Verbale n. Collegio di settore- Scuola Secondaria di Primo Grado

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Verbale n Collegio di settore- Scuola Secondaria di Primo Grado Il giorno 19 marzo 2019, alle ore15.30, presso la sede centrale dell' Istituto Comprensivo di Brisighella si è riunito il Collegio docenti della scuola secondaria di primo grado per discutere il seguente ordine del giorno: Accordi organizzativi; Modalità svolgimento esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Criteri per l'ammissione alla classe successiva La Dirigente comunica i nuovi criteri di ammissione alla classe successiva e all'esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, precisando che le eventuali decisioni del Collegio di settore in merito ai criteri in oggetto,sono subordinate alla delibera del Collegio unitario. Pertanto si prosegue nell'analisi della normativa, puntualizzando che è importante che i coordinatori delle classi segnalino le situazioni critiche e che tutti i docenti svolgano verifiche sommative finali sul raggiungimento degli obbiettivi minimi. Inoltre la Dirigente precisa che la condotta non viene calcolata nella media e solo nei casi più gravi previsti dalla normativa può inficiare l'esito dell'ammissione, mentre il voto conseguito nello studio dello strumento fa media, infine ricorda a tutti di inserire nelle schede degli alunni la partecipazione ai corsi di recupero e di potenziamento. In particolare si concordano le condizioni obbligatorie per la valutazione sommativa finale per tutti gli studenti dell IC: che vengano effettuati ripetuti interventi di recupero disciplinare decisi dai docenti, sia in orario curricolare che extracurricolare, se necessari; gli interventi di recupero in orario curricolare vanno esplicitati sul registro che le famiglie degli alunni a rischio non ammissione alla classe successiva vengano ripetutamente contattate per informazioni sul profitto del proprio figlio (vedi verbali e protocolli); nel caso di alunni seguiti da ASL, Servizi Sociali, psicologi, che l operatore sia precedentemente informato del rischio di non ammissione. Il DS ribadisce energicamente che, in mancanza degli elementi su elencati, la non ammissione non potrà essere nemmeno discussa. Criteri di ammissione, modalità di svolgimento e valutazione dell esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Si prosegue con l'analisi del decreto legislativo n. 62/2017, deldm n. 741/2017 e della nota ministeriale 1865 del10-10-2017 che hanno modificato i criteri di ammissione e le modalità di svolgimento e valutazione dell esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. I Criteri per L ammissione In sede di scrutinio finale, il consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, dispone l ammissione degli studenti all esame di Stato, in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a 6/10). I requisiti per essere ammessi sono i seguenti: aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;

non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all esame di Stato prevista dall articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998, ossia l esclusione dallo scrutinio finale; aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall Invalsi. La non ammissione all esame deve avvenire con adeguata motivazione e nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti (vedi Criteri per l ammissione alla classe successiva e/o all esame di Stato). Il voto di comportamento non concorre più al voto di ammissione in quanto espresso con un giudizio sintetico, tuttavia è possibile la non ammissione alla classe successiva, in base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, nei confronti di coloro ai quali è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (articolo 4, commi 6 e 9 bis, del DPR n. 249/1998). Per i soli alunni ammessi all esame di Stato, in sede di scrutinio finale, il consiglio di classe attribuisce un voto di ammissione espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali. Il voto di ammissione va espresso sulla base del percorso scolastico triennale effettuato da ciascuno allievo, nel rispetto dei criteri e delle modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel PTOF. Il voto di ammissione può essere inferiore a 6/10, qualora l alunno sia stato ammesso anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline. Il voto di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d esame. La formulazione del giudizio di idoneità non può quindi essere l espressione di una media matematica, dato che sarebbe difficile esprimere attraverso quest ultima l intero percorso scolastico degli alunni, legato a diverse contingenze personali, a fattori psico-sociali, ad oscillazioni di profitto ed anche a comportamenti mutevoli. La Presidente del Collegio invita a tener conto della maturazione personale dell alunno secondo una visione olistica, circostanziata del percorso personale dell'alunno, proponendo di prendere in considerazione anche le valutazioni del primo quadrimestre e quella finale dell'anno precedente, il Collegio concorda all'unanimità. Ammissione con insufficienze In caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a 6/10), il consiglio di classe, presieduto dal dirigente scolastico o da un suo delegato, può anche deliberare a maggioranza di non ammettere l alunno all esame di Stato, pur in presenza dei tre sopra riportati requisiti.la non ammissione all esame deve avvenire con adeguata motivazione e nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti. Composizione della commissione d esame Presso ogni istituzione scolastica, infatti, viene costituita una commissione d esame composta da tutti i docenti del Consiglio di classe in coerenza con quanto previsto dall articolo 2, commi 3 e 6, del Decreto Legislativo n.62/ 2017 quindi da tutti i docenti che svolgono insegnamenti curricolari, anche per gruppi di studenti, dai docenti incaricati dell insegnamento della religione cattolica e di attività alternative all insegnamento della religione cattolica e dai docenti di sostegno se presenti nella classe.la commissione d esame si articola in tante sottocommissioni quante sono le classi terze. Le sottocommissioni sono, quindi, composte dai docenti dei singoli consigli di classe.un importante novità, prevista nella succitata recente normativa, riguarda, invece, la figura del Presidente della commissione d esame che va individuato all' interno all istituzione scolastica.questa disposizione è prevista nell art.8 del Decreto Legislativo n.62/2017 e nell art.4 del DM 741/2017, dove si prevede anche la possibilità, in presenza di specifiche condizioni all interno della scuola, di sostituire il Dirigente scolastico, nominando come Presidente di commissione un altra figura tra quelle previste nella stessa normativa citata.

