Convegno FIPER La filiera del legno e lo sviluppo energie rinnovabili in Trentino arch. Giacomo Carlino Trento, 27 Marzo 2015
Gli assi portanti dei Piani energetici provinciali Dalle competenze istituzionali in campo idroelettrico (DPR 235/77) nasce, alla fine degli anni 70, la politica energetica provinciale. diversificazione delle fonti di energia, favorendo una maggiore penetrazione del gas naturale; sfruttamento delle residue potenzialità idroelettriche e il ritorno della proprietà degli impianti agli Enti Locali; 1979 1983 promozione del risparmio energetico e dello sfruttamento delle fonti rinnovabili. dal 2002, il rispetto degli impegni internazionali in materia di lotta ai cambiamenti climatici 1998 2003 2
a livello comunitario: Strategia 20-20-20 ed oltre Direttiva Fonti Energetiche Rinnovabili (Direttiva 2009/28/EC) Direttiva Emission Trading (Direttiva 2009/29/EC) Direttiva sulla qualità dei carburanti (Direttiva 2009/30/EC) Direttiva Carbon Capture and Storage - CCS (Direttiva 2009/31/EC) Decisione Effort Sharing (Decisione 2009/406/EC) Regolamento CO2 Auto (Regolamento 2009/443/EC) Direttiva Efficienza Energetica (Direttiva 2012/27/EC) a livello nazionale: Definizione e qualificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili (D.M. 15 marzo 2012, c.d. Burden Sharing) a livello provinciale: Disciplina provinciale della VIA (LP 19/2013) Legge provinciale sull'energia (LP 20/2012) 3
Piano Energetico Ambientale Provinciale 2013-2020 Il contesto europeo nazionale provinciale Gli obiettivi energetici emissivi Le azioni efficienza rinnovabili reti informazione trasporti 4
Piano Energetico Ambientale Provinciale 2013-2020 Sinergie a livello di pianificazione provinciale: Piano Urbanistico Provinciale Programma di sviluppo provinciale (PSP Asse 5) Piano generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP) Piano Provinciale di tutela della qualità dell aria Piano dei trasporti Patto per lo sviluppo sostenibile del Trentino 5
La Strategia Energetica Nazionale - SEN
Obiettivi energetici frazione obiettivo Burden Sharing : rinnovabili / consumo finale lordo 2012 2014 2016 2018 2020 PAT 30,9% 31,4% 32,1% 33,4% 35,5% 7
PEAP 2013-2020 Cap. 2
il Piano Energetico in due numeri efficienza 220 ktep 1. stabilizzazione dei consumi (1600 ktep) 2. rinnovabili +29% mantenimento della produzione idroelettrica valorizzazione fonti rinnovabili, in primis biomasse
DMV e nuovo idroelettrico Stabilizzazione produzione idroelettrica (2020) 400 300 25 ktep 293 GWh 200 200 GWh 100 0-100 -200-300 - 169-224 15 ktep 169 GWh 93 nuovo idro repower DMV 17% DMV 11% -400-500 34 ktep 393 GWh 2020 Il mantenimento della produzione idroelettrica è reso difficile dalla progressiva attuazione dei rilasci per DMV, ma si può agire su: 1.ammodernamento impianti esistenti (repower) 2.nuovi impianti 3.rimodulazione/riduzione mirata DMV
PEAP 2013-2020 Biomasse Domanda/offerta di biomassa legnosa Attenzione però ai vari segmenti del settore!
PEAP 2013-2020 Cap. 6
PEAP 2013-2020 Cap. 6
PEAP 2013-2020 Cap. 9
PEAP 2013-2020 Cap. 9
fra le azioni del PEAP Efficienza energetica Orientamento degli incentivi della Provincia prevalentemente verso la riqualificazione energetica di interi edifici o aree urbane. Creazione, con risorse pubbliche e private, di fondi di rotazione per facilitare gli interventi di riqualificazione. Introduzione progressiva di valori più restrittivi sui consumi della nuova edilizia coerenti con gli obiettivi europei al 2021 (Classi energetiche B+ dal 2015, A dal 2019). Promozione di audit energetici nel settore del terziario e nell industria. Controllo rigoroso delle certificazioni degli edifici. Rinnovabili Sostegno alla realizzazione di impianti di teleriscaldamento a biomassa. Promozione, valorizzazione ed efficientamento della filiera locale del legno Semplificazione ed ottimizzazione dell iter autorizzativo per gli impianti di produzione da fonti rinnovabili. 16
Obiettivi energetici frazione obiettivo Burden Sharing : rinnovabili / consumo finale lordo 2012 2014 2016 2018 2020 PAT 30,9% 31,4% 32,1% 33,4% 35,5% il piano: 17
Aspetti problematici e opportunità dell uso energetico delle biomasse
Grado di raggiungimento degli obiettivi del PEAP 2000-2012 per la biomassa tipologia Quantità programmate nel PEAP al 2012 Quantità finanziate 2010 % finanziate/progra mmate Caldaia a biomassa (dati 2010) 1.000 1.610 160 % Cippato (dati 2010) 200.000 220.000 110 % 19
OFFERTA OFFERTA DI CIPPATO AD OGGI DA PEAP Travolti da eccesso di successo? Il caso del cippato per teleriscaldamento Comparto forestale Comparto segherie Totale AUMENTO DI OFFERTA POTENZIALE DI CIPPATO Disponibilità potenziale dal comparto forestale: Disponibilità potenziale dal comparto agricolo: Totale TOTALE OFFERTA DOMANDA ATTIVI ALLA REDAZIONE PEAP ATTIVATI POST REDAZIONE PEAP FINANZIATI O IN CORSO DI FINANZIAMENTO IMPIANTI IN CORSO DI AUTORIZZAZIONE/FINANZIAMENTO TOTALE DOMANDA 130000 315000 445.000 96000 22000 118.000 563.000 245000 28000 109000 254000 636000 DIFFERENZA -73.000
Problematiche: disponibilità di risorse, a prezzi competitivi (affidamento sulle risorse certe, a prezzi concorrenziali); ripercussione sui trasporti locali (valutazione delle distanze produzione/consumo); coesistenza con altri vettori energetici; 150 km! coerenza con il quadro ambientale; migliore utilizzazione delle risorse disponibili, anche di quelle pubbliche. 21
Strumenti e opportunità 1. Andamento dei prezzi dei combustibili; 2. Organizzazione delle filiere biomassa-energia: opportunità offerte dalla LP 12/08 (Cabina di regia) e dai PSR (fondi per le attrezzature di esbosco); 3. Dati aggiornati sulla disponibilità di biomassa da segheria e da bosco e, in generale, su tutte le biomasse (ricerca CCIAA, Progetto BIOENAREA, PEAP 2013-2020); 4. Nuove regole per l ottimizzazione dell utilizzo della biomassa (Delibera GP n. 1826 del 27 Ottobre 2014), alle situazioni maggiormente 4. utili alla collettività; 5. Tutela della qualità dell aria e tecnologie BAT (Allegato 2 al PEAP, delibera GP n 870 del 10 Maggio 2013 sugli impianti a biogas: massima efficienza energetica, distanza massima di approvvigionamento).
Le politiche PAT nel settore delle bioenergie IN SINTESI IMPIANTI EFFICIENTI (UTILIZZO DELL ENERGIA TERMICA, EMISSIONI INQUINANTI RIDOTTE), PROSSIMI AI LUOGHI DI PRODUZIONE, COMPATIBILI CON LE RISORSE 23
grazie per l attenzione. 24