IUC. 9 doman. 9 rispos. www.cafcisl.it. Risolviamo, insieme



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IUC 9 rispos ea te X www.cafcisl.it Numero Verde 800-249307 9 doman nsider lcune co de azioni fin ali L Imposta unica comunale (IUC) congloba in sé tre componenti che si escludono ma si sommano fra loro e, soprattutto, abrogano o sostituiscono in alcun modo altre imposte locali che rimangono come titoli in portafoglio. Le tre componenti della IUC sono: L IMU La TASI La TARI Trattandosi tre fferenti imposte, ognuna ha regole applicazione proprie e modalità calcolo specifiche. Pur essendo il comune l unico ente a cui confluiscono i tributi contradstinti dai versi acronimi, possono versi i tempi e le forme pagamento e anche il gestore del tributo. Le principali norme che uniscono sotto il medesimo ombrello questi tre fferenti tributi, possiamo così riassumerle: Per ogni tipologia imposta, il comune deve regere e approvare un proprio regolamento che si affiancherà al più generico regolamento della riscossione già presposto la fiscalità generale dell ente locale. Attualmente i comuni stanno approvando un primo regolamento IUC che si compone 4 capitoli: il primo la parte generale e gli altri i versi tributi. Con questi regolamenti vengono stabilite le regole con le quali i cittani dovranno pagare le imposte locali (ad esempio, stabilendo le date entro le quali dovranno eseguiti i versamenti e i minimi annuali sotto i quali l imposta è dovuta) e i limiti entro i quali il consiglio comunale dovrà, annualmente (generalmente prima dell approvazione del bilancio previsione), approvare le aliquote tributi e le eventuale detrazioni e riduzioni. Ogni anno, quin, ogni tributo, potremo avere fferenti aliquote imposta. Una norma particolare che riguarda TASI e IMU obbligherebbe i comuni ad approvare le aliquote rimanendo nel tetto massimo delle aliquote previste l attuale IMU, ossia il 10,6 mille. Questa norma, contenuta nella Legge Stabilità approvata il 2014, è stata subito moficata dal primo decreto legge del governo Renzi e, quest anno, i comuni possono sforare il tetto sopra incato uno 0,8 mille (l aliquota massima IMU e TASI insieme, venterà ciò il 11,4 mille). Per tutti i tributi che si ritrovano sotto l acronimo IUC, le imposte sono corrisposte in base a tariffe/aliquote definite anno solare ognuno quali coincide con un autonoma obbligazione tributaria. Al comune compete l attività accertamento, che avvenire anche meante l invio specifici questionari ai contribuenti e finanche prevedendo ispezioni da parte sonale debitamente autorizzato ma con preavviso almeno 7 giorni.

1 Di cosa si tratta? TASI TARI IMU La TASI è stata istituita con il comma 639 della legge stabilità il 2014; TASI sta Tariffa sui Servizi Invisibili. La TARI è stata istituita con il comma 639 della legge stabilità il 2014; TARI sta Tariffa Rifiuti e sostituisce le precedenti TIA1 e TIA2 e TARES. L IMU è stata istituita con il decreto legislativo 14 marzo 2011 n. 23; nel tempo ha subito numerose moficazioni, ultimo anche con la legge stabilità il 2014; IMU sta Imposta Municipale Propria. Il denominatore queste tre stinte componenti della IUC sono gli immobili (fabbricati, aree fabbricabili e, in taluni casi, terreni agricoli) che insistono sul territorio comunale. 2 3 Perché si paga? La TASI si paga sostenere le spese comuni i servizi cosiddetti invisibili, quei servizi, cioè, che il fatto usufruiti da tutti i residenti del comune, possono fatti pagare rettamente al fruitore. Sono esempi servizi invisibili l illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la sicurezza, l anagrafe, ecc. Insieme con le aliquote della TASI il comune dovrà approvare l elenco servizi che verranno pagati con l introito del nuovo tributo e le somme destinate a ciascuno essi. La TARI si paga sostenere le spese comuni il servizio raccolta e smaltimento rifiuti. L IMU si paga sostenere le spese comuni l insieme servizi da questi erogati. Come l adzionale comunale all IRPEF, rientra nella fiscalità generale comuni i quali, versamente rispetto alla TASI, sono tenuti a deliberare i capitoli spesa dove le somme riscosse verranno impiegate. Chi la paga? La TASI devono pagarla sia il proprietario che il detentore dell immobile, secondo aliquote e quote stabilite da ogni singolo comune. Ad esempio, oltre che dai proprietari degli immobili, la TASI verrà pagata anche dagli inquilini che abitano in affitto o che hanno a sposizione alloggi elizia residenziale pubblica. La TARI deve pagata dagli utilizzatori degli immobili che producono rifiuti urbani i quali oa il servizio raccolta e smaltimento. L IMU deve pagata dai possessori degli immobili che deriva loro da un ritto reale (proprietà, ritto abitazione e/o ritto d uso). Ai fini IMU è assimilato ad un ritto reale l uso dell ex casa coniugale concesso dal giuce al coniuge separato e/o vorziato, a conzione che questi vi mori abitualmente e abbia in essa la sua residenza. Dal 2014 pagano l IMU l abitazione principale e le relative tinenze.

