I fluidi naturali nel campo della refrigerazione



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Transcript:

Tesi di laurea triennale in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio I fluidi naturali nel campo della refrigerazione Anno accademico 2013-2014 Relatore Ch.ma Prof. Adriana Greco Correlatore Ing. Claudia Masselli Candidato Giovanna Mennella Matr. N49/394

STRUTTURA DELLA PRESENTAZIONE Introduzione: Problema e Obiettivi Fluidi refrigeranti alogenati (CFC, HCFC, HFC) Fluidi refrigeranti naturali: l anidride carbonica, l ammoniaca e gli idrocarburi Confronti Conclusioni e sviluppi futuri Contributo personale

INTRODUZIONE I FLUIDI REFRIGERANTI SONO IMPIEGATI NEGLI IMPIANTI A COMPRESSIONE DI VAPORE (ES. FRIGORIFERI, POMPE DI CALORE). Problema Tali fluidi hanno un deleterio impatto ambientale (effetto serra, buco dell ozono). Intervento normativo Progressiva sostituzione dei fluidi refrigeranti alogenati imposta dalle normative mondiali. Obiettivo Ricerca di refrigeranti alternativi con buoni requisiti funzionali e basso impatto ambientale: Fluidi sintetici o naturali?

Fluidi refrigeranti alogenati Fluidi Problematiche Normative CFC HCFC Assottigliamento dello strato di ozono Vietati dal 31/12/2000 dall emendamento di Londra Vietati dal 1/1/2015 dal regolamento europeo del 2009 HFC Effetto serra antropico Restrizioni imposte dalla Dichiarazione F-gas 2014 secondo gli obiettivi del Protocollo di Kyoto

ODP R = CLP R CEF R ozono depletion potential rappresenta il potenziale di distruzione dell ozono Indici per stimare l impatto ambientale GWP(T) = T 0 T NRF 0 R dt NRF CO 2dt Global warming potential esprime la quantità di anidride carbonica corrispondente ad un kg di refrigerante emesso in atmosfera. Esprime l effetto serra diretto TEWI = CO 2,dir + CO 2,ind Il TEWI o toral equivalent warming impact esprime il contributo che ogni refrigerante apporta sia all effetto serra diretto che indiretto

Tra i requisiti funzionali richiesti, il più importante è la SICUREZZA Tossicità è indice degli effetti negativi che un refrigerante può avere sulla salute umana. Classe A= Fluidi tossici soltanto se raggiungono il valore di circa 400 ppm Classe B= Refrigeranti tossici anche per concentrazioni minori Infiammabilità può essere stimata attraverso un indicatore LWL o Lower flame limit ( concentrazione minima di fluido in grado di propagare la fiamma attraverso una miscela di frigorigeno e aria in determinate condizioni di temperatura e pressione). Classe 1= Fluidi non infiammabili Classe 2= Fluidi a bassa infiammabilità con LWL> 0,1 Kg/m 3 Classe 3= Fluidi altamente infiammabili con LWL <0,1 Kg/m 3 I fluidi tossici ed infiammabili sono soggetti allo Standard Europeo pren378:2008

Fluidi sintetici o naturali? Fluidi sintetici Fluidi naturali Completamente estranei al mondo naturale e, quindi, potrebbero avere degli effetti negativi ancora non conosciuti Essendo naturali sono compatibili verso l ambiente

Fluidi naturali: L anidride carbonica, R744 Vantaggi principali Svantaggi principali Facilmente reperibile e poco costosa Uso sicuro (né infiammabile né tossica) Eco-sostenibile (ODP=0 e GWP=1) Alte pressione operative e grandi spessori Bassa efficienza energetica, con aumento dei costi e del TEWI Bassa temperatura critica Compatibile con i materiali del circuito A causa della bassa temperatura critica(30 C) non si ha un raffreddamento significativo nello scambiatore di calore. La differenza di temperatura tra sorgente calda e quella fredda è troppo esigua e la quantità di calore scambiata risulta minore. Pertanto si opera al di là del punto critico (ciclo trans-critico). Lo scambiatore di calore è sostituito dal gas cooler e in esso il fluido raffredda ma non condensa.

