PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO

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CANTIERE: EX PALESTRA Marco Belli COMUNE DI PORTOGRUARO PROVINCIA DI VENEZIA Progetto di Ristrutturazione e adeguamento funzionale dell edificio denominato Ex Palestra Marco Belli piazza G.Marconi Portogruaro (VE) PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. RELAZIONE TECNICA E PRESCRIZIONI COMMITTENTE: Provincia di Venezia Dipartimento dei Servizi al Territorio Gestione Patrimonio Edilizio Via Forte marghera 191 Mestre 30175 (VE) RESPONSABILE DEI LAVORI: Ing. Andrea Menin (VE) Via Forte marghera 191 Mestre 30175 (VE) PROGETTISTA: Arch. Massimo Pietribiasi (VE) Via Forte marghera 191 Mestre 30175 (VE) Ing. Matteo Morandina (VE) Via Forte marghera 191 Mestre 30175 (VE) COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE: arch. Alberto de Gotzen Via Martiri della Libertà n. 23 30026, Portogruaro (VE) P.I.: 03664980277 data firme 1

INDICE: RELAZIONE TECNICA E PRESCRIZIONI PREMESSA...ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. PREMESSA... 4 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI:...5 METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI:...7 A ANAGRAFICA DELL OPERA:... 8 A.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE... 8 A.2 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA... 8 A.3 DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA... 8 B DESCRIZIONE DEL CONTESTO AMBIENTALE:... 9 B.1 CARATTERISTICHE DELL AREA DI CANTIERE... 9 B.2 CARATTERISTICHE IDRO- GEOLOGICHE DEL TERRENO... 9 B.3 METEOROLOGIA TERRITORIALE E LOCALE... 9 B.4 EVENTUALE RINVENIMENTO DI ORDIGNI BELLICI... 9 B.5 PRESENZA DI LINEE AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE... 9 B.6 RISCHI E MISURE CONNESSI CON ATTIVITÀ E/O INSEDIAMENTI LIMITROFI:... 9 B.6.1 LAVORI IN SEDE STRADALE...9 B.6.2 PRESENZA DI INFRASTRUTTURE STRADALI/FERROVIARIE LIMITROFE...9 B.6.3 LAVORI IN PROSSIMITÀ DI CORSI E SPECCHI D ACQUA...10 B.6.4 INTERFERENZE CON LE AREE E LE ATTIVITÀ CIRCOSTANTI E/O PRESENZA DI CANTIERI LIMITROFI...10 B.6.5 EDIFICI CIRCOSTANTI CON PARTICOLARI ESIGENZE DI TUTELA...10 B.6.6 CADUTA/PROIEZIONE DI OGGETTI ALL ESTERNO DEL CANTIERE...10 B.6.7 VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RUMORE VERSO L ESTERNO...10 B.6.8 EMISSIONE DI AGENTI INQUINANTI...10 C CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI... 11 C.1 SUDDIVISIONE DEI LAVORI IN FASI E SOTTOFASI... 11 C.2 ANALISI DELLE LAVORAZIONI... 12 ALLEGATO ALLA SCHEDA 2 REALIZZAZIONE DEL PONTEGGIO:... 13 VERIFICHE DI SICUREZZA DEI PONTEGGI METALLICI FISSI... 14 PONTEGGI METALLICI A TELAI PREFABBRICATI...14 C.3 RISCHI PARTICOLARI E RELATIVE MISURE DI SICUREZZA... 41 C.3.1 RISCHIO DI INVESTIMENTO...41 C.3.2 RISCHIO DI RIBALTAMENTO DELLE MACCHINE OPERATRICI...41 C.3.3 RISCHIO DI SEPPELLIMENTO O SPROFONDAMENTO...41 C.3.4 RISCHIO DI ANNEGAMENTO...41 C.3.5 RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO...41 C.3.6 RISCHIO DI INSALUBRITÀ DELL ARIA NEI LAVORI IN GALLERIA...41 C.3.7 RISCHIO DI INSTABILITÀ DELLE PARETI E DELLA VOLTA NEI LAVORI IN GALLERIA...41 C.3.8 RISCHI DERIVANTI DA ESTESE DEMOLIZIONI O MANUTENZIONI...41 C.3.9 RISCHIO DI INCENDIO O ESPLOSIONE...42 C.3.10 RISCHI DERIVANTI DA SBALZI ECCESSIVI DI TEMPERATURA...42 C.3.11 RISCHIO DI ELETTROCUZIONE...42 C.3.12 RISCHIO PER ESPOSIZIONE AL RUMORE...42 C.3.13 RISCHIO PER ESPOSIZIONE A SOSTANZE CHIMICHE E AGENTI CANCEROGENI...42 C.3.14 RISCHIO PER ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI...42 C.3.15 RISCHIO DA VICINANZA DI LINEE ELETTRICHE A CONDUTTORI NUDI IN TENSIONE...42 C.3.16 RISCHIO DA CADUTA DI OGGETTI DALL ALTO...42 C.3.17 RISCHIO PER LAVORI DI MONTAGGIO O SMONTAGGIO DI ELEMENTI PREFABBRICATI PESANTI...42 C.3.18 RISCHIO DA STRESS LAVORO- CORRELATO...42 2

