DOCUMENTO OPERATIVO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA



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DOCUMENTO OPERATIVO PER L IMPIEGO DI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE REGIONALE IN TOSCANA Allegato B) ENTE 1) Ente proponente il progetto: PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PRATO 2) Codice regionale: RT 3C00227 2bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 12) - NOME E COGNOME: Rita Fava - DATA DI NASCITA: 26.12.1966 - INDIRIZZO MAIL: rita.fava@giustizia.it - TELEFONO:0574.579309 - CURRICULUM VITAE con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) 2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): - NOME E COGNOME: Nicoletta Circi - DATA DI NASCITA: 12.1.1968 - INDIRIZZO MAIL: nicoletta.circi@giustizia.it - TELEFONO:0574.579310 CARATTERISTICHE PROGETTO 3) Titolo del progetto: Educazione al rispetto della legalità 4) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: 1

Le competenze della Procura della Repubblica sono disciplinate principalmente dal Titolo III, Capo I, del R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 (Ordinamento giudiziario). Disposizioni di rilievo sono contenute anche nel codice di procedura penale, nella legge 24 maggio 1951, n. 392 e nel D.Lgs. 20 febbraio 2006, n. 106. In linea generale il P.M. vigila sull'osservanza delle leggi, sulla pronta e regolare amministrazione della giustizia, sulla tutela dei diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci, richiedendo al Giudice, nei casi previsti, l'adozione dei provvedimenti necessari. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Prato è ufficio di medie dimensioni ed estese competenze, soffrendo ab origine del sottodimensionamento della pianta organica dei magistrati e del personale amministrativo (attualmente in pianta organica vi sono 8 magistrati - 1 Procuratore e 7 sostituti Procuratori - e 27 unità di personale amministrativo, 18 in effettivo servizio) assolutamente inadeguato per la competenza circondariale relativa al territorio della Provincia, in un contesto di una popolazione di circa 250.132 abitanti. La specificità degli Uffici Giudiziari di Prato è nota da decenni in quanto l organico dei magistrati e del personale amministrativo è pressoché lo stesso di quando Prato era agli albori del suo percorso di città operaia ed industriale. Caso unico in Toscana, determinato dalla mancata previsione che la realtà di Prato si sarebbe ulteriormente dilatata fino a divenire non solo capoluogo di provincia ma terza città del centro Italia quanto a popolazione e complessità socioeconomica. E inoltre la seconda città della Toscana quanto a percentuale imprenditoriale. Prato è una realtà etno antropologica tanto specifica da essere stata oggetto di attenzioni anche da parte della stampa internazionale, oltre che di quella nazionale, da essere definita la capitale italiana dell immigrazione, con 119 diverse etnie, tra le quali spicca quella cinese (la seconda per numero in Europa dopo Parigi, la prima in percentuale rispetto al resto della popolazione). Uno dei settori che comportano un elevatissimo impegno è quello dei reati commessi da immigrati extraeuropei, il cui numero in Prato è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi anni ed è oggi valutato in 43.016 cittadini stranieri con permesso di soggiorno, di cui 27.823 di etnia cinese, 19.151 asiatici ed il resto di etnia albanese, rumena, africana ecc. (con un sommerso di circa 10.000 cittadini irregolari per questi ultimi e di circa 15.000 cinesi). Si sottolinea come l ingresso in Italia di clandestini cinesi risulti essere spesso oggetto di intermediazione criminosa da parte di gruppi di connazionali collegati a referenti operanti e presenti in Prato, che traggono profitto proprio dalla gestione di un vero e proprio racket che si occupa del favoreggiamento dell immigrazione clandestina di cittadini cinesi. La Procura si trova dunque a dover affrontare un gran numero di reati derivanti dalle difficoltà di integrazione della comunità cinese e dalla scarsa applicazione delle norme di legge in materia di sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, di edilizia, oltre che di sfruttamento di manodopera clandestina etc.. vigenti nel nostro paese. Oltre alle gravi carenze in ordine al rispetto della normativa sul lavoro e sulla 2

