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Oggetto: PSR 2007-2013, Mis. 121 Ammodernamento delle aziende agricole - Terza sottofase. Rigetto ricorso gerarchico ditta Lecis Gian Piero (CUUA: LCSGPR56A26I615O). Il Direttore Generale la Legge Regionale 8 agosto 2006, n. 13, recante "Riforma degli enti agricoli e riordino delle funzioni in agricoltura. Istituzione delle Agenzie AGRIS, Sardegna, LAORE Sardegna e ARGEA Sardegna"; la Legge Regionale 13 novembre 1998, n. 31, titolata "Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione"; VISTO lo Statuto dell Agenzia, approvato in via definitiva con Delibera della Giunta Regionale n. 45/31 del 21/12/2010; la Legge Regionale 15 maggio 1995, n.14, riguardante "Indirizzo, controllo, vigilanza e tutela sugli enti, istituti ed aziende regionali"; VISTO il decreto del Presidente della Regione n. 35 del 06/02/2013 di proroga dell incarico del Direttore Generale dell Agenzia ARGEA Sardegna; VISTO il P.S.R. 2007-2013, Mis.121 Ammodernamento delle aziende agricole - terza sottofase; che in data 30/01/2010 la Ditta Lecis Gian Piero ha presentato domanda di adesione alla suddetta misura; che la domanda veniva inserita nello scorrimento della Graduatoria Unica Regionale - terza sottofase, approvata con determinazione n. 1966 del 24/05/2011 del Direttore dell Area di Coordinamento Attività Istruttorie, in posizione utile ai fini del finanziamento;

che, con nota n. 61000 del 10/02/2012, l Ufficio Istruttore ha richiesto alla Ditta documentazione integrativa utile al procedimento istruttorio; che, con nota n. 11896 del 06/03/2012, la Ditta ha trasmesso parte della documentazione richiesta; che, con nota n. 34766 del 28/06/2012, il Servizio Territoriale del Basso Campidano e Sarrabus comunicava all interessato, ai sensi dell art. 10 bis della L. 241/90, il preavviso di rigetto dell istanza con la seguente motivazione: 1) la documentazione è stata trasmessa parzialmente e non è adeguata in termini di qualità e contenuto ; 2) il Piano di Sviluppo aziendale presentato non era esaustivo e il business plan era incoerente. L elaborato è stato ripresentato insieme ad una relazione tecnica integrativa, recante delle valutazioni economiche per l acquisto di una mietitrebbiatrice della potenza di 190 KW e di una trattrice della potenza di 175 KW, costituenti parte dell investimento proposto. Non sono state fornite adeguate informazioni atte ad escludere interventi di mera sostituzione. Le valutazioni economiche della mietitrebbiatrice e della trattrice sono state redatte utilizzando dei dati fuorvianti. Non è stato presentato il dimensionamento tecnico della trattrice proposta a finanziamento. Il business plan continua ad essere incoerente. Alla Ditta veniva assegnato un termine di 10 giorni dalla notifica per la presentazione di memorie e/o osservazioni contrarie; che in data 17/07/2012 la Ditta ha riscontrato la succitata nota di preavviso, trasmettendo una serie di documenti integrativi e chiedendo l archiviazione del procedimento di rigetto; che, con nota n. 72431 del 26/10/2012, è stata notificata alla Ditta la determinazione n. 4685 del 24/10/2012, a firma del Direttore del Servizio Territoriale del Basso Campidano e Sarrabus, con la quale è stato disposto il rigetto dell istanza di finanziamento per le seguenti motivazioni: 1) non è stata pag.2

presentata l attestazione di sostenibilità economico/finanziaria dell investimento ; 2) il business plan risulta essere incoerente. In particolare, fra gli altri, continuano ad essere incomprensibili le connessioni dei dati contenuti nei conti economici e stati patrimoniali dei quattro anni in esame, con conseguenti ripercussioni sulla positiva valutazione della bontà dell elaborazione prodotta ; 3) viene posto a confronto, al fine di evidenziare l incremento di superficie seminabile nel corso degli anni, l ordinamento colturale presente nel fascicolo aziendale al momento della presentazione della domanda di finanziamento (25/09/2009) con quello presente nell ultimo aggiornamento del fascicolo aziendale (15/05/2012). Tali ordinamenti colturali, utilizzati poi nelle valutazioni economiche della mietitrebbiatrice e trattrice e nel dimensionamento della trattrice, non trovano corrispondenza con il macrouso delle superfici seminabili riportato nelle schede di validazione del 26/06/2009 e del 15/05/2012 ; 4) La valutazione economica all acquisto della mietitrebbiatrice e della trattrice sono stati redatti in maniera notevolmente confusa, riportando talvolta incongruenze fra la metodologia di calcolo utilizzata, la metodologia di calcolo normalmente riportata nelle più comuni pubblicazioni di settore e l esecuzione dei calcoli stessi; (omissis) inoltre il parametro di costo relativo al ricorso al contoterzismo, quantificato dal tecnico progettista in 88 euro/ora, non trova riscontro con il costo per la mietitrebbiatura applicato dai contoterzisti nella zona in esame e rilevato presso l ufficio UMA, pari mediamente a circa 80 euro/ettaro. Per cui rapportando tale costo al fabbisogno orario di 1,6 ore/ettaro necessario per l esecuzione dell operazione, indicato dal tecnico progettista nella valutazione, il costo per la mietitrebbiatura mediante il ricorso al contoterzismo dovrebbe essere mediamente di circa 50 euro/ora ; che in data 06/12/2012, la Ditta ha impugnato con ricorso gerarchico il suddetto provvedimento. Il Sig. Lecis chiede che venga revocata ed annullata la sopraccitata determinazione di rigetto, dicendosi pronto ad impegnarsi ad pag.3

