Servizio Sociale dei Comuni di PORDENONE CORDENONS PORCIA ROVEREDO IN PIANO S. QUIRINO DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA DEI SINDACI DELL AMBITO DISTRETTUALE URBANO 6.5 N. 130/2009 DEL 25/05/2009 L anno DUEMILANOVE il giorno VENTICINQUE del mese di MAGGIO alle ore 15.00 si è riunita presso il Settore Politiche Sociali del Comune di Pordenone Ente Gestore in Via S. Quirino 5. In rappresentanza dei Comuni associati sono intervenuti Sigg.: Sono presenti: Giovanni ZANOLIN - Presidente Assessore Politiche Sociali Comune di Pordenone Laura SARTORI Assessore Politiche Sociali Comune di Cordenons Emilia DI GREGOLI Assessore Politiche Sociali Comune di Porcia Ai fini della presente Deliberazione sono rappresentati: Comune Presenza Pordenone 1 Cordenons 1 Porcia 1 Roveredo in Piano 0 S. Quirino 0 Presenti Assenti Totale 3 2 Partecipano alla riunione i Sigg. Lucio BOMBEN Direttore Distretto Sanitario Lucilla MORO Coordinatore Area territoriale Cordenons-San Quirino Barbara ZAIA Area territoriale Porcia Il Dott. Giovanni ZANOLIN nella sua qualità di Presidente, constatata la legalità dell adunanza, dichiara aperta la seduta ed invita l Assemblea a deliberare. Il Presidente invita il Responsabile del SSC a fungere da Segretario Verbalizzante
Oggetto: MODIFICA ARTT. 6 E 9 DELLE <<LINEE APPLICATIVE TERRITORIALI DEL "REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL FONDO PER IL CONTRASTO AI FENOMENI DI POVERTÀ E DISAGIO SOCIALE DELL AMBITO DISTRETTUALE URBANO 6.5.>> L ASSEMBLEA DEI SINCACI DELL AMBITO DISTRETTUALE URBANO 6.5 Premesso: che con L.R. n 6 del 31 marzo 2006 Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, è stato introdotto nell ordinamento regionale un sistema integrato per la gestione degli interventi finalizzati a prevenire, rimuovere o ridurre condizioni di bisogno, di disagio e di non autosufficienza, nonché degli interventi mirati in materia di immigrazione, di lavoro e occupazione, formazione, di servizi per la prima infanzia e di edilizia residenziale; che in applicazione della Legge Regionale sopraindicata i Comuni del territorio dell Ambito Distrettuale Urbano n. 6.5 di Pordenone, che coincide con il territorio del Distretto sanitario urbano e comprende i Comuni di Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino e Pordenone, hanno stipulato in data 12 febbraio 2008 la Convenzione quadro istitutiva del Servizio Sociale dei Comuni ed atto di delega per l esercizio in forma associata della funzione di programmazione locale del sistema integrato di interventi e servizi sociali e per la gestione dei servizi e delle attività di cui all art. 17, comma 1 e comma 2 della LR 6/2006, approvata e deliberata dai rispettivi consigli comunali; che, in applicazione di detta Convenzione quadro le cinque giunte comunali delle amministrazioni sopra citate, hanno successivamente approvato con proprio atto: un Primo accordo per la costituzione ed il funzionamento della Pianta Organica Aggiuntiva per lo svolgimento in forma associata della funzione di programmazione locale del sistema integrato di interventi e servizi sociali e per la gestione dei servizi e delle attività di cui all art. 17, comma 1 e comma 2 della L.R. 6/2006 un Secondo Accordo attuativo della Convenzione istitutiva del Servizio Sociale dei Comuni dell Ambito. 6.5 per l esercizio in forma associata della funzione di programmazione locale del sistema integrato di interventi e servizi sociali e per la gestione dei servizi e delle attività di cui all art. 17, comma 1 e comma 2 della LR 6/2006, recante norme per la regolazione dei rapporti economici tra i Comuni e tra questi e l Ente Gestore; Richiamati la L.R. 14/08/2008 n. 9 Assestamento del bilancio 2008 e del bilancio pluriennale per gli anni 2008-2010 ai sensi dell'articolo 34 della legge regionale 8 agosto 2007, n. 21, art. 9, che abroga il Reddito di base per la cittadinanza di cui all art. 59 della L.R. n 6 del 31 marzo 2006 ed istituisce nel bilancio regionale il Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà' e disagio sociale cui affluiscono risorse di fonte regionale e risorse di fonte statale.; il Regolamento per l assegnazione agli Enti gestori del Servizio sociale dei Comuni delle risorse del Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale previsto dall articolo 9, comma 9, della legge regionale 14 agosto 2008, n. 9, approvato con D. P. Reg 16/10/2008, n. 271; il Regolamento per la disciplina del Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale istituito dall articolo 9, comma 9, della legge regionale 14 agosto 2008, n. 9 (Assestamento del bilancio 2008), approvato con D. P. Reg 09/02/2009, n. 38; in particolare, l art. 1, comma 2 del Regolamento di cui sopra, il quale prevede che le Assemblee dei sindaci di Ambito distrettuale, nell ambito delle funzioni ad esse attribuite dall articolo 20, commi 4 e 5, della L.R. 31 marzo 2006, n. 6, possano individuare indirizzi relativi alle modalità di gestione dell intervento nel rispetto dei limiti di detto regolamento, al fine di tener conto delle caratteristiche dei rispettivi contesti territoriali; in particolare, l art. 6, comma 3 del medesimo Regolamento che, in relazione alla determinazione della situazione reddituale del destinatario tramite le modalità di cui al D. Deliberazione dell Assemblea dei Sindaci n. 130 del 25/05/2009 2/5
Lgs. 31/03/1998, n. 109 (ISEE), consente all Assemblea dei Sindaci, nei casi in cui il valore dell ISEE non è rappresentativo della reale situazione reddituale del destinatario, di definire altri di criteri di calcolo, più attinenti alla reale disponibilità economica del nucleo familiare del destinatario. la Deliberazione dell Assemblea dei Sindaci n. 122 del 20/03/2009 Linee applicative territoriali del Regolamento per la disciplina del Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale istituito dall articolo 9, comma 9, della legge regionale 14 agosto 2008, n. 9 (Assestamento del bilancio 2008) dell Ambito Distrettuale Urbano 6.5 di Pordenone con la quale l Assemblea ha ravveduto la necessità di definire, nell ambito delle competenze attribuite, alcuni ulteriori criteri per l accesso al contributo di cui al Regolamento in oggetto. La Deliberazione n. 126 del 16/04/2009 - Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale: Integrazioni all'allegato di cui alla Deliberazione dell Assemblea dei Sindaci n. 122 del 20/03/2009 Considerato che dal confronto tecnico-professionale ed amministrativo del Servizio Sociale dei Comuni è emersa la necessità di definire con maggior precisione le indicazioni previste all art. 6 delle Linee applicative del Regolamento per la disciplina del Fondo Povertà, di cui alla Deliberazione n. 126 del 16/04/2009, al fine di consentire l accesso al beneficio ad alcune tipologie di richiedenti ad oggi escluse; che altresì, è emersa la necessità di perfezionare le indicazioni previste al successivo art. 9, al fine di definire criteri di attribuzione territoriale delle risorse nell ambito dei cinque Comuni associati; che, relativamente all art.6, si propone la sostituzione del comma 4 come segue: Posto che, ai fini dell accesso all intervento il valore ISEE deve essere pari o inferiore a 7.500,00, qualora si siano verificati eventi imprevisti ed economicamente sfavorevoli per il nucleo familiare del richiedente e tali eventi abbiano comportato una riduzione di reddito tale per cui il valore dell ISEE non è più rappresentativo della reale situazione economica del nucleo familiare del destinatario, l operatore incaricato procederà ad un ricalcolo simulato dell ISEE utilizzando i seguenti parametri: a) nel caso in cui uno o più componenti il nucleo familiare abbiano perso il lavoro o la cui attività artigiana o commerciale sia stata chiusa, in assenza di ammortizzatori sociali, per tale soggetto considerare pari a zero il reddito complessivo dichiarato ai fini IRPEF di cui al quadro F4 - SITUAZIONE REDDITUALE DEL SOGGETTO della dichiarazione ISEE; b) maggiorazione della scala di equivalenza di 0,50 per ciascun componente del nucleo familiare che abbia perso il lavoro e quindi risulti disoccupato da almeno un mese, in presenza di ammortizzatori sociali; c) maggiorazione della scala di equivalenza di 0,50 per ciascun componente la cui attività artigiana o commerciale sia stata chiusa da almeno un mese, in presenza di ammortizzatori sociali; d) maggiorazione della scala di equivalenza di 0,30 per ciascun componente collocato in cassa integrazione o mobilità da almeno un mese (da intendersi continuativo); e) nel caso in cui il nucleo familiare risulti proprietario dell abitazione in cui risiede e per uno o più dei componenti si verifichi una delle situazioni di cui ai punti 1), 2), 3), 4) portare a 100.000,00 (anziché 51.645,69) la franchigia relativa all abitazione principale; f) nel caso in cui il nucleo familiare la cui abitazione di residenza non sia di proprietà ma in locazione e per uno o più dei componenti si verifichi una delle situazioni di cui ai punti 1), 2), 3), 4) portare a 10.000,00 (anziché 5.164,57), l importo massimo del canone di locazione da sottrarre per ottenere l indicatore della situazione reddituale (ISR). Deliberazione dell Assemblea dei Sindaci n. 130 del 25/05/2009 3/5
