%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*"



Documenti analoghi
CAPITOLO 2 - NORMATIVA GENERALE DI RIFERIMENTO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 29 novembre 2004, n

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

PROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

Anno XLIV - N.16 Speciale ( ) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Pag. 1. Speciale n. 16 del 6 Febbraio 2013 Ambiente

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DGR 399 DD LA GIUNTA REGIONALE

COPTE DU CONTI //. VISTO il decreto legislativo 20 dicembre 2009, n.198, concernente l'attuazione dell'articolo 4 della legge 4

Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 Norme in materia ambientale e s.m.i., come modificato e integrato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTU E DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 11 febbraio 2013, n. 194

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

ATTO DI GIUNTA PROVINCIALE N. 194 DEL 30/04/2010 DIPARTIMENTO II - GOVERNANCE PROGETTI E FINANZA SETTORE III ISTRUZIONE FORMAZIONE LAVORO

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 8 DELIBERAZIONE 16 febbraio 2015, n. 130

DECRETO N Del 07/07/2015

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

BOLLETTINO UFFICIALE

Il Direttore Generale. VISTO lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 5/15 del

PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO

AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana

LA MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE: METODOLOGIA

apparecchi e dei PCB in esso contenuti in attuazione del decreto legislativo 209/1999 e della direttiva 69/59/CE

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: Decreto non soggetto a controllo ai sensi della D.G.R. n. 548/ AD001170

Oggetto: corsi di formazione ed aggiornamento ai sensi del Decreto legislativo 494/96 e Decreto legislativo 528/99 per i coordinatori alla sicurezza.

SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/ Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

PROPOSTA DI Piano Regionale Gestione rifiuti

REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITA E TRASPARENZA RELATIVI ALL ORGANIZZAZIONE DELLA GE.SE.CO. ARZACHENA SRL

Autorità d Ambito Territoriale Ottimale LAGUNA DI VENEZIA

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 466 DEL

"!2 2)10$03%404$ +#-+5 " 5" +"5! 7//!". *"/# ""#+!#2

14ª Proposta (Dec. G.C. del 30 dicembre 2014 n. 104)

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL REGIONE LAZIO. Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon

Regolamento di contabilità

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS


DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

PARTE SECONDA. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 novembre 2014, n. 2472

Assessorato ai Trasporti a Fune Segreteria Regionale per le Infrastrutture Direzione Mobilità PIANO REGIONALE NEVE RAPPORTO AMBIENTALE.

SETTORE TRE D E T E R M I N A Z I O N E

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

Mappatura delle zone del territorio del Friuli Venezia Giulia con presenza di amianto L'attività di ARPA FVG

PREMESSO CHE: Autorità di bacino Alto Adriatico Comitato Istituzionale - delibera n. 4/ Pagina 2

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104

La Regione Autonoma FVG, rappresentata da e La Provincia di Pordenone, rappresentata da..

SMALTIMENTO DEI POLICLORODIFENILI E POLICLOROTRIFENILI (PCB)

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 11 ) Delibera N.337 del DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

PIEMONTE. D.G.R. n del 1/8/2005

DETERMINAZIONE. Estensore CAPRARI CARLO. Responsabile del procedimento CARLO CAPRARI. Responsabile dell' Area O. GUGLIELMINO

RISOLUZIONE N. 314/E QUESITO

Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del protocollo di Kyoto

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N DI REP. DEL 27/10/2011. REFRION SRL.

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE

LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE RICERCA, INNOVAZIONE E RISORSE UMANE ZANOBINI ALBERTO

Disegno di legge in materia ambientale collegato con la Legge di Stabilità.

DECRETO N. 424 DATA 12/02/2002

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6

Impianti RAEE: quali autorizzazioni e quali adempimenti? Edoardo Saronni NICA Srl

REGIONE UMBRIA REPUBBLICA ITALIANA DELLA. DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 13 luglio 2004, n. 395.

OGGETTO: Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica del Piano Provinciale per la gestione rifiuti urbani e speciali. Provvedimenti.

