Specifiche tecniche per un Sistema di Telegestione e Telecontrollo per Impianti di Pubblica Illuminazione



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Specifiche tecniche per un Sistema di Telegestione e Telecontrollo per Impianti di Pubblica Illuminazione

Indice del documento 1 CARATTERISTICHE GENERALI... 3 1.1 ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI TELECONTROLLO... 3 1.1.1 DISPOSITIVI DI CONTROLLO CENTRO LUMINOSO LAMPADA...3 1.1.2 DISPOSITIVO DI COMANDO ARMADIO...3 1.1.3 SISTEMA DI MANAGEMENT...3 1.2 TECNOLOGIA DELLE ONDE CONVOGLIATE... 3 1.3 SICUREZZA... 4 2 NORMATIVE... 5 3 CARATTERISTICHE PER CONTROLLO DEL SINGOLO CENTRO LUMINOSO... 8 3.1 Conformità a norme... 9 4 CARATTERISTICHE PER CONTROLLO DEL QUADRO DI COMANDO POTENZA... 10 4.1 DISPOSITIVO DI COMANDO QUADRO... 10 4.2 DISPOSITIVO DI ALIMENTAZIONE... 12 4.3 DISPOSITIVO DI COMUNICAZIONE AD ONDE CONVOGLIATE... 12 4.4 DISPOSITIVO DI TRASMISSIONE REMOTA... 13 4.4.1 Modulo Modem GSM...13 4.4.2 Kit Modulo Modem GPRS...13 4.4.3 Modulo comunicazione TCP/IP...15 4.5 DISPOSITIVI DI FILTRAGGIO... 15 4.5.1 DISPOSITIVI DI FILTRAGGIO INDUTTIVO...15 4.5.2 DISPOSITIVI DI FILTRAGGIO CAPACITIVO...16 4.6 DISPOSITIVI DI ANALISI DEI PARAMETRI ELETTRICI... 16 4.6.1 Modulo registrazione eventi...16 4.6.2 Modulo analizzatore di rete...17 4.6.3 Trasformatore Amperometrico...17 5 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI MANAGEMENT... 19 5.1 Requisiti moduli software... 19 5.2 Requisiti della server farm... 19 5.3 Requisiti hardware... 19 5.4 Funzionalità del sistema di management... 20 5.4.1 Funzione di configurazione dei moduli di controllo quadro remoti...20 5.4.2 Modulo software stato lampada...21 5.4.3 Modulo software per analizzatori di rete...21 5.4.4 Modulo software cartografico...22 5.4.5 Modulo software statistiche...23 DOCUMENTAZIONE... 24 2 di 24

1 CARATTERISTICHE GENERALI Il sistema di telecontrollo degli impianti di pubblica illuminazione dovrà essere costituito da dispositivi ad alta tecnologia che consentano la regia da remoto, ovvero la diagnosi dei guasti ed il comando ON/OFF o di riduzione di flusso dei singoli punti luce. In particolare dovrà consentire in modo personalizzato, secondo le esigenze del singolo gestore, la telediagnosi, il telecontrollo e la telegestione, da postazioni remote, di tutti i componenti che costituiscono l insieme di un qualsiasi impianto d illuminazione pubblica già esistente o di nuova realizzazione. Il sistema dovrà essere composto da dispositivi hardware e da un software di gestione e comunicazione. 1.1 ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI TELECONTROLLO Le parti che dovranno comporre il sistema sono descritte nei paragrafi successivi. 1.1.1 DISPOSITIVI DI CONTROLLO CENTRO LUMINOSO LAMPADA E un dispositivo elettronico di diagnostica e comando in grado di operare a livello del singolo punto luce e dialogare con il dispositivo di controllo/comando armadio, sulla stessa linea di alimentazione della lampada. 1.1.2 DISPOSITIVO DI COMANDO ARMADIO Apparato modulare, formato da diversi dispositivi da collocare sul quadro di potenza e distribuzione che alimenta le linee d illuminazione, in grado di gestire i dispositivi di controllo lampada e le funzioni e segnalazioni a livello quadro e comunicare con l unità di supervisione remota. La modularità dei componenti permette di prevedere solo i moduli effettivamente richiesti dalla struttura dei singoli armadi. 1.1.3 SISTEMA DI MANAGEMENT E il supervisore generale su cui sono centralizzati e gestiti le segnalazioni e gli eventi del sistema di telecontrollo. Presenta un architettura Web-Oriented che consente di: fornire prestazioni di accesso simultaneo da più postazioni all archivio dati ed eventi, contenente le condizioni operative degli impianti; riconfigurare dinamicamente e da diverse postazioni i cicli di funzionamento dell impianto. 1.2 TECNOLOGIA DELLE ONDE CONVOGLIATE L applicazione della comunicazione ad onde convogliate tra il dispositivo di controllo centro luminoso ed il quadro di comando, elimina la necessità di cablaggi aggiuntivi e presenta la flessibilità di attuare comandi dei singoli punti, in modo dinamico, in zone diverse e in orari diversi (modificabili in ogni momento a seconda delle necessità) per la parzializzazione degli impianti (spegnimento selettivo di singoli punti luminosi) e/o la riduzione del flusso luminoso dei medesimi. La parzializzazione degli impianti e/o la riduzione del flusso luminoso rispondono all esigenza di razionalizzare la risorsa energetica in quegli orari e/o periodi in cui l afflusso di persone e veicoli è ridotto creando benefici economici ed ambientali. 3 di 24