4 5 Quanto si paga? Come si fanno i calcoli? Ogni comune stabilisce le aliquote della TASI avendo riguardo ai costi i servizi invisibili che prevede sostenere nell anno. Il comune definisce, ogni tipologia immobile, l aliquota e, gli immobili che sono abitati rettamente dal proprietario, stabilisce la quota imposta che deve pagata dai proprietari e quella che deve pagata dai conduttori. Le aliquote hanno una soglia massima che ò, deve considerata unitamente a quella dell IMU. In buona sostanza, il 2014, TASI e IMU insieme possono suare l aliquota massima dell 11,4 mille sugli immobili versi dalle abitazioni principali e del 3,3 mille sulle abitazioni principali, salvo quelle considerate alto pregio (categoria A1, A8 e A9) che potrebbero assoggettate all aliquota massima del 6 mille comprensiva IMU e TASI. Ogni comune stabilisce le proprie tariffe in base ai costi reali della raccolta e smaltimento rifiuti. Calcolare la TASI è come calcolare l IMU, solo che bisogna fare attenzione ché, versamente dall IMU, le aliquote sono espresse in mille. Esempio: Due coniugi possiedono al 50% un appartamento con renta catastale pari a euro 400. L aliquota stabilita dal comune è il 2,5 mille. I calcoli sono i seguenti: 400 x 1,05 x 160 x 2,5 / 1000 = 168 Ogni coniuge pagherà 168 / 2 = 84 euro La tariffa si rifà alla suficie calpestabile degli immobili e al numero componenti del nucleo familiare che vi risiedono. Il contribuente deve eseguire alcun calcolo in quanto l importo da pagare gli viene comunicato rettamente dal comune o dall azienda che effettua il servizio raccolta e smaltimento rifiuti. Se il comune ha approntato un sistema rilevazione puntuale rifiuti urbani prodotti, la tariffa avere natura corrispettivo. Ogni comune stabilisce autonomamente le aliquote dell IMU. considerare L ente abitazioni principali proprietari (e quin far pagare l imposta) l unità immobiliare: posseduta da anziani e sabili residenti in istituti cura o ricovero posseduta dai cittani italiani residenti nel territorio dello Stato a conzione che siano state affittate. Il comune prevedere specifiche agevolazioni un solo immobile concesso in comodato gratuito a parenti entro il primo grado (genitori - figli) prevedendo che l agevolazione oi o limitatamente alla quota renta eccedente il valore euro 500; o nel solo caso in cui il comodatario faccia parte un nucleo familiare con ISEE suiore a 15.000 euro. È, sostanzialmente lo stesso calcolo che si deve eseguire la TASI: si moltiplica la renta catastale degli immobili con i coefficienti rivalutazione previsti dalla normativa e, a tale valore, si applicano le aliquote dell imposta determinate anno anno dal comune. I principali casi particolari riguardano Le abitazioni cat. A1 A8 e A9, le quali vige l esenzione dall imposta ma le quali calcolata una detrazione stabilita dal comune che

