LINEE DI INDIRIZZO E CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI A FAVORE DELLE BOTTEGHE STORICHE

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Allegato N. 1 alla deliberazione di Consiglio Provinciale n. 79 del 14 novembre 2006 LINEE DI INDIRIZZO E CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI A FAVORE DELLE BOTTEGHE STORICHE 1

PARTE PRIMA SOGGETTI BENEFICIARI, CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI PRIORITA E MISURA DEL CONTRIBUTO 1. Soggetti beneficiari a. Le piccole imprese, in forma singola o associata, esercenti il commercio al dettaglio, anche in forma ambulante, nonché quelle esercenti la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande; b. Le piccole imprese artigiane, in forma singola o associata, che prestano servizi alla persona, nonche quelle iscritte all elenco dell artigianato artistico che abbiano le seguenti caratteristiche: A) PRESENZA DI ALMENO UN CRITERIO OGGETTIVO TRA I SEGUENTI: O1. 50 anni continuativi di attività della ditta con lo stesso titolare o della società con il medesimo legale rappresentante; O2. 50 anni nello stesso locale: presenza continuativa di attività commerciale nel medesimo locale; O3. 50 anni di attività con lo stesso genere merceologico; e inoltre PRESENZA DI ALMENO UN CRITERIO SOGGETTIVO DI PREGIO TRA I SEGUENTI: 1. presenza di architettura d autore: lo spazio esterno e/o interno progettato da professionista di fama; 2. presenza di elementi architettonici di pregio negli interni; 3. caratteristiche delle vetrine, dei serramenti e dell insegna (esterni); 4. arredi e suppellettili (interni); 5. presenza di tradizione familiare: passaggio dell esercizio in ambito familiare; 2

6. esercizio posto all interno di un edifico storico classificato; 7. esercizio con attività commerciale, storica o tradizionale cittadina: attività radicata storicamente nel territorio, con eventuali frequentazioni illustri o che commercializza prodotti tradizionali e regionali tipici. B) IN ALTERNATIVA: Assenza di uno o piu elementi oggettivi, ma presenza di almeno due elementi soggettivi di pregio particolarmente caratterizzanti quali: A) caratteristiche delle vetrine, dei serramenti e dell insegna, arredi particolari; B) presenza di tradizione familiare; C) esercizio con attività commerciale storica o tradizionale cittadina. La sede di svolgimento dell attività commerciale deve affacciarsi direttamente sulla strada con una o più vetrine. 2. Caratteristiche degli interventi Gli interventi proposti riguardano la riqualificazione e la promozione delle botteghe storiche, come definite nel punto precedente. Le botteghe storiche assumono un ruolo fondamentale nella valorizzazione delle aree commerciali nei centri storici, nelle aree urbane, nei centri minori, svolgendo una funzione di attrazione e di promozione dei centri commerciali naturali 1, come definiti dalla regione Emilia Romagna modificando la Legge Regionale n. 41/1997 2. La relazione illustrativa deve contenere una dettagliata descrizione delle caratteristiche dell esercizio (attivita principale, evoluzione nel tempo, caratterizzazione storica, elementi significativi per l immagine del territorio, ecc.), degli interventi proposti, degli obiettivi da perseguire, delle risorse da utilizzare, specificando le modalità e le fasi di realizzazione del progetto di riqualificazione e/o di promozione. 3. Contenuti degli interventi 1 centri urbanizzati a vocazione commerciale, volti alla rigenerazione e al rinnovo commerciale di aree urbane centrali, di aree periferiche, di centri urbani minori e di frazioni finalizzati ad attivare processi di rilancio socio-economico dell'area attraverso opere di miglioramento del contesto fisico e di formazione di partnership pubblico privato per la promozione dell'area oggetto di intervento." 2 vedi l art. 36 della L.R. 20_2005, legge finanziaria regionale per il 2006. 3