Più precisamente, mediante la tecnica di trasmissione ad onde convogliate sarà possibile: ricevere da ciascun punto luminoso le informazioni sulle proprie condizioni di stato (acceso/spento) e/o di malfunzionamento; inviare a ciascun punto luminoso istruzioni per comandi di accensione/spegnimento; inviare a ciascun punto luminoso istruzioni per comandi di funzionamento a piena potenza/potenza ridotta (per lampade dotate di alimentatori di potenza); inviare a ciascun punto luminoso istruzioni per la regolazione graduale (dimmeraggio) del flusso luminoso (per lampade dotate di alimentatori elettronici dimmerabili). 1.3 SICUREZZA Il sistema di telecontrollo dovrà essere concepito in modo da rispondere efficacemente a tutte le esigenze di SICUREZZA e ADATTABILITA alla realtà tecnica degli impianti esistenti: tutti i moduli di controllo lampada e di controllo armadio dovranno essere costruiti in doppio isolamento in modo da ottenere l immunità da agenti atmosferici, resistenza a temperatura interne, con componenti elettronici ad alta affidabilità e durata nel tempo; i moduli del sistema dovranno garantire la totale compatibilità con gli impianti già installati (armadi, lampade e loro accessori d ogni tipo, potenza e marca); qualsiasi avaria o manomissione dei componenti del sistema di telecontrollo non dovrà alterare il funzionamento dell impianto da loro controllato, che dovrà continuare a funzionare regolarmente; tutti i dispositivi del sistema di telecontrollo devono essere conformi alle normative europee vigenti in materia di fabbricazione e di sicurezza che regolano tale settore. 4 di 24

2 NORMATIVE Le apparecchiature utilizzate devono tutte essere marchiate CE. Il sistema deve essere certificato con le ultime normative europee nel settore: direttiva EMC: CEI - EN 50065-1 2002-07: Trasmissione di segnali su reti elettriche a bassa tensione nella gamma di frequenza da 3 a 148,5 khz. o Parte 1: Prescrizioni generali, bande di frequenza e disturbi elettromagnetici. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 2 1996-09: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 2: Prove di immunità a scarica elettrostatica. Pubblicazione Base EMC. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 2/A1 1999. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 2/A2 2001. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 3 2007-04: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 3: Prova d'immunità sui campi irradiati a radiofrequenza. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 4 2006-01: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 4: Prova di immunità a transitori/treni elettrici veloci. Pubblicazione Base EMC. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 5 2007-10: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 5: Prova di immunità ad impulso. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 6 1997-11: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 6: Immunità ai disturbi condotti, indotti da campi a radiofrequenza. 5 di 24

direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 6/A1 2001. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 6/IS1 2005. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 8 1997-06: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 8: Immunità ai campi magnetici a frequenza di rete. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 8/A1 2001. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 9 1997-06: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 8: Immunità ai campi magnetici/impulsivi. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 9/A1 2001. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 10 1997-06: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 8: Immunità ai campi magnetici oscillatori smorzati. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 10/A1 2001. direttiva EMC: CEI - EN 61000 4 11 2006-02: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Norma generica sull emissione. o Parte 4: Tecniche di prova e di misura. o Sezione 8: Immunità ai buchi di tensione, brevi interruzioni e variazioni di tensione. direttiva EMC: CEI - EN 61000 6-1 2007-10: Compatibilità elettromagnetica (EMC). o Parte 6-1: Norme generiche - Immunità per gli ambienti residenziali, commerciali e dell'industria leggera. direttiva EMC: CEI - ENV 50204 1996-04: Immunità ai campi irradiati a radiofrequenza dai numeri telefonici. 6 di 24

direttiva EMC: CEI - EN 55014 2 1998-10: Apparecchi elettrodomestici e apparecchi similari. direttiva EMC: CEI - EN 55014 2/A1 2002. direttiva EMC: CEI - EN 55014 2/IS1 2007. direttiva EMC: CEI - EN 55022 1999-06: Apparecchi per la tecnologia dell informazione. direttiva EMC: CEI - EN 55022/A1 2001. direttiva EMC: CEI - EN 55022/A2 2003. direttiva EMC: CEI - EN 55022 2/A1/A2/Ec 2008. direttiva BT: CEI - EN 60065 2004-04: Apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari - Requisiti di sicurezza. direttiva BT: CEI - EN 60529 1997-06: Gradi di protezione degli involucri. direttiva BT: CEI - EN 60529 /A1 2000. Le apparecchiature installate devono essere coperte da garanzia almeno per due anni secondo le direttive europee. Il sistema deve essere applicabile sugli impianti esistenti, indipendentemente da una marca o modello specifico delle apparecchiature da controllare (es. armatura, lampada, reattore, palo, armadio, linea di comunicazione, ecc.). 7 di 24

