FISICA I. LIBRI II. SPAZI III. DIDATTICA & RICERCA



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FISICA I. LIBRI L'accesso ai libri e agli appunti universitari e' in generale regolato dalle case editrici, che speculano sulla necessita' di studenti e ricercatori di studiare e pubblicare, facendo lievitare i prezzi di libri, riviste e dispense - anche attraverso il dispositivo del copyright [1], particolarmente limitante per una facoltà scientifica. Tale situazione e' inoltre apertamente in conflitto con le esigenze e le facoltà economiche degli studenti e delle loro famiglie, già vessate sul fronte universitario, ad esempio, da tasse, alloggi, mense sempre più cari. E' necessaria un'alternativa reale che attacchi tale meccanismo. Tenendo conto che il materiale didattico nasce spesso dal confronto tra docenti e studenti all'interno dell'università - come attraverso domande poste a lezione o durante i ricevimenti - e che quindi la sua produzione ci vede coprotagonisti a tutti gli effetti, ne rivendichiamo una libera fruizione in un'ottica di orizzontalità e di libera condivisione della conoscenza. Da anni è disponibile un archivio digitale chiamato "LiberaLibri" [2] che rende fruibile a chiunque il materiale didattico, dai libri universitari agli appunti di corsi degli anni passati, promuovendo un processo di creazione del sapere scevro dalla visione attualmente dominante di accumulazione nozionistica di concetti utili soltanto per superare il singolo esame. Attraverso lo scambio di testi universitari, sia in formato digitale che in versione cartacea, con un progetto già avviato nell'aula autogestita di exploit, contribuiamo dunque a sviluppare un nuovo modo di vivere il proprio percorso universitario e di formare un proprio bagaglio di saperi in modo collettivo e critico. [1] http://eigenlab.org/2014/01/copyright-diritto-d-editore-diritto-di-censura/ [2] http://efesto.eigenlab.org/~ciccio/ II. SPAZI Da parte dell'amministrazione centrale dell'università c'è sempre più la tendenza a limitare l'utilizzo delle aule e dei luoghi di aggregazione nei poli didattici. L'utilizzo di questi spazi è spesso limitato alle lezioni (ne e' un drammatico esempio il Polo Piagge), per poi procedere alla chiusura immediata, con il risultato di una spinta alienante che di fatto riduce le possibilità di scambio critico e di discussione tra compagni di studio. Al contrario, ciò costituisce le fondamenta di un proficuo apprendimento, non soltanto finalizzato ad uno studio nozionistico, ma anche a momenti di confronto accademico, culturale e sociale. Ad esempio, gli orari di apertura del piano superiore del Polo Fibonacci si sono recentemente ridotti e l'accesso ai servizi come i laboratori informatici rischia di essere ristretto, con una pretestuosa motivazione di "sicurezza degli spazi" che in realtà nasconde tagli agli stipendi e la riduzione del personale delle portinerie. Pensiamo invece che la riappropriazione diretta di spazi, ove possibile, apra la strada a percorsi collettivi e virtuosi di valorizzazione di luoghi ed esperienze, come e' accaduto per l'aula Ponte pochi anni fa e come quotidianamente sperimentiamo negli spazi autogestiti di exploit e di eigenlab. D'altra parte, siamo convinti che parallelamente sia necessaria una presa di posizione negli organi riguardo gli spazi del Polo - tanto interni, come aule e laboratori, quanto esterni, come il giardino della facoltà - che miri a lasciarli agibili liberamente per il maggior tempo possibile, e a riqualificarli quando necessario. III. DIDATTICA & RICERCA In una branca della scienza in cui la ricerca di base rappresenta la parte fondamentale, quale è la FIsica, riteniamo che un'offerta didattica come la nostra, basata esclusivamente su lezioni frontali e nozionistiche, lasci una carenza drammatica nella formazione di fisici. Nella situazione attuale, la prima occasione in cui uno studente si avvicina alla ricerca è de facto la tesi di laurea magistrale, senza ne' gli strumenti critici per poterla scegliere in modo adeguato, ne' un background di competenze idoneo. In primo luogo, riteniamo che i corsi del nostro Dipartimento trascurino completamente l'approccio critico e responsabilizzante al risultato. Pensiamo ad esempio al caso in cui un calcolo venga abbozzato a lezione e lasciato da completare: come spesso succede, l'esercizio si traduce in una mera verifica a posteriori

