La terza Domenica di Maggio La festa più bella



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Transcript:

l O l m o n. 69 anno 6 Maggio 2008 Direttore Editoriale: Ernesto Magorno Direttore Responsabile: Francesco Cirillo Nella piazza di Diamante c era un olmo, sede delle riunioni pubbliche e popolari...era il centro della cittadinanza, di socievole comunanza...con la sua benefica, spaziosa ombra e frescura era occasione propizia ed amichevole di concordia, fraternità, eguaglianza ed affetto cittadino. Leopoldo Pagano 1860 M e n s i l e d i i n f o r m a z i o n e e c u l t u r a d e l l a r i v i e r a d e i c e d r i a c u r a d e l l a m m i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e d i d i a m a n t e e c i r e l l a Il nostro concittadino Vincenzo Bruno volontario in Tanzania La terza Domenica di Maggio La festa più bella Avviato con successo il progetto SOLIDARIETA DONNA A cura dell Assessore alle Politiche sociali Sono entrato nel mio secondo mese di 'gravidanza africana'. Come giá molti di voi sapranno, mi trovo ad Arusha, in Tanzania. La terra dei safari fotografici, della vetta innevata del Kilimanjaro in mezzo a ettari di savana, delle spiaggie bianche e dei banchi corallini di Zanzibar, dei guerrieri masai e delle loro ataviche usanze. Ma la Tanzania - come spiegheró a breve - non é solo questo; almeno per me, venuto non come un incantato turista o viaggiatore romantico. Nessuna redenzione dell'anima, nessuna missione di pace cerca-lode, nessuna speculazione ai danni della povera gente. Grazie alla dedizione e alla professionalità dell' Associazione dei Pensionati, del Forum delle Associazioni, di Aldo Bianco e Gaetano Bruno - ma molti altri, ci mancherebbe, faccio solo alcuni nomi... - ho saputo che Diamante e altri paesi hanno risposto alla grande al mio grido d'aiuto, in linea con la generosa tradizione solidaristica che ha sempre contraddistinto il nostro territorio. Ne é scaturita una dignitosa crociata benefica per aiutare - "dal di fuori" - le persone con cui sto venendo a contatto - "dal di dentro" - giorno dopo giorno. I diseredati insignificanti della comunità. Gli scarti avvelenati della società civile. Bambini abbandonati, orfani, malati di AIDS, ma anche giovani di pochi soldi e molte speranze. La Tanzania possiede il territorio piú esteso di tutta l'africa orientale e un alto tasso di crescita demografica. Nonostante l'enorme ricchezza mineraria - da qui prende il nome la tanzanite, il famoso 'diamante blu' - e turistica - 14 parchi naturali, 2 riserve marine, 6 siti dichiarati 'patrimoni dell'umanità' dall'une- SCO - il Paese resta ancora uno dei piú poveri al mondo. Quasi quaranta milioni di persone che convivono sotto la guida spirituale di diverse congregazioni religiose - cristiana, musulmana, luterana, oltre alle credenze tribali - fanno di questo paese una lieta eccezione alle mai sopite dispute etniche della regione (leggi Kenya,Congo, Burundi, Ruanda). La povertà - che é in primo luogo il retaggio storico di secoli di sfruttamento economico e culturale rapace prima da parte del colonialismo europeo, poi della globalizzazione occidentale - si rigenera a ciclo costante laddove più facilmente attecchisce e fermenta l'ignoranza. Il livello di analfabetismo, infatti, é uno dei piú alti del mondo, e diventa precondizione generalizzata soprattutto nelle aree rurali. Non ci si preoccupa della gestione delle nascite, nessuna pianficazione economica di larga veduta. Quando le piogge torrenziali arrivano, interi raccolti vengono spazzati dalle inondazioni, mentre la siccità provoca profonde carestie e apre tremende ferite sociali. Le morti non hanno voci, spesso, ma ci sono. L'estrema povertà ha portato l'economia del posto ad essere fortemente dipendente dai capricci dei mercati economici e dagli aiuti internazionali, insabbiata nella sistematica svalutazione della moneta propria; mancanza di cibo, vestiti, ripari; alti tassi di mortalità e abbassamento della vita media; servizi sociali scarni e inefficaci, infrastrutture vecchie e fatiscenti. Sebbene la gente lavori instancabilmente 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, la disoccupazione raggiunge cifre altisonanti. Frequente la separazione nelle famiglie, aumenta il numero di ragazzi di strada, molti di loro vengono addirittura privati dell'infanzia perché costretti a lavorare in ausilio agli scarsi introiti familiari (caricano sulle spalle grossi sacchi di riso, farina o mais...continua a PAG.8. TUTTE LE REGOLE PER UNA CORRETTA RACCOLTA DIFFERENZIATA A PAG. 3 Per l 80 Anniversario dell Incoronazione dell Immacolata Concezione previsto l inizio di festeggiamenti civili e religiosi dalla Terza Domenica di Maggio all 8 Dicembre. Ogni anno Diamante rinnova la sua fede alla Vergine marinara. 18 Maggio 2008 Assessorato al Turismo Associazione Albergatori Invitano a partecipare Assolto Assolto, assolti tutti e 13, accusati di una serie di reati gravissimi che vanno dalla cospirazione politica alla devastazione, all associazione sovversiva, e ciliegina sulla torta del pagamento di 10 miliardi di danni avvenuti nella città di Genova nel 2001 durante le contestazioni al G8. Assolto con formula piena, lo ripeterei all infinito, dopo sei anni passati fra 20 giorni di carcere speciale ed in isolamento, un anno e due mesi di obbligo di firma presso i carabinieri di Diamante, 47 udienze divise in tre anni di processo presso la Corte d Assise di Cosenza, il ritiro del passaporto,continui pedinamenti, microspie nella mia casa e nella mia auto, un impiego sproporzionato di personale della Digos per diversi controlli su di me e gli altri miei imputati, il coinvolgimento di mio figlio e della mia compagna nell inchiesta; un processo con 80 chili di carte processuali costituite da ben 40 mila pagine, 4 avvocati impegnati tra me, mio figlio e la mia compagna, tra i quali la bravissima avv. Natalia Branda che ha avuto l onere e l onore di chiudere le arringhe di tutto il collegio di difesa composto da 15 avvocati. L unico conforto la grande solidarietà che mi è stata espressa dall inizio della vicenda fino ad oggi, da amici, parenti, compagni del movimento, cittadini che mi hanno fermato e salutato per strada, istituzioni quali l ex sindaco Ernesto Caselli che mi affidò l incarico di direttore di questo giornale e mi accolse nel comune all uscita dal carcere, dal sub commissario Ceccarelli che senza conoscermi mi riaffidò l incarico di direttore dell Olmo, ed infine dal sindaco Ernesto Magorno e dall intera amministrazione, che hanno sempre creduto in me e nella mia azione limpida e coerente anche se non allineata. Francesco Cirillo II 1 aprile 2008 si è dato avvio al progetto tanto ambito denominato "Solidarietà Donna" un progetto di assistenza domiciliare a persone anziane o disabili che, per un periodo di 8 mesi, prevede l'inclusione di 10 donne con disagio economico e sociale e di 50 anziani o disabili bisognosi di assistenza. Una iniziativa di grande valenza sociale, che al di sopra di ogni aspettativa, ha avuto il riconoscimento e il successo che meritava. Diamante deve conoscere una fase nuova fatta di consapevolezza e di ricerca del bisogno, che è stato toccato con mano durante il Viaggio della Sofferenza avviato da Sindaco e dall'assistente Sociale di questo Ente. Da qui è emersa una realtà non percepibile all'esterno, in quanto vissuta per la maggior parte nel chiuso delle mura domestiche. E' proprio verso questa realtà che l'amministrazione ha inteso rivolgere la propria attenzione, riconoscendo i bisogni dei propri cittadini, non attraverso una forma di assistenzialismo sporadico ed occasionale, che non è risolutivo dei problemi, ma attraverso interventi di sostegno finalizzato a costruire benessere per una migliore qualità della vita. Per questo bisogna educare ognuno al lavoro e alla responsabilizzazione personale, anche attraverso forme di attività di solidarietà sociale, quali l'assistenza verso una fascia sociale debole, tenendo ben presente la massima: "Se dai un pesce ad un uomo,lo sfamerai per un giorno. Insegnali a pescare, lo sfamerai per tutta la vita. A seguito del finanziamento ottenuto dalla Regione Calabria, l'assessore alle Politiche Sociali ha fatto bandire un concorso per reclutare donne con disagio economico e sociale ed assicurare un servizio di assistenza domiciliare ad anziani o persone disabili. "E sorprendente constatare, come tutti abbiano gradito l iniziativa", dice soddisfatto l'assessore alle Politiche Sociali - Battista Maulicino." Grande, importanza sociale ha riscontrato l avvio di questo progetto. La soddisfazione mia personale e della Amministrazione tutta è quella di contribuire ad un coinvolgimento sociale finalizzato ad integrare le donne in una realtà lavorativa e allo stesso tempo migliorare la permanenza dell'anziano nella propria casa e nel proprio ambiente di vita. " Nello specifico, ad ogni donna reclutata sono stati assegnati 5 anziani o disabili, presso i quali si reca periodicamente rispondendo ai diversificati bisogni espressi, assicurando ad ognuno un proprio spazio e un proprio tempo. Il servizio è curato e coordinato dalla Responsabile dei Servizi Sociali Marisa Maiolino e dalla Assistente Sociale d.ssa Enrichetta Tricanico. Non è molto, ma la gente si è dimostrata felice e soddisfatta. " Non era mai successo prima, che cosa bella ha fatto il Comune" dice Mariannina, una simpatica signora di 88 anni che vive sola. " Io ho bisogno di qualcuno che mi va dal dottore per le ricette, in farmacia per le medicine e il sabato mi va a comprare qualcosa al mercato e poi quanto è bel tempo, mi porti a fare una passeggiata e a prendere un gelato, perché da sola non posso". "Ogni anziano ha le sue esigenze" dice Anna, una delle donne impegnata nel progetto, " c'è chi vuole pulita la casa, chi vuole fatta compagnia, chi vuole accompagnata in chiesa, chi vuole raccontare semplicemente la sua vita". Considerata la risonanza che questa iniziativa ha avuto sin dall'inizio sul territorio, questa Amministrazione si attiverà al fine di dare un prosieguo concreto al servizio. Passerà anche da Diamante il 91 Giro d'italia, la "Corsa Rosa", uno degli appuntamenti sportivi più amati ed attesi dagli italiani. La 5 tappa, Belvedere Marittimo - Contursi Terme, mercoledì 14 maggio, attraverserà, i centri abitati di Diamante e Cirella.

