PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 15,12 kwp LOCALI ACCESSORI CORPO EX DISCARICA ED ISOLA ECOLOGICA



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Comune di Mazzano Provincia di Brescia PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 15,12 kwp LOCALI ACCESSORI CORPO EX DISCARICA ED ISOLA ECOLOGICA Gennaio 2011

Pag. 2 di 40 PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 15,12 kwp DENOMINAZIONE MAZZANO I POTENZA NOMINALE 15,12 kwp POD IT012E91266713 TIPO DI INSTALLAZIONE Integrato UTILIZZO DELL ENERGIA PRODOTTA Scambio sul posto SOGGETTO RESPONSABILE UBICAZIONE Arch. Bruna Morari Responsabile Area Lavori Pubblici Comune di Mazzano viale Della Resistenza, 20 25080 Mazzano (BS) Discarica di Mazzano viale Giacomo Matteotti, 125 25080 Mazzano (BS) Il Progettista Arch Bruna Morari Responsabile Area Lavori Pubblici Comune di Mazzano viale Della Resistenza, 20 25080 Mazzano (BS)

Pag. 3 di 40 INDICE 1 PREMESSA 1.1 SCOPO 1.2 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA E BENEFICI AMBIENTALI 1.3 NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO 1.4 LIMITI DI COMPETENZE 2 CRITERI E SCELTE PROGETTUALI; 2.1 CRITERI DI SCELTA IMPIANTISTICA 2.2 CRITERI DI PROGETTO 3 DIMENSIONAMENTO DEL GENERATORE FOTOVOLTAICO 3.1 MODULI FOTOVOLTAICI E CAMPO FOTOVOLTAICO; 3.2 QUADRO ELETTRICI 3.2.1 QUADRO DI CAMPO 3.2.2 QUADRO AC 3.3 CONVERTITORE STATICO CC/CA 3.4 MISURE DI PROTEZIONE SUL COLLEGAMENTO ALLA RETE ELETTRICA 3.5 CAVI ELETTRICI E CABLAGGI 3.6 SGANCIO DI EMERGENZA 3.7 STRUTTURA D APPOGGIO DEI MODULI 4 CALCOLO ENERGIA PRODUCIBILE IN UN ANNO 5 SISTEMA ELETTRICO 5.1 PROTEZIONI DALLE SOVRACORRENTI 5.2 PROTEZIONI CONTRO I CONTATTI INDIRETTI 5.3 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI 6 IMPIANTO DI MESSA A TERRA 7 PROTEZIONE DA SOVRATENSIONE 8 MISURA DELL ENERGIA 9 VERIFICA E COLLAUDO DELL IMPIANTO 10 MANUTENZIONE IMPIANTO 11 DOCUMENTAZIONE 12 SCHEDA TECNICA RIASSUNTIVA DELL IMPIANTO ALLEGATI: A - Schema unifilare impianto fotovoltaico B - Disposizione planimetrica moduli FV

Pag. 4 di 40 1 PREMESSA 1.1 SCOPO Il documento ha lo scopo di definire le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative per la costruzione di un impianto, per la produzione di energia elettrica, di tipo fotovoltaico, della potenza nominale pari a 15,12 kwp. La relazione progettuale, predisposta in ottemperanza anche a quanto previsto nella guida CEI 82-25, descrive i criteri utilizzati per le scelte progettuali, le caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti, la sicurezza, la funzionalità e l economia di gestione. I criteri utilizzati per le scelte progettuali sono di seguito elencati : massimizzazione della captazione della radiazione solare, mediante posizionamento ottimale dei moduli e limitazione degli ombreggiamenti sistematici; scelta dei componenti e della configurazione impiantistica migliore, in modo da massimizzare l efficienza dell impianto fotovoltaico; configurazione impiantistica tale da garantire il corretto funzionamento dell impianto fotovoltaico nelle diverse condizioni di potenza generata e nelle varie modalità previste dal gruppo di condizionamento e controllo della potenza (accensione, spegnimento, mancanza rete del distributore, ecc.). L impianto sarà del tipo grid-connected e l energia elettrica prodotta sarà riversata in rete con allaccio alla rete BT di A2A in Trifase con tensione di 400. L impianto usufruirà del meccanismo di Scambio sul posto. 1.2 FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA E BENEFICI AMBIENTALI Gli impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica rappresentano una fonte integrativa poiché forniscono un contributo, di entità diversa a seconda delle dimensioni dell impianto, al bilancio elettrico globale dell edificio nel quale sono installati. L inserimento dei moduli fotovoltaici nei tetti e nelle facciate risponde alla natura distribuita della fonte solare e presenta diversi vantaggi: l energia prodotta in prossimità dell utilizzazione ha un valore maggiore di quello fornita dalle centrali tradizionali, in quanto vengono evitate le perdite di trasporto; la produzione di energia elettrica nelle ore di insolazione permette di ridurre la domanda alla rete durante il giorno, proprio quando si verifica la maggiore richiesta; il costo di installazione del fotovoltaico rappresenta un costo evitato che va a diminuire il costo globale dell edificio, se si considera che a volte i moduli sono elementi costruttivi, che quindi vanno a sostituire tegole o vetri delle facciate. Dal punto di vista ambientale la tecnologia fotovoltaica consente: la produzione di energia elettrica senza alcuna emissione di sostanze inquinanti; il risparmio di combustibile fossile; nessun inquinamento acustico; soluzioni di progettazione del sistema compatibili con le esigenze di tutela architettonica o ambientale;

