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Transcript:

PINO PASCALI

Claudio Abate, Colomba della Pace, Pino Pascali, 1965 Collezione Museo Pino Pascali

ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA ASTA 115 PINO PASCALI opere da una collezione pugliese dal lotto 121 al 146 ESPOSIZIONE dal 20 al 27 maggio 2016 orario 10.00/13.00-14.00/19.00 ASTA Sabato 28 maggio 2016, ore 16.00 FIRENZE - Palazzo Peruzzi de Medici - Via Maggio 28/A - Tel. +39 055 2741011 - Fax +39 055 2741034 www.pananti.com

BIOGRAFIA PINO PASCALI (dal sito della fondazione Pascali) L 11 settembre del 1968 moriva a Roma, tragicamente e prematuramente, Pino Pascali, forse l artista pugliese più grande, certamente il più celebre a livello internazionale di tutto il Novecento. Pascali aveva solo 33 anni. Era nato a Bari da genitori di Polignano a Mare il 19 ottobre del 1935. Dopo la tragica fine (fu investito da un auto mentre correva in moto) la sua salma fu inumata nel piccolo cimitero del suo paese di origine. La carriere artistica di Pascali è breve e folgorante. Si era diplomato all Accademia di Belle Arti di Roma nel 1959 e aveva cominciato subito a farsi notare come scenografo. Aveva eseguito bozzetti, disegni e corti per Carosello e altre trasmissioni tv, oltre che disegni e plastici di velieri, treni, corazze. Per suo conto sperimentava intensamente. Nel 1965 aveva tenuto la sua prima personale, a Roma nella prestigiosa galleria La Tartaruga. In soli tre anni si era imposto all attenzione dei maggior critici d arte italiani (Vivaldi, Calvesi, Grandi, Rubiu, Boatto, Bucarelli, De Marchis) e di galleristi d avanguardia, come Sargentini, Sperone, Iolas (che lo presentò nel 1968 a Parigi). Proprio nell estate del 1968 aveva partecipato su invito con una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia. Era la sua consacrazione: dopo la sua scomparsa, a mostra ancora aperta, gli fu conferito il Premio internazionale per la Scultura. Scultore, scenografo, performer, Pascali coniuga in modo geniale e creativo forme primarie e mitiche della cultura e della natura mediterranee (la Grande Madre e Venere, il Mare, la Terra, i Campi, gli attrezzi e i riti agricoli) con le forme infantili del Gioco e dell Avventura (animali della preistoria, dello zoo e del mare, giocattoli di guerra, il mondo di Tarzan e della giungla, bruchi e bachi, travestimenti, Pulcinella). Traduce questo mondo dell immaginario in forme monumentali e strutture essenziali, concise, come il romanico pugliese e il bestiario medievale delle sue chiese; ma nel contempo rimandano alle icone della dilagante cultura di massa (il fumetto, il cinema, la moda). realizza le sue false sculture con materiali fragili ed effimeri (tela, legno, lana d acciaio, pelo acrilico, paglia, raffia). In questo modo dà una sua originale risposta critica (italiana e meridionale) alle nuove tendenze che venivano dall America: la Pop Art, la Minimal Art. Precorre l Arte Povera, la Body Art, l arte concettuale degli anni Settanta.

CLASSIFICAZIONE DEI PERIODI ARTISTICI OPERE GIOVANILI Fin dagli anni dell Accademia di Belle Arti, a Roma, sotto la guida di Toti Scialoya, Pascali studia Pollock, Gorky, De Kooning i padri dell espressionismo astratto americano. L energia vitale, il ritmo caotico e privo di forma ragionata attraggono il giovane studente, specie il dripping di Pollock segna una linea di confine netto con la figurazione, che però Pascali non abbandonerà mai. Affascinato dall uso di materiali inconsueti come il bitume, le latte, il cuoio, il metallo, sperimenta le mescolanze del petrolio e polveri varie, dipingendo su lastre di lamiera di zinco, legno, metallo. Di questo periodo, tra il 1956 e il 1960 sono: Pannello con fucili e pistole; Pannello con fucili; Pistole, e alcuni quadri su legno che hanno per soggetto Le navi, grande appassionato di modellismo, e ottimo disegnatore e sperimentatore di nuovi materiali, il ciclo delle Navi ebbe successo e una discreta richiesta commerciale. Ancora tra il 64 e il 65 Pascali realizza con la stessa tecnica materica (lamiere, catrame, polveri, metalli punzonati) il Treno (coll. Priv. Triggiano, Bari), Guerrieri (coll. Privata, Bologna), Nave (coll. privata Bari) ed ancora altre opere che hanno come con soggetto le navi. Pino Pascali, Treno

