SCRITTURA CREATIVA PROGETTO LEGAMI DI PAROLE AUTRICE: Di Ilio Francesca CLASSE 3 C SCUOLA PRIMARIA MARINA I.C. 1 CITTA SANT ANGELO UNA BORSETTA MAGICA E UN NONNO SPECIALE Il nonno me lo aveva promesso che mi avrebbe portato un regalo speciale dall India: lo fa sempre quando parte e va lontano per lavoro. Quella volta però mi stupì davvero. Non potevo mai credere che lui avrebbe scelto per me una borsetta così bella e particolare. Me la portò la sera che era ritornato dal lungo viaggio in India. Era stato lontano per circa un mese ed io non vedevo l ora di abbracciarlo. Quando il nonno arrivò, capii subito che si trattava di lui, senza neanche vederlo, perché lo avevo riconosciuto dal suo modo di chiamarmi. Sento sempre prima un lungo fischio e dopo entra lui, mi chiama e mi aspetta con le braccia aperte. Io mi lancio addosso a lui e lo abbraccio, poi il nonno mi riempie di baci. Appena lo vidi, come sempre la mia domanda fu: Nonno cosa mi hai portato di bello? Di solito lui nasconde tra le mani, dietro la schiena un sacchetto, ma quella volta il sacchetto non c era. Teneva stretti i pugni e sapevo che stava nascondendo qualcosa per me. Pensai ad un gioiello, ma quando aprì le mani scoprii che c era una borsetta. Ma come aveva fatto il nonno a nasconderla così bene? Io l ho sempre detto che mio nonno ha qualcosa di speciale! Doveva trattarsi di una sua magia, una delle tante che si diverte a fare ogni tanto, quando ha voglia di scherzare. Si mise allora a sbattere la borsetta come uno straccetto, per ridarle la giusta forma e poi me la consegnò. Una borsetta così bella e particolare non l avevo mai vista!
E fatta di stoffa leggera, di cotone. E nera e rossa, con una fascia dorata dove ci sono ricamati dei disegni di elefanti e fiori. Nella parte inferiore, di colore rosso, sono ricamati fiori neri e attaccati ci sono tanti brillantini. Non sapevo se essere contenta o delusa del regalo. Di certo rimasi molto meravigliata perché non me lo aspettavo un regalo così. Il nonno riuscì a cogliere il mio stato d animo, così mi invitò a sedermi sulle sue gambe, poi mi raccontò la storia della mia borsetta. Mi parlò dei luoghi visitati in India ed io già immaginavo posti simili a quelli delle fiabe. Mi disse di aver visto elefanti tutti decorati con stoffe pregiate che camminano per strada e vengono usati come mezzi di trasporto, Mi raccontò del giorno in cui aveva comprato la mia borsetta in un mercato dove si vendevano stoffe di mille colori. Mi disse che uno strano mercante lo aveva convinto a comprare la borsa. Per un attimo, ascoltando la sua storia, mi venne in mente la fiaba di Aladino e cominciai a credere che quella borsetta avesse delle qualità speciali. Forse era proprio quella di Jasmine, la principessa di cui si era innamorato Aladino. Certe cose succedono solo nelle fiabe, lo so bene, ma quando il nonno mi mostrò alcune foto dei luoghi visitati e mi fece vedere anche un filmino, cominciai a credere che quei posti esistono veramente ed hanno qualcosa di magico. Le case avevano dei tetti rotondi e sembravano tanti funghi o dolcetti con la panna. Alcune costruzioni immense avevano viali interminabili con fontane e siepi piene di fiori bellissimi. Guardai ancora un attimo la mia borsetta e capii perché sulla stoffa c erano ricamati tanti elefanti e tanti fiori. Più la osservavo e più cresceva in me la felicità perché capivo di avere un oggetto raro. Intanto si era fatto tardi ed io mi ero addormentata sul divano ( come al solito). Papà mi prese in braccio e mi portò a letto. Io stringevo tra le mani la borsetta, ma per paura che mi svegliassi nessuno tentò di togliermela.
