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AUTORITA' DI BACINO DISTRETTUALE DELL'APPENNINO CENTRALE Decreto n. 8 l 2019 Modifiche e integrazioni al decreto n. 60 del 26 giugno 2018 recante Organizzazione degli uffici dell'autorità di bacino distrettuale dell'appennino centrale -Istituzione del Settore sub-distrettuale per la Regione Marche- IL SEGRETARIO GENERALE Visto: il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia ambientale" e, m particolare, l'art. 63 che: - al comma l istituisce in ciascun distretto idrografico di cui all'articolo 64 del citato decreto l'autorità di bacino distrettuale, di seguito denominata "Autorità di bacino", ente pubblico non economico che opera in conformità agli obiettivi posti dalla legge in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche uniforma la propria attività a criteri di efficienza, efficacia, economicità e pubblicità; - al comma 3 prevede, fra gli organi dell'autorità di bacino, la segreteria tecnico operativa; - al comma 4 prevede che con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del tenitorio e del mare, d'intesa con le regioni e le province autonome il cui territorio è interessato dal distretto idrografico, sono individuate le unità di personale trasferite alle Autorità di bacino e sono determinate le dotazioni organiche delle medesime Autorità; quindi, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13 giugno 2018, che: - all'art. l dispone l'individuazione e il trasferimento delle unità di personale nonché delle risorse strumentali, ivi comprese le sedi, e finanziarie della soppressa Autorità di bacino del fiume Tevere sulla base delle modalità e dei criteri di attribuzione e trasferimento previsti dal decreto legislativo n. 152/2006 e dal decreto del Ministro dell'ambiente del territorio e del mare n. 294 del25 ottobre 2016 (G.U. n. 27 del2 febbraio 2017); 1

- all'art. 2 regola la determinazione della dotazione organica, individuazione e trasferimento di personale; - all'art. 3 individua e trasferisce le risorse strumentali; - all'art. 4 prevede la distribuzione delle sedi, fissando la sede legale dell'ente in Roma e strutture operative di livello territoriale, da individuarsi, ubicate nei territori regionali inclusi del distretto dell'appennino Centrale; lo Statuto dell'autorità di bacino distrettuale dell'appennino Centrale, adottato con deliberazione n. l del 23 maggio 20 l 7 della Conferenza Istituzionale Permanente e approvato con decreto interministeriale n. 52 del 26 febbraio 2018 (G.U. n. 82 del 9 aprile 2018),che: - all'art. 8 regola le competenze della segreteria tecnico operativa, presieduta dal Segretario Generale composta, fra l'altro, dai dirigenti della struttura centrale e dal responsabile di staff del Segretario Generale; - all'art. l O regola i principi generali di organizzazione e funzionamento dell'autorità stabilendo, al comma l, che l'autorità è dotata di una struttura centrale e di strutture territoriali a livello decentrato/sub-distrettuale e, al comma 2, che l'assetto organizzativo dell'autorità è definito dal Segretario generale ed è fondato su principi di buon andamento, trasparenza, imparzialità, economicità, efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa ed è improntato a criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione; il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche" e, in particolare, l'art 2 il quale stabilisce che le amministrazioni pubbliche definiscono, secondo principi generali fissati da disposizioni di legge e, sulla base dei medesimi, mediante atti organizzativi secondo i rispettivi ordinamenti, le linee fondamentali di organizzazione degli uffici; individuano gli uffici di maggiore rilevanza... ispirando la loro organizzazione ai criteri di funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività, nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità; il decreto segretariale n. 60 del 26 giugno 2018, recante Organizzazione degli uffici dell'autorità di bacino distrettuale dell'appennino centrale. Posto che: con il citato decreto segretariale n. 60/2018 è stata definita la struttura organizzati va generale dell'autorità di bacino distrettuale, improntata sulla composizione di uffici dirigenziali distinti in Struttura di Staff al Segretario Generale, Aree, Settori;