Nella relazione tecnica occorre specificare dettagliatamente gli interventi proposti, e le risorse necessarie per realizzarli; in particolare il progetto può sviluppare: azioni volte a riqualificare l attività attraverso interventi di recupero funzionale e conservativo; azioni finalizzate al ricambio generazionale e alla trasmissione di impresa; azioni di valorizzazione dell attivita attraverso la pianificazione di interventi di comunicazione e di marketing che possono prevedere anche innovazioni: o nel servizio alla clientela (attuazione di servizi di accoglienza, ecc.), o nelle tecniche di vendita (creazione di sistemi di fidelizzazione, realizzazione di un sito internet e intermediazione telematica, ecc.). Le iniziative di valorizzazione possono anche essere sviluppate mediante iniziative collettive e coordinate, riguardando piu imprese, e realizzando azioni sinergiche di promozione. Sono escluse in ogni caso, le merci, i materiali di consumo e minuteria, i contratti di manutenzione ordinaria e di consumo, le spese di utenza e i beni usati. 4. Priorità La valutazione dei progetti, ai fini della predisposizione della graduatoria relativa, deve tener conto della sussistenza delle seguenti condizioni di priorità, a cui vengono attribuiti i seguenti punteggi cumulabili: 50 anni continuativi di attività della ditta con lo stesso titolare o della società con il medesimo legale rappresentante; 15 punti 50 anni nello stesso locale: presenza continuativa di attività commerciale nel medesimo locale; 15 punti 50 anni di attività con lo stesso genere merceologico; 15 punti progetti relativi a attivita che presentano architettura d autore, o elementi architettonici storici di pregio, o caratteristiche storiche e di pregio nella vetrina, nei serramenti, negli arredi; 5 punti progetti relativi a attivita caratterizzate da presenza di tradizione familiare (trasmissione dell esercizio in ambito familiare), ovvero di attività tradizionale radicata nel territorio (denominazione, ecc;); 5 punti progetti relativi a attività che intermediano prodotti tipici o tradizionali locali; 5 punti 4

progetti che prevedano azioni formative e di consulenza finalizzate al ricambio generazionale e alla trasmissione di impresa, mantenendo i caratteri peculiari dell attività originaria; 10 punti progetti di promozione che coinvolgano più attività, ovvero che prevedano un piano di interventi coordinati e sinergici tra più imprenditori tra di loro associati 8 punti In caso di parità di punteggio in graduatoria sarà considerato prioritario il progetto presentato dall impresa costituita da più tempo. 5. Misure del contributo e cumulabilità Si precisa che l intervento minimo valutabile deve essere di importo superiore a 3.000,00 euro. Il contributo è concesso, nel rispetto del regime de minimis (Regolamento CE n. 69/2001 pubblicato nella G.U.C.E. serie L. n. 10 del 13/01/2001) per un ammontare che, per ogni singolo progetto, non potrà superare il massimale di 10.000 euro, secondo le seguenti percentuali: Percentuale di contributo sulle spese ammissibili Oltre 75 punti 50,00% tra 75 e 60 punti 40,00% Inferiore ai 60 punti 30,00% Qualora dall applicazione delle percentuali sopra indicate e a seguito dell integrale finanziamento della graduatoria, residuassero risorse finanziarie disponibili, le percentuali di contributo verranno opportunamente riparametrate, così da consentire il massimo utilizzo dei fondi. I suddetti contributi sono cumulabili con altre provvidenze in conto capitale erogate da altri enti pubblici e soggetti privati, fino al raggiungimento del limite percentuale del 70%. 6. Decorrenza delle iniziative e tempi di attuazione Possono essere ammesse a contributo le iniziative intraprese successivamente alla pubblicazione del presente bando. I progetti dovranno essere completati e rendicontati per la liquidazione entro il termine non superiore a 12 mesi dalla data di comunicazione della concessione del contributo medesimo, salvo proroga per causa di forza maggiore oggettiva, da richiedere prima della scadenza dei suddetti termini, pena la revoca del contributo stesso. 5