di un risultato già enunciato in classe. Ipse dixit! Al contrario sono assenti la verifica critica, la ricerca dell'errore, la giustificazione fisica e intuitiva del risultato e del calcolo stesso, che invece sono l'aspetto fondante del lavoro del ricercatore, che non ha a disposizione i risultati scritti in fondo all'eserciziario. Un altro esempio e' costituito dai corsi di Laboratorio triennali, sempre meno correlati ai programmi e sempre più laboratori di elettrotecnica, in cui l'aspirante fisico ha pochissima esperienza nel progettare e gestire esperimenti, specie in ambito di fisica moderna. Il modus operandi e' ridotto all'esecuzione di istruzioni già assegnate e talmente lunghe da non lasciare ancora una volta spazio alcuno all'approccio critico e alla ricerca di eventuali errori. Ancora, non vi è orientamento adeguato per quanto riguarda la scelta del corso di laurea magistrale: l'unico momento offerto agli studenti è, a partire dall'anno scorso, una veloce quanto sbrigativa presentazione di ogni curriculum a cura di un solo docente, in cui non si entra mai nel dettaglio tecnico, ma si dà solo una presentazione di massima, insufficiente a capire in quale ambito della fisica ci si voglia specializzare e quali siano le prospettive. Al contrario, ci sembra cruciale promuovere un modello di graduale avvicinamento dello studente al mondo della ricerca. In particolare, promuovere seminari, a cura sia di studenti della magistrale sia di dottorandi e ricercatori, alla portata degli studenti e che ci diano uno scorcio oggettivo del mondo della ricerca che ci circonda; cercare di coinvolgere di più gli studenti magistrali in progetti di ricerca, affinché facciano esperienza reale, con adeguato riconoscimento di crediti; promuovere un modello di mobilità vera per gli studenti, non ostracizzata dai professori. Contemporaneamente, e' necessario ridiscutere la calendarizzazione degli esami, a partire dall'assenza di esami semestrali per il primo anno, fino alla calendarizzazione non funzionale agli appelli di laurea e all'assenza di appelli per studenti lavoratori e fuori corso. Esperimenti ben riusciti in questo senso sono stati ad esempio i seminari sui "neutrini superluminali" e sul bosone di Higgs di due anni fa e quello più recente sulla misura di BICEP2. La prospettiva e' l'inserimento di momenti di questo tipo in un contesto organico ai nostri studi, alle esigenze di orientamento e di avvicinamento alla ricerca e all'attualità scientifica". Questo percorso potrà partire già entro la fine dell'anno. IV. MOBILITÀ Durante il proprio percorso di formazione, è sempre maggiore il bisogno non solo di avvicinarsi alla ricerca nella propria struttura, ma anche confrontarsi con altre, in particolare all'estero. I benefici di un'esperienza del genere sul piano "professionale" sono evidenti: mobilita' significa apertura a una forma mentis diversa, confronto con la didattica in altre sedi, ma anche accumulo di esperienze "concrete" di ricerca (pensiamo in particolare all' Erasmus Placement e allo svolgimento della tesi fuori sede). D'altra parte, è ugualmente importante il fatto che Erasmus significhi anche esperienza di vita, di conoscenza di nuove lingue, città, persone. Un altro tipo di esperienza - forse l'unica attualmente funzionante - è rappresentata dai programmi di ricerca estivi, che sono tuttavia riservati a pochi studenti, richiedono un investimento di tempo che non tutti si sentono di programmare, e riguardano spesso studenti della Magistrale che abbiano già preferenze per determinati campi di ricerca. Nel nostro dipartimento le esperienze di Erasmus e tesi all'estero sono particolarmente osteggiate. Sul fronte Erasmus, le difficoltà sono note da tempo e sono determinate per la gran parte da una gestione che, per incapacità o indisponibilità, costituisce un vero e proprio fattore di blocco per la mobilita': impossibilita' di dialogo, ignoranza delle procedure burocratiche, aperto rifiuto dell'assistenza necessaria agli studenti sono all'ordine del giorno da tempo, e gli esempi in merito sono numerosi. Oltre a ciò, è inoltre assente ogni tipo di trasparenza nella formazione delle graduatorie e non esistono organi o commissioni deputati alla gestione e pubblicizzazione delle esperienze internazionali. Per quanto riguarda le tesi di Laurea, le borse disponibili sono in numero esiguo ed è inoltre noto che chi svolge la tesi all'esterno del dipartimento è spesso penalizzato o limitato sia nella fase di preparazione, sia in sede di discussione. Crediamo che questo sia sintomo di un generale atteggiamento di provincialismo, chiusura e arroganza diffuso nel nostro Dipartimento. Ci sembra sia arrivato il momento di pretendere cambiamenti sostanziali, aprendo un'interlocuzione sia con il Corso di Laurea sia con gli organi centrali.

