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Comune di San Godenzo Loc. Castagno D'Andrea Provincia di FIRENZE FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE Per la prevenzione e protezione dai rischi (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 91) OGGETTO: Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). COMMITTENTE: Comunità Montana della Montagna Fiorentina CANTIERE: Accesso da via San Vespasiano, San Godenzo Loc. Castagno D'Andrea (FIRENZE) San Godenzo Loc. Castagno D'Andrea, lì 18/01/2010 IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA (Geometra TRONCONI Fabio) IL COMMITTENTE (Dott. Ventre Toni) Geometra TRONCONI Fabio Via R. Giuliani, 64 D/r 50141 FIRENZR (FIRENZE) 3357363518-0554361755 tronconi@interstudi.it CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A. Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 1

AVVERTENZE GENERALI SULL'OPERA E1) EQUIPAGGIAMENTI E1.1) Vie di circolazione EQUIPAGGIAMENTI Strade disponibile: SI Sito: N. del progetto: E1.2) Edificio o parti di edificio Struttura portante: calcolo statico disponibile: SI Sito: N. del progetto: Struttura portante: progetti esecutivi disponibile: SI Sito: N. del progetto: Descrittivi (materiali impiegati) disponibile: SI Sito: N. del progetto: Schemi facciate disponibile: SI Sito: N. del progetto: Ricoprimento ed impermeabilizzazione tetto disponibile: SI Sito: N. del progetto: Impianti di riscaldamento e di acqua potabile Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 2

disponibile: SI Sito: N. del progetto: Impianti idrici all'interno dell'edificio disponibile: SI Sito: N. del progetto: Impianti fognari all'interno dell'edificio disponibile: SI Sito: N. del progetto: Sirene antincendio e impianti antincendio disponibile: SI Sito: N. del progetto: Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 3

REVISIONI R1) STRUTTURE R1.1) Muratura portante Murature portanti Controllo a vista. Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R1.2) Ossatura in c.a. Ossatura in c.a. Controllo a vista. Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R2) Solaio su terreno con pavimento ceramico Verifiche della struttura Controllo a vista. Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R3) Pareti perimetrali in calcestruzzo facciavista Pareti in calcestruzzo facciavista: ispezioni Controllo a vista con eventuali verifiche locali. indispensabile con cadenza ogni 2 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, ecc. a norma; DPI: scarpe di sicurezza, elmetto, guanti protettivi, dispositivi anticaduta. R4) Parapetti Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 4

R4.1) Parapetti in muratura Verifica stabilità Verifica stabilità. Rischi potenziali: Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, occhiali protettivi, scarpe di sicurezza. R4.2) Parapetti in metallo Verifica degli ancoraggi Verifica degli ancoraggi. indispensabile con cadenza ogni 12 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, scarpe di sicurezza. Verifica dei punti a contatto con lo strato isolante R4.3) Parapetti rivestiti in ceramica Controllo dell'aspetto e dell'aderenza Controllo dell'aspetto e dell'aderenza. Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Punture, tagli, abrasioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, occhiali protettivi, scarpe di sicurezza. Il controllo dell'aspetto viene effettuato battendo la superficie del rivestimento. R5) Copertura a falde con manto discontinuo (tegole o coppi in laterizio) Pulizia e controlli Controllo a vista e pulizia delle falde e dei canali. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: protezioni contro la caduta dall'alto (parapetto, impalcati, imbracature vincolate ad appositi dispositivi di trattenuta); DPI: scarpe di sicurezza, guanti protettivi. R6) Centrale termica a biomasse legnose Conduzione dell'impianto: controlli Controllo della fiamma, camini, valvole e termostati. indispensabile con cadenza ogni giorno Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 5

Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi Mantenimento dell'ordine e della pulizia. R7) AREE SCOPERTE R7.1) Sistemazioni a verde Controlli Controllo a vista. indispensabile con cadenza ogni 3 mesi Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R7.2) Muri di recinzione Muri di recinzione: controlli Controllo a vista. indispensabile con cadenza ogni 3 mesi Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R7.3) Recinzioni in ferro Recinzioni in ferro: controlli Controllo a vista. indispensabile con cadenza ogni 3 mesi Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R7.4) Viabilità Viabilità: controlli Controlli a vista. Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R7.5) Fogne Fogne: controlli Controlli a vista sull'efficienza dei sistemi di allontanamento delle acque. Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 6

Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: R8) INFISSI ESTERNI R8.1) Inmfissi esterni in metallo Infissi esterni in metallo Controllo a vista. Rischi potenziali: Dispositivi ausiliari in locazione: Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 7

MANUTENZIONE M1) Solaio su terreno con pavimento ceramico Pavimento ceramico: verifica fissaggio elementi Pavimento ceramico: verifica fissaggio elementi. indispensabile con cadenza ogni 10 anni Rischi potenziali: Urti, colpi, impatti, compressioni Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi. Pavimento ceramico: sostituzione Pavimento ceramico: sostituzione. indispensabile con cadenza ogni 20 anni Rischi potenziali: Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni; Contatto con sostanze pericolose (collanti); Proiezione di schegge; Elettrocuzione; Lesioni dorso lombari (sollevamento manuale dei carichi). Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: schermi paraschegge (demolizione); DPI: scarpe di sicurezza, guanti protettivi, occhiali protettivi. La frequenza degli interventi deve essere corretta in funzione delle condizioni climatiche del luogo. Individuare e delimitare l'area di stoccaggio dei materiali di risulta. Utilizzo di utensili ed attrezzature a norma. Impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione dei carichi pesanti e/o ingombranti. Impermeabilizzazione ed isolamento termico Sostituzione e/o ripristino dell'impermeabilizzazione e dell'isolamento termico. Intervento da eseguire solo in concomitanza con altri interventi. indispensabile, quando occorre Rischi potenziali: Inalazione di fibre Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: facciale filtrante. Accertare la natura del coibente: se contiene amianto è necessario redigere un piano di bonifica e trasmetterlo alla ASL competente per territorio. M2) Pareti perimetrali in calcestruzzo facciavista Pareti in calcestruzzo facciavista: ripresa e risanamenti Ripresa dei copriferri e risanamento armature scoperte. indispensabile, a guasto Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione polveri; Urti, colpi, impatti, compressioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, o altro mezzo a norma; DPI: scarpe di sicurezza, elmetto, guanti protettivi, facciale filtrante, dispositivi anticaduta. Pareti in calcestruzzo facciavista: controllo giunti di dilatazione Pareti in calcestruzzo facciavista: controllo giunti di dilatazione. indispensabile con cadenza ogni 15 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, o altro mezzo a norma; DPI: scarpe di sicurezza, Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 8

elmetto, guanti protettivi, facciale filtrante, dispositivi anticaduta. Pareti in calcestruzzo facciavista: riprese dello strato di finitura Riprese dello strato di finitura indispensabile, a guasto Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione polveri. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, o altro mezzo a norma; DPI: scarpe di sicurezza, elmetto, guanti protettivi, facciale filtrante, dispositivi anticaduta. Pareti in calcestruzzo facciavista: rifacimento dello strato di finitura Pareti in calcestruzzo facciavista: rifacimento dello strato di finitura. indispensabile con cadenza ogni 25 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione Polveri. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: allestimento di ponteggio, impalcato, o altro mezzo a norma; DPI: scarpe di sicurezza, elmetto, guanti protettivi, facciale filtrante, dispositivi anticaduta. M3) Parapetti M3.1) Parapetti in metallo Verniciatura protettiva anticorrosione Verniciatura protettiva anticorrosione. indispensabile con cadenza ogni 6 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione vapori e polveri. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, occhiali protettivi, scarpe di sicurezza; facciale filtrante. Sostituzione elementi Sostituzione elementi. indispensabile con cadenza ogni 20 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, occhiali protettivi, scarpe di sicurezza. La cadenza dell'intervento può ridursi sino a 10 anni in ragione delle condizioni climatiche del luogo. M3.2) Parapetti in legno Riparazione o sostituzione degli elementi danneggiati Riparazione o sostituzione degli elementi danneggiati. indispensabile con cadenza ogni 15 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione vapori e polveri; Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni; Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, occhiali protettivi, scarpe di sicurezza. La frequenza degli interventi dipende dall'esposizione dei parapetti e dalla qualità del materiale impiegato. Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 9