3 CARATTERISTICHE PER CONTROLLO DEL SINGOLO CENTRO LUMINOSO Il sistema deve consentire il controllo del singolo centro luminoso. La comunicazione con il singolo centro luminoso non deve richiedere cablaggi aggiunti, ma deve avvenire sull impianto esistente di alimentazione dei centri luminosi. Il dispositivo di controllo del singolo centro luminoso deve essere di dimensioni tali da consentirne l installazione entro il palo di sostegno del punto luce, direttamente entro il corpo illuminante, o in apposite scatole di contenimento separate dal punto luce. Il dispositivo dovrà essere realizzato in modo tale da garantire la possibilità di riprogrammazione nell eventualità in cui l apparecchio venga utilizzato per la gestione di un diverso punto luce, a prescindere dalle caratteristiche di quest ultimo. Il dispositivo dovrà poter svolgere le seguenti funzioni: comando ON/OFF del punto luce, nel caso di controllo on/off, a seguito di input inviato dalla CPU di comando; commutazione piena potenza a potenza ridotta di reattore biregime tramite relè interno, a seguito di input inviato dalla CPU di comando, in caso di parzializzazione del flusso luminoso; disattivazione automatica dell accenditore dopo 1 minuto nella condizione di lampada non funzionante; segnalazione alla CPU di comando dei seguenti stati della lampada: o lampada accesa; o lampada spenta; o lampada in corto circuito; o circuito lampada interrotto o apparecchiatura difettosa; o condensatore guasto o difettoso; o lampada o accenditore non funzionante; o fusibile guasto od interruzione della linea di alimentazione; o lampada lampeggiante (in esaurimento). il dispositivo deve essere provvisto di sistema di filtraggio interno per blocco disturbi ad alta frequenza e protezione del segnale ad onde convogliate; il modulo di controllo centro luminoso dovrà essere compatibile con i diversi tipi di lampada (tipo, potenza e marca) esistenti sul mercato; il dispositivo deve essere in grado di gestire lampade con potenza con potenza da 20W a 250W, oppure da 250W a 400W. 8 di 24

3.1 Conformità a norme CEI-EN 60065(CEI 92-1) secondo direttiva BT; CEI-EN 61000-4-2; CEI-EN 61000-4-3; CEI-EN 61000-4-4; CEI-EN 61000-4-5; CEI-EN 61000-4-6; CEI-EN 61000-4-11; CEI-EN 61000-6-1; CEI- EN 50065-1 secondo direttiva EMC 9 di 24

4 CARATTERISTICHE PER CONTROLLO DEL QUADRO DI COMANDO POTENZA Si prevede la posa in opera dei quadri di telecontrollo entro armadi stradali in vetroresina a due vani uguali sovrapposti, di dimensione adeguata Tipo Conchiglia o similare, avente grado di protezione IP44, doppia porta con serratura a chiave, telaio da murare in acciaio zincato e piastra di fondo in materiale plastico isolante, completo di piastra di fondo in PVC, setto di chiusura inferiore con passacavi e telaio di ancoraggio. Il dispositivo/i da installare nel quadro comando devono avere le caratteristiche descritte nel paragrafo successivo. 4.1 DISPOSITIVO DI COMANDO QUADRO Il dispositivo di comando e controllo quadro, da installare nel quadro comando deve garantire le seguenti funzioni ed avere le seguenti caratteristiche tecniche: gestione del quadro di comando di pubblica illuminazione, mediante il controllo sui singoli punti luce; archiviare i dati raccolti ed inviarli alla postazione di supervisione tramite modem operante su supporto fisico disponibile sul territorio, a scelta tra: GSM, GPRS, TCP/IP, Rete Telefonica Commutata, Linea Dedicata, RS485, Radiocollegamenti, ecc. in grado di dialogare con un computer locale, e/o con un supervisore remoto sfruttando modulo modem; predisposto per collegamento con eventuali moduli registratori di eventi (per lettura principali parametri elettrici e misure dell energia consumata da wattmetro aggiuntivo); in grado di fornire alimentazione 12 Vdc verso modulo modem; gestire collegamento con moduli Onde Convogliate; gestione programmazioni con timer settimanale per invio comandi ON/OFF su relè di uscita, o su gruppi di lampade; gestione orologio astronomico con più cicli di programmazione: automatica o manuale, per ciascun giorno dell anno, per invio di comandi uscite digitali o gruppi di lampade; in contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro; dotato di batteria tampone; dotato di uscite relè a contatto NA pulito e/o uscite open collector per uso generale; dotato di ingressi digitali (specificare numero ingressi digitale disponibili); dotato di display per visualizzazione locale senza PC delle seguenti informazioni minime: o stato ingressi; o stato uscite; o stato rete; o stato lampade; o data/ora; 10 di 24