Pag. 5 di 40 il possibile utilizzo per l installazione degli impianti di superfici marginali. Dal punto di vista ambientale si ricorda che ogni kwh prodotto con fonte fotovoltaica consente di evitare l emissione nell atmosfera: Emissiono evitate in atmosfera di CO2 NOX Polveri Emissioni specifiche in atmosfera [kg/anno] 9171,05. 5,35. 0,36. 1.3 NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Leggi e Decreti Legge 1 marzo 1968, n. 186 Disposizioni concernent i la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici Legge 18 ottobre 1977, n. 791 Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità europee (73/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione bassa tensione D.M. 16 gennaio 1996 Norme tecniche relativa ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi Circolare 4 luglio 1996 Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche relativa ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi di cui al decreto ministeriale 16 gennaio 1996 D.L. 12 novembre 1996, n. 615 Attuazione della direttiva 89/336/CEE del Consiglio del 3 maggio 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica, modificata e integrata dalla direttiva 92/31/CEE del Consiglio del 28 aprile 1992, dalla direttiva 93/68/CEE del Consiglio del 22 luglio 1993 e dalla direttiva 93/97/CEE del Consiglio del 29 ottobre 1993 D.L. 16 marzo 1999, n. 79 Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell energia elettrica Legge 13 maggio 1999, n. 133 Disposizioni in materia di perequazione, razionalizzazione e federalismo fiscale [in particolare art. 10 comma 7: l esercizio di impianti da fonti rinnovabili di potenza non superiore a 20 kwp, anche collegati alla Rete, non è soggetto agli obblighi della denuncia di officina elettrica per il rilascio della licenza di esercizio e che l energia consumata, sia autoprodotta che ricevuta in conto scambio, non è sottoposta all imposta erariale e alle relative addizionali]

Pag. 6 di 40 D.M. 11 novembre 1999 D.L. 29 dicembre 2003, n. 387 Legge 23 agosto 2004, n. 239 D.M. 19 febbario 2007 Direttive per l attuazione delle norme in materia di energia elettrica da fonti rinnovabili di cui ai commi 1, 2 e 3 dell articolo 11 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità Riordino del settore energetico, nonché delega al governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare D.Lgs. 9 aprile 2008 n 81 D.M. 22-1-2008 n. 37 Deliberazioni AEEG Testo unico sulla salut e e sicurezza sul lavoro come modificato dalla Legge 7 luglio 2009 n 88 e dal D.Lgs 3 agosto 2009 n 106 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. Delibera n. 224/00 Delibera n. 34/05 Delibera n. 49/05 Delibera n. 165/05 Delibera n. 28/06 Delibera n. 40/06 Delibera n. 88/07 Disciplina delle condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici con potenza nominale non superiore a 20 kw Modalità e condizioni economiche per il ritiro dell energia elettrica di cui all articolo 13, commi 3 e 4, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n.387, e al comma 41 della legge 23 agosto 2004, n. 239 Modificazione ed integrazione alla deliberazione dell Autorità per Energia Elettrica e il Gas 23 febbraio 2005, n. 34/05 Modificazione e integrazione alla deliberazione dell Autorità per Energia Elettrica e il Gas 23 febbraio 2005, n. 34/05 e approvazione di un nuovo schema di convenzione allegato alla medesima deliberazione Condizioni tecnico-economiche del servizio di scambio sul posto dell energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza nominale non superiore a 20 kw, ai sensi dell articolo 6 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387. Modificazione e integrazione alla deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 14 settembre 2005, n. 188/05, in materia di modalità per l erogazione delle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici Disposizioni in materia di misura dell energia elettrica prodotta da impianti di generazione

Pag. 7 di 40 Delibera n. 89/07 Delibera n. 90/07 Delibera ARG/elt 179/08 Delibera ARG/elt 99/08: Condizioni tecnico economiche per la connessione di impianti di produzione di energia elettrica alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi a tensione nominale minore o uguale ad 1 kv Attuazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 19 febbraio 2007, ai fini dell incentivazione della produzione di energia elettrica mediante impianti fotovoltaici Modifiche e integrazioni alle deliberazioni dell'autorità per l'energia elettrica e il gas ARG/elt 99/08 e n. 281/05 in materia di condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione di energia elettrica Testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione di energia elettrica (Testo integrato delle connessioni attive TICA. Norme Criteri di progetto e documentazione CEI 0-2 CEI 0-3 CEI EN 60445: Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici Guida per la compilazione della documentazione per L.46/90 Principi base e di sicurezza per l'interfaccia uomo-macchina, marcatura e identificazione Identificazione dei morsetti degli apparecchi e delle estremità di conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico Sicurezza elettrica CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua CEI 64-12 Guida per l esecuzione dell impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario CEI 64-14 Guida alla verifica degli impianti elettrici utilizzatori CEI EN 60529 (70-1) Gradi di protezione degli involucri (codice IP) Parte fotovoltaica CEI EN 61173 (82-4) Protezione contro le sovratensioni dei sistemi fotovoltaici (FV) per la produzione di energia Guida

Pag. 8 di 40 CEI EN 61215 (82-8) Moduli fotovoltaici in silicio cristallino per applicazioni terrestri Qualifica del progetto e omologazione del tipo CEI EN 61277 (82-17) Sistemi fotovoltaici (FV) di uso terrestre per la generazione di energia elettrica Generalità e guida CEI EN 61727 (82-9) Sistemi fotovoltaici (FV) - Caratteristiche dell interfaccia di raccordo alla Rete CEI EN 61829 (82-16) Schiere di moduli fotovoltaici (FV) in silicio cristallino Misura sul campo delle caratteristiche I-V CEI EN 50380 (82-22) Foglio informativo e dati di targa per moduli fotovoltaici Quadri elettrici CEI EN 60439-1 (17-13/1) CEI EN 60439-3 (17-13/3) CEI 23-51 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso Quadri di distribuzione ASD Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare Rete elettrica del distributore e allacciamento degli impianti CEI 11-20 CEI 11-20, V1 CEI EN 50160 CEI 0-16 Guida CEI 82-25 Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati alla rete di I e II categoria Impianti di produzione di energia elettrica e gruppi di continuità collegati alla rete di I e II categoria Variante Caratteristica della tensione fornita dalle reti pubbliche di distribuzione dell energia elettrica (2003-03) Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT e MT delle imprese distributrici di energia elettrica. Realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di MT e BT Cavi, cavidotti e accessori CEI 20-19/1 CEI 20-13 Cavi con isolamento reticolato con tensione nominale non superiore a 450/750 V Parte 1: Prescrizioni generali Cavi con isolamento estruso in gomma

