REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DI BENI IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE



Documenti analoghi
COMUNE DI VERUNO REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DI BENI IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. N. 38

REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DI BENI IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE

COMUNE DI VALENZANO Provincia di Bari

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DI SPAZI E LOCALI PUBBLICI.

VÉÅâÇx w VtátÑâÄÄt. Regolamento Comunale

REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE DEI BENI IMMOBILI DI PROPRIETA DELLA FONDAZIONE NICOLO PICCOLOMINI PER L ACCADEMIA DI ARTE DRAMMATICA.

(approvato con Del. C.C. n. 57 del ) Integrato con Del. C.C. n. 11 del

COMUNE DI GALLICANO REGOLAMENTO PER L'USO DA PARTE DI TERZI DI BENI IMMOBILI NELLA DISPONIBILITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

COMUNE DI MONTEROTONDO (Provincia di Roma)

COMUNE DI MONTESCUDAIO Provincia di Pisa

COMUNE DI CALLIANO (Provincia Autonoma di Trento)

COMUNE DI SETTINGIANO (Provincia di Catanzaro)

Approvato con Delibera di Consiglio n. 89 del 10/6/2010

COMUNE DI OFFIDA Provincia di Ascoli Piceno REGOLAMENTO PER L USO DI BENI IMMOBILI E MOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE

COMUNE DI MARCON PROVINCIA DI VENEZIA REGOLAMENTO PER L'UTILIZZO DEI LOCALI COMUNALI

REGOLAMENTO COMUNALE PER L'USO DA PARTE DI TERZI DI BENI IMMOBILI NELLA DISPONIBILITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

COMUNE DI MARCALLO CON CASONE

COMUNE DI CENTO ( APPROVATO CON ATTO DI CONSIGLIO COMUNALE N. 171 DEL 20 DICEMBRE 2007 )

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN COMODATO D'USO DEI LOCALI DI PROPRIETA' DELL'AZIENDA PER LA TUTELA DELLA SALUTE

COMUNE DI PONTE SAN PIETRO Provincia di Bergamo Piazza Libertà n. 1 tel. n Rep. atti 2550

COMUNE DI ROVELLASCA. Provincia di COMO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI SPAZI DI PROPRIETA DEL COMUNE DI ROVELLASCA

COMUNE DI PONTE SAN PIETRO Provincia di Bergamo Piazza Libertà n. 1 tel. n Rep. atti 2454

COMUNE DI PONTE SAN PIETRO Provincia di Bergamo Piazza Libertà n. 1 tel. n Rep. atti 2460

COMUNE DI SEDINI Provincia di Sassari

COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI LOCALI COMUNALI

REGOLAMENTO PER L USO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMUNE DI TORRECUSO

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE E DELLA SALA DEI SERVITORI

COMUNE DI CERNUSCO LOMBARDONE PROVINCIA DI LECCO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DI STRUTTURE COMUNALI

COMUNE DI PONTE SAN PIETRO Provincia di Bergamo Piazza Libertà n. 1 tel. n Rep. atti 2542

C O M U N E D I S A T R I A N O ( P R O V I N C I A D I C A T A N Z A R O ) <><><> Sito web:

COMUNE DI PONTE SAN PIETRO Provincia di Bergamo Piazza Libertà n. 1 tel. n Rep. Atti 2471

NORME REGOLAMENTARI PER L'USO DA PARTE DI TERZIDI BENI IMMOBILI NELLA DISPONIBILITÀ DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

COMUNE DI VILLAROSA PROVINCIA REGIONALE DI ENNA

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DEI BENI DEMANIALI SITI NEL CENTRO STORICO DESTINATI AD ATTIVITÀ COMMERCIALI, ARTIGIANALI E PRODUTTIVE

NORME REGOLAMENTARI PER LA DISCIPLINA DELLA CONCESSIONE DI BENI IMMOBILI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DI STRUTTURE SPORTIVE E SPAZI COMUNALI. Approvato con Delibera di Consiglio Comunale N^19 del 29/05/08

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE E L UTILIZZO DELL AUDITORIUM COMUNALE

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE E DELLA SALA DEI SERVITORI

CITTA DI CIAMPINO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA CONSILIARE

R R R R R R R R R R ART.

