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Transcript:

1/6 CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ ILLECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI RESOCONTO STENOGRAFICO MISSIONE A SIRACUSA SEDUTA DI VENERDÌ 5 MAGGIO 2017 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ALESSANDRO BRATTI Audizione del comandante del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catania, Francesco Ruis. L audizione comincia alle 10.15. PRESIDENTE. L ordine del giorno reca l audizione del comandante del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catania, Francesco Ruis, che ringrazio per la sua presenza. La Commissione si occupa di illeciti ambientali relativi al ciclo dei rifiuti, ma anche dei reati contro la pubblica amministrazione e dei reati associativi connessi al ciclo dei rifiuti e delle bonifiche. Avverto il nostro ospite che della presente audizione viene redatto un resoconto stenografico che sarà pubblicato sul sito internet della Commissione e che, se lo riterrà opportuno, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta. Come le sarà stato riferito, noi stiamo facendo quest approfondimento su tutta la vicenda Cisma-Paratore. Abbiamo sentito le procure, abbiamo già audito una buona fetta dei protagonisti di questa vicenda, la parte più istituzionale. Abbiamo sentito prima il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, che in parte condotto l indagine. Visto che anche voi avete avuto un ruolo direi non secondario in quest indagine, anzi molto importante, ci interessa brevemente capire qual è stato il tipo di lavoro che avete fatto, i risultati

2/6 principali e anche se, eventualmente, queste indagini stanno ancora proseguendo, dopodiché eventualmente potrà essere formulata da parte di qualche collega qualche domanda. Cederei la parola al tenente colonnello Francesco Ruis per un breve inquadramento della situazione dell indagine. Catania. Ringrazio per l opportunità che ha concesso al mio reparto di essere presente qui oggi. Molto brevemente, il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Catania è stato chiamato a eseguire, nel mese di marzo, l ordinanza cautelare che ha emesso il gip di Catania relativamente anche alla vicenda Cisma, curandone sostanzialmente la parte relativa alle misure cautelari reali. Sulla parte patrimoniale, per favorire l esecuzione delle misure reali, abbiamo fatto un esame delle quote assegnate ai vari soggetti nelle ditte dei Paratore, così individuando precisamente anche l oggetto del sequestro che veniva a realizzarsi. Mi permetto di dire che, in realtà, la parte sostanziale, la parte corposa delle indagini che ha fatto la Guardia di finanza di Catania risale a qualche lustro prima, in quanto il Nucleo di polizia tributaria aveva condotto diverse indagini in varie fasi, a partire dal 2002, dal 2003, dal 2007, dal 2009, orientate agli interessi economici imprenditoriali di una famiglia, parte integrante del clan Santapaola, che era la famiglia Zuccaro. Su Zuccaro Maurizio il GICO della Guardia di finanza ha lavorato in quegli anni, ovviamente orientando l attenzione verso le imprese gestite direttamente o indirettamente da Maurizio Zuccaro. Da quest indagine e dalla conclamata mafiosità del soggetto, il Zuccaro, iniziano a emergere le figure dei Paratore, di Antonino Paratore e di Carmelo Paratore. Per noi, i Paratore rappresentano l altra faccia di Maurizio Zuccaro, in quest indagine, durata veramente molti anni. Si è partiti con una realtà importante a Catania, qual era la Tecnoservice, un azienda che gestiva servizi di pulizie in diversi ospedali del catanese, «assicurando lo stipendio» a centinaia di famiglie. Lì si è potuta rilevare la presenza degli Zuccaro attraverso l affidamento di incarichi di lavoro dipendente, ma anche di amministrazione, a familiari dello stesso Zucchero, anche soggetti che si ripetevano in varie realtà imprenditoriali, gestite appunto da questo soggetto mafioso. Mi permetto di sottolineare che quest attività svolta dalla Guardia di finanza in quegli anni ha successivamente trovato dei riscontri esterni in quelle che poi sono state dichiarazioni di collaboratori di giustizia, che noi troviamo riportate anche nell ordinanza Cisma, che è stata eseguita quest anno. Il nostro è stato un lavoro tecnico di intercettazioni, un lavoro di pedinamenti, di osservazioni, di analisi di atti commerciali, di compravendita, di passaggi di quote, che ci hanno