Pag. 9 di 40 CEI 20-19 CEI 20-20 CEI 20-40 CEI 20-67 CEI EN 50086-1 Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750V Cavi con isolamento termoplastico con tensione nominale non superiore a 450/750 V Guida per l uso di cavi a bassa tensione Guida per l uso dei cavi 0,6/1 kv Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche Conversione della potenza CEI 22-2 CEI EN 60146 Convertitori elettronici di potenza per applicazioni industriali e di trazione Convertitori a semiconduttori Prescrizioni generali e convertitori commutati dalla linea Scariche atmosferiche e sovratensioni CEI 81-1 CEI 81-3 CEI 81-4 CEI 81-8 Protezione delle strutture contro i fulmini Valori medi del numero di fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato nei comuni d Italia, in ordine alfabetico Protezione delle strutture contro i fulmini Valutazione del rischio dovuto al fulmine Guida d applicazione all utilizzo di limitatori di sovratensioni sugli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione Dispositivi di potenza CEI EN 60898-1 (23-3/1) Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari Parte 1: Interruttori automatici per funzionamento in corrente alternata CEI EN 60947-4-1 (17-50) Apparecchiature di bassa tensione Parte 4-1: Contattori ed avviatori Contattori e avviatori elettromeccanici Energia solare UNI 8477 Energia solare Calcolo degli apporti per applicazioni in edilizia Valutazione dell energia raggiante ricevuta UNI EN ISO 9488 Energia solare - Vocabolario UNI 10349 Riscaldamento e raffrescamento degli edifici Dati climatici

Pag. 10 di 40 L elenco normativo riportato non è esaustivo per cui eventuali leggi o norme applicabili, anche se non citate, saranno comunque applicate. Le opere ed installazioni saranno eseguite a regola d arte in conformità alle norme applicabili CEI, IEC, UNI, ISO vigenti, anche se non espressamente richiamate. 1.4 LIMITI DI COMPETENZE Le competenze hanno origine dal punto di produzione dell energia elettrica (pannelli fotovoltaici) e terminano al punto di parallelo con la rete esistente. Sono esclusi dalle competenze, gli impianti elettrici, gli equipaggiamenti elettrici ed elettronici di macchine che non fanno parte dell impianto fotovoltaico in costruzione. L impianto elettrico è stato progettato assumendo che l impianto elettrico installato nei locali, con le diverse destinazioni d uso, siano stati realizzati, in tutte le loro parti, in conformità con le vigenti disposizioni legislative antincendio. I criteri di progetto utilizzati per il dimensionamento dell impianto di messa a terra e del nuovo impianto elettrico fotovoltaico tengono conto del fatto che l impianto elettrico, attualmente a servizio delle utenze dell edificio, è stato realizzato precedentemente a regola d arte. Il progetto elettrico dell impianto fotovoltaico è stato realizzato in conformità alla norma CEI 0-2. Il calcolo della struttura di sostegno dei moduli fotovoltaici e la verifica statica della copertura dell immobile dovrà essere eseguita da professionista abilitato prima della costruzione dell impianto stesso. 2 CRITERI E SCELTE PROGETTUALI 2.1 CRITERI DI SCELTA IMPIANTISTICA Le scelte impiantistiche sono state guidate dai seguenti criteri: massimizzazione dello spazio disponibile: scelta ottimale della disposizione dei moduli in base alla geometria della superficie da utilizzare; facilitazione della manutenzione mediante la suddivisione e disposizione ottimale dei moduli; massimizzazione del rendimento dell impianto e della sua producibilità: scelta della migliore inclinazione dei moduli e della loro posizione rispetto al sud; utilizzo dei criteri baricentrici per la distribuzione delle linee e il posizionamento dei quadri elettrici; elevato grado di selettività delle protezioni; minimizzazione delle fonti di ombreggiamento. 2.2 CRITERI DI PROGETTO I criteri progettuali, si elencano di seguito: utilizzo di moduli fotovoltaici e inverter ad alta efficienza e ad alta affidabilità; utilizzo di cavi resistenti all uso in esterno e di vita comparabile a quella della durata dell impianto;

Pag. 11 di 40 utilizzo di apparecchiature da quadro, e componenti in generale, di caratteristiche durature nelle condizioni ambientali previste; utilizzo di strutture metalliche di acciaio di caratteristiche che consentano una durata nel tempo confrontabile con la vita dell impianto; considerazione dei parametri ambientali nella messa a punto degli involucri dei quadri all esterno e nella scelta dell idoneo grado di protezione degli inverter; rispetto della norma CEI 0-16 e della Guida CEI 82-25 Realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di MT e BT nella progettazione dell impianto.

Pag. 12 di 40 3 DIMENSIONAMENTO DEL GENERATORE FOTOVOLTAICO L impianto viene progettato per avere: una potenza lato corrente continua superiore all' 85% della generatore fotovoltaico, riferita alle particolari condizioni di irraggiamento; una potenza attiva, lato corrente alternata, superiore al 90% della potenza lato corrente continua (efficienza del gruppo di conversione); e, pertanto, una potenza attiva, lato corrente alternata, superiore al 75% della potenza nominale dell impianto fotovoltaico, riferita alle particolari condizioni di irraggiamento. La potenza nominale erogata verso la rete elettrica è funzione delle perdite del sistema dovuto al discostarsi dalla condizioni standard ed alle perdite per la trasformazione della corrente da continua ad alternata: perdite per scostamento dalla condizioni di targa (temperatura); perdite per riflessione; perdite per mismatching tra moduli e stringhe; perdite in corrente continua; perdite sul sistema di conversione cc/ca; perdite per polluzione dei moduli Per il dimensionamento degli inverter si terrà conto del maggior carico possibile e la potenza sarà superiore a: P inverter P mod x N mod_stringa x N stringhe Dove: P inverter = potenza cc max P mod = potenza di picco moduli FV N mod_stringa = numero di moduli per stringa N stringhe = numero di stringhe per inverter L inverter è scelto in base alle seguenti caratteristiche elettriche: 1) la minima tensione a vuoto, di ogni singola stringa, non supererà la massima tensione di ingresso tollerata dell inverter: V C0 inverter V C0_mod x N mod_stringa dove: V C0inverter = max tensione in ingresso ammessa dall inverter V C0_mod = tensione moduli a circuito aperto a -10 C N mod_stringa = numero di moduli per stringa 2) la corrente massima di ogni stringa non supererà la massima corrente di ingresso ammessa dall inverter: I inverter I mpp dove: I inverter = corrente max in ingresso ammessa dall inverrter