COMUNE DI CORTENUOVA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE TEMPORANEA DI LOCALI O SPAZI NELLE STRUTTURE DEL COMUNE DI CORTENUOVA PER

COMUNE DI CASALE SUL SILE

COMUNE DI TRIVIGNANO UDINESE Piazza Municipio Trivignano Udinese PROVINCIA DI UDINE

Regolamento comunale in materia di concessione in uso di strutture e attrezzature di proprietà comunale

Comune di Rognano Provincia di Pavia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE IN USO AD ENTI, ASSOCIAZIONI E PRIVATI DELLA SALA CONSILIARE

L anno duemila, addì del mese di. - il Sig.. nato.e residente a. competente alla stipula dei contratti, ai sensi di legge e dell ordinamento

COMUNE DI PETTINEO. Città metropolitana di Messina

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DELLA SALA CONSILIARE

CAPITOLATO SPECIALE PER LA CONCESSIONE DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPORTIVO DI VIA MONTE GRAPPA

COMUNE DI TRICESIMO Provincia di Udine

COMUNE DI LATTARICO Provinia di Cosenza

COMUNE DI SANT AGATA BOLOGNESE Provincia di Bologna

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO

DELL A.P.S.P. PER SCOPI SOCIALI

COMUNE DI MONTE SAN PIETRO Provincia di Bologna * * * *

REGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA SALABLU POSTA ALL INTERNO DEL CENTRO CULTURALE BONCOMPAGNO DA SIGNA

Provincia di Udine. ( Ufficio Tecnico )

REGOLAMENTO CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI DEL COMPLESSO COMUNALE DENOMINATO. Salone Polivalente Enzo GENTILE

O.P.S. S.p.A

CITTÀ DI CASTELLANZA Provincia di Varese REGOLAMENTO PER L UTILIZZO, ANCHE IN PERIODO ELETTORALE, DELLE SALE COMUNALI

CITTA DI VIGEVANO Regolamento per l uso del centro Circolab Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 27 del 21 maggio 2012

REGOLAMENTO per l UTILIZZO di IMMOBILI di PROPRIETA COMUNALE

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEI LOCALI DELLA STRUTTURA OSPITANTE IL VECCHIO TORCHIO

REGOLAMENTO UTILIZZO LOCALI DEL CENTRO SERVIZI PER LA CULTURA E L IMPRESA

COMUNE di EMPOLI Regolamento per l assegnazione in uso di beni immobili di proprietà comunale

COMUNE DI CERNUSCO LOMBARDONE PROVINCIA DI LECCO

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLE SALE COMUNALI SALA POLIVALENTE DON ANTONIO VANDONI - EX FORNO E SALA UNITA D ITALIA

REGOLAMENTO CONCERNENTE L UTILIZZAZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI, DELLE LORO ATTREZZATURE E SPAZI DA PARTE DI TERZI.

COMUNE DI CASTELNUOVO DI FARFA -PROVINCIA DI RIETI

TITOLO I CONCESSIONE IN USO ESCLUSIVO DI IMMOBILI COMUNALI

COMUNE DI SAMMICHELE DI BARI CITTA METROPOLITANA DI BARI OGGETTO: CONCESSIONE DI N. 2 IMMOBILI DI PROPRIETA ALL ASSOCIAZIONE TRA

CONCESSIONE DI VALORIZZAZIONE. L anno duemiladodici e questo dì del mese CON LA PRESENTE SCRITTURA PRIVATA

COMUNE DI ALBIZZATE PROVINCIA DI VARESE

CAPITOLO I USO DI BENI DI PROPRIETÀ COMUNALE... PAG. 2 CAPITOLO II USO DELLA PALESTRA COMUNALE... PAG. 5 CAPITOLO III NORME GENERALI... PAG.

DISCIPLINARE PER L'UTILIZZO DELL AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI COLLEFERRO

REGOLAMENTO UTILIZZO PALESTRA COMUNALE PAOLO PEDRETTI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI PROPRIETA COMUNALE

AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL CINEMA COMUNALE A.CONTI PER ANNI CINQUE.