pag. 2 l olmo n.69- Maggio 2008 Il fattaccio di Largo Savonarola e dei Ruderi di Cirella sulle pagine dei quotidiani nazionali Un Diamante di paese insidiato dall'ecomostro d i C a r l o L a n i a SI DICE ai giornalisti in erba: se un cane morde un uomo non è una notizia. E' invece una notizia se è l'uomo a mordere il cane. Una notizia, bella e grossa, è che un comune della Calabria, Diamante, affacciato al mare, lungo una costa tra le più fascinose dell'alto Tirreno, abbia deciso di intraprendere una battaglia legale contro gli ecomostri, contro l'abuso che deturpa, il cemento che inquina. Non accade spesso in Italia trovare un ufficio pubblico che con tanta dedizione tenti il salvataggio del suo bene più caro: il paesaggio. La Calabria, poi, vanta il primato di raccogliere la più alta percentuale di testimonianze contro una amministrazione pubblica inefficiente, spesso collusa, troppe volte addirittura corrotta e piegata da interessi privati. Ecco perché la vicenda di Diamante assume il valore di un capovolgimento degli elementi essenziali della notizia. Accade che un municipio, e non un comitato di cittadini disperati, denunci e gridi allo scandalo. Lo scandalo della costruzione di metri cubi di cemento nel punto più panoramico della città, dove sta per essere eretto (e visibili sono i primi mattoni) un palazzo nel luogo in cui lo sguardo era ampio e libero: il mare di fronte, di qua e di là. Lo scandalo, la vergogna, di una seconda lottizzazione, questa volta di trentamila metri quadrati, a ridosso del parco archeologico. Anzi, quasi dentro il parco. La bella notizia è che il sindaco Ernesto Magorno e la sua giunta hanno revocato le Il comune contro l'ecomostro, il Tar no di Antonello Caporale concessioni edilizie concesse dalla precedente amministrazione. La brutta notizia è che il Tar di Catanzaro ha dato ragione non al municipio ma all'impresa costruttrice. La bella notizia è che sindaco e assessori di Diamante hanno rinunciato alle indennità previste dalla legge per tentare di arginare una gravissima crisi finanziaria del comune. La brutta notizia è che questo esempio di dedizione e di coraggio sta per essere umiliato, annientato, decapitato dal giudice amministrativo in nome di difetti di forma, vizi procedurali, virgole al posto sbagliato. Domani, 8 aprile, il Consiglio di Stato si pronuncerà in via definitiva sulla contesa. Piccola ma significativa. E' una delle poche volte che in Calabria si può fare il tifo per chi governa, si può stare dalla parte di chi rappresenta le Istituzioni. Ed esserne - addirittura - orgogliosi. Ricordate la scena finale dell'"abbuffata" di Mimmo Calopresti, quella dove Gerard Depardieu festeggia al centro di una tavolata con tutti gli abitanti del paese? Tenetela bene a mente, perché quella sequenza rischia di essere l'ultima immagine di com'era fino a pochi mesi fa Largo Savonarola, una delle più belle piazzette di tutta la Calabria, con il suo splendido affaccio sul mare e sull'isola di Cirella. Sì, ricordatela bene perché quella piazza, orgoglio di Diamante, paese di cinquemila abitanti in provincia di Cosenza, non c'è più, deturpata dallo scheletro di un albergo che, arrampicandosi dalla scogliera sottostante, ostacola ai diamantesi la vista sul Tirreno. E questo nonostante da mesi l'amministrazione comunale di centrosinistra tenti in tutti i modi, ma inutilmente, di fermarne la costruzione dell'ennesimo ecomostro che deturpa le coste italiane. L'ultimo smacco è di ieri, quando il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza con cui il Tar della Calabria aveva accettato la richiesta di sospensiva di revoca della concessione edilizia presentata dalla ditta costruttrice dell'albergo. Una decisione che però, per quanto amara, non scoraggia il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, e la sua giunta, determinati nel continuare la loro battaglia. E questo anche se rappresenta comunque un boccone duro da mandare giù. "Sono perplesso - ammette infatti Magorno - troppo spesso si accusa la politica calabrese di agire male, e perfino di essere collusa con la criminalità. Quando però si tenta di fare qualcosa di buono la risposta da parte delle altre istituzioni dello stato non c'è". Almeno per ora, comunque, i lavori dell'albergo non proseguiranno. Il cantiere è stato infatti posto sotto sequestro dalla procura di Paola che ha indagato i responsabili della ditta e l'ex responsabile dell'ufficio urbanistico. Quella dell'albergo di Diamante è a suo modo un classico esempio di come in Italia vanno un certo tipo di cose. Tutto comincia nel 2005, quando il paese è governato da un giunta civica di centrodestra. Largo Savonarola è ancora una splendida piazzetta appesa sull'alto Tirreno. Una vista mozzafiato, con il paesaggio reso ancora più suggestivo dalla visione di una delle due isole calabresi. Sotto la piazza, a picco sulla scogliera, già esistono un ristorante e una casa disabitata da anni, il cui tetto è proprio parte della piazza: un rettangolo di circa duecento metri quadrati recintato da un piccolo muro ma di proprietà del Comune. La concessione rilasciata alla ditta S.I.R. sas consente di trasformare la casa disabitata in albergo, rialzandola di un piano. "Già questa è assurdità, perché si permette di edificare sopra il terrazzo che è del comune", commenta Magorno. La concessione viene però subordinata alla stipula di una convenzione tra la S.I.R e il comune, in cui si dovrebbero fissare non solo le nuove cubature previste, ma soprattutto si confermerebbe che la proprietà della terrazza resta dell'amministrazione. Stipula che però non viene mai fatta. Nonostante questo, la S.I.R. comincia i lavori. Nel frattempo nella giunta le cose cambiano: alcuni assessori si dimettono e il comune viene commissariato. E il commissario blocca i lavori dell'albergo. Fino al 29 maggio dell'anno scorso quando, vinte le elezioni, la nuova giunta guidata da Magorno avvia le procedure per annullare la concessione edilizia e procedere con l'abbattimento di quanto costruito fino ad allora. Mentre la S.I.R fa ricorso al Tar chiedendo la sospensiva dell'annullamento della concessione (ricorso in seguito accolto dal Tribunale amministrativo), interviene la procura di Paola a sequestrare il cantiere. Quella di Diamante è una battaglia per opporsi anche a un destino che, negli anni passati, ha visto l'intera zona cedere lentamente al cemento. Come ricorda lo stesso Magorno in una lettera che il 5 febbraio scorso invia al presidente della repubblica Giorgio Napolitano: "Negli anni '80 - scrive il sindaco - Diamante, con tutta la costa tirrenica, ha subito l'impatto di una enorme speculazione edilizia che ha sconvolto non solo il territorio ma anche le abitudini e lo stile di vita dei residenti". Un destino che in molti vorrebbero che non si ripetesse ancora, ma che purtroppo sembra essere sempre in agguato. Come dimostra un'altra speculazione edilizia che minaccia un'area archeologica poco distante da Diamante, dove è prevista la costruzione di villette a schiera per 38mila metri cubi. Per quanto riguarda la piazzetta, Napolitano ha promesso di interessare della vicenda il ministero dell'ambiente. "Finora però non si fatto vivo nessuno", spiega Magorno. "Di una cosa, però sono sicuro: finché il sindaco sarà io, sulla piazzetta non costruiranno niente". Il manifesto 10 aprile 2008 IL GIRO D ITALIA DA DIAMANTE. Passerà anche da Diamante il 91 Giro d'italia, la "Corsa Rosa", uno degli appuntamenti sportivi più amati ed attesi dagli italiani.. La 5 tappa, Belvedere Marittimo - Contursi Terme, che si svolgerà mercoledì 14 maggio, attraverserà, infatti, i centri abitati di Diamante e Cirella. Il passaggio del Giro sarà l'occasione per gli sportivi appassionati delle due ruote di vedere da vicino i grandi campioni del ciclismo nazionale ed internazionale e per i numerosi telespettatori che attraverso gli schermi televisivi seguono la corsa, di ammirare i suggestivi panorami che il nostro territorio offre. La "Carovana Rosa", infatti costeggerà il lungomare di Diamante, una delle passeggiate litoranee più belle d'italia per attraversare successivamente il centro di Diamante e dirigersi poi verso Cirella, nota per le sue straordinarie testimonianze archeologiche e storiche, come i ruderi dell'antico borgo che sovrastano l'attuale centro abitato. Con la tappa di maggio il Giro consolida un rapporto antico con Diamante, cittadina che in passato ha visto già la gesta dei grandi Campioni. Particolare soddisfazione è stata espressa per il passaggio del Giro dal Consigliere con delega allo Sport, Mariano Casella, che ha sottolineato come: "questo evento, ottenuto è bene dirlo a costo zero, è un'occasione importante per Diamante. Infatti il Giro oltre ad essere una delle più importanti corse ciclistiche a livello mondiale, è una manifestazione di grande richiamo che farà conoscere la nostra cittadina attraverso le telecamere delle tante tv collegate e dei mass media che se ne occupano". Comunicato Stampa In riferimento alle notizie riportate dagli organi di stampa locale, riguardanti il documento inviato dai consiglieri di opposizione, nel quale si paventa lo scempio ambientale in zona a rischio idrogeologico con riferimento a lavori in corso Contrada Monaca, in zona adiacente alla ss18, si rende noto che i suddetti lavori riguardano la realizzazione di un'area attrezzata a parco giochi a disposizione dei clienti del vicino centro commerciale. Tale area è dotata di tutti i nulla osta previsti dalle normative vigenti. Si rende noto, inoltre, che il Sindaco a seguito dell'invio del documento da parte dei consiglieri di opposizione nella mattinata di venerdì 11 aprile disposto immediatamente che venissero effettuati i sopralluoghi e gli accertamenti del caso, che proseguiranno nei prossimi giorni, da parte dei Responsabili dell'ufficio di Polizia Municipale e dell'ufficio Tecnico Settore Urbanistica. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno Il Sindaco comunica che si è tenuta ieri in Roma, l udienza innanzi il Consiglio di Stato per il ricorso proposto dal Comune di Diamante contro la sospensiva ottenuta dalla società SIR di Armentano e relativo all immobile sito in Largo Savonarola oggetto di lavori edilizi abusivi. Il Collegio ha rigettato il ricorso proposto confermando la sentenza del Tar di Catanzaro. La decisione sul merito del ricorso è demandata al Tribunale Amministrativo Regionale, che dovrà verificare la legittimità della revoca del permesso di costruire che il Comune ha comminato ai costruttori a causa delle macroscopiche irregolarità della concessione precedentemente ottenuta. L immobile resta sottoposto al sequestro preventivo chiesto ed ottenuto dalla Procura della Repubblica di Paola, a causa dell abuso perpetuato dalla ditta costruttrice. Il Sindaco rassicura la popolazione di Diamante che il Comune non consentirà che sia sottratta ai cittadini e al paese una delle sue piazze più belle ed uno dei panorami più suggestivi. L amministrazione comunale intende pervenire alla demolizione del fabbricato abusivo, perseguendo ogni strada legalmente disponibile. Il Sindaco ringrazia i mezzi di informazione che si sono occupati della vicenda ed in particolar modo il giornalista Antonello Caporale di Repubblica.it, che per primo ha dato evidenza nazionale al caso. Il Sindaco annuncia che numerose testate nazionali, tra cui il Tg3 e il Manifesto si stanno interessando a quanto sta avvenendo e che il 10 aprile si occuperà del caso anche Radio24 nel programma Un abuso al giorno di Roberto Gallullo con replica nei giorni successivi. Diamante, 09 aprile 2008. Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno AVVISO PUBBLICO QUESTO ENTE INTENDE CONTRIBUIRE ALLA FRUIZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PRESSO STRUTTURE SANITARIE CONVENZIONATE PER CITTADINI BISOGNOSI DI TERAPIE RIABILITATIVE PERIODICHE E PERMANENTI. Il servizio è rivolto ai cittadini che: - Sono residenti nel territorio comunale; - Hanno un reddito del nucleo familiare non superiore ad.12.000,00 (dodicimila/00); - Sono in possesso di certificazione sanitaria attestante l'obbligo di terapie riabilitative permanenti; - Non dispongono di mezzo di trasporto autonomo. Per aderire, gli interessati possono ritirare presso l'ufficio di Segreteria apposito modello da s o t t o s c r i v e r e e c o n s e g n a r e.