Verniciatura (Verniciatura a flattig) Verniciatura (Verniciatura a flattig). indispensabile con cadenza ogni 5 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione vapori e polveri. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, occhiali protettivi, scarpe di sicurezza; facciale filtrante. La frequenza degli interventi dipende dall'esposizione dei parapetti e dalla qualità del materiale impiegato. Verniciatura (Verniciatura a smalto) Verniciatura (Verniciatura a smalto). indispensabile con cadenza ogni 7 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Inalazione vapori e polveri. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala e trabattello regolamentare, cestello autosollevante a norma; DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, occhiali protettivi, scarpe di sicurezza; facciale filtrante. La frequenza degli interventi dipende dall'esposizione dei parapetti e dalla qualità del materiale impiegato. M4) Copertura a falde con manto discontinuo (tegole o coppi in laterizio) Controllo tenuta elementi Controllo tenuta elementi e pulizia delle falde e dei canali. indispensabile con cadenza ogni 3 anni Rischi potenziali: Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: protezioni contro la caduta dall'alto (parapetto, impalcati, imbracature vincolate ad appositi dispositivi di trattenuta); DPI: scarpe di sicurezza, guanti protettivi. Sostituzione del manto indispensabile con cadenza ogni 20 anni Sostituzione del manto Contemporaneamente all'intervento di sostituzione dei fogli, deve essere sostituito anche lo strato isolante e la barriera al vapore. Rischi potenziali: Caduta dall'alto; Urti, colpi, impatti, compressioni; Punture, tagli, abrasioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: protezioni contro la caduta dall'alto (parapetto, impalcati, imbracature vincolate ad appositi dispositivi di trattenuta), convogliatore a terra dei materiali di risulta; DPI: scarpe di sicurezza, guanti protettivi, occhiali protettivi. M5) IMPIANTO ELETTRICO (componenti) Alimentazione Riparazione indispensabile, a guasto Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 10

Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. Allacciamenti Riparazione indispensabile, a guasto Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. Reti di distribuzione e terminali: sostituzione Sostituzione delle reti di distribuzione e/o dei terminali. indispensabile, a guasto Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 11

- l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. Reti di distribuzione e terminali: controlli e revisione Reti di distribuzione e terminali: controlli e revisione. Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. Apparecchiature elettriche: sostituzione Sostituzione delle apparecchiature elettriche. indispensabile, a guasto Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 12

In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. Apparecchiature elettriche: controlli e revisioni Controlli e revisioni delle apparecchiature elettriche. Rischi potenziali: Elettrocuzione; Caduta dall'alto. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: tappeti o pedane isolanti; verificare che i ponti siano regolarmente allestiti e usati. In presenza di dislivelli superiori a 2 metri, per l'esistenza d'aperture, provvedere ad applicare parapetti regolamentari; fornire scale semplici con pioli incastrati o saldati ai montanti e con le estremità antisdrucciolevoli; le scale doppie non devono superare i 5 metri di altezza; verificare l'efficienza del dispositivo che limita l'apertura della scala; DPI: guanti isolanti. In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro (rendendo inaccessibili i dispositivi di sezionamento, verificando l'assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata). Deve informare gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare. Anche l'esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. Accertare prima dell'esecuzione dei lavori: - l'efficienza delle attrezzature e dei mezzi di protezione; - l'assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona d'intervento; - la corretta posizione di intervento dell'addetto ai lavori. In "lavori a contatto" (lavori in tensione nel corso del quale l'operatore, opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo), bisogna inoltre limitare e contenere al massimo la zona d'intervento; proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito; fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati. PROTEZIONI SUPPLEMENTARI PER I LUOGHI CONDUTTORI RISTRETTI: A) contatti diretti: anche le apparecchiature e gli impianti alimentati con il sistema SELV, devono presentare una protezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una prova di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l'allontanamento, gli ostacoli, ecc.; B) contatti indiretti: le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza (SELV), o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all'esterno del luogo conduttore ristretto, ad eccezione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lampade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV. M5.1) Cabina elettrica L'impianto è costituito essenzialmente dalle seguenti parti: - uno o più trasformatori in olio/resina; - quadri in corrente continua. Cabina elettrica: controlli mensili Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - verifica funzionamento termostato a due soglie trafo M. T. / B. T.; - pulizia isolatori e celle trafo M. T. / B. T.; - quadro M.T. controllo funzionamento interblocchi; - quadro M.T. verifica apertura sotto carico per intervento fusibile. - batterie servizi ausiliari: controllo e prova funzionamento raddrizzatore; - controllo efficienza batterie; - pulizia morsetti batterie quadro M.T. indispensabile con cadenza ogni 30 giorni Cabina elettrica: controlli semestrali Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 13

indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - quadro M.T. verifica funzionamento comandi (sezionatore rotante a terra); - controllo verifica e pulizia degli isolatori; - verifica serraggio bulloneria; - verifica continuità ohmica impianto messa a terra; - controllo, pulizia e verifica dei contatti rotanti; - verifica stato pinze sezionatori di terra; - verifica funzionamento dispositivo di sicurezza interruttori M.T.(blocchi elettrici, meccanici ed a chiave ) - pressostati SF6; - pulizia delle celle. Cabina elettrica: controlli annuali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - controllo stato dei collegamenti degli accumulatori al piombo; - pulizia di ogni singolo elemento di accumulatore al piombo. M5.2) Quadri elettrici Quadri elettrici: controlli mensili Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - strumentazione: controllo funzionamento strumenti indicatori; - interruttori su carrello: controllo motori ricarica molla; - interruttori su carrello: controllo ed eventuale sostituzione fusibili comando; - interruttori su carrello: controllo ed eventuale sostituzione lampade di segnalazione; - interruttori vari: verifica chiusura; - interruttori vari: verifica continuità ohmica; - interruttori vari: controllo ed eventuale sostituzione fusibili limitatori; - interruttori vari: controllo ed eventuale sostituzione; - contattori: controllo, pulizia ed eventuale sostituzione dei contatti principali; - contattori: controllo, pulizia ed eventuale sostituzione dei contatti ausiliari. indispensabile con cadenza ogni 30 giorni Quadri elettrici: controlli bimestrali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - strumentazione: controllo e lettura strumenti totalizzatori; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: verifica ohmica continuità elettrica carpenterie; - interruttori su carrello: controllo prova bobina di sgancio; - interruttori su carrello: controllo e taratura relè di massima; - interruttori su carrello: controllo, pulizia ed eventuali sostituzioni dei contatti principali; - interruttori su carrello: controllo, pulizia ed eventuali sostituzioni dei contatti secondari; - interruttori su carrello: controllo e pulizia dei caminetti spegni arco. indispensabile con cadenza ogni 2 mesi Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 14

Quadri elettrici: controlli semestrali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - interruttori su carrello: controllo tensione molle contatti di estrazione; - contattori: misura dell'isolamento bobina comando; - contattori: misura dell'isolamento delle linee di comando. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Quadri elettrici: controlli annuali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione: - strumentazione: misure isolamento circuiti ausiliari strumentazione; - strumentazione: taratura strumenti totalizzatori; - barre omnibus: serraggio bulloneria con chiave dinamometrica; - barre omnibus: ingrassaggio punti di contatto; - barre omnibus: misura di isolamento delle barre; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: controllo ed eventuale serraggio bulloneria accoppiamento strutture; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: verifica ed ingrassaggio cerniere e chiusure; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: controllo verniciatura ed eventuali ritocchi; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: controllo targhette indicatrici utenze ed eventuali correzioni; - carpenterie metalliche quadri generali B.T.: pulizia interna ed esterna mediante aria compressa. M5.3) Stazione alimentazione elettrica di continuità L'impianto è costituito essenzialmente dalle seguenti parti: - uno o più gruppi statici di continuità; - accumulatori al Pb, ermetici. Gruppi statici di continuità: controlli mensili Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - prova di accensione e di spegnimento con relativi by-pass statici; - controllo lampade di segnalazione; - controllo funzionamento ventilatori; - lettura strumenti; - controllo e pulizia con appositi pulitori degli armadi delle schede e dei cassetti elettronici; - controllo dei contatti dei relè e delle relative molle; - controllo delle tensioni di uscita dell'inverter. indispensabile con cadenza ogni 30 giorni Gruppi statici di continuità: controlli semestrali indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo forma d'onda dell'inverter; - prova di mancanza rete e controllo della variazione dinamica della tensione di uscita Inverter. - controllo frequenza d'uscita; - misura delle correnti di filtro delle tre fasi. Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 15