COMUNE DI CAMPOFORMIDO ************ PROVINCIA DI UDINE. L anno duemilasedici, addì del mese di tra il

COMUNE DI CASALETTO SPARTANO REGOLAMENTO DI GESTIONE IMPIANTO POLIVALENTE

C O M U N E D I A R T E N A PROVINCIA DI ROMA ***

COMUNE DI RAGALNA CONTRATTO DI COMODATO... il giorno.., rappresentante del Comune di Ragalna il

REPUBBLICA ITALIANA. Municipio di Ferrara - - CONCESSIONE. Premesso che: - il Comune di Ferrara è proprietario della porzione immobiliare distinta

Regolamento per l utilizzo delle sale per la celebra- zione del matrimonio con rito civile

COMUNE DI MILANO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE A PRIVATI DI AREE DA DESTINARE AD IMPIANTI SPORTIVI E DI IMPIANTI A RILEVANZA ZONALE.

REGOLAMENTO PER L'UTILIZZO DEI LOCALI COMUNALI

REGOLAMENTO DEL CENTRO CIVICO MARIO RIGONI STERN

Scrittura Privata COMUNE DI FRANCAVILLA AL MARE. (Provincia di Chieti) SCHEMA DI CONTRATTO COMODATO USO GRATUITO AD

NORMATIVA D USO delle PALESTRE SCOLASTICHE

NUOVO REGOLAMENTO PER L USO DEGLI SPAZI COMUNALI

COMUNE DI BAIANO PROVINCIA DI AVELLINO

REGOLAMENTO D USO DELLE SALE DI PALAZZO CHIGI ZONDADARI

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L USO DI IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DI STRUTTURE COMUNALI

Città di LONATO del GARDA. Provincia di Brescia AREA SOCIO - ASSISTENZIALE E SPORT. Settore SPORT EXTRASCOLASTICO

Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO. Art.2 SOGGETTI BENEFICIARI

Schema Scrittura Privata (allegato C) CONTRATTO DI LOCAZIONE

quale insiste l occupazione, il territorio del Comune di Foligno è classificato in tre 19/07/1994, in due categorie:

Transcript:

REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DI BENI IMMOBILI DI PROPRIETÀ COMUNALE (Approvato con delibera di C.C. n. 42 del 21.09.15)

I N D I C E Titolo I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Oggetto del regolamento Art. 2 Forme di concessione Art. 3 Soggetti richiedenti Art. 4 Modalità di concessione Titolo II CONCESSIONE E LOCAZIONE Art. 5 Modalità di affidamento Art. 6 Trattativa privata Art. 7 Contratto d uso Art. 8 Decadenza Art. 9 Canone e cauzione Titolo III COMODATO D USO Art. 10 Modalità di affidamento Art. 11 Contratto di comodato Titolo IV CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO Art. 12 Finalità Art. 13 Modalità Art. 14 Provvedimento di autorizzazione Art. 15 Obblighi e responsabilità del richiedente Art. 16 Corrispettivi per l uso dei beni comunali Art. 17 Modalità di pagamento dei corrispettivi e delle cauzioni Art. 18 Revoca dell autorizzazione Art. 19 Restituzione del bene Art. 20 Risarcimento danni 1

TITOLO I PRINCIPI GENERALI ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento disciplina l utilizzo, da parte di terzi, di beni immobili di proprietà del Comune di Gravina di Catania in regime di concessione, locazione, comodato d uso, uso temporaneo. 2. Il Regolamento ha lo scopo di assicurare la migliore fruibilità dei beni da parte dei cittadini, la trasparenza e l imparzialità dell azione amministrativa, la valorizzazione ed il più proficuo utilizzo del patrimonio immobiliare comunale. 3. Sono esclusi dall ambito di applicazione del presente Regolamento gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, in quanto regolati da disposizioni speciali. 4. Il presente Regolamento rimanda al Regolamento comunale per la promozione dello sport (approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 20 del 22/03/2004 e successive modifiche ed integrazioni) ed il Regolamento comunale per la promozione e il sostegno delle attività socio-culturali (approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 114 del 20/12/2004 e successive modifiche ed integrazioni) per le materie di specifica competenza. ART. 2 FORME DI CONCESSIONE 1. I beni immobili di proprietà comunale possono essere concessi in uso a terzi alle seguenti condizioni: a) I beni immobili, classificati come demaniali o patrimoniali indisponibili, possono essere dati in uso, per finalità istituzionali dell Ente o nell interesse della collettività, mediante concessione; b) I beni immobili, classificati come patrimoniali disponibili possono essere dati in locazione a terzi esclusivamente a valore di mercato; c) I beni immobili di proprietà del Comune, possono essere concessi in uso temporaneo a tutti i soggetti cui all art. 3, secondo quanto statuito dal presente regolamento. d) Ove sussista il pubblico interesse, i beni di proprietà comunale possono essere concessi in comodato d uso gratuito ad Enti, associazioni, fondazioni e comitati che, non avendo scopo di lucro, promuovano e tutelino interessi generali della comunità ed a condizione che i richiedenti non perseguano attività economiche, non siano Enti economici, sia pubblici che privati, Associazioni di categoria o di interessi specifici. e) Gli impianti sportivi possono essere concessi in autogestione secondo quanto previsto dall art. 17 del Regolamento per la promozione dello sport. 2. L uso dei beni deve essere compatibile con la natura, destinazione e caratteristiche strutturali e d agibilità dello specifico bene. 2

