DELIBERAZIONE N. 38/2 DEL

Documenti analoghi
Protocollo di Intesa

DELIBERAZIONE N. 5/1 DEL

DELIBERAZIONE N. 43/3 DEL

DELIBERAZIONE N. 24/27 DEL

SECONDO ATTO AGGIUNTIVO PIANO STRAORDINARIO DI RILANCIO DEL NUORESE

DELIBERAZIONE N. 64/34 DEL

APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA N. 9

DELIBERAZIONE N. 29/13 DEL Piano Sulcis. Atto di indirizzo per l attuazione del Progetto Strategico Sulcis.

Stefania Aru Manuela Murru Marco Naseddu Sandro Sanna Centro Regionale di Programmazione Regione Autonoma della Sardegna

DELIBERAZIONE N. 6/29 DEL

DELIBERAZIONE N. 46/5 DEL Piano straordinario di rilancio del nuorese. Accordo di programma Quadro.

DELIBERAZIONE N. 46/6 DEL

DELIBERAZIONE N. 43/13 DEL Oggetto: Programmazione Unitaria Strategia 5.8 Programmazione Territoriale - Indirizzi operativi.

DELIBERAZIONE N. 60/4 DEL

DELIBERAZIONE N. 1/36 DEL

DELIBERAZIONE N. 40/5 DEL

DELIBERAZIONE N. 20/20. Attività 2010.

DELIBERAZIONE N. 19/23 DEL

Programma per la Banda ultra larga (BUL) nelle aree rurali del territorio della regione Sardegna e approvazione dell Accordo di Programma.

Delibera della Giunta Regionale n. 833 del 28/12/2017

DELIBERAZIONE N. 49/17. elib.g.r.. n. 30/10 del

Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 13/ 2 DEL

DELIBERAZIONE N. 46/17 DEL

DELIBERAZIONE N. 53/55 DEL

DELIBERAZIONE N. 69/11 DEL

Il processo di riconversione delle aree crisi in Sardegna

PON LEGALITÀ 2014/2020

DELIBERAZIONE N. 30/14 DEL

Deliberazione Giunta Regionale n. 215 del 18/05/2016

ASSESSORADU DE SA PROGRAMMATZIONE, BILANTZU, CRÈDITU E ASSENTU DE SU TERRITORIU

DELIBERAZIONE N. 5/10 DEL

STRATEGIA NAZIONALE PER LE AREE INTERNE

DELIBERAZIONE N. 36/10 DEL

DELIBERAZIONE N. 37/30 DEL

Oggetto: trativa per destinazione risorse ex art. 5, comma 1, della L.R. n. 7/2012 e costituzione dell Unico centro di responsabilità amministrativa.

DELIBERAZIONE N. 27/21. L.R. n. 6/2012, art. 3, comma 34. Incremento quota regionale di cofinanziamento PO FSE 2007/2013.

DELIBERAZIONE N. 27/1 DEL

POR SARDEGNA PRESENTAZIONE DEI PACCHETTI INTEGRATI DI AGEVOLAZIONE: PIA TURISMO E BENI CULTURALI PIA INDUSTRIA, ARTIGIANATO E SERVIZI

PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO AVVISO PUBBLICO

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 10/35 DEL

Storie I PROTAGONISTI

DETERMINAZIONE N. 2/AUT.URB./AREA V DEL 31/01/2019 IL COORDINATORE DELL AUTORITA URBANA CITTA DI SAN SEVERO DIRIGENTE AREA V

PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO

DETERMINAZIONE N.475 PROT. N. 8434DEL 26/07/2018

DETERMINAZIONE N. 420 PROT. N DEL 6/7/2018

DELIBERAZIONE N. 18/7 DEL

DELIBERAZIONE N. 6/27 DEL

lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

MANIFESTAZIONE D INTERESSI. PIRAP PARCO NAZIONALE DEL CILENTO e VALLO di DIANO. P rogetto I ntegrato R urale per le A ree P rotette

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI

Organismi Intermedi Città: Dal PIU Europa ai PICS. Felice Fasolino dirigente Ifel Campania coordinamento At sviluppo urbano

