Si dara' in questa sezione una breve spiegazione su cosa e' il multicast. E' una tecnica usata su reti TCP/IP, nata dalla necessita'

Documenti analoghi
RETI DI CALCOLATORI II

Livello di Rete: Routing multicast IPv6

IP Multicast. Mario Baldi staff.polito.it/mario.baldi. Silvano Gai Nota di Copyright. Comunicazione di gruppo

Argomenti della lezione

17. Indirizzamento Multicast (IGMP)

Le Reti Informatiche

Introduzione (parte II)

ICMP ARP RARP DHCP -NAT

Corso di Reti di Telecomunicazioni. Giovanni Schembra. Trasmissione trame su canale broadcast

Configurazione delle interfacce di rete

Internet Protocol Cenni introduttivi

III - 2. Il Livello Rete. Corso di RETI DI CALCOLATORI (9 CFU) a.a II anno / II semestre. Il Livello Rete.

Reti di Calcolatori IL LIVELLO RETE

Reti di Calcolatori:

Trasmissione multicast in reti IP

Introduzione alla rete Internet

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Prova completa Lunedì 20 Febbraio 2006

Instradamento. Fondamenti di Informatica

Indice. Prefazione XIII

Formato del datagramma IP

Indirizzi IP, Classi, Subnetting, NAT

TCP/IP: summary. Lorenzo Cavallaro, Andrea Lanzi

Introduzione alla rete Internet

RETI DI CALCOLATORI II

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica. Corso di Reti di Calcolatori (a.a. 2011/12)

Indirizzamento IPv4. Indirizzamento IP

IP Multicast Routing. Silvano GAI Fulvio RISSO.

4b. Esercizi sul livello di Rete Inoltro in IP

Reti di Calcolatori I

Reti di Calcolatori. Master "Bio Info" Reti e Basi di Dati Lezione 3

Introduzione alla rete Internet

Roadmap. to-end o Relayed. Comunicazione End-to. Comunicazione:

Concetti fondamentali. Indirizzamento. Multicast su LAN. Multicast su Internet. RTP/RTCP su multicast IP. Ostacoli all'utilizzo del multicast

Livello di trasporto:

Socket API per il Multicast

CORSO DI: SISTEMI DI ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI I

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica. Corso di Reti di Calcolatori (a.a. 2010/11)

Cenni sull architettura protocollare TCP/IP

INDIRIZZI IP SUBNETTING

Cenni sull architettura protocollare TCP/IP

Esercizio Trasferimento File e Multicast

Prof. Roberto De Prisco. TEORIA - Lezione 10. ARP e RARP. Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica

Avvertenza: Si usi lo spazio dopo ogni quesito per lo svolgimento. Includere fogli aggiuntivi solo se strettamente necessario.

Terminologia e concetti fondamentali La struttura di Internet (hardware e software):

(parte 2) DHCP e NAT

Le Reti Informatiche

Protocolli strato rete in Internet

Corso di Alfabetizzazione Informatica

Implementazione di una LAN

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Prova completa Mercoledì 6 Luglio 2005

Quale tra i seguenti è un indirizzo di un gateway valido per l'host avente netmask ?

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica. Corso di Reti di Calcolatori (a.a. 2010/11)

Un caso estremo per gli algoritmi di routing: Reti Mobili Ad Hoc (MANET)

II prova in itinere - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia)

INTERNET PROTOCOL RFC 791

Introduzione. Obiettivo: Sommario: Introduzione alle reti di telecomunicazioni approccio:

Internet Control Message Protocol (ICMP)

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP

INTRODUZIONE AL TCP/IP TCP/IP Trasmission Control Protocol /

Le Reti Informatiche

Mariarosaria Napolitano. Architettura TCP/IP. Corso di: Laboratorio di tecnologie informatiche e telematiche

Il protocollo IP A.A. 2006/2007. Alessandro Botticelli

Il protocollo IP A.A. 2005/2006. Walter Cerroni. Internet Protocol (IP) - RFC 791

Reti di calcolatori. Lezione del 17 giugno 2004

Il protocollo TCP/IP

Livello di Rete: Algoritmo PV, Protocollo BGP multicast

Lezione n.3 LIVELLO TRASPORTO

Corso di Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni Corso di Reti di Calcolatori a.a. 2010/11 Antonio Pescapè

Protocolli strato rete in Internet

Lo strato di Trasporto

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Laboratorio di. Reti Informatiche. Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica A.A. 2016/2017. Ing. Niccolò Iardella

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Prova completa Mercoledì 6 Luglio 2005

RETI DI CALCOLATORI II

Internet Protocol Versione 4: instradamento e routing. Aspetti di forwarding e routing del protocollo IPv4

Lezione n.8 LPR- Informatica Applicata

Introduzione alle reti ed al TCP/IP

II prova in itinere - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia)

Routing dinamico: : RIP

SUBNETTING E SUPERNETTING

14/12/2018 Informatici e di Telecomunicazioni

Strato di rete (parte 2) Autoconfigurazione Protocollo DHCP

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP

Laboratorio di. Reti Informatiche. Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica A.A. 2018/2019. Ing. Carlo Vallati

Introduzione alla rete Internet

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Prova completa Mercoledì 20 Luglio 2005

Reti di Calcolatori RETI DI CALCOLATORI A.A Il livello Rete in Internet. Carlo Mastroianni 4-1. Funzioni del livello di rete 4-2

Laurea in INFORMATICA

IL LIVELLO RETE IN INTERNET Protocollo IP

Indirizzamento IP. Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione

Il livello Rete in Internet

Corso di Laurea in Informatica Esame di Reti Prof. Panzieri frame con source address uguale a MAC_UNI X X X X X

Architettura di Reti

Sommario. Il modello TCP/IP. Introduzione al modello TCP/IP. Imbustamento in OSI. TCP/IP e OSI Applicazione (telnet, ftp, smtp,...

IP Multicast. Mario Baldi staff.polito.it/mario.baldi. Silvano Gai Nota di Copyright. Comunicazioni di gruppo

Introduzione alla rete Internet

Reti a commutazione di pacchetti I dati vengono divisi in pacchetti I pacchetti vengono spediti singolarmente sulla rete

Questo è un esempio di indirizzo (Classe C) in cui identifica la rete di appartenenza dell'host 2.

Introduzione alla rete Internet

Transcript:

Multicast Si dara' in questa sezione una breve spiegazione su cosa e' il multicast. E' una tecnica usata su reti TCP/IP, nata dalla necessita' di trasmettere dati (in particolare flussi multimediali real time, ad esempio per videoconferenze o streaming video come nel nostro caso) a diversi destinatari in rete, ma non a tutti. Il concetto che va a soddisfare e' paragonabile a quello che fa una TV o una Radio, in questo senso: l' utente tramite essa si sintonizza sul canale che gli interessa e riceve solo quello e non gli altri e la stessa operazione la puo' fare chiunque e' connesso (o meglio esposto) alle onde inviate dalle stazioni trasmittenti. Per prima cosa va detto che rappresenta un' evoluzione del protocollo IP originale che prevedeva solo comunicazioni host-to-host o unicast, con l'eccezione dell' uso dell'indirizzo IP riservato per il broadcast (255.255.255.255) che se utilizzato fa si che i datagrammi con questo indirizzo siano accettati dal livello IP di tutti gli host e quindi vengano trasmessi ai livelli superiori; tali pacchetti pero' genererebbero un carico enorme per internet se pervenissero a tutti gli host, per cui sono bloccati dai routers e quindi la trasmissione in broadcasting e' possibile solo all' interno di una stessa LAN.

Per estendere il paradigma della connessione unicast dell' IP, la Internet Engineering Task Force (IETF), tramite la Request For Comment (RFC) numero 1112, ha provveduto a definire una estensione dello IP, lo IP multicast, che si basa sempre sul principio che per poter trasmettere e ricevere datagrammi in Internet, necessario disporre di indirizzi IP. Alla tradizionale trasmissione unicast sono stati assegnati gli indirizzi delle classi A, B e C. Per la trasmissione broadcast rimasto l' indirizzo IP 255.255.255.255. Alla trasmissione multicast,la RFC 1112 assegna gli indirizzi della classe D, dal 224.0.0.0 al 239.255.255.255.

Si riporta la struttura delle classi di indirizzi IP: Bit -> 0 31 Address Range: +-+----------------------------+ 0 Class A Address 0.0.0.0-127.255.255.255 +-+----------------------------+ +-+-+--------------------------+ 1 0 Class B Address 128.0.0.0-191.255.255.255 +-+-+--------------------------+ +-+-+-+------------------------+ 1 1 0 Class C Address 192.0.0.0-223.255.255.255 +-+-+-+------------------------+ +-+-+-+-+----------------------+ --- 1 1 1 0 MULTICAST Address 224.0.0.0-239.255.255.255 +-+-+-+-+----------------------+ +-+-+-+-+-+--------------------+ 1 1 1 1 0 Reserved 240.0.0.0-247.255.255.255 +-+-+-+-+-+--------------------+ V CLASSE D

Si nota che a seconda della classe sono fissi i primi bit per cui sono separati gli indirizzi di diverse classi e sono di valore crescente al crescere della classe. Per la classe D rimangono a disposizoine 28 bit (essendo un indirizzo IP di 32 bit), corrispondenti ad 260 milioni di indirizzi multicast, che garantiscono ampie possibilit di sviluppo alla tecnica multicast. Ma vediamo come funziona una trasmissione. Per prima cosa va detto che il protocollo di trasporto compatibile con l' idea alla base del Multicast e' lo UDP. Quando si usa un IP multicast, si fa riferimento ad un gruppo di host, non ad uno singolo come nell' unicast o a tutti come nel broadcast; un gruppo dinamico nel numero ed individui, non formato cioe' da un insieme statico di host. Ne fanno parte tutti quelli che hanno richiesto di aggregarsi ad esso e in un qualsiasi momento essi hanno la possibilita' di abbandonare tale gruppo. Nella RFC 1112 sono indicati tre livelli di implementazione dello IP multicast: Livello 0: IP tradizionale (un host con tale implementazione non pu trasmettere datagrammi con indirizzo multicast, n riceverli); Livello 1: IP multicast solo in trasmissione (un host pu trasmettere datagrammi ad uno o pi gruppi, ma non pu riceverli); Livello 2: IP multicast sia in trasmissione che in ricezione (un host pu trasmettere datagrammi ad uno o pi gruppi e pu ricevere datagrammi da uno o pi gruppi).

Trasmettere datagrammi con un indirizzo multicast implica l'aggregarsi al gruppo associato a quell'indirizzo multicast. Per aggregarsi (fare il join ) ad un certo gruppo in ricezione, lo host abiliter il livello IP a ricevere i datagrammi con il relativo indirizzo multicast; la disabilitazione a tale ricezione implica l'abbandono del gruppo multicast. Anche per il multicast esistono indirizzi riservati (dalla RFC 1112 e altre RFC): 224.0.0.0 non e' usato da alcun gruppo; 224.0.0.1 e' il gruppo formato da tutti gli host della LAN (se si fa un ping su questo indirizzo rispondono tutti gli host abilitati al multicast, in quanto tali host fanno il join a tale gruppo allo start-up di tutte le proprie interfacce con capacita' multicast); 224.0.0.2 e' il gruppo di tutti i routers; 224.0.0.4 e' il gruppo di tutti i DVMRP routers, 224.0.0.5 degli OSPF routers, 224.0.013 dei PIM routers, ecc. in generale il range 224.0.0.0-224.0.0.255 e' riservato a utilizzi locali (amministrazione e manutenzione) e i datagrammi con queste destinazioni non sono mai inoltrati dai multicast routers; analogamente il range 239.0.0.0-239.255.255.255 e' stato riservato. Un accenno va fatto sul Time-To-Live (TTL) per i pacchetti multicast poiche' assume per essi un valore importante: infatti il routing multicast IP usa il campo TTL dell' header dei datagrammi IP per decidere quanto lontano dallo host mittente un dato pacchetto deve

essere inoltrato; il TTL di default per il multicast e' uno, che ha come effetto che i pacchetti multicast giungono solo agli host della rete locale. Ricordiamo che il TTL e' un numero di un byte che viene decrementato di una unit ad ogni passaggio attraverso un router e che prevede il non inoltro quando raggiunge il valore zero. Diamo un breve spazio infine alla descrizione della rete multicast: infatti se per la trasmissione su rete locale non servono particolari accorgimenti tecnici (sulle reti locali appartenenti allo standard IEEE 802.2 e' prevista la trasmissione multicast con mappatura da indirizzo IP a fisico in base alla RFC 1112), vi sono problemi quando i datagrammi ne escono; per questo la solita RFC 1112 prevede che l' instradamento sia affidato a routers speciali detti Multicast router (M-router), mentre i routers tradizionali ignorano i pacchetti multicast e si occupano delle trasmissioni unicast. Gli M-router usano protocolli di routing apposititi per il calcolo dell'instradamento multicast, tra cui PIM (Protocol Indipendent Multicast) che consente di trovare dinamicamente la via migliore con due modalit : traffico denso (PIM-DM) e traffico sparso (PIM-SM); altri protocolli sono DVMRP e MOSPF. Si ricorre inoltre ad un protocollo a livello IP, lo Internet Group Management Protocol (IGMP) che si affianca al tradizionale protocollo di controllo dell'unicast, lo Internet Control Message Protocol (ICMP); tiene aggiornato lo M- router sui gruppi multicast presenti sulla relativa rete locale, tramite delle interrogazioni frequenti (circa ogni minuto) da parte dello stesso M-router agli host sulla loro appartenenza a gruppi multicast. Esse sono realizzate con un datagramma IGMP di interrogazione ( Membership Query Message ) con indirizzo 224.0.0.1 (che identifica tutti gli host della LAN) a cui ogni host risponde con un IGMP di risposta

( Membership Report ), che contiene i gruppi a cui lo host associato in quel momento ed ha un indirizzo multicast qualsiasi e che quindi viene ricevuto dallo M-router. Gli host pero' inviano immediatamente un Report ogni qual volta effettuano un join ad un gruppo multicast non presente in LAN per aggiornare subito lo M-router. Il protocollo e' ovviamente usato anche tra gli M-routers, la cui interconnessione (affidata di solito alla rete gia' esistente) crea una nuova rete logica, detta Multicast BackBone (M-Bone), una rete gia' abbondantemente costituita soprattutto negli Stati Uniti. Ecco una breve elenco dei vantaggi e degli svantaggi del multicast (in parte deducibili da quanto gia' letto): VANTAGGI Raggiungimento di piu' destinatari con elasticita' nella gestione del numero di tali utenti (con il join nel gruppo corrispondente ad un dato indirizzo IP multicast); Minor banda di un numero di connessione unicast per raggiungere lo stesso numero di host (di parecchio poiche' in unicast si avrebbe una copia degli stessi dati per ogni destinatario, con una crescita lineare mentre in multicast viaggia in rete un solo flusso dati);

Il software e l'hardware per la gestione del multicast e' ormai facilmente reperibile. SVANTAGGI Inoltro non garantito dei pacchetti (per meccanismo best-effort che in UDP implica arrivo fuori ordine e possibile perdita dei pacchetti); La non presenza di congestion-avoidance (sempre a causa dell'uso dello UDP); Duplicazione dei pacchetti (a causa della presenza di pi path tra server e client e dei transitori per il calcolo dell'instradamento nel routing multicast).