Pag. 13 di 40 I mpp = corrente max di stringa 3) la minima tensione del generatore FV non sarà inferiore alla minima tensione di funzionamento dell MPPT dell inverter: V m (Tmax) > VMPPT min dove: V m (Tmax) = tensione di stringa a potenza di picco con temperatura di 70 C; VMPPT min = valore minimo della finestra di tensione utile per la ricerca del punto di massima potenza 4) la massima tensione del generatore FV non supererà la massima tensione di funzionamento dell MPPT dell inverter: V m (Tmin) < VMPPT max dove: V m (Tmin) = tensione di stringa a potenza di picco con temperatura di -10 C; VMPPT max = valore massimo della finestra di tensione utile per la ricerca del punto di massima potenza Di seguito vengono riportate le caratteristiche del generatore fotovoltaico e dei suoi componenti principali (stringhe e moduli). Potenza nominale Caratteristiche elettriche del Generatore fotovoltaico 15,12 kwp Numero moduli fotovoltaici 252 Superficie captante 302,4 m² Numero di stringhe 36 Tilt, Azimuth 16, 63 Tensione massima @STC (Voc) Tensione alla massima potenza @STC (Vm) Corrente di corto circuito @STC (Isc) Corrente alla massima potenza @STC (Im) 549,5 V 419,3 V 14,52 A 11,64 A Caratteristiche elettriche delle stringhe Numero moduli fotovoltaici in serie 7 Potenza nominale Tensione a circuito aperto (Voc) Corrente di corto circuito (Isc) Corrente alla massima potenza (Im) 0,42 kw 549,5 V 1,21 A 0,97 A

Pag. 14 di 40 3.1 MODULI FOTOVOLTAICI I Moduli fotovoltaici di tipo a-si:h tandem devono essere provati e verificati in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025 da laboratori accreditati per le specifiche prove. Tali laboratori dovranno essere accreditati EAA (European Accreditation Agreement) o dovranno aver stabilito accordi di mutuo riconoscimento. Dovranno quindi essere forniti di certificazione IEC rilasciata da un laboratorio accreditato che ne dichiara la conformità alla norme stesse. I moduli fotovoltaici devono avere classe di isolamento II e tale parametro deve essere riportato nella targhette di ciascuno modulo fotovoltaico installato. Ogni modulo fotovoltaico deve riportare una targhetta-dati posta direttamente sul modulo che deve riportare dei dati tecnici stabiliti dalla norma CEI EN 50380. Tale norma stabilisce che nei fogli dati dei moduli devono essere riportate le principali caratteristiche dei moduli fotovoltaici. I moduli devono essere marcati CE. Per poter apporre la marcatura sui moduli è necessario che questi rispondano ai requisiti essenziali delle Direttive applicabili. I moduli devono avere una tolleranza massima sulla potenza del +-3%, in condizioni di prova standard. Dati costruttivi dei moduli Produttore Modello Tecnologia Potenza nominale QS SOLAR o similare madi identiche caratteristiche tecniche QS 60 o similare ma di identiche caratteristiche tecniche a-si:h tandem 60 W Tolleranza 5% Tensione a circuito aperto (Voc) Tensione alla massima potenza (Vm) Corrente di corto circuito (Isc) Corrente alla massima potenza (Im) 78,5 V 59,9 V 1,21 A 0,97 A Superficie 1,2 m² Efficienza 5% Certificazioni Le caratteristiche specifiche dei moduli FV che dovranno essere impiegati sono riportati nell Allegato B.

Pag. 15 di 40 Garanzia dei moduli I moduli sono la parte più costosa dell impianto di generazione, pertanto un aspetto molto importante riguarda la garanzia offerta dai costruttori di moduli. Il fornitore dovrà fornire un certificato di garanzia che comprenda la garanzia di prodotto e la garanzia di prestazioni. In esso il costruttore garantisce che i propri prodotti ottemperano alle relative specifiche tecniche e normative sulla qualità e che gli stessi sono di nuova fabbricazione. Per garantire un adeguata vita utile dell impianto di generazione il costruttore deve garantire la qualità e le prestazioni dei moduli fotovoltaici di sua produzione, secondo le seguenti modalità e condizioni: 1) garanzia di prodotto: riguardante la garanzia contro i difetti di fabbricazione e di materiale; questa deve garantire almeno 2 anni, decorrenti dalla data di fornitura dei moduli fotovoltaici, e deve garantire contro eventuali difetti di materiali o di fabbricazione che possano impedirne il regolare funzionamento a condizioni corrette di uso, installazione e manutenzione; 2) garanzia di prestazione: riguardante il decadimento delle prestazioni dei moduli; il costruttore deve garantire che la potenza erogata dal modulo, misurata alle condizioni standard, non sarà inferiore al 90% della potenza minima del modulo (indicata dal costruttore all atto dell acquisto nel foglio dati del modulo stesso) per almeno 10 anni e non inferiore all 80% per almeno 20 anni. Al fine della verifica del periodo di validità della garanzia, è opportuno che l anno di fabbricazione dei moduli sia documentato. Al riguardo la norma CEI EN 50380 prescrive che il numero di serie e il nome del costruttore siano apposti in modo indelebile e visibile sul modulo. 3.2 QUADRI ELETTRICI I quadri, nel loro complesso, e nei singoli componenti, saranno costruiti e collaudati in accordo con le norme e raccomandazioni CEI EN. I singoli componenti utilizzati saranno conformi alle norme di riferimento specifiche. Tutti i componenti in materiale plastico dovranno rispondere ai requisiti di autoestinguibilità in conformità alle norme IEC 695.2.1. Il costruttore del quadro dovrà rilasciare idonea dichiarazione di conformità alle norme applicabili. I quadri dovranno avere sulla portella esterna una targa metallica riportante nome e numero del quadro, la Pmax, la Vmax, Imax, numero dello schema elettrico, anno di costruzione e fornitore. Dovranno avere grado di protezione almeno IP54 per i quadri in interno e IP65 per i quadri da installare all esterno. Nella costruzione dovrà essere posta particolare attenzione alla verifica delle dimensioni dei quadri elettrici in modo da garantire un temperatura interna al quadro elettrico non inferiore a -10 C e non superio re a 50 C. Tutti i componenti elettrici ed elettronici devono essere contraddistinti da targhette di identificazione, indelebili applicate sul componente e sulla base di supporto, conformi a quanto indicato dagli schemi. Dovrà essere previsto uno spazio pari al 30% dell'ingombro totale che consenta eventuali ampliamenti senza intervenire sulla struttura di base ed i relativi circuiti di potenza. I quadri dovranno essere chiusi su ogni lato e posteriormente. Le porte frontali saranno incernierate e