Delibera della Giunta Regionale n. 118 del 24/04/2014

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I

Le opportunità dei Fondi Strutturali per le imprese, i lavoratori e i cittadini

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 45/8 DEL

COMITATO DI SORVEGLIANZA POR FESR

DETERMINAZIONE N. 448 PROT. N DEL 5/12/2017

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 146 del

REGIONE UMBRIA GIUNTA REGIONALE DIREZIONE PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITA DELL UMBRIA

POR CALABRIA FESR FSE CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI. ASSE III Competitività dei Sistemi Produttivi

POR FESR SARDEGNA

DELIBERAZIONE N. 63/49 DEL

DELIBERAZIONE N. 53/10 DEL

Delibera della Giunta Regionale n. 402 del 04/07/2017

DELIBERAZIONE N. 60/1 DEL

Contratto Istituzionale di Sviluppo Molise 15 Aprile 2019

lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

BANDO PATRIMONIO CULTURALE 2018

lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

Scheda progetto Interregionale/ transnazionale

Ministero dello Sviluppo Economico

Il Presidente riferisce ancora che, in attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 23/10 del :

DELIBERAZIONE N. 46/5 DEL

DELIBERAZIONE N. 2/14 DEL

DETERMINAZIONE N. 315 PROT. N DEL

REGIONE CALABRIA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FSE 2014/2020 e 2007/2013 VENEZIA 30 GIUGNO 2015

Nei mesi seguenti alla pubblicazione delle deliberazioni della Giunta regionale summenzionate sono intercorsi fatti nuovi quali:

DELIBERAZIONE N. 60/1 DEL

Delibera della Giunta Regionale n. 118 del 07/03/2017

DELIBERAZIONE N. 57/6 DEL

I Programmi di intervento

Addendum al Protocollo sottoscritto in data 30 aprile 2004 tra la Regione Abruzzo e Sviluppo Italia

Programma Operativo Regionale Campania FESR Carlo Neri

Rete metropolitana del Nord Sardegna, un territorio di città

ASSE 8 POR MARCHE FESR 2014/2020

FSE. Fondo Sociale Europeo. Il PO FSE BASILICATA

lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

Marco Naseddu Centro Regionale di Programmazione

DELIBERAZIONE N. 22/4 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 30/ 37 DEL

Delibera della Giunta Regionale n. 743 del 13/11/2018

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 33/ 20 DEL

concedere finanziamenti ed incentivi a valere su appositi Fondi affidati in gestione;

DELIBERAZIONE N. 7/4 DEL

Informativa sulle attività di valutazione del Programma. RTI Fondazione G. Brodolini MBS - IZI. Comitato di Sorveglianza POR FESR

Verso il nuovo Piano strategico 1 ciclo di incontri Tavolo 1 - Economia. S. Maria La Palma, 11 luglio 2016 sede Impegno Rurale

Transcript:

Oggetto: Piano straordinario di rilancio del Nuorese. Schema di Protocollo di Intesa e linee di indirizzo per l'attuazione. Il Vicepresidente comunica alla Giunta la chiusura della prima fase del processo negoziale di individuazione del Piano di rilancio del Nuorese finalizzato ad individuare soluzioni e metodologie in grado di innescare un percorso di sviluppo sostenibile e duraturo nella Provincia. Il Piano di rilancio del nuorese interessa tutti i Comuni della Provincia di Nuoro così come configurata precedentemente alla Delib.G.R. n. 23/5 del 20.4.2016, che circoscrizioni provinciali. ha ridefinito le Il Vicepresidente prosegue ricordando che l obiettivo del confronto è individuare le priorità di sviluppo in grado di incrementare il livello di attrattività, anche turistica, della Provincia, e più in generale favorire una ripresa degli investimenti e dei consumi che consideri le eccellenze e le vocazioni del territorio come elementi chiave. A partire da ottobre 2014 sono iniziate le attività di condivisione tra l Amministrazione regionale e le rappresentanze istituzionali e socio economiche del territorio finalizzate ad individuare soluzioni metodologiche per definire un percorso di sviluppo sostenibile e duraturo. Il Vicepresidente, nel ricordare che il Piano di rilancio del Nuorese rivede ed aggiorna ai nuovi scenari economici e sociali in atto, rispetto alle nuove strategie regionali il PSL Sardegna Centrale sottolinea la forte coerenza di questa caratteristica con il dettato della legge regionale 9 marzo 2015, n. 5, art. 5, comma 16, che, per le nuove strategie di Programmazione territoriale, prevede che siano definiti in via prioritaria, tra gli altri, gli interventi relativi ai progetti di sviluppo locale di cui sono stati avviati solo gli interventi a sostegno delle imprese. Il Piano di rilancio del Nuorese, inoltre, è pienamente coerente con il Programma Regionale di Sviluppo - Strategia 5.8, che individua come prioritaria l azione di messa a sistema delle esperienze derivanti dalle precedenti stagioni di sviluppo locale, con l'obiettivo di attivare processi di crescita economica e sociale e riavvio dei circuiti produttivi, in particolare nelle aree di crisi e nei territori svantaggiati. Il Vicepresidente, nel ricordare che, in attuazione della Delib.G.R. n. 9/22 del 10 marzo 2015 "Indirizzi per l'attuazione della Programmazione territoriale" e della Delib.G.R. n. 9/16 del 10 marzo 1/8