con il citato decreto sono state, inoltre, previste strutture non dirigenziali, quali gli Uffici di scopo, che fanno capo alle Aree, e le strutture periferiche, articolate in Uffici, che sono sedi operative territoriali, dislocati a livello regionale/sub distrettuale; l'art. l O dello Statuto, che dispone in tema di principi generali di orgamzzaz1one e funzionamento dell'autorità, prescrive che l'ente, per lo svolgimento delle proprie funzioni ed attività, deve essere dotato, oltre che da una struttura centrale, di strutture o direzioni territoriali a livello decentrato/sub-distrettuale; la citata norma statutaria, inoltre, demanda al Segretario generale la definizione dell'assetto organizzativo dell'ente. Considerato che: successivamente all'entrata in vigore del citato Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 2018 e nel conseguimento della piena operatività dell'autorità di bacino distrettuale, è stata rilevata una particolare complessità nella gestione dei procedimenti afferenti ai territori del fiume Tronto, già bacino interregionale, per la parte della Regione Marche; dei fiumi Potenza, Chienti, Tenna, Ete, Aso, Menocchia, Tesino e bacini minori delle Marche, già bacini regionali; dei fiumi Foglia, Arzilla, Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone e altri bacini minori, già bacini regionali; è stato valutato che, per detti territori sub-distrettuali, la struttura amministrativa di riferimento sarà particolarmente onerata, per quanto concerne gli aspetti tecnico-amministrativi e gestionali ivi compresi quelli afferenti alle attività di pianificazione, in relazione alla specificità, complessità e quantità degli adempimenti di competenza, nonché alla capillarità sul territorio delle aree oggetto dei connessi procedimenti; per detti motivi, si rende opportuno conferire alla struttura sub-distrettuale del territorio della Regione Marche un assetto organizzativo idoneo, ispirato all'efficienza dell'azione amministrativa e improntato ai criteri di autonomia operativa, funzionalità ed economicità di gestione, prevedendo l'istituzione di uno specifico ufficio dirigenziale, Settore sub-distrettuale per la Regione Marche, con sede in Arlcona, assicurando ulteriori sedi nel territorio della Regione Marche tese a soddisfare il presidio capillare nel territorio in questione, da determinarsi anche anche all'esito delle procedure di opzione dei dipendenti di cui all' art. 12, comma 4, del decreto del Ministero dell' Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 25110/2016, n. 294. Considerato, inoltre, che:

nelle more del completamento delle procedure per l'esercizio del diritto di opzwne dei dipendenti di cui all' art. 12, comma 4, del decreto del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 25110/2016, n. 294, finalizzato all'eventuale trasferimento nei ruoli di quest'autorità di bacino distrettuale del personale appartenente ai ruoli regionali, l'ufficio subdistrettuale in argomento sarà gestito tramite una risorsa dirigenziale regionale in posizione di distacco, alla quale saranno assegnati in via provvisoria, fra gli altri, compiti di coordinamento, con delega di firma per conto del Segretario Generale dell'autorità, delle attività da svolgersi in avvalimento nei termini indicati nello specifico Accordo stipulato fra la Regione medesima e questa Autorità, ai sensi dell'art. 15, comma l, della legge 241/1990, per l'esercizio delle funzioni distrettuali presso dette aree sub-distrettuali. Ritenuto, pertanto: per quanto sopra esposto, di dover assumere specifico atto organizzativo, ad integrazione e modificazione del decreto segretariale n. 60 del 26 giugno 2018, ai fini della previsione ed istituzione di un Settore dirigenziale sub-distrettuale nella Regione Marche e riservati ogni altro accordo o provvedimento relativamente all'organizzazione logistica delle sede territoriale in questione DECRETA Art. l l. Ad integrazione e modificazione di quanto disposto nel decreto segretariale n. 60 del 26 giugno 2018, recante "organizzazione degli uffici dell'autorità di bacino distrettuale dell'appennino Centrale" è istituito il Settore sub-distrettuale per la Regione Marcite- dirigenziale -. 2. La dotazione organica del Settore sub distrettuale, di cui al comma precedente, nelle more del completamento delle procedure di opzione di cui all'art. 12 del D.M. 294/2016, è provvisoriamente determinata secondo le indicazioni esposte con nota prot. n. 7290 del 3.12.2018 e relativo schema previsionale delle esigenze di risorse umane da destinare presso le sedi regionali di questa Amministrazione, coerente con le risultanze della ricognizione effettuata ai sensi della disposizione regolamentare sopra citata, laddove ancora rappresentativa dell'attuale dotazione del personale incardinato nella struttura regionale di originario riferimento. 3. Nelle more del completamento delle procedure di cui al comma 2 l'espletamento delle attività procedimentali di competenza, di cui al successivo articolo 2, è esercitato tramite il distacco di una unità dirigenziale di ruolo della Regione Marche che si avvarrà di risorse umane e strumentali regionali in conformità di quanto stabilito nella deliberazione della Giunta Regio aie

delle Marche n. 6 del 7 genna1o 2019 e sulla base di quanto stabilito nell'accordo di collaborazione ai sensi e per gli effetti di cui al! 'art. 15, comma l della legge 7 agosto 1990, n. 241 per l 'esercizio delle funzioni distrettuali nel! 'ambito del distretto idrografico del! 'Appennino Centrale stipulato fra questa Amministrazione e la Regione Marche. 4. La sede iniziale del Settore di cui al comma l è ubicata presso i locali della Giunta Regionale delle Marche in Via Palestro 19, Ancona. Art. 2 l. Al Settore sub-distrettuale per la Regione Marche di cui all'art.l del presente decreto sono attribuite le funzioni e competenze riferite ai territori della Regione Marche costituiti dai bacini interregionali e regionali di cui all'art. 64, comma l, lett. d) del d. lgs. 152/2006, ricadenti nell'ambito del fiume Tronto, già bacino interregionale - parte Marche -; dei fiumi Potenza, Chienti, Tenna, Ete, Aso, Menocchia, Tesino e bacini minori delle Marche; dei fiumi Foglia, Arzilla, Metauro, Cesano, Misa, Esino, Musone e altri bacini minori, già bacini regionali. 2. Fermi restando i principi organizzativi fissati dal decreto segretariale n. 60/2018 relativo alle competenze attribuite alle Aree e Settori, al Settore in argomento sono ascritte, in materia di difesa del suolo e tutela delle acque, le attività di livello sub distrettuale, prodromiche alla redazione, aggiornamento e getione degli atti di pianificazione di competenza dell'autorità nonché, nel medesimo ambito territoriale, la responsabilità dei procedimenti in sede di conferenza dei servizi, compresa l'emissione dei pareri relativi alla coerenza con gli obiettivi del Piano di bacino e dei piani e programmi dell'unione europea, nazionali, regionali e locali relativi alla difesa del suolo e tutela delle acque. 2.1 In particolare, fermi restando i termini dell' Accordo di cui al comma 3 dell'art. l del presente provvedimento, sono attribuite al Settore le funzioni di collegamento con la Regione Marche e con gli Uffici centrali dell' Autorità nell'esercizio delle competenze di seguito indicate: a. difesa del suolo ì ì piano di Assetto Idrogeologico (PAI Marche e Tronto) e procedimenti attuativi (modifica perimetri, mitigazioni, pareri); analisi del rischio idrogeomorfologico e relativo monitoraggio; rapporti con la Protezione Civile e con il Centro Funzionale Multirischi della Regione; contratti di fiume b. risorse idriche e tutela delle acque bilancio idrico qualitativo e quantitativo; analisi dei fabbisogni idrici e delle infrastrutture idriche;

processi di governo e di pianificazione della risorsa superficiale e sotterranea; analisi delle pressioni, degli impatti e dei rischi ambientali - organizzazione delle informazioni; rapporti con enti e associazioni; contratti di fiume. Art. 3 l. Con separato atto il dirigente assegnato al Settore di cui all'art. l comma l, previo parere dell'area affari generali, legali e istituzionali, preposta ai processi organizzativi dell'ente, e di concerto con il Segretario generale, istituisce nell'ambito del Settore medesimo, secondo criteri di funzionalità rispetto ai compiti e ai programmi di attività e nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità, specifiche Unità Organizzative. Art. 4 l. Il presente provvedimento modifica e integra il decreto segretariale n. 60 del 26 giugno 2018 ed entra in vigore dal giorno l febbraio 2019 ed è notificato a: personale dell'autorità di bacino distrettuale dell'appennino Centrale; RSU dell'autorità di bacino distrettuale dell'appennino Centrale; Regione Marche - Servizio Tutela, Gestione e Assetto del Territorio; Regione Marche - Servizio Risorse Umane, Organizzative e Strumentali. Roma lì [3_1 -GEN. 2019