Pag. 16 di 40 corredate di chiusura a chiave. Tutte le apparecchiature saranno fissate su guide o su pannelli fissati su specifiche traverse di sostegno. Il conduttore di protezione dovrà essere adeguatamente fissato all interno del quadro per sopportare le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche dovute alle correnti di guasto. Dovrà inoltre essere facilmente accessibile per permettere ulteriori collegamenti e per verificare i serraggi. La sezione minima del conduttore di protezione sarà conforme a quanto prescritto dalla normativa vigente applicabile. I quadri elettrici conterranno le apparecchiature riportate sugli schemi elettrici allegati. I quadri dovranno inoltre essere provvisti di Dichiarazione di conformità CE. Le caratteristiche elettriche del quadro dovranno essere le seguenti: tenuta al cortocircuito superiore al valore di corrente nominale ammissibile di picco (Ipk) del quadro; all interno del quadro e sulla faccia interna delle porte, tutte le parti attive dei circuiti, apparecchiature, terminali e morsettiere comprese, indipendentemente dalla tensione di esercizio, devono essere protette con un grado di protezione non inferiore ad IP2X o IPXXB (EN 60529, CEI 70-1). Se per la protezione contro i contatti diretti delle sbarre o di altri dispositivi vengono utilizzati appositi profilati di copertura, questi devono coprire interamente la sbarra o il dispositivo su tutti i lati; dovranno essere utilizzati sistemi, sbarre, supporti, connessioni, apparecchi di protezione e manovra ed assiemi che siano già stati sottoposti a prove di tipo conforme a quanto prescritto dalle norme CEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1); tutti i circuiti, barrature e componenti del quadro dovranno essere idonei ed assemblati in modo da resistere alle sollecitazioni termiche e dinamiche dovute al valore di picco della corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione della macchina (tale valore dovrà essere ottenuto moltiplicando il valore efficace della corrente di cortocircuito nel punto di installazione per il fattore n ricavato dalla tabella 5 delle norme CEI 17-13/1); tutti i dispositivi di protezione da sovracorrente dovranno avere un potere d interruzione superiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione del quadro. 3.2.1 QUADRO DI CAMPO Il quadro di campo ha la funzione di realizzare il sezionamento delle linee in corrente continua, provenienti dal campo fotovoltaico, e di connettere le stringhe in parallelo tra di loro. La connessione in parallelo delle stringhe avviene mediante un dispositivo di sezionamento, abbinato a un diodo di separazione fra le stringhe avente funzione di blocco delle correnti di ritorno (affinchè una eventuale stringa difettosa o diversamente irradiata non possa compromettere il buon funzionamento delle altre stringhe). Completano la protezione gli scaricatori di sovratensione che verranno installati sulla linea di uscita del parallelo stringhe. Il quadro di campo verrà installato in prossimità delle stringhe al fine di ottimizzare le linee elettriche di connessione campo fotovoltaico- inverter. L entrata e l uscita dei cavi del quadro di campo è stata effettuata in modo tale che venga garantito il grado

Pag. 17 di 40 di protezione del quadro. Il quadro dovrà assolvere alle seguenti funzioni: sezionare la connessione elettrica tra stringhe e convertitore mediante sezionatori in corrente continua adeguati al valore della tensione a circuito aperto; proteggere le stringhe dalle sovratensioni indotte da scariche atmosferiche mediante scaricatori di sovratensione (SPD). Il sezionamento in CC sulla rete principale, a monte dell inverter, è un mezzo per isolare elettricamente il campo fotovoltaico. Un tale isolamento è richiesto durante i lavori di installazione, di manutenzione e di riparazione (CEI 60364-7-712). Il sezionatore CC deve essere: bipolare per isolare elettricamente le 2 polarità specifico per la corrente continua situato a monte ed in prossimità dell inverter Per evitare che il sezionamento sia effettuato impropriamente sotto carico, è necessaria la messa in opera di un interruttore e sezionatore che riesca ad aprire e sezionare sotto carico la linea. I sezionatori presenti nel quadro sono del tipo sezionatore-fusibile. Il loro azionamento, essendo cat. DC-20, deve avvenire con senza carico per evitare la formazione di archi elettrici. La protezione dalle sovratensioni è realizzata con un costituito da una terna di scaricatori connessi fra i poli positivo, negativo e terra sulla linee di uscita del parallelo stringhe. La tensione di protezione è 1000V. La corrente di scarica massima è 40kA. Dati caratteristiche degli scaricatori di sovratensione da installare nel quadro di campo Il modulo scaricatori è facilmente sostituibile in caso di danneggiamento dovuto a scariche elettriche o in