2015 "Indirizzi per la realizzazione del modello di Governance per la Programmazione Unitaria 2014-2020, in data 8.4.2015 è stato emanato l Avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la partecipazione al processo di Programmazione Territoriale, sottolinea il carattere straordinario rispetto alla suddetta procedura, oltre che il carattere sinergico del Piano di rilancio del Nuorese per attuare la generale strategia di sviluppo locale della Regione. Il percorso di definizione del piano di rilancio del Nuorese è stato avviato durante la visita del Presidente e degli Assessori dell Industria, del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale, degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica tenutosi a Nuoro il 17 dicembre 2014, ed ha seguito diverse fasi, di seguito descritte in modo analitico. In data 26 febbraio 2015 è stata istituita la Cabina di regia Provinciale del partenariato istituzionale e socio economico del Nuorese che ha individuato cinque temi prioritari (Scuole del nuovo millennio, Ambiente e cultura, Competitività agroalimentare, Servizi di area vasta, Manifatturiero innovativo e competitivo e Infrastrutture per la crescita) sui quali intervenire per innescare un processo di rilancio socio economico del Nuorese. La Cabina di regia provinciale è stata supportata nelle sua attività da una segreteria tecnica composta da tecnici della Provincia di Nuoro e dei Comuni di Nuoro, Macomer e Siniscola. La segreteria tecnica, coordinata dalla Provincia di Nuoro, è integrata di volta in volta da personale dell Amministrazione regionale e da esperti e tecnici del partenariato socio economico. Il Vicepresidente prosegue ricordando che la Cabina di regia Provinciale ha, successivamente, condiviso la metodologia di lavoro ed istituito cinque tavoli di lavoro, uno per ogni tema prioritario, composti dai tecnici del partenariato istituzionale, economico e sociale, con il compito di individuare gli obiettivi da raggiungere, le azioni da compiere, i soggetti responsabili delle azioni e i tempi di attuazione. I tavoli hanno analizzato le idee progettuali presentate dagli attori coerentemente con le strategie di sviluppo del territorio e con le criticità, le necessità e le opportunità presenti nei diversi ambiti. In particolare per quanto riguarda le infrastrutture necessarie allo sviluppo e al rilancio del territorio, sono state individuate come prioritarie quelle funzionali allo sviluppo strategico del territorio ponendo particolare attenzione a tutte le azioni correlate al contrasto del rischio idrogeologico, e alla sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda alcuni temi specifici ma trasversali a tutti i settori economici e locali come la gestione delle risorse idriche, la gestione dei rifiuti e l istituzione di zone con fiscalità di vantaggio per il territorio nuorese, il Vicepresidente condivide la proposta della Cabina di regia del Nuorese di creare uno o più gruppi di lavoro (Osservatori), composti da rappresentanti dalla Regione Sardegna e dal partenariato istituzionale, economico e sociale del nuorese con il compito di 2/8