Centrale batterie al piombo: controlli mensili indispensabile con cadenza ogni 30 giorni Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo dei singoli vasi; - controllo dei ponti di collegamento sia in piombo che in rame con eventuale serraggio della morsettatura, ingrassaggio con vasellina ed ignettatura di piombo; - controllo di collegamenti in cavo dei capicorda di attestamento; - controllo dell'impianto di estrazione di vapori acidi e pulizia delle bocchette; - controllo e pulizia dei filtri delle bocchette di aerazione a pavimento. Centrale batterie al piombo: controlli bimestrali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - rilevazione a mezzo di termometro della temperatura dell'elettrolito; - rilevazione della tensione dei singoli vasi e dei sistemi di batterie; - esecuzione della scarica e ricarica lenta dei singoli sistemi di batteria. indispensabile con cadenza ogni 2 mesi M5.4) Centrale di produzione energia elettrica di emergenza L'impianto è costituito dalle seguenti parti: - uno o più gruppi elettrogeni; - quadri di comando per l'intervento automatico; - sistemi di espulsione dei gas di scarico; - impianti di alimentazione motore primo. Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli settimanali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo, pulizia e rabbocco degli accumulatori avviamento, nonché controllo stato di assorbimento di carica; - controllo ed eventuale rabbocco livelli olio lubrificante; - controllo pompe e resistenze preriscaldamento acqua; - controllo ed eventuale sostituzione fusibili circuiti ausiliari; - controllo ed eventuale sostituzione lampade di segnalazione quadri di comando; - prove di funzionamento a vuoto dei gruppi per 20 minuti; - controllo funzionamento allarmi; - verifica strumenti di misura. indispensabile con cadenza ogni 7 giorni Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli mensili Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo ed eventuale sostituzione filtro aria; - controllo, pulizia ed eventuale sostituzione filtri; - controllo tensione regolatori di tensione ed eventuale taratura; - controllo motorini di avviamento con eventuale sostituzione delle spazzole; - verifica funzionamento pompe circuiti acqua di raffreddamento; - controllo valvola solenoide circuiti acqua di raffreddamento; - controllo funzionamento sensori; - prova scambio rete gruppo per 15 minuti e ripristino rete; - controllo funzionamento in parallelo dei gruppi elettrogeni; indispensabile con cadenza ogni 30 giorni Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 16

- pulizia gruppi e quadri comandi con aria compressa ed eventuali ritocchi; - controllo e pulizia sfiati dei basamenti; - prova di avviamento della turbina a vuoto per 5 minuti. Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli bimestrali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo pressione circuiti olio e relative tubazioni; - controllo pompa prelubrificazione. indispensabile con cadenza ogni 2 mesi Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli semestrali indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - controllo ed eventuale rabbocco olio lubrificazione giunti di accoppiamento; - controllo e lubrificazione cuscinetti alternatori - controlli impianti di scarico gas combusti giunti di dilatazione camera di calma ed estrazione aria calda; - controllo impianti di estrazione gas combusti; - controllo usura dei Silent-Block; - ingrassaggio cuscinetti ventilatori ed estrattori aria. Centrale di produzione energia elettrica di emergenza: controlli annuali Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione sui gruppi statici di continuità: - sostituzione olio lubrificante motori; - sostituzione filtri olio lubrificante; - sostituzione olio lubrificante giunti di accoppiamento; - pulizia e taratura iniettori; - controllo completo degli impianti di raffreddamento aria ed acqua, alimentazione combustibile, estrazione gas combusti, serbatoi di servizio comprese tubazioni e canalizzazioni con serraggio di manicotti, giunti, bulloneria ed eventuali ritocchi di verniciatura; - esame visivo con endoscopio del primo stadio turbina; - controllo del sistema EGT. M6) Centrale termica a biomasse legnose Valvole di sicurezza: controlli Controllo e taratura (ritaratura) delle valvole di sicurezza. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Polveri, fibre, fumi, nebbie; Punture, tagli, abrasioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: facciale filtrante, guanti protettivi. Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 17

