IL VOLO D ANGELO A CASTELMEZZANO
LE GUIDE CURIOSE a cura di Refinery Travel&Tours
CASTELMEZZANO Basta uno sguardo a Castelmezzano per comprendere il perché sia stato scelto tra i trentasette borghi più belli d Italia, dato che è impossibile non restare affascinati dalla splendida ed eterea bellezza di questo luogo, che pare un diadema della corona della regina Terra, abbarbicato tra le alte guglie delle Dolomiti Lucane. Castelmezzano nasce nel X secolo, quando i cittadini di Mandoro (Mondo d Oro) fuggirono e cercano riparo tra le vette delle montagne degli arabi che stavano invadendo la zona. Qui trovarono salvezza, sia per la zona ricca d acqua sia perché le ripide rocce permettevano di difendersi dagli invasori facendo rotolare enormi massi. L incredibile scala verso il cielo Castelmezzano ha origini da un insediamento militare normanno dal nome di Castrum Medianum (castello di mezzo tra Pietrapertosa e Albano), che si stabilì in questo luogo per monitorare e allontanare l avanzata araba. A Castelmezzano rimangono le rovine di un antica fortezza normanna raggiungibile con una stretta e ripida scalinata che sale verso il cielo.
IL VOLO D ANGELO Cuore della vita cittadina è piazza Caizzo al cui centro si erge la chiesa madre di Santa Maria dell Olmo con la sua maestosa facciata in stile romanico, rivestita con pietra locale a faccia vista e scandita da quattro colonne ed un architrave decorato da fiori, leoni e aquile a due teste. Al centro una nicchia ospita l affresco di San Rocco protettore del paese. L interno, ad una sola navate e quattro cappelle, custodisce numerose opere di alto valore artistico tra cui la bella statua della Madonna dell Olmo, scultura lignea di grande qualità databile alla fine del XIII secolo, e ancora la tela della Sacra Famiglia firmata da Giovanni De Gregorio detto il Pietrafesa, natio dell odierna Satriano di Lucania, uno dei massimi esponenti della cultura pittorica lucana tra tardo manierismo e barocco le cui numerose opere sono disseminate nelle chiese e nei conventi della regione. Al di sopra delle Dolomiti Lucane, nel cuore della Basilicata, un cavo d acciao sospeso tra le vette di due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa permette di effettuare e vivere un emozione unica: il Volo dell Angelo. Si tratta di un attrattore, di nuova concezione, che permette una fruizione innovativa del partimonio ambientale rispondendo ad una nuova esigenza e ad un nuovo modo di intendere il tempo libero e lo svago, teso sempre più a vivere nuove esperienze e a cercare nuove emozioni. Un avventura a contatto con la natura e con un paesaggio unico, alla scoperta della vera anima del territorio. Legati con tutta sicurezza da un apposita imbracatura e agganciati ad un cavo d acciaio il visitatore potrà provare per quale minuto l ebrezza del volo e si lascerà scivolare in una fantastica avventura, unica in Italia ma anche nel Mondo per la bellezza del paesaggio e per l altezza massima di sorvolo.
IL VOLO D ANGELO Arrivati in uno dei due splendidi borghi, si avrà la possibilità di girare tra le abitazioni, incastonate tra le rocce, di fare suggestive escursioni storico-naturalistiche, di degustare i prodotti locali ma soprattutto godersi lo splendido panorama circostante da una nuova visuale, insolita e soprattutto ricca di emozione. Quello che si presenterà agli occhi del visitatore, infatti, sarà un panorama che di norma è privilegio delle sole creature alate: uccelli ed angeli. Giunti nella zona d arrivo del paese di fronte, gli "angeli" torneranno con i piedi per terra e, liberati dall imbracatura potranno raggiungere il centro del paese prima e la partenza dell altra linea poi, grazie ad una navetta. E a quel punto il sogno ricomincerà sospesi tra cielo e terra. L ebrezza del volo si potrà provare su due linee differenti il cui dislivello è rispettivamente di 118 e 130 mt. La prima, detta di San Martino che parte da Pietrapertosa (quota di partenza 1020 mt) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 mt) dopo aver percorso 1415 mt raggiungendo una velocità massima di 110 Km/h. La linea peschiere, invece, permetterà di lanciarsi da Castelmezzano (quota di partenza 1019 mt) e arrivare a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 mt) toccando i 120 Km/h su una distanza di 1452 metri!
