Piano di razionalizzazione delle società partecipate e relazione tecnica

Documenti analoghi
COMUNE DI ODERZO Città Archeologica (Provincia di Treviso)

COMUNE DI VERGIATE PROVINCIA DI VARESE PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE ART. 1 COMMA 612 L.N.

PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 comma 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (Art. 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

DECRETO. Città di Nardò COPIA. (Provincia di Lecce) N. 4 DEL 30/03/2015 PROT

ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

COMUNE DI LINAROLO PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE DI OTTOBIANO PROVINCIA DI PAVIA

COMUNE DI TOANO DELIBERAZIONE N 23.

COMUNE DI LAMA MOCOGNO (Provincia di Modena) PROVVEDIMENTO DEL SINDACO. DATA: 30 Marzo 2016

RELAZIONE SUI RISULTATI CONSEGUITI.

COMUNE DI POMARO MONFERRATO

CITTA DI CASTELLAMONTE Provincia di Torino

COMUNE DI CISLIANO PROV. MILANO

COMUNE DI BLESSAGNO PROVINCIA DI COMO

COMUNE DI BARICELLA Deliberazione del Consiglio Comunale N. 10

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

Comune di Pettenasco

Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate

COMUNE DI CASTELL ARQUATO. Provincia di Piacenza... VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI OTTOBIANO PROVINCIA DI PAVIA

RELAZIONE SUL PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI

COMUNE DI CORTAZZONE

COMUNE DI COLLEDIMEZZO

COMUNE DI CASNATE CON BERNATE Provincia di Como

COMUNE DI COLORNO P R O V I N C I A D I PA R M A D E L I B E R A Z I O N E D E L L A G I U N T A C O M U N A L E

COMUNE DI TORRITA DI SIENA Provincia di Siena

COMUNE DI PAGNO PROVINCIA DI CUNEO REGIONE PIEMONTE. Piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di PAGNO

PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE (Art. 1 commi 611 e seguenti della Legge 190/2014)

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI FLORIDIA. Provincia di Siracusa. Determinazione Sindacale 23 del del SERVIZIO GABINETTO SINDACO

CITTÀ DI CASORIA (F ROMTCLI METROPOLITANA DI NAPOLI) IL COMMISSARIO PREFETTIZIO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. 42 del

COMUNE DI COPPARO Provincia di Ferrara VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. Deliberazione n. 21 del 31/03/2015

DETERMINAZIONE SINDACALE. Il SINDACO

COMUNE DI CAPOLIVERI

COMUNE DI CASTAGNOLE MONFERRATO PROVINCIA DI ASTI COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO : APPROVAZIONE PIANO RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA' E DELLE PARTECIPAZIONI.

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI PINASCA. Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 11

PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE (Articolo 1, commi 611 e seguenti della Legge n.

Allegato A Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Comune di CELICO. Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie

COMUNE DI COSSIGNANO (AP) Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI NUSCO. Prov. di Avellino DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. Numero 4 Del

Comune di Vaie PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE 2015 RELAZIONE CONCLUSIVA

Provincia di Torino VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

DELIBERA N 30 del 30/03/2015 DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI CASTELLANA SICULA

Decreto del Presidente

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

COPIA N 34 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

COMUNE DI SAN MICHELE DI SERINO

COMUNE DI CANZO PROVINCIA DI COMO

COMUNE DI MONTESANO SULLA MARCELLANA (Provincia di SALERNO)

Repubblica italiana. La Corte dei conti. Sezione regionale di controllo. per l Abruzzo. nella Camera di consiglio del 20 maggio 2015

ALLEGATO N. 1 COMUNE DI RONCO BRIANTINO

COMUNE DI SAN MARCO D ALUNZIO

Durante la trattazione del presente oggetto entra il Consigliere Righi Christian (Consiglieri presenti n.13)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

COMUNE DI VIVERONE. PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE (Articolo 1 commi 611 e seguenti della Legge 190/2014)

Relazione del Sindaco sull attuazione del Piano di razionalizzazione delle società partecipate

COMUNE DI BUTTIGLIERA ALTA CITTA METROPOLITANA DI TORINO

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 6

N. 23 del Registro Data

Piano operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni societarie

Piano di razionalizzazione delle società partecipate

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate del Comune di SCARNAFIGI. (articolo 1 commi 611 e seguenti della Legge n.