monitorare e valutare la situazione attuale ed eventualmente definire e proporre piani e azioni specifiche. Il Vicepresidente illustra alla Giunta il processo seguito per la definizione del Piano di rilancio del Nuorese. In particolare evidenzia che le proposte pervenute sono state organizzate all interno degli ambiti di intervento e sono state successivamente sottoposte ad autovalutazione, da parte dei gruppi di segreteria tecnica allargata ai rappresentanti del partenariato economico e sociale, secondo i criteri definiti dalla Cabina di Regia Provinciale durante gli incontri della Cabina di Regia Provinciale del 22 Settembre 2015 tenuta a Macomer e del 7 Ottobre 2015 tenuta a Nuoro. In particolare la segreteria ha operato in gruppi, distinti per tavolo, composto da sette componenti ognuno con diritto di voto. Il Vicepresidente prosegue ricordando che per l autovalutazione delle proposte la Cabina di regia provinciale ha adottato una griglia comprensiva di 14 criteri rappresentativi delle caratteristiche principali che gli interventi puntuali del piano avrebbero dovuto possedere. I criteri sono stati utilizzati secondo un principio di presenza/assenza della caratteristica. I seguenti tre indicatori sono stati ritenuti come fondamentali per l autovalutazione: Rete di imprese/partenariato - Presenza di una rete di imprese o di un partenariato pubblico/privato già formato e pronto ad avviare il progetto, Capacità di attrattività - Capacità del progetto di attrarre, in via diretta o indiretta, sia flussi di persone (es turisti, visitatori, studenti, etc.) sia capitali o investimenti e di penetrare mercati esterni alla Sardegna e Valenza strategica territoriale - Progetto i cui obiettivi e finalità rivestano un interesse strategico per tutto il territorio, sia in termini di sviluppo a medio e lungo termine, sia in termini di avvio di buone pratiche economiche e sociali che permettano di avviare il rilancio del territorio. Nel processo di autovalutazione a tali indicatori è stato attribuito un peso doppio rispetto agli altri. Inoltre, il mancato rispetto di uno di questi criteri, delle proposte analizzate, determinava l automatica esclusione dal processo di valutazione. I restanti undici indicatori utilizzati sono i seguenti: ( Localizzazione geografica estesa all intero territorio provinciale - Progetto il cui ambito di applicazione rivesta l intero territorio provinciale ; Replicabilità - Progetto caratterizzato da attività, metodologie, o processi che possano essere facilmente applicati ad altri ambiti o territori provinciali ; Azione di sistema - Progetto le cui azioni perseguano un obiettivo di sistema, ovvero, cambiamenti del sistema di riferimento in termini di miglioramenti organizzativi, potenziamento dell offerta o capacità di facilitare processi di sviluppo ; Coerenza con PRS - Azioni e processi coerenti con le azioni prioritarie del Programma di Sviluppo Regionale ; Tempi di attuazione inferiori a 36 mesi ; Innovatività - Progetto che proponga azioni, metodologie o processi innovativi per il territorio sia da un punto di vista economico, organizzativo che sociale ; Impatto occupazionale/economico - Progetto i cui obiettivi e finalità permettano la crescita occupazionale ed economica del territorio sia direttamente che indirettamente ; Premio di coerenza con obiettivi 3/8

