UNA SPECIE NUOVA PER LA FAUNA ITALIANA: APHODIUS (AMIDORUS) IMMATURUS (MULSANT) (Coleoptera, Aphodiidae)

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FEDERICO TAGLIAFERRI * UNA SPECIE NUOVA PER LA FAUNA ITALIANA: APHODIUS (AMIDORUS) IMMATURUS (MULSANT) (Coleoptera, Aphodiidae) SUMMARY - A new species for the italian fauna: Aphodius (Amidorus) immaturus (Mulsant) (Coleoptera, Aphodiidae). The Author reports for the first time the presence in Italy of Aphodius (Amidorus) immaturus (Mulsant), on Piedmontese and Lombard Alps. Besides a list of the verified Italian localities, the distinctive characteristics between this species and Aphodius (Amidorus) obscurus (Fabricius), wich is very close to Aphodius immaturus, are given. RIASSUNTO - L autore segnala, per la prima volta, la presenza di Aphodius (Amidorus) immaturus (Mulsant) in Italia, nelle Alpi piemontesi e lombarde. Oltre alle località di raccolta italiane accertate, vengono indicati i caratteri distintivi fra questa specie ed Aphodius (Amidorus) obscurus (Fabr.), ad essa prossima. Key words: Aphodius immaturus (Mulsant), Italy, new record. Tra il materiale delle Alpi Marittime che l amico Sergio Facchini mi ha gentilmente ceduto, ho rinvenuto un esemplare maschio di Aphodius, raccolto presso il Lago della Rovina, Val Gesso (Cuneo), il 3 giugno 1993, probabilmente in sterco di stambecco, che ho identificato come Aphodius (Amidorus) immaturus (Mulsant, 1842), taxon presente nelle vicine Alpi Francesi, ma finora ritenuto estraneo alla nostra fauna. Tale specie ha avuto svariate vicissitudini nomenclatoriali. Mulsant (1842: 263) la descrisse come var. ad elitre rosse di Aphodius sericatus W. Schmidt, 1840. Successivamente, Rantzau (1846: 49) propose la sinonimia sericatus versus obscurus (Fabricius) ed Harold (1874: 179) considerò immaturus di Mulsant come variazione cromatica di cribrarius Brullé, 1832. Paulian (1959: 148) considerò immaturus (Mulsant) bona species, ma Nicolas & Riboulet (1967: * strada alla Scuola 5-29010 Piacenza-Roncaglia 239

Una specie nuova per la fauna italiana: Aphodius immaturus 113-116), non ritenendo valido il nome di Mulsant, proposero per il taxon il nuovo nome Aphodius (Amidorus) germandi e ne precisarono la dicotomia con obscurus. Dellacasa (1983: 155-164) e Baraud (1992: 139) ritennero corretta l interpretazione di Paulian e mantennero valido il nome immaturus (Mulsant, 1842), riservando la denominazione proposta da Nicolas & Riboulet per gli esemplari ad elitre scure. Al fine di confermare la presenza in Italia di questa specie e di precisarne l areale, ho esaminato gli esemplari di Amidorus delle Alpi italiane conservati nelle collezioni del Museo Civico di Storia Naturale di Milano e di amici entomologi che mi hanno gentilmente concesso in studio il loro materiale. Fra gli altri ho avuto la possibilità di studiare 3 paratipi di Aphodius germandi Nicolas & Riboulet conservati nella collezione di Giovanni Mariani di Milano. Materiale esaminato Oltre ai tre paratipi di germandi nella Collezione G. Mariani, di provenienza francese, ho individuato 27 esemplari di Aphodius immaturus delle seguenti località italiane (le collezioni in cui sono conserevati gli exx. sono indicate con le abbreviazioni GM = coll. G. Mariani -Milano; SZ = coll. S. Ziani-Forlì; FT = coll. F. Tagliaferri-Piacenza; MM = coll. Museo Civico di Storia Naturale di Milano): Piemonte: Lago della Rovina, Val Gesso (Cuneo), 3.VI.1993, leg. S. Facchini (FT), 1 ex.; Valle Stura di Demonte (Cuneo), C. d. Vallonetto, m 2400, 21.VI.1964, leg. G. Mariani (GM) 3 exx.; Alpi Cozie, Val Varaita (Chianale), m 2000, 21.VII.1963, leg. G. Mariani (GM), 1 ex.; Crissolo, 29.VII.1946. leg. Focarile (GM),1 ex.; Bobbio Pellice, 28.VII.1946, leg. Focarile (GM), 1 ex.; Sestrières, Blanchetta, 27. VII.1935, leg. Tasso, Schatzmayr & Koch (GM), 8 exx.; Col. Sestrières, 16-18.VIII.1938, leg. G. Pozzi (MM), 1 ex.; M. Cenisio, m 1700, 25.VII.1935 (MM), 1 ex.; Alpi Cozie, Val di Susa (Ulzio N), M. Seguret, m 2300, 25.VII.1965, leg. G. Mariani (GM), 1 ex.; Val di Lanzo, A. delle Moglie, leg. Della Beffa (GM), 1 ex.; Alpi Graie, Val Soana (Piamprato), m 1950-2400, 30.VI.1974, leg. G. Mariani (GM), 1 ex.; Valsesia, Alagna: Alpe Vigne, m 2000, 22.VII.1968, leg. G. Mariani (GM), 1 ex. Valle d Aosta: Aosta, Cogne, VII.1966 (SZ), 1 ex.; Lauzon, (Gran?) Paradiso, m 1900, 18.VII.1935, leg. Tasso, Schatzmayr & Koch (MM), 1 ex. Lombardia: Lago Arasé, Ponte Valtellina, m 2300, 6.IX.1949, leg. A. Focarile (GM), 1 ex.; Chiavenna, Passo di Sasso Canale, m 2100, 3.VII.1946, leg. A. Focarile (GM), 3 exx. (fig. 1) 1. 1 Gli esemplari del compianto dr. G. Mariani sono ora conservati in coll. R. Pittino - Milano. 240