LED di segnalazione locale. In particolare il modulo di comando quadro dovrà garantire la gestione delle seguenti specifiche funzioni: controllo dello stato della rete di alimentazione con rilevazione e possibilità di memorizzazione in archivio dei seguenti stati: o presenza/assenza tensione dell alimentazione elettrica; o batteria scarica; o batteria non efficiente. controllo degli eventi di armadio con rilevazione dei seguenti stati: o attivazione/disattivazione di appositi ingressi digitali del modulo di comando quadro stesso (specificare numero ingressi digitale disponibili); o presenza/assenza tensione su un massimo di 48 linee di alimentazione monofase attraverso appositi moduli integrativi; o anomalie di comunicazione tra armadio e PC supervisore; o anomalie dei moduli collegati. controllo degli eventi su ogni singola lampada con rilevazione e registrazione dei seguenti stati: o lampada interrotta o accenditore difettoso; o lampada in corto circuito; o circuito lampada danneggiato ed interrotto; o condensatore guasto od interrotto; o fusibile interrotto; o lampada lampeggiante. archivio storico di almeno 2048 eventi su memoria non volatile; memorizzazione di almeno n. 3 numeri telefonici distinti per chiamate di emergenza o invio messaggi SMS; orologio astronomico configurabile da utente; protezione di sistema tramite login e password d'accesso. Il dispositivo di comando quadro dovrà inoltre garantire: la memorizzazione in archivio dell evento configurato, l eventuale chiusura o apertura di uscite locali, l attivazione delle chiamate su almeno tre numeri telefonici memorizzati; la capacità di utilizzare, per le comunicazioni tra armadio e postazione di supervisione un modem a scelta tra: GSM, GPRS, TCP/IP, Rete Telefonica Commutata, Linea Dedicata, RS485, Radiocollegamenti, ecc. 11 di 24

4.2 DISPOSITIVO DI ALIMENTAZIONE Il dispositivo alimentatore, da installare nel quadro comando deve garantire le seguenti funzioni ed avere le seguenti caratteristiche tecniche: provvedere all alimentazione dei moduli del sistema di telecontrollo; in contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro; tensione alimentazione primaria 230Vac 50-60 Hz; tensione alimentazione secondaria 15Vac; protezione termica incorporata; temperatura di funzionamento: -20 C +60 C. 4.3 DISPOSITIVO DI COMUNICAZIONE AD ONDE CONVOGLIATE Il dispositivo/i di comunicazione ad Onde Convogliate da installare nel quadro comando deve garantire le seguenti funzioni ed avere le seguenti caratteristiche tecniche: dovrà provvedere alla comunicazione e al comando dei moduli ricetrasmettitori di controllo del centro luminoso con memorizzazione di: o stato lampada; o ampiezza del segnale di risposta. eseguire il controllo della presenza della tensione di rete sul proprio ingresso trifase (a lampade alimentate), segnalare al modulo di comando quadro gli eventi lampada e gli eventi di rete; in contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro; comunicazione ad onde convogliate con: o modulazione 2 ASK; o comunicazione Half-Duplex; o codifica bit: Manchester; o velocità di trasmissione non inferiore a 333 BAUD; o segnale minimo ricevibile 120 mvpp; o codici utilizzabili 1.022. Conformità a norme CEI-EN 60065(CEI 92-1) secondo direttiva BT; CEI-EN 61000-4-2; CEI-EN 61000-4-3; CEI-EN 61000-4-4; CEI-EN 61000-4-5; CEI-EN 61000-4-6; CEI-EN-61000-4-11; CEI-EN 61000-6-1; CEI-EN 50065-1 secondo direttiva EMC 12 di 24

