falsa cordicella» (FuGAZZOLA DELPINO, 1973, p. 208 e figg. 41, n 6 e 45, n. Il). Giova comunque ricordare che, in linea generale, la decorazione della faccia interna dei manici non rappresenta una novità, trattandosi di motivo diffuso anche nella fase 1 B laziale e quindi in un momento avanzato dell'appenninico, anche se in manici di diversa foggia e, da quanto sembra risultare, sempre con motivi decorativi diversi (per tutti: cfr. FUGAZZOLA DELPINO, 1973, p. 190 e fig. 92, nn. 3 e 6). I materiali rinvenuti a Scurcola, per concludere, sembrano documentare, almeno sotto il profilo tipologico, le principali fasi culturali dell'appenninico, subappenninico e protovillanoviano, con probabile continuità nella prima età del Ferro. Testimonianze di tipo appenninico e subappenninico provengono da altri insediamenti del bacino del Fucino, come Ortucchio (IRTI, 1981), Venere (IRTI, 1982), Trasacco (IRTI, 1981a) e Collelongo (GRIFONI CREMONESI, 1973), mentre ben più consistente è la presenza protovillanoviana, documentata, oltre che nei predetti villaggi, anche in quelli di Luco dei Marsi (IR TI, GROSSI, 1983), Cerchio e Celano (IRTI, 1984). È bene da ultimo osservare che in tutta l'area circostante il nuovo insediamento di Scurcola affiorano abbondanti frammenti ceramici, sicuramente di epoca più tarda ed in parte forse coevi della vicina necropoli (COLUCCI, IRTI, 1983), sicché potrebbe esservi una sovrapposizione di livelli fino all'età romana, al pari di quanto rilevato nelle immediate vicinanze del villaggio di Collelongo. Si verrebbe in tal modo a delineare una possibile distinzione tra i villaggi pedemontani (Scurcola e Collelongo) e quelli posti nell'interno dell'alveo del Fucino (Ortucchio, Luco dei Marsi, Trasacco, Celano e Cerchio), dove mancano testimonianze dell'età del Ferro e successive, in quanto furono abbandonati, verosimilmente a seguito dell'innalzamento delle acque del lago.

356 IRTI U. - COLUCCI F. RINGRAZIAMENTI Ringraziamo i proff. Renata Grifoni Cremonesi e Giuliano Cremonesi per i preziosi suggerimenti forniti e la Soprintendenza Archeologica d'abruzzo per aver consentito la pubblicazione dei materiali. OPERE CITATE COLUCCI F., IRTI U. (1983) - Una necropoli dell'età del Ferro a Scurcola Marsicana. Atti Soc. Tosc. Sco Nat., Mem., ser. A, 90, 327-333. Fu GAZZOLA DELPINO M.A. (1973) - Testimonianze di cultura appenninica nel Lazio. Firenze, 318 pp. GRIFONI CREMONESI R. (1973) - Prime ricerche nel villaggio dell'età del Bronzo di Collelongo nel Fucino. Riv. Sco Preist., 28, 495-524. IRTI U. (1981) - Testimonianze dell'età del Bronzo ad Ortucchio. Atti Soc. Tosc. Sco Nat., Mem., ser. A, 88, 261-286. IRTI U. (1981a) - Atti del I Convegno Regionale dei beni culturali ed ambientali d 'Abruzzo, Chieti, 80-85. IRTI U. (1982) - Prime testimonianze di un insediamento dell'età del Bronzo a Vene re (Fucino). Atti Soc. Tosc. Sco Nat., Mem., ser. A, 89, 163-172. IRTI U., GROSSI G. (1983) - Un villaggio del Bronzo finale a Luco dei Marsi (Fucino - L'Aquila). Atti Soc. Tosc. Sco Nat., Mem., ser. A, 90, 335-349. IRTI U. (1984) - Nuovi insediamenti protovillanoviani nel Fucino: Cerchio e Celano. Atti Soc. Tosc. Sco Nat., Mem., ser. A, 91, in stampa. LOLLINI D.G. (1979) - Il Bronzo finale nelle Marche. Riv. Sco Preist., 34, 179-215. PANNUTI S. (1969) - Gli scavi di Grotta a Male presso L'Aquila. Bull. Palet. [tal., n.s. 20, 78, 147-258. RADMILLI A.M. (1974) - Popoli e civiltà dell'italia antica. VoI. I, Roma, 536 pp. RADMILLI A.M. (1977) - Storia dell'abruzzo dalle origini all'età del Bronzo, Pisa, 457 pp. (ms. preso il 1 dicembre 1984; ult. bozze il 31 dicembre 1984)