3/6 consentito di affermare lo hanno ribadito la procura e il gip come i Paratore fossero diventati di fatto il braccio economico imprenditoriale del clan Santapaola. Comunque, la famiglia Zuccaro ha avuto un ruolo importante all interno di Cosa nostra etnea, potendo garantirsi anche un gruppo di fuoco autonoma. Aveva anche «un autonomia militare» che lo differenziava da altri gruppi del clan Santapaola. Dicevo che siamo partiti dalla Tecnoservice. Poi il cuore dell indagine, conclusa nel 2011, ha riguardato il delitto di trasferimento fraudolento di valori e l intestazione fittizia di un noto stabilimento balneare a Catania, entrato nelle mire della famiglia Zuccaro. Dopo una serie ripetuta di passaggi di quote, è stato gestito direttamente dai Paratore. Gli elementi che sono stati raccolti durante quest indagine, che mi permetto di sottolineare essere alquanto concreti, sono dettati dalla presenza invasiva di Maurizio Zuccaro nella gestione dello stabilimento balneare attraverso la presenza del figlio, attraverso l imposizione di personale che prestava lavoro all interno di questo stabilimento, il susseguirsi di passaggi di quote, sostanzialmente passaggi che avevano comunque l unico filo conduttore di mantenere nelle mani degli stessi dominus, degli stessi imprenditori, questa realtà commerciale. Questa è una delle imprese, è una delle realtà imprenditoriali che fanno capo interamente, ma solo formalmente, ai Paratore. Sostanzialmente, da quest attività è nata una serie di imprese: immobiliari, che svolgevano servizi finanziari, che gestivano queste partecipazioni nelle varie imprese dei Paratore. Nella parte finale di quest indagine osserviamo, ma senza avere la possibilità di poter approfondire, la nascita della realtà Cisma. Non vi è, però, la possibilità, in quegli anni, di raccogliere elementi particolarmente significativi sulla presenza all interno di questa realtà della famiglia Zuccaro. In momento storico, quindi, finisce il nostro lavoro, che viene consegnato alla procura e che rappresenterà poi la base sulla quale si fondono le contestazioni di mafiosità del soggetto Paratore anche per la parte che hanno illustrato i colleghi dell Arma dei carabinieri sul traffico illecito di rifiuti. Questa nostra attività, anche se ripeto che la condotta è risalente nel tempo parliamo del 2007 come momento in cui si è consumato questo trasferimento fittizio della gestione del lido rappresenta la base sulla quale oggi il gip afferma che i Paratore sono stati, almeno fino al 2010, il braccio economico dei Santapaola. Ho sorvolato e sorvolerei sulla parte relativa alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, che, per quanto ci riguarda, hanno arricchito il compendio investigativo portato all attenzione dell autorità giudiziaria, ma non lo hanno né alimentato né sostenuto. Rappresentano, per quel lavoro che è stato fatto, un riscontro importante di alcuni dati che sono stati evidenziati.