C.3.19 LAVORI CON RADIAZIONI IONIZZANTI...42 C.3.20 LAVORI IN POZZI, STERRI SOTTERRANEI E GALLERIE...43 C.3.21 LAVORI SUBACQUEI CON RESPIRATORI...43 C.3.22 LAVORI IN CASSONI AD ARIA COMPRESSA...43 C.3.23 LAVORI COMPORTANTI L'IMPIEGO DI ESPLOSIVI...43 D ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE... 44 D.1 RECINZIONI/DELIMITAZIONI, ACCESSI E SEGNALAZIONI... 44 D.2 VIABILITA DI CANTIERE... 44 D.3 MODALITA DI ACCESSO DEI MEZZI E FORNITURA MATERIALI... 44 D.4 AREE DI DEPOSITO... 44 D.4.1 AREE DI CARICO E SCARICO...44 D.4.2 DEPOSITO ATTREZZATURE...44 D.4.3 DEPOSITO MATERIALI CON RISCHIO D INCENDIO O ESPLOSIONE...45 D.4.4 STOCCAGGIO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI...45 D.5 SERVIZI LOGISTICI ED IGIENICO... 45 D.5.1 SERVIZI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE... 45 D.5.2 SERVIZI DA ALLESTIRE A CURA DELL IMPRESA AFFIDATARIA...45 D.6 MACCHINE E ATTREZZATURE... 46 D.6.1 MACCHINE ED ATTREZZATURE MESSE A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE...46 D.6.2 MACCHINE ED ATTREZZATURE DELLE IMPRESE PREVISTE IN CANTIERE...46 D.6.3 MACCHINE, ATTREZZATURE DI USO COMUNE...47 D.7 IMPIANTI DI CANTIERE... 47 D.7.1 IMPIANTI MESSI A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE...47 D.7.2 IMPIANTI DA ALLESTIRE A CURA DELL IMPRESA AFFIDATARIA...47 D.7.3 IMPIANTI DI USO COMUNE...47 D.8 SEGNALETICA... 48 D.9 SOSTANZE E PREPARATI PERICOLOSI... 48 D.9.1 SOSTANZE E PREPARATI MESSE A DISPOSIZIONE DAL COMMITTENTE...48 D.9.2 SOSTANZE E PREPARATI DELLE IMPRESE PREVISTE IN CANTIERE...48 D.10 GESTIONE DELL EMERGENZA... 48 D.10.1 INDICAZIONI GENERALI...48 D.10.2 ASSISTENZA SANITARIA E PRONTO SOCCORSO...48 D.10.3 PREVENZIONE INCENDI...49 D.10.4 EVACUAZIONE...49 E INTERFERENZE TRA LAVORAZIONI... 49 E.1 SFASAMENTO SPAZIALE E TEMPORALE DELLE LAVORAZIONI... 49 E.2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E/O DPI PER LA RIDUZIONE DELLE INTERFERENZE... 49 F COSTI... 50 F.1 CRITERI PER LA DEFINIZIONE E LA VALUTAZIONE DEI COSTI... 50 F.2 STIMA DEI COSTI... 50 G PRESCRIZIONI OPERATIVE... 52 G.1 PRESCRIZIONI PER LE IMPRESE AFFIDATARIE... 52 G.2 PRESCRIZIONI PER I LAVORATORI AUTONOMI... 52 G.3 PRESCRIZIONI PER TUTTE LE IMPRESE... 52 G.4 PRESCRIZIONI PER IMPIANTI MACCHINE ED ATTREZZATURE... 53 G.5 PRESCRIZIONI PER L USO COMUNE DI IMPIANTI, MACCHINE ATTREZZATURE... 53 G.6 D.P.I., E SORVEGLIANZA SANITARIA... 53 G.7 VALUTAZIONE DEL RUMORE PER I LAVORATORI... 54 G.8 VALUTAZIONE PREVENTIVA DEL RISCHIO DERIVANTE DA VIBRAZIONI MECCANICHE PER I LAVORATORI... 54 3

G.9 DOCUMENTAZIONE... 55 G.9.1 DOCUMENTAZIONE A CURA DELLE IMPRESE ESECUTRICI...55 G.9.2 DOCUMENTAZIONE INERENTE IMPIANTI, MACCHINE ED ATTREZZATURE...56 G.10 DISPOSIZIONI PER L ATTUAZIONE DEL COORDINAMENTO E LA COOPERAZIONE... 57 G.10.1 RIUNIONE DI COORDINAMENTO PRIMA DELL INIZIO DEI LAVORI...57 G.10.2 RIUNIONE DI COORDINAMENTO ORDINARIA...57 G.10.3 RIUNIONE DI COORDINAMENTO IN CASO DI INGRESSO IN CANTIERE DI NUOVE IMPRESE...57 G.11 DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DEL R.L.S... 57 G. 12 REQUISITI MINIMI DEL POS... 57 FIRME DI ACCETTAZIONE... 59 APPENDICI:... 59 PREMESSA Questo documento costituisce il Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) relativo all opera di seguito descritta, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro come modificato dal D.Lgs. 106/2009 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per informazioni dettagliate riguardanti i lavori da eseguire si rimanda gli elaborati di progetto. Nel presente documento alcune informazioni sono comunque riportate in forma sintetica per agevolare la lettura del PSC ai soggetti coinvolti. Il PSC contiene l individuazione, l analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti misure di prevenzione e/o protezione per eliminare o ridurre i rischi stessi durante l esecuzione dei lavori, come richiesto dall art. 100 del D.Lgs. 81/2008 e dal punto 2 dall allegato XV dello stesso decreto. Le indicazioni riportate non sono da considerarsi esaustive di tutti gli obblighi previsti in materia di sicurezza in capo ai soggetti esecutori. Rimane infatti piena responsabilità delle imprese rispettare, oltre alle prescrizioni del presente piano, anche tutti gli obblighi ad esse imposti dalla normativa in materia di sicurezza. A tale scopo, tra l altro, le imprese integreranno il PSC, come previsto dalle norme, con il proprio piano operativo di sicurezza (POS).I contenuti minimi del POS, individuati al punto 3.2 dall allegato XV del D.Lgs.81/2008, sono richiamati nei capitoli C ed M. Il presente documento è così composto: Relazione tecnica e prescrizioni (59 pagine) Appendici Appendice 1 - Planimetria di cantiere Contiene la rappresentazione dell area di cantiere con l'ubicazione dei servizi, le indicazioni sulla viabilità esterna al cantiere, le recinzioni e altri aspetti significativi per la sicurezza. Appendice 2 Tavola tecnica sugli scavi Contiene la rappresentazione dell area di cantiere con l'ubicazione e le caratteristiche degli scavi e del terreno interessato, le opere di contenimento necessarie per la sicurezza dei fronti di scavo, le modalità di accesso al fondo, l individuazione dei sottoservizi eventualmente interferenti e la posizione del livello di falda, etc. Appendice 3 Cronoprogramma dei lavori Riporta la programmazione dei lavori con lo sviluppo cronologico delle lavorazioni previste. Appendice. Appendice. 4

