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REGIONE PIEMONTE BU51 18/12/2014 Codice DB1801 D.D. 16 ottobre 2014, n. 509 L.R. 58/1978. Adozione e personalizzazione dell'applicativo informatico di gestione di dati culturali e oggetti digitali Collective Access. Assegnazione incarico al CSI-Piemonte per la fase di start-up per euro 33.000,00 (5.150,00 euro sul cap. 128095/2014, 15.000,00 euro sul cap. 140699/2014, 12.850,00 euro sul cap. 128648/2014). La Regione Piemonte, ai sensi della legge regionale n. 58/1978 ( Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei beni culturali ), nell esercizio delle sue funzioni amministrative, sostiene la promozione e la valorizzazione di attività culturali di particolare rilievo, volte all innalzamento culturale della popolazione, direttamente o contribuendo al sostegno di attività intraprese da enti locali, istituzioni e associazioni. Nell ambito previsto dalla citata norma, la Regione sostiene le biblioteche, gli archivi, i musei e i centri culturali nelle azioni volte a favorire una maggiore conoscenza del Piemonte e della sua storia, la valorizzazione della produzione letteraria, artistica e scientifica piemontese e la promozione internazionale dell immagine culturale del Piemonte. La Regione Piemonte a partire dai primi anni Novanta, nell ambito dello sviluppo del proprio sistema informativo culturale denominato Guarini, condotto dal CSI-Piemonte, ha sviluppato le componenti Guarini patrimonio culturale, Guarini archivi e Guarini patrimonio librario per offrire ai cittadini la possibilità di accedere ai beni culturali e artistici piemontesi, nonché per mettere a disposizione degli operatori un efficiente strumento di lavoro. In anni più recenti la Direzione cultura ha sviluppato l'applicativo web Teca digitale per esporre gli oggetti digitali disponibili riproducenti libri, documenti, fotografie, manifesti, oggetti d arte ed edifici. Nel corso degli anni è mancato il necessario adeguamento tecnologico, e il conseguente aggiornamento scientifico, di questi strumenti così che allo stato attuale non risulta possibile utilizzarli sui sistemi operativi e sui browser più recenti, non si è in grado di condividere le informazioni con le basi dati nazionali, non vi è l allineamento agli standard catalografici in vigore. Le ultime evoluzioni sono del 2009, inoltre dal 2010 non viene più fornita alcuna assistenza tecnica ai soggetti pubblici e privati che hanno adottato Guarini. L obsolescenza di Teca digitale non permette più la visualizzazione delle immagini sul web. Allo stato attuale gli oltre 800 soggetti proprietari dei beni le cui descrizioni e digitalizzazioni sono nella disponibilità della Regione non possono più accedere ai loro materiali, o lo fanno in modo difficoltoso; le oltre 600.000 schede informative e le circa 250 mila immagini un tempo disponibili sul web necessitano di un portale aggiornato e innovativo per la loro esposizione; a queste ultime si aggiungono circa 200.000 nuove schede e 150 mila immagini e filmati la cui realizzazione è stata sostenuta dalla Regione Piemonte, ma che non è mai stato possibile caricare sulla rete web. L impossibilità di accedere al patrimonio culturale gestito dalla Regione Piemonte ha determinato numerose segnalazioni da parte di enti pubblici, di soggetti privati, di istituti culturali e di singoli cittadini anche attraverso l indirizzo regionale di posta elettronica della cultura piemontese. Inoltre con sua nota ufficiale del 21 novembre 2012, la Soprintendenza archivistica per il Piemonte e la Valle d Aosta ha sottolineato il problema di garantire nel tempo la conservazione e la fruibilità delle banche dati degli inventari per le centinaia di istituzioni che avevano affidato le descrizioni dei rispettivi archivi storici al sistema Guarini archivi, così come il fatto che la mancata manutenzione e il venir meno dell assistenza hanno reso problematica la prospettiva di conservazione e leggibilità a lungo termine dei materiali.

