IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA Serata di cinema con discussione Il ragazzo con la bicicletta (titolo originale: Le gamin au vélo) di Jean-Pierre e Luc Dardenne, sarà presentato martedì 13 Giugno alle ore 19:00 in francese con sottotitoli in tedesco presso il Campus Westend della Goethe-Universität di Francoforte. Questa manifestazione è curata da Elisabetta Passinetti, psicoanalista ed insegnante d italiano, in collaborazione con la Katholische Hochschulgemeinde. Il ragazzo con la bicicletta Il dodicenne Cyril cerca ostinatamente di ritrovare il padre che lo ha abbandonato in un centro di accoglienza per l'infanzia, con la scusa che la sua permanenza sarebbe stata solo temporanea. Durante una sua fuga incontra Samantha, giovane donna che, qualche giorno dopo, gli riporta la sua bicicletta, venduta dal padre per necessità economiche. Cyril le chiede di poter essere ospitato a casa sua durante i fine settimana e Samantha accetta (segue allegato un commento al film). Una volta terminata la proiezione, il pubblico è invitato a partecipare ad una discussione sul film. Dalle 18:30 in poi la Cantina Paolo Dettori offrirà una degustazione di prodotti italiani. Ai fini di riservare un posto nella la sala di proiezione ed organizzare la degustazione, Vi invitiamo ad inviare al più presto la vostra adesione al seguente indirizzo E-Mail: epassinetti@yahoo.com. Proiezione cinematografica Il ragazzo con la bicicletta di Jean-Pierre e Luc Dardenne (87 min. - 2011), in francese con sottotitoli in lingua tedesca Data: martedì 13 novembre 2013 Ora: dalle 18:30 degustazione, alle 19:00 proiezione film Luogo: Katholische Hochschulgemeinde, Siolistr. 7, Campus Westend, Goethe-Universität, Francoforte Organizzazione: Elisabetta Passinetti in collaborazione con la Katholischen Hochschulgemeinde. 1
IL RAGAZZO CON LA BICICLETTA 1 L istinto di paternità e maternità non esiste! Elisabetta Passinetti Mio padre mi ama Il padre di Cyril, protagonista della pellicola dei registi belga Dardenne, desidera giustamente ricostruirsi una nuova famiglia. Lascia, quindi, il figlio dodicenne in un centro di accoglienza per l infanzia e vende la bicicletta del ragazzo, per racimolare gli ultimi soldi che gli consentiranno di cambiare casa, lavoro e di tagliare completamente i ponti con il passato. Cyril, succube di una teoria dell amore presupposto, che lo porta a credere che il suo soggiorno nel centro sarà temporaneo, abbocca all inganno del padre. In un primo momento, infatti, il ragazzo ne attende il ritorno con una certa impazienza: è per lui impensabile che il padre, che lo ama, perché padre, possa averlo abbandonato. In seguito decide di scappare alla ricerca del genitore, convinto che a quest ultimo sia successo sicuramente qualcosa. In una delle sue fughe s imbatte in Samantha, giovane parrucchiera, la quale, una volta ritrovata l amata bicicletta, proprio nel quartiere in cui vive, inizia a visitare Cyril al centro per l infanzia e accetta la proposta del ragazzo di ospitarlo a casa sua. Il ragazzo pensa, infatti, di poter trovare delle tracce che lo riportino al padre, nel quartiere dove abita la donna. È interessante notare come la vittima di un qualsiasi inganno, solitamente non metta subito in discussione il fatto che l altro sia venuto meno al rapporto, ma piuttosto trovi delle motivazioni 2 che giustifichino il suo comportamento, rimanendo all interno dell inganno stesso, al caldo di una comfort zone, da cui si ha paura di uscire. Tuttavia, la lunga promessa del padre ( solo per qualche giorno ) è dall attender corto 3 e molto amara è la scoperta del ragazzo, nell accorgersi che il genitore, una volta ritrovato, non ne vuole proprio sapere del figlio, non lo vuole vedere e non lo chiamerà più. Non solo, non ha nemmeno il coraggio di dirgli in faccia come stanno le cose, se non obbligato dalla donna. 