Definizioni e abbreviazioni: Ai fini del presente piano, valgono le seguenti definizioni: Decreto Si intende il D.Lgs. 81/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, come modificato dal D.Lgs. 106/2009. Responsabile dei lavori (RDL) Soggetto che può essere incaricato dal committente per svolgere i compiti ad esso attribuiti dal decreto; nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, il responsabile dei lavori è il responsabile del procedimento. Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) Soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 91; ed in possesso dei requisiti di cui all art. 98 del Decreto. Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE) Soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell'esecuzione dei compiti di cui all'articolo 92, che non può essere il datore di lavoro delle imprese esecutrici o un suo dipendente o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) da lui designato ed in possesso dei requisiti di cui all art. 98 del Decreto. Impresa affidataria Impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell'esecuzione dell'opera appaltata, può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi. Impresa esecutrice Impresa che esegue un opera o parte di essa impegnando proprie risorse umane e materiali. Subappaltatore L impresa esecutrice e/o il lavoratore autonomo che interviene in cantiere per l esecuzione dei lavori sulla base di un rapporto contrattuale con una impresa affidataria. Si intende per subappaltatore anche l impresa esecutrice e/o il lavoratore autonomo che instaura il rapporto contrattuale con chi sia a sua volta subappaltatore. Personale preposto alla vigilanza Il CSE e il suo eventuale assistente, il Direttore dei Lavori ed il suo assistente, il Responsabile del Procedimento, i funzionari degli organi di vigilanza. Referente E la persona fisica che rappresenta l impresa affidataria e i suoi subappaltatori/subaffidatari nei rapporti con il committente e con il CSE. Solitamente coincide con la figura del direttore tecnico di cantiere o del capocantiere. Egli è sempre presente in cantiere anche qualora vi fosse un solo lavoratore dell impresa affidataria e dei suoi subappaltatori/subaffidatari e tra l altro agisce in nome e per conto dell Impresa per tutte le questioni inerenti la sicurezza e costituisce l interlocutore del CSE; pertanto tutte le comunicazioni fatte al Referente si intendono fatte validamente all Impresa. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro e che svolge le funzioni di cui all art. 50 del Decreto. Lavoratore autonomo 5

Persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell opera senza vincolo di subordinazione. Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) E il presente documento, che viene redatto dal CSP e tenuto aggiornato dal CSE, contenente quanto previsto dall art. 100 del Decreto. I contenuti minimi di questo documento sono descritti al punto 2 dall allegato XV dello stesso decreto. Piano operativo di sicurezza (POS) Documento, redatto dal datore di lavoro dell impresa esecutrice, con riferimento al cantiere oggetto del presente PSC. La redazione del POS è obbligatoria per tutte le imprese esecutrici. I contenuti di questo documento sono al punto 3.2 dall allegato XV dello stesso decreto. Dispositivi di protezione individuali (DPI) Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. 6

Metodologia per la valutazione dei rischi: La metodologia per l individuazione dei rischi è stata: 1. distinguere eventuali stralci esecutivi; 2. individuare le lavorazioni all'interno dell'unico stralcio esecutivo in cui si realizza l'opera; 3. individuare i rischi per ogni lavorazione. I rischi individuati vengono quindi analizzati con riferimento al contesto ambientale, alla presenza contemporanea e/o successiva di diverse imprese e/o diverse lavorazioni (si veda il Cronoprogramma dei lavori riportato in All. 6.1.2) e ad eventuali pericoli correlati. Per ogni lavorazione è stata elaborata la relativa analisi riportata nel paragrafo C.2. Questa contiene: la descrizione della lavorazione; gli aspetti significativi del contesto ambientale; l analisi dei rischi; le azioni di coordinamento e le misure di sicurezza; i contenuti specifici del POS; la stima del rischio riferita alla lavorazione. Per la stima dei rischi si fa riferimento a un indice che varia da 1 a 3, ottenuto tenendo conto sia della gravità del danno, sia della probabilità che tale danno si verifichi. L indice cresce all aumentare del rischio ed è associato alle seguenti valutazioni: Stima Valutazioni il rischio è basso: si tratta di una situazione nella quale un eventuale incidente provoca raramente danni significativi. il rischio è medio: si tratta di una situazione nella quale occorre la dovuta attenzione per il rispetto degli obblighi legislativi e delle prescrizioni del presente piano. il rischio è alto: si tratta di una situazione che per motivi specifici del cantiere o della lavorazione richiede il massimo impegno e attenzione 7

A ANAGRAFICA DELL OPERA: A.1 INDIRIZZO DEL CANTIERE Ubicazione: Piazza G. Marconi Portogruaro (VE) A.2 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA Committente: Provincia di Venezia Dipartimento dei Servizi al Territorio Gestione Patrimonio Edilizio Via Forte marghera 191 Mestre 30175 (VE) Responsabile dei Lavori: Ing. Andrea Menin (VE) Via Forte marghera 191 Mestre 30175 (VE) Coordinatore per la progettazione (CSP): Arch. Alberto de Gotzen Via Martiri della Liberà n. 23-30026, Portogruaro (VE) Coordinatore per l Esecuzione dei lavori (CSE): Arch. Alberto de Gotzen Via Martiri della Liberà n. 23-30026, Portogruaro (VE) Progettista e/o Direttore dei lavori: Arch. Massimo Pietribiasi (VE) Via Forte marghera 191 Mestre 30175 (VE) Ing. Matteo Morandina (VE) Via Forte marghera 191 Mestre 30175 (VE) Per l individuazione dei dati inerenti alle Imprese e ai relativi referenti si rimanda al capitolo Firme di accettazione. A.3 DESCRIZIONE SINTETICA DELL OPERA Durata presunta dei lavori (in giorni naturali consecutivi): 100 giorni Ammontare complessivo presunto dei lavori: 300.000,00 Numero massimo presunto dei lavoratori in cantiere: 10 Entità presunta del cantiere (in uomini- giorno): 900 U/gg Descrizione sintetica dei lavori: Progetto di Ristrutturazione e adeguamento funzionale dell edificio denominato Ex Palestra Marco Belli piazza G.Marconi Portogruaro (VE) 8

B DESCRIZIONE DEL CONTESTO AMBIENTALE: B.1 CARATTERISTICHE DELL AREA DI CANTIERE L area di cantiere si trova a Portogruaro in Piazza G. Marconi Portogruaro (VE) N.C.E.U. di Portogruaro, foglio 26, mapp. 648 il lotto dovrà essere chiuso all accesso di estranei, in quanto l area e in prossimità della piazza G. Marconi, e gli edifici intorni sono dei complessi scolastici. Il lotto è in piano, c e una linea elettrica sul prospetto lungo piazza G.Marconi, questa dovrà essere tolta o Protetta in maniera adeguata, nel eventualità non si facciano delle protezioni, si dovra mantenere una distanza di cinque metri da essa. L accesso all area avviene tramite un cancello di cantiere posto sul lato di piazza G. Marconi. a nord con cabina Enel, Palestra I.T.I.S. M. Belli ad ovest con Plesso B Liceo Scentifico XXV Aprile ad est con l edificio I.T.I.S. M. Belli a sud con la Piazza G. Marconi Per maggiori dettagli si veda la planimetria di cantiere. B.2 CARATTERISTICHE IDRO- GEOLOGICHE DEL TERRENO Si tratta di un terreno situato in zona a basso rischio sismico. Le caratteristiche del terreno in piano, considerate anche le dimensioni del fabbricato e considerate le lavorazioni previste, non presenta delle problematiche dal punto di vista meccanico ed idrogeologico. B.3 METEOROLOGIA TERRITORIALE E LOCALE Si tratta di una zona inserita in un contesto privo di eventi meteorologici significativi, che possano essere individuati a priori. B.4 EVENTUALE RINVENIMENTO DI ORDIGNI BELLICI Non sono presenti rischi legati al rinvenimento di ordigni bellici. B.5 PRESENZA DI LINEE AEREE E CONDUTTURE SOTTERRANEE Il lotto è servito da tutte le comuni reti pubbliche. C e una linea elettrica sul prospetto lungo piazza G.Marconi, questa dovrà essere tolta o Protetta in maniera adeguata, nel eventualità non si facciano delle protezioni, si dovra mantenere una distanza di cinque metri da essa. Altre linee in genere che in prevalenza sono poste sotto traccia saranno messe in rilievo effettuando un indagine preliminare prima di cominciare i lavori onde evitare eventuali danni a persone e condutture sotto traccia. B.6 RISCHI E MISURE CONNESSI CON ATTIVITÀ E/O INSEDIAMENTI LIMITROFI: B.6.1 Lavori in sede stradale Non ci saranno lavori stradali. Per tutta la durata dei lavori l impresa dovrà garantire: una continua pulizia della sede stradale; Per meglio inquadrare il problema, si veda la planimetria di cantiere. B.6.2 Presenza di infrastrutture stradali/ferroviarie limitrofe I mezzi che accedono al cantiere lo fanno esclusivamente attraverso la Piazza G. Marconi (chiusa al traffico, in un area della piazza vi sarà un area di cantiere temporanea, in cui mettere i materiali necessari allo svolgimento dei lavori. La zona è interessata da una quantità di traffico limitato, ma considerate le caratteristiche 9