4.4 DISPOSITIVO DI TRASMISSIONE REMOTA Il dispositivo di trasmissione remota da installare nel quadro comando deve garantire le seguenti funzioni ed avere le seguenti caratteristiche tecniche. 4.4.1 Modulo Modem GSM Dispositivo locale per unità di controllo/comando armadio, contenente internamente modem in grado di trasmettere e ricevere, su rete telefonica GSM, i dati scambiati tra l unità di controllo/comando armadio e l unità di supervisone remota; alimentato dal modulo alimentatore della unità di controllo/comando armadio ed in grado di funzionare a batteria in caso di mancanza alimentazione rete sull armadio. Standard ed approvazioni ETS 300 607-1; ETSI EN 301 511.V7.0-1; ETSI EN 301 409-7.V1.1.1; EN 60 950 Requisiti di qualità: IEC 60068 Direttive di riferimento: 99/05/EC, 89/336/EC, 73/23/EC Funzionalità Il Modulo Modem GSM, dovrà essere in grado di svolgere le seguenti funzioni: ricezione e Trasmissione su rete GSM dei dati scambiati tra l unità di controllo/comando armadio e il server remoto di supervisione; trasferimento file con velocità 9600bit/s; n. 1 microlettore SIM nella versione GSM; n. 1 antenna stilo dual band con fissaggio a vite; contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro. Schede telefoniche ed abbonamenti per modem GSM tipo DATI (machine to machine) abilitate al traffico dati in uscita ed in entrata. 4.4.2 Kit Modulo Modem GPRS Dispositivo locale per unità di controllo/comando armadio, contenente internamente modem in grado di trasmettere e ricevere su rete telefonica GPRS, i dati scambiati tra l unità di controllo/comando armadio e l unità di supervisone remota; dotato di alimentatore ed in grado di essere equipaggiato di batteria in caso di mancanza alimentazione rete sull armadio. Standard ed approvazioni Nord-America: CFR Title 47 Code of Federal Regulations, Part 22 and Part 24 (Telecommunications, PCS) ; US Equipment Authorization FCC; UL 60 950 Product Safety Certification (Safety requirements); NAPRD.03 Overview of PCS Type certification review board; Mobile Equipment Type Certification and IMEI control ; PCS Type Certification Review board (PTCRB), Version 3.1.2; RSS133 (Issue2) Canadian Standard Europa: 3GPP TS 51.010-1 Digital cellular telecommunications system (Phase 2); Mobile Station (MS) conformance specification V5.10.0; ETSI EN 301 511 V9.0.2 (2003-03) Candidate Harmonized European Standard (Telecommunications series) Global System for Mobile communications (GSM); Harmonized standard for mobile stations in the GSM 900 and DCS 1800 bands covering essential 13 di 24

requirements under article 3.2 of the R&TTE directive (1999/5/EC) (GSM 13.11 version 7.0.1 Release 1998) ; GCF-CC Global Certification Forum - Certification Criteria V3.18.0; ETSI EN 301 489-1 V1.4.1 Candidate Harmonized European Standard (Telecommunications series) Electro Magnetic Compatibility and Radio spectrum Matters (ERM); Electro Magnetic Compatibility (EMC) standard for radio equipment and services; Part 1: Common Technical Requirements ; ETSI EN 301 489-7 V1.2.1 (2002-08) Candidate Harmonized European Standard (Telecommunications series) Electro Magnetic Compatibility and Radio spectrum Matters (ERM); Electro Magnetic Compatibility (EMC) standard for radio equipment and services; Part 7: Specific conditions for mobile and portable radio and ancillary equipment of digital cellular radio telecommunications systems (GSM and DCS) ; EN 60 950-1 Safety of information technology equipment (2001) Requisiti di qualità: IEC 60068 DIN EN 60529 IP codes Conforme alle direttive: R&TTE Directive 1999/5/EG; LVD 73/23/EEC; direttiva 89/336/EEC Funzionalità Il Kit Modulo Modem GPRS, dovrà essere in grado di svolgere le seguenti funzioni e avere le seguenti caratteristiche tecniche: trasferimento real-time eventi; trasferimento (download) eventi periodico da modulo comando quadro verso unità supervisione; trasferimento eventi da modulo comando quadro, a seguito richiesta originata da unità supervisione; banda di frequenza: Quad band, GSM 850/900/1800/1900MHz; data transfer comunicazione GSM / GPR: o GPRS: Multislot Classe 12; Full PBCCH support; Mobile Station Class B; Coding Scheme 1 4; o CSD: V.110, RLP, non-transparent; 2.4, 4.8, 9.6, 14.4kbps; USSD; o PPP-stack per GPRS data transfer. Schede telefoniche abilitate alla comunicazione GPRS tipo DATI (machine to machine) ed abilitate al traffico dati in uscita ed in entrata da 1.8V a 3.0V 3.4.3 Modulo Modem per RTG Dispositivo locale per unità di controllo/comando armadio, contenente internamente modem in grado di trasmettere e ricevere, su rete telefonica commutata RTG, i dati scambiati tra l unità di controllo/comando armadio e l unità di supervisone remota; alimentato dal modulo alimentatore della unità di controllo/comando armadio ed in grado di funzionare a batteria in caso di mancanza alimentazione rete sull armadio. Standard ed approvazioni CEI - EN 41003; CEI - EN 55022; CEI - EN 55022/A1 ; CEI - EN 55022/A2 ; CEI - EN 55022-A1- A2/EC ; CEI - EN 55024 ; CEI - EN 55024/A1 ; CEI - EN 55024/A2 CEI - EN 61000-3-2 ; ETSI TBR 21 ; CEI - EN 60950-1; CEI - EN 60950-21 Funzionalità Il Modulo Modem RTG, dovrà essere in grado di svolgere le seguenti funzioni: 14 di 24

