Rafa morde ancora. Adesso Roma?

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Transcript:

Test: la nuova Yonex di Stan Wawrinka Piatto da 97, peso 330 grammi: un attrezzo per chi picchia forte LA RIVISTA Anno XII - n.15-20 aprile 2016 Pag.24 Rafa morde ancora. Adesso Roma? Fuori Djokovic, Nadal corre come un ragazzino. E ha molta fame... Pag.4 Fed Cup: ragazze, grazie lo stesso Spagna fortissima e infortuni ci condannano. Ripartenza nel 2017 Pag.10 Diritto open stance : così fan tutti, sempre Perché prima di colpire si allineano spalle e tronco nell 80% dei casi Pag.23 Luda Samsonova: Top10? Posso farcela Intervista all azzurrina nata in Russia che a 18 anni vince e sogna Pag.20 GLI ALTRI CONTENUTI Tornare bambini Pag.3 - Batch-point: bentornati sulla terra Pag.5 - Focus: Jiri Vesely Pag.6 - Terza pagina: Tony Roche Pag.8 - I numeri della settimana Pag.12 Il tennis in tv Pag.14 - Prequalificazioni IBI 16: si vola a quota 9.000 Pag.16 - Circuito Fit-Tpra: Ho giocato con Mats e vado a Roma Pag.22 - La regola del gioco: alt, non sono pronto... ma era fallo di piede Pag.26

prima pagina Tornare bambini di Enzo Anderloni Difficile immaginare una sensazione più bella di quella che ha provato Rafa Nadal sulla terra natia di Monte-Carlo. Lì era venuto al mondo come campioneragazzino che correva su palle impossibili (e riusciva sempre a rimandarle di là). Lì ha ricominciato da capo. Con tanti Slam (e infortuni) in più e molti capelli in meno, ritrovando quello spirito ragazzino. E quindi spesso rincorrendo, attaccato ai teloni di fondocampo. E attingendo forza dall entusiasmo del pubblico, specie quello più giovane che ha sempre parteggiato per lui. Resta indimenticabile un immagine della finale degli Internazionali BNL d Italia 2006, una delle più belle partite di tennis di sempre, lui contro Federer. Lo svizzero che sembra trovare la chiave della partita e conduce 3-1 nel quinto set. Rialzandosi dalla panca, al successivo cambio di campo, Rafa incrocia lo sguardo di un ragazzino, avrà avuto 10 anni, che lo incita, Vamos Rafa, dalla prima fila. Si ferma, lo fissa, stringe i pugni e grida: Vamos. E riparte, non molla. Vincerà salvando due match point. Rafa non è più quello là. E forse non sarà mai più quello dei 14 Slam. Però ha ritrovato dentro di sé quel puro entusiasmo che è alla base dello spirito sportivo. Qualcuno sugli spalti lo ha beccato sopra la terrazza che domina il centrale del Country Club che seguiva il match tra Djokovic e Vesely, tifando per il ceco. Ci sta anche questo. È la voglia istintiva di tornare a vincere che può avere anche un tennista di club, quando vede la sua bestia nera, eliminata al primo turno del torneo sociale. E se ce l hai ancora dopo 77 milioni di dollari incassati di soli montepremi, vuol dire che ami le emozioni del tuo sport sopra ogni altra cosa. Questo è lo spirito che dovrebbe governare tutte le vicende con racchetta, anche se parliamo di uno sport professionistico. Andare a caccia di un titolo importante, che ti fa lasciare il segno nella storia. Battersi fino all ultimo respiro con indosso la maglia della tua Nazionale, anche se non sei al massimo, anche se non sarebbe quella la tua convenienza professionale (in termini di punti e/o di soldi). Questo significa essere (o riuscire a rimanere) bambini nello spirito con cui si affronta il gioco, diventando grandi in tutto il resto: Federer è sempre stato così. Nadal è tornato a esserlo. Si divertono ancora. E noi di più. Li aspettiamo a Roma. P.S. Tanti sostengono che la sconfitta dell Italia contro la Spagna in Fed Cup sia la fine di un ciclo. Il ciclo in realtà è finito con una grande vittoria: il giorno in cui Flavia Pennetta ha vinto gli Us Open e ha annunciato il suo ritiro. Quella generazione di campionesse ha combattuto per i titoli più importanti per oltre un decennio, ne ha conquistati tanti ed è giusto e normale che, come uno splendido fiore, possa a un certo punto appassire. In realtà, quando raccolse il testimone da chi l aveva preceduta, nessuno si aspettava che sbocciasse a quel livello. È stata un modello straordinario, superiore a quelli che ha avuto come riferimento per crescere. È lecito pensare che chi verrà dopo possa nutrire grandi ambizioni e avere riferimenti più che adeguati per realizzarle. A cominciare dal ciclo attuale, quello guidato da Sara Errani e Karin Knapp. Ronnie Leitgeb coach di Quinzi Gianluigi Quinzi come Andrea Gaudenzi? Il ventenne marchigiano, vincitore di Wimbledon Juniores nel 2013, oggi n.461 del mondo, si affida a Ronnie Leitgeb, l allenatore austriaco che lanciò il faentino (campione del mondo juniores nel 1990) nel circuito professionistico. Dove vinse tre tornei, raggiungendo il n.18 del ranking Atp e la finale di Coppa Davis del 1998. Leitgeb è stato anche lo storico allenatore/manager di Thomas Muster, n.1 del mondo nel 1996, vincitore al Roland Garros nel 1995 e a Roma nel 1990, 95 e 96. DIRETTORE Angelo Binaghi COMITATO DI DIREZIONE Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Massimo Verdina DIRETTORE RESPONSABILE Enzo Anderloni COORDINAMENTO REDAZIONALE Angelo Mancuso SUPER TENNIS TEAM Antonio Costantini (foto editor), Amanda Lanari, Annamaria Pedani (grafica) FOTO Getty Images, Archivio FIT, Antonio Costantini, Angelo Tonelli HANNO COLLABORATO Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Piero Valesio A CURA DI Sportcast srl Via Cesena, 58-00182 Roma amministrazione@sportcast.it REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE GAME Comunicazione & Media S.r.l. REDAZIONE E SEGRETERIA Stadio Olimpico - Curva Nord Ingresso 44, Scala G 00135 Roma Info: supertennis@federtennis.it Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 dell 8 gennaio 2004 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La rivista è disponibile in formato digitale sui siti www. federtennis.it e www.supertennis.tv e spedita via newsletter. Per riceverla scrivere a supertennis@federtennis.it 3