dimensionali della strada, vanno considerati i rischi derivanti dalla interferenza cantiere-viabilità. Con via Silvio Pellico ed eventualmente con Corso Martiri della Libertà. Tali manovre dovranno essere coordinate a terra da un operatore con segnali in caso di manovre con macchine operative o mezzi del cantiere. Non c e la presenza di linee ferroviarie o di infrastrutture stradali di grande entità nelle immediate vicinanze, la piazza e le vie descritte sono soggette a limite di velocità per la presenza di numerosi pedoni o come nel caso della piazza alla chiusura al traffico. B.6.3 Lavori in prossimità di corsi e specchi d acqua L area di cantiere non è soggetta alla presenza di corsi d acqua. B.6.4 Interferenze con le aree e le attività circostanti e/o presenza di cantieri limitrofi Non ci sono cantieri limitrofi, le aree limitrofe sono parcheggi privati ed edifici scolastici oltre alla piazza G. Marconi. La zona a sud è la più complessa da gestire in quanto a diretto contatto con la piazza e quindi hai pedoni eventuali. B.6.5 Edifici circostanti con particolari esigenze di tutela Non ci sono edifici nelle immediate vicinanze con particolari esigenze di tutela. Ma la presenza di edifici scolastici dovrà porre maggiore attenzione. Si ricorda che lo stesso edificio soggetto alla ristrutturazione è soggetto a vincolo storico artistico. B.6.6 Caduta/proiezione di oggetti all esterno del cantiere I rischi di caduta dall alto di oggetti all esterno dell area di cantiere non sono presenti, Non vi sarà una gru fissa in quanto l edificio e ad un piano e pertanto i tipi di lavori non necessitano di tale attrezzatura. Non c è rischio di caduta di oggetti dall alto all esterno dell area di cantiere. B.6.7 Valutazione preventiva del rumore verso l esterno Considerata la posizione del cantiere e le lavorazioni da eseguirsi sul fabbricato, si ritiene che le emissioni di rumore verso l esterno possano interessare in maniera molto limitata solamente i residenti dei fabbricati situati sui lotti a confine sul lato nord, sud ed ovest dell area d intervento. In caso di necessità si allega gli estremi delle autorizzazioni se necessarie. Con delibera del Consiglio Comunale n.. del., è stata approvata la classificazione acustica del Comune di Portogruaro. L Impresa affidataria dovrà prendere visione della classificazione adottata per l area d intervento e, qualora necessario, chiedere deroga al Comune. Si prevede il superamento dei limiti massimi di emissione acustica indicati dal Comune per la zona in esame (ai sensi della Legge n. 447/95 art. 6 comma 1 lettera h - D.P.C.M. 14 novembre 1997 - L.R. 10 maggio 1999 n. 21 - Art. 7). In tale eventualità l Impresa affidataria dovrà richiedere deroga al comune. B.6.8 Emissione di agenti inquinanti Durante le varie lavorazioni non sono previste emissioni di agenti inquinanti verso l esterno dell area. 10

C CRONOPROGRAMMA DEI LAVORI C.1 SUDDIVISIONE DEI LAVORI IN FASI E SOTTOFASI Le procedure e la progressione cronologica delle fasi da seguire durante la ristrutturazione dell edificio, può essere così riassunta (vedi Cronoprogramma dei lavori in Appendice 2): Rischio Descrizione della fase Fase 1 Allestimento cantiere. Fase 2 Formazione del ponteggio Fase 3 Demolizioni rimozione serramenti. rimozione del manto di copertura demolizione di muratura per riformatura fori. demolizione pavimenti Fase 4 Scavo di sbancamento e a sezione obbligata Fase 5 Ripassatura del tetto, formazione di comignoli, linee vita opere di lattoneria Fase 6 Murature di tamponamento e divisorie laterizio Fase 7 Isolamenti tamponamenti in cartongesso Fase 8 Formazione Controsoffitto Fase 9 Opere murarie di completamento posa false casse realizzazione tracce impianti posa davanzali e soglie Fase 10 Predisposizione impianti idraulico Fase 11 Predisposizione impianti elettrico Fase 12 Realizzazione Massetti o Getti Fase 13 Formazione Intonaci Fase 14 Opere da fabbro Fase 15 Opere da dipintore Fase 16 Posa dei pavimenti Fase 17 Completamento impianto idraulico Fase 18 Completamento impianti elettrico Fase 19 Serramenti esterni interni Fase 20 Impianto fognario Fase 21 Sistemazione esterna Fase 22 Smobilizzo cantiere 11