n.69- Maggio 2008 l olmo pag.3 Armonicamente bambino 2008: Arteinsieme lascia il segno anche a Folgaria (Tn) di Giovanni Amoroso Le "simpatiche canaglie" del Coro di Voci Bianche "Arteinsieme", guidate dal Maestro di Coro Claudia Perrone, sono appena tornate da Folgaria, ridente cittadina in cima ai monti del Trentino, dove hanno partecipato alla seconda edizione di Armonicamente Bambino. La manifestazione canora nasce da una sinergia fra operatori turistici, enti pubblici ed istituti di credito. Il programma delle attività organizzate da Giampaolo Aicampi, ideatore dell'iniziativa, nonché Maestro del Minicoro di Rovereto è stato intenso anche quest'anno ed ha introdotto due grandi novità. Giovedì mattina, prima dell'arrivo dei cori i bambini delle scuole elementari del circondario, circa 400, al termine di una giornata di laboratori e di gioco, hanno creato lo sfondo della scenografia composto da una colomba letteralmente circondata da "pensieri di pace". Nel pomeriggio di sabato, invece, la seconda novità. Trasferta a Rovereto, dove le tre piazze principali del paese sono state invase dai bambini ed ovviamente dai turisti. In ogni piazza si sono esibiti a gruppi, i 13 cori presenti alla manifestazione e provenienti da ogni parte d'italia, fra questi oltre ad Arteinsieme, anche il Piccolo Coro "Mariele Ventre" dell'antoniano di Bologna diretto da Sabrina Simoni e la Banda giovanile di Pomarolo. Il tour ha visto fra i protagonisti anche il Minisindaco di Rovereto e la sua Minigiunta. Prima dell'esibizione del gruppo adamantino tradizionale scambio di doni fra il Sindaco di Rovereto e quello di Diamante, Ernesto Magorno, che, approfittando dell'intenzione manifestata dagli organizzatori, di ripetere l'esperienza trentina fra due anni, ha lanciato l'idea di far svolgere Armonicamente Bambino 2009 nella cittadina dei murales. "Sono stato stregato - ha dichiarato Magorno - dalla magia dei suoni e dei colori che circonda questa manifestazione, il merito è anche di Claudia Perrone e Romeo Lombardi che con tanta insistenza mi hanno voluto qui, la mia presenza è anche un omaggio al lavoro che con passione e dedizione svolgono quotidianamente". Uno spazio è stato dedicato anche ai maestri che hanno avuto l'occasione per incontrare gli autori delle più famose canzoni per bambini, fra questi Fabrizio Palaferri, Lodovico Saccol e Franco Fasano. L'Associazione diamantese ha partecipato anche quest'anno sin dall'avvio della manifestazione tenutosi giovedì mattina al Palafolgaria, bellissima struttura destinata, d'inverno agli sport sul ghiaccio. I bambini hanno avuto momenti di studio destinati alla realizzazione del concerto finale di domenica pomeriggio, presentato da Veronica Maya (conduttrice di Lineaverde e co-conduttrice de "Lo Zecchino d'oro") e Paolo Avella, cui hanno preso parte tutti i cori presenti. La serata di venerdì è stata dedicata al 1 Galà della Tv dei Ragazzi. Si sono alternati momenti di spettacolo molto educativi che hanno portato a riflettere sui diritti dei bambini spesso negati. Hanno animato la serata il Cartastorie Oreste Castagna, in arte "Gibo Scribantino" del Giornale del Fantabosco, Danilo Bertazzi, il "Danilo" di Trebisonda, Lorenzo Branchetti in arte "Milo Cotogno" della Melevisione, Dodò e i suoi inseparabili amici dell'albero Azzurro. ORA LA PULIZIA DEL PAESE E DELL'AMBIENTE DIPENDONO DA TE! Caro cittadino, Come ti è noto è iniziata la raccolta differenziata. E' necessario che la raccolta funzioni. Da essa dipende la nostra pulizia ed anche un nuovo modo di rapportarsi con l'ambiente, fattivo e culturalmente avanzato. Nei pressi della tua abitazione troverai tre contenitori di diversi colori. E' qui che dovrai portare i tuoi rifiuti dividendoli secondo precise caratteristiche. Processo ESMA: confermate le sentenze di condanna per i militari Confermata nella tarda mattinata di oggi dalla Prima Corte di Assise di Appello di Roma, presieduta dal Dott. Antonio Cappiello, la sentenza che il 14 marzo 2007 aveva condannato all'ergastolo i gerarchi militari argentini: Acosta Jorge Eduardo, Astiz Alfredo Ignacio, Vildoza Jorge Raúl, Vañek Antonio che durante il periodo della dittatura avevano "cagionato la morte, disposto od operato il sequestro, e dopo averli sottoposti a tortura, di Angela Maria Aieta (sequestrata il 5/8/76) e di Giovanni e Susanna Pegoraro (entrambi sequestrati il 18/6/77)". Per un quinto imputato, Hector Antonio Febres, condannato all'ergastolo in primo grado, la corte ha dichiarato il non luogo a procedere per morte del reo. Fabres, infatti, è deceduto in Argentina nel dicembre scorso. Il processo ESMA, prende il nome dalla famigerata Escuela Superior de Mecanica de la Armada luogo di detenzione e di tortura nel periodo della dittatura militare argentina. Angela Maria Aieta in Gullo, originaria di Fuscaldo Marina, emigrò in Argentina con la famiglia, fu sequestrata nel periodo della dittatura, in quanto, per il regime militare, "scomoda" attivista in difesa dei diritti umani e madre di Dante Gullo, leader della Gioventù Peronista. Dopo mesi di prigionia e torture, seguendo il tragico destino di migliaia di desaparecidos, fu gettata da un aereo nell'oceano, durante uno dei tristemente noti "voli della morte". Contro i militari argentini si erano costituiti parte civile: la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Regione Calabria e la Provincia di Cosenza. Particolare soddisfazione è stata espressa per la sentenza dall'avv. Ernesto Magorno, legale di parte civile di uno dei figli di Angela Aieta, Humberto Carmelo Gullo, presente oggi in aula al momento della lettura del dispositivo. Una sentenza che arriva significativamente alla vigilia del 25 aprile, data in cui gli italiano festeggiano la liberazione dalla dittatura nazifascista. La conferma delle condanne dei militari argentini, accolta in aula dalla commozione dei parenti delle vittime, segna idealmente una vittoria contro un'altra dittatura, quella dei generali argentini, che si è manifestata anch'essa negando nel sangue e nel terrore i diritti umani ed i più elementari principi di libertà e democrazia. Non c'è stato per me modo migliore, quindi,- per celebrare la vigilia del 25 aprile e per rendere onore alle vittime di tutte le dittature, insieme alle madri di Plaza de Mayo ai parenti dei desaparecidos ed a tutti coloro che si sono impegnati per rendere loro giustizia". Il Sindaco ringrazia i lavoratori precari Il Sindaco, a nome dell Amministrazione Comunale, ringrazia i lavoratori precari del Comune che hanno terminato il loro servizio presso l Ente, per il lavoro svolto sino alla scadenza dei contratti. Tutti questi giovani lavoratori, persone di grande capacità e di vivace intelligenza, hanno contribuito alla vita del paese svolgendo il loro lavoro con impegno, passione e dedizione nei servizi e negli uffici comunali. Anche grazie a loro il Comune si è modernizzato, fornendo ai cittadini servizi essenziali al funzionamento della macchina amministrativa, altrimenti impossibili. Il Sindaco esprime solidarietà ai lavoratori per la particolare situazione di precarietà che ha impedito l avvio delle procedure di stabilizzazione, a causa della mancanza dei requisiti di continuità temporale e di pubblica selezione previsti dalla legge. Il Sindaco respinge ogni strumentalizzazione in atto sull argomento, soprattutto se proveniente da chi è personalmente responsabile della vicenda dei precari e che mai nulla ha fatto per regolarizzarne la situazione. L Amministrazione Comunale, tuttavia, resta in fiduciosa attesa di eventuali provvedimenti legislativi al riguardo. Diamante, 01.04.2008 Il Sindaco Avv. Ernesto Magorno Diamante su SKY di Mariella Perrone Ancora una volta la costa diamantese è stata oggetto di riprese televisive. Nel mese scorso, infatti, in molti hanno notato a mare la presenza di un pattugliatore della Guardia Costiera "Nave Corsi" CP906 con bordo una troupe dell'emittente televisiva SKY che ha effettuato le riprese della stessa nave impegnata in attività operative lungo il litorale diamantese. Le riprese sarebbero state effettuate per una fiction che va in onda ogni domenica sull'emittente satellitare. La troupe, sbarcata anche sull'isola di Cirella con l'ausilio del gommone G.C. 134 di Locamare Diamante, non ha potuto fare a meno di catturare il panorama offerto dall'isolotto ed il meraviglioso paesaggio crepuscolare che nel tardo pomeriggio la costa offre agli sguardi che si perdono sul mare. La città di Diamante è dunque nuovamente protagonista di un prodotto televisivo, anche via satellite. E' l'ennesima occasione di visibilità delle bellezze locali di Diamante che anche per la prossima stagione estiva, si prevede meta di un sempre maggior numero di turisti, così come confermato da un articolo apparso su la Repubblica.it, sezione viaggi, dove in un articolo si è evidenziato che a causa degli aumenti esorbitanti del mercato immobiliare in zone balneari vip quali Portofino e Capri, gli italiani si rivolgono a zone meno di moda ma più economiche e tra le zone preferite da questa nuova ondata di acquisti ci sono Porto Cesareo, Vieste, Ostuni e, ovviamente, Diamante. Nel contenitore BIANCO dovrai conferire tutto ciò che riguarda la CARTA ( giornali, riviste,libri,qua derni,volantini pubblicitari, block notes,imballaggi di detersivi,scatole di biscotti,scatole di pasta,buste della farina e dello zucchero, piccoli cartoni piegati). Questi rifiuti dovrai conferirli il GIOVEDI'. Nel contenitore Giallo metterai i rifiuti provenienti dallo scarto dei cibi. Ti è stato consegnato un piccolo contenitore che userai per questi scarti che inserirai nei sacchetti bianchi biodegradabili. Questi rifiuti dovrai conferirli il lunedi', il GIOVEDI' e il SABATO. Nel contenitore verde SCURO conferirai il multimateriale. Metterai nelle sacche azzurre tutti i tipi di contenitore in vetro, le lattine, le scatolette, le bombolette spray, i tubetti per alimenti, le bottiglie in plastica,le vaschette in polistirolo,il cellophan, le retine per le verdure e le patate. Dovrai conferire questi rifiuti MARTEDI e VENERDI'. Il materiale che non rientra in queste categorie dovrai conferirlo nella normale RSU. GLI INGOMBRANTI dovranno essere posti vicino ai cassonetti RSU ogni MARTEDI' e VENERDI'. I MEDICINALI SCADUTI dovrai conferirli nell'apposito raccoglitore davanti le farmacie. Altre notizie le troverai sull'opuscolo distribuito dall'alto Tirreno Cosentino. Giuseppe Perrone - Consigliere con delega all'ambiente Responsabile Raccolta Differenziata La Passione, tradizione recuperata di Immacolata Arcella Finalmente, dopo anni di tradizioni vissute in modo semplice e con poca enfasi, quest'anno i Diamantesi hanno rivissuto la "Passione" del venerdi santo, facendo a modo loro in un tripudio di voci e colori. Infatti, il coro si è tinto di rosa visto che un gruppo di ragazze ha arricchito il repertorio vocale prettamente maschile. II tutto sotto l'accurata direzione del signor Antonio Tiesi che, con fede e costanza ha condotto le prove per tutto il periodo di quaresima, coinvolgendo soprattutto le nuove generazioni, eredi di un patrimonio storico-artistico della città di Diamante Così i fedeli Diamantesi hanno rivissuto questa antichissima tradizione grazie al maestro Antonio Tiesi, affascinato sin da piccolo da questa manifestazione religiosa,erede dello storico direttore del coro Carmelo Cauteruccio detto "u mancini" e della voce solista Luigi Perrone detto "a pizzogna". Sono rimasta molto soddisfatta poiché nel corso degli anni si erano smarriti vari gruppi di cantori la cui disomogeneità ha rischiato di far scomparire la corale tradizione.