COMUNE DI SCANDOLARA RAVARA PROVINCIA DI CREMONA

COMUNE DI SAN FILIPPO DEL MELA

Comune di Fiume Veneto Provincia di Pordenone

Razionalizzazione società partecipate

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA

COMUNE DI DELLO PROVINCIA DI BRESCIA. Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

Città di Recanati (Provincia di Macerata)

Piano di razionalizzazione delle società partecipate (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

documento tecnico allegato al Provvedimento di RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPATE (Art. 20 D. Lgs. 175 del 19 agosto 2016)

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. Numero 10 Del

Piano di razionalizzazione delle società partecipate e relativa relazione tecnica

Città di Somma Vesuviana Provincia di Napoli

Piano di razionalizzazione delle società partecipate. (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014)

COMUNE DI ALMENNO SAN BARTOLOMEO

C O M U N E D I C A P R I E c.a.p Città Metropolitana di Torino Tel. (011) Fax (011) C.F.

Legge 190/2014, art.1, c.611 PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE E RELAZIONE TECNICA DELLE SOCIETA E PARTECIPAZIONI SOCIETARIE-

PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA PARTECIPATE

COMUNE DI VILLAFRANCA D ASTI

CITTA METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI BUSSOLENO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 10

COMUNE DI VALSOLDA. Via Bellotti, VALSOLDA (Como) Tel fax C.F. / P.I.

COMUNE DI VILLA SAN SECONDO ASTI Deliberazione n. 15/2015

COMUNE DI PORNASSIO PROVINCIA DI IMPERIA

RELAZIONE. A tale proposito riportiamo i commi e 614 della Legge 190/2014 (Finanziaria 2015 ) che testualmente recitano:

Comune di Ronchi Valsugana Provincia di Trento

Transcript:

partecipate e relazione tecnica (articolo 1 commi 611 e seguenti della legge 190/2014) Settembre 2015

I Introduzione generale Premessa 1. Ai sensi della legge di stabilità 2015, art. 1 commi 611, 612, e sulla base della relazione tecnica allegata, che evidenzia l'andamento economico-finanziario delle società oggetto di analisi, si definisce il seguente piano di razionalizzazione delle società partecipate dell Unione dei Comuni Bassa Reggiana: 2. - le azioni di razionalizzazione già svolte e le economie realizzate; 3. - le motivazioni del mantenimento della società; 4. - le azioni di razionalizzazione da svolgere ed eventuali risultati attesi. Richiamo normativo: Il comma 611 della legge 190/2014 dispone che, allo scopo di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, gli enti locali devono avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette, che permetta di conseguirne una riduzione entro il 31 dicembre 2015. Lo stesso comma 611 indica i criteri generali cui si deve ispirare il processo di razionalizzazione : a) eliminare le società e le partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; b) sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminare le partecipazioni in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregare società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenere i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. I. Piano operativo e rendicontazione Il comma 612 della legge 190/2014 prevede che i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscano e approvino, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni. Il piano definisce modalità, tempi di attuazione, l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Allo stesso è allegata una specifica relazione tecnica. Il piano è trasmesso alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet dell'amministrazione.

La pubblicazione è obbligatoria agli effetti del decreto trasparenza (d.lgs. 33/2013). Pertanto nel caso sia omessa è attivabile da chiunque l istituto dell accesso civico. I Sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, entro il 15 marzo 2016, hanno l onere di predisporre una relazione sull attuazione del piano operativo con indicazione dei risultati conseguiti. Anche tale relazione a consuntivo deve essere trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione interessata. Come sopra precisato la legge di stabilità 2015 individua nel Sindaco e negli altri organi di vertice dell amministrazione, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, i soggetti preposti ad approvare il piano operativo e la relazione a consuntivo.