La Regione Piemonte vuole valorizzare il proprio patrimonio culturale di carattere librario, documentario, fotografico e audiovisivo, formato dal complesso delle descrizioni e dalle rappresentazioni digitali collegate, che si è progressivamente formato a partire dalla fine degli anni Ottanta grazie a significativi investimenti. Si sente quindi la necessità di poter disporre di un applicativo per promuovere la conoscenza del patrimonio culturale piemontese, la ricerca e la collaborazione tra enti e cittadini; per informare cittadini, ricercatori, enti e istituzioni migliorando la fruizione culturale; descrivere diverse tipologie di oggetti per la creazione e la continua alimentazione della banca dati regionale dei beni culturali; per facilitare gli interventi di salvaguardia e di valorizzazione del patrimonio piemontese. Nella determinazione di porre una soluzione allo stato di cose indicato, e quindi definita la necessità di uno strumento che possa acquisire tramite migrazione i dati già caricati sugli applicativi Guarini, che offra la possibilità agli operatori di incrementare il patrimonio di conoscenza culturale con la compilazione e il trattamento delle principali schede catalografiche a norma degli standard nazionali, che esponga sul web al pubblico i materiali prodotti offrendo anche modalità innovative di fruizione e percorsi di valorizzazione, a partire dal 2013 sono state attuate alcune azioni volte a definire e condividere un nuovo progetto: - è stata avviata una fase di riflessione condivisa con vasta parte dei soggetti culturali del Piemonte allo scopo di determinare il fabbisogno e di delineare le soluzioni per la promozione del patrimonio culturale; tali incontri sono stati svolti anche con rappresentanti del Politecnico di Torino o in funzione di speciali progetti quali il Polo 900 con la presenza di soggetti bancari di sostegno culturale; - è stato chiesto al CSI-Piemonte di analizzare gli applicativi gratuiti, di libero uso e web-oriented già disponibili in sede nazionale e internazionale, che potessero rispondere, da un punto di vista tecnico e di allineamento agli standard, alle esigenze funzionali preliminarmente definite anche nel rispetto della D.G.R. n. 8-7355 del 2 aprile 2014 e della D.G.R. n. 70-482 del 2 agosto 2010; - sono stati organizzati alcuni incontri interni alla Direzione cultura, turismo e sport fra i dirigenti e il personale tecnico dei Settori coinvolti nel percorso; - si è condiviso informalmente il cammino in atto con alcuni degli organi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ricevendone l assenso e la disponibilità a condividere le azioni volte all interoperabilità. Alla luce dei test tecnici, delle analisi funzionali effettuati dal CSI-Piemonte sulle possibili soluzioni disponibili sul mercato, l applicativo Collective Access è stato identificato come il software più rispondente alle esigenze della Direzione regionale cultura, turismo e sport e come quello che meglio si presta ad essere adottato come base per lo sviluppo di una personalizzazione capace di rispondere alle numerose necessità di gestione e promozione. Collective Access è un software multilingua e multipiattaforma con licenza Open Source GPL che permette di descrivere, organizzare e gestire documenti e collezioni di musei, biblioteche e archivi. Dal punto di vista architetturale il sistema è strutturato in un ambiente di back-end per la catalogazione (Providence), ed un ambiente di front-end di pubblicazione dei dati (Pawtucket, opzionale), personalizzabile tramite CSS. La componente di catalogazione può essere configurata utilizzando standard descrittivi predefiniti (Dublin Core, PBCore, ISAD, Spectrum, VBA Core, CDVA ), possono essere implementati nuovi standard e possono essere integrati set di dati personalizzati. Il sistema prevede la possibilità di creare profili diversi per l accesso e la visualizzazione delle risorse (amministratore, catalogatore, ecc.). È possibile completare i dati descrittivi con materiali multimediali (immagini, audio, video, documenti digitali), geolocalizzare il dato e stabilire relazioni tra gli elementi del sistema. Dal punto di vista infrastrutturale è conforme

agli standard CSI: richiede Apache 1.3, 2.0 o 2.2; PHP 5.3.6 o superiore; MySQL 5.0, 5.1 o 5.5. Collective Access è utilizzato a livello internazionale da centri di ricerca e università, da musei, biblioteche e archivi. Nel corso dell ultimo anno è stato adottato da parte di numerosi soggetti piemontesi, pubblici e privati, fra cui la Fondazione 1563 Archivio storico della Compagnia di San Paolo, il Centro storico Fiat, la Fondazione Torino Musei, l Associazione Archivio storico Olivetti, il Teatro Regio di Torino, la Provincia di Biella. Inoltre nel luglio 2014 la Direzione generale degli archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha segnalato l applicativo agli archivi di Stato come meritevole di adozione. L applicativo Collective Access è già disponibile, in modo