pag. 4 l olmo n.69- Maggio 2008 IL PREMIO LO SARDO A DIAMANTE A cura dell Assessorato alla Cultura PREMIO LABORATORIO LOSARDO 2008-6 EDIZIONE La Giuria del Premio di giornalismo e impegno sociale per la legalità istituito dal Laboratorio nel 2003 e dedicato alla memoria di Giovanni Losardo, assassinato dalla mafia il 21 giugno 1980 assegna il Cristo d argento simbolo antimafia raffigurante il sacrificio di Losardo : al sociologo Pino Arlacchi, per la seconda edizione del volume "La mafia imprenditrice" al magistrato Nicola Gratteri ed al giornalista Antonio Nicaso, per il volume "Fratelli di sangue" al giornalista Arcangelo Badolati, per il volume "Ndrangheta eversiva" Saranno conferiti riconoscimenti speciali per la sezione "Giornalismo" ai giornalisti Pietro Melia, RAI3 Regione, Cristina Vercillo, Quotidiano della Calabria. E per la sezione "Impegno sociale per la legalità" al magistrato Alfredo Cosenza ed al sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza La cerimonia del Premio si svolgerà il 29 maggio alle ore 18.00 presso il Cinema Teatro Vittoria di Diamante LA MAFIA E UNA MONTAGNA DI MERDA 30 anni fa moriva Peppino Impastato di Giuseppe Gallelli "La mafia è una montagna di merda", così scrisse in un suo articolo un ragazzo nella Cinisi degli anni 60. Doveva avere un bel coraggio quel ragazzo. Cinisi, poco distante da Palermo, era terra di Boss della mafia di Sicilia e quel ragazzo coraggioso si chiamava Peppino Impastato. Trent'anni fa Peppino Impastato fu ammazzato. Brandelli del suo corpo dilaniato dal tritolo furono trovati, la mattina del 9 maggio 1978, sui binari sulla linea ferroviaria Trapani - Palermo. Non era una notte qualsiasi quella. Quella fu una delle una delle notti che hanno segnato la nostra storia.la notte della Repubblica. All'alba di quello stesso giorno, a Roma, qualcuno parcheggiò una R4 rossa in Via Caetani. Quell'auto nascondeva nel bagagliaio il corpo senza vita di Aldo Moro. Negli anni che preannunciavano il 68 lo scontro generazionale era latente, pronto ad esplodere in quei movimenti che hanno poi segnato un'epoca di stravolgimenti. Per Peppino quello scontro assunse caratteri ancora più drammatici. Ribellandosi a suo padre Peppino dichiarò guerra al sistema mafioso ai suoi codici ed alle sue leggi non scritte imposte nel terrore e nell'omertà. Il padre di Peppino, Luigi, era un rispettato esponente di secondo piano della mafia locale. Sua sorella era moglie di Cesare Manzella, potente Boss di Cosa Nostra che morì dilaniato dal tritolo. Quell'omicidio segnò l'ascesa di Don Tano Badalamenti e sconvolse il piccolo Peppino che vide con i suoi occhi di bambino manifestarsi la mafia con tutto il suo terribile linguaggio di morte. Peppino prese posizione e rifiutò ogni compromesso, denunciando i mafiosi ed i politici loro conniventi. Gli anni della breve vita di Peppino furono anni di militanza politica e di impegno nella sinistra exstraparlamentare, di lotte al fianco dei contadini che volevano affermare i loro diritti. Furono anni in cui cercò animare la vita culturale di Cinisi. Straordinaria l'ultima esperienza, quella di Radio Aut, l'emittente dalla quale Peppino denuncio e irrise i mafiosi, marchiando il boss dei boss Badalamenti con l'appellativo di "don Tano seduto La storia di Peppino è la storia tragica e straordinaria della famiglia Impastato. E' la storia di Felicia, "madre coraggio" che decise di costituirsi parte civile per difendere il nome del figlio accusato meschinamente di terrorismo, complici i depistaggi di settori deviati dello stato. E' la storia di Giovanni Impastato, il fratello di Peppino che continua ancora oggi la sua coraggiosa lotta, nel nome del fratello, contro ogni mafia. Giovanni che è stato capace di gridare in faccia durante un processo a Don Tano, il boss dei boss, "mio fratello ti ha ridotto ad una mezza pugnetta di paese". E' la storia di Luigi Impastato, in conflitto con il figlio ma capace, con un disperato gesto d'amore, di compiere un estremo tentativo di salvare il figlio, oramai condannato a morte, partendo per gli USA e cercando la protezione di parenti americani legati ai clan di oltreoceano. Luigì Impastato che morì poco dopo il suo viaggio americano investito "misteriosamente" da un'auto. Dopo diversi anni dalla sua morte un film "I Cento Passi", di una regista sensibile ed impegnato, Marco Tullio Giordana, ha fatto di Peppino un simbolo, un icona della lotta alla mafia. Giovanni Impastato dice che non dobbiamo trasformare Peppino in un santino laico. Lui vuole ancora ricordarci che Cento passi separavano la casa di Peppino da quella di Don Tano, ma che ancora oggi pochi sono i passi che separano la legalità dall'illegalità, che ci separano da chi con il sopruso e con il ricatto nega i nostri diritti. Quella di Peppino Impastato non è una storia solo siciliana, Giovanni Lo Sardo i quegli stessi anni è morto ammazzato a Cento Passi da casa nostra. L Assessore alla Cultura Maulicino Battista comunica che il 24 maggio si terrà a Diamante la manifestazione di celebrazione del 60^ anniversario della Costituzione con la partecipazione delle scuole e del prof. Silvio Gambino, Preside della Facoltà di Scienze politiche dell'unical. La saga dei Maniscalco dal 1898 ad oggi di Francesco Cirillo La saga dei Maniscalco a Diamante inizia 110 anni fa, e precisamente attorno al 1898 quando come manovale ed esperto tornitore arriva dalla Sicilia, da Acquaviva Platani in provincia di Caltanissetta, Giovanni Maniscalco( nella foto a destra davanti al suo negozio nel 1935 ). A Diamante era arrivata la ferrovia e si stava costruendo la linea ferroviaria con la posa dei binari. Maniscalco lavorava nella ditta costruttrice e si trovava a Diamante per questo motivo. Dopo qualche anno alla fine del lavoro, Maniscalco decise di restare a Diamante. Si era fidanzato con una nostra paesana, Filomena Magurno, che subito sposò. Maniscalco era una persona con una grande volontà di lavorare ed anche molto creativo. Per campare decise di aprirsi un attività commerciale che a Diamante mancava del tutto. Nacque così l Emporio Maniscalco. Qui si cominciò a vendere di tutto, dalla pasta sfusa, alle vernici, alla ferramenta fino alle armi e materiale esplosivo. Per acquistare il materiale Maniscalco, due volte al mese si recava a Napoli. Partiva con un portafoglio pieno di soldi contanti, non esistendo allora assegni o carte di credito,e per questo motivo, per sicurezza si accompagnava ad altri commercianti del paese. Con Calafiori che allora aveva un emporio con edicola di giornali, nell attuale Edicola del Mare a Corso Garibaldi, con salvatore Ricci e Carmelo Ricci che avevano negozi di tessuti in via Mazzini, con Michele Bartalotta che aveva un negozio di alimentari nell attuale negozio di Intimida. Insieme pernottavano in una pensione in piazza Garibaldi a Napoli che era gestita da un diamantese imparentato con la famiglia D Angelo. La mattina ognuno si recava dal suo fornitore e la sera cenavano insieme nella pensione scambiandosi informazioni sugli acquisti fatti. La merce poi veniva spedita tramite la ferrovia. Giovanni Maniscalco ebbe quattro figli. Tre femmine ed un maschio: Antonino detto Armando. Giovanni visitava spesso le Ferie campionarie di Milano per conoscere nuovi prodotti e tenere sempre aggiornato il proprio negozio che era intanto diventato punto di riferimento per tutta la costa tirrenica. Giovanni era analfabeta ma in compenso aveva intuito per fare il commercio. Allo scoppio della Prima guerra mondiale venne chiamato militare ed inviato nell Arsenale Militare di Napoli per le sue qualità di tornitore. Qui trovò altri due diamantesi: Giuseppe Pascale, padre di Evasio Pascale, e Giuseppe Ordine, agente di Guardia di Finanza e cognato dell Arciprete Giovanni Caselli. In sua assenza l Emporio non chiuse e venne preso in gestione dalla moglie di Giovanni, Filomena. La signora Filomena, faceva la sarta ed in principal modo era specializzata in abiti da sposa. Sapeva leggere e scrivere a differenza del marito, e la mattina nel negozio era un via vai di campagnole analfabete che ricevevano lettere dal fronte dai propri mariti. Filomena le leggeva e rispondeva per conto di ognuno di loro che per sdebitarsi le portavano olio,uova,verdure. L ufficio postale era proprio di fronte al negozio, al primo piano sopra il negozio alimentari di Gerardo Trifilio, l attuale laboratorio grafico di Vincenzo Tarasco. Nel 1939, Giovanni Maniscalco moriva e subentrò il figlio Armando. Tale padre tale figlio. Armando era di una grossa capacità creativa, come il padre e subito mise in campo nuove cose: dallo studio fotografico con annesso laboratorio di sviluppo alla creazione delle lapidi mortuarie, all apertura di una tipografia vera e propria con una nuovissima pedalina capace di stampare bigliettini da visita, inviti di matrimonio, manifesti mortuari. Una novità per Diamante e anche per la costa tirrenica che in precedenza costringeva i cittadini a recarsi o a Cosenza o a Sapri. Nel 1940 il primo studio fotografico, nel 1950 la prima fotocopiatrice, nel 1960 la prima Tipografia. Un forte impulso per la nostra vita commerciale, che stimolò altri nostri concittadini ad aprire attività commerciali, delle quali oggi i figli ancora ne continuano l attività. Franco Vergara nel commercio alimentare, Pasqualino Cirillo nella gioielleria ed oreficeria, Miriam e Loredana Gambardella, Pagano Tonino nell abbigliamento,gigi Magurno nel Totocalcio, Pagano Tomino nelle scarpe, Savarese nella vendita di libri scolastici, Maria Luisa Magurno nei tessuti, Egidio De Pietro nei tabacchi. Infine Giovanna Maniscalco che oggi continua l attività del padre Armando ritiratosi in pensione, con la stessa passione. L Isola di Cirella diventa Parco Marino La Riviera dei Cedri, la Baia di Soverato, la Costa dei Gelsomini, gli Scogli di Isca e i fondali di Capo Vaticano- Vibo e Tropea: la Calabria ha cinque nuovi parchi marini. Sono state infatti, approvate all unanimità, nel corso della seduta del Consiglio regionale, le cinque proposte di legge presentate dall assessore Diego Tommasi. Da oggi la ricchezza paesaggistica e il patrimonio di biodiversità dei tratti di costa tra i più belli della Calabria, potrà godere di una più compiuta tutela. Da sud a nord il ventre del tirreno custodisce distese di posidonia e praterie di margherite di mare e spugne: sullo sfondo, lungo la linea dell orizzonte si susseguono, quasi a rincorrersi le isole siciliane del vento, Abbiamo inteso salvaguardare e valorizzare ha detto Tommasi - in termini di attrattiva naturalistica e turistica i litorali più belli della nostra regione. Il parco non è una zona di limitazione ma è uno scrigno che custodisce e preserva la suggestione del paesaggio e l ingente ricchezza di natura e biodiversità. La Riviera dei Cedri si estende da Praia a Mare a d Acquappesa, nel tratto di mare in cui sono comprese numerose scogliere e in particolare l isola di Cirella e di Dino e lo scoglio della Regina. La Costa dei Gelsomini interessa il tratto di litorale compreso tra Capo Bruzzano e Punta di Spropoli: queste spiagge rappresentano le principali aree di riproduzione della caretta caretta. La Baia di Soverato delimitata dalle foci di due piccoli torrenti custodisce specie animali contemplate dalla convenzione di Berna: il cavalluccio marino, il pesce ago e il mollusco dalla grande conchiglia. I due Scogli di Isca a circa 800 metri dalla costa, resti sopravvissuti dell antico promontorio del golfo di Amantea, si ergono a sentinelle del passaggio di delfini e stenelle, ma nelle loro acque nuotano indisturbate anche esemplari di caretta caretta adulti. Anche la costa tirrenica meridionale, da oggi ha il suo parco: si estende da Capocozzo, a Tropea e comprende i fondali di S. Irene, Vibo Marina, Pizzo Calabro e Capo Vaticano.Soddisfatto l assessore Tommasi che ha evidenziato come oggi si concretizza il lavoro e l aspirazione che ha visto in questi anni, impegnati ambientalisti e ecologisti.

n.69- Maggio 2008 l Olmo pag. 5 L Olmo dei ragazzi La Raccolta Differenziata di Valerio Astorino ed Emilio Biondi Abbiamo riproposto,ai nostri compagni,il questionario sulla raccolta differenziata già anticipate nell'olmo del mese di febbraio. Ecco cosa hanno risposto. 1) Conosci il problema dei rifiuti? Francesco dice di essere informato della questione e di essersi già attivato per diffondere "la buona notizia". Ci dovremo abituare,dice,a separare i materiali e a tenere i contenitori in modo da non sbagliare la raccolta,ma dopo le difficoltà iniziali riusciremo ad ingranare Anche Domenico,di Buonvicino è dello stesso parere e dice di essere felice che la questione sia stata posta anche a Buonvicino dove la raccolta è partita,con successo,già da qualche tempo Qualche critica è posta da alcuni villeggianti per l'insufficienza dei raccoglitori rispetto alla quantità delle buste della raccolta. Molto elettrizzate Simona e Sara che rispondono alla seconda domanda "Fai la raccolta differenzia ta? Certo,dicono,non vedevamo l'ora di iniziare,soprattutto dopo tutto quello che ci hanno detto a scuola nell'incontro con il sindaco,l'assessore all'istruzione e quello all'ambiente che ci hanno spiegato per filo e per segno come funziona la cosa Alla terza domanda "Sai cosa sta succedendo in Campania" rispondono Salvatore,Nico e Carlo che "era ora di mettere la teoria in pratica per dare un contributo alla salvaguardia dell'ambiente perché appunto non vogliamo che succeda ciò che abbiamo visto succedere a Napoli..l'ambiente va amato e rispettato perché è la nostra casa e deve essere piacevole abi tarvi." 4) Quali sono le tue previsioni su quello che succederà? Pensi che la raccolta sarà efficiente? I nostri compagni pensano che dopo il primo momento di insicurezza anche i nostri concittadini impareranno a comportarsi nel modo dovuto e che,soprattutto,noi ragazzi saremo le sentinelle della pulizia dell'ambiente perché esso rappresenta il nostro futuro 5 Che consigli daresti agli amministratori e ai cittadini? I turisti napoletani affermano che gli amministratori devono perseverare e non arrendersi di fronte al problema cercando di coinvolgere anche i paesi vicini ai cittadini consigliano di "non barare" e prendere sul serio una questione che,a parte le conseguenze estetiche,può avere effetti dannosi soprattutto sulla salute e il benessere dei cittadini 6) Come imporresti una Campagna di sensibilizzazione, Saluccio,il padre di Valerio, dice, in proposito, che il mezzo più efficace è la scuola istruire e informare anche tramite la tv e i giornali è l'unico modo per fare entrare nella testa delle persone l'idea che avere un paese pulito e ben organizzato è il primo passo verso una società sana,ordinata che rispetta il diritto alla vita.. Giornata degli alberi di Sara Paolino Giorno quattro aprile siamo andati presso L'IPA di Cirella per partecipare all "Festa dell'albero". C'erano tutte le scuole della zona, i ragazzi delle medie,dei licei degli istituti professionali e tutti hanno portato mostre e lavori sull'ambiente e le specie vegetali ed animali presenti nel nostro territorio. Bellissima la mostra allestita in una delle aule dall'associazione del Parco del Pollino. Arrivati a Cirella eravamo molto emozionati...avremmo dovuto parlare in pubblico dei nostri lavori,davanti alle autorità cittadine,davanti alla televisione e in ripresa diretta,essendoci anche Radio Azzurra. Parlare toccava a me,e quando è stato il mio turno ero emozionantissima ma sono riuscita ugualmente a dire la mia sulla questione. Ho presentato i miei compagni,sara Bellanza,che ha recitato una poesia sui fiori che spuntano in primavera,a testimonianza del fatto che l'ambiente ispira i poeti e alimenta la fantasia. Vincenzo, Salvatore che hanno parlato della Macchia Mediterranea e, in particolare, dell'ulivo, del cedro (purtroppo in gran parte andato perduto), dell'oleandro e abbiamo discusso anche di educazione ambientale per dimostrare quanto le piante siano importanti per noi,che abbiamo bisogno di aria pulita e dobbiamo dimostrare loro che sappiamo curarle, dargli affetto e amore. Questa manifestazione è stata un momento per stabilire un contatto diverso con la natura per riaffermare il diritto alla vita e ad abitare in un ambiente sano e adatto alle esigenze delle persone...abbiamo voluto anche affermare il valore della conoscenza perché solo conoscendo ciò che ci circonda possiamo proteggerlo e amarlo e anche, perché no,utilizzarlo. Diamante è un paese dai turisti di tutto il mondo, se riusciremo a salvaguardare l'ambiente e il mare sicuramente renderemo un servigio all'economia e al turismo. LA MUSICA La musica è gioia e armonia è un'immensa melodia. Tutto parte da una chiave di violino dove suonan chitarra e mandolino. È un pianoforte un po' scordato senza un pentagramma ben riguardato. Ci sono tante alterazioni diesis e bemolli melodie che non hanno conclusioni. È un accordo che non ha fine è come una melodia che non ha un confine. Ci son Sagreras e Carulli Pozzoli e Papararo con alcuni brani che son davvero citrulli. Sara Bellanza sredazione dell Olmo dei ragazzi: Direttore responsabile : Prof.Gilda Magorno. Capo redattori: Michela Sollazzo, Sergio D'Agostino. Redazione: Vincenzo Terranova, Crudo Nicolas,Valerio Astorino,Benvenuto Salvatore, Federica Fabiani, Marilena Palladino, Luisa Liserre, Alessandro Di Marco Ringraziamo il sindaco di Cuore di Valerio Astorino Dopo "La giornata con il sindaco" tutti i ragazzi della scuola media hanno ricevuto in regalo il libro " Cuore " lo abbiamo letto e ne consigliamo la lettura. Un cuore per rivivere il passato in funzione del futuro. Il " Cuore" di De Amicis dal 1886 è un libro che permette di riappropriarci dei valori della nostra Patria.. E' vero abbiamo studiato tanti personaggi e tante storie ma forse nessuno come il libro " Cuore " ha saputo educare il cuore ai valori morali tipici della nostra italianità. Questo è l'obiettivo del nostro sindaco che ci ha regalato il libro di De Amicis,con lo scopo di riaprire il nostro cuore all'amore perla patria per la famiglia e alla solidarietà verso i deboli e i diversi. Questo racconto-diario,scritto da uno scolaro di terza elementare si svolge attraverso una serie di storie con semplicità e chiarezza. Ragazzi e maestri,parenti e altri personaggi,della storia e delle cronache, fanno rivivere,realisticamente,la vita di una classe durante un anno scolastico. Appaiono la vita familiare dei vari scolari, le vicende private dei maestri e,attraverso queste, viene illustrata la società italiana del tempo. Con una psicologia elementare De Amicis disegna ogni personaggio tanto che viene facile di dividerli tutti,grandi e piccoli,in buoni e cattivi,ma i buoni spesso sembrano un po' patetici,rispetto ai nostri giorni,mentre i cattivi non lo sono mai del tutto. Resta il fatto che,attraverso questo libro,si è diffuso per tante generazioni il valore dell'onestà,della giustizia della democrazia E' un libro che ci fa riflettere sul consumismo e sul valore della "persona". Siamo d'accordo con il nostro sindaco,dopo aver letto questo libro e di "Cuore" lo ringraziamo. COS'E' L' AMORE l'amore e' un sentimento che non si trova subito bisogna cercarlo, forse si pensa che e' una cosa, un libro, una favola... pensa un po' e decidi che strada seguire destra o sinistra non sappiamo dire... neanche io me lo so spiegare... pensa un po' e decidi,il mondo e' tuo... leggo un libro e mi addormento in tutta fretta pensando che l'amore sognero' fino a che non mi svegliero'... Sara Paolino

pag. 6 l olmo n.69- Maggio 2008 Di poeti, di arte e di cose nostrane 18-48- 50-90. Quaterna su tutte le ruote di Giovanni Grimaldi Tutt'a gènt' d'u Stràtùn'... Vinitìnn' malidizziùn'!! -Chill' pètr' sùp'a Stràta.. ma chìn' jè stu " scinziàt' "? Scàrp' a pùnt tàcch' a spìll... Fìmmin' bbèll',scurdativìll'! Senza sapì vi ritruvàt' Ccù nnu pìd' sgavagliàt! Zùcchil, Tappìn', scunzigliàt'.. già Barbàt' è prioccupàt': Tùtt' quànt' u " lavuràt' " Mi rimànid' " appicàt" Angiulìn' ha smurfìàt' Sta curiùsa, strana truvàta : A jìstìma fa diciòtt E llu Zùpp quarantòtt A cadùta fa cinquanta, Tutto ciò che vedo c è di Luigi Cianni (diamantese di professione) Quando vedo le montagne che non c'è foschia. Quando vedo isole lontane in mezzo a un mare limpido, Quando osservo cieli stellati e rossi tramonti, Quando assisto al fantastico alternarsi di alberi ora verdi e ora spogli, Quando meravigliosamente piccoli bruchi danno vita a stupende farfalle, Mi accorgo con lacerante stupore che. Tutto ciò che vedo c'è!!! Poi con rassegnata tristezza Osservo il vecchio polmone verde di Chico Mendes diventare grigio, Osservo il mare blu diventare orribilmente nero, Osservo il sole splendente diventare opaco... E a quel punto mi rimane la speranza più ingrata Di pregare affinchè i miei figli possano dire: Tutto ciò che vedo c'è... E CI SARÀ!!! Voglio raccontarti di Ugo Grimaldi (1965-2007) A Diamante si mangia così Le ricette di Lilì Genovese Frittata di cipolle e patate Ingredienti per 4/5 persone:-4 o 5 uova -3 o 4 patate-2 cipolle -una manciata di formaggio grattugiato a piacere -olio per friggere -sale e pepe nero Procedimento: Sbucciate le patate e tagliatele a dadini; pulite le cipolle e fatele a fette non troppo piccole. Friggete entrambe in abbondante olio, una volta cotte scolatele e ponetele su carta assorbente. In un piatto sbattete le uova, unite il formaggio, il sale ed un pizzico di pepe. Unite al composto le patate e le cipolle precedentemente cotte ed amalgamate il tutto. Prendete una padella antiaderente con poco olio e cuocete la frittata come al solito. a pagùra fa novanta. Na Quatèrna a tùtt' i Ròt V'ajocàt' ppì ttrì vòt'! - Mìs' all'irta stu Cumun', Ha ggià prònt' a Cummissiùn': Ppì non jèss' jìstimàt, nu rimèdj va ttruvàt'. U 'Ngignìr' 'ncaricàt' I rimèdj ha signalàt : Quànn' scìnna u Timpuràl, santa cosa su' i stivàl'; Chìn', ammèc', soffra di call'... Cc'è a Carrozza cch'i cavall'. Pp'anziàn", i vicchiarìll'... Ècch' prònt' u Ciucciarìll'! Riturnàm' a dòp'a Guerra, mazziàt' e cul' 'ntèrra!! Voglio raccontarti di me di un incontro riflesso negli specchi; Voglio raccontarti il dolce abbraccio di un dolore ; Voglio raccontarti lo sguardo di occhi senza volto e senza memoria; Voglio raccontarti le tenebre lucenti della mia esistenza! Voglio raccontarti... Peperoni al gratè Ingredienti per 4/5 persone:-1 kg. di peperoni grossi (verdi, gialli e rossi).- -100 gr. di olive nere -100 gr. di olive verdi piccole -una manciata di capperi -un po' di mollica di pane raffermo -uno spicchio d'aglio -un pizzico di origano -olio extra vergine d'oliva - - sale q.b. Procedimento: Mettete al forno i peperoni o su una graticola, come fate di solito per arrostirli. Fateli raffreddare e privateli della pellicina esterna. Tagliateli a pezzi grossi e metteteli in una pirofila con i capperi, le olive, lo spicchio d'aglio, un pizzico di sale ed uno di origano. Sbriciolatevi sopra un po' di mollica di pane raffermo ed irrorate con un bel po' di olio. Lasciate cuocere in forno a 200 per circa mezz'ora. Sono gustosissimi sia caldi che freddi. Salemme e Fabris espongono con successo in provincia di Milano di Franco Errico Franco Salemme e Gabriele Fabris, due giovani artisti di Cirella, sono stati protagonisti, di recente, di una riuscitissima esposizione d'arte che si è tenuta nello spettacolare complesso di Villa Annoni a Cuggiono, in provincia di Milano. La mostra, voluta dall' amministrazione civica del centro lombardo e organizzata da Roberto Manduci (al centro della foto fra Fabris e Salemme ), ha attirato un gran numero di visitatori che hanno potuto apprezzare le sculture in legno d'ulivo dei due artisti calabresi. Franco Salemme è un autodidatta con il dono di un'arte attenta, già reduce da numerose esperienze in campo espositivo e teatrale: la bellissima mostra tenuta l' anno scorso al "Cormorano", l'altra dal titolo "Migrare" organizzata presso lo spazio "Zona Sud" del ristorante di Aligia, l'esposizione "Tra terra ed oro" presentata nel mese di gennaio a S. Maria del Cedro, la collaborazione nella realizzazione scenografica dello spettacolo di Giancarlo Cauteruccio " Na guerra antica". Conoscendolo personalmente, non si capisce bene se la sua bravura e la sua sensibilità siano delle qualità innate o apprese nel corso della sua esistenza, dal momento che sin da bambino egli ha imparato l'arte di piegare il legno alle proprie idee creative nella bottega da falegname di suo padre Battista. Egli riesce a sprigionare il suo estro nelle forme che incide nel legno e a coniugare la raffinatezza antica dell'arte greco-romana, di cui siamo figli, con l'estro e la simbologia propria delle avanguardie del Novecento, la modernità nella particolare stilizzazione delle forme con la tradizione di un materiale anch'esso antico e nobile al tempo stesso, il legno d'ulivo arcaico e nodoso delle nostre colline, un materiale caldo la cui fonte originaria è la nostra terra e la sua rigogliosa natura. Gabriele Fabris, dal canto suo, è un giovan e s c u l t o r e a n c o r a a l l e p r i m e e s p e - r i e n z e, m a c h e s i c u r a - mente ha un grande futuro davanti a sé, p e r c h é a v r à c e r t a m e n t e l ' o p p o r t u n i t à, in tempi brevi, di farsi conoscere al pubblico soprattutto attraverso le sue opere, che denotano una notevole competenza stilistica ed una grande passione. In esse, infatti, è evidente una ricerca psicologica costante ed una volontà di penetrare nell'intimo del soggetto, nel tentativo di fondere insieme gesto plastico e materia in un unico connotato concettuale. Che dire. Un plauso va certamente a questi nostri concittadini pieni di talento, passione e voglia di fare, che non hanno esitato (come d'altronde non ha mai esitato alcun meridionale) ad esportare in luoghi lontani le proprie doti personali e le proprie speranze. Un grande rammarico, invece, per quello che la nostra terra potrebbe e dovrebbe offrire in termini di crescita sociale: l' assenza pressoché totale di circuiti culturali in cui inserire, soprattutto, i nostri giovani più promettenti, la mancanza di promozione e programmazione delle cose che ci appartengono, i fondi pubblici che, anziché servire a queste cose, si perdono nei meandri della politica, ci lasciano l'amaro in bocca e non ci fanno ben sperare, perché personalmente non trovo giuste né l'emigrazione definitiva dei cervelli dalle nostre regioni, né le " fuitine" culturali imposte da un ambiente socialmente chiuso che certamente non favorisce il libero amore per la cultura e l' arte. PER RICEVERE L OLMO FUORI DIAMANTE BASTA ABBONARSI. VERSAMENTO DI 12 su CC/N. 112576898 Intestato a: Comune di diamante- Servizio di tesorieria- Causale: Abbonamento OLMO. 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n.69- Maggio 2008 pag.7 Peperoncino e Tumore della Prostata IO STO COL PEPERONCINO Franco Maiolino interviene nel dibattito Peperoncino & Salute d i D A D I A M A N T E A L L E S P O N D E D E L F I U M E L I M C i r o R. C o s e n z a M e m o r i e d i u n P a r t i g i a n o Io sto dalla parte del peperoncino, e ne sono fortemente convinto come consumatore (cultore) abituale, come entusiasta sostenitore di tutto il " Pianeta Peperoncino " e anche, modestamente come urologo. A dimostrazione di quanto il Peperoncino rappresenti uno straordinario contenitore ed un veicolo di promozione e di interesse capace di sconfinare in qualsiasi ambito, è arrivato il dibattito apertosi nella comunità scientifica internazionale fra gli assertori delle indiscutibili qualità benefiche e salutari del peperoncino, rappresentati sopratutto da oncologi e immunologi autorevolissimi quali il Prof. Giulio Tarro ed i sostenitori, altrettanto autorevoli, come il Prof. Vincenzo Mirone presidente della SIU - Società Italiana di Urologia, della possibilità che l'abuso di peperoncino possa essere correlato alla aumentata incidenza delle malattie prostatiche croniche ed anche al cancro della prostata. Il dibattito, che si è trascinato per alcuni mesi nei congressi medici e sulle riviste specializzate ha fatto il punto nelle settimane scorse a Pisa nel convegno organizzato dalla Accademia Italiana del Peperoncino che fra l'altro, ha rappresentato una ulteriore occasione per promuovere Diamante che si fregia di essere, oltre che sede nazionale dell'accademia, anche Città denominata dei Murales e del Peperoncino. Il dibattito è stato di carattere strettamente scientifico per cui ritengo di non addentrarmi nello specifico delle argomentazioni sostenute, che personalmente mi hanno rafforzato la convinzione che il peperoncino, ed in particolare la Capsaicina che è il suo principio attivo, non solo non sia correlato al cancro della prostata, ma che in virtù dell' azione antiossidante e immunomodulante posseduta, svolga una azione di chemioprevenzione e di chemio-protezione che si traduce sostanzialmente in una azione antitumorale. Ritenendo di operare professionalmente in un territorio a medio-alto consumo di peperoncino, ho raccolto dei dati statistici - epidemiologici che mi portano a concludere che la incidenza di cancro della prostata in questo territorio è esattamente sovrapponibile al dato nazionale e pertanto slegato dal consumo di peperoncino, dato epidemiologico confermato dalla auterovole tesi del Prof. Bruno Amantea, quando sostiene che fra i Messicani, notoriamente grandi mangiatori di habanero ( una delle varianti di peperoncino più piccanti ) l'incidenza del cancro prostatico è molto bassa. Assolto con formula piena il piccante e intrigante vegetale dall'accusa di essere tra i responsabili del tumore prostatico, il cui aumento in valore assoluto è correlato a fattori oncogeni diversi ma anche ad una più affinata e precoce diagnosi ( Psa, Ecografia, Dre) nonchè all'allungamento medio della vita. Per concludere, se è vero che il peperoncino non determina nè il cancro, nè l'infiammazione (prostatite) qualche suggerimento sento di doverlo dare sull'uso del peperoncino durante i processi infiammatori acuti della prostata e del distretto ano-retto-prostatico. E' sicuramente saggio, che in corso di congestione emorroidaria, proctite, ragadi e prostatite acuta, ci si astenga temporeneamente dal consumo di peperoncino nell'ambito degli accorgimenti dietetici necessari in queste occasioni. Questi processi infiammatori guariscono facilmente con l'impiego di antiflogistici e/o antibiotici consentendo ben presto di tornare a gustare quegli straordinari sapori che il peperoncino mirabilmente esalta La sera del 21 aprile di un anno fa, si spegneva a Trento, a 85 anni, nella sua casa sull'adige, dove ormai viveva da solo, il professore Eugenio Liserre, preside in pensione ( foto a sinistra).. Ce ne occupiamo sulle colonne del nostro giornale, perché, pur nato a Tortora, Eugenio Liserre aveva trascorso, presso la casa dei suoi nonni,( nella foto a destra la casa sul lungomare di Diamante). lunghi periodi della sua vita a Diamante, di cui conservava vago e dolce ricordo. Mi ha fatto conoscere questo personaggio, veramente interessante, il mio impareggiabile amico, Fausto Caselli. Eugenio Liserre, dopo essere stato sorpreso nei Balcani dall'armistizio, militò, fino al termine del conflitto, nella Divisione "Garibaldi" di Jugoslavia, una divisione diversa da altre, che hanno portato lo stesso illustre nome. Altrove, quando l'italia si spaccava in due tronconi, molti giovani, esaltati ed imbevuti di mistica fascista, corsero ad arruolarsi sotto le bandiere di Mussolini. Fu una scelta..noi possiamo giudicarla sbagliata, ma fu comunque una scelta che, a distanza di oltre mezzo secolo deve essere rispettata. Altri, forse perché temevano ritorsioni contro i loro cari, si presentarono ugualmente, tremebondi, alle caserme della RSI. Scelta comprensibile anche questa. Altri ancora, con grande coraggio, tirarono fuori lo zaino e salirono in montagna a combattere per la libertà di tutti. Non per tutti, però, fu così e così semplice. Certamente non così per i nostri soldati sorpresi nei Balcani. Colà, o ci si doveva consegnare nelle mani dei tedeschi e dei nazionalisti di Mihajlovic, per essere ridotti in schiavitù e condotti nei lager della Germania, e con il rischio di essere falcidiati dalle loro mitragliatrici, come avvenne per i soldati della Divisione ACQUI, nell'isola di Cefalonia, o scontrarsi con i partigiani di Tito, oppure continuare comunque a combattere contro il tiranno, che aveva scatenato quella folle guerra. E quanto fecero gli uomini della Divisione VENEZIA, quella a cui apparteneva Eugenio Liserre, e quelli della TAURIANENSE, che decisero di continuare la guerra dalla parte di Tito. Dopo le inevitabili trattative e gli opportuni accordi con i loro capi, si affiancarono all' E.p.L.J. (Esercito per la Liberazione della Jugoslavia). Nacque così la Divisione, passata alla storia, come la Divisione "Garibaldi", operante in Jugoslavia. Questa neonata formazione volle tuttavia mantenere la propria unità nazionale, prendendo le distanze dalle vicende interne di quel paese e rifiutando, di conseguenza, di apporre sul berretto la "stella rossa a cinque punte". Tolse tutti dall'impaccio il capitano degli Alpini, Piero Zavattaro, che, trovati sul terreno quattro paracaduti di seta rossa, ne fece fare dei fazzoletti e li fece distribuire agli uomini della divisione. Il rosso sangue era stato, del resto, il colore dell'epopea garibaldina durante il nostro Risorgimento. Dagli elenchi ufficiali, ed è qui doveroso farne menzione, rinveniamo i nomi di altri soldati, provenienti, dal Tirreno cosentino, e che combatterono in questa formazione. Essi sono: Fortunato Spina e Antonio Spinelli, di Amantea; Giuseppe Marano, di Belmonte; Filippo Grosso ed Emanuele Vidiri, di Belvedere Marittimo; Michele Balduzzi, Filippo Caruso, Eugenio Cipolla e Luigi Palermo, di Cetraro; Vincenzo Amendolara e Gennaro Petrungaro di Fiumefreddo; Gesuele Trotta, di Fuscaldo; Giuseppe Amendola e Pasquale Garritano, di Longobardi; Ernesto Sparano, di Maierà; Paolino Perni e Guerino Scalzo, di Paola. Le memorie di Eugenio Liserre, che, ricordo, costituiscono, come altri documenti del genere, una fonte di grande importanza per la interpretazione della storia contemporanea, Eugenio Liserre le diede alle stampe negli anni '90: "Il Verde Lim", (Edizioni U.T.C. Trento 1993), e "La Scolaretta di Sarajevo", (edizione "I Quaderni in Camicia Rossa" Trento 1995). A tal proposito, la storiografia degli ultimi anni, forse, ha trascurato l'enorme massa di ricostruzioni, ricordi e memorie di protagonisti, se non di primo piano, comunque protagonisti di una guerra combattuta in ogni latitudine, in Europa. Le vicende della guerra partigiana, combattuta dal nostro conterraneo, partono dalle sponde del fiume Lim, che bagna il Sangiaccato, dove lo sorprese l'armistizio, e di cui gli rimasero negli occhi, i verdi bagliori delle sue acque, sulle cui sponde egli spesso si rifugiava. Da qui la descrizione del durissimo cammino verso la Bosnia, il cui incedere procedeva, lento, letteralmente tra due muraglie di neve e infine l'arrivo a Rijeka. Egli esprime, in più di una pagina, grande ammirazione per il suo comandante, il mitico Mario Riva, perito durante il tragitto. Narra anche della morte del capitano Walter Ridolfi, assassinato probabilmente dagli stessi partigiani slavi, accanto ai quali lui ormai combatteva, quando essi si accorsero che lo sfortunato capitano italiano aveva militato, nella Guerra Civile di Spagna, dalla parte franchista. Egli chiude questo libretto con il racconto dell'incontro che aveva avuto, commosso, con la signora Ernesta Battisti, vedova di Cesare Battisti, impiccato dagli austriaci, durante la Grande Guerra. Aveva favorito questo incontro la figlia ESERCITAZIONE INTERFORZE A DIAMANTE del Martire, Lidia, professoressa nella sua scuola. A proposito, nello stesso Liceo, suo vice-preside era il prof. Michele Gentile, ex padre pallottino, lo stesso che, mio professore di storia e filosofia, tanti anni fa, mi aveva introdotto nei sentieri del passato. con il patrocinio dell Assessore alla Cultura SABATO 17 Maggio 2008 ore 17,30 SALA CONSILIARE COMUNE presentazione del libro di Francesco Cirillo NOI SOVVERSIVI ne discutono con l autore protagonisti delle lotte negli anni 70 : Francesco Silvestri, Piero Di Giuseppe, Franco Malanga L AVV. ENZO LO GIUDICE difensore di militanti rivoluzionari negli anni 70 Saluto dell Ass. Battista Maulicino Mostra fotografica e documentaria degli anni 70 a Diamante e nel Tirreno Cosentino A conclusione di un corso sulla gestione extra ospedaliera di eventi maggiori, tenuto dal Centro di Formazione del 118 di Cosenza presso la Misericordia di Diamante, si è svolta sabato 19 aprile scorso la prova di una maxiemergenza che ha visto simulare il cedimento strutturale dell'edificio della scuole medie ed elementari di via Amendola. L'esercitazione si è avvalsa dell'intervento delle squadre di Vigili del Fuoco del distaccamento di Scalea, delle risorse della Centrale Operativa 118 di Cosenza e dei soccorritori della Confraternita di Misericordia di Diamante. La prova ha avuto inizio con l'evacuazione delle scuole, effettuata in brevissimo tempo da parte del personale docente e non docente delle stesse scuole, ed è proseguita con l'intervento delle squadre di soccorso interforze che hanno proceduto al recupero dei feriti all'interno dell'edificio per tutto il pomeriggio. Presso la palestra dell'istituto è stato allestito il Posto Medico Avanzato in cui medici ed infermieri del 118 hanno provveduto ad accogliere, prestare le prime cure e dirottare presso i vari presidi ospedalieri, i numerosi feriti. "Stiamo creando una cultura, del soccorso extra ospedaliero, che nelle nostre zone stenta a radicarsi e nella Misericordia abbiamo trovato grande disponibilità in tal senso sfondando una porta aperta". È quanto affermato dal dott. Ardente, direttore del corso, il quale assieme al dott. Coscarella e alla dott. ssa Lupia hanno tenuto, per due settimane, il corso di formazione ai soccorritori della Confraternita. Grande soddisfazione è stata espressa dall'assessore alle politiche sociali del comune di Diamante Maulicino il quale, avendo assistito all'esercitazione, ha dichiarato: "Simili occasioni dovrebbero ripetersi di frequente per consentire di creare un sistema di soccorsi pronto ed efficiente; è per tale motivo che il comune ha ritenuto di accogliere subito la proposta offerta dalla Misericordia che offre un servizio prezioso e di grande utilità pubblica. Tali eventi servono a perfezionare un sistema in linea di massima carente, evidenziando carenze e lacune da colmare". Sull'evento è intervenuto il Responsabile del settore di protezione civile della Misericordia, De Biase: "La nostra attività, anche nel settore di protezione civile, mira a garantire una professionalità d'eccezione in tutti i contesti che si possono verificare e che, spesso, sono la quotidianità". L'avv. Oliva, Governatore della Confraternita ha "ringraziato l'assessore alle politiche sociali Maulicino che ha creduto nel valore di tale simulazione; il Comando Provinciale dei VV.FF. e le squadre intervenute per la loro consueta disponibilità; il Comando dei VV.UU. per l'ausilio prestato e per la sensibilità, mostrata in diverse occasioni, verso eventi che coinvolgono la polizia municipale; la dirigente scolastica, dott.ssa Lupia, per l'immediata e positiva risposta in merito all'organizzazione di un simile evento dimostrativo. I bambini delle elementari - ha aggiunto - hanno avuto modo di approcciarsi ad un modo di fare educazione che spesso nelle nostre scuole viene trascurato lasciando ampie lacune anche nel settore della sicurezza."

pag. 8 l olmo n.69- Maggio 2008 CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA. LA LETTERA DI VINCENZO BRUNO DALLA TANZANIA, lavorano nei campi, tirano carretti d'altri tempi con enormi taniche d'acqua o quant'altro).il sistema sanitario, in molte circostanze, é allo stato brado. Mancano i soldi per comprare le medicine e pagare i servizi che non sono di base; le emergenze sanitarie soffrono lo stato comatoso delle vie di trasporto, nonché la mancanza di centri di primo soccorso vicini alle aree piú remote. Il personale, molto spesso, non é altamente specializzato,e quando lo si trova, la gente comune ricorre con solerzia alla medicina tradizionale (quella degli stregoni del villaggio, per intenderci). É assente un'informazione responsabile e capillare nell'ambito della riproduzione sessuale. Poco si sa (e si vuol sapere) di come prevenire gravidanze indesiderate quando le condizioni economiche non lo permettono, sulla trasmissione di malattie infettive quali l'aids, sulla cura e la prevenzione di altre, evitabili se informati, come la malaria o l'epatite. Purtroppo la cultura gioca un triste ruolo, con tutti i suoi tabú associati. É ancora molto diffuso, tra le tribú dei villaggi, il ricorso a cerimonie d'iniziazione e le pratiche rituali relazionali (circomcisione, infibulazione ecc. ecc.): nessun accorgimento per evitare parti prematuri (vige l'equazione di un figlio = forza-lavoro da impiegare), a molte donne si vieta persino di ricorrere al check-up del percorso prenatale... L'agricoltura, il settore economico prevalente, deve vedersela con problemi vecchi quanto l'uomo. Pochi capitali da investire in sistemi d'irrigazione, drenaggio, raccolta avanzati. A causa dell'intransigenza delle agenzie internazionali - come mostri divoratori quali la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, tra gli altri - e di molte ONG - le 'multinazionali della beneficenza', ho sentito dire - altri problemi strutturali si aggiungono alla spirale della stasi economica: fluttuazione dei prezzi, scoraggiamento della produzione, ricorso alla monocoltura e intensificazione della domanda alimentare dovuta alla spropositata crescita della popolazione. L'acqua, inoltre, risulta inquinata per gli scarichi industriali e cittadini, per l'utilizzo di sistemi di pesca in disuso (con dinamite, ad es.), a causa della vicinanza delle discariche alle aree residenziali, o per la violazione di norme di sicurezza nella costruzione edilizia per ció che concerne utilizzo e impiego dei materiali. La Tanzania, inoltre, é altamente corrotta. Molti soldi e commissioni vengono spartite sottobanco da gente senza scrupoli e politicanti pluripotentati. Per soldi, ci si svende facilmente. Il settore in nero é quello piú prolifico, si vendono i lavori, le promozioni, le licenze, i medicinali - é stato stabilito che dal 30 al 70% dei farmaci nazionali 'scompare' prima di arrivare al paziente. Addirittura, mi hanno assicurato che buona parte dei preservativi che un giorno abbiamo distribuito gratis, sarebbe stata rivenduta. E che dire delle zanzariere notturne antimalaria, molte delle quali risucchiate dal mercato nero senza lasciar traccia. Diventeranno reti da pesca, o vele, per imbarcazioni leggere...non ultima, la condizione di genere, di molto diseguale. Le donne sono quelle con un grado di educazione che rasenta lo zero assoluto, poco intervento attivo nelle scelte della società, meno attenzione e tanti obblighi. Se ne possono vedere cosí tante portare, sulla testa, grandi fasci di legna o 'sporte' di frutta e verdura, proprio come, un tempo, soleva fare mia nonna. Silenziose, anche quando le si accolla l'onere lavorativo piú degli uomini, discriminate, spauracchi produci-figli con poca voce in capitolo.eppure, molto, moltissimo, puó essere fatto. Per il meglio. La Tanzania non é l'unica nota distorta che esiste in Africa e nel mondo, e quella tanzanese e una società con molta voglia di fare, in evoluzione