Per ogni istituzione scolastica statale svolge le funzioni di Presidente della commissione prioritariamente il Dirigente scolastico della scuola. In caso di assenza o impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica, svolge le funzioni di Presidente della commissione un docente collaboratore del dirigente scolastico, individuato ai sensi dell articolo 25 comma 5, del Decreto legislativo n.165/2001 appartenente al ruolo della scuola secondaria. In ogni caso la Dirigente precisa che salvo altri impegni istituzionali intende presiedere la commissione d'esame a Brisighella. L esame di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione comprende tre prove scritte e un colloquio. Le prove che gli studenti dovranno sostenere sono finalizzate, come chiarisce l art.6 comma 1 del DM 741/2017, a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dagli studenti, verifica che dovrà tener conto del profilo dello studente e dei traguardi di sviluppo delle competenze previsti per le diverse discipline dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell Infanzia e del primo ciclo di istruzione. Le prove scritte sono tre e riguardano le discipline Italiano, Matematica e le due Lingue straniere studiate. Durante la riunione preliminare viene definita la durata oraria di ciascuna delle prove scritte, che non deve superare le quattro ore, l ordine di successione delle prove scritte e l ordine delle classi per lo svolgimento dei colloqui. Le prove scritte sono tutte predisposte dalla commissione d esame in piena autonomia per quanto riguarda i contenuti, ma rispettando le disposizioni ministeriali relative alle tipologie. La prova scritta di Italiano deve accertare la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte degli studenti. La commissione d esame predispone almeno tre terne di tracce, con riferimento alle seguenti tipologie: Testo narrativo o descrittivo Testo argomentativo Comprensione e sintesi di un testo La prova scritta di Italiano può anche essere strutturata in più parti riferibili alle diverse tipologie proposte, che possono anche essere utilizzate in maniera combinata tra loro all interno della stessa traccia. Nel giorno calendarizzato per l effettuazione della prova, la commissione sorteggia la terna di tracce che sarà proposta ai candidati. Ciascun candidato svolge la prova scegliendo una delle tre tracce sorteggiate. Il Collegio propone per la durata della prova di Italiano 4 ore. La prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche deve accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dagli studenti nelle seguenti aree previste dalle Indicazioni nazionali: numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni. Le commissioni predispongono almeno tre tracce riferite ad entrambe le seguenti tipologie:nel caso in cui vengano proposti più problemi o quesiti, le relative soluzioni non devono essere dipendenti l una dall altra, per evitare che la loro progressione pregiudichi l esecuzione della prova stessa.nel giorno calendarizzato per l effettuazione della prova, la commissione sorteggia la traccia che sarà proposta ai candidati. Il Collegio propone per la durata della prova di Matematica 3ore. La prova scritta relativa alle lingue straniere deve accertare le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d Europa, di cui alle Indicazioni nazionali per il curricolo e, in particolare, al Livello A2 per l Inglese e al Livello A1 per la seconda lingua comunitaria. La prova scritta si articola in due sezioni distinte, rispettivamente, per l Inglese e per la seconda lingua comunitaria. La commissione