ART. 3 SOGGETTI RICHIEDENTI 1. Possono richiedere ed ottenere l uso dei locali e delle strutture di cui all art. 2 i seguenti soggetti: a) Organi del Comune di Gravina di Catania e gruppi consiliari dello stesso; b) Scuole pubbliche, per tutte le iniziative di interesse generale; c) Enti Pubblici per manifestazioni pubbliche di interesse generale; d) Associazioni od Enti con finalità statutarie mirate ad attività ricreative, culturali e sociali; e) Privati maggiorenni o società. 2. L Amministrazione assicura parità di trattamento fra tutti i soggetti richiedenti. ART. 4 MODALITA DI CONCESSIONE 1. I beni immobili di proprietà dell Ente sono affidati a terzi in concessione, locazione, comodato d uso, in uso temporaneo, a seguito provvedimento del Responsabile della competente struttura organizzativa preposta all utilizzo prevalente degli stessi, secondo le competenze stabilite dal vigente Regolamento Comunale degli Uffici e dei Servizi. 2. In ogni caso occorre acquisire, prima dell emissione del provvedimento, apposito nulla osta della struttura organizzativa comunale che ha la competenza per la manutenzione ordinaria dei beni immobili comunali. TITOLO II CONCESSIONE E LOCAZIONE ART. 5 MODALITÀ DI AFFIDAMENTO 1. L uso di beni pubblici tramite concessione o locazione può essere consentito solo previa corresponsione di un canone determinato sulla base dei valori di mercato. 2. La concessione o la locazione di beni immobili avviene, di norma, mediante procedure ad evidenza pubblica per i soggetti di cui all art. 3, lettera e), del presente Regolamento. Per gli altri soggetti, l affidamento viene effettuato dalla competente struttura organizzativa su motivato atto di indirizzo del Sindaco. 3. È ammesso l'affidamento mediante trattativa privata, purché congruamente motivata, a termini del successivo art. 6. 4. Nel caso di procedura ad evidenza pubblica l affidamento deve avvenire con uno dei seguenti criteri: prezzo più alto rispetto a quello fissato a base di gara; offerta globalmente più vantaggiosa, ove la scelta debba essere effettuata globalmente fra soluzioni tecniche o caratteristiche estetiche e funzionali diverse. 3