che, relativamente all art. 9, si propone la definizione del comma 4 come segue: Il Budget verrà ripartito, sulla base dei trasferimenti regionali, tra i vari centri di costo così come identificati con il PEG. La ripartizione di detti fondi verrà quantificata assumendo quale parametro di riferimento la popolazione residente al 31.12.2008 nei vari comuni dell Ambito Distrettuale Urbano 6.5. Nel corso dell anno gli stanziamenti iniziali potranno comunque subire gli spostamenti che si rendessero necessari a seguito delle intervenute esigenze territoriali. Visto ed esaminato il documento agli atti dell adunanza odierna; 1. di sostituire l art.6, comma 4 come segue: D e l i b e r a Posto che, ai fini dell accesso all intervento il valore ISEE deve essere pari o inferiore a 7.500,00, qualora si siano verificati eventi imprevisti ed economicamente sfavorevoli per il nucleo familiare del richiedente e tali eventi abbiano comportato una riduzione di reddito tale per cui il valore dell ISEE non è più rappresentativo della reale situazione economica del nucleo familiare del destinatario, l operatore incaricato procederà ad un ricalcolo simulato dell ISEE utilizzando i seguenti parametri: a) nel caso in cui uno o più componenti il nucleo familiare abbiano perso il lavoro o la cui attività artigiana o commerciale sia stata chiusa, in assenza di ammortizzatori sociali, per tale soggetto considerare pari a zero il reddito complessivo dichiarato ai fini IRPEF di cui al quadro F4 - SITUAZIONE REDDITUALE DEL SOGGETTO della dichiarazione ISEE; b) maggiorazione della scala di equivalenza di 0,50 per ciascun componente del nucleo familiare che abbia perso il lavoro e quindi risulti disoccupato da almeno un mese, in presenza di ammortizzatori sociali; c) maggiorazione della scala di equivalenza di 0,50 per ciascun componente la cui attività artigiana o commerciale sia stata chiusa da almeno un mese, in presenza di ammortizzatori sociali; d) maggiorazione della scala di equivalenza di 0,30 per ciascun componente collocato in cassa integrazione o mobilità da almeno un mese (da intendersi continuativo); e) nel caso in cui il nucleo familiare risulti proprietario dell abitazione in cui risiede e per uno o più dei componenti si verifichi una delle situazioni di cui ai punti 1), 2), 3), 4) portare a 100.000,00 (anziché 51.645,69) la franchigia relativa all abitazione principale; f) nel caso in cui il nucleo familiare la cui abitazione di residenza non sia di proprietà ma in locazione e per uno o più dei componenti si verifichi una delle situazioni di cui ai punti 1), 2), 3), 4) portare a 10.000,00 (anziché 5.164,57), l importo massimo del canone di locazione da sottrarre per ottenere l indicatore della situazione reddituale (ISR). 2. di sostituire l art. 9, comma 4 come segue: Il Budget verrà ripartito, sulla base dei trasferimenti regionali, tra i vari centri di costo così come identificati con il PEG. La ripartizione di detti fondi verrà quantificata assumendo quale parametro di riferimento la popolazione residente al 31.12.2008 nei vari comuni dell Ambito Distrettuale Urbano 6.5. Nel corso dell anno gli stanziamenti iniziali potranno comunque subire gli spostamenti che si rendessero necessari a seguito delle intervenute esigenze territoriali. Deliberazione dell Assemblea dei Sindaci n. 130 del 25/05/2009 4/5
3. di integrare con tali modifiche le Linee applicative territoriali del Regolamento per la disciplina del Fondo per il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale istituito dall articolo 9, comma 9, della legge regionale 14 agosto 2008, n. 9 Assestamento del bilancio 2008) dell Ambito Distrettuale Urbano 6.5 di Pordenone, allegate e parte integrante della presente Deliberazione, e di trasmetterne copia ai competenti Uffici regionali. Posta in votazione la su estesa proposta di deliberazione, viene approvata con voti unanimi legalmente espressi ed altresì, con voti unanimi, viene dichiarata immediatamente eseguibile. Allegato: 1 Letto, approvato e sottoscritto. IL RESPONSABILE SSC f.to Miralda LISETTO IL PRESIDENTE f.to Giovanni ZANOLIN Deliberazione dell Assemblea dei Sindaci n. 130 del 25/05/2009 5/5