gratuito, ma poiché l obiettivo della Regione Piemonte è di rinnovare l intero Sistema informativo dei beni culturali dovranno essere previste integrazioni e personalizzazioni alle funzionalità esistenti della componente gestionale di catalogazione (Providence). Si dovrà inoltre provvedere alla migrazione di tutti i dati da Guarini. Si dovrà valutare l opportunità di sviluppare un modulo stand-alone per la catalogazione off-line. Infine i moduli di uscita e interrogazione dei dati e degli oggetti digitali (Pawtucket) dovranno essere allineati ai sistemi nazionali e ai modelli già in fase di sviluppo da parte del CSI-Piemonte per conto della Regione. Acquisita dal CSI-Piemonte la proposta tecnico-economica di servizi Ecosistema Cultura dell 8 ottobre 2014, prot. n. 16593) che prevede l adozione di Collective Access per la gestione dei dati culturali e degli oggetti digitali (prot. regionale n. 16520 del 9 ottobre 2014). Il preventivo prevede un programma articolato in fasi successive di lavoro: 1) impianto e start-up del sistema al costo del. 33.000,00; 2) personalizzazioni della componente catalogazione del sistema al costo del. 62.000,00; 3) popolamento della base dati tramite migrazione da Guarini (Fase I) al costo di. 110.000,00. Visto il parere di congruità tecnico-economica espresso in merito all offerta in data 16.10.2014, prot. 4638/DB2101 dal competente Settore Sistemi Informativi e Tecnologie della Comunicazione. Visti i seguenti atti riferiti al CSI-Piemonte: - la L.R. 4 settembre 1975 n. 48 che istituisce il "Consorzio per il trattamento automatico dell'informazione", in particolare l'articolo 3, secondo e terzo comma, concernente le modalità ed i compiti dello stesso; - l atto rogito del notaio Mario Sicignano, Rep. 37597/15392, registrato in Torino il 16 giugno 2005 al n. 5103, con il quale la durata del suddetto consorzio è stata prorogata al 31 dicembre 2015; - preso atto che l art. 4, primo comma, della L.R. 15 marzo 1978, n. 13 con la quale Regione Piemonte ha approvato la Definizione dei rapporti tra Regione Piemonte e CSI-Piemonte (cod. beneficiario 12655) demanda a quest ultimo la progettazione degli interventi nel settore; - la dichiarazione, prot. n. 42272/DB0900 del 31 dicembre 2009, con la quale Regione Piemonte dichiara di aderire al regime di esenzione IVA, di cui all art. 10, comma 2, D.P.R. 633/1972, nonché, di essere in possesso dei requisiti previsti dalle norme vigenti; - in attuazione della Convenzione quadro per gli affidamenti diretti al CSI-Piemonte (cod. beneficiario 12655) per la prestazione di servizi in regime di esenzione IVA", rep. n. 16008 del 2 marzo 2011, approvata con DGR n. 15-1421 del 24 gennaio 2011, prorogata sino al 31 dicembre 2014 con D.G.R. n. 3-7350 del 2 aprile 2014, e sulla base del Catalogo Regione 2010 descrittivo dei servizi erogati da CSI e Regione Piemonte, approvato con D.G.R. n. 25-13611 del 22.03.2010. Ritenuto di provvedere ad assegnare al CSI-Piemonte l'incarico di impianto e start-up del sistema al costo complessivo di 33.000,00 e di valutare l eventuale avanzamento del progetto e la

realizzazione delle fasi di personalizzazione e popolamento, compatibilmente con le risorse che si renderanno disponibili sull UPB 18001 nei successivi esercizi finanziari. Tutto ciò premesso e considerato: - visto il d.lgs. 14.3.2013, n. 33 ( Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni ); - vista la circolare del Gabinetto di Presidenza della Giunta Regionale prot. n. 0006837/SB0100 del 5.7.2013 contenente prime indicazioni interpretative e operative per l applicazione del sopra citato decreto legislativo; - viste la circolare del Settore ragioneria prot. n. 1591/DB9.02 del 30.1.2013 e la circolare del Gabinetto di Presidenza della Giunta Regionale prot. n. 1442/DB01100 del 7.2.2013. Attestata la regolarità amministrativa del presente atto. IL DIRIGENTE vista la L. n. 241/1990 ("Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d'accesso ai documenti amministrativi") e s.m.i.; visto il D.Lgs. n. 165/2001 ("Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", artt. 4 "Indirizzo politico-amministrativo. Funzioni e responsabilità", 14 Indirizzo politico-amministrativo e 16 "Funzioni dei dirigenti di uffici dirigenziali generali") e s.m.i.; visto il D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 ( Codice dei Beni culturali e del paesaggio ) e s.m.i.; vista la L. n. 136 del 13 agosto 2010 ("Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia"), art. 3; visto il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 ("Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni") (artt. 15, 23, 26, 27); vista la legge statutaria 4 marzo 2005, n. 1 ("Statuto della Regione Piemonte", Titolo VI Organizzazione e personale, Capo I Personale regionale, art. 95 Indirizzo politicoamministrativo. Funzioni e responsabilità e art. 96 Ruolo organico del personale regionale ; vista la L.R. n. 58/1978 ( Promozione della tutela e dello sviluppo delle attività e dei beni culturali ); vista la L.R. n. 7/2001 ( Ordinamento contabile della Regione Piemonte ), art. 31, comma 2; vista la L.R. n. 23/2008 ( Disciplina dell organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza e il personale, art. 17 Funzioni dei dirigenti e art. 18 Funzioni dirigenziali e contenuto degli incarichi ); vista la L.R. n. 1/2014 ( Legge finanziaria per l anno 2014 ); vista la L.R. n. 2/2014 ( Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2014-2016 );

visto il regolamento regionale 5 dicembre 2001 n. 18/R ("Regolamento regionale di contabilità (art. 4 legge regionale 7/2001)", art. 23 "Assunzione degli impegni di spesa"); vista la D.G.R. n. 17-7987 del 7 gennaio 2008 ( Adozione, ai sensi dell articolo 3 e dell art. 15 del regolamento regionale di contabilità (D.P.G.R. n. 18/R del 5.12.2001), del manuale che definisce modalità, procedure e modelli occorrenti per l attuazione del programma operativo ); vista la D.G.R. n. 5-8039 del 21 gennaio 2008 ("Approvazione del Manuale operativo relativo alla gestione spesa") in particolare quanto relativo alla fase dell impegno di spesa, ossia alle obbligazioni giuridiche e all esercizio in cui ricade l obbligazione pecuniaria; vista la determinazione della Direzione cultura, turismo e sport n. 16 del 30 gennaio 2014, provvedimento organizzativo recante Determinazione dirigenziale n. 34 del 31 gennaio 2011 e smi modifica degli allegati A e B ); visto il Regolamento regionale 29 luglio 2002, n. 8/R ( Ordinamento e disciplina dell attività del Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ), art. 14 ( Deliberazioni della Giunta Regionale e art. 16 Determinazioni dei dirigente ); visto il cap. 128095/2014 ( spese per la promozione e la realizzazione di attività culturali (art. 4 e 7 della legge regionale 28 agosto 1978, n. 58) ), che risulta pertinente e presenta la necessaria disponibilità; visto il cap. 128648/2014 ( spese per gli interventi di promozione e programmazione sportiva anche attraverso l'adesione della Regione con quote associative a enti, istituti, associazioni e comitati correlati ad eventi sportivi (legge regionale n. 93/1995 e art. 4 della legge regionale 6/77) ), che risulta pertinente e presenta la necessaria disponibilità; visto il cap. 140699/2014 ( spese ed altri oneri per attività di promozione turistica, anche attraverso l'adesione della Regione con quote associative a enti, istituti, associazioni e comitati correlati ad eventi turistico-sportivi (legge regionale 75/96, programmi cofinanziati dall'unione europea, art. 4 della legge regionale 6/77) ), che risulta pertinente e presenta la necessaria disponibilità; nell ambito delle risorse finanziarie assegnate dalla Giunta Regionale con provvedimento n. 7055 del 27 gennaio 2014. determina - di adottare, per le motivazioni indicate in premessa, l applicativo Collective Access, open source gratuito e di uso libero, quale strumento informatico per la gestione di dati culturali e oggetti digitali in sostituzione del software Guarini ormai obsoleto; - di affidare al CSI-Piemonte, per i motivi e nei termini illustrati in premessa e descritti nel preventivo, l'incarico finalizzato all adozione e alla personalizzazione del software Collective Access - Fase di impianto e di start-up del sistema, al costo complessivo di euro 33.000,00 - di far fronte alla spesa di. 33.000,00 per l incarico al CSI-Piemonte mediante impegno sul cap. 128095 (ass. 100305) del bilancio regionale 2014 per la somma di. 5.150,00; mediante impegno sul cap. 140699 (ass. 100345) del bilancio regionale 2014 per la somma di. 15.000,00; e mediante

impegno sul cap. 128648 (ass. 100307) del bilancio regionale 2014 per la somma di. 12.850,00; - di dare atto che con le risorse che si renderanno disponibili sull UPB 18.00 nei prossimi esercizi finanziari si valuterà l eventuale avanzamento del progetto e la realizzazione delle fasi di personalizzazione e di popolamento. - di dare atto che si provvederà alla liquidazione secondo le modalità previste dai contratti in essere tra Regione Piemonte e CSI-Piemonte, di cui in premessa. In relazione al criterio della competenza cd. potenziata di cui al d.lgs. n. 118/2011, si prevede che le risorse impegnate siano liquidate a favore dell Ente CSI-Pimonte nell anno 2015. La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell'art. 61 dello Statuto e dell art. 5 della Legge regionale 12 ottobre 2010, n. 22 ( Istituzione del Bollettino Ufficiale telematico della Regione Piemonte ) dell art. 23, c. 1, lett. a), del D.Lgs. 33/2013. Ai fini dell efficacia della presente determinazione, si dispone che la stessa, ai sensi dell art. 23 del D.Lgs. n. 33/2013 sia pubblicata sul sito della Regione Piemonte, sezione Amministrazione trasparente. Si attesta la regolarità amministrativa del presente atto. Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso giurisdizionale nei tempi e nei termini previsti dalla normativa vigente. Il Dirigente Eugenio Pintore