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 8 ) Proposta Di Deliberazione Al C.R. N.8 del

DIREZIONE. Dirigente: GIOVANNELLI STEFANO. Decreto N. 163 del Responsabile del procedimento:

Deliberazione del Direttore Generale. n. 161 del registro

DECRETO DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO TUTELA DA INQUINAMENTO ATMOSFERICO, ACUSTICO E AMBIENTALE 3 dicembre 2004, n. ALP E/28/203.

Regione Lazio. Atti del Consiglio Regionale. 30/01/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 9 Pag. 19 di 452

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

Relazione sullo stato, sul funzionamento e sugli esiti del processo di valutazione e misurazione delle performance nell anno 2014.

DETERMINAZIONE N. 788 del 10 ottobre 2014 PROT. N

su proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA

Per quanto concerne il punto 1:

RISOLUZIONE N. 253/E. Roma, 19 giugno Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

DECRETO DEL DIRETTORE DEL SERVIZIO TUTELA DA INQUIDAMENTO ATMOSFERICO, ACUSTICO E AMBIENTALE 29 dicembre 2005, n. ALP 10/3215-E/28/203.

Determina Personale Organizzazione/ del 12/12/2014

Transcript:

%FMJCFSBOm &TUSBUUPEFMQSPDFTTPWFSCBMFEFMMBTFEVUBEFM HFOOBJP PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*" %FCPSB4&33"$$)*"/* 4FSHJP#0-;0/&--0 1SFTJEFOUF 7JDF1SFTJEFOUF -PSFEBOB1"/"3*5* BTTFOUF 1BPMP1"/0/5*/ 'SBODFTDP1&30/*.BSJBHSB[JB4"/5030 $SJTUJBOP4)"63-* BTTFOUF.BSJB4BOESB5&-&4$" (JBOOJ5033&/5* 4BSB7*50 %BOJFMF#&356;;* 4FHSFUBSJPHFOFSBMF *OSJGFSJNFOUPBMMPHHFUUPMB(JVOUB3FHJPOBMFIBEJTDVTTPFEFMJCFSBUPRVBOUPTFHVF

Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale); Vista la legge regionale 7 settembre 1987, n. 30 (Norme regionali relative allo smaltimento dei rifiuti) che definisce le competenze della Regione e delle Province rispettivamente per quanto concerne la predisposizione e l approvazione del Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti e la predisposizione e l adozione dei programmi provinciali di attuazione del Piano regionale; Visto l articolo 52, punto 1, lettera a), dell Allegato 1, alla deliberazione della Giunta regionale 13 settembre 2013, n. 1612 recante Articolazione e declaratoria delle funzioni delle strutture organizzative direzionali della Presidenza della Regione, delle Direzioni centrali e degli Enti regionali, il quale prevede che il Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati attende alla pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti e alla definizione di indirizzi e criteri; Visto il decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 209 (Attuazione della direttiva 96/59/CE relativa allo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili) che, all articolo 4, prevede che le Regioni adottano e trasmettono al Ministero dell'ambiente un programma per la decontaminazione e lo smaltimento degli apparecchi soggetti ad inventario e dei PCB in essi contenuti, nonché un programma per la raccolta ed il successivo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB per un volume inferiore o pari a 5 dm 3 ; Considerato che la Regione con Decreto del Presidente della Regione n. 0148/Pres. di data 27 maggio 2005 ha approvato il Programma per la decontaminazione e lo smaltimento degli apparecchi soggetti ad inventario e del PCB in essi contenuto e con Decreto del Presidente della Regione n. 0226/Pres. di data 30 giugno 2004 ha approvato il Piano regionale per la raccolta e lo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB non soggetti ad inventario ; Preso atto che i programmi relativi alla gestione degli apparecchi contenenti PCB non necessitano di aggiornamento in quanto gli obiettivi di cui al decreto legislativo 209/1999 prevedevano la dismissione entro il 2005 degli apparecchi non soggetti ad inventario ed entro il 2010 degli apparecchi soggetti ad inventario; Visto l articolo 199 del decreto legislativo 152/2006 che, nell assegnare alle Regioni la competenza nella predisposizione ed adozione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, ne stabilisce i contenuti; Considerato che il Piano regionale di gestione dei rifiuti deve contenere, tra l altro: un programma di prevenzione della produzione dei rifiuti; i criteri per l'individuazione, da parte delle Province, delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti nonché per l'individuazione dei luoghi o impianti adatti allo smaltimento dei rifiuti; tipo, quantità e fonte dei rifiuti prodotti all interno del territorio, suddivisi per ambito territoriale ottimale per quanto riguarda i rifiuti urbani; le prescrizioni in materia di prevenzione e gestione degli imballaggi e rifiuti di il programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica di cui all articolo 5 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36; i piani per la bonifica delle aree inquinate; disposizioni speciali per specifiche tipologie di rifiuto; politiche per i rifiuti che pongono problemi particolari di gestione; le misure da adottare per migliorare l efficacia ambientale delle diverse operazioni di gestione dei rifiuti; eventuali sistemi speciali per oli usati, rifiuti pericolosi o flussi di rifiuti disciplinati da una normativa comunitaria specifica; Ritenuto necessario definire puntualmente la struttura del Piano regionale di gestione dei rifiuti in base ai contenuti previsti dall articolo 199 del decreto legislativo 152/2006; Valutato che l articolazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti in documenti distinti rappresenta uno strumento più flessibile nella gestione dello specifico argomento nonché nell adeguamento del documento di pianificazione a mutate esigenze operative o di variazioni della normativa vigente; Preso atto che il Piano regionale di gestione dei rifiuti debba, quindi, essere articolato nei