ricezione e trasmissione su rete RTG dei dati scambiati tra l unità di controllo/comando armadio e il server remoto di supervisione; trasferimento file con velocità 19200bit/s; contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro. 4.4.3 Modulo comunicazione TCP/IP Dispositivo locale per unità di controllo/comando armadio, grado di trasmettere e ricevere, con protocollo TCP/IP su linea Ethernet, i dati scambiati tra l unità di controllo/comando armadio e l unità di supervisone remota; alimentato dal modulo alimentatore della unità di controllo/comando armadio. Standard ed approvazioni CEI EN 55022 class B ; CEI EN 55024 ; CEI EN 61000-3-2; CEI EN 61000-3-3; CEI EN 60950-1; IEC 60950-1 Funzionalità Il Modulo comunicazione TCP/IP, dovrà essere in grado di svolgere le seguenti funzioni: ricezione e trasmissione su linea Ethernet dei dati scambiati tra l unità di controllo/comando armadio e il server remoto di supervisione; trasferimento file con velocità 9600bit/s; Interfaccia di rete: 10/100Base-T; contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro. 4.5 DISPOSITIVI DI FILTRAGGIO I dispositivi di filtraggio utilizzabili nel sistema sono di due tipi: induttivo e capacitivo. 4.5.1 DISPOSITIVI DI FILTRAGGIO INDUTTIVO I dispositivi di filtraggio induttivo sono utilizzati per l eliminazione di disturbi provenienti dalla rete di alimentazione esterna e/o per evitare che il segnale trasmesso dalla unità di comunicazione ad Onde Convogliate e dal modulo di controllo del centro luminoso, si propaghi in zone indesiderate. I dispositivi di filtraggio induttivo, da inserire in serie sulle fasi delle partenze telecontrollate, devono avere le seguenti caratteristiche tecniche: contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro; in grado di supportare un livello max di corrente di blocco pari alle specifiche indicate (15 A - 30 A - 60 A); frequenza nominale di risonanza:112khz; tensione di lavoro: 230Vac 50Hz. 15 di 24

4.5.2 DISPOSITIVI DI FILTRAGGIO CAPACITIVO Il dispositivo di filtraggio capacitivo è utilizzato per l eliminazione di disturbi provenienti dalla rete di alimentazione esterna e per evitare che il segnale trasmesso dalla unità di comunicazione ad Onde Convogliate e dal modulo di controllo del centro luminoso, si propaghi in zone indesiderate. Il dispositivo di filtraggio capacitivo, da inserire in parallelo sulle tre fasi e neutro linea principale quadro, deve avere le seguenti caratteristiche tecniche: contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro; resistenza di scarica 5,4 Mohm; tensione di lavoro 230Vac 50-60Hz. 4.6 DISPOSITIVI DI ANALISI DEI PARAMETRI ELETTRICI I dispositivi di analisi dei parametri elettrici e meteorologici, prevedono la gestione di moduli di rilevamento e misura dei parametri e di un modulo di acquisizione e registrazione inserita sul quadro elettrico ed in grado di trasferire tali parametri al sistema di supervisione generale. 4.6.1 Modulo registrazione eventi Il dispositivo registratore di eventi, da installare nel quadro comando, deve garantire le seguenti funzioni ed avere le seguenti caratteristiche tecniche: registrazione di tutti i dati relativi ai parametri elettici dei moduli analizzatori di rete (e/o dei parametri relativi ad una Centralina Meteorologica) con memorizzazione in un area di memoria; trasferimento a supervisore generale dei dati registrati utilizzando comunicazione della centrale di comando quadro; configurazione del dispositivo registratore di eventi tramite comunicazione con centrale di comando quadro. Il Modulo Registratore di Eventi dovrà essere in grado di svolgere le funzioni di seguito riportate: collegamento e gestione fino a n. 16 moduli analizzatori di rete per la registrazione dei parametri elettrici; collegamento, in alternativa ad un modulo analizzatore di rete, di n.1 centralina di rilevazione parametri meteorologici; trasferimento di tutti i dati al Supervisore. Il Modulo Registratore di Eventi dovrà essere in grado di effettuare la registrazione dei dati provenienti da moduli analizzatori di rete adeguati relativi ai seguenti parametri elettrici: Tensione Fase 1, Fase 2, Fase 3; Corrente Fase 1, Fase 2, Fase 3; Potenza attiva Fase 1, Fase 2, Fase 3; Fattore di potenza Fase 1, Fase 2, Fase 3; Energia attiva (kwh); 16 di 24

Energia reattiva (kvarh); Corrente sul neutro; Cos(phi) medio; Frequenza; Potenza attiva totale; Fattore di potenza totale; THD I1, I2, I3; THD V1, V2, V3; Contenuti armonici I1, I2, I3; Contenuti armonici V1, V2, V3. Il modulo Registratore di Eventi dovrà avere le seguenti caratteristiche tecniche: tensione di alimentazione: 5 Vcc da centrale comando quadro; contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro. Protocollo di comunicazione: comunicazione tra il modulo registratore di eventi e il modulo comando quadro con trasmissione dati su linea dedicata, con protocollo MODBUS. 4.6.2 Modulo analizzatore di rete Dispositivo modulare a microprocessore 16 bit con tastiera di programmazione integrata per l analisi approfondita delle variabili elettriche e della qualità della rete. Il modulo analizzatore di rete, dovrà avere le seguenti funzionalità e caratteristiche tecniche: Classe 1; Display LCD a 6 cifre a 7 segmenti; Interfaccia seriale RS485; Tensione di funzionamento: 230 Vca, 115 Vca, 24 Vca, 48 Vca, -15% +10%; 50/60Hz; 24-48Vdc ±20%; Potenza assorbita: 4,5 VA; Temperatura di funzionamento: 0 + 50 C (con u.r.<90%); Contenitore secondo norme DIN 43380 per alloggiamento su quadro. 4.6.3 Trasformatore Amperometrico Trasformatore amperometrico a cavo passante o barra passante, per collegamento ad analizzatori di rete (n.3 per ogni analizzatore di rete trifase). Il trasformatore amperometrico dovrà avere le seguenti caratteristiche tecniche: 17 di 24

rapporto di trasformazione adeguato alla corrente circolante su linea sotto misura: o 50/5 A (potenza utile TA = 1,25 VA); o 80/5 A (potenza utile TA = 2 VA); o 150/5 A (potenza utile TA = 3 VA). classe di precisione misura: Classe 3. 18 di 24

5 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI MANAGEMENT Il sistema di management consente la visualizzazione di tutti gli eventi riferiti agli armadi ed alle lampade controllate dal sistema. Attraverso un interfaccia Web-Oriented consente di fornire prestazioni di accesso simultaneo a più utenti all archivio dati ed eventi, contenente le condizioni operative degli impianti e di riconfigurare dinamicamente e da diverse postazioni i cicli di funzionamento dell impianto. Il sistema di management dovrà risiedere completamente in server farm per garantire un elevata affidabilità dello stesso ed ottenere una soluzione di business continuity che consenta di evitare la perdita di dati, di informazioni e di applicazioni causate dal verificarsi di eventi imprevedibili quali incendi, allagamenti, furti, attacchi di virus e guasti hardware. 5.1 Requisiti moduli software Il software del sistema di management dovrà soddisfare i seguenti requisiti: basato sul sistema operativo open source Linux; offrano all utente un interfaccia Web-Oriented; Database Management System relazionale (RDBMS) open source che supporti un insieme esteso dello standard ANSI SQL 99 ed estensioni; ambiente open-source per la rappresentazione di dati geospaziali compatibile con diversi formati quali dati vettoriali (ESRI Shapefile, Oracle Spatial Database, ESRI ArcSDE, GRASS, GML, ESRI ArcInfo Coverages), dati raster (TIFF/GeoTIFF, GIF, PNG); software di gestione e comunicazione con dispositivi di Controllo/Comando Armadio; interamente residenti presso la server farm. 5.2 Requisiti della server farm La server farm deve essere in grado di garantire le seguenti caratteristiche: o firewall management: servizio di firewalling (sicurezza dei sistemi) condiviso in High Availibility con implementazione di regole standard di packet filtering; o garanzia di funzionamento continuativo: ambienti dotati di rilevatori antifumo, antincendio e antiallagamento; mantenimento della temperatura ed umidità a livelli che impediscono il surriscaldamento dei circuiti; in caso di black out i gruppi di continuità consentono a tutti i dispositivi informatici un autonomia di almeno 48 ore; o sicurezza e protezione dei dati attraverso sofisticati controllo degli accessi fisici. o backup giornaliero dei dati mantenuti sul DBMS per ottenere un elevata affidabilità. 5.3 Requisiti hardware L hardware del sistema di supervisione dovrà soddisfare i seguenti requisiti minimi: o architettura multi-core di ultima generazione per garantire la massima scalabilità; o separazione dei moduli software su server differenti per ottenere un maggiore grado di affidabilità; 19 di 24