4/6 Sorvolerei anche sono dati oggettivi, pur rapportati nell ordinanza sui quelli che sono i normali, al netto delle cose che ci siamo detti, rapporti di amicizia, rapporti familiari stretti tra la famiglia degli Zuccaro e i Paratore, rapporti risalenti nel tempo. Antonino Paratore è padrino di battesimo della figlia degli Zuccaro. Sono rapporti comunque di amicizia proseguiti nel tempo, anche dopo che lo stesso Paratore ha preso atto dell accertata mafiosità di Maurizio Zuccaro, condannato ripetutamente per una serie di omicidi. I rapporti personali sono stati documentati e registrati, ma ripeto che, per quella che è stata la nostra analisi e la nostra investigazione, hanno rappresentato di fatto elementi di riscontro in più rispetto a quella commistione imprenditoriale che abbiamo registrato in un decennio, a partire dal 2002-2003 al 2010. Quanto alla parte esecutiva dell ordinanza, non abbiamo registrato passaggi di quote particolari, tranne che nel 2015 Antonino Paratore cedeva la nuda proprietà di alcune quote delle sue aziende ai parenti, ai figli, alla cognata, ma questo non ha rappresentato per la nostra esecuzione un ostacolo o un aspetto di particolare interesse. In prospettiva, da quest attività investigativa emerge una serie di dati, che come Guardia di finanza potranno essere approfonditi e sviluppati. Potrebbero costituire la base per attività di polizia economico-finanziaria allorquando l autorità giudiziaria riterrà opportuno che questi dati possono essere utilizzati anche in procedimenti amministrativi, e quindi non c è più l esigenza di tenerli riservati per le finalità della giustizia penale. Spero di aver sintetizzato sufficientemente il quadro. PRESIDENTE. Sì, poi ci ha lasciato un appunto, che farò avere ai colleghi, molto esaustivo. Facciamo tre o quattro copie, se possibile. Rispetto all attività successiva di Cisma e delle società collegate che riguarda il settore di cui ci occupiamo, cioè i rifiuti, avete poi fatto altri accertamenti? A parte questo scambio di quote di cui ci aveva detto, non avete verificato se c erano collegamenti particolari con altre aziende, situazioni che potessero indurre ad aprire delle indagini da parte vostra sia su Cisma sia sulla Paradivi, che ha diverse attività? Si occupa di trasporto, abbiamo visto che c è qualche attività all estero, un rapporto anche con altri Paesi: su questo non avete elementi? Catania. Su questo non siamo stati coinvolti dalla procura di Catania al momento in cui l Arma ha iniziato la sua investigazione. Ovviamente, sono state fatte delle attività, ma normali attività amministrative di controlli, che non si sono inserite nell investigazione che dal 2012-2013 iniziava l Arma dei carabinieri.

PRESIDENTE. Che avete concluso nel 2011. 5/6 Catania. È stato concluso e rapportato all autorità giudiziaria nel 2011. Il nostro contributo è stato richiesto nel momento in cui il pubblico ministero ha avanzato la richiesta di misure cautelari e si è arrivati al momento esecutivo, ma su quelle realtà come Guardia di finanza abbiamo effettuato controlli amministrativi ordinari, non finalizzati alle esigenze investigative seguite dall Arma dei carabinieri. PRESIDENTE. Do ora la parola agli onorevoli colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni. ALBERTO ZOLEZZI. Ringrazio il comandante. Dal punto di vista economico avete notato qualche dato particolare. A me interessa sapere quanto guadagnava la Cisma per i rifiuti dall Ilva o per gli altri rifiuti pericolosi. Abbiamo visto alcuni dati che non riguardano voi, ma proprio su una tecnica opinabile, e vorrei capire se c è un riscontro economico difforme rispetto alle tariffe di mercato. Vi siete concentrati anche su quest aspetto? Eventualmente, anche con calma ci potete far avere qualche dato sul fatturato e sui tariffari a tonnellata per il trattamento? Catania. Potrei anche già lasciare non sapevo quali fossero le esigenze un allegato sull attività di preparazione all esecuzione dell ordinanza, nella quale, prima di procedere all aggressione delle realtà, avevo fatto una piccola sintesi dei numeri, volumi di affari, precedenti interventi amministrativi della Guardia di finanza. Consideri che si tratta di realtà che ovviamente presentano fatturati consistenti. In questo caso, il limite della Guardia di finanza di Catania è che, da un punto di vista amministrativo fiscale, i controlli vengono effettuati in base alla sede amministrativa dove viene localizzata l attività. Come Guardia di finanza di Catania, quindi, da un certo momento in poi non eravamo competenti a svolgere le attività amministrative. Resta il fatto che c è una serie di elementi di pericolosità fiscale che potranno trovare concretezza ed entrare in una strategia di aggressione successiva, come le dicevo, nel momento in cui la procura distrettuale ci darà la possibilità di utilizzare dei dati che hanno e non possono non avere un risvolto per profili economici e fiscali. Se il presidente vuole, lascerei un allegato. Mi sembrava di voler appesantire troppo, ma a questo punto ci sono dei numeri di quote che possono essere utili.

6/6 PRESIDENTE. La ringraziamo per le informazioni. Se avremo necessità di qualche approfondimento, glielo faremo sapere. Grazie e buon lavoro. Dichiaro conclusa l audizione. L audizione termina alle 10.36.