seguenti documenti: Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti; Criteri localizzativi degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti; Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani; Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali; Programma regionale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica; Piani per la bonifica delle aree inquinate; Ritenuto che, tenuto conto delle esigenze del territorio regionale, il suddetto Piano debba essere integrato da appositi documenti che concorrano all ottimizzazione della gestione dei rifiuti in regione prevedendo disposizioni specifiche, quali: Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti sanitari; Metodo per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani nella regione Friuli Venezia Giulia; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti spiaggiati e da spazzamento stradale; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione; Linee guida regionali per la realizzazione e la gestione dei centri di riuso; Schema di Regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati; Vista la deliberazione n. 2630 del 29 dicembre 2015, avente ad oggetto Linee di indirizzo per la programmazione 2016-2018 dell'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia, con la quale, tra l altro, nell ambito dell azione strategica Implementazione del quadro conoscitivo sul rischio igienico sanitario da inquinamento ambientale è stato previsto l Aggiornamento della mappatura dell amianto in regione ; Ritenuto conseguentemente opportuno implementare i documenti che concorrono all ottimizzazione della gestione dei rifiuti in regione prevedendo disposizioni specifiche in materia di gestione dell amianto, inserendo uno specifico documento avente ad oggetto Programma per la gestione dell Amianto ; Dato atto che l elenco dei documenti che concorrano all ottimizzazione della gestione dei rifiuti in regione prevedendo disposizioni specifiche possa, all occorrenza, essere integrato da ulteriori documenti che concorrano all ottimizzazione della gestione dei rifiuti in regione, prevedendo disposizioni specifiche in base alle esigenze del territorio regionale; Preso atto che alla data odierna sono stati approvati: Piano regionale di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, con decreto del Presidente della Regione n. 0274/Pres. di data 12 agosto 2005; Piano regionale di gestione dei rifiuti sezione rifiuti speciali non pericolosi, speciali pericolosi ed urbani pericolosi, con decreto del Presidente della Regione n. 0357/Pres. di data 20 novembre 2006; Programma regionale per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica, con decreto del Presidente della Regione n. 0356/Pres. di data 20 novembre 2006; Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani con decreto del Presidente della Regione n. 0278/Pres di data 31 dicembre 2012; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti sanitari, con decreto del Presidente della Regione n. 0185/Pres del 30 settembre 2013; Metodo regionale di calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, con decreto del Presidente della Regione n. 0186/Pres del 30 settembre 2013; Schema di regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati, con decreto del Presidente della Regione n. 0146/Pres del 15 luglio 2014; Linee guida regionali per la realizzazione e la gestione dei centri di riuso, con delibera di Giunta regionale n. 1481 del 22 luglio 2015; Considerato che il documento relativo ai Criteri localizzativi regionali degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti e il documento Programma regionale di prevenzione della