INFORMATICA Il corso di studi della laurea triennale in informatica è spesso un percorso che non riesce ad essere svolto in tempo. Ciò, assieme all'aumento delle tasse per gli studenti/esse fuori-corso non fa altro che spingerci verso uno studio volto solo a passare gli esami e non ad un percorso formativo di studio e di maturazione umana individuale e collettiva. A seguito di una lunga riflessione, abbiamo individuato una serie di problematiche salienti su cui siamo intenzionati ad aprire dei percorsi all'interno del Consiglio. I. PROPEDEUTICITÀ Il nuovo regolamento didattico (approvato a marzo 2013) introduce diverse propedeuticità, persino in materie complementari. La nostra proposta è quindi quella di eliminare tutte le propedeuticità che bloccano le materie complementari e ridurre le propedeuticità per le materie obbligatorie fin quanto possibile, convinti che sia importante che siano studenti e studenteesse a dover avere la responsabilità della scelta del proprio futuro e che queste propedeuticità più che essere un percorso suggerito siano degli ostacoli. Visto che conoscere una materia non significa avere una firma sul libretto, prendiamo l'esempio di materia A che blocca B (quindi A precede temporalmente B). Riteniamo che anche chi non ha superato A debba poter svolgere le prove intermedie in itinere di B. Inoltre dev'esser permesso agli studenti che non hanno superato A (ed hanno già superato l'anno di corso in cui è previsto seguire A) di accedere all'appello straordinario per poter rimettersi al passo nel percorso di B. II. PIANI DI STUDIO Nel corso di laurea triennale i crediti a libera scelta sono 6, poi 18 e 12 complementari (in base al curriculum: metodologico o professionalizzante) tutti gli altri crediti sono obbligarori. Grazie al nuovo regolamento didattico il piano di studi va presentato (o modificato) solo nel mese di febbraio di ogni anno ed ogni nuova sottomissione impedisce di laurearsi prima di giugno dell'anno successivo. Questa limitazione è assolutamente ridicola visto che le materie possono essere: obbligatorie, complementari ed a libera scelta; le prime ovviamente non possono essere modificate, le seconde possono ma sono accettate automaticamente dalla commissione e quindi rimangono solo 6 crediti a scelta, che la commissione deve realmente accettare (la quasi totalità di studenti e studentesse della triennale sceglie materie complementari come esame a scelta). Quindi di fatto l'accettazione di un piano di studi è solo di, al massimo, una materia (quella a scelta) ed una modifica o sottomissione in ritardo rischia di allungare vistosamente le tempistiche di laurea. Quindi chiediamo che se uno studente o una studentessa che presenta un piano di studi libero venga accettato (o respinto) entro 3 mesi e che, in caso positivo, sia possibile laurearsi all'appello di laurea immediatamente successivo all'approvazione; se invece presenta un piano di studi automaticamente accettabile (che ha una materia complementare come esame a scelta) la modifica o sottomissione del piano di studi non deve comportare alcun impedimento, in tempi, per la laurea visto che viene accettato automaticamente. III. SPAZI Gli altri dipartimenti che hanno sede al polo Fibonacci forniscono diversi spazi (di studio e di creazione e condivisione del sapere) per le loro studentesse e studenti, accessibili anche durante le vacanze o dopo l'orario di chiusura del polo. Riteniamo che si debba prendere esempio da queste esperienze e trovare un dialogo con gli altri dipartimenti per far sì che gli spazi siano usufruibili allo stesso modo anche dalle studentesse e studenti di informatica, ad esempio tramite l'uso di tessere magnetiche, già utilizzate da anni dai corsi di laurea di fisica e matematica.