PUBBLICITç Pascali inizia una collaborazione con la Lodolo film sin dal 1958, un anno prima del suo diploma all Accademia di Belle Arti di Roma, un sodalizio che durò sino al 1967. Sandro Lodolo titolare della casa di produzione pubblicitaria e Pino Pascali nel ruolo di creativo, realizzarono innumerevoli spot e cartoons pubblicitari. Rimangono a testimoniarlo i moltissimi disegni, schizzi, bozzetti per Carosello e sigle televisive. Negli stessi anni lavora come aiuto-scenografo in Rai per trasmissioni di gran successo quali Biblioteca di Studio 1 (1964). Sono sue le scenografie per brevi fiction musicali come: Primula Rossa, La storia di Rossella O Hara, I tre Moschettieri, Al Grand Hotel, Il Fornaretto di Venezia; disegna anche i costumi per alcune coreografie delle Gemelle Kessler. Per i programmi più in auge negli anni 60 realizza le sigle: Prima Pagina ; campagna di abbonamenti Rai Radiotelefortuna con i disegni della serie AFRICA e GIAPPONE, la sigla per Incontri, la sigla di TV7, la sigla di Prossimamente ; la sigla Tic Tac ; la sigla per le Ferrovie dello Stato con i disegni Storia del treno. Per la pubblicità ricordiamo dal 1958 al 1966 gli spot a colori per Autonoleggi Maggiora; Algida gelati (in tutto 12 spot), Confezione Monti, prodotti Arrigoni, cera Setter, ditta Alberti, Getto insetticida/ Squibb, Atlante Geografico Curcio, Argo Stufa, carta Sana, Koo- Koock, Caffè Camerino, Confetture Arlecchino, Biscotti Maggiora, conserve di pomodori Cirio. Marco Giusti regista della Rai raccoglie tutto questo materiale nel raro e prezioso nel film-tv prodotto da RAI TRE Pino Pascali o le trasformazioni del serpente. Per questo film nel 2003 abbiamo assegnato al regista il Premio Pino Pascali. Pino Pascali, Maschera Totem

FRAMMENTI ANATOMICI Tra il 1964 e il 1965 Pascali realizza opere che hanno come soggetto il corpo femminile, tra cui: Omaggio a Billy Holiday (GAM Torino), La Gravida/ Maternità 1964 (MACRO Roma), Labbra rosse 1964 (Museo di Belle Arti Nantes), Primo piano labbra 1965 (GNAM Roma), Torso di negra 1964/65 (GNAM ROMA). Pino Pascali, Maternità Nel 1964 alla Biennale di Venezia sbarca la Pop Art americana, Pascali ne assorbe il clima, come del resto altri artisti (Franco Angeli, Schifano, Festa) e con la sua genialità rielabora temi e soggetti in modo personalissimo e in versione italiana. Sono pitto-sculture da muro, alcune tridimensionali, sono frammenti di corpi ingigantiti, quasi il suo occhio fosse uno zoomfotografico per rimarcare la finzione dell arte, i riferimenti ad Oldemburg sono evidenti, ma rispetto agli artisti pop che offrono un congelamento della realtà, Pascali vi aggiunge la sensualità, l eros di chiara matrice mediterranea. Negli stessi anni esce il film di Federico Fellini Boccaccio 70 (1962), penso all episodio Bevete più latte con Anita Ekberg e Peppino De Filippo, nel 1964 Mary Quant, stilista inglese, esplode con la minigonna, agli inizi degli anni 60 Pino Pascali ascolta la musica di Billy Holiday, tragica e sfortunata vocalist afroamericana. In questo clima vanno inseriti i frammenti di donna, su tele centinate, quasi dei monocromi, il bianco su bianco della Gravida, il nero su nero di Torso di negra, il rosso infuocato delle Labbra, opere di forte impatto emotivo, che pur risentendo della Pop Art, pescano anche nell immaginario del Surrealismo, pensiamo a Salvator Dalì al suo famoso divano a forma di labbra di Mae West.