del tavolo - Progetto il cui ambito e la cui definizione sono coerenti con quelli individuati dal tavolo in cui è stato presentato ; Ricadute sul territorio in termini di competenze - Capacità del progetto di avviare sia direttamente che indirettamente la crescita del capitale sociale umano in termini di conoscenze e competenze di base e trasversali ; Sostenibilità economico finanziaria del progetto - Valutazione astratta relativa al potenziale economico finanziario del progetto ; Sostenibilità ambientale - Progetto le cui finalità sono rivolte alla sostenibilità ambientale -mitigazione del rischio idrogeologico, attenzione al ciclo dell acqua, recupero patrimonio esistente, non consumo di nuovo territorio). Sulla base delle risultanze dei lavori di autovalutazione è stato redatto il documento definitivo del Piano di rilancio del Nuorese approvato il 18 gennaio 2016 dalla Cabina di regia del partenariato istituzionale e socio economico del Nuorese. Successivamente il Piano è stato approvato dalla Provincia di Nuoro (Deliberazione dell Amministratore Straordinario n. 13 del 10.2.2016), dalle Comunità Montane Gennargentu Mandrolisai (D.C.C. n. 9 del 15.3.2016), Nuorese Gennargentu Supramonte Barbagia (D.G. n. 2 del 16.2.2016), dalle Unioni di Comuni Valle del Cedrino (D.A. n. 2 del 4.2.2016), Barbagia (D.A. n. 1 del 21.3.2016), Marghine (D.C.D.A. n. 4 dell'1.3.2016), Mont Albo (D.A. n. 13 dell'1.3.2016), dai comuni di Macomer (D.G.C. n.40 del 19.2.2016), Nuoro (D.G.C. n. 33 del 16.2.2016) e Siniscola (D.G.C. n. 12 del 26.1.2016). Il Vicepresidente, nel ricordare le ragioni di un intervento straordinario nel territorio della Provincia di Nuoro segnato da una profonda crisi economica e sociale, propone alla Giunta di destinare 55 milioni di euro per la realizzazione del Piano di rilancio del Nuorese, che trovano copertura: per 20 milioni di euro sul FSC 2014-2020 (da valutare integrazione); per 15 milioni di euro, destinati agli aiuti alle imprese, sui Fondi FSE, FESR, FEASR e FEAMP; per 15 milioni di euro, destinati ad interventi pubblici, sui Fondi FSE, FESR, FEASR e FEAMP; per 5 milioni di euro sui fondi FSC, FSE, FESR, FEASR e FEAMP, a seconda delle tipologie di intervento prioritario determinate sulla base dei progetti approvati dal gruppo di valutazione. Prioritariamente saranno assegnati fino a 11 milioni di euro per ogni ambito prioritario (Scuole del nuovo millennio, Ambiente e cultura, Competitività agroalimentare, Servizi di area vasta, Manifatturiero innovativo e competitivo e Infrastrutture per la crescita). Il Vicepresidente, dando atto del percorso di definizione del Piano di rilancio del Nuorese e del relativo documento allegato, che individua gli ambiti prioritari e le idee progettuali proposte dal territorio, rappresenta l esigenza di procedere all avvio dell iter amministrativo di valutazione degli interventi attraverso la costituzione da parte della Direzione generale della Presidenza di un Gruppo di valutazione composto da cinque membri, funzionari o dirigenti regionali, di cui tre permanenti con esperienza in sviluppo locale, e due membri che si alternano in base ai temi 4/8

prioritari oggetto di valutazione. Il gruppo di valutazione è integrato di volta in volta dai referenti delle Autorità di gestione dei programmi FSC, FSE, FESR, FEASR, FEAMP che finanziano i singoli interventi. Coerentemente con la strategia di accompagnamento dei processi di sviluppo locale all interno di una qualificata regia regionale, il Vicepresidente propone di costituire presso la Direzione generale della Presidenza, uno specifico Gruppo Tecnico di supporto ai soggetti responsabili dell attuazione degli interventi e alla Cabina di regia del Nuorese per l efficace ed efficiente realizzazione degli obiettivi prefissati, che sia di ulteriore supporto al Gruppo di valutazione di cui sopra. Il Gruppo di valutazione ha il compito di analizzare e valutare l ammissibilità tecnica e finanziaria delle idee progettuali ammesse a valutazione. Le istruttorie del Gruppo di valutazione seguiranno una procedura di tipo negoziale, con i soggetti proponenti, basata sul principio del contradditorio, inerenti valutazioni tecniche, di qualità progettuale, efficacia, efficienza e coerenza con le finalità del Piano di rilancio del nuorese e con la programmazione regionale, delle proposte presentate, nel rispetto della coerenza e dei criteri di ammissibilità previsti dai relativi programmi di spesa. Il Soggetto Attuatore degli interventi pubblici è l Ente incaricato di realizzare il progetto ed è il beneficiario del finanziamento. Al Gruppo di valutazione è affidato, il compito di definire compiutamente il soggetto attuatore e l'effettivo fabbisogno finanziario delle idee progettuali ammesse a valutazione. Le proposte valutate positivamente, entro novanta giorni dall avvio della fase di valutazione, saranno definite Progetti ammessi. Tali progetti, che potranno essere articolati in programmi di intervento, saranno approvati dalla Giunta regionale con specifico accordo di programma per la loro attuazione, ed inviati ai competenti uffici regionali per gli atti conseguenti e necessari per le erogazioni dei finanziamenti. Le proposte che non raggiungono esiti positivi entro novanta giorni dall avvio della fase di valutazione saranno inviate alla Cabina di regia del Nuorese per un riesame della loro strategicità e fattibilità Per ogni ambito prioritario il Gruppo di valutazione potrà avviare le istruttorie delle idee progettuali presenti nel Piano di rilancio del Nuorese che hanno raggiunto una valutazione minima di 14 punti. Per gli ambiti prioritari che dovessero avere risorse disponibili non completamente utilizzate, il Gruppo di valutazione potrà avviare le istruttorie delle idee progettuali presenti nel Piano di rilancio del Nuorese seguendo la graduatoria di autovalutazione di cui all allegato piano. Gli aiuti alle imprese saranno finanziati dai fondi FESR, FSE e FEASR/FEAMP in ragione della differente natura degli interventi previsti dal Piano di rilancio del Nuorese e dovranno essere 5/8