Pag. 18 di 40 caso di manutenzione periodica. 3.2.2 QUADRO AC E installato a valle del sistema di conversione statico. Contiene i dispositivi di protezione e sezionamento lato corrente alternata. Le caratteristiche ed i componenti del quadro AC sono riportate nello schema elettrico unifilare (Allegato A). I dispositivi di protezione e sezionamento sono stati dimensionati tenendo conto della massima corrente circolante. 3.3 CONVERTITORE STATICO CC/CA; Il sistema di conversione costituisce l interfaccia tra il campo fotovoltaico e la rete elettrica locale. Il gruppo di conversione sarà idoneo al trasferimento della potenza dal generatore fotovoltaico alla rete, in conformità ai requisiti normativi tecnici e di sicurezza applicabili. Sarà inoltre conforme alle direttive LVD ed EMC, alle norme CEI 11-20, CEI 110-6, CEI 110-7 e CEI 110-8, alla ENEL DK5940 ed alla ENEL DK5950, nonché marchiato CE. Lo scopo primario dell apparato è di utilizzare la potenza in continua generata da campo fotovoltaico per erogare corrente alternata in fase con la tensione di rete, consentendo di trasformare l energia derivata del sole in energia elettrica in corrente alternata. In funzione delle condizioni di insolazione e della presenza della rete ai valori previsti,l inverter si avvia e, dopo essersi connesso alla rete tramite un interruttore, inizia ad erogare l energia proveniente dai campi fotovoltaici. Un microprocessore provvede ad eseguire la ricerca del punto di massima potenza (MPPT). La ricerca avviene per rapidi e successivi tentativi e, dopo pochi istanti, l inverter deve essere in grado di estrarre dal generatore la massima potenza. Le variazioni del livello d insolazione e conseguentemente della potenza prodotta del campo FV sia in aumento che in diminuzione vengono immediatamente verificati dal controllo dell inverter che provvede ad adeguare il funzionamento al nuovo punto di lavoro. In particolare, l inverter sarà fornito di filtri per il contenimento delle armoniche verso rete secondo la vigente normativa. Il cos φ è fissato al valore di 1, mentre in regolazione, nel campo di funzionamento 20-100%, la variazione del cos φ deve essere entro il ± 10%. Il gruppo di conversione è scelto tra i modelli aventi valori della tensione e della corrente di ingresso compatibili con quelli del generatore fotovoltaico e valori della tensione e della frequenza in uscita compatibili con quelli della rete alla quale viene connesso l impianto. Il gruppo di conversione è basato su inverter a commutazione forzata con tecnica PWM studiato per collegamento in serie di moduli FV con struttura omogenea ( moduli dello stesso tipo, con orientamento ed inclinazione identici). Inoltre il gruppo di conversione è in grado di operare in modo completamente automatico e di inseguire il punto di massima potenza (MPPT) del generatore fotovoltaico. Il gruppo di conversione dell impianto fotovoltaico in oggetto sarà composto da 3 inverter Monofase per una potenza nominale complessiva di circa 15,12 kw; Per gestire il generatore fotovoltaico come sistema

Pag. 19 di 40 elettrico indipendente dal sistema in alternata cui l impianto sarà connesso, l inverter avrà un trasformatore di isolamento a 50 Hz; L inverter avrà al proprio interno il dispositivo di interfaccia e le relative protezioni di interfaccia certificate. Le principali caratteristiche tecniche dell inverter sono di seguito riassunte: Dati costruttivi dell inverter Produttore Modello Potenza nominale Potenza massima Tensione massima da PV Minima tensione Mppt Massima tensione Mppt Elettronica Santerno o similare ma di identiche caratteristiche tecniche SUNWAY M XR 6400 o similare ma di identiche caratteristiche tecniche 5,18 kw 6,1 kw 600 V 260 V 585 V Efficienza massima 96,98% Efficienza europea 94,7% Trasformatore di isolamento True Certificazioni Le caratteristiche complete dell inverter sono riportate nell Allegato C : 3.3.1 Verifica del corretto accoppiamento elettrico tra il generatore fotovoltaico ed il gruppo di conversione DC/AC. Per poter scegliere un inverter correttamente occorre preventivamente verificare la compatibilità tra gli inverter utilizzati ed i relativi campi fotovoltaici. Le verfiche sugli inverter si riferiscono alla sezione in corrente continua dell impianto fotovoltaico e riguardono: La verifica sulla tensione DC La verifica sulla corrente DC La verifica sulla potenza Verifica sulla tensione DC La verifica sulla tensione DC consiste nel controllare che l insieme delle tensioni fornite dal campo fotovoltaico sia compatibile con il campo di variazione della tensione di ingresso dell inverter. In altri termini, è necessario calcolare la tensione minima e massima del campo fotovoltaico e verificare che la prima sia superiore alla tensione minima di ingresso ammessa dall inverter, e la seconda sia inferiore alla tensione massima di ingresso ammessa dall inverter.

Pag. 20 di 40 Verifica sulla corrente DC La verifica sulla corrente DC consiste nel controllare che la corrente di cortocircuito @ STC del campo fotovoltaico sia inferiore alla massima corrente di ingresso ammessa dall inverter. Verifica sulla potenza La verifica sulla potenza consiste nel controllare la potenza nominale del gruppo di conversione DC/AC (somma delle potenze nominali degli inverter) sia superiore all 80 % e inferiore al 120 % della potenza nominale dell impianto fotovoltaico (somma delle potenze nominali dei moduli fotovoltaici). Le tabelle che seguono riportano il risultato di tali verifiche. Inverter:1 tensione tensione tensione tensione tensione tensione corrente corrente potenza Mppt1 - Tensione minima alla temperatura dei moduli di 70 C (384,02 V) > Tensione minima di Mppt (260 V) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Tensione massima alla temperatura dei moduli di -10 C (446,74 V) < Tensione massima di Mppt (585 V) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Tensione di circuito aperto alla temperatura dei moduli di -10 C (576,94 V) < Tensione massima dell'inverter (600 V) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Corrente di corto circuito (14,52 A) < Massima corrente dell'inverter (17,7 A) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Dimensionamento in potenza (80 %) < (97%) < (120 %) Inverter:2 tensione tensione tensione tensione tensione Mppt1 - Tensione minima alla temperatura dei moduli di 70 C (384,02 V) > Tensione minima di Mppt (260 V) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Tensione massima alla temperatura dei moduli di -10 C (446,74 V) < Tensione massima di Mppt (585 V) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Tensione di circuito aperto alla temperatura dei moduli di -10 C (576,94 V) < Tensione massima dell'inverter (600 V)