o hardware compatibile con software open source. 5.4 Funzionalità del sistema di management La piattaforma di supervisione deve essere in grado di garantire le seguenti funzioni: accesso simultaneo da più postazioni all archivio dati ed eventi che contiene le condizioni operative degli impianti; connessioni con moduli di comando quadro remoti, in modo automatico e manuale, con download dei dati; visualizzazione di tutti gli eventi riferiti agli armadi ed abilitato per la visualizzazione di tutti gli eventi riferiti alle lampade controllate dal sistema; possibilità di configurazione dei moduli di controllo quadro remoti e programmazione per invio di segnalazioni d emergenza mediante SMS personalizzati su GSM direttamente da essi (se equipaggiate con modem GSM); gestione schede anagrafiche per ogni armadio ed ogni punto luce controllato; accesso protetto da username e password su un canale di comunicazione criptato; gestione eventi in relazione al grado di importanza assegnato (livello) e/o loro successione temporale; archivio eventi aggiornabile in modo automatico o manuale; accesso mediante interfaccia Web attraverso Internet per visualizzazione, scarico dei dati e configurazione delle unità di controllo/comando armadio; possibilità di interfacciamento grafico con Software Cartografici per visualizzazione dei guasti e dei Dati dei Parametri Elettrici Scaricati; possibilità di interazione con interfaccia per acquisizione misure analogiche e/o di parametri meteorologici; abilitato alla gestione di più armadi; 5.4.1 Funzione di configurazione dei moduli di controllo quadro remoti In particolare, la funzione di configurazione dei moduli di controllo quadro remoti, dovrà permettere di definire i seguenti parametri: numero di lampade associate a ciascun armadio e loro gruppo di appartenenza; attribuzione del numero di sistema per armadio; definizione di più distinti numeri telefonici per rinvio chiamate d emergenza; gestione eventi con possibilità di associare a ciascun evento: o registrazione in archivio locale; o comando su relè d uscita o su gruppo di lampade; o attivazione di più chiamate di emergenza. impostazione del comando ON-OFF lampade; 20 di 24

impostazioni di cicli annuali di accensione e di spegnimento secondo curve preconfigurate o personalizzabili dall utente relative all orologio astronomico; impostazione di più programmazioni per esecuzione comandi su relè di uscita o gruppi di lampade; impostazione di più timer settimanali per l esecuzione di comandi ON-OFF su relè d uscita o gruppi di lampade (specificare numero). 5.4.2 Modulo software stato lampada Modulo software per la ricezione e la visualizzazione delle segnalazioni di stato e guasto livello lampada che dovrà essere in grado di rilevare e segnalare le seguenti condizioni di funzionamento: Lampada accesa; Lampada spenta da comando; Lampada funzionante a piena potenza; Lampada funzionante a potenza ridotta in seguito a comando; Condensatore guasto o non adeguato (rifasamento insufficiente); Lampada interrotta; Lampada in esaurimento (lampeggiante); Lampada in corto circuito; Fusibile guasto; Assenza corrente (circuito lampada non collegato). 5.4.3 Modulo software per analizzatori di rete Il Modulo software per l acquisizione e la visualizzazione di analizzatori di rete consente visualizzazione medianti grafici temporali e immagazzinamento dei dati in forma tabellare dei parametri elettrici istantanei : Tensione Fase 1; Tensione Fase 2; Tensione Fase 3; Corrente Fase 1; Corrente Fase 2; Corrente Fase 3; Potenza attiva Fase 1; Potenza attiva Fase 2; Potenza attiva Fase 3; Fattore di potenza Fase 1; 21 di 24

Fattore di potenza Fase 2; Fattore di potenza Fase 3; Frequenza; Potenza attiva totale; Fattore di potenza totale. Inoltre consente la visualizzazione medianti grafici temporali e immagazzinamento dei dati in forma tabellare dei seguenti parametri aggiuntivi (inclusa la possibilità di avere in una fascia temporale selezionata valore max-min-medio di tutti i parametri misurati): Energia attiva (kwh); Energia reattiva (kvarh); Corrente sul neutro; Cos(phi) medio; THD I1, I2, I3; THD V1, V2, V3; Contenuti armonici I1, I2, I3; Contenuti armonici V1, V2, V3. 5.4.4 Modulo software cartografico Modulo software per la visualizzazione della mappa della città consente la visualizzazione dei componenti dell impianto di I.P. su mappa grafica della città, con link ai dati contenuti nel database: mappa GIS; possibilità di effettuare funzioni di: o pan; o zoom in; o zoom out; o zoom size; o full extent; o visualizzazione diretta di tutti i punti luce che fanno capo all armadio selezionato. visualizzazione informazioni dati lampade (collegati al database del server); inserimento di nuovi moduli di controllo quadro remoti e di nuovi punti luce; eliminazione dei moduli di controllo quadro remoti e dei punti luce. 22 di 24

5.4.5 Modulo software statistiche Modulo software per il rilevamento delle statistiche di impianto consente la visualizzazione finalizzata alla generazione di tabelle delle lampade di impianto con l indicazione ed accorpamenti relativi ai seguenti parametri: ore di funzionalità delle lampade; guasti lampada per tipologia; stato di funzionamento delle lampade; stato dei condensatori di rifasamento. Le statistiche dovranno essere ottenute da un istanza del DB separata che mantenga lo storico degli eventi per evitare manipolazioni degli stessi durante l esecuzione delle indagini. 23 di 24

DOCUMENTAZIONE schede tecniche di tutti i dispositivi installati sia a livello quadro che a livello punto luce specificando se si tratta di apparecchiatura prodotta dalla ditta o acquistata da terzi; eventuali brevetti con descrizione del campo di impiego; schemi di montaggio; note e avvertenze d installazione; ogni altra informazione ritenuta necessaria per una realizzazione corretta e funzionale dell intero sistema; eventuali impianti già realizzati e lettere di referenze. 24 di 24