coerenti con i Principi Guida per la selezione delle operazioni previsti per i diversi Fondi, nonché con le Direttive in materia di aiuti. Nell ottica di ridurre al minimo l impatto delle richieste di infrastrutture sui Programmi Operativi 2014-2020 su cui sono presenti risorse e tipologie limitate, verranno valutati anche gli interventi già programmati nell ambito di specifiche Linee d Azione o programmi di intervento già attivati. Il Vicepresidente prosegue comunicando alla Giunta che all interno del Piano di rilancio del Nuorese è stato individuato un cluster di interventi relativo all organizzazione e valorizzazione del parco ambientale del Tepilora, il quale ha fortissime sinergie con la strategia di valorizzazione turistica-ambientale delle Aree di Rilevanza Strategica individuate nel POR FESR 2014-2020. Per favorire la massima integrazione tra i diversi strumenti di finanziamento, il Vicepresidente propone che le idee progettuali relative all area di Tepilora individuate nel Piano di Rilancio del Nuorese siano ricondotte nell ambito della procedura che verrà individuata per le Aree di Rilevanza Strategica. Tali proposte sono comunque considerate ricomprese all interno del Piano di rilancio del Nuorese e fanno riferimento alle risorse complessive individuate a valere sul POR FESR, o sui Fondi FSC,FSE e FEASR, nell ambito di detto Piano. Il Vicepresidente prosegue ricordando che la Comunità Montana Gennargentu Mandrolisai è stata individuata a livello nazionale come seconda area pilota della Sardegna nell ambito della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) che prevede la sperimentazione di una specifica metodologia di individuazione ed attuazione di progetti di sviluppo locale. Analogamente a quanto proposto per il cluster del Tepilora, il Vicepresidente propone che le idee progettuali individuate dal territorio come prioritarie nel percorso del Piano di Rilancio del Nuorese, se confermate nell ambito della SNAI, siano inserite all interno del progetto dell Area Interna Gennargentu Mandrolisai quali interventi di sviluppo locale finanziati con risorse del POR FESR Sardegna, nell ambito della dotazione complessiva individuata a valere sul POR FESR, o sui fondi FSC, FSE e FEASR, nell ambito del piano di rilancio del nuorese. Infine, prosegue il Vicepresidente, nell ottica di evitare la duplicazione di interventi e favorire lo sviluppo di sinergie positive tra strumenti e fonti finanziarie, si richiamerà l attenzione della Cabina di Regia del Piano affinché vengano date indicazioni al partenariato in relazione alla programmazione degli interventi. In particolare, al fine di garantire l equilibrio territoriale nella distribuzione delle risorse il Vicepresidente propone che i comuni inclusi nel Piano di rilancio del Nuorese si avvalgano prioritariamente delle risorse specificamente previste per il Piano. Ulteriori interventi relativi, a titolo esemplificativo, agli aiuti alle imprese, azioni di sistema, formazione ecc., potranno essere considerati ammissibili per tutti i Comuni della Provincia di Nuoro a valere sui fondi dei Programmi 6/8