1 Jean-Pierre e Luc Dardenne, 2011 2 Riporto qui un mio lapsus di lettura. Nel revisionare il testo, prima di licenziarlo, continuavo a sostituire la parola motivazioni con mortificazioni. Per curiosità riporto il significato della parola mortificazione preso dall enciclopedia italiana online Treccani: Nell uso comune, umiliazione dell amor proprio. <http://www.treccani.it/vocabolario/mortificazione/>. 3 M. D. Contri, Una Lunga promessa con l attender corto. L inganno dell aldilà del pensiero, testo principale per il 5 Simposio SAP, 18 maggio 2013, disponibile sul sito: <http://www.studiumcartello.it/public/editorupload/documents/simposi_tp/130518tp_mdc3.pdf>. 1
Chi è padre? Se l affermazione, che dà il titolo al paragrafo iniziale di questo lavoro, viene confutata già dalle prime scene, rimane pur sempre aperta la domanda, che serpeggia in tutto il film e la cui risposta Cyril sembra cercare, andando in giro con la sua bicicletta. Chi è padre e madre? Le due persone che mi hanno concepito? O piuttosto qualcuno da cui possa ricevere un profitto, favore, beneficio, un principio di eredità, interscambiabile con un principio di piacere. Se si parte da queste premesse, allora non c è più né padre, né madre 4, l attenzione è spostata piuttosto su un giudizio di affidabilità 5. Affidabile è qualcuno che non è contradditorio nei suoi discorsi e che non mi fa del male. Questa può essere considerata un altra accezione del termine innocenza. Si giunge quindi al secondo interrogativo di questo film. Chi può essere considerato innocente da Cyril? Suo padre? Wes, il giovane uomo che lo coinvolge nella rapina in un edicola? L ingenuo Cyril aiuta l amico a rubare il guadagno di una giornata di lavoro, per farsi piacere, per ricevere da Wes un amore che non esiste. Quest ultimo, infatti, vuole semplicemente sfruttarlo, e Cyril, nella sua ingenuità, non se ne accorge. Per molto meno di un aranciata e di una partita di playstation, acconsente alla proposta dell amico: ha bisogno anche di quest amore. Se affidabile può essere considerato colui che non nuoce e non è contraddittorio, allora la scelta di Cyril cade giustamente su Samantha, che senza tanto romanticismo (alla domanda perché abbia deciso di prenderlo in affido, non sa rispondere) è in grado di offrire al ragazzo questo profitto e favore di cui parlavo poc anzi. Allora è proprio vero che non c è più giudeo né greco, [ ] né schiavo né libero, [ ] uomo né donna 6, né padre né madre. Il beneficio può essere, infatti, ricevuto da un uomo, da una donna, da un single o perfino da un bambino 7. Che diventano quindi padres 8 dell altro. 4 G. B. Contri, Eredità senso destino, testo conclusivo alla 5 lezione del corso di Studium Cartello, 5 Febbraio 2012, disponibile sul sito: <http://www.studiumcartello.it/public/editorupload/documents/gbc_corso_interventi/120218sc_gbc1.pdf> pp. 2-3. 5 G. B. Contri, Una sola cattedra, in Think!, 24 settembre 2012, disponibile sul sito: <http://www.giacomocontri.it/blog%20archivio/blog%20pdf%20consultazione/blog%20opera%2 0OMNIA%20WEB.pdf>. 6 Gal, 3,28. 7 G. B. Contri, Preclusione nel nome del padre, in Think!, 1 febbraio 2013, disponibile sul sito: <http://www.giacomocontri.it/blog/2013/2013-02/2013-02-01-blog_preclusione_nome_padre.htm>. 8 Dalla lingua spagnola prendo volentieri in prestito questo termine che, usato al plurale, serve per indicare sia padre che madre. 2
