MUSEO MARIO ROMOLI VILLA DI POGGIO REALE RUFINA - FIRENZE
Ringraziamenti Mauro Pinzani Sindaco di Rufina Andrea Romoli per la generosa collaborazione e la concessione di alcune opere Luciano Romoli per il decisivo contributo alla realizzazione degli arredi, dei pannelli illustrativi e per la consulenza generale CDR S.r.l. Per la donazione di tutti gli arredi e di un totem multimediale. www.cdr-mediared.it Anna Vestri allieva di Mario Romoli, per la concessione di alcune opere Laura Bati e lo Studio Tecnico Associato di Pontassieve per l ideazione del museo, la collaborazione al progetto e alla sua realizzazione Galleria d arte Moderna di Firenze per il prestito del quadro La bottega fiorentina Emanuele Masiello Architetto Soprintendenza di Firenze Claudio Strinati Storico dell arte Roma Chiara Toti Storico dell arte Firenze Daniele Bellesi Progetto grafico del catalogo, collaborazione con Marco Romoli col contributo della
MARIO ROMOLI UN MAESTRO TOSCANO DEL 900 MUSEO VILLA DI POGGIO REALE RUFINA (FIRENZE) Organizzazione generale Marco Romoli
L opera risale al periodo del soggiorno romano quando Romoli conobbe Scipione e Carrà Maschera 1928 Olio su cartone Coll. Andrea Romoli
Paesaggio Fiorentino 1928 Olio su cartone Coll. Andrea Romoli Il misterioso paesaggio non ha niente di naturalistico: è costruito con solidità e potere di sintesi. Cezanne e Carrà si avvertono con chiarezza.
Mario Romoli nasce a Firenze il 10 luglio 1908. I suoi studi sono irregolari e la formazione è prevalentemente autodidatta. Dice di se: Sono stato incerto se dedicarmi alla scienza, alla filosofia, all arte, ho deciso di dedicarmi a quest ultima che vedevo come la strada più difficile. Alla fine degli anni 20 soggiorna a Parigi e Roma, dove conosce Scipione e Carrà. Ma il suo maestro d arte e di vita è il pittore fiorentino Eugenio Chiostri. Una forte amicizia nasce con Lorenzo Viani. Negli anni 30 si dedica anche all affresco, è del 36 la pittura murale La caccia in Toscana nella stazione di Santa Maria Novella, tutt oggi visibile dove aveva vinto la selezione per la decorazione a fresco della Palazzina Reale di Michelucci. Poi però il concorso viene annullato; ne rimangono i tre affreschi selezionati, realizzati su pannelli di muro. Risalgono a quel periodo gli affreschi del caffè Torricelli, staccati e adesso esposti nell atrio della Banca Nazionale del Lavoro in via Panzani. In quegli anni espone alla Biennale di Venezia e alla quadriennale di Roma ottenendo lusinghieri successi. Durante la guerra viene invitato come pittore sulle navi della Marina Militare per documentarne l attività. Resta una cartella che raccogli 36 litografie. Gli anni del dopoguerra sono anni difficili, di ristrettezze. Ma nel 1952 durante la ricostruzione della via Por Santa Maria gli viene affidato l incarico per la decorazione della nuova Banca Toscana, dove in stile molto classico, come richiesto dalla committenza, rappresenta la storia del Fiorino. Nel 1954 vince il concorso per il grande affresco in piazza Della Calza a Porta Romana, dove rappresenta i personaggi della Firenze antica e di quella moderna, non senza suscitare polemiche dovute alla scelta dei personaggi. Nel 1956, per opporsi a un rischioso invio di importantissime opere d arte degli Uffizi per una tourneè negli Stati Uniti, con altri tre artisti occupa la torre di Palazzo Vecchio. Un evento di risonanza internazionale che ottenne il risultato di impedire la spedizione. Nel 1958 incontra Picasso a Sanct Paul de Vance. Sono del 1965 le decorazioni del caffè Doney in via Veneto a Roma, con vedute del paesaggio toscano (ora perdute). Importante e genuina l amicizia con i fratelli Michaelles: Ruggero, pittore (RAM) ed Ernesto, scultore e designer (TAYAT). L attività artistica di Romoli si articola in differenti periodi, che segnano un continuo cammino ed una ricerca che si esprime con linguaggi molto diversi, dalla pittura arcaicizzante di prima della guerra, a quella degli anni 50 in cui si sente l influsso di Picasso, Rouault e Vigny, poi al linguaggio visionario degli anni 70 che giunge fino a una sorta di astrattismo cosmico. La sua fortuna è stata certamente ostacolata dalla personalità esclusiva, polemica e intransigente soprattutto nei confronti della critica e del mercato. Alla produzione artistica ha affiancato una sua ricerca in campo scientifico tecnologico, proponendo idee e invenzioni che vanno dal motore a reazione del 1931 ai freni aereodinamici per aerei a reazione del dopoguerra, all idea dell airbag per motociclette, fino al progetto, al brevetto e alla realizzazione di prototipi funzionanti di un motore rotativo, che ha seguito fino al momento della sua scomparsa nel 1978. Il prototipo è stato donato al CNR.
Natura Morta 1927 Olio su tavola Coll. Marco Romoli Un piccolo prezioso quadro rappresentativo di questo periodo che, con altre nature morte, richiama l esperienza di Cézanne e di Chiostri.
Elenco opere SALA 1 6 disegni e guaches La protettrice degli animali, 1938 Olio su tavola - Coll. Marco Romoli La bottega Fiorentina, 1940 Olio su tela - Gall. Arte moderna In permanenza Giovanna D Arco, 1954 progetto per affresco nella chiesa di Orleans (non realizzato) coll. Anna Vestri SALA 2 Mucca e contadino, 1934 Affresco - Coll. Marco Romoli Raccolta delle olive, 1935 Affresco - Coll. Marco Romoli Il frantoio, 1935 Affresco - Coll. Marco Romoli Ritratto della madre, 1936 Autoritratto, 1926 Ritratto Bebe Niccolini, 1931 Ritratto di giovane donna, 1930 Olio su cartone - Coll. Marco Romoli La bottega del pesce, 1940 Paesaggio fiorentino Olio su cartone - Coll. Andrea Romoli SALA 3 Maschera, 1928 Olio su cartone - Coll. Andrea Romoli Lupinaio, 1928 Olio su cartone - Coll. Andrea Romoli Composizione, 1929 Inchiostro su carta - Coll. Marco Romoli Versilia, Tavolo con aragoste, 1950 Olio su tea - Coll. Marco Romoli Composizione, 1965 Guache su carta - Coll. Marco Romoli Ritratto di giovane donna, 1966 Nudo disteso, 1970 Arlecchino, 1955 L etrusca, 1960 Arlecchino 2, 1955 Aringa, 1949 Olio su tavola - Coll. Andrea Romoli
SALA 4 Nudo, 1974 Tempera su tela - Coll. Marco Romoli Nudo, 1973 Disegno inchiostro su carta - Coll. Marco Romoli Ultima cena, 1963 Olio su tela - Coll. Andrea Romoli Nudo, 1958 Disegno grafite su carta - Coll. Marco Romoli Ultima cena, 1963 Olio su tela - coll. Andrea Romoli Asteroide, 1968 Disegno inchiostro su carta - Coll. Marco Romoli Testa femminile, 1970 Inchiostro su carta - Coll. Andrea Romoli Battaglia, 1960 Battaglia, 1960 Don Chisciotte, 1969 Labirinto (Teseo), 1969 Olio su tavola - Coll. Marco Romoli Labirinto 2, 1969 Olio su tavola - Coll. Marco Romoli Figura, 1969 Olio su tela coll. Anna Vestri SALA 5 Arlecchino, 1963 Spazio, 1958 Olio su tavola - Coll. Marco Romoli SALA 6 Firenze paesaggio notturno, 1970 La porta, 1970 Pinnacoli, 1970 Sole, 1974 Tempera su carta - Coll. Marco Romoli La barca - Gesù sul lago di Tiberiade, 1974 Autoritratto, 1969 Olio su tela - Coll. Anna Vestri Panzano in Chianti, 1960 Siena Olio su tela - Coll. Andrea Romoli Paesaggio, 1960
Il titolo del quadro è dovuto al mastello in legno dei lupini. E opera del periodo romano. Il Lupinaio 1928 Olio su cartone Coll.Marco Romoli
Studio per un autoritratto 1931 Inchiostro su carta Coll.Marco Romoli Il disegno denota la padronanza del mezzo tecnico ed è sintetico e di forte intensità espressiva.
La figura si fa portatrice di valori superiori, di una tensione verso l eterno che è palpabile nella sognante sospensione metafisica della composizione. La Protettrice degli Animali 1938 Olio su tavola Coll. Marco Romoli
La Bottega Fiorentina 1940 Olio sutela Galleria d Arte Moderna di Firenze Il quadro appartiene alla stessa atmosfera dell opera precedente, per la sintesi severa e il respiro meditativo.
L arte nella sperimentazione Oltre al campo dell arte, Romoli sviluppò un attività sperimentale in ambito tecnico-scientifico. Infatti, egli considerava l impegno dell uomo in senso umanistico, al di là dei confini tra discipline ed era sostenuto e sollecitato da un costante interesse per l indagine e animato da una forte curiosità. Leonardo da Vinci aveva costituito da sempre il suo riferimento. Fin dai primi anni 30 Romoli studia un motore a reazione il cui modello del 1931 è esposto nel museo. Nei decenni che seguono il secondo conflitto mondiale Romoli allarga sempre più i suoi interessi per la sperimentazione, ritenendola l unico strumento per verificare l attendibilità delle sue idee. L invenzione di un motore rotativo a turbina lo vede impegnato negli ultimi anni, fino all ultimo giorno.
Panzano in Chianti 1960 Olio su tela Coll. Marco romoli L opera, di un rigore quasi astratto, è caratterizzata da campiture di colore segnate in modo intransigente da forti contorni. Il cielo è quello della tempesta che fa pensare alla Toledo di El Greco.
Composizione 1929 Inchiostro su carta Coll. Marco Romoli A soli 21 anni Romoli dimostra in questo disegno inventiva e potere di sintesi.
Asteroide 1968 Inchiostro su carta Coll. Marco Romoli Il mistero della dimensione cosmica nel rapporto mitico fra l essere umano e dimensioni altre.
Don Chisciotte 1969 Olio su tela Coll. Marco Romoli Testimonianza drammatica sull eroe visionario e incompreso, sottolineata da una tavolozza di colori cupi ed essenziali.
Testa Femminile 1970 Inchiostro su carta Coll. Andrea Romoli Quest opera documenta la maestria di Romoli come disegnatore, la sapienza dell uso dell inchiostro asciutto/bagnato, in una sintesi espressiva dove l abilità non concede niente alla maniera.
Sole 1974 Tempera su carta Coll. Marco Romoli Manifesta l attenzione verso una dimensione cosmica che si è sviluppata negli anni del dopoguerra. Una forma di astrazione intesa a rapportarsi col mistero dell universo.
La Barca Gesù sul lago di Tiberiade 1974 Olio su tela Coll. Marco Romoli Il quadro testimonia la solitudine e l incomprensione verso l illuminato. Un ruolo nel quale l artista, negli ultimi anni della sua vita, tende ad identificarsi.
Il Frantoio e La Raccolta delle Olive 1936 Affreschi Coll.Marco Romoli Sono gli affreschi campione che erano stati selezionati per la decorazione della Palazzina Reale della stazione di Santa Maria Novella a Firenze. L opera non fu però realizzata.
La vita di Firenze nei secoli L affresco di Porta Romana 1954 L opera fu realizzata in seguito alla vittoria del concorso che l Amministrazione Comunale di La Pira e Bargellini aveva organizzato come accoglienza della città per chi veniva da sud. Una parete difficile, dove il precedente affresco secentesco era andato completamente distrutto. Vi sono rappresentati personaggi della Firenze antica: Dante, Giotto, Paolo Uccello, Masaccio, Brunelleschi, Toscanelli, Savonarola, Lorenzo il Magnifico, Giovanni dalle Bande Nere e Francesco Ferrucci. Per la Firenze moderna: Rosai, Conti, Gamberini, Soffici, Papini, Campedelli, Martini e lo stesso artista, oltre al muratore che realizzò l intonaco dell affresco.
Autoritratto 1969 - Olio su tela - Coll. Anna Vestri