Operativi FESR, FSE, FEASR, FEAMP, sui fondi FSC e comunque prioritariamente sugli ambiti non previsti dal suddetto Piano di rilancio. Tutto ciò premesso il Vicepresidente propone alla Giunta di prendere atto del percorso di definizione del Piano di rilancio del Nuorese e del relativo documento allegato che individua gli ambiti prioritari e le idee progettuali proposte dal territorio. Il Vicepresidente prosegue proponendo l approvazione del Protocollo di Intesa tra la Regione Autonoma della Sardegna ed i soggetti del partenariato istituzionale e socio-economico che aderiscono al Piano di rilancio del Nuorese, preliminare al successivo Accordo di Programma per l attuazione dei progetti valutati ammissibili, coerentemente con lo schema già concordato nel Piano e riportato nelle delibere di approvazione dello stesso, adottate dai soggetti pubblici del partenariato istituzionale. La Giunta regionale, condividendo quanto rappresentato e proposto dal Vicepresidente, acquisito il parere favorevole di legittimità del Direttore generale della Presidenza DELIBERA di approvare le linee di indirizzo operative di cui in premessa; di prendere atto del percorso di definizione del Piano di rilancio del Nuorese e del relativo documento allegato che individua gli ambiti prioritari e le idee progettuali proposte dal territorio; di approvare lo schema di Protocollo di Intesa, dando mandato al Presidente per la sottoscrizione; di destinare 55 milioni di euro per la realizzazione del Piano di rilancio del Nuorese, che trovano copertura: per 20 milioni di euro sul FSC 2014-2020 (da valutare integrazione); per 15 milioni di euro, destinati agli aiuti alle imprese, sui Fondi FSE, FESR, FEASR e FEAMP; per 15 milioni di euro, destinati ad interventi pubblici, sui Fondi FSE, FESR, FEASR e FEAMP; per 5 milioni di euro sui fondi FSC, FSE, FESR, FEASR e FEAMP, a seconda delle tipologie di intervento prioritario determinate sulla base dei progetti approvati dal gruppo di valutazione; di dare mandato alla Direzione generale della Presidenza di avviare l iter di valutazione delle idee progettuali attraverso la costituzione del Gruppo di valutazione composto da cinque membri, funzionari o dirigenti regionali, di cui tre permanenti con esperienza in sviluppo locale, e due membri che si alterneranno in base ai temi prioritari oggetto di valutazione. Il Gruppo di valutazione sarà integrato di volta in volta dai referenti delle Autorità di gestione dei programmi FSC, FSE, FESR, FEASR, FEAMP che finanziano i singoli interventi; 7/8

di dare mandato alla Direzione generale della Presidenza di costituire un Gruppo Tecnico di supporto ai soggetti responsabili dell attuazione degli interventi e alla Cabina di regia del Nuorese; di dare atto che gli interventi relativi all area di Tepilora individuati nel Piano di rilancio del Nuorese saranno ricondotti nell ambito della procedura che verrà individuata per le Aree di Rilevanza Strategica del POR FESR 2014-2020, garantendo il raccordo con la Presidenza e con la Cabina di regia provinciale del Piano di rilancio del Nuorese, facendo riferimento alle risorse complessive individuate a valere sul POR FESR, o sui fondi FSC, FSE e FEASR, nell ambito di detto Piano; di dare atto che gli interventi individuati dal territorio come prioritari nel Piano di rilancio del Nuorese, se confermati nell ambito della SNAI, saranno inseriti all interno del progetto dell Area Interna Gennargentu Mandrolisai quali interventi di sviluppo locale finanziati con risorse del POR FESR 2014-2020 nell ambito della dotazione complessiva individuata a valere sul POR FESR, o sui fondi FSC, FSE e FEASR, per il Piano di rilancio del Nuorese; di dare atto che i comuni inclusi nel Piano di rilancio del Nuorese si avvalgano prioritariamente delle risorse specificamente previste per il Piano e che ulteriori interventi relativi, a titolo esemplificativo, agli aiuti alle imprese, azioni di sistema, formazione ecc., possano essere considerati ammissibili per tutti i Comuni della Provincia di Nuoro a valere sui fondi dei Programmi Operativi FESR, FSE, FEASR, FEAMP, o sui fondi FSC, e comunque prioritariamente sugli ambiti non previsti dal suddetto Piano di rilancio. p. Il Direttore Generale Il Vicepresidente Alessandro Fumera Raffaele Paci 8/8