ITINERARI La passeggiata letteraria La fruizione del paesaggio e del percorso tematizzato in compagnia di frammenti narrativi tratti da Vito ballava con le streghe ; Il percorso visionario La scoperta di un itinerario articolato in 7 installazioni artistiche che riprendono l immaginario popolare condiviso; L itinerario paesaggistico Teso a scoprire le peculiarità del paesaggio naturale lungo un percorso articolato su aree di sosta posizionate negli intervalli tra le diverse tappe.
COSA VEDERE Percorrendo la strada principale del paese, partendo dal palazzo del Municipio, si raggiungono i ruderi del castello, di probabile epoca normanna anche se le notizie sulle origini sono poche ed incerte, oggi sono ancora visibili una parte del muro di cinta, resti di mura rialzati sulla roccia, una cisterna per la raccolta delle acque meteoritiche, e la lunga e ripida scalinata scavata nella roccia che porta ad un probabile posto di vedetta, da dove era possibile sorvegliare la sottostante vallata del fiume Basento. Non meno notabili sono i palazzi di questo piccolo centro. A cominciare dal Palazzo Ducale appartenuto ai De Lerma, ultimi signori di Castelmezzano, che si trova nelle vicinanze del castello dove aveva dimora la guarnigione del duca. Il palazzo, databile al XVIII secolo, presenta sulla facciata principale un maestoso portale con grosse bugne sovrastato da un grande loggiato. Palazzo Coiro, situato alle spalle della chiesa madre e costruito nel XIX secolo, presenta vari balconi sorretti da mensole e ringhiere in ferro battuto di pregevole fattura, la facciata che si apre sulla strada principale presenta un bel portale in pietra locale. Fuori dal paese, sentieri, scalinate e ponticelli in pietra permettono di raggiungere la vallata del Caperrino, caratterizzata dalla presenza di resti di antichi mulini costruiti a secco i cui tetti sono realizzati con lastre di pietra locale dette chiang nel dialetto locale. Dalla vallata attraversando un ponte in pietra ad arcata unica, forse di epoca romana, è possibile risalire e raggiungere la vicina Pietrapertosa.
CONSIGLI SU DOVE MANGIARE Trattoria la Vecchio Scarpone La trattoria al vecchio scarpone è ottima. I proprietari sono disponibili e accoglienti. La qualità del cibo è ottima e abbondante tutta con prodotti locali. Antipasto ricchissimo con salumi e formaggi fatti in casa, di grande qualità primi e secondi. Al Becco della Civetta Il pranzo al becco della civetta offre grande qualità. I clienti possono banchettare con specialità lucane buonissime e ottima qualità- prezzo. Da provare. Trattoria da Spadino Piccola trattoria, con un servizio molto buono. Il servizio è veloce e cordiale. Ottimo l 'antipasto della casa, abbondante e vario,con salumi, formaggi, peperoni "cruschi" e peperoni arrostiti, fagioli, frittatine. Provate i cavatelli con peperoni "cruschi" e ricotta salata.
LA CUCCIA DI CASTELMEZZANO Ingredienti: - 500 gr di grano - 200 gr di gherigli di noci - 70 gr. di cioccolato fondente - 1 melograno - 100 gr di zucchero semolato - vincotto q.b. Cuocere il grano lasciandolo al dente in abbondante acqua non salata, scolarlo, rimetterlo sul fuoco aggiungendo il cioccolato a pezzetti, lo zucchero e le noci. Mescolare e aggiungere un poco per volta il vincotto, fino a chè il grano non risulta ben inzuppato. Terminare la cottura dopo qualche minuto, continuare a mescolare ancora per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Far raffreddare bene. Solo al momento di servire, unire i chicchi di melograno.
Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare. -Anonimo
pubblicato nel giugno2016 Hai davvero bisogno di stampare questa guida? Scaricala sullo smartphone o sul tablet! Rispetta l ambiente!
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