C.2 ANALISI DELLE LAVORAZIONI Fase 1 ALLESTIMENTO CANTIERE Descrizione della lavorazione Si procede alla delimitazione dell area di cantiere. C e una linea elettrica sul prospetto lungo piazza G.Marconi, questa dovrà essere tolta o Protetta in maniera adeguata, nel eventualità non si facciano delle protezioni, si dovra mantenere una distanza di cinque metri da essa. Il cantiere verrà recintato su tutti i lati da rete plastica di colore rosso di altezza pari a due metri o superiore fissata su adeguato supporto costituito da paletti in ferro, calcestruzzo, o legno, e pennellature continue e lisce es. pannelli OSB,che consentano la netta separazione dell area di cantiere dall intorno. Si predispongono poi all interno del cantiere le aree per lo stoccaggio dei materiali da costruzione e per i materiali di risulta, le postazioni fisse per le lavorazioni. Si predispone la viabilità all interno del cantiere con l installazione di un cancello da cantiere. Viene realizzato l impianto elettrico di cantiere e si predispongono le baracche di cantiere: spogliatoio, W.C., lavatoio. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Vi sono aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale in quanto non vi sono a disposizione ampi spazi di manovra per i mezzi di cantiere; non vi sono impedimenti o particolari difficoltà derivanti dal contesto ambientale per quanto riguarda le operazioni di installazione del cantiere. Analisi dei rischi Schiacciamenti, lesioni durante lo spostamento dei carichi Rischi inerenti la movimentazione manuale dei carichi Rischi inerenti l utilizzo di macchine funzionanti elettricamente Tagli, contusioni, lesioni durante l uso di utensili manuali Elettrocuzione durante l allacciamento dell impianto elettrico di cantiere. Schiacciamento da parte dei mezzi in manovra. Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Durante tutte le manovre dei mezzi in entrata ed in uscita dal cantiere ci deve essere nel caso di scarsa visibilità, sempre una persona a terra di supporto al manovratore in modo da eliminare il rischio derivante dal limitato campo visivo o dalla presenza di possibili, e talvolta imprevedibili, ostacoli lungo il percorso di manovra. L impianto elettrico di cantiere e l impianto di messa a terra devono essere installati da tecnico abilitato che rilascia certificazione di conformità. L impianto elettrico di cantiere sarà realizzato utilizzando quadri principali (ed eventualmente secondari), costruiti in serie per cantieri ASC, muniti di targa indelebile indicante il nome del costruttore e la conformità alle norme CEI (17.13/4). Tutti i componenti dell impianto elettrico avranno grado di protezione minimo IP44, ad eccezione delle prese a spina che avranno protezione IP67 (protette contro l immersione) e degli apparecchi illuminanti che avranno un grado di protezione IP55. Gli interruttori generali di quadro saranno del tipo bloccabili in posizione di aperto o alloggiati entro quadri chiudibili a chiave. Per le linee saranno utilizzati i seguenti cavi: N1VV-K o FG7R o FG7OR per la posa fissa ed interrata. Nei luoghi di lavoro, o nelle loro immediate vicinanze, deve essere messa a disposizione dei lavoratori acqua in quantità sufficiente, tanto per uso potabile che per lavarsi. I lavandini devono essere almeno in numero di 1 ogni 5 dipendenti occupati in un turno I locali distinti a latrina non devono essere comunicanti con i locali destinati a lavoro; il numero delle latrine deve essere di almeno 1 per 30 persone occupate per turno. Le installazioni e gli arredi destinati ai refettori, agli spogliatoi, ai bagni, alle latrine, ed a tutti i possibili servizi di igiene e di benessere dei lavoratori devono essere mantenuti in stato di scrupolosa pulizia, a cura del datore di lavoro. L impianto elettrico di cantiere e l impianto di messa a terra devono essere installati da tecnici abilitati che devono rilasciare regolare conformità dell impianto. Stima del rischio della fase: 12

Fase 2: REALIZZAZIONE DEL PONTEGGIO e SMONTAGGIO DEL PONTEGGIO Descrizione della lavorazione Si procede al trasporto in cantiere del ponteggio, allo scarico entro zone individuate in planimetria di cantiere, al montaggio secondo quanto previsto dal PIMUS presente in cantiere e corredato da disegno esecutivo, al mantenimento in buono stato di efficienza, al controllo visivo delle parti secondo quanto previsto dalle tabelle in allegato, al controllo dello stato di conservazione del ponteggio dal punto di vista statico dopo eventi metereologici significativi, allo smontaggio del ponteggio, all accatastamento dei componenti entro le aree adibite a tale scopo secondo quanto previsto in planimetria di cantiere, al trasporto in altro luogo. In base al tipo di ponteggio si dovranno effettuare i controlli sotto riportati previsti dall allegato XIX del Decreto 81/2008 e s.m.i. Aspetti significativi derivanti dal contesto ambientale Realizzando il ponteggio in una zona con presenza d acqua, sia durante il montaggio che durante i lavori in quota si raccomanda l uso di giubotti salvagente che in caso di caduta in acqua possono tenere le vie respiratorie a galla anche in caso in cui l eventuale operatore perda i sensi. Analisi dei rischi Schiacciamenti, lesioni durante lo spostamento dei carichi Rischi inerenti la movimentazione manuale dei carichi Tagli, contusioni, lesioni durante l uso di utensili manuali Schiacciamento da parte dei mezzi in manovra. Caduta di persone dall alto Caduta di materiale dall alto Azioni di coordinamento e misure di sicurezza Il ponteggio dovrà assere montato secondo quanto previsto dal PIMUS e dovrà seguire quanto previsto in particolare dal disegno esecutivo allegato ad esso. Inoltre prima del montaggio si provvederà, in base alla tipologia del ponteggio ad eseguire i controlli previsti nell allegao XIX del D.Lgs 81/2008 integrato dal decreto 106/2009 e s.m.i. di seguito riportato. Stima del rischio della fase: ALLEGATO ALLA SCHEDA 2 REALIZZAZIONE DEL PONTEGGIO: 13