predispone almeno tre tracce scegliendo tra le seguenti tipologie, che possono essere anche tra loro combinate all interno della stessa traccia: Questionario di comprensione di un testo Completamento, riscrittura o trasformazione di un testo Nel giorno calendarizzato per l effettuazione della prova, la commissione sorteggia la traccia che sarà proposta ai candidati riferita sia all Inglese che alla seconda lingua studiata. Il Collegio propone per la durata delle prove di lingue di 4ore complessive. Il colloquio d esame Durante la discussione sul colloquio d'esame tutti i docenti concordano che venga offerta la possibilità agli alunni con media di ammissione del sei di presentare una tesina interdisciplinare al fine di garantire loro un percorso strutturato. La prof.ssa Giorgi propone che anche agli alunni con medie superiori sia consentito preparare una mappa interdisciplinare da impiegare solo in caso di necessità: crollo emotivo, difficoltà di varia natura. Il Collegio concorda unitamente alla Dirigente che puntualizza l'effettivo stato di necessità e invita i docenti a proporre anche testi non noti per la fascia alta. Infine tutti convergono sulla proposta di dare spazio alle educazioni e alle lingue durante il colloquio interdisciplinare. Il colloquio d esame sarà svolto a conclusione delle prove scritte e dopo la loro correzione, secondo una calendarizzazione disposta dalla commissione d esame in sede di riunione preliminare. Il colloquio è finalizzato, come esplicitato nell art.10 del DM 741/2017 a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel succitato profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione. Il colloquio viene condotto collegialmente dalla sottocommissione e deve essere sviluppato in modo tale da porre particolare attenzione soprattutto alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio. Le modalità per determinare la valutazione finale agli esami di Stato sono state indicate nell art.8 del decreto 62/2017 e nella successiva Nota ministeriale 1865 del 2017. Esse prevedono che la commissione d esame deliberi, su proposta della sottocommissione, la valutazione finale complessiva espressa con votazione in decimi, derivante dalla media, arrotondata all unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5, tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove e del colloquio di cui al comma 3. L esame si intende superato se il candidato consegue una votazione complessiva di almeno sei decimi. La media si applica quindi tra il voto di ammissione e la media delle tre prove scritte d esame e del colloquio. la prima media servirà preliminarmente alla commissione per arrivare alla media tra i voti delle singole prove e del colloquio, senza applicare però, in questa fase, arrotondamenti all unità superiore o inferiore. la seconda media, quella che determinerà il voto finale, si calcolerà tra il voto di ammissione e il risultato ottenuto dalla prima media cioè la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. In questo caso il voto potrà essere arrotondato all unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 e proposto alla commissione in seduta plenaria (cfr. art.13 comma 2 del decreto). Terminata la discussione in merito ai criteri e all'organizzazione dell'esame la Dirigente chiede ai docenti se intendono inserire i ricevimenti individuali nel mese di aprile, in quanto nel piano annuale non sono stati indicati, poiché era già presente il ricevimento generale. Il Collegio decide di mantenere l'organizzazione del piano delle attività.

La discussione si sposta sui problemi provocati da uno studente che se pur certificato continua a mantenere atteggiamenti oppositivi la Presidente della seduta rimarca la procedura da seguire per le comunicazioni ufficiali alla direzione,ai servizi sociali e all'asl. Infine il Collegio discute sulle modalità di svolgimento della ricreazione,molti sono contrari alla sperimentazione che è stata avviata, ma, a causa della mancanza di tempo,in quanto la seduta si è protratta notevolmente oltre l' orario prestabilito,a discapito del Collegio Unitario, non si definisce una nuova organizzazione dell'intervallo, pertanto l'assemblea vota a maggioranza contro la sperimentazione, ma non formula proposte alternative. Terminata l'ampia e approfondita discussione, la seduta è tolta alle ore 16.45. Brisighella, 19/03/2019 Segretario Prof. Bellavista Stefano Il Dirigente Scolastico Dott. Fiorentini Paola