e rivoluzione costanti. Dal punto di vista economico, si stanno approntando nuove tecniche agricole e l'uso di moderni sistemi centralizzati per la gestione e la supervisione dei processi lavorativi e commerciali; da quello sociale, l'intero sistema educativo sta vivendo una nuova, intensa primavera, con seri aiuti governativi e non governativi attraverso personale qualificato a formare le nuove leve e 'riesumare' le vecchie, in un circuito di interdipendenze chiuso ma fruttuoso; in quello politico, la liberalizzazione dei saperi ha favorito una vigilanza perspicace sulle dinamiche sociali devianti e gli eventuali abusi dei diritti umani riguardo le classi svantaggiate (donne, bambini, poveri, malati); scienza e tecnologia, infine, delegano il testimone del progresso a nuovi reparti di scienziati e tecnici seriamente impegnati al miglioramento del proprio Paese. Molto, moltissimo, puó essere fatto, tanto 'dal di dentro' come 'dal di fuori'. Nel mondo poco meno di un miliardo di persone non hanno sufficiente cibo al giorno e accesso ad acqua sterilizzata e/o potabile. Dieci milioni di bambini muoiono annualmente per malattie prevenibili come morbillo e - con le dovute cautele - la malaria. Solo l'aids ne ammazza 3 milioni ogni anno, e avanza senza sosta. Due miliardi non hanno accesso ad un sistema sanitario adeguato, un altro miliardo é analfabeta. Il progresso dell'umanità dovrebbe illuminare l'intelligenza umana prim'ancora dei suoi artefatti. Dobbiamo tentare di guardare avanti, verso ció che in realtá abbiamo il dovere di fare. Un breve ma ineccepibile corollario é qui d'obbligo. Sentiamo direttamente l'autore di The White Man's Burden, William Easterly: "I farmaci utili a prevenire tutte le morti per malaria, costa 12 centesimi di dollaro ( meno di 12 cent. di euro!) a dose. Una zanzariera notturna per prevenire un bambino dal prendere la malaria, solo 4 dollari (poco meno di tre euro). Prevenire le morti di 5 milioni di bimbi nei prossimi dieci anni costerebbe solo 3 dollari meno di tre euro) per ogni nuova madre... 10 dollari (meno di 10 euro) per ogni caso di tubercolosi". I Tanzanesi malati di AIDS non possono permettersi la terapia retrovirale in toto. Si tratta di un cocktail di farmaci che, in media, allungherebbe la vita al malato di almeno altri 3 o 4 anni. Tuttavia l'intero trattamento costa 1000-1200 euro a paziente (test di sieropositività, le consulte mediche, i farmaci per le infezioni, i retrovirali, le medicine atte a calmare gli effetti collaterali degli stessi, i monitoraggi). Naturalmente, latita la pressione sociale, e con essa la volontà politica d'intervenire sul sistema sanitario internazionale nella stessa misura della burocrazia "di casa" pronta a fare fortuna scegliendo le vie non ufficiali e moralmente denunciabili per spartire lo spartibile, e rivendere a caro prezzo le donazioni fatte col cuore da gente generosa. Quello che si puó e si deve cambiare é l'idea della sostenibilità come via di fuga alla nostra incessante voce interna che dice: "Possiamo fare qualcosa per questi...poveri?". E costruiamo una clinica, poi una strada nazionale o una linea ferroviaria, poi una scuola. Va bene, va bene. Ma bisogna fornire anche le medicine (per la clinica), le manutenzioni costanti (per la strada o i binari), i libri di testo per gli alunni e i gessetti per i professori (nelle scuole).lavoro in un istituto di formazione professionale, privato. L'unico dove poter insegnare italiano, anche se il concetto di privato travalica ogni nostra aprioristica considerazione dello stesso. Laddove c'é povertà, l'importante é cominciare a fare. I ragazzi che seguono il corso saranno delle future guide safari e operatori turistici, a sentir loro e i loro giovani occhi speranzosi che parlano prima ancora delle loro bocche. Mancano libri di lettura e di grammatica (italiano, ma soprattutto inglese), dizionari, penne, quaderni, matite. E ancora, libri di formazione magistrale, per le future maestre tanzanesi. Per non parlare delle scuole pubbliche, molte di esse vere e proprie catapecchie scavate nella roccia, dove manca davvero di tutto... Ogni martedí mi tengo pronto ad aiutare il TUPO Center. I malati di AIDS si recano lí per un controllo completo delle condizioni fisiche. Il centro ha bisogno urgente di farmaci: antibiotici, medicine contro le infezioni delle parti intime, contro i funghi epidermici, farmaci per i dolori muscolari, termometri... Ho conosciuto ragazze molto belle come Sinda e Diana, madri e padri onesti e intelligenti (Roselyne, Rajabu, Franco), quasi-nonne simpaticissime (Mary). Ho conosciuto Amina, una ragazza appena diciottenne che da poco ha scoperto di essere sieropositiva, e ne é rimasta terrorizzata. Orfana di padre e di madre, vive nel ghetto, probabilmente una schiava sessuale. Certamente una figlia della povertà e delle condizioni disperate che essa proietta incessantemente.e infine, il Cradle of Love. Io e la mia ragazza ci rechiamo molto spesso in sussidio del personale di quest'orfanotrofio. Diamo da mangiare, facciamo giocare, ma soprattutto regaliamo tanti sorrisi a bimbi dal passato diverso: chi abbandonato sin dalla nascita, chi rimasto orfano di uno dei genitori, chi i genitori li ha ma non i soldi per mangiare, chi é malato di AIDS, chi ha contratto la poliomelite, chi... Visitiamo costantemente un altro centro di recupero di abbandonati e ragazzi di strada, un po' fuori il centro cittadino, su, verso le colline. Qui i ragazzi non hanno davvero nulla, giocano con palline da tennis vecchissime e bambole rattoppate da chissà quale generazione di altre bambine africane. In questi giorni su diamantesi.it e gentedelsud.it usciranno tutte le informazioni, le foto, e le modalità per effettuare una donazione o, perché no, disfarsi di qualcosa di consunto che giace in cantina e soffitta, pieno di polvere e ragnatele. Per passare di maniera reale, e fattuale, dal 'di fuori' al 'di dentro' della nostra esperienza di uomini e di donne. Vincenzo Bruno CONTRIBUISCI ANCHE TU! Versando un'offerta in appositi ed inconfondibili salvadanai che troverete nelle seguenti attività commerciali: Pizzeria - Cannarutia - Ristorante - Lo Spuntino Parrucchiere - Best Club Enzo - Elettricità Caridi Il FORUM DELLE ASSOCIAZIONI GIORGIO GALLO E L ASSESSORATO ALLA CULTURA ADERISCONO ALL INIZIATIVA. I MEDICINALI,E IL MATERIALE RICHIESTO PUÒ ESSERE PORTATO PRESSO IL CENTRO SOCIALE IMMACOLATA CONCEZIONE. "Vestiti (usati e nuovi),"scarpe (usate e nuove)"materiale di cartoleria (quaderni, penne, matite, pennarelli, colori a pastello, evidenziatori, gessi, gomme, temperini, righelli, colla, nastro adesivo, forbici, etc.), "Materiale Scolastico e Libri per bambini,"medicine e Materiale di primo soccorso ( antibiotici, antivirali, antimicotici, guanti, garze, disinfettante, cerotti, bende elastiche, cotone, etc.) "Giocattoli Il bisogno non ha confini. La solidarietà non teme distanze. Queste sono le prime due frasi che mi sono venute in mente pensando che Vincenzo è in Africa. Un ragazzo come me, con il quale io e tanti ragazzi della generazione degli anni '80, siamo cresciuti insieme, nel suo percorso di vita ha deciso di portare il suo contributo a chi veramente vive una realtà fatta di bisogno. In Africa, in Tanzania precisamente, dove Vincenzo sta prestando la sua opera di volontariato, le condizioni di vita sono molto difficili. Apprendo quasi quotidianamente da Vincenzo tramite il fantastico mondo della comunicazione via internet, la realtà di quei luoghi, le difficoltà di chi vive in quella fetta di mondo ma anche le difficoltà di chi, trovandosi lì per aiutare gli altri spesso non ha neanche i mezzi per farlo. Manca un po' di tutto come mi ha scritto Vincenzo qualche giorno fa che in quelle terre insegna spagnolo, accudisce i bambini e si improvvisa allenatore di calcio per una squadra di donne e uomini malati di Aids. Abbiamo messo in rete l'esperienza di Vincenzo sul sito www.diamantesi. it e la sua iniziativa ha raccolto il plauso di tanti suoi amici molti dei quali lo ammirano perché lui ha avuto il coraggio di andare. Ma anche noi da qui possiamo fare tanto e soprattutto possiamo fare molto operiamo tutti insieme. Per questo motivo voglio porre all'attenzione di tutti voi un'iniziativa che è stata lanciata dalle pagine del portale per raccogliere fondi destinati all'acquisto di materiale medico sanitario da spedire ai nostri fratellini di cui Vincenzo si sta occupando. "Ciao a tutti, sono Valentina e sono farmacista. Parlando con Vincenzo tramite email ho scoperto che una INVITO CALDAMENTE CHIUNQUE VOGLIA PARTECIPARE A QUEST'INIZIATIVA A VISITARE IL SITO WEB DELL'ASSOCIAZIONE, WWW. TANZANIAVOLUNTEER. ORG E PER OGNI POSSIBILE DOMANDA, SUGGERIMENTO O DONAZIONE ( DI QUALSIASI TIPO!!!), DI NON ESITARE A CONTATTARMI: calafrika@hotmail.it kw_ br1@yahoo.it Il bisogno non ha confini di Gaetano Bruno delle necessità primarie in Africa è quella sanitaria. Con un piccolo contributo di ciascuno di noi possiamo acquistare un bel po' di farmaci generici di prima necessità a prezzi di deposito. Giusto per fugare ogni dubbio io non ci guadagno niente, possiamo approfittare solo del fatto che possiamo acquistarli ad un prezzo vantaggioso. Se pensate che sia una buona idea versate il vostro contributo sulla poste pay del sito N 4023 6004 2500 3888 intestata a Giuseppe Magurno (inserite la causale per il versamento). Ovviamente potrete estendere, se lo riterrete opportuno, l'iniziativa a tutti i vostri conoscenti specificando lo scopo della missione e specificando che il termine ultimo per la donazione è il 31 Maggio. Alla data stabilita tireremo le somme che pubblicherò sul sito e ordinerò la merce. Il tutto sarà fatturato e la fattura, come i versamenti, saranno resi pubblici sul sito. Raramente ho spedito soldi o altro per le missioni umanitarie sempre dubbiosa sulla fine che questi potessero fare. Oggi sono convinta che il mio e il vostro contributo andrà a buon fine. A presto" L OLMO I cittadini possono scrivere e le lettere verranno pubblicate solo se firmate. Scrivere a : Redazione dell Olmo c/o Comune di Diamante e.mail:cirillofra@tiscali.it Stampa: - Tipografia Lapico tel. 0985 42154 Santa Maria del Cedro L impaginazione grafica è di Francesco Cirillo L Olmo viene distribuito gratuitamente nelle edicole, nei Bar e agli sportelli degli Uffici Comunali. Testi e foto inviate non vengono restituite. Questo numero è stato chiuso in tipografia il 29 aprile - 2008 1 Numero Agosto 2002 - Anno 6- n 69 Autorizzazione n 94 del 22-02-2002 Tribunale di Paola