IV. DIDATTICA Pensiamo che tra le materie complementari possa essere aggiunto qualche approfondimento delle materie di conoscenze di base di matematica e basi di, ad esempio, algoritmica. V. COMUNICAZIONE E RISORSE Molti avvenimenti o comunicazioni vanno perse perché non pubblicizzati o perché magari non si è vista la locandina che ne parlava. Potrebbe essere utile creare quindi una mailing list dove pubblicizzare, oltre al sito, avvenimenti (seminari, incontri, etc.) o altre comunicazioni ufficiali riguardo il dipartimento o il corso di laurea. Informateci.org è un sito gestito da alcuni studenti ed ex-studenti pisani d'informatica che, oltre a tanto materiale interessante ed utile, contiene anche un forum che da anni è fonte di molti chiarimenti per diverse incognite (modalità, contenuti d'esame et cetera). Crediamo che il dipartimento debba investire in un progetto simile visto che ci sono tante discussioni già concluse in cui uno studente può imparare molto, e se non è presente una soluzione fornirla o se non è presente il problema sottoporlo agli occhi degli altri utenti e far sì che anche altri possano in futuro consultarlo. NON vuole essere un canale ufficiale ma sicuramente può - continuare ad - essere fonte di tanto materiale utile. VI. ESAMI Questo lo troviamo un grande vantaggio a favore della maturazione individuale e della responsabilità degli studenti e studentesse però andrebbe riorganizzata. Accesso al registro delle lezioni e al materiale didattico come esercizi o appunti per non ostacolare chi salta una o più lezioni, studenti lavoratori o non frenquentanti. Inoltre al primo anno spesso le classi sono molto numerose e questo va a discapito della qualità e dell'efficacia dell'insegnamento. Potrebbe essere utile (per i corsi più numerosi) creare dei gruppi di esercitazione con professori, tutor come studenti o dottorandi. Inoltre siamo convinti che le materie che sono divise per corsi (A e B) debbano andare, quanto più possibile, di pari passo nelle lezioni, programmi ed esami. Gli appelli uguali in contenuti e modalità di esaminazione nonché di valutazione per entrambi i corsi, concordandosi i docenti prima dell'inizio delle lezioni, così da favorire ed incentivare il confronto tra studenti e studentesse di corsi diversi. Visto che il numero di appelli è praticamente il minimo sindacale oltre a quanto detto per gli esami per fuoricorso pensiamo che, oltre a spingere per avere altri appelli, discutere in assemblea con gli studenti della possibilità di aumentare il numero di verifiche intermedie. VII. LAUREA (TRIENNALE) Oltre alle criticità sollevate per lo slittamento dell'appello di laurea nella sezione sul piano di studio attualmente la tesi di laurea (necessaria solo per chi ha scelto il curriculum metodologico) spesso va solo a rallentare ulteriormente la laurea. Come altri dipartimenti dell'università (fisica, scienze biologiche, etc...) hanno già fatto, proponiamo di sostituire la tesi con una tesina. VIII. LAUREA (MAGISTRALE) Riattivare il corso di laurea magistrale in sicurezza informatica chiuso nel 2010, che trova l'interesse di diversi studenti.

CANDIDATURE FISICA (Dipartimento e Corso di laurea) Daniele TRIFIRÒ Francesco CICCIARELLA Salvatore BALDINO Tommaso RADICIONI Marco FANIZZA Simone LOSSANO Salvatore BELLIZZI Lorenzo DANIA Giuseppe COLANGELO Francesca LIZZI INFORMATICA (Dipartimento e Corso di laurea) Diego TURTULICI Gianluca CEROTTO Beraat Elif IZGORDU CONSIGLIO DEGLI STUDENTI Francesco CICCIARELLA (Fisica) Diego TURTULICI (Informatica) Silena BAINO (Matematica) Tommaso RADICIONI (Fisica) 6-7-8 MAGGIO LISTA EIGENLAB-EXPLOIT