IL COMELICO Incassato fra il Friuli, L alto Adige e la Carinzia austriaca, il Comelico è un isola verde che conserva forti legami con le proprie tradizioni, dall organizzazione del territorio secondo le Regole (comunioni familiari storiche) all uso del ladino. La Val Comelico si divide in due aree: Il Comelico Inferiore e il Comelico Superiore ad altitudine compresa tra i 900 e i 1400 metri. Santo Stefano di Cadore - Il centro più rinomato del Comelico Inferiore, una località di villeggiatura estiva e invernale, ottima base per ascensioni sui monti che la circondano, posta alla confluenza di due importanti corsi d acqua, Piave e Padola. Al centro del paese la parrocchiale dedicata a Santo Stefano.
S. Nicolò di Comelico è una bellissima stazione di villeggiatura in posizione panoramica sulla Val Padola. Il paese ospita una parrocchiale dagli stilemi tardogotici, con preziosi affreschi di fine Quattrocento e due meravigliose pale d altare seicentesche. S. Pietro di Cadore un piccolo paese che ospita la più bella villa del Cadore: Il palazzo seicentesco Poli-de Pol, ora sede del comune. La Val Padola e il Comelico Superiore in questa valle, collegata con la Val di Sesto dal Passo Monte Croce di Comelico, il panorama è dominato dalle alte e impervie cime delle Dolomiti di Sesto, con in primo piano la Cima Undici e il gruppo del Popera, noto per vicende di guerra e arrampicata. Padola - l abitato di Padola è stato ricostruito dopo un incendio nel 1846 ed è sede di un interessante Museo della Cultura Alpina del Comelico e Sappada. Nei pressi di Padola, ai piedi della Cima Bagni si apre Valgrande, una vallata alpina nota fin dal secolo scorso per le sue impareggiabili sorgenti di acqua termale. A 1300 metri di altitudine, tra boschi profumati e paesaggi incantati, troviamo le Terme delle Dolomiti, una struttura polifunzionale che funge sia da centro benessere che da risorsa indispensabile per cure specialistiche. Dosoledo questa frazione di Padola, anch essa riedificata nella seconda metà del XIX secolo con strutture in muratura (in luogo del tradizionale legname) per far fronte agli incendi, nasconde nella Chiesa Parrocchiale di S. Rocco un meraviglioso altare ligneo scolpito dal famoso artista bellunese Andrea Brustolon.
Candide un piccolo paese che conserva alcuni edifici di tipologia rustico-signorile dovuti all agiato ceto mercantile cadorino del XV e XVI secolo: ne è esempio casa Gera, di fondazione trecentesca, sulla quale è affrescato lo stemma nobiliare della famiglia. Casamazzagno qui ha sede il Museo Etnografico La Stua allestito dall Associazione culturale ladina, presenta un interessante ricostruzione integrale degli ambienti tipici delle vecchie case ladine del Comelico..Sappada In un ampia e aperta vallata sorge Sappada, naturale collegamento tra il Comelico e la Carnia. La comunità sappadina, a differenza del Comelico, ha origine e cultura tirolese: lo testimoniano la lingua parlata - un dialetto che è molto simile a quello bavaro-tirolese e che presenta consonanze con i dialetti parlati nella vicina Carnia - e le tradizioni, ben illustrate al Museo Etnico. Sappada è oggi un chiaro esempio di come storia, cultura, tradizioni, dialetto, natura e rispetto dell ambiente siano un patrimonio prezioso che qui è stato conservato al fine di mantenere intatta la specificità del luogo che oggi ancora viene proposta con orgoglio a chi le fa visita. Folklore - Il folklore si esprime in particolare attraverso le musiche e le danze dei taglialegna (Holzhockar). Si tratta di un gruppo folkloristico che esegue danze mimiche ispirate alla vita di un tempo, alle tradizioni e alle usanze del passato.