Di notte, mentre mi giravo nel letto, senza volere facevo suonare i campanellini della borsetta e così, di tanto in tanto mi svegliavo. Quando riprendevo sonno, sognavo paesi con alberi fatti di lecca-lecca e strada di liquirizia; palazzi come torte di panna montata ed auto simili a budini al cioccolato e alla vaniglia. Le persone andavano in giro vestite in modo strano: gli uomini portavano in testa un enorme cioccolatino colorato e le donne indossavano abiti di un unico colore e sembravano tante caramelle alla frutta, con un bollino rosso in fronte. Io mi trovavo tra la folla e tenevo stretta la mia borsetta per paura che qualcuno me la rubasse. Mentre cercavo di scappare, mi trovai di fronte ad uno strano signore che teneva in mano dei ventagli fatti con le piume di pavone. Lui mi disse di non aver paura perché era l uomo della fortuna. Chi lo incontrava sarebbe stato fortunato per tutta la vita. Poi mi regalò una piuma e sfiorò con un suo ventaglio la mia borsetta. Si alzò un venticello che mi fece sollevare in alto. Io guardavo giù e improvvisamente mi sentii male. Il cuore mi batteva forte, co sì forte che per l agitazione, mi svegliai di colpo. Che brutto incubo quella notte! L indomani andai a scuola con la mia borsetta indiana. Ero contenta di farla vedere alle mie compagne e alla maestra. Tutti notarono subito la mia borsetta ed io raccontai la sua storia. Le mie compagne mi guardavano con invidia ed io diventavo sempre più orgogliosa della mia borsetta. Alcune mi chiedevano di fargliela usare, ma io non avevo alcuna intenzione di farla toccare a nessuno. Una strana forza però mi costrinse a muovere la borsetta facendo tintinnare i sonaglini che sono legati sui suoi manici. Quando la campanella della scuola suonò, misi tutti i miei
oggetti scolastici a posto e mi preparai per uscire. Presi la mia borsetta da sotto il banco, ma con grande meraviglia scoprii che pesava molto. La aprii e vidi che dentro c erano tante caramelle colorate ed una piuma di pavone. Per un istante ebbi paura per ciò che stava accadendo, dopo mi ripresi perché ripensai al sogno fatto la notte precedente. Non dissi niente a nessuno, ma improvvisamente mi sentii più buona e decisi di offrire ai miei amici tutte le caramelle che avevo nella borsetta. Solo quando arrivai a casa feci salti di gioia pensando ai poteri magici della mia borsetta, ma ancora dovevo capire come funzionava. Nel pomeriggio non pensai più alla mia borsetta e cominciai a fare i compiti. Ne avevo tanti da fare ed inoltre dovevo sbrigarmi perché dovevo andare ad una festa di compleanno. Come al solito avrei preferito sdraiarmi sul divano piuttosto che studiare! Sapevo che dopo 10 minuti di relax avrei sentito l urlo della mamma che mi diceva di fare i compiti, altrimenti non sarei andata alla festa. Improvvisamente sentii una forza che mi spingeva verso la mia borsetta, la presi e cominciai a scuoterla. I campanellini trillarono e la borsetta cominciò ad avere un certo peso. La aprii e dentro vi trovai la solita piuma, ma mi accorsi che c era anche una penna bellissima con tanti brillantini. La presi per provarla ed in un solo istante quell oggetto diventò speciale: si mise a scrivere facendo muovere la mia mano. In quattro e quattr otto avevo finito i compiti. Andai allora da mia mamma e le feci vedere il quaderno con gli esercizi svolti. Lei si meravigliò molto, poi mi disse che ero stata brava e mi diede il permesso di andare alla festa. Andai in camera mia e indossai il mio vestito preferito, poi presi la borsetta ed uscii di casa. Quando arrivai a casa del mio amico, mi resi conto di aver dimenticato di portargli un regalo. Non sapevo cosa fare, ma non volevo rinunciare alla festa. Istintivamente pensai di muovere la borsetta per far suonare i sonaglini, poi guardai dentro e con grande stupore vi trovai una maglia da calciatore. La tirai fuori. Era la maglia di Messi, proprio quella che desiderava il mio amico Giampiero. La festa era già incominciata e quando entrai il festeggiato stava aprendo i suoi regali.
Io gli diedi la maglia e lui fu felice. Quando la indossò mi disse all orecchio che il mio era stato il regalo più bello che aveva ricevuto. Non so ancora come possano avvenire certe magie, ma so solo che dal giorno in cui il nonno mi ha portato la borsetta la mia vita è cambiata: sono più brava a scuola, faccio in fretta i compiti, le mie amiche mi sembrano più simpatiche, sono più buone e mi vogliono tanto bene, il mio amico mi ringrazia sempre per la maglia che gli ho regalato e mi ha confidato che da quando la porta riesce a fare tanti goal e fa vincere sempre la sua squadra. Aveva ragione quella volta il nonno quando mi disse: Credici nei sogni e si avvereranno! Sono proprio fortunata io! Ho una borsetta magica, ma soprattutto ho un nonno speciale!