I dati dimostrano che Aphodius immaturus (Mulsant), oltre che a quella francese, appartiene senza dubbio anche alla fauna italiana. Convive con Aphodius obscurus (Fabricius) del quale pare condividere anche la bionomia: entrambi i taxa sono strettamente coprofagi e mostrano spiccata orofilia, vivendo in escrementi di erbivori, in pascoli montani esposti, anche ben oltre i 2000 metri di quota. Tale specie è senza dubbio più rara di obscurus (Frabricius), ma ritengo non così sporadica come può apparire dai dati suesposti: probabilmente molti esemplari si trovano in altre collezioni frammisti al congenere. Fig. 1 - Geonemia italiana accertata di Aphodius (Amidorus) immaturus (Mulsant). 241

Una specie nuova per la fauna italiana: Aphodius immaturus Aphodius (Amidorus) obscurus (Fabricius) ed Aphodius (Amidorus) immaturus (Mulsant) sono tassonomicamente molto vicini. La loro identificazione in base ai caratteri morfologici esterni è difficile e ritengo opportuno fare qualche precisazione. Solo i maschi possono essere identificati con sicurezza. Nelle specie del sottogenere Amidorus l edeago presenta parameri provvisti di espansione apicale membranosa variamente sviluppata, meglio apprezzabile in stato di idratazione: in A. obscurus (Fabricius) essa appare lunga circa come la porzione sclerificata del relativo paramero (fig. 2A), mentre in A. immaturus (Mulsant) é molto più sviluppata, lunga quasi il doppio del paramero stesso, e vistosamente auricolata (fig. 2B). La microscultura elitrale e la relativa lucentezza costituiscono un buon carattere distintivo, per quanto labile, fra le due specie e rappresentano l unica differenza utile per separare le femmine: in entrambe le specie, le strie appaiono a fondo lucido, inoltre in A. obscurus (Fabr.) le interstrie sono fortemente microreticolate ed opache, ma in A. immaturus (Mulsant) queste presentano microscultura più superficiale, che non nasconde i punti e dona alle elitre lucentezza sericea. Queste differenze sono meglio apprezzabili sulla declività preapicale delle elitre, ove sono evidenti, in obscurus, le interstrie più opache delle strie contigue. A B Fig. 2 - Edeago in visione sagittale e laterale degli Aphodius (Amidorus) della fauna italiana. A = Aphodius obscurus (Fabricius); B = Aphodius immaturus (Mulsant). 242

RINGRAZIAMENTI Sono grato a Sergio Facchini di Piacenza che mi ha donato il primo esemplare di questa specie ed agli amici entomologi Giovanni Mariani di Milano, Stefano Ziani di Forlì e Carlo Pesarini, conservatore al Museo Civico di Storia Naturale di Milano, che generosamente mi hanno messo a disposizione gli esemplari conservati nelle collezioni loro affidate. Il mio ringraziamento vada anche ad Alberto Ballerio di Brescia ed a Riccardo Monguzzi di Milano che mi hanno permesso di studiare i loro esemplari, fra i quali purtroppo non ho individuato Aphodius immaturus. Un particolare ringraziamento vada a Giovanni Dellacasa che, con la sua ben nota disponibilità, ha accettato di rileggere criticamente questo breve scritto e mi è stato prodigo di suggerimenti. BIBLIOGRAFIA BARAUD J., 1992 - Faune de France. Coléoptères Scarabaeoidea d Europe. Fed. Franç. Sc. Nat. (P. Lechevalier), Paris. LXXVIII. DELLACASA G., 1983 - Sistematica e nomenclatura degli Aphodiini italiani (Coleoptera Scarabaeidae: Aphodiinae). Mus. reg. Sc. nat., Torino. Monografie. I. HAROLD E. VON, 1874 - Beitrage zur Kenntniss einiger coprophagen Lamellicornien. Berl. Ent. Zeits., Berlin. XVIII. MULSANT E., 1842 - Histoire Naturelle des Coléoptères de France. Lamellicornes. Paris, Lyon. NICOLAS J.L. & RIBOULET R., 1967 - Les Aphodius Ill. du groupe obscurus (F.). Le cas d immaturus Muls. Bull. mens. Soc. Linn., Lyon. XXXVI. PAULIAN R., 1959 - Faune de France. Coléoptères Scarabéides. Fed. Franç. Sc. Nat.: (P. Lechevalier ed.), Paris. LXIII. RANTZAU C., 1846 - Einige Notizen über Fabricius sche Aphodien mit Beziehung auf Dr. Schmidt s Monograph dieser Gattung in Germar s Zeitschr. f. d. Entomol. Bd. II. Stettiner Ent. Zeit., Stettin. VII. 243