Tradizioni - Le tradizioni sono numerose e tenute vive con orgoglio. La più nota riguarda il carnevale, durante il quale è protagonista la maschera del Rollat, uomo-orso dal grottesco volto ligneo con campanacci alla cintura e una scopa in mano per scherzare durante la sfilata. Fra le tradizioni religiose la principale è il Pellegrinaggio che tutti gli anni a settembre i sappadini compiono in Austria, a piedi, fino al Santuario di S. Maria nel paesino di Luggau. Il pellegrinaggio, iniziato nel 1804 come voto contro la pestilenza, rappresenta ancora oggi un atto di devozione che allo stesso tempo offre l opportunità agli abitanti e agli ospiti di abbinare alla preghiera una fantastica escursione attraverso il sentiero che, passando da Cima Sappada e dalle sorgenti del Piave in circa 9 ore di cammino conduce in Austria. Architettura - La tradizione sappadina si esprime anche attraverso l architettura delle antiche borgate. La predominanza di case e rustici completamente in legno, armoniosamente inseriti nell ambiente, costituiscono il prezioso patrimonio architettonico del paese. Tali abitazioni sono costruite con l antica tecnica del Blockbau, a travi sovrapposte in orizzontale e incastrate agli spigoli. Queste abitazioni si sono conservate soprattutto nella parte alta del paese, a Sappada Vecchia e nella borgata di Cima Sappada. I Musei Oltre al già citato Museo Etnografico Sappada ospita: il Museo della Civiltà Contadina che, all interno di un antica casa in legno, conserva intatti gli arredi e i corredi di un tempo; e il Museo Bellico, che raccoglie oggetti ritrovati nella zona che raccontano gli scontri avvenuti lungo il confine italo-austriaco durante la Prima Guerra Mondiale. Il Parco della Fauna Alpina si trova in borgata Muhlbach. Il parco è una zona recintata, attraversata da un piacevolissimo percorso pedonale, che ospita varie specie di animali caratteristiche del territorio alpino.
Le Sorgenti del Piave Nel territorio di Sappada nasce il fiume Piave, sacro alla Patria. Da Cima Sappada è possibile, attraverso 8 km di strada asfaltata, raggiungere le Sorgenti del Piave, ai piedi del massiccio del Monte Peralba, luogo di scontro durante la guerra del 1915-18. L orrido dell Acquatona appena fuori l abitato di Sappada, una brevissima passeggiata porta all orrido di Acquatona. Qui le acque scorrono in fondo a una profonda gola dando luogo a un impressionante fenomeno di erosione delle rocce. Nella profonda forra scavata dal Piave all incontro con il rio Acquatona si trova una suggestiva cascata dove il fiume si getta con un salto di oltre 50 metri Curiosità Sul pendio nei pressi del museo etnografico di Sappada si snoda un percorso di fede il Calvario - scandito da 13 cappelline illuminate, costruite nell Ottocento a scopo penitenziale. Il paese dei Fiori una nuova iniziativa, nata nell estate 2005, riempie Sappada di fiori. La strada è infatti divisa dall isola pedonale da tante aiuole colorate che danno la sensazione di passeggiare sui prati, con la possibilità, però, di ammirare le vetrine dei negozi, gustarsi un gelato, fare la spesa oppure prendere l aperitivo.
Sport e tempo libero Sappada è nota soprattutto per il suo comprensorio sciistico, uno dei più belli del Cadore, che si sviluppa sui pendii circostanti con oltre 35 km di piste attrezzate, sia per lo sci alpino e lo snowboard che per lo sci di fondo. In inverno, oltre allo sci, Sappada propone fantastiche escursioni con le ciaspe, gli sci d Alpinismo oppure con le più comode motoslitte. I più temerari hanno la possibilità di praticare l arrampicata su cascate di ghiaccio mentre i più piccini possono divertirsi a Nevelandia, il fantastico parco giochi sulla neve. D estate, Sappada offre passeggiate nei boschi e nei pressi di laghetti montani, come il meraviglioso Laghetto Ziegelhutte facilmente raggiungibile a piedi, in bicicletta o a cavallo. Sicuri e comodi sentieri permettono di raggiungere malghe e rifugi alpini, mentre vie ferrate conducono i più esperti in cima alle vette. I più romantici possono trascorrere una serata diversa risalendo il Rio dei Mulini attraverso un percorso scandito da molte cascatelle - illuminate fino alle 23 - culminante con la suggestiva cascata maggiore. La Val Visdende e il giro delle malghe - Tempio di Dio, Inno al Creatore, la Val Visdende è un ambiente naturale tra i più straordinari delle Dolomiti che suscita un fascino particolare e fa battere il cuore ad ogni appassionato della montagna. Essa infatti è nota per il verde dei suoi 5000 ettari di foresta che costituiscono un patrimonio ambientale ancor oggi centrale per l economia del Comelico. Una piccola valle a misura di escursionista che oltre alle facili passeggiate di fondovalle, ideali per gli appassionati di trekking, offre svariati itinerari di maggior impegno, ma comunque alla portata di tutti. Uno dei più noti è il cosiddetto Giro delle Malghe, un bellissimo percorso panoramico ad anello che richiede quasi una giornata di cammino senza però presentare difficoltà. Per chi volesse assaggiare il classico formaggio di malga, la ricotta fresca e affumicata e il burro durante il cammino troverà la malghe Pra Marino e la Malga Antola, tipiche malghe di alta montagna con ricovero di bestiame, funzionanti nel solo periodo estivo..