www.parrocchiasannicolo.net email: parrocchiasannicolo@tin.it Numero 33 dal 2 al 9 settembre 2007 INIZIAZIONE CRISTIANA Scrivevamo nel foglietto della settimana scorsa degli impegni estivi che ci hanno visti coinvolti a livello di comunità parrocchiale. Adesso siamo già alla I settimana di settembre, ritorniamo al quotidiano, al cammino pastorale annuale, alla programmazione. Dobbiamo programmare. L anno scorso la diocesi ha dedicato il suo impegno formativo alla Iniziazione Cristiana nel quadro del Piano Pastorale Diocesano per il triennio 2006-2009: era l anno della fede. Durante gli incontri a livello diocesano e a livello foraniale sono emerse piste di approfondimento e sono emerse nuove domande: il rapporto tra Iniziazione Cristiana e professione di fede con riferimento al rapporto fede e sacramenti (che fede hanno i genitori che battezzano, il ragazzo che fa la prima comunione o che riceve la cresima, gli sposi che celebrano il sacramento del matrimonio, il penitente che si confessa..? e da qui il problema della funzione dei sacramenti nell introdurre alla vita cristiana: oggi come oggi è un fallimento (una volta ricevuto il sacramento si continua a vivere senza fede, senza vita cristiana ed in contraddizione ad essa). Che fare? Si devono battezzare tutti i bambini che si presentano al battesimo? Cosa chiedere ai genitori prima di battezzare? Cosa chiedere ai cresimandi, basta che frequentino o facciano finta di frequentare il catechismo? Bisogna anticipare la cresima oppure portarla prima della celebrazione del matrimonio? Cosa chiedere per la prima comunione? Bisogna spostarla ad una età più matura? Che rilevanza ha, che senso nel contesto della Iniziazione Cristiana? Da qui emerge l importanza della comunità diocesana e parrocchiale nel cammino della Iniziazione Cristiana. Dalla diocesi non possono arrivare solo le indicazioni e i regolamenti: la diocesi deve ritornare ad essere comunità che vive la fede non burocrazia di uffici e tanto meno e sta succedendo troppo spesso momento di celebrazioni di massa, spettacolari. Ogni comunità deve abilitarsi veramente a offrire itinerari di Iniziazione Cristiana e di conversione per aiutare i fedeli a vivere la fede. Questo comporta da parte dei fedeli il superamento della professione di fede come semplice appartenenza religiosa vaga: sono
cristiano anche se non frequento dicono i più, ma che cristiani si è? E una appartenenza sociale più che di fede. Si fanno convegni, incontri, programmi ormai da troppi anni e poi puntualmente si ricomincia il catechismo come al solito, si celebrano i sacramenti come sempre. Le proposte di approfondimento cadono nello scetticismo, nella meraviglia sulla pretesa dei preti, nel voler continuare nell andazzo di sempre e dall altra parte si denuncia perché si continua così. E vero anche che cambiare è difficile, si rischia di non essere capiti, si rischiano fratture. Un povero prete che chiede un po di preparazione per ricevere i sacramenti rischia di finire nei giornali, essere messo alla gogna, passare per retrogrado. Noi a settembre vogliamo evitare tutto questo. Non sarà il sacerdote (parroco o collaboratori), non saranno le catechiste ma la comunità parrocchiale tutta a proporre, a testimoniare il cambiamento, a proporre, come scrivevamo prima, itinerari di Iniziazione Cristiana per aiutare i fedeli a vivere da cristiani. Diciamo proporre, non si imporrà niente ma la forza della testimonianza comunitaria aggregherà, per la grazia dello Spirito, nuovi fedeli. Non si creeranno due comunità: una zelante e l altra tiepida. Ma la comunità fatta di cristiani adulti comprenderà che i tempi non sono uguali per tutti e saprà aspettare chi fatica di più a correre verso i Signore. Anche con Pietro e Giovanni è capitato lo stesso nel correre verso il sepolcro per vedere Certamente il momento fondamentale di tutto questo è la comprensione che il completamento dell Iniziazione Cristiana avviene nell età adulta per questo bisogna saper proporre itinerari di conversione e di catechesi agli adulti che per grazia di Dio o per momenti di vita si trovano a mettersi il problema di fede: fidanzati che si vogliono sposare in chiesa, genitori che vogliono battezzare i figli, genitori che desiderano educare alla fede i figli e li avviano ai sacramenti, il fare da padrini, anniversari di matrimonio, lutti, etc E fondamentale che chi propone catechisti, accompagnatori, animatori, ministri, etc. deve sapere che non agisce in nome proprio, che non sono i suoi bambini (quante volte ho sentito questa frase), ma si propone sempre a nome e come espressione della comunità cristiana definita come grembo della fede. Così se l Iniziazione Cristiana deve diventare una prassi della pastorale ordinaria, come viene auspicato dai vescovi, è necessario che venga proposta e accolta dalla comunità parrocchiale e diocesana in maniera unanime. Oggi viviamo in un contesto di comunicazione e di mobilità umana diffusa, sarebbe deleterio se si incominciasse in un caos di iniziative non programmate a livello territoriale sia civile che ecclesiale.
Per meglio comprendere è necessario sin dall inizio creare una pista di lavoro che coinvolga tutte le espressioni della pastorale diocesana e parrocchiale: l Iniziazione Cristiana non è solo per i bambini ma per tutta la comunità ed ha dei momenti qualificanti. La preparazione al battesimo, alla cresima, alla eucaristia, coinvolgendo le famiglie e non solo, la preparazione al matrimonio e l accompagnamento delle famiglie nei primi anni di matrimonio, la celebrazione del sacramento della penitenza e dell unzione degli infermi, i riti dei defunti, la vita del calendario liturgico come anche fondamentale per l Iniziazione Cristiana è la testimonianza della Carità del singolo credente e della comunità ecclesiale. Quest anno per la diocesi è l anno della speranza. Noi speriamo nel Signore di poter incominciare questo nuovo cammino di Iniziazione Cristiana. Don Angelo Pittau Martedì 4 18,30 Incontro delle presidenze dei gruppi, delle associazioni e movimenti parrocchiali e dei referenti dei quartieri (Centro di Pastorale) Mercoledì 5 18,00 Incontro catechisti/e (oratorio) Giovedì 6 19,00 Incontro genitori dei ragazzi della I Comunione (sala biblioteca) Venerdì 7 17,00 Lectio divina DON MARCO STATZU Sua Ecc. Mons. Giovanni dettori ha nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia di San Nicolò don Marco Statzu. Don Marco attualmente è studente della Gregoriana, è stato ordinato sacerdote il 16 ottobre del 2004. Nell accoglierlo come dono del Signore preghiamo per lui e gli auguriamo frutti abbondanti per il suo generoso apostolato in mezzo a noi. Nei giorni 10,11,12 settembre i sacerdoti tutti sono impegnati in una tre giorni di aggiornamento e pertanto non saranno presenti in parrocchia. E assicurata la S.Messa delle ore 7,30 e 18,00.
Domenica 2 settembre 7,30 Deff. Fam. O. XXII del Tempo Ordinario II settimana del Salterio Lunedì 3 settembre s.gregorio Magno Martedì 4 settembre 9,00 in S.Maria: deff. Marci Luigino e Claudio 10,30 Pro Populo 11,30 Matrimonio: Ruggeri Alessio e Cavalli Sharon 19,00 Anime 7.30 Def. Cuccu Francesco 8,30 Deff. Fam. O 18,00 Def. Olla Elvio Trigesimo 7.30 Deff. Serpi Cecchino e Angelina 8,30 Def. Altea Guido 18,00 def. Concas Paolina Trigesimo Mercoledì 5 settembre 7,30 Deff. Fam. O. Giovedì 6 settembre Venerdì 7 settembre 8,30 Santa Messa 18,00 Def. Concas Amelio Trigesimo 7,30 Def. Pusceddu Lino 8,30 Redenz.: deff. Tuveri Egidio e Giovanna 18,00 Santa Messa 7,30 Sacro Cuore 1 Venerdì del mese 8,30 Def. Ortu Attilio Sabato 8 settembre Natività B.V.Maria Domenica 9 settembre XXIII del Tempo Ordinario III settimana del Salterio 18,00 Def. Cadeddu Antonio 7,30 Def. Melis Antonio e Adelina 11.00 Matrimonio di Tuveri Fausto e Manca Marcella 18,00 in S.Maria: Matrimonio di Desogus - Atzeni 19,00 Santa Messa 7,30 Pro Popuo 9,00 in S.Maria: Santa Messa 10,00 55 anniversario matrimonio Scanu - Usai 11,30 Santa Messa 19,00 Santa Messa DA DOMENICA 9 SETTEMBRE SI RIPRENDONO I SEGUENTI ORARI DELLE SANTE MESSE DOMENICALI: 7,30 9,00 10,00 11,30 19,00
www.parrocchiasannicolo.net email: parrocchiasannicolo@tin.it Numero 33 dal 2 al 9 settembre 2007 INIZIAZIONE CRISTIANA Scrivevamo nel foglietto della settimana scorsa degli impegni estivi che ci hanno visti coinvolti a livello di comunità parrocchiale. Adesso siamo già alla I settimana di settembre, ritorniamo al quotidiano, al cammino pastorale annuale, alla programmazione. Dobbiamo programmare. L anno scorso la diocesi ha dedicato il suo impegno formativo alla Iniziazione Cristiana nel quadro del Piano Pastorale Diocesano per il triennio 2006-2009: era l anno della fede. Durante gli incontri a livello diocesano e a livello foraniale sono emerse piste di approfondimento e sono emerse nuove domande: il rapporto tra Iniziazione Cristiana e professione di fede con riferimento al rapporto fede e sacramenti (che fede hanno i genitori che battezzano, il ragazzo che fa la prima comunione o che riceve la cresima, gli sposi che celebrano il sacramento del matrimonio, il penitente che si confessa..? e da qui il problema della funzione dei sacramenti nell introdurre alla vita cristiana: oggi come oggi è un fallimento (una volta ricevuto il sacramento si continua a vivere senza fede, senza vita cristiana ed in contraddizione ad essa). Che fare? Si devono battezzare tutti i bambini che si presentano al battesimo? Cosa chiedere ai genitori prima di battezzare? Cosa chiedere ai cresimandi, basta che frequentino o facciano finta di frequentare il catechismo? Bisogna anticipare la cresima oppure portarla prima della celebrazione del matrimonio? Cosa chiedere per la prima comunione? Bisogna spostarla ad una età più matura? Che rilevanza ha, che senso nel contesto della Iniziazione Cristiana? Da qui emerge l importanza della comunità diocesana e parrocchiale nel cammino della Iniziazione Cristiana. Dalla diocesi non possono arrivare solo le indicazioni e i regolamenti: la diocesi deve ritornare ad essere comunità che vive la fede non burocrazia di uffici e tanto meno e sta succedendo troppo spesso momento di celebrazioni di massa, spettacolari. Ogni comunità deve abilitarsi veramente a offrire itinerari di Iniziazione Cristiana e di conversione per aiutare i fedeli a vivere la fede. Questo comporta da parte dei fedeli il superamento della professione di fede come semplice appartenenza religiosa vaga: sono
cristiano anche se non frequento dicono i più, ma che cristiani si è? E una appartenenza sociale più che di fede. Si fanno convegni, incontri, programmi ormai da troppi anni e poi puntualmente si ricomincia il catechismo come al solito, si celebrano i sacramenti come sempre. Le proposte di approfondimento cadono nello scetticismo, nella meraviglia sulla pretesa dei preti, nel voler continuare nell andazzo di sempre e dall altra parte si denuncia perché si continua così. E vero anche che cambiare è difficile, si rischia di non essere capiti, si rischiano fratture. Un povero prete che chiede un po di preparazione per ricevere i sacramenti rischia di finire nei giornali, essere messo alla gogna, passare per retrogrado. Noi a settembre vogliamo evitare tutto questo. Non sarà il sacerdote (parroco o collaboratori), non saranno le catechiste ma la comunità parrocchiale tutta a proporre, a testimoniare il cambiamento, a proporre, come scrivevamo prima, itinerari di Iniziazione Cristiana per aiutare i fedeli a vivere da cristiani. Diciamo proporre, non si imporrà niente ma la forza della testimonianza comunitaria aggregherà, per la grazia dello Spirito, nuovi fedeli. Non si creeranno due comunità: una zelante e l altra tiepida. Ma la comunità fatta di cristiani adulti comprenderà che i tempi non sono uguali per tutti e saprà aspettare chi fatica di più a correre verso i Signore. Anche con Pietro e Giovanni è capitato lo stesso nel correre verso il sepolcro per vedere Certamente il momento fondamentale di tutto questo è la comprensione che il completamento dell Iniziazione Cristiana avviene nell età adulta per questo bisogna saper proporre itinerari di conversione e di catechesi agli adulti che per grazia di Dio o per momenti di vita si trovano a mettersi il problema di fede: fidanzati che si vogliono sposare in chiesa, genitori che vogliono battezzare i figli, genitori che desiderano educare alla fede i figli e li avviano ai sacramenti, il fare da padrini, anniversari di matrimonio, lutti, etc E fondamentale che chi propone catechisti, accompagnatori, animatori, ministri, etc. deve sapere che non agisce in nome proprio, che non sono i suoi bambini (quante volte ho sentito questa frase), ma si propone sempre a nome e come espressione della comunità cristiana definita come grembo della fede. Così se l Iniziazione Cristiana deve diventare una prassi della pastorale ordinaria, come viene auspicato dai vescovi, è necessario che venga proposta e accolta dalla comunità parrocchiale e diocesana in maniera unanime. Oggi viviamo in un contesto di comunicazione e di mobilità umana diffusa, sarebbe deleterio se si incominciasse in un caos di iniziative non programmate a livello territoriale sia civile che ecclesiale.
Per meglio comprendere è necessario sin dall inizio creare una pista di lavoro che coinvolga tutte le espressioni della pastorale diocesana e parrocchiale: l Iniziazione Cristiana non è solo per i bambini ma per tutta la comunità ed ha dei momenti qualificanti. La preparazione al battesimo, alla cresima, alla eucaristia, coinvolgendo le famiglie e non solo, la preparazione al matrimonio e l accompagnamento delle famiglie nei primi anni di matrimonio, la celebrazione del sacramento della penitenza e dell unzione degli infermi, i riti dei defunti, la vita del calendario liturgico come anche fondamentale per l Iniziazione Cristiana è la testimonianza della Carità del singolo credente e della comunità ecclesiale. Quest anno per la diocesi è l anno della speranza. Noi speriamo nel Signore di poter incominciare questo nuovo cammino di Iniziazione Cristiana. Don Angelo Pittau Martedì 4 18,30 Incontro delle presidenze dei gruppi, delle associazioni e movimenti parrocchiali e dei referenti dei quartieri (Centro di Pastorale) Mercoledì 5 18,00 Incontro catechisti/e (oratorio) Giovedì 6 19,00 Incontro genitori dei ragazzi della I Comunione (sala biblioteca) Venerdì 7 17,00 Lectio divina DON MARCO STATZU Sua Ecc. Mons. Giovanni dettori ha nominato Vicario Parrocchiale della Parrocchia di San Nicolò don Marco Statzu. Don Marco attualmente è studente della Gregoriana, è stato ordinato sacerdote il 16 ottobre del 2004. Nell accoglierlo come dono del Signore preghiamo per lui e gli auguriamo frutti abbondanti per il suo generoso apostolato in mezzo a noi. Nei giorni 10,11,12 settembre i sacerdoti tutti sono impegnati in una tre giorni di aggiornamento e pertanto non saranno presenti in parrocchia. E assicurata la S.Messa delle ore 7,30 e 18,00.
Domenica 2 settembre 7,30 Deff. Fam. O. XXII del Tempo Ordinario II settimana del Salterio Lunedì 3 settembre s.gregorio Magno Martedì 4 settembre 9,00 in S.Maria: deff. Marci Luigino e Claudio 10,30 Pro Populo 11,30 Matrimonio: Ruggeri Alessio e Cavalli Sharon 19,00 Anime 7.30 Def. Cuccu Francesco 8,30 Deff. Fam. O 18,00 Def. Olla Elvio Trigesimo 7.30 Deff. Serpi Cecchino e Angelina 8,30 Def. Altea Guido 18,00 def. Concas Paolina Trigesimo Mercoledì 5 settembre 7,30 Deff. Fam. O. Giovedì 6 settembre Venerdì 7 settembre 8,30 Santa Messa 18,00 Def. Concas Amelio Trigesimo 7,30 Def. Pusceddu Lino 8,30 Redenz.: deff. Tuveri Egidio e Giovanna 18,00 Santa Messa 7,30 Sacro Cuore 1 Venerdì del mese 8,30 Def. Ortu Attilio Sabato 8 settembre Natività B.V.Maria Domenica 9 settembre XXIII del Tempo Ordinario III settimana del Salterio 18,00 Def. Cadeddu Antonio 7,30 Def. Melis Antonio e Adelina 11.00 Matrimonio di Tuveri Fausto e Manca Marcella 18,00 in S.Maria: Matrimonio di Desogus - Atzeni 19,00 Santa Messa 7,30 Pro Popuo 9,00 in S.Maria: Santa Messa 10,00 55 anniversario matrimonio Scanu - Usai 11,30 Santa Messa 19,00 Santa Messa DA DOMENICA 9 SETTEMBRE SI RIPRENDONO I SEGUENTI ORARI DELLE SANTE MESSE DOMENICALI: 7,30 9,00 10,00 11,30 19,00