accettare il ridimensionamento delle macchine con la rielaborazione dei calcoli e degli importi ammissibili e conseguente adeguamento dei preventivi di acquisto nei limiti e principi del bando e direttive della misura in oggetto. La Ditta, inoltre, non entra in merito agli altri punti contestati nel provvedimento di rigetto; che, con nota n. 4477 del 24/01/2013, la Ditta ha inviato un integrazione documentale al suddetto ricorso gerarchico. In particolare ha allegato: i prospetti di calcolo della potenza motoristica e del dimensionamento della trattrice; i prospetti di calcolo della convenienza economica dell acquisto della mietitrebbiatrice, riferiti alla macchina proposta nel progetto e ad un eventuale macchina alternativa di costo inferiore; che le superfici colturali utilizzate dalla Ditta nelle valutazioni economiche della mietitrebbiatrice e della trattrice e nel dimensionamento di quest ultima, risultano essere maggiori rispetto alle superfici seminabili riportate nelle schede di validazione del fascicolo aziendale; che la Ditta, pur prospettando l acquisto di una mietitrebbia di costo inferiore, per il calcolo della convenienza economica ha utilizzato dei parametri non corretti (costo noleggio in euro/ha), superiori rispetto al costo per la mietitrebiattura applicato dai contoterzisti nella zona ove è ubicata l azienda. Inoltre, relativamente al calcolo del dimensionamento della trattrice, è stata utilizzata in maniera non corretta la formula proposta nella dispensa di meccanica agraria a cura del Prof. Massimo Lazzari, docente della facoltà di Agraria dell Università degli studi Udine, comunente adottata quale riferimento. Infatti, è stato preso in considerazione un parametro aggiuntivo, relativo alla pendenza dei terreni, non previsto dalla suddetta dispensa; che la Ditta non ha presentato, nè in sede istruttoria, nè in sede di ricorso, documentazione fondamentale ai fini istruttori, cioè l attestazione di pag.4

sostenibilità economico/finanziaria dell investimento. Inoltre, il Business plan risulta essere incoerente relativamente nella parte economico-finanziaria (conto economico e stato patrimoniale); la nota n. 4359 del 28/04/2010 dell Area di Coordinamento Attività Istruttorie, con la quale viene proposta la modalità corretta di calcolo relativa alla convenienza dell acquisto della mietitrebbia; la nota n. 270 del 14/01/2010 dell Area di Coordinamento Attività Istruttorie, con la quale viene richiamata la metodologia di calcolo per il corretto dimensionamento dei trattori rispetto alle effettive esigenze aziendali RITENUTO che l integrazione documentale presentata dalla Ditta in sede di ricorso gerarchico non è sufficiente a modificare le risultanze istruttorie; che nel ricorso la Ditta non ha addotto alcuna argomentazione in ordine agli altri motivi di rigetto; RITENUTO non accoglibile il ricorso per le motivazioni sopra esposte; VISTO il parere dell'area di coordinamento Affari Legali, Amministrativi e Personale, pervenuto con nota prot. n. 8734 del 08/11/2013; Tutto ciò premesso e considerato DETERMINA ART. 1 di rigettare il ricorso gerarchico presentato dalla ditta Lecis Gian Piero (CUUA: LCSGPR56A26I615O); ART. 2 di trasmettere la presente Determinazione al Servizio Territoriale del Basso Campidano e Sarrabus affinché la notifichi alla Ditta interessata, che può proporre ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale della pag.5

Sardegna oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato rispettivamente entro 60 e 120 giorni dalla notifica medesima; ART. 3 di far pubblicare la presente Determinazione nel sito www.sardegnaagricoltura.it. Il presente atto non è soggetto all obbligo di pubblicazione nell albo pretorio, ai sensi dell art. 32, comma 1, della legge 18/06/2009, n 69. Il Direttore Generale Marcello Giovanni Onorato pag.6