LA DONNA LAVORATRICE COME AMMORTIZZATORE SOCIALE: LE COPPIE IN CUI E SOLO LA DONNA A SOSTENERE IL REDDITO FAMILIARE La crisi economica non ha solo aumentato il disagio economico delle famiglie diminuendone i redditi da lavoro, ma inizia anche a cambiare gli equilibri delle coppie italiane. Alla luce di queste nuove dinamiche lo studio che segue prende in considerazione le famiglie (con o senza figli) in cui la donna non solo lavora ma mantiene in modo esclusivo l intero nucleo familiare. La fonte dei dati utilizzati è la rilevazione delle forze lavoro (Rcfl) che l Istat effettua con cadenza trimestrale; in particolare sono stati confrontati i dati del 1 trimestre 2007 con i dati del 1 trimestre 2012 (ultimo periodo per cui sono disponibili i microdati Istat necessari all elaborazione), per cogliere gli effetti della crisi economica sul fenomeno. Sono stati considerati a carico della componente femminile gli uomini in coppia disoccupati o inattivi perché scoraggiati nella possibilità di trovare lavoro, studiano o sono per altri motivi impossibilitati a lavorare 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO: IL MERCATO DEL LAVORO FEMMINILE NELLA CRISI Il mercato del lavoro femminile ha subito una battuta d arresto consistente nel periodo della crisi. Se è vero che dal 2007 al 2011 il numero assoluto di occupate è aumentato di poco più di 180 mila unità (+2%), le disoccupate sfioravano nel 2011 il milione di unità, quasi 210 mila in più in cinque anni, oltre un quarto in più rispetto al 2007. Il risultato è la crescita di quasi 2 punti percentuali della disoccupazione femminile, con il tasso vicino al 10%, per non parlare della disoccupazione giovanile al 32% (il tasso è salito di circa 9 punti rispetto al 2007). Il deterioramento è inoltre percettibile anche dalle dinamiche interne all occupazione dipendente, che nel nostro Paese rappresenta oltre l 80% dei posti di lavoro. Si vede infatti come tutto sommato i contratti a termine non abbiano registrato grosse flessioni, la cui incidenza sul totale delle posizioni dipendenti è pressoché invariata e vicina al 15%. Ciò vuol dire che le diminuzioni occupazionali hanno riguardato principalmente la componente a tempo indeterminato dell occupazione dipendente femminile. Inoltre, nel periodo 2007 2011 le dipendenti part-time sono aumentate del 15% (+302 mila), rappresentando nel 2011 il 30% delle lavoratrici dipendenti: studi recenti dimostrano che tale crescita è dovuta al cosiddetto part time involontario, ovvero la lavoratrice avrebbe voluto lavorare a tempo pieno ma non gli è stato concesso. La diminuzione dell attività economica delle imprese si è dunque riflessa su una riduzione dei redditi percepiti dalle lavoratrici. Tutte queste dinamiche sembrano venire confermate anche dai dati più recenti disponibili relativi al 2 trimestre 2012, che seppure non direttamente confrontabili con il valore medio annuo del 2011, mostrano evoluzioni della disoccupazione particolarmente negative e non compensate da quelle dell occupazione, con l ulteriore incremento della quota di contratti a termine e part time. 1 Non vengono considerati dunque a carico uomini inattivi per pensione di invalidità o vecchiaia, coloro di dichiarano non interessati o per cui non è necessario lavorare ed i permanentemente inabili al lavoro.