R744 VS R12 ED R134A Maggiore capacità volumetrica Sistemi più compatti Più bassa tensione superficiale Maggiore coefficiente di scambio termico Minore rapporto tra densità allo stato liquido e allo stato vapore Maggiore coefficiente di scambio termico

L utilizzo dell R744 rispetto ai tradizionali refrigeranti è favorito da: R12 R134a R744 ODP 0,05 0 0 GWP 1700 1300 1 Viscosità T=0 C [ Pa*s] 215 266 99 Maggiore capacità volumetrica Più alto calore di vaporizzazione Alta conducibilità termica Alte pressioni operative Bassa tensione superficiale Alta densità del fluido allo stato vapore Bassa viscosità cinematica ODP nullo e GWP unitario Sistemi più compatti Minore carica di refrigerante Elevati coefficienti di scambio termico Maggiore compatibilità con gli olii lubrificanti Maggiore eco-compatibilità

L Ammoniaca Vantaggi principali Basso impatto ambientale (ODP=0 e GWP=0) Facilmente reperibile e poco costoso Buona efficienza energetica (COP>>) Alto calore latente e, quindi, minore carica di refrigerante Svantaggi principali Infiammabilità Tossicità Corrosivo con i metalli e incompatibile con gli olii Alta temperatura di scarico del compressore L ammoniaca appartiene al gruppo di sicurezza B2. Esiste un valore massimo di carica, che può essere contenuto in uno spazio, superato il quale sono necessarie soluzioni tecniche di prevenzione. Tale valore è di 50 kg. Non è impiegata nelle unità di refrigerazione domestica e nei condizionamenti d auto.

REFRIGERAZIONE COMMERCIALE E INDUSTRIALE: R717 VS R22 R717 R22 ODP 0 0,055 GWP 0 1700 COP 4,84 4,65 L efficienza dell ammoniaca è superiore del 3-10% rispetto all R22 Diminuzione dei costi e del TEWI Maggiore calore latente La massa di refrigerante necessaria dell ammoniaca è molto più piccola di quella dell R22 Minore densità minore carica A parità di differenza di temperatura tra il compressore e l evaporatore, l ammoniaca richiede un rapporto di compressione maggiore Ridimensionamento dell impianto L ammoniaca ha un minore impatto ambientale

IDROCARBURI Vantaggi principali Basso impatto ambientale (ODP=0 e GWP<<) Ottima efficienza energetica Ottima solubilità con gli olii lubrificanti Compatibilità con i metalli Svantaggi principali Tossicità Infiammabilità Gli idrocarburi appartengono alla classe A3: Altamente infiammabili e con lieve tossicità. Il campo di infiammabilità è compreso tra due valori di concentrazione limite, LFL e UFL che dipendono da temperatura e pressione

REFRIGERAZIONE DOMESTICA: IDROCARBURI VS R22 Calore latente di vaporizzazione degli idrocarburi è quasi il doppio dell R22 la portata di massa richiesta sarà la metà Il più elevato calore specifico incremento del coefficiente di scambio termico La maggiore conducibilità termica degli idrocarburi più scambio termico

Sottoraffreddamento o surriscaldamento del fluido il COP risulta maggiore del tradizionale alogenato Inoltre, l uso degli idrocarburi al posto dell alogenato R22 è favorito da Simili punti di ebollizione Non sono necessarie modifiche all impianto Simile temperatura critica stesse prestazioni Minore rapporto di compressione minore spesa energetica Capacità volumetrica minore minori dimensioni Temperatura di scarico minore Aumento della vita utile del compressore

CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI I fluidi refrigeranti naturali presentano vantaggiose proprietà, ma la loro ascesa è frenata da gravi fattori limitanti: la bassa efficienza per i sistemi operanti ad anidride carbonica e l infiammabilità e tossicità per l ammoniaca e gli idrocarburi Sistemi a CO2 con maggiori efficienze Sistemi che necessitano di minor carica di refrigerante Accorgimenti tecnici per mitigare il rischio, che non influenzano l efficienza energetica Se la ricerca raggiungesse gli obiettivi prefissati allora il problema dell inquinamento ambientale, causato dai refrigeranti, sarebbe risolto