LE ARMI Nel 1965 l artista elabora un ciclo di opere dedicate alle armi, da sempre passione di Pascali. Le sculture saranno delle armi giocattolo di grandi dimensioni e realizzate assemblando residuati meccanici, tubi idraulici, vecchi carburatori Fiat, rottami, manopole. L artista con l abilità di un bricoleur ricostruisce cannoni, bombe, mitragliatrici quasi in scala reale ma falsamente minacciosi poiché inutilizzabili. E il suo modo di ironizzare sulla guerra, di giocare ai soldatini (ci sono molte foto in cui l artista in perfetta tenuta militare posa vicino a queste grandi armi giocattolo); le armi sono portatrici di morte, Pascali invece le ricrea con pezzi di scarto, ma la verosimiglianza è ingannevole, anche il colore (grigio verde) con cui le dipinge sembra reale. Grandi sculture a forma di giocattoloni, non più oggetti inquietanti che la coscienza civile rifiuta o delega ai signori della guerra ma l operazione artistica di Pino Pascali consiste nel trasportare nel mondo dell arte l infanzia e il gioco. Gli sono sempre piaciute le armi, le divise (suo padre era funzionario di polizia) le ha viste e le conosce. Ora che è cresciuto, decide di farle diventare oggetti d arte, sono le sculture dell artista adulto. La libertà di un artista consiste anche nello svincolare la forma dal contenuto: le armi non sono solo sinonimo di morte e distruzione ma qui nell intenzione dell artista vanno associate al gioco, all ironia, allo sberleffo. Pino Pascali, Bella Ciao, 1965 Photo Courtesy Claudio Abate

Pascali mette così in crisi anche il linguaggio della scultura e vi introduce un nuovo concetto: l ambiguità. Gli amici artisti (da Ceroli a Pistoletto) o gli altri del gruppo torinese dell arte povera non osano tanto, pur nella mutazione dei soggetti rappresentati il materiale era chiaro, il ferro era ferro, il legno era evidente e certo, semmai esaltato. Nelle armi no. La costruzione è falsata in tutto, nelle dimensioni (il cannone è grande ma non a grandezza naturale), la struttura sembra vera, ma vi sono anche cartoni, metalli, pezzi di scarto e rifiuti. Il tutto viene reinventato e riproposto come reale. E l artista stesso sottolinea il gioco e l ambiguità dell operazione facendosi ritrarre travestito da soldatino con piglio imbronciato e serioso ma con evidente e sottile ironia, a voler sottolineare che è tutto finto, che tutto è gioco, anche nell ARTE. GLI ANIMALI In questo ciclo di opere Pascali non cerca più la verosimiglianza con il reale come era accaduto per le armi ma già nell uso del materiale, tela e struttura in legno, materiale industriale (gli scovoli di acrilico) dei bachi da setola o peluche sintetico per la vedova blu è chiara l intenzione dell artista: ricostruire una nuova Arca di Noè ingigantita dall occhio di un bambino, grandi animali leggeri come nuvole oppure realizzati come giochi di peluche ma sempre sovradimensionati. Pino Pascali, Bachi da seta e un bozzolo

Pino Pascali, Vedova Blu, 1965 Photo Courtesy Claudio Abate Egli stesso le chiamava le finte sculture: sono trofei di caccia, colli di giraffa, code di delfini e balene, rettili. La tela viene tagliata e usata con una tecnica precisa come un tappezziere può preparare la struttura di un divano (Pascali ha comunque realizzato il salotto dei suoi genitori), i tagli sono netti e precisi, la grandezza smisurata di queste finte sculture finisce per fare da contraltare alla propria leggerezza poiché l interno è vuoto. Così Pascali introduce un elemento linguistico nuovo: priva la scultura di una sua precisa connotazione, il peso. I bianchi animali ricordano le sculture e i bassorilievi del romanico pugliese che l artista ben conosceva e che il suo fervido mondo immaginario aveva rielaborato inconsciamente. Infatti, pur senza mai citare la Puglia o Polignano o le memorie d infanzia e adolescenza pugliese, la poetica, il linguaggio, le forme, i temi nascono da un substrato mediterraneo e meridionale che si incontreranno a Roma con le esperienze artistiche internazionali (Pop Art, minimalismo americano, Arte Povera, performances). Il ciclo delle finte sculture si divide essenzialmente in due gruppi: il primo comprende gli animali preistorici (dinosauri, balene, delfini, pescecane, rettili) mentre l altro si ispira alla natura pura e incontaminata: bianche scogliere, il mare, le cascate, i bambù.