Il mercato del lavoro femminile nella crisi. Caratteristiche principali Confronto 2007 2011 e ultimi dati disponibili (2 trim. 2012) LA DINAMICA DELLA CRISI 2007-2011 IL DATO PIÙ RECENTE: Var. Assoluta 2011 Var. % su 2007 2 trim. 2012 su 2007 OCCUPATE 9.349 184 2,0% 9.549 di cui dipendenti part time (v.a.) 2.295 302 15,2% 2.522 di cui dipendenti part time (inc. % su dipendenti) 30,0% 4,4% 34,4% di cui dipendenti a termine (v.a.) 1.123-46 -3,9% 1.212 di cui dipendenti a termine (inc. % su dipendenti) 14,7% -0,3% 16,5% TASSO DI OCCUPAZIONE 34,8-0,2 35,4 DISOCCUPATE 993 209 26,7% 1.231 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 9,6 1,7 11,4 TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE 32,0 8,7 35 LA DONNA LAVORATRICE COME AMMORTIZZATORE SOCIALE: LE COPPIE IN CUI E SOLO LA DONNA A SOSTENERE IL REDDITO FAMILIARE RED stima che in Italia nel 1 trimestre 2012 le coppie in cui la donna è occupata siano oltre 5,8 milioni, in crescita di circa 300 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2007. - Aumentano però anche le coppie (con o senza figli) in cui è solo la donna a lavorare: se nel 1 trimestre 2007 superavano le 226 mila unità, si sono pressoché raddoppiate nel 1 trimestre 2012, passando ad oltre 446 mila coppie, con un incidenza sul totale delle coppie in passata dal 4,1% al 7,7%. - Il fenomeno è maggiormente presente nell area del Mezzogiorno sia in termini assoluti circa il 42% di queste donne forti si colloca in quest area - che rispetto al numero di coppie in : se a livello nazionale l incidenza era pari al 7,7%, nella sola area del Sud questo valore raddoppia (14,1%). - Analizzando la classe d età non vi sono particolari differenze a livello di incidenza, segno che il fenomeno sembra essere trasversale; si osserva in ogni caso che la classe con la numerosità maggiore è quella dai 35 ai 44 anni. - Una situazione analoga si riscontra nella posizione nella professione (dipendente o indipendente), che non presenta variazioni significative a livello percentuale, ma che evidenzia come nelle coppie mantenute solo dalla donna, essa sia principalmente dipendente (365 mila). - Focalizzando l attenzione su questo sottoinsieme prevalente, si tratta in particolare di donne con un contratto a tempo indeterminato (309 mila), ma analizzando l incidenza rispetto alla tipologia del contratto si evidenzia come il fenomeno della donna che mantiene sia maggiormente presente nelle lavoratrici a tempo determinato (11%).
- Lo studio dei settori di occupazione di queste donne evidenzia come siano maggiormente concentrate nell area dell istruzione e della sanità (circa il 23% delle donne forti ) e comunque più in generale nel settore dei servizi, dove si colloca circa il 70% di esse. A livello di incidenza percentuale il fenomeno trova maggiore diffusione nei servizi alle persone, quelli in cui è più facile trovare, oltre che imprenditoria femminile, anche dipendenti e collaboratrici donne; è il caso, a titolo di esempio, delle parrucchiere, estetiste, lavasecco, ecc. - Si tratta in quasi il 50% dei casi di donne con professioni di media specializzazione (personale qualificato nelle attività commerciali e servizi, lavoro d ufficio), nel 26% dei casi di imprenditrici e professioni intellettuali o tecniche e solo nel restante 25% dei casi di professioni di bassa specializzazione. La donna lavoratrice come ammortizzatore sociale Coppie in cui lavora esclusivamente la donna. Confronto 1 trimestre 2007 1 trimestre 2012 1 trim. 2007 Valori Assoluti Coppie mantenute dalla donna 226.190 446.560 Totale coppie in 5.531.310 5.835.670 Incidenza % Incidenza % delle coppie in cui lavora SOLO la donna sul totale delle coppie in 4,1% 7,7% Coppie in cui lavora esclusivamente la donna per ripartizione geografica. 1 trimestre 2012 Ripartizione geografica cui la donna lavora per ripartizione geografica Nord 173.750 5,3% Centro 82.490 6,7% Mezzogiorno 190.320 14,1% Italia 446.560 7,7%
Coppie in cui lavora esclusivamente la donna per classe d età. 1 trimestre 2012 Classe d età cui la donna lavora per classe d età 15-34 anni 84.490 8,2% 35-44 anni 160.065 7,6% 45-54 anni 137.300 7,3% oltre 55 anni 64.705 7,9% Coppie in cui lavora esclusivamente la donna per posizione nella professione. 1 trimestre 2012 Posizione nella professione per posizione nella professione Dipendente 365.120 7,8% Collaboratore 7.440 7,2% Autonomo 74.000 7,1% Coppie in cui lavora esclusivamente la donna per tipologia di contratto dipendente. 1 trimestre 2012 Tipologia di contratto dipendente per tipologia di contratto Determinato 55.620 11,1% Indeterminato 309.500 7,4% Totale dipendenti 365.120 7,8%
Coppie in cui lavora esclusivamente la donna per settore di occupazione. 1 trimestre 2012 Settore di occupazione per settore di occupazione Agricoltura 15.280 9,0% Industria 50.620 6,2% Costruzioni 700 1,0% Commercio 63.900 7,5% Servizi 316.060 8,0% di cui Attività immobiliari, professionali, imprenditoriali 46.270 6,8% Pubblica Amministrazione 22.440 7,0% Istruzione e sanità 105.520 6,5% Altri servizi alle persone 74.870 13,7% Coppie in cui lavora esclusivamente la donna per condizione lavorativa. 1 trimestre 2012 Condizione lavorativa cui la donna lavora per cond. lavorativa Professioni di alta specializzazione 116.390 5,2% Professioni di media specializzazione 217.335 8,1% Professioni di bassa specializzazione 112.835 12,5%