sicurezza, le aziende extracomunitarie, operanti nella Provincia di Prato e zone circostanti, secondo dati forniti dal Governo, risultano coinvolte anche in illeciti fiscali e finanziari, difficilmente perseguibili anche per l'estrema evanescenza delle medesime aziende. Alla data del presente progetto il documento organizzativo della Procura prevede, tra gli altri, i Gruppi di lavoro Infortuni, sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, Ambiente e Territorio e Reati economico - finanziari. A seguito dell'evento drammatico verificatosi il 1 dicembre 2013 in una industria tessile ubicata nel territorio pratese, nel quale hanno perso la vita sette lavoratori di etnia cinese, è stato sottoscritto un Protocollo d intesa tra la Regione Toscana, la Procura Generale di Firenze e le Procure della Repubblica di Firenze, Pistoia e Prato per il rafforzamento nel territorio dell Area Vasta Centro delle azioni finalizzate alla vigilanza ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al contrasto al lavoro sommerso ed alla promozione delle politiche di integrazione e di sostegno alle situazioni di difficoltà. Al fine di potenziare in modo significativo le attività di controllo e vigilanza in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, la Regione ha previsto l assegnazione di 50 Ispettori del lavoro al Dipartimento di Prevenzione della Azienda USL 4 di Prato, in ragione del numero di aziende che insistono sul territorio pratese, allo stato stimate intorno a 4000. Inoltre, con l intento di supportare il personale amministrativo di questa Procura nell adempimento degli incombenti derivanti dal prevedibile notevolissimo incremento delle notizie di reato in materia di infortuni, sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro, di ambiente ed edilizia e di violazioni tributarie e fiscali, la Regione Toscana ha predisposto anche azioni di supporto all apparato amministrativo. I risultati delle iniziative intraprese sono estremamente positivi. Il 1 settembre 2014 infatti sono state avviate le attività di controllo da parte dei Dipartimenti di Prevenzione coinvolti nell attuazione del Piano triennale straordinario di interventi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, con cui è stato previsto che nell arco di tre anni vengano sottoposte a verifica oltre 4.000 attività di impresa operanti nel circondario di Prato. Nel periodo 1.9.2014 31.8.2015 sono stati effettuati 1682 controlli presso unità produttive dai Tecnici della Prevenzione attualmente in servizio presso l Azienda USL 4, in alcuni casi congiuntamente con la Polizia Municipale o nell ambito dell attività del gruppo interforze, con n. 1706 conseguenti comunicazioni di notizia di reato in materia di violazione della normativa prevenzionistica, 333 in materia di violazioni edilizie e 375 in materia economico finanziaria. Nell ambito delle attività congiunte con altri organi di Polizia, sono scaturite anche 146 notizie di reato inerenti lo sfruttamento della manodopera clandestina, per un numero complessivo di 2560 notizie di reato. Tale dato risulta di particolare rilievo se confrontato con i dati dell anno 2013, nel corso del quale sono stati effettuati circa 300 accessi presso unità produttive, con n. 507 conseguenti comunicazioni di notizia di reato. Anche la tipologia delle attività monitorate conferma l assoluta peculiarità della realtà imprenditoriale pratese, tenuto conto del fatto che delle imprese controllate, quasi 3

tutte cinesi, la maggior parte opera nel settore tessile (pronto moda, laboratori/confezioni, pelletteria, tessitura e sartoria). Ulteriore peculiarità, relativa alle modalità con cui vengono gestite le imprese cinesi operanti sul territorio pratese, riguarda la frequente mancanza di identità tra il datore di lavoro formale ed il datore di lavoro di fatto. Tale divergenza è risultata sintomatica di un fenomeno patologico, attuato mediante il ricorso al sistema del cosiddetto prestanome, ossia di un soggetto solo formalmente destinatario dell intestazione della ditta individuale, utilizzato come strumento attraverso il quale il reale gestore dell azienda riesce a sottrarsi agli obblighi imposti dal sistema normativo prevenzionistico, oltreché da quello fiscale e previdenziale. Si prevede per il prossimo futuro l incremento degli standard attualmente raggiunti, in linea con quanto stabilito nella Delibera della Giunta Regionale n. 56 del 28.1.2014, con conseguente notevole aumento delle notizie di reato rientranti nelle materie specializzate suindicate, del numero delle attività compiute dai vari Uffici dei Pubblici Ministeri e dall Ufficio Dibattimento (deleghe di indagine, avvisi di conclusione indagini ex art. 415 bis c.p.p., richieste di emissione di decreto penale di condanna, di decreti di citazione a giudizio e di ogni altra tipologia di esercizio dell azione penale, atti da notificare, etc ). Occorre, peraltro, sottolineare che l attività prestata dai giovani del Servizio Civile interessati dal progetto conclusosi il 7 settembre u.s. è stata preziosa ed ha consentito a questo Ufficio di abbattere notevolmente i tempi di iscrizione delle notizie di reato, velocizzare le attività connesse alle fasi delle indagini preliminari, dell esercizio dell azione penale (notifiche telematiche degli avvisi ex art. 415 bis c.p.p.) e della successiva preparazione dei fascicoli per le udienze dibattimentali (sdoppiamento dei fascicoli, notifica decreto di citazione a giudizio, citazione testi, rilascio copie anche in formato digitale). 5) Definizione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei giovani in servizio civile: 5.1 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente. La realizzazione del progetto suindicato prevede la partecipazione di 15 volontari del servizio civile affiancati da 18 unità di personale amministrativo del Ministero della Giustizia in organico in servizio a tempo indeterminato (di cui 8 assegnati alle segreterie dei P.M. e 3 all ufficio Dibattimento, 4 all Ufficio Iscrizione e ricezione atti e 3 alla segreteria amministrativa), da 8 unità di personale di magistratura e da 27 unità di personale della Polizia Giudiziaria. Parteciperanno inoltre al progetto 4 unità di personale amministrativo distaccate presso questa Procura della Repubblica ai sensi dell art. 7 del Protocollo d intesa tra Regione Toscana, Procura Generale della Repubblica, Procure della Repubblica di Prato, Pistoia e Firenze, sottoscritto in data 5 marzo 2014. Il numero complessivo di personale che affiancherà i giovani del servizio civile è costituito, pertanto, da 57 unità. 5.2 Ruolo ed attività previste per i giovani in servizio civile nell ambito del progetto. 4

I giovani del Servizio civile regionale collaboreranno durante il servizio sia con il personale amministrativo della Procura che con i volontari esterni. In particolare, è prevista la collaborazione con i seguenti Uffici e per le seguenti attività, previa formale assunzione di responsabilità sul mantenimento della assoluta riservatezza circa i dati di cui vengono a conoscenza: a. acquisizione, iscrizione e smistamento ai gruppi specializzati di cui sopra delle cnr di materia e degli atti conseguenti, in collaborazione con l Ufficio Iscrizione e ricezione atti di questa Procura della Repubblica; b. supporto alle segreterie dei Pubblici Ministeri che si occupano delle materie specializzate suindicate per le attività di riordino e di indicizzazione dei fascicoli processuali, per l acquisizione delle certificazioni anagrafiche e penali, per la notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415 bis cpp anche con modalità informatiche e per tutte le attività connesse; c. catalogazione e gestione degli atti dei procedimenti penali e successiva digitalizzazione degli stessi, al fine di favorirne le attività di riproduzione e la pronta comunicazione degli atti medesimi ai soggetti autorizzati; d. affiancamento al personale dell Ufficio Dibattimento per la notifica dei decreti di citazione a giudizio, per la citazione dei testi e per ogni altra attività connessa alla predisposizione dei fascicoli per l udienza dibattimentale; e. attività successiva al passaggio in giudicato delle sentenze di condanna, considerata la prevedibile ricaduta che si verificherà a seguito dell incremento delle attività suddette, mediante affiancamento del personale dell Ufficio Esecuzione; f. acquisizione delle conoscenze necessarie in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di garantire adeguata informazione ai lavoratori extracomunitari od ai loro difensori che dovessero presentarsi presso il costituendo Ufficio Informazioni, provvedendo - ove richiesto al rilascio di copia degli atti anche in formato digitale, previa scannerizzazione degli atti medesimi. 6) Numero dei giovani da impiegare nel progetto(min. 2, max. 10): 15 7) Eventuale numero ulteriore di soggetti da impiegare (non superiore al 50% di quelli indicati al precedente punto 6) che l'ente intende autonomamente finanziare, impegnandosi ad anticipare alla regione le somme necessarie per l'intera copertura delle relative spese prima dell'avvio dei giovani in servizio: 8) Numero ore di servizio settimanali dei giovani (minimo 25, massimo 30): 30 9) Giorni di servizio a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 6) : 5 5

10) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di servizio: I volontari, durante lo svolgimento del servizio civile dovranno: rispettare gli orari concordati e le norme comportamentali previste; utilizzare il badge per la marcatura dell orario di ingresso e di uscita; attenersi alle indicazioni ricevute dal responsabile del servizio civile e fare ad esso riferimento per qualsiasi esigenza, anche di tipo organizzativo; rispettare l obbligo di assoluta riservatezza circa i procedimenti penali di cui vengano a conoscenza durante lo svolgimento del servizio. 6

11) Sede/i di attuazione del progetto (1): N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo (compresa eventuale partizione interna) N. giovani per sede (2) 1 PROCURA DELLA REPUBBLICA PRATO PIAZZALE FALCONE E BORSELLINO N. 8 15 2 3 4 5 6 7 8 9 10 (1) le sedi devono essere individuate esclusivamente fra quelle indicate in sede di iscrizione/adeguamento all'albo degli enti di servizio civile regionale, riportando la stessa denominazione e indirizzo (compresa l'eventuale ripartizione interna, es. scala, piano, palazzina, ecc) indicate sulla procedura informatica SCR. (2) il numero complessivo di giovani di questa colonna deve coincidere con il numero indicato al precedente punto 6) 3

12) Nominativo operatore di progetto per singola sede(almeno uno per sede - Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di responsabile di progetto di cui al punto 2bis)): - NOME E COGNOME: Carla Elisabetta Mannelli - DATA DI NASCITA: 21.9.1959 - CODICE FISCALE: MNNCLL59P61G999A - INDIRIZZO MAIL: carla.mannelli@giustizia.it - TELEFONO:0574.579389 - CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - - NOME E COGNOME: Maria Rosaria Lucatelli - DATA DI NASCITA: 13.9.1954 - CODICE FISCALE: LCTMRS54P61L049R - INDIRIZZO MAIL: rosaria.lucatelli@giustizia.it - TELEFONO:0574.579300 - CURRICULUM con copia di un documento di identità e codice fiscale leggibili (da allegare alla scheda di progetto) - SEDE PROGETTO ALLA QUALE VIENE ASSEGNATO (da scegliere fra uno di quelle indicate al precedente punto 11): Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Procura della Repubblica Prato Piazzale Falcone e Borsellino n. 8 - HANNO SVOLTO IL CORSO DI AGGIORNAMENTO E/O FORMAZIONE PROGRAMMATO DALLA REGIONE TOSCANA (O, SI IMPEGNA A FARLO ENTRO L'ANNO IN CUI SI REALIZZA IL PROGETTO): - corso svolto in data sede del corso oppure - si impegna a svolgerlo entro l'anno: SI 13) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale: Verrà effettuata attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile regionale e nello specifico del progetto in questione, anche con riguardo ai risultati raggiunti, attraverso le seguenti attività: pubblicazione del progetto e delle scadenze da rispettare sulla homepage della Procura della Repubblica di Prato del sito della regione Toscana (www.giustizia.toscana.it ) e sul sito del Comune di Prato (www.comune.prato.it) e sul sito della Procura di Prato, non appena reso pubblico; pubblicazione di articoli sui maggiori quotidiani locali; creazione e distribuzione di manifesti negli uffici giudiziari e nelle Università del distretto. 14) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati di progetto: Valutazione dell andamento del progetto e dei suoi risultati. All interno del progetto è prevista un attività di monitoraggio, da svolgere nel corso 8

dell anno di servizio civile a cura degli Operatori di progetto in collaborazione con il Referente operativo responsabile del progetto medesimo e del Coordinatore di progetto e sotto il coordinamento del Responsabile del servizio civile. Il monitoraggio prevede alcune attività di verifica, consistenti innanzitutto nella somministrazione ai volontari del servizio civile di un questionario di ingresso, volto a comprendere le conoscenze dei volontari medesimi rispetto al progetto. Saranno inoltre monitorati i risultati raggiunti attraverso verifiche periodiche (ogni 3 mesi) tese a valutare: l incremento del numero dei procedimenti penali iscritti; il numero dei fascicoli penali numerati ed indicizzati nel periodo di riferimento; l organizzazione delle segreterie dei PM e la velocizzazione delle attività complessive ottenuta grazie all apporto dei giovani del servizio civile; l incremento del numero dei procedimenti penali definiti con l esercizio dell azione penale; il grado di soddisfazione degli utenti esterni. Sono previsti ogni 3 mesi incontri di valutazione tra il responsabile del servizio civile, il coordinatore di progetto, gli operatori di progetto, il referente operativo responsabile ed i volontari. Un apposito incontro a metà e fine progetto verrà dedicato all autovalutazione da parte dei giovani impiegati nel progetto. Valutazione della formazione Con riguardo alla attività di formazione sia generale che specifica erogata ai volontari, sarà effettuato un monitoraggio al termine della attività stessa mediante somministrazione di un questionario teso a verificare le conoscenze conseguite ed il grado di soddisfazione e di utilità della formazione ricevuta. 15) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive utilizzate per l'acquisto di beni o servizi destinati ai giovani in servizio: L Ufficio non ha autonomia finanziaria 16) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: N. 15 postazioni PC per i volontari del servizio civile; stampanti di rete, strumenti di comunicazione in dotazione alla sede del progetto (telefono, fax, posta elettronica ordinaria e certificata, cartelle condivise, programmi informatici di supporto). Le risorse suindicate si ritengono adeguate per il raggiungimento dell obiettivo. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 17) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: 9

Lo svolgimento del servizio civile presso la Procura della Repubblica consentirà ai volontari di acquisire competenze in ambito giuridico e professionalità con riguardo alle procedure lavorative proprie di tale Ufficio. Le competenze verteranno in particolare sui seguenti aspetti: Inquadramento normativo dell attività del Pubblico Ministero; Normativa relativa al processo penale ed alle materie oggetto del presente progetto; Normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con appositi corsi di formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche in modalità e-learning, per i quali verrà rilasciato apposito attestato di partecipazione. L Ufficio rilascerà attestazione dello svolgimento del servizio civile al termine del progetto, utilizzabile ai fini del curriculum vitae. FORMAZIONE GENERALE DEI GIOVANI 18) Sede di realizzazione: Procura della Repubblica di Prato, piazzale Falcone e Borsellino n. 8 59100 Prato 19) Modalità di attuazione: La formazione, svolta presso la sede, verrà effettuata dal Responsabile del servizio civile e dal Dirigente amministrativo di questo Ufficio. Sono previsti interventi dei Sostituti Procuratori della Repubblica per gli approfondimenti sulle tematiche oggetto del presente documento operativo. 20) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Verranno utilizzate le metodologie previste dalle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale, prevedendo che le 42 ore dedicate alla formazione generale vengano utilizzate per il 60% tramite lezioni frontali e per il restante 40% attraverso dinamiche non formali, fra le quali sarà preferita l esercitazione. 21) Contenuti della formazione: I contenuti per la formazione generale attengono a quanto indicato nelle Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale. In particolare, si approfondiranno i seguenti temi: principi e valori costituzionali Diritti e doveri; diritti umani, obiezione di coscienza e servizio civile il valore educativo dell esperienza di servizio civile; diritti e doveri del volontariato; 10