MOSTRE PERSONALI - IN VITA 1965 Pascali, Galleria La Tartaruga, Roma. 1966 Pino Pascali, Galleria Sperone, Torino. Pino Pascali, nuove sculture, Galleria L Attico, Roma. 1967 Pino Pascali, Galerie M.E. Thelen, Essen. Pascali, Galleria Alexander Iolas, Milano. 1968 Pino Pascali, Galerie Ars Intermedia, Colonia. Pino Pascali: les sculpture blanches. Les éléments de la nature, Galerie Alexandre Iolas, Parigi. Pino Pascali, Bachi da setola ed altri lavori in corso, Galleria L Attico, Roma. Pino Pascali, 34. Biennale Internazionale d Arte di Venezia, Venezia. pubblicitarie, scenografie, decorazioni 1955-1965, Pinacoteca Provinciale, Bari. 1984 Pascali 1965 Le armi, Galleria Franz Paludetto, Torino. 1987 Pino Pascali, Centre d Art Contemporain Le Consortium, Digione. Pino Pascali, Padiglione d Arte Contemporanea, Milano. 1988 Pino Pascali, Salvatore Ala Gallery, New York. Pino Pascali, ponti sull acqua, Galleria L Attico, Roma. 1989 Galleria Peccolo, Livorno. Salvatore Ala Gallery, New York. MOSTRE PERSONALI - POST MORTEM 1969 Pino Pascali, Galleria Nazionale d Arte Moderna, Roma. 1970 Pino Pascali, Galleria Alexandre Iolas, Milano. Le Armi di Pino Pascali, Modern Art Agency, Napoli. Pino Pascali, Galleria Alexandre Iolas, Parigi. Pino Pascali, Galleria Christian Stein, Torino. 1973 Pascali, Pinacoteca Provinciale, Bari 1974 Pascali, Galleria Il Fauno, Torino. Pascali, Galleria LP 220, Torino. Pascali, Galleria Marin, Torino. 1976 Pino Pascali, Galleria La Tartaruga, Roma. 1981 Centre Pompidou, Musée National d Art Moderne, Parigi. 1983 Pino Pascali su Commissione. Grafiche 1990 Castello Svevo, Bari. Pino Pascali. Opere 1958-1964, Galleria Peccolo, Livorno. Pino Pascali, Studio Durante Arte Moderna e Contemporanea, Roma. 1991 Pino Pascali, Rijksmuseum Kröller-Müller, Otterlo. Pino Pascali, Musee d Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi. Pino Pascali, Galleria d Arte Niccoli, Parma. Pino Pascali, Galleria Arco D Alibert, Roma. Pascali Performer, Galleria L Attico, Roma. Pino Pascali. Opere su commissione, Palazzo Comunale, Salò. Pascali. Corpi di cartone, XXI Festival Internazionale del cinema di Taormina, Taormina Arte 91, Taormina. 1992 Omaggio a Pascali, Cala Paura, Polignano a Mare. Pino Pascali. La reconstrucción de la naturalezza 1967-1968, IVAM Centre Julio Gonzáles, Valencia. 1993 Pino Pascali: pubblicità d artista, Galleria Trisorio, Napoli. Pino Pascali. Slittamenti, XLV Biennale Internazionale d arte, Venezia. Pino Pascali: slugs & slides, Salvatore Ala Gallery,

New York. 1995 Pino Pascali, Galleria Milano, Milano. Pino Pascali, Galerie Liliane & Michel Durand- Dessert, Parigi. 1996 Pino Pascali, Galleria Cesarea De Ferrari, Genova. Pino Pascali: sculptures and drawings, Akira Ikeda Gallery, Tokyo, Taura, Nagoya. 1998 L Isola di Pascali 1968-1998. Pino Pascali trent anni dopo, Palazzo Pino Pascali, Museo Comunale d Arte Contemporanea, Polignano a Mare. 1999 Pino Pascali. L arte come gioco, Galleria Granelli, Livorno. 2000 Pascali Geometrico, Galleria L Attico, Roma. 2001 Pino Pascali. La reinvención del mito mediterráneo, Palacio de Velázquez, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid. Drawings by Pino Pascali, Esso Gallery and Books, New York. Pino Pascali: Africa. Œuvres de Pino Pascal et des Ejagham, Galerie Liliane & Michel Durant- Dessert, Parigi. Galleria L attico, Roma. 2003 Pascali: Cartoons, Galleria Free Time Club, Cesena. 2004 Pino Pascali, Castel Sant Elmo, Napoli. 2005 Galleria Gate24 Contemporary Art, Falconara Marittima (AN). Pino Pascali, lavori su commissione e pubblicitari, Galleria Peccolo, Livorno. Pino Pascali. Il Mare ecc., Galleria Nazionale d Arte Moderna, Roma. Buon Compleanno Pino! 70 anni dalla nascita di Pino Pascali, Palazzo Pino Pascali, Museo Comunale d Arte Contemporanea, Polignano a Mare. 2006 Pino Pascali. Genio ribelle tra libertà e committenza, Galleria Colossi Arte Contemporanea, Brescia. Pino Pascali, lavori per la pubblicità, Galleria Frittelli Arte Contemporanea, Firenze. Pino Pascali, Gagosian Gallery, New York. 2007 Omaggio a Pino Pascali, Galleria Pananti, Firenze. 2008 Pino Pascali. 40 anni dopo, 1968-2008, Palazzo Pino Pascali, Museo Comunale d Arte Contemporanea, Polignano a Mare. Pino Pascali. Il disegno del mondo, ex chiesa di san francesco, Como. Pino Pascali. Disegni per la pubblicità, Galleria Emme Otto, Roma. 2010 Pino Pascali, AG Arte Contemporanea, Roma. 2011 Pino Pascali. A multitude of soap bubbles which explode from time to time. Pino Pascali s final works 1967-1968, Camden Arts Center, Londra. Pino Pascali. Ritorno a Venezia. Puglia Arte Contemporanea, 54. Biennale Internazionale d Arte, Venezia. Il mondo di Pino Pascali: arte/gioco/pubblicità, Chiostro delle Clarisse, Noci (BA). Fantasia della trasformazione. Pino Pascali, Galleria Granelli, Livorno. Pino Pascali-Giungla, Galleria BLUorg, Bari. 2012 Pino Pascali. L altro Pascali: un itinerario attraverso le opere per il cinema e la TV, Fondazione Pescheria, Centro arti visive, Pesaro. Pino Pascali. Cinque bachi da setola e un bozzolo, Fondazione Museo Pino Pascali, Museo d Arte Contemporanea, Polignano a Mare. Pino Pascali e il cinema anni 60, Fondazione Museo Pino Pascali, Museo d Arte Contemporanea, Polignano a Mare. 2013 Pino Pascali. Cinque bachi da setola e un bozzolo, Galleria L Attico-Fabio Sargentini, Roma. 2015 Pino Pascali, l africano, Museo Civico di Castelbuono, Castelbuono (PA).

PINO PASCALI - RECORD IN ASTA Muro di pietra (Pietra pietra) Wall of stone (Stone stone) 1964 Lot 81 Christie s, London (October 18, 2013) The Italian Sale (Sale 1175) $ 2,668,198 USD 1,949,582 EUR 1,650,500 GBP Original Currency of Sale: 1,650,500 GBP Premium Estimate: 400,000 600,000 GBP Torso Di Negra Al Bagno (Nascita Di Venere) 1964 1965 Lot 20 Christie s, London (February 11, 2014) Single Owner Sale (Sale 10171) $ 2,530,370 USD 1,856,743 EUR 1,538,500 GBP Original Currency of Sale: 1,538,500 GBP Premium Estimate: 1,100,000 1,500,000 GBP