Rafa è davvero tornato? Nadal ritrova la vittoria in un Masters 1000 e lo fa nel Principato di Monaco, dove trionfa per la nona volta. La sua promozione è una delle 7 sentenze che danno il la alla stagione sul rosso. Djokovic rimandato, con stupore 28 titoli Masters 1000 per Rafael Nadal che riaggancia Novak Djokovic in vetta alla speciale classifica DI PIERO VALESIO - FOTO GETTY IMAGES Sentenze da Monte-Carlo. Torneo quest anno più rivelatore del solito nel senso che ha evidenziato quali siano, più che i valori, i reali stati di forma di molti dei protagonisti del circus. Stati di forma che evidentemente possono mutare (e muteranno) nel prosieguo della stagione sul rosso. Ma dato che noi semplici appassionati amiamo sentirci sempre più vicini ai protagonisti ecco che i loro dolori sono i nostri e le loro gioie, a maggior ragione, sono le nostre. E dunque vogliamo conoscere alla perfezione gli uni e le altre. RAFAEL NADAL: promosso cum laude. Reduce da un inizio di stagione quasi disastroso è rifiorito per suo pieno merito e non sfruttando limiti altrui. Qualche errore in più del so- lito, soprattutto dal lato del diritto, continua a commetterlo ma gli arti inferiori hanno riacquisito leggerezza e l antica predisposizione a ottenere il massimo quando gli altri possono produrre il minimo lo hanno trascinato al successo. Lo si dice da tempo: è destinato a programmare la sua stagione poggiando quasi esclusivamente sul rosso. Ed è quello che sta succedendo. Se reggerà fino alla seconda domenica di Parigi? Chiedetelo alle sue zampe. GAEL MONFILS: promosso cum mezza laude. Spettacolare per due ore nella finale contro Nadal: il tennis ha bisogno di lui. Anche le sue gambe avrebbero bisogno di un cervello più capace di gestire i momenti topici ma, alla fine, prendiamolo così com è. Con la struttura fisica (non la tenuta...) che si ritrova avrebbe dovuto maciullare Nadal al terzo inve-

5 circuito mondiale atp La finale di Monte-Carlo tra Rafael Nadal e Gael Monfils vinta dallo spagnolo per 7-5 5-7 6-0 è durata 2 ore e 46 minuti (foto A. Fabroni) ce di farsi maciullare. Ma se uno nasce Monfils non diventa Ferrer da un giorno all altro. ROGER FEDERER: rimandato con scuse. Sia detto una volta per tutte: a Roger, quest anno, della terra importa nulla. Se poi cammin facendo, ci prenderà gusto e il ginocchio non gli procurerà dolore, allora magari proverà a calarsi nei panni dell effetto sorpresa. Asciutto come un ragazzino e mobile altrettanto dà la sensazione, però, di non volersi affaticare oltre un certo limite. Speriamo di vederlo a Roma. Un pronostico? Ci sarà. meno smanioso di Nadal di dimostrare al mondo che la sua epoca non è finita: a ben vedere è quello meglio attrezzato per mettere a segno qualcosa di sensibile. MILOS RAONIC: estate in casa a studiare. Magari è vero che la terra non è certo il luogo dove può sfruttare appieno il suo potenziale. Ma Salto in alto per il francese Gael Monfils, 29 anni e n.14 Atp, nonostante il crollo del terzo set contro Nadal in finale non vederlo svettare con i colpi che si ritrova e i sensibili miglioramenti di dritto che ha compiuto provoca l orticaria. Da rivedere a Madrid dove l aria rarefatta potrebbe metterlo maggiormente a suo agio. JO-WILFRIED TSONGA: respinto. Potrà mai stupire tutti non abbandonando un opera a metà? NOVAK DJOKOVIC: rimandato con stupore. Sentimento (lo stupore) dettato più dalle motivazioni che dal fatto. La sconfitta patita per mano di Vesely certo non è stato evento da tutti i giorni: ma il fatto, invece, che Nole abbia dichiarato di essere stanco e di aver bisogno di riposo, questa sì che è una sorpresa. Nole stanco? L ultima volta in cui s era sentito qualcosa del genere era stato in epoca pre-miele-di-manuca quando più di un osservatore aveva notato che dopo uno scambio prolugato il serbo aveva il fiatone. Da allora stanchezza e Djokovic nella stessa frase hanno assunto le fattezze di un ossimoro. ANDY MURRAY: assolto con formula piena. Ha vestito i panni della vittima sacrificale di Nadal con l atteggiamento che ormai gli è consono. Più o meno questo: sono diventato padre, la vita mi arride, se vinco bene se perdo pazienza. La profondità di palla c è, il tentativo di chiudere i punti compiendo due passi in mezzo al campo più o meno assenti anche: ma guardando molto avanti sembra assai meno stanco di Djokovic, più giovane di Federer e Batch - point Bentornati sulla terra Bentornati sulla terra. No, no, aspettate. Non lo sto dicendo a Djokovic, il cui volo nell iperspazio si è brutalmente interrotto, con tanto di picchiata e schianto al suolo. Né all Italia di Fed Cup, che ha riscoperto l amarezza del Purgatorio dopo 18 anni in Paradiso. E neppure a Camila Giorgi, che sulla terra ci stava già e, semmai, adesso ci è finita addirittura sotto. No, no. Niente metafore. Dicevo in senso letterale, perché finalmente a tornare sulla terra è stato il Grande Tennis, e dopo mesi e mesi di rottura di balle a suon di mazzate sul cemento, noi poveri appassionati siam potuti tornare a goderci lo spettacolo che solo questa superficie può offrire: fatica, sudore, corse a perdifiato, recuperi impossibili, scambi senza fine, tocchi e rotazioni, magliette e calzini sporchi di rosso, arbitri che scendono dal seggiolone per controllare i segni lasciati dalle palline anziché l asettico tran-tran dell occhio di falco, rimbalzi irregolari e, soprattutto, astuzie e raffinatezze. Ma l avete vista, la finale di Montecarlo? Se l avete vista credo proprio che, come me, vi starete domandando come sia possibile che la stagione della terra rossa sia stata ridotta a lumicino per lasciar posto all insipida omologazione - bim bum bam - imposta dal cemento. E magari vi state affrettando a comprare uno degli ultimi biglietti disponibili per venire a Roma, al Foro Italico, dove la terra è più rossa (e sugosa, saporita) che mai. Batch

Chi è Jiri Vesely, il killer di Djokovic Non ci era riuscito nessuno prima di lui in questo 2016: a Monte-Carlo il boemo, n.53 Atp, sgambetta l imbattibile Nole. È un gigante di un metro e 98, dal gioco moderno, che fu n.1 del mondo Under 18. Conosciamolo meglio... DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW FOTO GETTY IMAGES Giugno 2010, Queen s Club di Londra. Novak Djokovic affronta Xavier Malisse, numero 74 del ranking Atp. Il belga, già semifinalista a Wimbledon in gioventù e tennista di grande talento, è tra gli avversari più ostici da affrontare durante la stagione erbivora. Il match è equilibrato ma Djokovic, n.3 del mondo, viene sconfitto con il punteggio di 6-3 4-6 6-2. Aprile 2016, Monte-Carlo. Novak Djokovic fa il suo esordio nel Masters 1000 monegasco contro il ceco Jiri Vesely, numero 55 Atp. Il gigante boemo gioca il match della vita e, aiutato dalla prova incolore del serbo, si impone per 6-4 2-6 6-4. Sono passati cinque anni e dieci mesi dalla sconfitta contro Malisse a Londra, quasi sei anni dall ultima sconfitta di Nole contro un tennista non compreso tra i primi 50 del ranking Atp. Nel lasso di tempo compreso tra Malisse e Vesely, Djokovic ha conquistato 106 vittorie su 106 contro tennisti di tale classifica mondiale. Ma chi è Jiri Vesely? La storia - Jiri Vesely nasce a Pribran, nella Boemia centrale, il 10 luglio del 1993. A 4 anni prende in mano la prima racchetta e comincia a giocare contro il muro ogni giorno, per ore, grazie all omonimo papà Jiri, maestro di tennis. I miei primi ricordi legati a questo sport? Una racchetta, una pallina gialla e un muro - racconta Vesely -. A 10 anni, per la prima volta, ho incontrato un giocatore professionista. Era Ivan Lendl, fu un emozione incredibile. La famiglia Vesely si trasferisce in Germania, prima a Wolfsburg e quindi a Gottingen, città nelle quali Jiri Sr fa il coach e dove Jiri Jr cresce tennisticamente. La Nel 2015 vinse l Atp di Auckland Jiri Vesely nato a Pribran (Rep. Ceca), il 10 luglio 1993; Altezza: 198 cm, peso: 92 kg; Ranking: 53 Best ranking: 35 (27 aprile 2015); Titoli Atp: 1 (Auckland 2015) Titoli Challenger: 5; Titoli Futures: 9 carriera junior è folgorante: Vesely è vice-campione europeo under 14 nel 2007 e a 15 anni conquista il primo titolo Itf under 18. L inevitabile approdo al n.1 di categoria del mondo arriva nell anno di grazia 2011, che vede il giovane ceco conquistare l Australian Open, raggiungere la finale a New York e vincere il primo torneo da professionista a Teplice, nella sua Repubblica Ceca. Il salto nel professionismo è stato per molti talenti particolarmente traumatico, ma non per Vesely, che nel 2013, a 20 anni, viene insignito della Atp Star of Tomorrow come più giovane tennista a chiudere la stagione tra i Top 100. La svolta - Mancino, potente, altissimo ma dalla buona mobilità, Vesely conta su un servizio devastante, un diritto carico e molto incisivo, oltre a un rovescio bimane dall ottimo timing. Il classico giocatore moderno che sa essere propositivo e, quando necessario, difendere per poi contrattaccare. Il 2015 sembra essere l anno della svolta, grazie al primo titolo Atp conquistato ad Auckland partendo dalle qualificazioni e al best ranking di numero 35. Ma Jiri non è ancora pronto per il salto di qualità e nei grandi tornei (e contro grandi avversari) fa molta fatica, nonostante una bella finale raggiunta sulla terra di Bucarest. A Monte-Carlo, all improvviso, la partita della vita contro Novak Djokovic: una miriade di servizi vincenti, diritti potenti, rovesci precisi e puntuali e palle corte millimetriche. Ho voglia di piangere e ridere nello stesso momento - racconterà Vesely dopo il suo primo successo in carriera contro un Top 10 - sono emozioni indescrivibili. E poco importa se al turno successivo il ceco abbia racimolato tre game contro un indemoniato Gael Monfils, splendido finalista nel principato, perché Vesely vuole continuare a stupire, a confrontarsi con i Top 10 e, perché no, provare a raggiungerli.

Tony Roche, maestro di volée anche sul rosso Mancino, formidabile esecutore del serve&volley, l australiano ha vinto solo uno Slam (Roland Garros 66). Nello stesso anno ha trionfato a Roma. Da coach ha guidato al successo i più forti del mondo, da Lendl a Federer DI ALESSANDRO MASTROLUCA FOTO GETTY IMAGES A 25 anni guadagnava più del primo ministro. Ma la segreta ambizione di Tony Roche, figlio mancino di macellaio, ottavo australiano a vincere il Roland Garros, non aveva nulla a che fare con i servizi in slice e le volée di rovescio. Il giovane Tony avrebbe voluto seguire le orme del padre, allenatore dilettante, e diventare una stella del rugby a 13. Peraltro, il primo approccio con lo sport che gli avrebbe dato gloria come giocatore, e ancor più come coach, qualche dubbio l ha fatto scattare. Adesso ti faccio un ace, gli dice il suo avversario, che però liscia la palla e perde la presa della racchetta che - racconta il Daily Telegraph - vola dall altra parte della rete. Il piccolo Tony, che non ha ancora dieci anni, non si scansa in tempo e ci rimette due denti. Nato a Wagga Wagga Lo sport però Tony ce l ha nel sangue. È nato a Sport City, che si scrive Wagga Wagga e si legge Uòga Uòga, dove gli impianti sono più delle scuole e le vecchie glorie tornano per insegnare. Un isola felice con 50 mila abitanti e decine di campioni nel pedigree: dal golf (Steve Elkington) al cricket (Mark Taylor) e al rugby (i tre fratelli Mortimer), tutte le grandi tradizioni Aussie si abbeverano qui. Dicono sia, appunto, merito dell acqua del fiume Murrumbidgee, che alimenta l acquedotto locale. Finita la scuola, Tony trova lavoro come promoter per la Dunlop a Sydney. Si allena con Harry Hopman e la generazione d oro del tennis australiano: Frank Sedgman, Lew Hoad, Ken Rosewall, Rod Laver, John Newcombe, che diventerà il suo storico compagno di doppio. Il duro lavoro è stata la chiave del nostro successo, è la filosofia che da sempre Tony Roche, nato il 17 maggio 1945, oltre a grande giocatore è stato allenatore di molti campioni, tra cui anche Roger Federer (sotto, insieme) caratterizza noi australiani. La filosofia che l ha portato a completare l accoppiata Roma-Roland Garros nel 66. L accoppiata Roma-Parigi A Parigi si fa male alla caviglia in un match di doppio. In finale deve affrontare l ungherese Istvan Gulyas, ormai 35enne. Gulyas, che due anni prima si era ritirato a Wimbledon per non affrontare il sudafricano Abe Segal, accetta di rimandare la finale di un giorno per consentire il recupero di Roche. L australiano ringrazia e vince quello che resterà l unico suo Slam in singolare. A Roma invece ferma 11-9 6-1 6-2 Nicola Pietrangeli, che non sfrutta un break di vantaggio in avvio di partita. Roche illude i tifosi, gioca al gatto col topo, snatura il suo tennis fatto di servizi e discese a rete. Pietrangeli, demoralizzato, cede il secondo set in 16 e la partita non ha più storia. Ha allenato Ivan e Roger È ancora un tennis diverso, passatempo per gentiluomini e non già quello sport di muscoli e tensioni che Roche conoscerà come coach. Prima di Chris Lewis, il neozalendese capace grazie ai suoi consigli di due finali a Wimbledon, poi di Ivan Lendl, che la Roccia ha guidato a 7 trionfi Slam su 8, di Pat Rafter, vincitore di due Us Open serve&volley, e ancora di Roger Federer, che gli ha regalato Wimbledon, i Championships.

Grazie lo stesso, ragazze Dopo 18 anni tra le prime 8 squadre del mondo e ben quattro trionfi, le azzurre escono dal World Group. Fatale la sconfitta in trasferta contro una super-spagna. E adesso bisogna ripartire e pensare al futuro A giugno il sorteggio: si riparte da qui Schierate a Lleida, Spagna, da sinistra: Francesca Schiavone, Karin Knapp, Sara Errani, e Roberta Vinci. Sullo sfondo capitan Barazzutti L Italia, sconfitta nei play-off spareggio del World Group di Fed Cup dalla Spagna, è retrocessa e ripartirà nel febbraio 2017 dal World Group II. Il tabellone sarà composto dalle quattro perdenti dei play-off spareggio del World Group e dalle quattro vincitrici dei play-off spareggio del World Group II. L Italia, quinta nel ranking ITF per nazioni pubblicato lunedì 18 aprile, sarà testa di serie, insieme a Russia, Australia e Romania, anche loro sconfitte negli spareggi come le azzurre. Quindi l Italia affronterà una tra queste quattro nazioni: Belgio (in casa), Ucraina (in trasferta), Slovacchia (sorteggio per definire la sede) e Cina-Taipei (sorteggio per definire la sede). In caso di vittoria, potremo riprovare la scalata al World Group. DA LLEIDA (SPAGNA), ANGELO MANCUSO - FOTO A. COSTANTINI Era un play-off ma valeva una semifinale o una finale di Fed Cup. Lo aveva sottolineato capitan Barazzutti alla vigilia e aveva visto giusto. Sulla terra rossa di Lleida la Spagna ha battuto l Italia per 4-0. Una sconfitta che ci condanna alla retrocessione dopo 18 anni tra le prime 8. Onore alla Spagna dunque, che ha messo in campo uno squadrone, come ha confermato lo stesso presidente della Fit Angelo Binaghi. È la formazione più forte che abbiamo affrontato negli ultimi 10 anni. Abbiamo giocato in trasferta contro due Top 10. Su questo non ci piove: in passato le azzurre avevano perso due semifinali, nel 2012 e nel 2014 sempre a Ostrava con la Repubblica Ceca: in campo c erano Petra Kvitova e Lucie Safarova in entrambe le occasioni numero 7 e numero 15 del ranking. A Lleida Garbine Muguruza era numero 4, mentre Carla Suarez Navarro era nu- mero 11 (ma è stata 6) ed è appena uscita dalle prime 10. 4 Fed Cup in 10 anni È un anno complicato - ha aggiunto Binaghi - abbiamo incontrato in trasferta sia la Francia che la Spagna al completo e al massimo delle loro possibilità. Non so quante squadre sarebbero uscite indenni da due sfide del genere. In più a Lleida le nostre giocatrici, vedi la Errani, hanno avuto problemi fisici. E anche la Schiavone si è fatta male. Io non dimentico quanto queste ragazze hanno dato alla nazionale, rinunciando a interessi personali, mettendo l Italia davanti a tutto con spirito di sacrificio e dimostrando di essere grandi donne con solidi valori etici, oltre che campionesse. Vanno solo ringraziate per quanto hanno fatto. In 10 anni hanno vinto quattro Fed Cup, oltre ai tanti trionfi a livello individuale. E in futuro abbiamo la Errani e la Knapp, con magari Roberta Vinci o Francesca Schiavone in doppio. Io una squadra così me la tengo tutta la vita. Pretendere di poter programmare Roberta Vinci, alle prime due partite sul rosso della stagione, ha raccolto soltanto sei giochi contro Muguruza (6-2 6-2) e Suarez-Navarro (6-1 6-1)

il ricambio immediato di una generazione di giocatrici così forti, capaci di battere super potenze mondiali come gli Stati Uniti, sarebbe una presunzione folle. Vale per il tennis come per ogni altra disciplina. Patrimonio dello sport Del futuro ha parlato anche Corrado Barazzutti e lo ha fatto da condottiero, come suo costume: C è amarezza, ma ripartiremo con coloro che ci daranno la loro disponibilità. Ci sono giocatrici come la Pennetta, che era comunque qui con noi per sostenere le ex compagne di squadra, che si sono ritirate. E altre che magari potrebbero fare la stessa scelta a fine stagione. Ci dovrà essere un avvicendamento, senza dimenticare che queste ragazze hanno scritto pagine di storia del tennis azzurro e restano un patrimonio dello sport italiano. I cicli nella vita come nello sport si aprono e si chiudono, è fisiologico. E poi le nuove sfide sono sempre molto motivanti. Spagna al top Tra coloro che potrebbero aver chiuso l avventura in azzurro c è la protagonista mancata della sfida di Lleida, ovvero Roberta Vinci. Sei game nei due incontri con la Suarez Navarro (doppio 6-1) e la Muguruza (doppio 6-2) sono davvero pochi per la numero 8 del mondo. Non sono stata sufficientemente solida, male di diritto e al servizio - ha ammesso la 32enne tarantina - nelle passate settimane ho avuto un problema al piede destro e non ho potuto allenarmi come avrei voluto. Probabilmente questo ha inciso. E poi abbiamo perso Sara, che si è fatta male. Per me erano i primi due match sulla terra rossa contro avversarie fortissime. Abbiamo trovato sulla nostra strada una Spagna al top, potevamo essere più fortunate nel sorteggio. Ho giocato tanti anni in Fed Cup e nella trasferta di Marsiglia contro la Francia ho chiesto a capitan Barazzutti di non essere Francesca Schiavone ha fatto partita pari contro Garbine Muguruza per un set nel match d esordio (7-6 6-0) convocata perché c era in ballo l ingresso tra le Top 10 e dovevo concentrarmi sui tornei. Sia Corrado che la federazione mi sono venuti incontro. Ma ora si trattava di uno spareggio ed era giusto mettere l Italia davanti a tutto. La mia è stata una scelta di cuore, amo la nazionale come le mie compagne di squadra. È un peccato retrocedere dopo tante stagioni vincenti, ma nello sport succede, nessuno è eterno. Il futuro della squadra Poi sul futuro suo e della squadra: Non ho mai detto che dopo le Olimpiadi di Rio mi ritiro - ha spiegato Roberta -, ho solo sottolineato che non sono più una ragazzina, ho una certa età e non giocherò ancora tanto. Bisogna saper dire basta al momento giusto, ma non mi sono posta delle scadenze. In ogni caso anche il nostro gruppo è partito dal basso ed è cresciuto arrivando a conquistare quattro titoli mondiali. Certo non sarà facile ritrovare subito tante giocatrici forti e contemporaneamente. Di questo futuro è parte integrante Karin Knapp: Sono stata fortunata in questi anni a poter crescere vicina a queste grandi campionesse dalle quali ho potuto imparare tanto, sono state un esempio in campo e fuori - sottolinea la 28enne altoatesina - io sarò sempre a disposizione della nazionale in Fed Cup. È già un bel modo per ripartire. Garbine Muguruza, n.4 del mondo, punta di diamante di una super-spagna formata da due Top 10 (Carla Suarez Navarro ne è appena uscita ma è attualmente al n.11) Flavia Pennetta a Lledia con le azzurre Non solo in tribuna... anche in campo A Lleida, con la nazionale e con la sua squadra in occasione della sfida all armada spagnola, c era anche Flavia Pennetta. La brindisina, ritiratasi dopo lo straordinario finale di 2015 che l ha vista trionfare agli Us Open di New York, non ha perso l occasione di stare vicina alle sue compagne anche in una trasferta difficile come quella contro la Spagna. Ma Flavia non si è accontentata di accomodarsi in tribuna e di fare il tifo: tra un allenamento e l altro della squadra, è scesa in campo pure lei insieme all assistant coach di Fed Cup Giorgio Galimberti. Ed è proprio lui, tramite il suo profilo Facebook, a raccontare come è andata racchette alla mano: Due undicini a uno per lei, sta na favola.

Nadal, ora Vilas è lì a -1 DI GIORGIO SPALLUTO - FOTO GETTY IMAGES 48 gli allori conquistati sulla terra da Rafael Nadal, cui dopo Monte-Carlo manca un solo titolo per eguagliare il primatista assoluto, Guillermo Vilas (49). Al 3 posto Muster con 40. 100 le finali Atp raggiunte in carriera da Rafael Nadal. Il maiorchino è il 6 tennista nella storia a tagliare questo traguardo. Davanti a lui i soli Connors (164), Lendl (146), Federer (136), McEnroe (109) e Vilas (104). 4 i tennisti in attività a vantare un bilancio positivo nei confronti di Novak Djokovic. Con il successo a Monte-Carlo ai danni del n.1 al mondo, in quello che era il loro primo confronto diretto, Jiri Vesely va a fare compagnia a Karlovic (avanti 2-1 con Djokovic), Volandri (1-0) e Krajinovic (1-0). 9 i titoli conquistati da Nadal a Monte- Carlo. Il maiorchino, già vincitore dello stesso numero di titoli al Roland Garros, è l unico tennista nella storia ad aver vinto uno stesso torneo in 9 occasioni. Lo seguono, con 8 titoli vinti in una stessa località, Federer (Halle) e Vilas (Buenos Aires). 1la vittoria della svizzera Viktorija Golubic contro tenniste comprese tra le prime 100 al mondo, prima dello scorso week-end, in cui ha fatto il suo esordio da singolarista in Fed Cup, battendo la n.18 Pliskova e la n.33 Strycova. I primi 25 del ranking Atp Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Novak Djokovic (SRB) 15550 2 Andy Murray (GBR) 8175 3 Roger Federer (SUI) 7785 4 Stan Wawrinka (SUI) 6460 5 Rafael Nadal (ESP) 5595 6 Kei Nishikori (JPN) 4490 7 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 3400 8 David Ferrer (ESP) 3190 9 Tomas Berdych (CZE) 3120 10 Richard Gasquet (FRA) 2840 11 Milos Raonic (CAN) 2740 12 Marin Cilic (CRO) 2680 13 David Goffin (BEL) 2605 14 Gael Monfils (FRA) 2460 15 Dominic Thiem (AUT) 2420 16 John Isner (USA) 2235 17 Roberto Bautista Agut (ESP) 2015 18 Gilles Simon (FRA) 1900 19 Kevin Anderson (RSA) 1840 20 Nick Kyrgios (AUS) 1765 21 Bernard Tomic (AUS) 1625 22 Benoit Paire (FRA) 1616 23 Feliciano Lopez (ESP) 1585 24 Viktor Troicki (SRB) 1580 1515 25 Pablo Cuevas (URU) 1510 Le prime 25 del ranking Wta Pos. Nome (nazionalità) Punti 1 Serena Williams (USA) 8625 2 Agnieszka Radwanska (POL) 5775 3 Angelique Kerber (GER) 5740 4 Garbine Muguruza (ESP) 4831 5 Victoria Azarenka (BLR) 4530 6 Simona Halep (ROU) 3785 7 Petra Kvitova (CZE) 3763 8 Roberta Vinci (ITA) 3595 9 Maria Sharapova (RUS) 3432 10 Belinda Bencic (SUI) 3340 11 Carla Suarez Navarro (ESP) 3160 12 Flavia Pennetta (ITA) 3033 13 Svetlana Kuznetsova (RUS) 3010 14 Venus Williams (USA) 2941 15 Lucie Safarova (CZE) 2768 16 Timea Bacsinszky (SUI) 2735 17 Elina Svitolina (UKR) 2700 18 Karolina Pliskova (CZE) 2590 19 Ana Ivanovic (SRB) 2531 20 Sara Errani (ITA) 2505 21 Sloane Stephens (USA) 2310 22 Johanna Konta (GBR) 2213 23 Jelena Jankovic (SRB) 1975 24 Caroline Wozniacki (DEN) 1936 25 Madison Keys (USA) 1906 I primi 25 italiani del ranking Atp Pos. Rank. Nome Punti 1 31 Fabio Fognini 1240 2 42 Andreas Seppi 1005 3 52 Paolo Lorenzi 890 4 87 Simone Bolelli 670 5 99 Marco Cecchinato 575 6 107 Thomas Fabbiano 549 7 142 Luca Vanni 404 8 170 Andrea Arnaboldi 318 9 179 Alessandro Giannessi 306 10 205 Filippo Volandri 253 11 214 Federico Gaio 243 12 240 Salvatore Caruso 215 13 248 Matteo Donati 210 14 249 Lorenzo Giustino 210 15 250 Gianluca Naso 208 16 275 Matteo Viola 187 17 283 Alessandro Bega 178 18 307 Flavio Cipolla 159 19 312 Roberto Marcora 157 20 317 Lorenzo Sonego 154 21 330 Gianluca Mager 146 22 332 Riccardo Bellotti 144 23 365 Edoardo Eremin 127 24 368 Francisco Bahamonde 124 25 372 Erik Crepaldi 123 Le prime 25 italiane del ranking Wta Pos. Rank. Nome Punti 1 8 Roberta Vinci 3595 2 12 Flavia Pennetta 3033 3 20 Sara Errani 2505 4 49 Camila Giorgi 1145 5 72 Karin Knapp 898 6 88 Francesca Schiavone 750 7 276 Martina Caregaro 162 8 287 Giulia Gatto-Monticone 150 9 311 Nastassja Burnett 126 10 318 Anastasia Grymalska 124 11 333 Alice Matteucci 116 12 340 Cristiana Ferrando 111 13 342 Alberta Brianti 109 14 373 Gioia Barbieri 97 15 374 Martina Trevisan 97 16 400 Jessica Pieri 89 17 418 Claudia Giovine 82 18 419 Georgia Brescia 82 19 421 Corinna Dentoni 81 20 476 Jasmine Paolini 61 21 491 Bianca Turati 57 22 492 Martina Di Giuseppe 57 23 517 Anna Giulia Remondina 53 24 524 Alice Balducci 52 25 534 Angelica Moratelli 49

Sulle orme di Rafa Rafael Nadal: intervista e speciale in 4 puntate, da lunedì a giovedì, su SuperTennis (foto Getty Images) Si chiama Sulle orme di Rafa ed è l intervista esclusiva realizzata a Maiorca da Super- Tennis Tv. Sulle tracce di un grande campione, che ormai è anche un grande brand e che allo stesso tempo mantiene un lato umano molto forte. 48 minuti di materiale, in onda a blocchi da 12 minuti l uno, da lunedì a giovedì sera in prima serata. Ore 20.30, appuntamento fisso per conoscere tutto sul campionissimo che a Monte-Carlo ha ritrovato nuovo smalto e convinzione dopo una delle fasi più dure della sua carriera. E proprio appena prima che lui e il suo staff partissero per il Principato, Giovanni Di Natale è andato a casa sua: sui campi della sua isola, nelle strutture della sua nuova accademia, per le strade della sua città. Ne è venuto fuori un ritratto imperdibile, un intervista non soltanto al pluri-campione Slam ma anche a due figure fondamentali del suo team. Le quattro puntate In primo luogo c è Zio Toni, autore della sua crescita tennistica, coach di lungo corso e ultimamente al centro di parecchie voci da parte di media e addetti ai lavori sulle presunte responsabilità in questa fase poco brillante. Altro volto e altra voce di grande peso quelli di Carlos Costa, manager del ragazzo di Maiorca. Gli appuntamenti come detto sono quattro, a partire da lunedì sera. Nella prima si parlerà di allenamenti, tecnica e sudore, con le telecamere di SuperTennis all interno della nuova Accademia Nadal. Nella seconda l obiettivo si sposta invece su Maiorca, sullo Zio coach e sulla famiglia, per conoscere meglio l ambiente-rafa. Terzo blocco dedicato invece ai risultati sportivi, alle grandi imprese, ai match più importanti, quelli che l hanno fatto diventare leggenda. Infine, per chiudere, la puntata più intima: quella dedicata a Porto Cristo, la città dove Rafa abita, alle sue passioni, alla pesca... e molto altro ancora. Quattro chicche da non perdere. Le finali di domenica: Stoccarda alle 14.30, Barcellona alle 17.30 Giovedì 21 00:00 - ATP 500 Barcellona 02:00 - Fed Cup Spagna vs Italia 04:00 - Road to Foro 04:15 - ATP 500 Barcellona 06:15 - WTA Stoccarda 08:15 - Magazine ATP 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Barcellona 11:00 - WTA Stoccarda 13:00 - Tennis Magazine 13:30 - Live ATP 500 Barcellona 15:15 - La Voce delle Regioni 15:30 - Live ATP 500 Barcellona 17:25 - News 17:30 - Live ATP 500 Barcellona 18:30 - Live WTA Stoccarda 20:25 - News 20:30 - Live WTA Stoccarda 22:15 - Tennis Parade 22:30 - La Voce delle Regioni 22:45 - ATP 500 Barcellona Venerdì 22 00:30 - Magazine ATP 01:00 - ATP 500 Barcellona 03:00 - I Miti del Foro, Tra stelle e Meteore 03:30 - Magazine WTA 04:00 - ATP 500 Barcellona 06:15 - WTA Stoccarda 08:15 - Tennis Magazine 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Barcellona 11:00 - WTA Stoccarda 12:15 - Tennis Parade 12:30 - Live ATP 500 Barcellona 14:30 - Live ATP 500 Barcellona 16:30 - Live ATP 500 Barcellona 18:30 - Live WTA Stoccarda 22:00 - WTA Stoccarda QF (differita) Sabato 23 00:00 - ATP Barcellona QF (differita) 02:00 - ATP 500 Barcellona 04:00 - ATP 500 Barcellona 06:00 - ATP 500 Barcellona 08:00 - WTA Stoccarda 10:00 - WTA Stoccarda 12:00 - WTA Stoccarda 13:30- LIVE ATP 500 Barcellona SF 15:30 - Tennis Magazine 16:00- LIVE ATP 500 Barcellona SF 18:00 - Road to Foro 18:30 - Live WTA Premier Stoccarda SF 20:30 - WTA Premier Stoccarda SF (differita) 22:30 - ATP 500 Barcellona SF Domenica 24 00:30 - ATP 500 Barcellona SF 02:30 - WTA Stoccarda SF 04:30 - WTA Stoccarda SF 06:30 - ATP 500 Barcellona SF 08:00 - ATP 500 Barcellona SF 10:00 - WTA Stoccarda SF 12:00 - WTA Stoccarda SF 14:00 - I Miti del Foro, Tra stelle e Meteore 14:30 - Live WTA Stoccarda Finale 16:30 - Reloaded Master 1000 Miami 17:30- LIVE ATP 500 Barcellona Finale 20:00 - Magazine WTA 20:30 - Tennis Magazine 21:00 - News 21:05 - Road to Foro 21:30 - WTA Stoccarda Finale 23:00 - ATP 500 Barcellona Finale Lunedì 25 01:00 - Reloaded Master 1000 Miami 03:00 - Magazine WTA 03:30- Tennis Magazine 04:00 - I Miti del Foro, Tra stelle e Meteore 04:30 - WTA Stoccarda Finale 06:30 - ATP 500 Barcellona Finale 08:30 - Tennis Magazine 09:00- WTA Stoccarda SF 11:00 - ATP 500 Barcellona SF 12:45 - Road to Foro 13:00- WTA Stoccarda SF 15:00 - ATP 500 Barcellona SF 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17:05 - WTA Stoccarda Finale 19:00 - Wimbledon 2014 Finale Doppio 20:00 - Magazine WTA 20:30 - Sulle orme di Rafa - Part 1 20:45 - La Voce delle Regioni 21.00 - News 21:05 - I Miti del Foro 21:30 - ATP 500 Barcellona Finale 23:30 - Fed Cup Spagna vs Italia NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali Martedì 26 01:00 - WTA Stoccarda SF 03:00 - ATP 500 Barcellona SF 05:00 - Tennis Parade 05:15 - Reloaded Master 1000 Miami 06:15 - Fed Cup Svizzera vs Rep. Ceca 08:15 - Road to Foro 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - WTA Stoccarda Finale 11:00 - LIVE WTA Praga 15:00 - I Miti del Foro 15:30 - Reloaded Master 1000 Miami 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17:05 - ITF Salso Maggiore 17:15 - ATP 500 Barcellona Finale 19:00 - WTA Praga 20:30 - Sulle orme di Rafa - Part 2 20:45 - La Voce delle Regioni 21.00 - News 21:05 - WTA Praga 23:00 - Fed Cup Spagna vs Italia Mercoledì 27 01:00 - Road to Foro 02:15 - WTA Praga 04:15 - WTA Praga 06:15 -WTA Stoccarda Finale 08:15 - I Miti del Foro 08:45 - La Voce delle Regioni 09:00 - ATP 500 Barcellona Finale 11:00 - LIVE WTA Praga 15:00 - Fed Cup Spagna vs Italia 16:45 - La Voce delle Regioni 17.00 - News 17:05 - ITF Salso Maggiore 17:15 - WTA Stoccarda Finale 19:00 - WTA Praga 20:30 - Sulle orme di Rafa - Part 3 20:45 - La Voce delle Regioni 21.00 - News 21:05 - Tennis Magazine 21:30 - Magazine ATP 22:00 - WTA Praga

L Italia vola verso Roma a quota 9 mila iscritti Il torneo più grande del mondo, come l ha definito il presidente Fit Binaghi, sfonda un altro tetto: +30% rispetto al 2015. Intanto il 14 aprile sono scattati anche gli ultimi tre Open a calendario Il presidente Fit Angelo Binaghi lo aveva detto alla conferenza stampa di presentazione degli Internazionali Bnl d Italia: Abbiamo il torneo più grande del mondo, con quasi 9 mila iscritti. Si riferiva proprio alle pre-qualificazioni e agli Open Bnl che stanno ancora facendo il giro d Italia (gli ultimi eventi scatteranno a fine aprile). Un giro d Italia da boom in quanto a numeri, con una quota così elevata a portata di mano. E certamente raggiungibile a brevissimo, visto i tornei ancora in ballo. Gli ultimi tre in calendario sono partiti soltanto qualche giorno fa, il 14 aprile, e le iscrizioni si prendono ancora. A lunedì 18 aprile la cifra precisa era di 8954, il che significa che bastano 46 iscrizioni su ben 8 categorie per sfondare il muro. Un muro che segna anche un aumento stratosferico rispetto all edizione 2015, un +30% netto rispetto ai sei mila (che già erano un record e sembravano impressionanti) della scorsa stagione. Prima di chiudere i conti con i numeri definitivi, ci vorranno almeno un altro paio di settimane per farlo, andiamo a vedere chi ha strappato il pass per il Foro Italico negli ultimi Open BNL conclusi. Siro Bologna, derby per Pancaldi-Licciardi Maratona tennistica, colpi d autore e chilometri in campo al Siro Tennis di Bologna per il torneo di pre-qualificazione maschile agli Internazionali Bnl d Italia, evento contraddistinto da due finali - singolare e doppio - entrambe molto combattute e concluse al tiebreak. La manifestazione, con un montepremi complessivo di 15mila euro, è stata intitolata alla memoria del tecnico nazionale Cesare Zavoli - fondatore della Bologna Tennis Academy - scomparso improvvisamente nel febbraio dello scorso anno. A Bologna, il vincitore Luca Pancaldi (a sinistra) e il finalista Pietro Licciardi Vittoria, in un derby targato Emilia Romagna, per un frizzante Luca Pancaldi (classifica 2.2), 23enne bolognese del Ct Brindisi contro il ravennate Pietro Licciardi (2.2), 22 anni e portacolori del Club Sinalunga. Il romagnolo, partito favorito dopo aver sconfitto agli ottavi Marco Speronello, campione italiano in carica di 2a categoria, non è stato certo baciato dalla Dea Bendata e si è dovuto arrendere al gioco vario dell emiliano. Accelerazioni da fondo campo, palle corte, discese a rete: questi gli ingredienti del successo di Pancaldi che, colpo dopo colpo, ha scalfito la regolarità dell avversario. La vittoria arriva al tie-break del secondo set con un diritto vincente lungo linea. A conquistare il pass per il Foro Italico è la coppia Nicola Ghedin (2.1 della Società Canottieri Casale) e Francesco Borgo (2.2 del Ct Vicenza) che si è imposta La coppia formata da Francesco Borgo e Nicola Ghedin (destra) a Bologna sul vincitore del singolare Luca Pancaldi in coppia con Fabio Mercuri (2.2 del Ct Bologna). Match deciso sul filo di lana al super tie-break. Resta il boom di partecipazioni e i numeri da record: tra singolo e doppio al Siro Tennis Bologna si sono dati battaglia 440 tennisti di cui ben 111 di seconda categoria. (s.b.) A Modena avanti le semifinaliste Primi verdetti anche dall Emilia Romagna per le pre-qualificazioni femminili agli Internazionali Bnl d Italia, valevoli anche come 7 Memorial Stefano Antichi e giocate al Club La Meridiana di Modena. La finale, conclusa anticipatamente, ha decretato la vittoria di Deborah Chiesa (2.3), 19enne trentina tesserata per il Plebiscito Padova che sul 6-2 2-0 ha sfruttato il ritiro per un lieve malore della bolognese Agnese

La premiazione alla Meridiana di Modena, con la vincitrice Deborah Chiesa (in rosa) e la finalista Agnese Zucchini Zucchini (2.2) del Ca Faenza. Entrambe avevano già in tasca il pass per le prequalificazioni del Foro Italico: la prima grazie alla vittoria al torneo pre-quali di Ortisei; la seconda con la finale disputata a Rovereto. Via libera dunque per l appuntamento romano alle due semifinaliste Alice Savoretti (2.2) del Ct Bologna e Giulia Pasini (2.4) del Ca Faenza. Quest ultima, fresca di un posto al sole nella manifestazione del Foro Italico, è stata anche la rivelazione del torneo: nel taccuino della 24enne originaria di Cesena vittime di tutto rispetto e vittorie su avversarie di pari e di superiore classifica, a partire da Anna Floris (2.1) testa di serie numero uno del seeding. E così le quattro semifinaliste si sono potute godere un grandissimo filotto alla Meridiana, dove sono arrivate tutte e quattro a giocarsi anche la finale del tabellone di doppio. Vittoria per la coppia Zucchini/Pasini che imponendosi in tre set sulle avversarie Chiesa/Savoretti ha conquistato il pass per Roma pure nel tabellone di specialità. Resta anche il boom di partecipazioni all evento, con un montepremi complessivo di 11.200 euro: ben 165 le atlete iscritte (molte anche da fuori regione), di cui 48 di seconda categoria. (s.b.) Alla Stampa Torino ok Remondina e Smirnova È stata la 26enne bresciana Anna Giulia Remondina a vincere l Open Bnl femminile 2016 giocato al Circolo della Stampa Sporting di Torino. La portacolori del Dai tabelloni Open agli Nc, tutti i risultati delle finali CT PESCARA, ABRUZZO Finale Open Maschile: Gianluca Di Nicola b. Andrea Vavassori 6-2 6-4. Finale Open Femminile: Anastasia Grymalska b. Martina Di Giuseppe 6-7 6-2 6-1. Finale 3 a Categoria Maschile: Andrea Del Federico b. Paolo Cartuccia 3-6 6-4 6-3. Finale 3 a Categoria Femminile: Giorgia Di Muzio b. Ilaria Sposetti 6-2 6-1. Finale 4 a Categoria Maschile: Andrea Novelli b. Massimiliano Pesce 4-2 rit. Finale 4 a Categoria Femminile: Emily Di Giannantonio b. Laura Spadano 6-3 6-2. Finale Tabellone Nc Maschile: Simone Marcantonio b. Luca Morelli 6-4 6-4. Finale Tabellone Nc Femminile: Martina Pietrolungo b. Victoria Grymalska 6-3 6-4. SIRO TENNIS (BOLOGNA), EMILIA ROMAGNA Finale Open Maschile: Luca Pancaldi b. Pietro Licciardi 6-4 7-6. Finale 3 a Categoria Maschile: Matteo Mingori b. Lorenzo Baldini 2-6 6-1 6-2. Finale 4 a Categoria Maschile: Luca Cedrini b. Andrea Caniato 6-4 6-4. Finale Tabellone Nc Maschile: Marcello Tamburini b. Mariano Pagano 7-6 6-0. CLUB LA MERIDIANA (MODENA), EMILIA ROMAGNA Finale Open Femminile: Deborah Chiesa b. Agnese Zucchini 6-2 6-0. Finale 3 a Categoria Femminile: Chiara Arcangeli b. Francesca Bottardi 6-7 6-3 6-0. Finale 4 a Categoria Femminile: Alessia Serra Zanetti b. Giulia Guizzardi 6-2 6-2. CIRCOLO DELLA STAMPA SPORTING (TORINO), PIEMONTE Finale Open Femminile: Giulia Remondina b. Irina Smirnova 6-2 7-6. Finale 3 a Categoria Femminile: Chiara Fornasieri b. Francesca Valle 5-7 6-4 6-3. Finale 4 a Categoria Femminile: Giulia Coletti b. Giulia Canonero 6-2 6-1. Finale Tabellone Nc Femminile: Rebecca Frant b. Simona Bonello 6-0 6-2. Le due finaliste del singolare a Torino, la vincitrice Giulia Remondina (a sinistra) e la finalista Irina Smirnova Maestra e allieva, Stefania Chieppa (sinistra) e Michele Alexandra Zmau, vincono il doppio alla Stampa di Torino Ct Lucca, ex n. 219 del ranking mondiale WTA (nel 2011) e ora intorno alla posizione n.500, ha fermato nell ultimo atto Irina Smirnova, finalista anche lo scorso anno. 6-2 7-6 il punteggio finale. Il pass per il Foro Italico di Roma la lombarda se l è guadagnato con pressing da fondo campo, discese a rete efficaci e un inizio comodo che l ha portata a condurre per 5-0, fino al 6-2 del primo parziale. Nel secondo set la 32enne di origine siberiana - e casalese