Pag. 21 di 40 tensione corrente corrente potenza Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Corrente di corto circuito (14,52 A) < Massima corrente dell'inverter (17,7 A) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Dimensionamento in potenza (80 %) < (97%) < (120 %) Inverter:3 tensione tensione tensione tensione tensione tensione corrente corrente potenza Mppt1 - Tensione minima alla temperatura dei moduli di 70 C (384,02 V) > Tensione minima di Mppt (260 V) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Tensione massima alla temperatura dei moduli di -10 C (446,74 V) < Tensione massima di Mppt (585 V) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Tensione di circuito aperto alla temperatura dei moduli di -10 C (576,94 V) < Tensione massima dell'inverter (600 V) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Mppt1 - Corrente di corto circuito (14,52 A) < Massima corrente dell'inverter (17,7 A) Attenzione: Mppt2 - Non risultano dispositivi collegati a questo inseguitore Mppt Dimensionamento in potenza (80 %) < (97%) < (120 %) Caratteristiche e compatibilità tra inverter e moduli FV Le tensioni che possono presentarsi sulla sezione in c.c., durante il funzionamento del generatore fotovoltaico, sono state verificate con le tensioni ammissibili della finestra di ingresso in c.c. dei convertitori scelti. Nella scelta nel dimensionamento delle stringhe si è tenuto conto anche delle variazioni di tensione di funzionamento e di tensione a vuoto del generatore fotovoltaico al variare dell irraggiamento e della temperatura di funzionamento. I convertitori cc/ca scelti sono pertanto idonei sia alla tipologia dei pannelli che delle stringhe scelte. L inverter è progettato e costruito in conformità ai requisiti della Direttiva Bassa Tensione e della Direttiva Compatibilità Elettromagnetica.

Pag. 22 di 40 3.4 MISURE DI PROTEZIONE SUL COLLEGAMENTO ALLA RETE ELETTRICA La protezione del sistema di generazione fotovoltaica nei confronti sia della rete interna utente che della rete di distribuzione pubblica è realizzata in conformità a quanto previsto dalla norme CEI 11-20, alla norma CEI 82-25 e a quanto previsto con i documenti emessi da Enel Distribuzione. L impianto risulterà pertanto equipaggiato con un sistema di protezione che si articola su 3 livelli: dispositivo generale; dispositivo di interfaccia; dispositivo del generatore. Dispositivo generale Il dispositivo generale ha la funzione di salvaguardare il funzionamento della rete nei confronti dei guasti nel sistema elettrico che si trova a valle del punto di consegna. Il dispositivo generale soddisferà i requisiti sul sezionamento della Norma CEI 64-8, ovvero sarà conforme alle Norme CEI EN di prodotto in essa richiamate. Dispositivo e protezioni di interfaccia Il dispositivo a cui è demandato il compito di separare la rete pubblica da quella alimentata dai generatori, in caso di guasto o funzionamento anomalo della rete pubblica, è il dispositivo di interfaccia (DDI) su cui agisce il sistema di protezione di interfaccia (SPI). Il dispositivo ed il sistema di protezione di interfaccia, inseriti tra il/i generatore/i e la rete pubblica, a salvaguardia di quest'ultima, consentono al Gestore di Rete di esercire e condurre la propria rete nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge. Il sistema di protezione di interfaccia, agendo sull omonimo dispositivo, deve sconnettere l'impianto di produzione dalla rete pubblica evitando che: in caso di mancanza dell'alimentazione sulla rete pubblica, il Produttore possa alimentare la rete stessa ed i Clienti ad essa connessi, non essendo previsto (e regolato) un funzionamento in isola della rete pubblica BT; in caso di guasto sulla rete pubblica, il Produttore possa continuare ad alimentare il guasto stesso inficiando l'efficacia delle richiusure, prolungandone il tempo di estinzione, pregiudicando in tal modo l'eliminazione del guasto stesso con possibili peggioramenti per la sicurezza delle persone e degli impianti; in caso di richiusure automatiche o manuali di interruttori del Gestore di Rete (comprese quelle sulla rete MT), il generatore possa trovarsi in discordanza di fase con la rete, con possibilità di rotture e danni a terzi.

Pag. 23 di 40 Il dispositivo di interfaccia provocherà il distacco dell intero sistema di generazione in caso di guasto sulla rete elettrica. Il dispositivo sarà a sicurezza intrinseca cioè dotato di bobina di apertura a mancanza di tensione. Schema a blocchi del circuito del dispositivo di interfaccia Il dispositivo sarà asservito alle seguenti protezioni: protezione di minima tensione; protezione di massima tensione; protezione di minima frequenza; protezione di massima frequenza; Il dispositivo verifica costantemente i parametri tensione e frequenza della rete elettrica a cui è collegato: l intervento si determina solo nel caso in cui uno dei parametri assume un valore operativo non ammesso, per mantenere attivo il collegamento di parallelo con la rete elettrica. Le condizioni di normale funzionamento e, quindi, la richiusura dei relè, avviene in modo automatico trascorso un tempo fisso, in seguito al ripristino dei parametri di rete ammessi. Le soglie di riferimento di tensione e frequenza ed i tempi di intervento, sono memorizzati all interno di un microprocessore e non sono modificabili, sono inaccessibili e non riscrivibili. Le soglie di protezione ed i relativi tempi di intervento sono riportati nella tabella seguente: Funzioni delle protezioni di interfaccia e relative tarature Il dispositivo di interfaccia può essere di due tipi diversi: interno all'inverter; esterno all'inverter