produzione dei rifiuti sono di riferimento per tutti i piani e programmi di settore in quanto contengono indicazioni valide per tutte le tipologie di rifiuti ed i relativi impianti di trattamento; Preso atto che, con delibera di giunta regionale n. 1988 di data 9 ottobre 2015, è stato avviato il procedimento di valutazione ambientale strategica del documento relativo ai Criteri localizzativi regionali degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti ; Preso atto che, con nota prot. AMB-GEN-2015-0031220 di data 2 dicembre 2015, il Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati ha trasmesso al Servizio Valutazioni ambientali il Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti per la verifica di assoggettabilità alla procedura di valutazione ambientale strategica; Preso atto che, con nota pec n. 33459 di data 29 dicembre 2015, il Servizio Valutazioni Ambientali, visti i contenuti del Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti, concorda che non sussistono i presupposti di cui all articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 152/2006, ritenendo che il Programma non debba essere assoggettato a valutazione ambientale strategica; Considerato che l articolo 199 del decreto legislativo 152/2006 impone l obbligo alle Regioni di aggiornare il Piano regionale di gestione dei rifiuti almeno ogni sei anni; Valutata la necessità di definire una priorità nella redazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti e di programmare le attività di redazione del Piano medesimo; Ritenuto, per quanto sopra, e tenuto conto dei documenti già adottati, di procedere all adozione dei documenti facenti parte del Piano regionale dei rifiuti secondo l ordine di priorità di seguito indicato: Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti; Criteri localizzativi degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti; Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali Programma regionale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica; Piani per la bonifica delle aree inquinate; Programma per la gestione dell amianto; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti spiaggiati e da spazzamento stradale; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione; Visto il regolamento di organizzazione dell Amministrazione regionale e degli enti regionali, emanato con decreto del Presidente della Regione 27 agosto 2004, n. 277; Su proposta dell Assessore regionale all'ambiente ed energia; La Giunta regionale all unanimità Delibera 1. Il Piano regionale di gestione dei rifiuti di cui all articolo 199 del decreto legislativo 152/2006, è così articolato: Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti; Criteri localizzativi degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti; Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani; Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali; Programma regionale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica; Piani per la bonifica delle aree inquinate; Programma per la gestione dell amianto; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti sanitari; Metodo per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani nella regione Friuli Venezia Giulia; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti spiaggiati e da spazzamento stradale;

Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione; Linee guida regionali per la realizzazione e la gestione dei centri di riuso; Schema di Regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani e assimilati. 2. Tenuto conto dei documenti già approvati, al fine dell adozione degli ulteriori documenti facenti parte del Piano regionale di gestione dei rifiuti si stabilisce di procedere secondo l ordine di priorità di seguito indicato: Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti; Criteri localizzativi degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti; Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali Programma regionale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di Programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica; Piani per la bonifica delle aree inquinate; Programma per la gestione dell amianto; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti spiaggiati e da spazzamento stradale; Linee guida regionali per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizione. 3. L elenco di cui al punto 1 potrà, in ogni caso, all occorrenza e in base alle esigenze del territorio regionale, essere integrato da appositi documenti che concorrano all ottimizzazione della gestione dei rifiuti in regione prevedendo disposizioni specifiche. IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE