Le sette cose compiute da Gesù sulla croce!

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NOTES Appunti Adunanze

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Le sette cose compiute da Gesù sulla croce 1. Gesù si è fatto peccato affinché io diventassi giusto davanti a Dio. 2. È morto affinché io potessi vivere. 3. Si è fatto maledizione affinché io potessi essere benedizione. 4. È stato percosso e ferito affinché io potessi essere guarito. 5. È diventato tutto per me, affinché io diventassi tutto per tutti gli uomini. 6. Ha trasformato il buio in luce 7. Si è fatto servo affinché io potessi regnare con lui. 1. Gesù si è fatto peccato affinché io diventassi giusto davanti a Dio (2Corinzi 5.21) Gesù è stato tentato proprio come tutti gli uomini, ma non ha commesso peccato (Ebrei 4:15) La sua vita senza peccato non serve per noi solo come esempio ma anche come espiazione (1Giovanni 2.2; Romani 3:25). Sulla croce Gesù ha portato tutti i peccati dell umanità (presenti, passati e futuri), come l agnello sacrificale (Levitico 16:10; Ebrei 7:26-27), un esempio di capro espiatorio. Gesù è stato l agnello di Dio che toglie il peccato del mondo (Giovanni 1:29) Dio ha dovuto compiere un ultimo e supremo sacrificio per il peccato dell uomo (Ebrei 10.18), perciò ora non occorrono altri sacrifici per il peccato (Ebrei 10:26). Quindi qualsiasi uomo (o donna) che vive nel peccato oggi ha un unica possibilità: guardare al sacrificio immacolato di Dio sulla croce, e portare a Dio i suoi peccati. Gesù lava tutti i peccati con il suo sangue senza peccato versato sulla croce per l espiazione. 2. Gesù è morto affinché io potessi vivere (2Corinzi 5:15, 1Tessalonicesi 5:10) Quando Gesù morì, la vita ha preso il posto della morte e la morte quello della vita (come nel sacrificio di Isacco in Genesi 22) Quando un uomo (o una donna) commette peccato, quel peccato rimane in loro fino alla morte spirituale. Il peccato rappresenta la separazione da Dio, perciò il peccatore è separato da Dio sul piano spirituale (Isaia 59:1-2), ma non sul piano fisico, perché Dio è onnipresente o onnisciente. Il peccato costruisce una barriera spirituale tra l uomo e Dio. Questa barriera può essere demolita soltanto attraverso il sacrificio espiatorio del figlio di Dio. Quando Gesù è morto sulla croce, il suo sangue ha pagato tutto il prezzo del peccato dell umanità e ha distrutto la barriera di separazione che impediva che l uomo tornasse a Dio (Efesini 2:14).

Comunque sia, ogni persona ha diritto di scegliere liberamente se passare dalle tenebre alla luce e dalla morte alla vita. Ogni persona che crede in Cristo non può più vivere consapevolmente una vita di peccato, perché ha già superato quella linea di confine che dalla morte l ha portato alla vita, dalle tenebre alla luce (Giovanni 5:24, 1Giovanni 3:14). Chi è in Cristo è letteralmente risorto con Cristo e ora la sua vita regna sul peccato (morti al peccato ma viventi a Dio, in Cristo Gesù: Romani 6:11) 3. Gesù si è fatto maledizione affinché io potessi essere benedizione (Galati 3:13-15) Prima di Cristo tutti erano sotto la legge originariamente data al popolo d Israele sul monte Sinai (Giovanni 1:17, Galati 3:23) La Legge diventò fonte di maledizione, perché nessuno riusciva a metterla in pratica perfettamente (Galati 3:10, Romani 3:20) Era anche maledetto l uomo che moriva appeso all albero (Deuteronomio 21:23, Galati 3.13) Il fatto di essere appeso alla croce (all albero) ha messo anche Gesù sotto maledizione come quelli che non si attengono alla Legge (Galati 3:10) Nel dare la sua morte per la vita nostra, Gesù ha anche scambiato il peccato con la giustizia e le maledizioni con le benedizioni. Essendo Dio la fonte di ogni benedizione, una vita senza Dio è una vita maledetta,. Molte persone che non credono in Dio pensano di essere benedette perché sono benestanti. Ma la loro fine è la morte (Salmo 37:1-7) La vera benedizione, quella spirituale, è solo in Cristo (Efesini 1:3) Alcune persone vivono delle vite disgraziate, perché il peccato è la radice di ogni maledizione. Ma ogni maledizione può essere spezzata da Cristo. 4. Gesù è stato percosso e ferito affinché io potessi essere guarito (Isaia 53:4-5; 1Pietro 2:24) Quando Gesù è morto sulla croce, è stato ferito in più punti (mani, piedi, costato, testa, schiena) Il sangue che è uscito dalle sue ferite purifica anche oggi il peccatore che lo riceve come versato per lui. Le ferite che Gesù ha ricevuto nel suo corpo servono anche oggi alla guarigione delle malattie dell uomo che crede che Gesù è stato ferito per le nostre malattie (Matteo 8:16). Gesù ha preso letteralmente su di sé la punizione per i nostri peccati, le nostre maledizioni, malattie, frustrazioni, dipendenze, ecc.

La ragione per cui Dio perdona i nostri peccati e guarisce tutte le nostre malattie (Salmo 103:3) è che Gesù con le sue ferite ha pagato per la nostra guarigione e con la sua vita per la nostra salvezza e con la croce per la nostra maledizione. Perciò, quando una persona viene a Gesù per il perdono dei propri peccati, la guarigione dalle malattie e la benedizione sono benefici aggiuntivi. La liberazione totale non è solo la salvezza. Include anche la guarigione dalle malattie e l annullamento delle maledizioni. Liberazione dal peccato è liberazione anche dalle sue conseguenze (malattie, maledizioni..). Quando una persona viene a Gesù e riceve il perdono dai peccati, contemporaneamente riceve guarigione e liberazione dalle maledizioni. 5. Gesù è stato percosso e ferito affinché io potessi essere guarito (Filippesi 2:5-9; 1 corinzi 9:19-23) Sulla croce Gesù ha potuto sopportare qualsiasi cattiveria: insulti, torture, prese in giro, rifiuto anche da parte dei suoi, nudità, ecc. Gesù è stato esposto al pubblico ludibrio, davanti agli uomini che lui stesso aveva creato, perché Gesù è la parola di Dio attraverso la quale tutte le cose sono state create (Giovanni 1:3). Sopportando tutte queste cose, Gesù è diventato un esempio di umiltà e di ubbidiente sacrificio (1Pietro 2:21, Ebrei 5:8) Lo stesso apostolo Paolo parla di sé come di un uomo disposto a sopportare le debolezze degli altri uomini (1Corinzi 9:19-23) Come ha fatto l apostolo Paolo a dire e fare questo? Grazie a Cristo che lo fortificava (Filippesi 4:13) La forza per vivere la vita di Cristo in un mondo pieno di difficoltà viene dalla decisione della persona di seguire da vicino il percorso che Cristo gli ha messo davanti. Se guardiamo a Cristo (Ebrei 12.2) sulla croce, possiamo sopportare le debolezze, le incongruenze, gli insulti e i rifiuti degli altri uomini nella nostra vita sulla terra. 6. Gesù ha trasformato le tenebre in luce (Colossesi 1:13; 1Pietro 2:9) La Bibbia racconta di vari eventi sovrannaturali che si sono verificati alla morte di Gesù (le tenebre sulla terra per 3 ore, la cortina del tempio squarciata da capo a fondo, le rocce frantumate, i sepolcri aperti, la risurrezione dei corpi di molti santi che erano defunti Matteo 27:52). Altri simili eventi soprannaturali si sono prodotti alla risurrezione di Gesù (oltre al fatto della risurrezione di Cristo che da morto tornava in vita, anche la pietra rimossa dall imboccatura del sepolcro, le guardie che erano come persone morte accecate e incapaci di intervenire Matteo 28:4).

Mentre la lacerazione del velo che separava il luogo santo da quello santissimo nel tempio significa che è stato riaperto l accesso a Dio per tutti gli uomini, la luce della terra è stata trasformata in tenebre e poi di nuovo in luce. Questo sta a rappresentare lo scambio di Gesù che ha trasformato le tenebre dell uomo (i suoi peccati) in luce (cioè giustizia). Di fatto sulla croce Gesù ha operato uno scambio: le tenebre in luce, le maledizioni in benedizioni, le malattie in guarigioni, l inferno in paradiso, la condanna in giustificazione. La scelta se accettare o rifiutare questa offerta rimane però a ciascuno, personalmente. Quando il peccatore viene a Gesù, viene trasferito dal potere delle tenebre a quello del Regno dell amato figlio di Dio (il regno della luce, Colossesi 1:13)7. Si è fatto servo affinché io potessi regnare con lui. 7. Gesù si è fatto servo affinché io potessi regnare con lui (Filippesi 2:5-9, Romani 5:17, 2Timoteo 2:12). Accettando di essere spogliato della sua gloria celeste, di ricevere gli sputi, gli scherni e le umiliazioni e, alla fine, di morire per noi, Gesù ha davvero preso forma di servo (Isaia 53:1-5; Filippesi 2:5-9). Gesù non ha soltanto sacrificato la sua vita, ma anche la sua reputazione, il suo trono di gloria, la sua divinità ecc. Dio il Figlio è diventato uomo e ha sopportato cose peggiori di quelle che possono aver meritato gli uomini peggiori. Perché l ha fatto? Per il suo amore per me e per te Dio il Padre ha innalzato Gesù solo dopo che lui ha sofferto quello che ha sofferto. Da queste cose sofferte nella carne Gesù ha imparato l obbedienza (Ebrei 5:8). Egli è stato perciò sommamente innalzato e gli è stato dato un nome al di sopra di ogni altro nome (Filippesi 2:9). Ogni uomo (e ogni donna) in Cristo ha acetato di sacrificare le opere della carne nel suo ravvedimento essendo crocifisso con Cristo (Galati 2:20); con il battesimo è stato sepolto nella morte di Cristo (Romani 6:3-4; Colossesi 2:12) ed è risorto assieme a Cristo (Efesini 2:6) per regnare con lui nei luoghi celesti (Colossesi 1:3; Efesini 2:6-7). Gesù è diventato il capo del suo corpo (la Chiesa, cioè la comunità di coloro che l hanno accettato come Signore e Salvatore). Siccome il capo non può regnare senza un corpo noi suo corpo regneremo con lui nella vita eterna (Romani 5:17).

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