Pag. 24 di 40 Nel dispositivo di interfaccia, posizionato internamente all'inverter, la conformità alle prescrizioni del Distributore di Energia elettrica e la caratteristica a sicurezza intrinseca sono certificate dal costruttore dell'inverter stesso (allegate al progetto). Il dispositivo di interfaccia verrà realizzato utilizzando un SPI omologato dal Gestore della rete ed un DI formato da un contattore con bobina di apertura a mancanza di tensione, combinato con fusibile o con interruttore automatico. Il sistema di protezione di interfaccia (SPI), costituito essenzialmente da relè di frequenza e di tensione, è richiesto, secondo la norma CEI 11-20, a tutela degli impianti del Gestore di Rete in occasione di guasti e malfunzionamenti della rete pubblica durante il regime di parallelo. Nel caso dell impianto in oggetto,. Inoltre, il sistema di protezione di interfaccia (SPI) e dispositivo di interfaccia (DI) sono integrati nell inverter Elettronica Santerno SUNWAY M XR 6400, e sono conformi alle norme CEI 11-20 e documento ENEL DK 5940 ed 2.2. Inoltre, per ciò che riguarda il contenuto armonico della corrente immessa nella rete pubblica l inverter soddisfa le prescrizioni delle norme vigenti. Dispositivo del generatore L inverter è internamente protetto contro il cortocircuito e il sovraccarico. Il riconoscimento della presenza di un guasto interno al dispositivo o nel generatore fotovoltaico provocherà l immediato distacco dell inverter dalla rete elettrica. 3.5 CAVI ELETTRICI E CABLAGGI I conduttori impiegati dovranno rispondere alle disposizione costruttive stabilite dalle Norme CEI ed essere dotati di marchio IMQ. Le condutture saranno realizzate in modo da poter rendere agevole la sostituzione dei conduttori o dei cavi deteriorati. Dovranno essere disposte in modo da facilitarne l ispezione, la manutenzione e l'accesso alle loro connessioni. Le condutture elettriche dovranno essere disposte o contrassegnate in modo da poter essere identificate per le ispezioni, le prove, le riparazioni o le modifiche dell'impianto. E vietato posare condutture elettriche e tubazioni del gas nello stesso vano o cunicolo. Tutti i cavi da impiegare sull impianto devono essere del tipo non propagante l incendio ed a ridotta emissione di gas tossici e corrosivi. I conduttori utilizzati dovranno essere conformi alle norme: CEI 20-35, CEI 20-22 II, CEI 20-37 I. Il cablaggio dei vari elementi dell impianto fotovoltaico dovrà avvenire con cavi di provata qualità, ed opportunamente scelti e dimensionati in base all utilizzo specifico. In particolare: il diametro dei cavi dovrà essere dimensionato calcolando una massima perdita di corrente del 1% e la capacità di assorbire eventuali correnti di ritorno del modulo fotovoltaico; i cavi dovranno avere ottima resistenza all acqua, elevata resistenza all abrasione, resistenza alla fiamma (in accordo alla IEC60332.1), resistenza all ozono (in osservanza delle vigenti ed applicabili disposizioni di legge nazionali e/o europee); i cavi dovranno avere un elevata esistenza ai raggi U e andranno collocati totalmente all ombra

Pag. 25 di 40 dei moduli o coperti da luce diretta, incluse tutte le morsettiere di giunzione. Collegamenti elettrici in CC Le connessioni utilizzate per realizzare i collegamenti elettrici in corrente continua tra più moduli, per formare le stringhe e collegare più stringhe tra loro ai quadri di parallelo e quindi agli inverter, dovranno essere realizzate utilizzando cavi e connettori che garantiscano in ogni condizione di funzionamento previste il grado di protezione IP65. I cavi dovranno essere dimensionati in modo da limitare le cadute di tensione (indicativamente entro il 1%), ma la loro sezione verrà determinata anche in modo da assicurare una durata di vita soddisfacente dei conduttori e degli isolamenti sottoposti agli effetti termici causati dal passaggio della corrente per periodi prolungati ed in condizioni ordinarie di esercizio. Cavi e conduttori dovranno essere inseriti all interno di opportuni involucri protettivi (canalizzazioni metalliche protette contro la corrosione o altri materiali con caratteristiche equivalenti) installati al di sotto dei moduli ed ancorati ai sistemi di supporto degli stessi attraverso un sistema di ancoraggio di idonee caratteristiche meccaniche e protetto da dalla corrosione da parte degli agenti atmosferici. Gli involucri dovranno essere di facile rimozione per consentire le operazioni di manutenzione e/o sostituzione di componenti dell impianto. Tutti i componenti e le apparecchiature in corrente continua, da installare sugli impianti e tutte le attrezzature CC deve devono essere a doppio isolamento. Il tipo di conduttura in cavo, per il collegamento dei quadri elettrici, degli inverter e dei pannelli fotovoltaici, sarà scelta in base al particolare tipo di posa, alle esigenze di assorbimento e con riferimento alla normativa in vigore CEI 20.22 riguardante i cavi per energia. Ogni cavo CC deve essere posto singolarmente in tubazioni/passerelle/canaline per cavi, con doppio isolamento e con chiara indicazione della loro polarità (+ e -). La messa in opera dei cavi di energia deve essere realizzata in modo da evitare, durante l esercizio ordinario, eventuali azioni meccaniche sugli stessi. Tutti i cavi ed i conduttori impiegati dovranno essere di primo utilizzo, nuovi ed esenti da difetti, rispondere alle prescrizioni costruttive stabilite dalle norme CEI ed alle unificazioni dimensionali e di colore dei conduttori stabilite dalle tabelle UNEL. I conduttori saranno esclusivamente in rame. La connessione elettrica fra i moduli fotovoltaici avviene tramite cavi con connettori rapidi stagni collegati con altri già assemblati in fabbrica sulle cassette (rif. CEI 20-33). Questi connettori devono avere grado di protezione sufficiente (minimo IP65) ed essere realizzati, cosi come i cavi, con materiali resistenti ai raggi UV, per garantire il corretto funzionamento degli impianti fotovoltaici nel corso della loro vita utile (almeno 25 anni). I cavi di energia dovranno essere sistemati in maniera da semplificare e minimizzare le operazioni di cablaggio. I cavi di bassa tensione per corrente continua saranno del tipo TECSUN PV1 o equivalente; e avranno le seguenti caratteristiche generali: