partendo dal sottoquadro Q1. - Regolazione dell impianto termico: sarà realizzata mediante un termostato di zona che comanderà il funzionamento di



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RELAZIONE GENERALE La presente relazione generale descrive i criteri utilizzati per le scelte progettuali esecutive del progetto degli impianti elettrico, cito-telefonico, di allarme e chiamata, T.V., da installare nei locali dell ampliamento dell immobile sito in Salice Salentino alla via E. Toti da destinare a CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO E RIABILITATIVO" - Art. 60 Reg. Reg. n.4/2007. Per la realizzazione del presente impianto verranno effettuati gli interventi di seguito elencati: - Impianto di terra: il collettore di terra, da realizzare ai piedi della colonna montante del quadro di piano terra verrà collegato all impianto disperdente comune della porzione di edificio esistente. La misura della resistenza di terra, che si potrà effettuare nel collettore dovrà risultare coordinata con gli interruttori adottati. - Quadri elettrici: Si prevede di inserire nel vano contatore un interruttore magnetotermico differenziale, a valle di tale interruttore si prevede un collegamento trifase con il quadro di piano terra (Q1) ed il quadro di primo piano (Q2). Entrambi i quadri saranno posti nelle ampie sale per le attività individuali o collettive. - Impianto forza motrice piano terra: è prevista l installazione di 11 prese, di cui una nel deposito, due ciascuna per bagno e sei nello spazio comune. - Impianto forza motrice piano primo: è prevista l installazione di 10 prese 4 nei bagni e 6 nello spazio per attività individuali. Su tale piano si prevede la futura predisposizione di una sala pc, con 7 pc desktop e un proiettore. In fase di progetto si è tenuto conto del carico elettrico comportato da tale eventuale installazione. - Impianto d illuminazione: verrà realizzato mediante lampade fluorescenti compatte, all interno di plafoniere. - Impianto d illuminazione di emergenza: ogni ambiente sarà dotato di luci di emergenza, utilizzando apparecchi autonomi di tipo SE (solo emergenza). - Impianto di raffrescamento estivo: si prevede l installazione di 4 apparecchi interni, a servizio delle 4 ampie sale, due al piano terra e due al piano primo. L impianto servirà quindi oltre alle due sale della porzione oggetto di intervento, anche le due sale della porzione esistente. Si prevede l installazione di due circuiti elettrici per piano per la climatizzazione,che alimentino rispettivamente, unità interne (alimentazione del ventilatore) e unità esterne (alimentazione del compressore) - Campanello di allarme: sarà predisposto nei bagni un pulsante a tirante che attivi un campanello di allarme, tale impianto sarà alimentato con trasformatore di tensione (220/12 V) e sarà installato in proprie tubazioni e cassette essendo alimentato a tensione diversa. - Impianto cito-telefonico e televisivo: saranno alimentati con trasformatore di tensione (220/12 V), saranno realizzati autonomamente in proprie tubazioni e cassette,

partendo dal sottoquadro Q1. - Regolazione dell impianto termico: sarà realizzata mediante un termostato di zona che comanderà il funzionamento di una valvola motorizzata in centrale termica, sia il termostato che il motore della valvola riceveranno alimentazione dal circuito delle unità interne di climatizzazione. Le informazioni verranno trasmesse mediante un cavo 1,5 mm 2 in corrente continua con intervallo 0-10 V.

RELAZIONE SPECIALISTICA 1. Descrizione e classificazione dei luoghi di installazione L impianto elettrico in oggetto è relativo all ampliamento di un edificio da destinare a CENTRO DIURNO SOCIO-EDUCATIVO E RIABILITATIVO" - Art. 60 Reg. Reg. n.4/2007, alimentato dalla rete di distribuzione pubblica in bassa tensione e quindi privo di cabina propria. I locali di nuova costruzione condivideranno con la struttura esistente alcuni servizi comuni, come il riscaldamento degli ambienti e l impianto di terra. I locali interessati all impianto con le relative destinazioni d uso sono riportati nelle tavole allegate: - Spazio comune per le attività a piano terra - Locale deposito a piano terra - Spazio per attività individualizzate a primo piano - Due bagni con relativo antibagno a piano terra (privi di doccia e vasca da bagno) - Due bagni con relativo antibagno a piano primo (privi di doccia e vasca da bagno) Gli ambienti in cui verranno installati gli apparecchi elettrici previsti dal presente progetto possono quindi essere considerati di tipo ordinario, non possedendo caratteristiche di maggior rischio elettrico. 2. Caratteristiche generali del progetto Sono stati assunti i valori e le caratteristiche seguenti - Tipo di impianto: impianto elettrico utilizzatore di categoria I, con alimentazione dalla rete pubblica di bassa tensione - Punto di origine: contatore elettrico trifase posto nella hall d ingresso della porzione già esistente, con potenza immessa dalla rete pari a 15 kw - Sistema di fornitura: c.a. trifase con neutro, con frequenza nominale 50 Hz - Tensioni nominali: 230 V per i circuiti monofasi, 400 V per i circuiti trifasi; - Sistema di distribuzione: di tipo TT, con impianto di terra comune a tutte le sezioni dell impianto - Resistenza di terra: il suo valore è stato assunto pari a 12 Ω, prima dell installazione degli interruttori differenziali sarà necessario verificare il reale valore della resistenza di terra per modificare l impianto ai fini di garantire la dovuta sicurezza contro i contatti indiretti. - Correnti di corto circuito: la corrente di corto circuito presunta per guasto trifase/monofase nel punto di installazione è stata assunta pari a 10 ka, tra fase e fase e 5 ka tra fase e neutro, la determinazione della corrente di corto circuito nei vari punti dell impianto è riportata nei calcoli esecutivi della documentazione di progetto. - Caduta di tensione ammissibile: come dato di progetto è stato considerato il 4%

del valore nominale, tra il punto di origine e gli utilizzatori 3. Norme tecniche di riferimento per gli impianti e componenti - CEI 64-8 per l impianto nel suo complesso - CEI 23-51 per i quadri elettrici - CEI 20-14, CEI 20-20 e CEI 20-22 per i cavi isolati in PVC e non propaganti l incendio - CEI 17-5 per gli interruttori automatici in bassa tensione - CEI 23-3 per gli interruttori automatici per impianti domestici e similari - CEI 23-50 per le prese a spina per usi domestici e similari - CEI 23-39 per i sistemi di tubi e accessori - CEI 23-9 per gli apparecchi di comando non automatici per uso domestico e similare - CEI 23-42 e CEI 23-44 per gli interruttori differenziali puri e per gli interruttori magnetotermici differenziali per usi domestici e similari - CEI 23-58 per i sistemi di canali metallici e di condotti per installazioni elettriche - CEI 34-21 per gli apparecchi di illuminazione 4. Tipologia degli impianti in relazione all ambiente e ai parametri elettrici In base a quanto esposto al punto 1) della presente relazione, l impianto in oggetto è di tipo ordinario e non a sicurezza, è stato perciò previsto un grado di protezione IP 40 per i quadri elettrici e le cassette di giunzione e derivazione. I componenti saranno inoltre del tipo interno con tensioni di impiego 230 V (circuiti monofasi). 5. Misure di protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti verrà attuata mediante la tecnica dell interruzione automatica dell alimentazione, ottenuta dal coordinamento tra l impianto di terra e le protezioni differenziali da predisporre nel quadro elettrico generale e nei quadri di piano, secondo la relazione: R E I dn 50 Indicata dall art. 413.1.4.2 della norma CEI 64-8 per gli ambienti ordinari dei sistemi TT, essendo R E la resistenza di terra e I dn la corrente differenziale nominale dell interruttore. Solo per i contatti con gli involucri degli apparecchi illuminanti di sicurezza è prevista la protezione mediante componenti di classe II (doppio isolamento) Tutte le masse e le masse estranee presenti, dovranno essere collegate ad un conduttore di protezione che farà capo allo stesso impianto di terra. Considerando il valore assunto dalla resistenza di terra ed essendo pari a 0,3 A la corrente differenziale nominale per l interruttore meno sensibile si ha

R E I dn = 12 x 0,3 = 3,6 V 50 L impianto di terra dell ampliamento verrà collegato direttamente al collettore principale di terra, a tale impianto faranno capo, mediante barra equipotenziale (CPT), il collegamento ai dispersori, tutte le masse e le masse estranee ed in particolare: - conduttori di protezione impianto (PE) da 10 a 1,5 mm 2 ; - le masse estranee presenti (collegamenti EQP): impianto idrico, etc. (sez. 16 mm 2 ); Il collettore di terra sarà apribile per consentire la misura della resistenza di terra. A impianto realizzato si misurerà la resistenza di terra realizzando, ove non fosse sufficiente quanto fatto per la parte di impianto dispersore, quant'altro necessario a che la resistenza dell'impianto di terra sia contenuta in valori tali da risultare inferiore al valore dato dal rapporto tra la massima tensione di contatto ammessa ed il valore massimo della corrente di intervento nominale dei dispositivi di protezione differenziale (50/Id = 50/0,3 =166 Ohm). 6. Misure di protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti sarà di tipo totale, in modo da impedire sia il contatto accidentale sia quello volontario, idonea per luoghi accessibili a persone non addestrate. Verrà attuata mediante l isolamento delle parti attive e l usi di involucri con grado di protezione IP40 o IPXXD per le parti che possono essere toccate, come richiesto dagli art. 412.1 e 412.2 della norma CEI 64-8. La protezione addizionale mediante interruttori differenziali ad alta sensibilità (30 ma) è prevista su entrambi i quadri di piano che servono tutti i circuiti che compongono l impianto. Un ulteriore protezione di minore sensibilità 300 ma è posta sul quadro generale, a protezione della linea di alimentazione generale. 7. Misure di protezione contro le sovracorrenti La protezione dalle sovracorrenti (sovraccarichi e corto circuiti) verrà effettuata con interruttori automatici corredati da sganciatori magnetotermici (protezione combinata), rispettando le relazioni di coordinamento con le condutture elettriche previste dalla norma CEI 64-8; la tabella di coordinamento (tab. 7.1, tab 7.2) è di seguito riportata. Ib In Circuito Interruttore Cavo Sn (mm 2 Iz Icc ) Icn (ka) (A) (A) (A) (ka) Alimentazione quadro 5,93 4P D 25 FG7OM 0,6/1kV 4x6 mm 6 33,4 6,98 10 Deposito - illuminazione 0,17 2P MT 6 H07 V-K 1,5 10,7 3,42 4,5 WC - illuminazione 0,52 2P MT 6 H07 V-K 1,5 10,7 3,42 4,5 Spazio com - illuminazione 1,57 2P MT 6 H07 V-K 1,5 10,7 3,42 4,5 Illuminazione di emergenza 0,68 2P MT 6 H07 V-K 1,5 10,7 3,42 4,5 Deposito Forza motrice 1,60 2P MT 10 H07 V-K 2,5 14,6 3,42 4,5 WC2 Forza motrice 1,60 2P MT 10 H07 V-K 2,5 14,6 3,42 4,5 Spazio com 2P+T, 10/16 A 2,88 2P MT 10 H07 V-K 2,5 14,6 3,42 4,5 Condizionatore interno 1,45 2P MT 6 H07 V-K 1,5 12,2 3,42 4,5 Tab. 7.1 Coordinamento delle protezioni dalle sovracorrenti piano terra

Ib In Circuito Interruttore Cavo Sn (mm 2 Iz Icc ) Icn (ka) (A) (A) (A) (ka) Alimentazione quadro 20,80 4P D 32 FG7OM 0,6/1kV 4x6 mm 6 41,8 5,58 6 WC - illuminazione 0,52 2P MT 6 H07 V-K 1,5 10,7 2,74 4,5 Spazio com - illuminazione 1,57 2P MT 6 H07 V-K 1,5 10,7 2,74 4,5 Illuminazione di emergenza 0,87 2P MT 6 H07 V-K 1,5 10,7 2,74 4,5 WC Forza motrice 2,00 2P MT 6 H07 V-K 2,5 14,6 2,74 4,5 Spazio com Forza motrice 19,20 2P MT 25 H07 V-K 6 19,5 2,74 4,5 Condizionatore interno 1,45 2P MT 6 H07 V-K 1,5 12,2 2,74 4,5 Condizionatore esterno PT 10,63 2P MT 13 H07 V-K 4 22,3 3,42 4,5 Condizionatore esterno P1 6,76 2P MT 13 H07 V-K 4 22,3 2,74 4,5 Tab. 7.2 Coordinamento delle protezioni dalle sovracorrenti piano primo Come indicato sugli schemi elettrici unifilari allegati al progetto, i dispositivi di protezione verranno installati: - Subito a valle del contatore elettrico per la linea di collegamento contatore- quadro - Nei quadri elettrici di piano dell ampliamento 8. Elenco delle condutture elettriche È l elenco, con i dati significativi, delle varie condutture. Le caratteristiche dei circuiti sono riassunte nel presente paragrafo. Le condizioni di posa sono comuni a tutte le varie linee e rilevabili dallo schema planimetrico, si tratta di posa in tubazione pieghevole di tipo medio in PVC incassata nella muratura e di tipo pesante inserita nel massetto su solaio. Per ciascuna canalina saranno presenti 2/3 circuiti costituiti ciascuno da 3 cavi unipolari privi di guaina (fase, neutro, terra). La lunghezza massima dei cavi è inferiore a 10 m, per cavi di lunghezza superiore saranno presenti opportune cassette di giunzione/derivazione. Le derivazioni o le giunzioni dei cavi dovranno essere eseguite con morsetti volanti a cappuccio isolati. I morsetti dovranno essere contenuti in apposite cassette di derivazione con coperchi rimovibili solamente mediante l uso di un attrezzo. - Alimentazione dei quadri di piano: linea dal contatore ai quadri di piano, 3F+N, 400 V, lunghezza 4,5 m piano terra, 9 m piano primo, formate da 4 cavi unipolari FG7OM 0,6/1kV di sezione 10 mm 2. - Alimentazione illuminazione, linee monofase 1F+N+PE, cavi unipolari H07 V-K, di sezione 1,5 mm 2 - Alimentazione illuminazione di emergenza, linee monofase 1F+N+PE, cavi unipolari H07 V-K, di sezione 1,5 mm 2 - Alimentazione forze motrici (doppi punti presa UNEL 10/16 A bivalenti 10/16 A con alimentazione unica), linee monofase 1F+N+PE, cavi unipolari H07 V-K, di sezione 2,5 mm 2, ad esclusione delle prese dell atrio del primo piano dove si prevede l installazione di un aula informatica, linee monofase (doppi punti presa UNEL 10/16 A bivalenti) cavi unipolari H07 V-K, di sezione 10 mm 2.

- Alimentazione unità esterne climatizzatori, linee monofase 1F+N+PE, cavi unipolari H07 V-K, di sezione 4 mm 2, le unità interne, il termostato e il servomotore della valvola di regolazione saranno linee monofase 1F+N+PE, cavi unipolari H07 V-K, di sezione 1,5 mm 2. Sia la fase, sia il neutro sia il cavo di protezione avranno il medesimo diametro su tutte le linee. 9. Quadri elettrici Nella zona di ampliamento è prevista la realizzazione di due quadri elettrici, uno per ciascun piano. Le caratteristiche generali dei quadri elettrici saranno le seguenti: - Quadri modulari a parete in materiale plastico; - Installazione per interno, con gradi di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e di liquidi IP40, grado di protezione IPXXD contro i contatti diretti, - Conformi alla norma CEI 23-51 per i quadri per uso domestico e similare; - Accesso ai comandi con barriera contro i contatti diretti; - Tenuta al corto circuito per corrente di corto circuito trifase nel punto di installazione pari a 16 ka. - Frequenza nominale di tutti i circuiti 50 Hz; - Tensione nominale d impiego dei componenti: 230 V monofase; - Tensione nominale di isolamento 500 V; - Caratteristica d intervento degli interruttori magnetotermici di tipo C. Le altre caratteristiche degli interruttori sono indicate nelle tabelle annesse agli schemi allegati al presente progetto. Gli interruttori magnetotermici hanno funzione di sezionamento e protezione combinata dai sovraccarichi e dai corto circuiti (quelli differenziali di protezione contro i contatti indiretti). L interruttore magnetotermico differenziale generale, a valle del contatore, posto a protezione contro i contatti con al struttura del quadro, sarà di tipo selettivo ritardato, per evitare conflitti di intervento con quelli installati a valle. 10. Impianto centralizzato TV Il collegamento all impianto televisivo esistente verrà realizzato mediante una derivazione dai cavi del segnale esistenti in apposita cassetta di derivazione, posizionata nella porzione esistente dell immobile dalla quale partirà una tubo corrugato per il collegamento alla presa TV. La presa TV sarà posizionata sulla stessa parete della presa TV esistente. 11. Impianto telefonico La presa telefonica verrà collegata all impianto telefonico esistente mediante una

derivazione dai cavi esistenti in apposita cassetta di derivazione, posizionata nella porzione esistente dell immobile, dalla quale partirà una tubo corrugato per il collegamento alla nuova presa telefonica. La presa telefonica sarà posizionata sulla stessa parete della presa telefonica esistente 12. Campanello d allarme Il campanello che servirà come chiamata di allarme sarà alimentato con trasformatore di tensione (220/12 V) e sarà installato in proprie tubazioni e cassette essendo alimentato a tensione diversa. I cavi di alimentazione di questo impianto saranno di tipo H05 V-K, di sezione 1,5 mm 2. 13. Impianto citofonico Presente solo nella porzione esistente. Accesso pubblico dalla porzione esistente 14. Impianto di illuminazione Si è imposto come livello minimo di illuminamento di almeno 200 lux per tutti gli ambienti, solo per la sala al primo piano, in cui è prevista la predisposizione di un laboratorio informatico, sono stati previsti 300 lux. Impiegando faretti proiettori con lampade fluorescenti compatte, già rifasate da 2x18W compresa la potenza dissipata dai reattori (con flusso luminoso minimo pari a 3312 lm) si ricava, adottando il metodo di calcolo illuminotecnico del flusso totale, un numero di lampade, per quasi tutti gli ambienti, pari a quello riportato nelle planimetrie allegate. L illuminazione di sicurezza è affidata invece a lampade autonome di emergenza con autonomia di 1 ore da 20 W, in grado di produrre almeno 5 lux di illuminamento medio nei locali. I cavi che si adotteranno per la linea luce saranno del tipo non propagante l incendio tipo N07V-K di sezione pari a quella indicata negli elaborati grafici, e posati in tubo flessibile sotto traccia e sotto pavimento (in quest ultimo caso si adotterà la serie pesante). Illuminazione di sicurezza: saranno installati torce autonome di illuminazione di sicurezza, atti a garantire un affidabile illuminazione e segnalazione delle vie di esodo.

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI CALCOLO L esame dei carichi da alimentare sono stati ricavati dai dati riportati in tabella. Locale Potenze n Pot Unitaria (W) Kc-Kp Pc (W) 1 Deposito - illuminazione 1 36 1 36 2 WC - illuminazione 3 36 1 108 3 Spazio com - illuminazione 9 36 1 324 4 Illuminazione di emergenza 7 20 1 140 5 Deposito - 2P+T, 10/16 A 1 3312 0,1 331 6 WC1-2P+T, 10/16 A 2 3312 0,05 331 7 Spazio com 2P+T, 10/16 A 6 3312 0,03 596 8 Condizionatore interno 2 150 1 300 Locale Potenze n Pot Unitaria (W) Kc-Kp Pc (W) 1 WC - illuminazione 3 36 1 108 2 Spazio com - illuminazione 9 36 1 324 3 Illuminazione di emergenza 5 36 1 180 4 WC - 2P+T, 10/16 A 2 2070 0,1 414 5 Spazio com 2P+T, 10/16 A 6 3312 0,2 3974 6 Condizionatore interno 2 150 1 300 7 Condizionatore esterno PT 1 2200 1 2200 8 Condizionatore esterno P1 1 1400 1 1400 I valori di contemporaneità e utilizzo scelti sono stati valutati sulla base del probabile utilizzo della struttura. In particolare si è tenuto conto della possibilità di futura installazione al piano primo di un laboratorio informatico dotato di 7 computer e videoproiettore. Dal calcolo risulta una potenza convenzionale di circa 11 kw. Di ciò si dovrà tenere conto per l eventuale richiesta alla società fornitrice di energia elettrica, di un aumento della potenza impegnata. Per il calcolo delle sezioni delle linee si è seguito il criterio della massima caduta di tensione ammissibile assunto pari a 4 %, secondo il metodo della caduta di tensione unitaria, valutata dalla tabella CEI UNEL 35023. Le sezioni sono state poi verificate in base alla portata dei cavi. I risultati delle presenti analisi sono di seguito riportati.

Locale V (V) l (m) u (mv/a m) S (mm2) Ib,cavo (A) 1 Deposito - illuminazione 9,2 18,7 2829 1,5 0,17 10,7 2 WC - illuminazione 9,2 16,3 1082 1,5 0,17 10,7 3 Spazio com - illuminazione 9,2 18,5 318 1,5 0,17 10,7 4 Illuminazione di emergenza 9,2 18,7 727 1,5 0,10 10,7 5 Deposito - 2P+T, 10/16 A 9,2 8,7 661 2,5 1,60 14,6 6 WC1-2P+T, 10/16 A 9,2 13,3 432 2,5 0,80 14,6 7 Spazio com 2P+T, 10/16 A 9,2 17 188 2,5 0,48 14,6 8 Condizionatore interno 9,2 22,5 282 1,5 0,72 12,2 Iz Locale V (V) l (m) u (mv/a m) S (mm2) Ib,cavo (A) 1 WC3 - illuminazione 9,2 14 1260 1,5 0,17 10,7 2 Spazio com - illuminazione 9,2 27,5 214 1,5 0,17 10,7 3 Illuminazione di emergenza 9,2 27,5 385 1,5 0,17 10,7 4 WC4-2P+T, 10/16 A 9,2 11 418 2,5 1,00 14,6 5 Spazio com 2P+T, 10/16 A 9,2 8,5 56 4 3,20 14,6 6 Condizionatore interno 9,2 22,5 282 1,5 0,72 12,2 7 Condizionatore esterno PT 9,2 26,5 33 2,5 10,63 22,3 8 Condizionatore esterno P1 9,2 22,5 60 2,5 6,76 16,7 Iz Dalle tabelle si evince che la caduta di tensione ha scarsa incidenza: i valori effettivi delle sezioni scelti in base alla portata sono molto più elevati di quelli derivanti da calcolo, perciò le sezioni sono state determinate in base alla portata e nel rispetto delle sezioni minime stabilite dalla norma CEI 64-8. La determinazione della corrente di corto circuito massima alla dine delle linee per le quali è prevista l installazione di interruttori terminali, è stata eseguita tenendo conto della riduzione della corrente di corto circuito causata dall impedenza delle linee. Partendo dal valore di 10 A di corto circuito nel punto di origine e tenendo presenti le lunghezze indicate, si ottengono valori di cortocircuito inferiori a 4,5 ka per tutte le linee di alimentazione. Si assume perciò l installazione di interruttori magnetotermici con tale potere di interruzione. Il potere d interruzione dell interruttore trifase a valle del contatore sarà di 16 ka. Gli interruttori sono stati correttamente dimensionati secondo la condizione: IB <IN<IZ IF< 1,45 IZ dove IB corrente di impiego nel circuito IN corrente nominale dell apparecchio di protezione IZ portata delle condutture

Il dimensionamento dell illuminazione è stato effettuato con il metodo di calcolo del flusso totale. I risultati del calcolo sono riassunti nella tabella allegata. Salice Salentino, Luglio 2011 il progettista Dott. Ing. Arcangelo ARNESANO

Allegato 1 Calcolo Illuminotecnico Ambiente Geometria ambiente Caratteristica luminosa ambiente Caratteristiche lampada N Apparecchi a (m) b (m) h (m) k (-) R (-) E (lux) Tipologia (lumen) LB (-) n Sala piano terra 8,5 11 3,65 1,31 1 200 Fluorescente 2x18 3312 0,82 9 Deposito 2,5 3,65 3,65 0,41 0,73 200 Fluorescente 2x18 3312 0,82 1 Antibagno PT 2,5 1,8 3,65 0,29 0,73 200 Fluorescente 2x18 3312 0,82 1 Wc PT 2,5 2 3,65 0,30 0,73 200 Fluorescente 2x18 3312 0,82 1 Sala piano primo 7,9 6,75 2,15 1,69 1,04 300 Fluorescente 2x18 3312 0,82 9 Antibagno P1 2,5 1,8 2,15 0,49 0,73 200 Fluorescente 2x18 3312 0,82 1 Wc P1 2,5 2 2,15 0,52 0,73 200 Fluorescente 2x18 3312 0,82 1 h (m): altezza delle lampade rispetto al piano di lavoro (H locale - 0,85 m) k (-) : fattore di forma R (-): fattore di utilizzo dell'ambiente E (lux): livello di illuminamento richiesto (lumen): flusso luminoso singola lampada LB (-): efficienza luminosa singola lampada