Cannon Bella Ciao 1965 Lot 52 Christie s, London (October 24, 2005) The Italian Sale (Sale No.7176) $ 2,125,080 USD 1,771,490 EUR 1,200,000 GBP Original Currency of Sale: 1,200,000 GBP Hammer Estimate: 1,500,000 2,000,000 GBP Confluenze 1967 Lot 249 Christie s, London (October 15, 2007) The Italian Sale 20th Century Art (Sale 7426) $ 1,757,054 USD 1,235,969 EUR 860,500 GBP Original Currency of Sale: 860,500 GBP Premium Estimate: 500,000 700,000 GBP Bambù 1966 Lot 21 Sotheby s, London (October 13, 2011) 20th Century Italian Art Including Italian Identity an Important. Private Collection (Sale L11624) $ 1,158,133 USD 841,788 EUR 735,650 GBP Original Currency of Sale: 735,650 GBP Premium Estimate: 600,000 800,000 GBP

OPERE PINO PASCALI

121 VELIERO, 1963 Tecnica mista su tavola, cm. 42,8x49,8 Autentica di Sandro Lodolo su foto; Certificato Archivio Pino Pascali, n. 4FC29DB7B58CF84E92DB77. 12.000/14.000 122 MOBY DICK, 1964 Tecnica mista su cartoncino, cm. 23x50,3 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Certificato Archivio Pino Pascali, n. E8423948968A059838BDB0. 10.000/15.000

123 CODICE STRADALE, 1966 Tecnica mista su cartoncino, cm. 22x55,7 Sul verso: Car/Pan/Codice Stradale/ L-XXI/ ; dichiarazione di autenticità di Sandro Lodolo. Serie di Telecomunicati prodotti dall Istituto Luce per l Educazione Stradale. Autentica di Sandro Lodolo su foto; Certificato Archivio Pino Pascali, n. 77649A5EDEDB4596C5AC91. 12.000/16.000 124 VILLAGGIO, 1960 Tecnica mista su cartoncino, cm. 21,5x70 Sul verso: Al D sc VII-XI-XX/ Per il P.P. chiedere a Ping ; dichiarazione di autenticità di Sandro Lodolo. Scenografia per Caroselli Algida anni 60. Autentica di Sandro Lodolo su foto; Certificato Archivio Pino Pascali, n. B2FEA5D8D4CEEBF8BDD4A9. 12.000/14.000

125 POLICEMAN, 1966 Tecnica mista su acetato e cartoncino, cm. 27x36 Sul verso: dichiarazione di autenticità di Sandro Lodolo. Autentica di Sandro Lodolo su foto; Certificato Archivio Pino Pascali, n. A4504BBDB142A6E937D17E. 8.000/10.000 126 NAVE, 1961 Tecnica mista su cartoncino, cm. 25x35 Sul verso: dichiarazione di autenticità di Sandro Lodolo. Autentica di Sandro Lodolo su foto; Certificato Archivio Pino Pascali, n. D27C9EBBC34FD255CF4878. 10.000/15.000

127 CAVALIERE MEDIEVALE, 1965 Tecnica mista su carta, cm. 25x19,2 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. 7D480F36D80229FF4E65AC. Bozzetto per il Carosello Biscotti Maggiora. 5.000/7.000 128 MASCHERA, 1965 Tempera e bitume su carta argentata applicata su cartoncino, cm. 36,3x25,5 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. 8E968D6AB6A241304418D0. 4.000/6.000

129 JOE MALAMENDE, 1961 Tecnica mista su acetato e carta fotografica, cm. 25x26,8 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. D3D086623A6BF8844BB548. 4.000/6.000 130 ALKATRAZ, ANNI 70 Tecnica mista su cartone, cm. 35x25 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. 967C7B44D841DE1D4FDA8B. 5.000/7.000

131 LAUREATO, 1964 Tecnica mista su cartone, cm. 21,5x29,5 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. F4D3D66E8F92BFECEC7AB6. Bozzetto per lo Spot Cinema Conserve Arlecchino il filmato (da 60 secondi) ha partecipato al Festival Internazionale di Venezia nel 1964. 4.000/6.000 132 CAVERNICOLO, 1962 Tecnica mista su carta, cm. 18x22 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. AA0B2B12D41DC7CE59700E. Studio del personaggio per i Telecomunicati Confezioni Monti. 2.000/4.000