VERIFICHE DI SICUREZZA DEI PONTEGGI METALLICI FISSI Si ritiene opportuno sottolineare che nel ponteggio metallico fisso la sicurezza strutturale, che ha un rilievo essenziale, dipende da numerosi parametri, quali: la frequenza di utilizzo, il numero dei montaggi e smontaggi, il corretto stoccaggio dei componenti, l ambiente di lavoro, l utilizzo conforme all autorizzazione ministeriale e lo stato di conservazione degli elementi costituenti lo stesso. In relazione a quanto sopra, non essendo possibile stabilire una durata limite di vita del ponteggio, sono state elaborate le seguenti istruzioni, che ribadiscono i controlli minimali, ritenuti necessari, che l utilizzatore deve eseguire prima del montaggio e durante l uso del ponteggio, focalizzando, per le diverse tipologie costruttive, gli elementi principali in cui eventuali anomalie riscontrate potrebbero influire sulla stabilità complessiva del sistema ridurre la sicurezza dei lavoratori. In particolare, le schede che seguono elencano le verifiche che l utilizzatore deve comunque eseguire prima di ogni montaggio, rispettivamente per i ponteggi metallici a telai prefabbricati, a montanti e traversi prefabbricati e a tubi giunti. L ultima parte, infine, elenca le verifiche da effettuarsi durante l uso delle attrezzature in argomento. VERIFICHE DEGLI ELEMENTI DI PONTEGGIO PRIMA DI OGNI MONTAGGIO PONTEGGI METALLICI A TELAI PREFABBRICATI Elementi Tipo di verifica Modalità di verifica Misura adottata GENERALE Controllo esistenza del libretto di cui all autorizzazione ministeriale, rilasciata dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Visivo Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio Controllo che gli elementi in tubi e giunti, eventualmente utilizzati, siano di tipo autorizzato appartenenti ad unico fabbricante Visivo Se il controllo è negativo, è necessario utilizzare elementi autorizzati appartenenti ad un unico fabbricante, richiedendone il relativo libretto Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento TELAIO Controllo verticalità montanti telaio Visivo, ad esempio con utilizzo filo a piombo Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Se la verticalità dei montanti non è soddisfatta occorre scartare l elemento Controllo spinotto di collegamento fra montanti Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo attacchi controventature: perni e/o boccole Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo, occorre: Scartare l elemento, o Ripristinare la funzionalità dell elemento in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo orizzontalità traverso Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento CORRENTI E DIAGONALI Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento 14

Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo linearità dell elemento Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione collegamenti al telaio Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio IMPALCATI PREFABBRICATI Controllo orizzontalità piani di calpestio Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo assenza di deformazioni negli appoggi al traverso Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento al traverso ed irrigidimenti (saldatura, rivettatura, bullonatura e cianfrinatura) Visivo: Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura Assenza, nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura Se il controllo è negativo: Scartare l elemento, o Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell efficienza dei sistemi di collegamento BASETTE FISSE BASETTE REGOLABILI Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo orizzontalità piatto di base Visivo, ad esempio con un piano di riscontro Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo orizzontalità piatto di base Visivo, ad esempio con un piano di riscontro Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo verticalità stelo Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento 15

Controllo stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera filettata Visivo e funzionale Visivo: stato di conservazione della filettatura Funzionale: regolare avvitamento della ghiera Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l elemento Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se ciò non è possibile, scartare l elemento N.B.: Per le verifiche relative ad altri elementi di ponteggio (quali ad esempio: fermapiede, trave per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi), riportati nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale, occorre utilizzare: tipo, modalità di verifica e misure, analoghi a quelli descritti per gli elementi sopraelencati. PONTEGGI METALLICI A MONTANTI E TRAVERSI PREFABBRICATI Elementi Tipo di verifica Modalità di verifica Misura adottata GENERALE Controllo esistenza del libretto di cui all autorizzazione ministeriale rilasciata dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Visivo Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio Controllo che gli elementi in tubi e giunti, eventualmente utilizzati, siano di tipo autorizzato appartenenti ad unico fabbricante Visivo Se il controllo è negativo, è necessario utilizzare elementi autorizzati appartenenti ad un unico fabbricante, richiedendone il relativo libretto MONTANTE Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo verticalità Visivo, ad esempio con utilizzo filo a piombo Se la verticalità del montante non è soddisfatta occorre scartare l elemento Controllo spinotto di collegamento fra montanti Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo attacchi elementi : Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento TRAVERSO Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo orizzontalità traverso Visivo Se il controllo è negativo scartare l elemento 16

Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo stato di conservazione collegamenti ai montanti Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento, o ripristinare la funzionalità dell elemento in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: CORRENTI E DIAGONALI Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo linearità dell elemento Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione collegamenti ai montanti Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento, o ripristinare la funzionalità dell elemento in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento IMPALCATI PREFABBRICATI Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo orizzontalità piani di calpestio Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo assenza di deformazioni negli appoggi al traverso Visivo e/o funzionale Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento 17

Controllo efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento al traverso ed irrigidimenti (saldatura, rivettatura, bullonatura e cianfrinatura) Visivo: Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura Se il controllo è negativo: Scartare l elemento, o Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell efficienza dei sistemi di collegamento Assenza, nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura BASETTE FISSE Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo orizzontalità piatto di base Visivo, ad esempio con un piano di riscontro Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo orizzontalità piatto di base Visivo, ad esempio con un piano di riscontro Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento BASETTE REGOLABILI Controllo verticalità stelo Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera filettata Visivo e funzionale Visivo: stato di conservazione della filettatura Funzionale: regolare avvitamento della ghiera Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l elemento Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se ciò non è possibile, scartare l elemento N.B.: Per le verifiche relative ad altri elementi di ponteggio (quali ad esempio: fermapiede, trave per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi), riportati nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale, occorre utilizzare: tipo, modalità di verifica e misure, analoghi a quelli descritti per gli elementi sopraelencati. PONTEGGI METALLICI A TUBI E GIUNTI Elementi Tipo di verifica Modalità di verifica Misura adottata GENERALE Controllo esistenza del libretto di cui all autorizzazione ministeriale rilasciata dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali Visivo Se non esiste il libretto, il ponteggio non può essere utilizzato. Occorre richiedere il libretto, che deve contenere tutti gli elementi del ponteggio, al fabbricante del ponteggio Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: TUBI Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo verticalità Visivo, ad esempio con utilizzo filo a piombo Se la verticalità del tubo non è soddisfatta occorre scartare l elemento 18

Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento GIUNTI Controllo bulloni completi di dadi Visivo e funzionale Visivo: stato di conservazione della filettatura Funzionale: regolare avvitamento del dado Se il controllo visivo è negativo occorre : sostituire il bullone e/o il dado con altro fornito dal fabbricante del giunto Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se ciò non è possibile, sostituire l elemento con altro fornito dal fabbricante del giunto Controllo linearità martelletti Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo perno rotazione giunto girevole Visivo e funzionale Visivo: parallelismo dei due nuclei Funzionale: corretta rotazione Se i controlli sono negativi occorre scartare l elemento Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della protezione contro la corrosione Visivo Se il controllo è negativo, procedere al controllo degli spessori: Se il controllo degli spessori è negativo (tenuto conto delle tolleranze previste dal fabbricante del ponteggio), scartare l elemento IMPALCATI PREFABBRICATI (non strutturali) Se il controllo degli spessori è positivo, procedere al ripristino della protezione, in conformità alle modalità previste dal fabbricante del ponteggio Controllo orizzontalità piani di calpestio Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo assenza di deformazioni negli appoggi al traverso Controllo efficienza dei sistemi di collegamento tra: piani di calpestio, testata con ganci di collegamento al traverso ed irrigidimenti (saldatura, rivettatura, bullonatura e cianfrinatura) Visivo e/o funzionale Visivo: Integrità del sistema di collegamento per rivettatura, bullonatura e cianfrinatura Assenza, nel sistema di collegamento, di cricche, distacchi ed ossidazioni penetranti per saldatura Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Se il controllo è negativo: Scartare l elemento, o Procedere, a cura del fabbricante del ponteggio, al ripristino dell efficienza dei sistemi di collegamento BASETTE FISSE BASETTE REGOLABILI Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo orizzontalità piatto di base Visivo, ad esempio con un piano di riscontro Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo marchio come da libretto Visivo Se il marchio non è rilevabile, o è difforme rispetto a quello indicato nel libretto, occorre scartare l elemento Controllo orizzontalità piatto di base Visivo, ad esempio con un piano di riscontro Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento 19

Controllo verticalità stelo Visivo Se il controllo è negativo occorre scartare l elemento Controllo stato di conservazione della filettatura dello stelo e della ghiera filettata Visivo e funzionale Visivo: stato di conservazione della filettatura Funzionale: regolare avvitamento della ghiera Se i controlli, visivo e funzionale, sono negativi occorre scartare l elemento Se è negativo il solo controllo funzionale occorre ripristinare la funzionalità (pulizia e ingrassaggio). Se ciò non è possibile, scartare l elemento N.B.: Per le verifiche relative ad altri elementi di ponteggio (quali ad esempio: fermapiede, trave per passo carraio, mensola, montante per parapetto di sommità, scala, parasassi), riportati nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale, occorre utilizzare: tipo, modalità di verifica e misure, analoghi a quelli descritti per gli elementi sopraelencati. VERIFICHE DURANTE L USO DEI PONTEGGI METALLICI FISSI Controllare che il disegno esecutivo: Sia conforme allo schema tipo fornito dal fabbricante del ponteggio; Sia firmato dalla persona competente di cui al comma 1 dell articolo 136 per conformità agli schemi tipo forniti dal fabbricante del ponteggio; Sia tenuto in cantiere, a disposizione degli organi di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare che per i ponteggi di altezza superiore a 20 metri e per i ponteggi non conformi agli schemi tipo: Sia stato redatto un progetto, firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all'esercizio della professione; Che tale progetto sia tenuto in cantiere a disposizione dell'autorità di vigilanza, unitamente alla copia del libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare che vi sia la documentazione dell esecuzione, da parte del preposto, dell ultima verifica del ponteggio di cui trattasi, al fine di assicurarne l'installazione corretta ed il buon funzionamento. Controllare che qualora siano montati sul ponteggio tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature sia stato redatto apposito calcolo, eseguito da Ingegnere o da Architetto abilitato a norma di legge all'esercizio della professione, in relazione all'azione del vento presumibile per la zona ove il ponteggio è montato. In tale calcolo deve essere tenuto conto del grado di permeabilità delle strutture servite. Controllare che sia mantenuto un distacco congruente con il punto 2.1.4.3 dell ALLEGATO XVIII o l articolo 138, comma 2, della Sezione V tra il bordo interno dell'impalcato del ponteggio e l opera servita. Controllare che sia mantenuta l'efficienza dell'elemento parasassi, capace di intercettare la caduta del materiale dall'alto. Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei giunti, secondo le modalità previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento dell'efficienza del serraggio dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio, secondo le modalità previste dal fabbricante del ponteggio, riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento dell'efficienza degli ancoraggi, secondo le modalità previste dal fabbricante del ponteggio riportate nel libretto di cui all'autorizzazione ministeriale. Controllare il mantenimento della verticalità dei montanti, ad esempio con l'utilizzo del filo a piombo. Controllare il mantenimento dell'efficienza delle controventature di pianta e di facciata mediante: Controllo visivo della linearità delle aste delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; Controllo visivo dello stato di conservazione dei collegamenti ai montanti delle diagonali di facciata e delle diagonali in pianta; Controllo visivo dello stato di conservazione degli elementi di impalcato aventi funzione di controventatura in pianta. Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi di impalcato. Controllare il mantenimento in opera dei dispositivi di blocco o dei sistemi antisfilamento dei fermapiedi. 20