l educazione civica; difesa della patria con mezzi non violenti, solidarietà e forme di cittadinanza; presentazione dell ente; il lavoro per progetti. 22) Durata (espressa in ore): 42 ore FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI GIOVANI 23) Sede di realizzazione: Procura della Repubblica di Prato, piazzale Falcone e Borsellino n. 8 59100 Prato 24) Modalità di attuazione: La formazione specifica sarà erogata presso la Procura della Repubblica di Prato dal Responsabile di progetto in collaborazione con il responsabile del servizio civile e dal personale dipendente che ricopre profili professionali e competenze adeguate alle attività previste nel progetto. 25) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali, volte a fornire le nozioni teoriche necessarie, al termine delle quali verranno effettuate prove pratiche di verifica per la misurazione dei livelli di apprendimento raggiunti. La formazione si concluderà in affiancamento al personale individuato per lo svolgimento del presente progetto. 26) Contenuti della formazione: La formazione specifica avrà i seguenti contenuti: presentazione della Procura della Repubblica; nozioni fondamentali sulla struttura e sulle competenze; nozioni di base del codice di procedura penale; normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; normativa e circolari riguardanti l attività oggetto del presente progetto; apprendimento delle attività effettuate negli uffici della Procura della Repubblica. 11

27) Durata (espressa in ore): 42 ore ALTRI ELEMENTI 28) Presenza di almeno una delle altre figure previste per la gestione del servizio civile regionale (diversa dall'operatore di Progetto) che nell'ultimo anno abbia frequentato il corso di formazione o/e/o aggiornamento programmato dalla Regione Toscana (o si impegni a parteciparvi entro l'anno in cui si realizza il progetto): Nome e cognome: Clementina Magazzù Ruolo: Responsabile del servizio civile corso frequentato: corso base - data del corso: 2.12.2014 sede: Misericordia di Prato Via Galcianese n. 17/2 Prato Nome e cognome: Nicoletta Circi Ruolo: Coordinatore di progetto corso frequentato: corso base - data del corso: 2.12.2014 sede: Misericordia di Prato Via Galcianese n. 17/2 Prato 29) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto alla formazione aggiuntiva programmata dalla regione Toscana: SI 30) Attestazione che all'interno del medesimo bando sono stati presentati progetti per un numero complessivo di posti inferiori al 50% di quelli richiedibili in base alla categoria di appartenenza: SI NO n progetti presentati: n posti richiesti complessivamente: 31) Impegno a far partecipare i giovani aderenti al progetto ad almeno due manifestazioni, eventi o attività di carattere regionale inserite nel sistema delle politiche giovanili della regione Toscana: SI 32) Coprogettazione tra i seguenti enti (è necessario allegare l'accordo sottoscritto dagli enti per la coprogettazione, da cui risulti l'ente capofila): Denominazione ente Codice RT Categoria d'iscrizione all'albo SCR Ente pubblico o privato Il sottoscritto Giuseppe Nicolosi, nato a Catania il 4.3.1955, in qualità di responsabile legale dell'ente Procura della Repubblica di Prato, dichiara che l'ente che rappresenta è in possesso di tutti i requisiti previsti per l'iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale (art. 5 comma 1 legge regionale n. 35 del 25/07/2006). Prato, 30.10.2015 12