133 POLIFEMO, 1963 Tecnica mista su carta, cm. 8,6x8,8 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. 9E732CEE085CAEE9BBE8CD. 1.800/2.500 134 PUPAZZO DI NEVE, 1960 Tecnica mista su acetato e cartoncino, cm. 25x35 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. 40A0AE57457B60444D95FE. Scenografia per Carosello Algida. 5.000/7.000

135 PRONTI FUOCO, 1963 Tecnica mista su acetato e cartoncino, cm. 25x35 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. 223FC6EED7441D69F037FE. 5.000/7.000 136 DUE STREGONI, 1964 Tecnica mista su cartoncino, cm. 21x15,5 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. 52695D7EEC124313E1FBC7. 2.000/4.000

137 CORRIDA, 1961 Tecnica mista su carta fotografica, cm. 18x24,3 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. D1D9A1F783FE2119CD7E5B. Studio per lo sviluppo del soggetto per i Caroselli Algida (Salvador el Matador del Televisor). 3.000/5.000 138 INDUSTRIALE Tecnica mista su acetato e cartoncino, cm. 25x31 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Archivio Pino Pascali, n. 0583C63642A25B0E185D56. 3.000/5.000

139 CROCIATI A CAVALLO, 1963 Tecnica mista su acetato e cartoncino, cm. 25x35 Dichiarazione di autenticità di Sandro Lodolo in basso a sinistra. Autentica di Sandro Lodolo su foto; Certificato Archivio Pino Pascali, n. 19E75A2D5079DBC2CFBC96. 5.000/7.000 140 SALVADOR EL MATADOR, 1962 Tecnica mista su acetato e cartoncino, cm. 25x35 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Certificato Archivio Pino Pascali, n. 2E2C89E98E44BF791516DF. Bozzetto per il torero protagonista dei Caroselli Algida. 5.000/7.000

141 SAMURAI, 1966 Tecnica mista su acetato e cartoncino, cm. 25x35 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Certificato Archivio Pino Pascali, n. 896DEB77A301134D18340A. Sigla Rai TV Andiamo al Cinema. 5.000/7.000 142 SOLDATO ROMANO, 1966 Tecnica mista su cartoncino, cm. 35x24,8 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Certificato Archivio Pino Pascali, n. 1683BD6FF8900DD9E3FC17. Esposizioni: 1996, Pino Pascali: sculptures and drawings, Akira Ikeda Gallery, Tokyo, Taura, Nagoya. Bibliografia: 1998, E. Crispolti, D. Falasca (a cura di), Pino Pascali, Ed. Fuoricentro, Castelnuovo di Porto (Roma). 4.000/6.000

143 INTERNO DI UN TENDONE DA CIRCO, 1960 Tecnica mista su cartoncino, cm. 22,5x100 Sul verso: Il circo/al XII-SC 3-4-5/Acrobata ; dichiarazione di autenticità di Sandro Lodolo. Autentica di Sandro Lodolo su foto; Certificato Archivio Pino Pascali, n. F7C4EE6ECEE650AC2EC85B. 13.000/15.000 144 IDRIZ, 1966 Tecnica mista su cartoncino, cm. 24x30,5 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Certificato Archivio Pino Pascali, n. 6A93C162FF6ED09A2018DA. Bozzetti per i Caroselli dei prodotti Idriz (Acqua frizzante). 3.000/5.000

145 BARBIERE, 1960 Tecnica mista su cartoncino, cm. 32x24 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Certificato Archivio Pino Pascali, n. D1D9A1F783FF211BC17E53. Scenografia per i Caroselli Algida. 5.000/7.000 146 CACCIATORE, 1963 Tecnica mista su cartoncino, cm. 24,7x34,7 Autentica di Sandro Lodolo su foto. Certificato Archivio Pino Pascali, n. 1C46E62A9A6956E2455FD7. 6.000/8.000

Pino Pascali, Trappola, 1968 Tate Modern, Londra.

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