6 Sono previste detrazioni? Il comune applicare delle riduzioni della tariffa con riferimento al valore dell ISEE del nucleo familiare Il comune definire una detrazione dall imposta dovuta (anche fino all ammontare dell imposta stessa) le abitazioni principali categoria A1 A8 e A8. Al fuori questa casistica il comune decidere l applicazione aliquote ridotte in casi particolari, ma prevedere detrazioni dall imposta dovuta. 7 Il comune definire riduzioni o agevolazioni particolari situazioni soggettive. Per questo è molto importante conoscere la delibera del comune che, insieme con le aliquote stabilire anche delle riduzioni imposta a favore alcune tipologie nuclei familiari. È molto probabile, ché la legge ne fa menzione, che i comuni adottino l ISEE riconoscere agevolazioni ai nuclei che si trovano in conzioni sagio economico. Quando si paga? La TARI si pagherà in un minimo due e fino un massimo quattro rate le cui scadenze saranno fissate con delibera regolamentare del comune. L imu si paga in due rate con scadenza il 16 giugno e il 16 cembre dell anno riferimento. 8 Anche questo lo decide ogni singolo comune, tenendo conto ò, che: devono previste almeno due rate semestrali (ma l imposta potrebbe visa anche in più rate) il cittano sempre decidere pagare tutta l imposta con un unico versamento entro il 16 giugno dell anno riferimento. Come si paga? Con bollettino conto modello F24 (come l IMU). Con bollettino conto modello F24 inviato al contribuente a cura del comune o dell azienda che eroga il servizio raccolta. Con bollettino conto modello F24 (come la TASI). Ci sono obblighi chiarazione? Ogni comune potrebbe prevedere modalità (e moduli) versi chiarazione, sia la TASI che la TARI e l IMU; la regola generale è che queste chiarazioni andranno presentate tutte le volte che si moficano i criteri calcolare le imposte riferimento (ad esempio, quando l inquilino cessa abitare un immobile). I termini presentazione sono attualmente fissati dal Dl 85/2013 al 30 giugno dell anno successivo a quello in cui si sono verificati gli eventi che hanno generato l obbligo presentazione della chiarazione. Soprattutto la TARI, ò, occorre avere particolare attenzione al regolamento comunale che potrebbe imporre obblighi chiarazione anche molto ravvicinati rispetto al verificarsi degli eventi che moficano la determinazione della tariffa. 9

Ma sono solo queste le imposte che pagheremo la finanza locale? No, rimangono attive alcune altre imposte più o meno velate come, ad esempio: L adzionare regionale e l adzionale comunale all IRPEF, che incideranno complessivamente circa il 2% del redto complessivo del contribuente. E poi continueremo a pagare il tributo provinciale l esercizio delle funzioni tutela, protezione ed igiene dell ambiente cui all articolo 19 del decreto legislativo 30 cembre 1992, n. 504. Il tributo provinciale, come la TARI, commisurato alla suficie locali ed aree assoggettabili a tributo, è applicato nella misura centuale deliberata dalla provincia sull importo del tributo (cioè paghiamo un tributo calcolato su un altro tributo e più alto è il primo tributo quello comunale più alto sarà il secondo tributo, come se ci fosse correlazione fra i servizi erogati dalla provincia e i costi comuni la raccolta e lo smaltimento rifiuti soli urbani!). Dove è stata introdotta, l imposta scopo in base a quanto sposto dall articolo 1, comma 145, della legge 27 cembre 2006, n. 296, e dall articolo 6 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23. L imposta sulla pubblicità e l occupazione degli spazi pubblici e tutta una serie altre imposte minori, che verranno conglobate in quella che sarà chiamata Imposta comunale secondaria che, approvata con l art. 11 del decreto legislativo 23 del 2011, doveva entrare in vigore nel 2014 ma che è stata prorogata al 2015.