II Le partecipazioni dell Unione Bassa Reggiana L unica partecipazione societaria dell Unione Bassa Reggiana è: 1. Lepida Spa (sviluppo sistemi informativi tra Enti della Regione E.R.) con una quota del 0,005% Come si rileva dai dati sopra riportati, l Unione detiene solo un unica partecipazione minoritaria ampiamente inferiore all uno per cento. LEPIDA S.P.A. Forma giuridica: società per azioni III. Descrizione della Società Soci e quota di partecipazione: UNIONE BASSA REGGIANA 0,0005%: restanti Enti Regione Emilia-Romagna 94,30%, altri soci pubblici 0,7%. Organo di Amministrazione: 3 componenti Capitale sociale (Bilancio 2013): 60.713.000 Trend Risultati d esercizio: Risultato esercizio 2011 Risultato esercizio 2012 Risultato esercizio 2013 142.412 430.829 208.798 Oggetto sociale: è una società strumentale alla Regione e alle autonomie locali ed ha per oggetto la fornitura di servizi di connettività della rete regionale a banda larga delle pubbliche amministrazioni ai sensi dell'art. 9 comma 1 della legge regionale n. 11/2004. Motivazione del mantenimento Attraverso la L.R. 24 maggio 2004 n. 11 Sviluppo regionale della società dell informazione, e successive modificazioni, la Regione Emilia Romagna persegue la finalità di assicurare a cittadini, imprese ed enti, condizioni di sviluppo delle loro attività e relazioni, promuovendo le potenzialità delle ICT nella prestazione di servizi e nell accessibilità e scambio di dati. Azioni correttive e possibili azioni di razionalizzazione da svolgere, tempi e modalità Si tratta di servizi in parte di interesse generale e in parte di carattere strumentale per l'ente. La partecipazione nella società consente di usufruire immediatamente dei vantaggi relativi ai servizi previsti per i soli soci, per cui si ritiene di prevedere il mantenimento. Considerata l'esigua entità delle quote o azioni possedute, risulta difficoltoso per l'ente porre in essere misure incisive di razionalizzazione.

RELAZIONE TECNICA ACCOMPAGNATORIA AL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE DELL UNIONE BASSA REGGIANA

LEGGE DI STABILITÀ 2015 ART. 1 COMMI 611, 612: Gli enti locali, a decorrere dal 1º gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015, anche tenendo conto dei seguenti criteri: a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società' partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni. Entro il 31 marzo 2015, i Sindaci e gli organi di vertice definiscono ed approvano un piano operativo di razionalizzazione delle società' e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano, corredato di un'apposita relazione tecnica, è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata. Entro il 31 marzo 2016, i Sindaci predispongono una relazione sui risultati conseguiti, che è trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicata nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata.

PREMESSA L Unione Bassa Reggiana attualmente possiede direttamente azioni in una società, Lepida con partecipazione di gran lunga inferiore all 1% Considerata tuttavia l'esigua entità delle azioni possedute, risulta difficoltoso per l'ente porre in essere misure incisive di razionalizzazione. LE LINEE DI AZIONE DELL UNIONE BASSA REGGIANA In tema di razionalizzazione, l Unione Bassa Reggiana ha messo in campo azioni contenimento dei costi. Tali azioni proseguiranno per valutare: per il 1. La direttiva generale al fine di razionalizzare i costi gestionali, le seguenti indicazioni: rispetto dell'equilibrio economico; contenimento delle spese di personale, e delle spese per formazione e missioni; limitazioni all'utilizzo delle auto aziendali; riduzione spese per consulenze, studi e ricerche; contenimento delle spese di promozione, comunicazione, pubblicità, rappresentanza; invito ad aderire alle convenzioni Intercenter Consip per la telefonia cellulare e altre utenze qualora possibili.