PARTE SECONDA CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO NUCLEO TECNICO DI VALUTAZIONE Le domande presentate verranno valutate da un nucleo di valutazione interno nominato dal presidente della Provincia e composto dal Dirigente del Servizio Industria, Artigianato e Commercio in qualità di Presidente e da almeno due membri, che esprimerà valutazione di merito tecnico e di ammissibilità delle spese dei progetti presentati e alla applicazione del punteggio ai fini della formazione della graduatoria. FORMAZIONE DEI PIANI DEGLI INTERVENTI Ultimata l istruttoria delle domande di contributo, si procederà, in base alla valutazione compiuta dal Nucleo di valutazione, alla formazione, con atto dirigenziale, della graduatoria degli interventi ammissibili a contributo. CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI La concessione dei contributi verrà effettuata con atto del Dirigente del Servizio Industria, Artigianato e Commercio. Qualora residuino risorse a seguito di rinunce e/o revoche o in caso di ulteriori assegnazioni, i fondi così resi disponibili potranno essere concessi, nell ordine di graduatoria, ai progetti ammessi ma non finanziati o finanziati parzialmente, fino ad esaurimento della graduatoria stessa. All atto dell ulteriore concessione alla graduatoria di riserva, verrà assegnato ai beneficiari, per la rendicontazione dei progetti, un termine in ogni caso non inferiore a sei mesi dalla data di comunicazione di avvenuta concessione. CASI DI REVOCA DEL CONTRIBUTO Il contributo verrà revocato, con determinazione del Dirigente del Servizio, nei seguenti casi: 6

1. qualora i beni materiali oggetto di agevolazione vengano ceduti, alienati o distolti dall uso previsto, prima dei 3 anni dalla conclusione del progetto, salvo autorizzazione da parte della Provincia, per comprovate motivazioni; 2. qualora il beneficiario non provveda all invio della documentazione tecnica e di spesa entro i 12 mesi dalla comunicazione della avvenuta concessione del contributo; 3. qualora la spesa effettivamente sostenuta sia inferiore al 50% dell importo del progetto ammesso a contributo; 4. qualora la realizzazione del progetto non sia conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti, al progetto presentato e ammesso a contributo; 5. se, a seguito di controlli e verifiche, venga rilevata la mancanza e/o la perdita dei requisiti sulla base dei quali è stato concesso il contributo entro i 3 anni dalla sua concessione. In caso di revoca del contributo il beneficiario dovrà restituire le somme eventualmente già percepite aumentate degli interessi legali maturati a decorrere dalla data di notifica della revoca. 7

PARTE TERZA ULTERIORI DISPOSIZIONI ISPEZIONI E CONTROLLI La Provincia può effettuare ispezioni o controlli, anche a campione, al fine di verificare l effettiva realizzazione del progetto, il possesso dei requisiti richiesti per la concessione del contributo e la loro corretta destinazione, la veridicità del contenuto delle dichiarazioni sostitutive anche nei tre anni successivi al pagamento del contributo. Il beneficiario si impegna a rispettare le leggi in tema di prevenzione infortunistica, malattia professionale, a garantire le condizioni minime stabilite dai contratti collettivi nazionali di settore, dai contratti di lavoro di categoria provinciali, e di zona, o dagli accordi aziendali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative nella categoria, nonché le normative di tutela dell ambiente e di osservanza delle pari opportunità. TUTELA DELLA PRIVACY Tutti i dati personali di cui l Amministrazione venga in possesso in occasione dell espletamento del presente procedimento verranno trattati nel rispetto del decreto legislativo n. 196/2003, e successive modificazioni ed integrazioni. DISPOSIZIONI TECNICHE In apposito documento, approvato dal Dirigente del servizio, saranno definite le modalità di presentazione delle domande, le modalità di rendicontazione, ed in generale ogni altro elemento di carattere tecnico inerente la gestione del bando. Il documento sarà reso disponibile presso l Ufficio Commercio del Servizio Industria Artigianato e Commercio e scaricabile dal seguente sito internet: http://www.provincia.bologna.it/web/commercio.html 8