d adozione - è riuscita a spezzare il ritmo della Remondina, comunque brava in questa fase a fare gli adattamenti giusti. Nel tie break del secondo parziale la Smirnova ha avuto anche a disposizione due set point per rimandare il verdetto al terzo set, ma la Remondina ha chiuso i conti con due diritti vincenti sulle righe fino a conquistarsi il titolo. Entrambe, oltre all assegno di 2.800 euro per la vincitrice e di 1.680 euro per la finalista, si sono conquistate il pass per le pre-qualificazioni degli Internazionali Bnl d Italia di Roma. Per Giulia Remondina sarà un ritorno: A Roma ci sono andata nel 2008, ed ero in qualificazione. Tornarci scatenerà una bella serie di ricordi. L obiettivo del 2016? Tentare di riavvicinarmi al mio best ranking, 219 Wta nel 2011. Vorrei entrare a fine anno nelle prime 300 del mondo, ora sono 523. Nel doppio il titolo è andato invece alla coppia di casa formata da Stefania Chieppa e Michele Alexandra Zmau, che in finale si sono imposte sul duo cuneese Nicole Clerico/Carlotta Ripa per 6-1 6-0. Un bel successo per le due

portacolori del Circolo della Stampa Sporting, rispettivamente anche nel ruolo di maestra e allieva: Mi è spiaciuto abbandonare la semifinale del singolare contro la Smirnova per il problema alla gamba, ma evidentemente il doppio turno con due incontri in un giorno è stato troppo per me - ha detto la Chieppa -. Mi consolo con questo successo, a cui in realtà tenevo molto perché è la prima volta che gioco con una mia allieva. Molta emozione - aggiunge la Zmau -. E ora si parte insieme per Roma. (r.b.) tesserato con il Ct L Aquila, che non ha avuto problemi a liquidare il pur quotato Andrea Vavassori, piemontese del Ct Pinerolo. Giusto qualche indecisione nella parte conclusiva di gara, ma per il resto Di Nicola ha dimostrato un gioco estremamente pulito. Sto lavorando molto a livello mentale - ha detto Di Nicola -, credo che qualche risultato si stia vedendo. Di Nicola è l abruzzese meglio piazzato in questo momento e ha una classifica mondiale intorno al 900, ma essendo poco più che ventenne ha tempo per fare cose eclatanti. Un grande sforzo organizzativo, con il supporto federale e con lo staff del Ct Pescara presieduto da Franco Leone, che a breve - proprio nel mese di maggio - ospiterà anche il torneo internazionale giovanile che ormai è diventato una consuetudine nel panorama. (p.s.) Qui sopra, i finalisti del maschile a Pescara: il vincitore Di Nicola (in nero) e Vavassori; A sinistra, Anastasia Grymalska davanti ai microfoni di SuperTennis dopo il successo Agli IBI sugli spalti... ma non solo Ecco i pacchetti per andare a Roma Pescara promuove Di Nicola e Grymalska Un montepremi complessivo così alto per un torneo di tennis in Abruzzo non si era mai visto, ben 20.700 euro. In più, un sogno, quello di poter accedere alle qualificazioni degli Internazionali Bnl di Roma, in programma a Roma dal 2 al 15 maggio. A partire dal 2 aprile al Circolo Tennis Pescara sono giunti da ogni dove per poter innanzitutto vincere un torneo molto importante (anche economicamente), e poi come è naturale che sia, giocarsi la propria chance della vita a Roma nell evento-clou tennistico dell anno in Italia. Numeri da record: quasi 500 iscritti, la sede abruzzese voluta dalla federazione è risultata essere la quinta in Italia per partecipazione, al cospetto di regioni ben più popolose. Nel femminile, la finale è stata vinta dall idolo di casa Anastasia Grymalska (tesserata per il Ct Beinasco). La numero 320 del mondo ha sconfitto la romana Martina Di Giuseppe (Ct Parioli), numero 496 del mondo, con il punteggio di 6-7 6-2 6-1. Al maschile, c era grande attesa per la finale, che si è conclusa in due set, 6-2 6-4 a favore di colui che ogni anno - ed è il quarto consecutivo - riesce a imporsi in questa manifestazione che porta dritto al Foro Italico. Ha vinto il marsicano Gianluca Di Nicola, Partite da lontano? Volete fermarvi qualche giorno ad assaporare il grande tennis degli Internazionali Bnl d Italia? Beh, come nel 2015 si potranno acquistare dei veri e propri pacchetti comprensivi di biglietti e di pernottamenti in hotel. Pacchetti personalizzabili adatti a tutte le esigenze e a tutte le tasche. Con tanto di benefit esclusivi: niente code all ingresso sfruttando il Fast Pass, la garanzia (fino a esaurimento) di un posto sul Pietrangeli, l accesso al Ballroom, il locale che anima le serate del Foro Italico. Per visionare i due pacchetti a disposizione basta andare sul sito internet www.super-sport.it oppure chiamare il call-center dedicato allo 06/97626248 (dal lunedì al venerdì 9.30-13 e 14-18.30; sabato 9.30-13.30). Una prima soluzione si chiama Easy: all interno di questo pacchetto i biglietti vengono assegnati fra tutti i settori del campo centrale disponibili per le sessioni e le giornate prescelte, il pernottamento è fissato in un hotel 3 o 4 stelle o in un residence (colazione inclusa). Inoltre la certezza di essere accolti alla Welcome Area esterna all impianto e il diritto a svariati sconti nella shopping area del Foro Italico. Acquistabili a parte, anche i servizi di navetta dall hotel al Foro e dall hotel verso le stazioni e gli aeroporti. L altra soluzione disponibile si chiama Premium. Per l assegnazione dei biglietti, in questi pacchetti ci sono quelli delle prime file dei settori Italian Open Club, Distinti Top e Tribuna Internazionale Top. La sistemazione in hotel prevede strutture di altissimo livello (4 o 5 stelle, colazione inclusa) e situate nelle vicinanze al Foro Italico. Tra i benefit aggiuntivi, oltre a quelli del pacchetto Easy, la soluzione Premium offre anche incluso nel prezzo il servizio navetta tra l hotel e il Foro (o un parcheggio riservato per l auto all interno dell impianto). In più si può provare il cosiddetto Walk About nell area giocatori, una visita guidata da prenotare giornalmente che consentirà di scoprire i segreti delle aree riservate del Foro.