Come si fa a non andare in giro ad ammazzare la gente, ovvero: L umanità è desiderabile? 9 Infine lo spettatore potrebbe chiedersi come mai Cyril, che è stato pesantemente ingannato dal padre, nonché sfruttato da Wes, con conseguenze persino gravi (il proprietario dell edicola finisce all ospedale, Samantha obbliga Cyril a confessare il misfatto alla polizia e si impegna a pagare i relativi danni causati dalla rapina), non diventi anche lui un piccolo criminale alla Wes. In lui si verifica semmai il passaggio dall ingenuità all innocenza, grazie ad una facoltà di giudizio che solo dopo saprà pensare a caval donato guardare sempre in bocca e che significa non lasciarsi più f re 10. L innocenza, come l amore, è l artificio che viene dopo la fregatura 11. Come risultato della frustrazione provata per l inganno e sfruttamento subiti, Cyril avrebbe potuto decidere di andare in giro a sparare a destra e a sinistra, senza sensi di colpa. Tuttavia egli non solo impara a dire di no a chi vuole fargli del male 12, ma impara anche a dir di sì ed è questo il caso interessante con innocenza e senza ingenuità 13. Penso che questo accada grazie ad un lavoro sul proprio pensiero, che in alcuni casi si chiama psicoanalisi. Ritengo inoltre che il desiderio di imparare a dire di sì, nasca dalla convinzione, che, dopo un attenta ed approfondita scrematura, - in quanto il problema dello sfruttamento non dipende dallo sfruttatore, ma dallo sfruttato, tranne poche eccezioni -, sia meglio considerare l altro (individuo, lavoro, libro, relazione ecc.) come amico, e quindi padres, da cui trarre profitto e beneficio. Solo così si può allora rispondere affermativamente alla domanda se l umanità sia desiderabile o meno. In questo caso, ci troviamo già in una condizione favorevole di salute o santità. Dedicato a tutti i padres 9 G. B. Contri, intervento al 5 simposio SAP, 18 maggio 2013, disponibile sul sito: <http://www.studiumcartello.it/public/editorupload/documents/gbc_simposi_interventi/130518sap_gbcb1. pdf>. 10 G. B. Contri, Ingenuità/Innocenza, in Child, Edizioni Sic, 1997, disponibile sul sito: <http://www.studiumcartello.it/public/editorupload/documents/enciclopedia_varie/9706ch0_gbc3.pdf>. 11 G. B. Contri, Innocenza e fregatura amorosa bis, in Think!, 20 aprile 2009, disponibile sul sito: <http://www.giacomocontri.it/blog%20archivio/blog%20pdf%20consultazione/blog%20opera%2 0OMNIA%20WEB.pdf>. 12 Basta pensare all ultima scena del film, quando, pur avendo perso coscienza, Cyril non aspetta l autoambulanza, chiamata dal figlio dell edicolante, che aveva appena tentato di ucciderlo, per vendicarsi della rapina subita. 13 G. B. Contri, Ingenuità/Innocenza, in Enciclopedia, 1994, disponibile sul sito: <http://www.giacomocontri.it/testi%20contri/enciclopedia-tracce%20def.pdf>. Riporto qui parte del testo da cui ho tratto la mia citazione: Quella che il medioevale galante chiamava Madonna, ha innocenza senza ingenuità, già nel passo di Luca noto come Annunciazione. A ben vedere, nei secoli le è stata rivolta una sola vera obiezione: che il suo caso sarebbe solo la riedizione pia di un mito, quello della donna visitata da un Dio, anzi dal sommo degli Dei, Giove. Insomma: un ingenua. Nel mito antico, certe donne hanno saputo dire di no al playboy divino, ossia non sono state ingenue. Ma la questione è: come sapere dire di sì - è questo il caso interessante - con innocenza senza ingenuità? È il caso della Madonna. Grazie alle poche battute del dialogo densissimo di quel passo, lei sa: certezza, competenza, facoltà, conoscenza, pensiero. Come ha fatto a sapere? È ciò che sei anni fa mi ha fatto suggerire che le litanie lauretane si arricchiscano di una nuova: Regina cogitationis. Con i tempi di pericolosa debilità mentale che corrono, AIDS del pensiero, ce n è drammatico bisogno. 3