Criticità e possibili azioni per lo sviluppo del mercato della geotermia in Italia
GEOTERMIA A BASSA ENTALPIA: è davvero sostenibile? Sostenibilità ambientale: Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri (G.H. Brundtland WCED 1987)
I consumi termici rappresentano circa il 50% del fabbisogno energetico, stimato in 11 Mtep per il 2020 (dati PAN). Attualmente le FER sono meno del 10% Continuamo a bruciare petrolio a ritmi sempre maggiori... Questo è sostenibile?!?
Nella valutazione della sostenibilità vanno ovviamente considerati i fattori economici/ambientali/sociali relativi alla ricerca, all estrazione, al trasporto, alla trasformazione dell energia immagazzinata nel petrolio forse ci siamo un po abituati a considerare tutto ciò sostenibile
L industria del petrolio è ricca e consolidata Dati: Dirty Energy Money Oilchange International www.dirtyenergymoney.com
I principali giacimenti di GAS (ed in generale di combustibili fossili) sono concentrati fuori dalla Unione Europea. Attualmente sono in fase di attuazione gli accordi che prevedono la realizzazione di gasdotti dalla Russia Thanks to Geonet srl
Qualche numero del mercato europeo: Dati Eurobserv er Ottobre 2013
Dati Eurobserv er Ottobre 2013
Dati: RSG Regione Lombardia settembre 2014
In Italia la geotermia a bassa entalpia viene riconosciuta come rinnovabile termica con il DL 28 del 3 marzo 2011. È il primo, tardivo, riconoscimento ufficiale da parte di un organo governativo come tecnologia verde e che funziona...
Perché in Italia la geotermia non è mai decollata? Dati Consorzio GeoHP
La filiera degli impianti geotermici a pompe di calore (fonte dati: Centro Studi Consorzio GeoHp)
Interferenze ambientali di un impianto geotermico a circuito chiuso: 1. La sonda geotermica, scambiando calore con il terreno, induce una perturbazione termica nel sottosuolo; 2. La perforazione per l installazione delle sonde geotermiche può causare alterazioni dell equilibrio idrogeologico locale; 3. In caso di perdita dell impianto a circuito chiuso ci può essere rilascio di glicole nel sottosuolo.
Soluzioni per minimizzare le interferenze ambientali di un impianto geotermico a circuito chiuso: 1. a) Per le piccole utenze, la perturbazione termica indotta diventa trascurabile già a distanza di pochi metri dalla SGV; b) I grandi impianti possono minimizzare questo effetto con una corretta progettazione. È opportuno prevedere un monitoraggio delle T del sottosuolo per seguire nel tempo il fenomeno (già previsto da molti regolamenti autorizzativi); 2. La perforazione eseguita da operatori specializzati ed a valle di uno studio geologico appropriato del sito interessato dall impianto, può garantire il ripristino delle condizioni geologiche ed idrogeologiche locali precedenti alla realizzazione dell impianto; 3. Le possibilità di perdita del fluido termovettore da parte di una sonda geotermica realizzata a regola d arte sono molto basse (aspettativa di servizio 70-100 anni) ed i volumi di glicole che eventualmente verrebbero dispersi sono minimi in impianti dotati degli opportuni accorgimenti tecnici (già previsti da molti regolamenti autorizzativi).
Simulazione dell anomalia termica indotta dopo 15 anni di funzionamento di un impianto da circa 300 KWt (classificato come grande impianto). Oltre alla temperatura del campo sonde viene monitorata in continuo la temperatura della falda a monte ed a valle dell impianto. Fonte: Georicerche srl
Dopo una corretta progettazione, l utilizzo di tecnologie adeguate e moderne, di materiali certificati e di personale qualificato garantiscono risultati certi!!
Le linee di azione di AnigHP: Formazione degli operatori del settore (in primis progettisti, installatori di sistemi di geoscambio, impiantisti); Sensibilizzazione a livello locale e centrale per l emanazione di norme chiare, valide a livello nazionale e di semplice applicazione; Azioni volte all eliminazione dalla componente A3 della quota destinata alle altre rinnovabili per l energia elettrica impiegata per alimentare le PDC geotermiche; Sollecitare l inserimento dell attività di perforazione per la posa delle SGV all interno di una categoria SOA definita; Impostare una efficace campagna di informazione e sensibilizzazione dell opinione pubblica.
Il quadro normativo nazionale per la realizzazione di impianti geotermici a circuito chiuso a pompa di calore Manca un indirizzo a livello nazionale!! È in fase avanzata un decreto che verrà emanato dal MiSE, di concerto con il Ministero dell Ambiente e delle Infrastrutture. Sarà il primo passo per dare una linea guida alle Regioni per emanare o adeguare i propri Regolamenti autorizzativi. Attualmente il rilascio delle autorizzazioni è in capo alle Province, creando una situazione estremamente variegata e complessa per gli operatori del settore, ferma restando l esigenza di tutela ed attenzione per le zone più vulnerabili.
È auspicabile che il nuovo decreto: 1. Definisca una disciplina univoca a livello nazionale per la realizzazione di impianti geotermici a circuito chiuso; 2. Faccia riferimento alle norme UNI/CTI (di recente emanazione o in fase di emanazione) per la progettazione e la realizzazione degli impianti e alla qualifica degli installatori; 3. Istituisca i criteri per la creazione di registri regionali (quindi di uno nazionale) degli impianti realizzati con le relative potenze; 4. Riconosca chiaramente l importanza della conoscenza geologica del sito dove si realizza l impianto e riconosca il ruolo dei professionisti adeguatamente formati.
Desiderata (per un mercato maturo e strutturato ): 1. Sistema incentivante che premi la reale efficienza dell intero sistema geotermico; 2. Si favorisca il più possibile l utilizzo in contemporanea delle FER elettriche e termiche; 3. Revisione del conto energia termico?!; 4. Vi sia uno sforzo sinergico tra operatori del settore, ordini professionali, enti pubblici per promuovere veramente la diffusione di un modello di sviluppo energetico (e sociale!) diverso, con le conseguenti assunzioni di responsabilità ad ogni livello.
GRAZIE PER L ATTENZIONE! anig@anighp.it