Mantenimento dell'ordine e della pulizia. Scarichi: spurgo Spurgo scarichi. indispensabile con cadenza ogni 2 mesi Rischi potenziali: Polveri, fibre, fumi, nebbie; Punture, tagli, abrasioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: facciale filtrante, guanti protettivi. Mantenimento dell'ordine e della pulizia. Fascio tubiero e giro fumi: pulizia Pulizia del fascio tubiero e giro fumi. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Polveri, fibre, fumi, nebbie; Punture, tagli, abrasioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: facciale filtrante, guanti protettivi. Mantenimento dell'ordine e della pulizia. Rimozione ceneri Rimozione delle ceneri dal serbatoio della caldaia indispensabile con cadenza ogni settimana Rischi potenziali: Polveri, fibre, fumi, nebbie; Punture, tagli, abrasioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: facciale filtrante, guanti protettivi. Rimozione polveri Rimozione polveri sottili dal contenitore del serbatoio multiciclone indispensabile con cadenza ogni settimana Rischi potenziali: Polveri, fibre, fumi, nebbie; Punture, tagli, abrasioni. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: facciale filtrante, guanti protettivi. Analisi combustione Determinazione dei valori secondo la L.10/91 e successive mod. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Ustioni Apparecchio analisi Dispositivi ausiliari in locazione: Guanti prottettivi Verifica perdite acqua Verifica eventuali perdite acqua (int./est.) indispensabile con cadenza ogni mese Rischi potenziali: Scivolamenti Dispositivi ausiliari in locazione: DPI : scaepe antinfortunistiche, guanti Controllo funzionalità Contr. ed event. ripr. funzionalità term. idrom. indispensabile con cadenza ogni mese Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 18

Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Controllo organi intercettazione Contr. azionam. ed event. sbloccaggio organi intercettazione indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Controllo tiraggio Controllo tiraggio ingresso camere combustione e base camino indispensabile con cadenza ogni anno Rischi potenziali: Ustioni Pulizia condotti da fumo Pulizia condotti da fumo indispensabile con cadenza ogni 5 anni Rischi potenziali: Ustioni Controllo vaso espansione aperto Controllo troppo pieno Controllo interruttore a galleggiante Verifica coibentazione Controllo tubazione di sicurezza indispensabile con cadenza ogni anno Rischi potenziali: Ustioni Termometri Pulizia esterna Controllo funzionalità indispensabile con cadenza ogni anno Rischi potenziali: manometri Pulizia esterna Controllo funzionalità indispensabile con cadenza ogni anno Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 19

Rischi potenziali: Valvola sicurezza Pova funzionalità impianto inattivo (manuale) Prova funzionalità imp. funzionante (no manuale) Pulizia sup. esterna indispensabile con cadenza ogni anno Rischi potenziali: Ustioni circuito idraulico Controllo azionam. ed eventuale sblocc. organi intercettazione. Controllo funzionalità valvole di ritegno Controllo press. circuiti idraulici relativi. Prova impianto e verifica ciclo automatico. indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Pompe circuito Contr. assorbimento elettrico Contr. funzionalità supporti e giunti antiv. Contr. funzionalità valvole di ritegno Contr. pressioni circuiti idraulici relativi Contr. temperatura Contr. tenute (ed event. registrazioni) Contr., azionamento ed eventuale sbloccaggio valvole intercettazione Pulizia esterna indispensabile con cadenza ogni anno Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Tubazioni Verifica stato dell'isolante ed ev. ripristino (per la parte visibile). vrifica degli ancoraggi 8centrale) Movimentazione degli organi dintercettazione indispensabile con cadenza ogni anno Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Filtro Y Pulizia filtro indispensabile con cadenza ogni anno Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 20

Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Serbatoi accumolo Contr. presenza depositi e residui Verifica integrità mantello isolante indispensabile con cadenza ogni anno Rischi potenziali: Ustioni Scambiatore a piastre Contr., azionamento ed eventuale sbloccaggio valv. intercettazione Verifica funzionalità ed eventuali perdite compresa. pulizia esterna indispensabile con cadenza ogni anno Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Ustioni Scambiatore a piastre Smontaggio e pulizia delle piastre indispensabile con cadenza ogni 5 anni Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Ustioni Serbatoi accumolo Contr. temp. di accumulo acqua Verifica funzionalità ed eventuali perdite indispensabile con cadenza ogni mese Rischi potenziali: Ustioni Addolcitore indispensabile con cadenza ogni 2 mesi Verifiche di funzionamento distributore idraulico Verifiche sulle parti elettriche ed idrualiche Verifiche di funzionamento degli automatismi, sul regolare funzionamento delle valvole idropneumatiche nelle varie fasi: in servizio e in rigenerazione Riparazione o sostituzione parti non funzionanti Eventuali regolazioni Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 21

Addolcitore indispensabile con cadenza ogni anno Revisione delle valvole idropneumatiche Smontaggio completo degli otturatori Pulizia, controllo circa le condizioni dei vari componenti, sostituzione parti usurate e lubrificazione parti in movimento Pulizia contenitore sale Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. Addolcitore Revisione delle valvole idropneumatiche Smontaggio completo degli otturatori Analisi durezza amonte e valle dell'apparecchio indispensabile con cadenza ogni mese Rischi potenziali: Punture, tagli, abrasioni. M7) AREE SCOPERTE M7.1) Sistemazioni a verde Prati: taglio erba Taglio erba indispensabile con cadenza ogni 15 giorni Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzature); Inalazione di fumi; Proiezione di schegge. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi, scarpe di sicurezza, facciale filtrante. Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (presenza delle protezioni meccaniche) Trattamenti fitopatologici Trattamenti fitopatologici. indispensabile con cadenza ogni 3 mesi Rischi potenziali: Ferite o contusioni per contatti con le macchine operatrici; Abrasioni per l'uso di utensili; Dermatiti per l'uso di concimi chimici; Inalazione di fumi. Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti, grembiule, stivali di sicurezza, facciale filtrante. Utilizzare utensili ed attrezzature a norma (presenza delle protezioni meccaniche). Prati: concimazione e diserbo Concimazione e diserbo indispensabile con cadenza ogni 6 mesi Rischi potenziali: Dermatiti Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti, stivali. Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 22

Spollonatura e potatura Spollonatura e potatura Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contatto con attrezzature); Caduta dall'alto; Proiezione di schegge. Dispositivi ausiliari in locazione: DPC: scala regolamentare e cintura di sicurezza; DPI: guanti, visiera. Utilizzare utensili ed attrezzature a norma. M7.2) Muri di recinzione Muri di recinzione: revisione dei cancelli Recinzioni: revisione cancelli. Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi. Muri di recinzione: coloritura Coloritura muri di recinzione. indispensabile con cadenza ogni 5 anni Rischi potenziali: Contatto con sostanze pericolose (solventi) Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi, facciale filtrante. Muri di recinzione: riparazioni Riparazione muri di recinzione indispensabile, a guasto Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture (contati con attrezzi e materiali); Irritazione cutanea (contatto con cementi o additivi). Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti, scarpe di sicurezza. Verniciatura recinzioni in ferro Verniciatura recinzioni in ferro indispensabile con cadenza ogni 5 anni Rischi potenziali: Contatto con sostanze pericolose (solventi); Tagli, punture, abrasioni (preparazione del fondo). Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi. M7.3) Recinzioni in ferro Recinzioni in ferro: revisione dei cancelli Recinzioni: revisione cancelli. Rischi potenziali: Tagli, abrasioni, punture Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: guanti protettivi Impianto di produzione di energia termica alimentato a biomasse legnose a servizio della frazione di Castagno d'andrea - San Godenzo (FI). - Pag. 23