5. Se l affidamento avviene con il criterio dell offerta globalmente più vantaggiosa, devono essere, comunque, presi in considerazione i seguenti elementi: prezzo; modalità di gestione; caratteristiche estetiche e funzionali: destinazione del bene. Nel bando di gara deve essere indicato l ordine di importanza dei predetti e di eventuali ulteriori elementi. 6. Qualora l aggiudicazione avvenga con le modalità di cui al precedente comma, la valutazione è affidata ad una commissione giudicatrice nominata dal Sindaco e composta dal Funzionario Responsabile della struttura organizzativa competente per materia, con funzione di Presidente, nonché da altri due funzionari comunali in qualità di componenti. 7. Ai bandi di gara dovrà essere data adeguata pubblicità. ART. 6 TRATTATIVA PRIVATA 1. Per l individuazione del contraente si applica quanto previsto nei relativi articoli dal vigente Regolamento per la disciplina dei contratti, approvato con delibera di C.C. n. 17 del 12.03.03, e Regolamento delle forniture e dei servizi in economia, approvato con delibera di C.C. n. 34/2004, e successive modifiche ed integrazioni, in quanto compatibili. 2. L'affidamento a trattativa diretta con un unico soggetto è ammesso nei seguenti casi: per la concessione o la locazione di spazi dello stesso immobile, non compresi nel rapporto contrattuale in essere, ma divenuti necessari per l'espletamento dell'attività; qualora, a causa di motivi di natura tecnica od artistica ovvero per ragioni attinenti alla tutela di diritti esclusivi, la concessione o locazione di spazi, possa venire affidata unicamente ad un particolare soggetto; per la concessione o la locazione di immobili ad Enti Pubblici per finalità di interesse generale e senza scopo di lucro o a società partecipate dall Ente sempre nel rispetto del valore di mercato; ART. 7 CONTRATTO D USO 1. In tutte le ipotesi di affidamento ai sensi del precedente art. 5, lo stesso è subordinato alla sottoscrizione da parte del concessionario o locatario di apposito contratto recante le modalità d uso dei beni medesimi, ivi comprese le clausole indicate nel comma 2 del presente articolo. 2. L atto di concessione o il contratto di locazione contiene in particolare: f) la specifica individuazione delle aree e/o dei locali destinati all espletamento delle attività, integrata dal rilievo dello stato dei luoghi e planimetrie relative, ove necessari; g) esatta e dettagliata indicazione delle eventuali opere e lavori da eseguire, nonché dei tempi di esecuzione. Qualora i relativi oneri siano fissati a carico del concessionario, allo stesso spetta ogni spesa al riguardo; h) gli oneri e le modalità di utilizzo del bene e le eventuali prescrizioni relative ad iniziative, manifestazioni ordinarie e straordinarie; i) il canone o corrispettivo, i termini di pagamento, l adeguamento annuale automatico senza necessità di preavviso da parte del concedente, in base agli indici ISTAT; 4

j) la data di decorrenza del rapporto e il termine di scadenza, con l eventuale clausola che la cessazione del medesimo avviene senza necessità di disdetta; k) l obbligo esclusivo per il concessionario di pagare tutte le spese per le utenze necessarie alla gestione del servizio o dei locali nonché di stipulare polizze di assicurazione per danni a persone, a cose o a terzi: l) l obbligo del concessionario della manutenzione ordinaria dei locali, degli impianti e dei servizi relativi per la porzione delle quote in uso; m) la facoltà dell Amministrazione Comunale di effettuare, tramite i propri tecnici ed in contraddittorio con il concessionario, controlli circa lo stato di conservazione del bene; n) l impegno del concessionario di osservare e fare osservare la necessaria diligenza nell utilizzo del bene e degli impianti, in modo da evitare qualsiasi danno anche a terzi e restituire il bene nelle condizioni in cui è stato consegnato; o) il divieto di effettuare qualsiasi modifica ai locali senza autorizzazione preventiva dell Amministrazione Comunale; p) l obbligo del concessionario di usare l immobile secondo le modalità previste dall atto di concessione; q) l esclusione della facoltà di concedere a terzi i beni per la gestione di altra attività nonché il divieto di sublocazione, comodato o cessione di contratto per atto tra vivi o mortis causa, senza atto di assenso dell Amministrazione Comunale, pena la risoluzione, ipso iure, del contratto; r) oneri, eventuali, inerenti la manutenzione straordinaria e messa a norma; s) la prestazione di apposita cauzione; 3. Sarà cura del contraente ottenere certificati, permessi, nulla osta e ogni altro atto di assenso necessario per l utilizzo dei locali; ART. 8 DECADENZA 1. Comportano la decadenza dalla concessione o della locazione: a) la mancata costituzione della cauzione nei termini assegnati, ove stabilita; b) il mancato pagamento di una mensilità del canone o degli oneri a proprio carico, qualora siano inutilmente decorsi trenta giorni dal termine di scadenza; c) la violazione delle clausole di tutela o di conservazione del bene; 2. Il responsabile del procedimento, accertata la sussistenza di una delle predette cause di decadenza, inoltra le contestazioni al concessionario o locatario con raccomandata A/R assegnando un termine di quindici giorni per rimuovere la causa o fornire giustificazioni. 3. Decorso infruttuosamente il termine predetto, ovvero nel caso che le giustificazioni non siano ritenute idonee, la decadenza della concessione è disposta con provvedimento del Responsabile del Servizio competente, fatto salvo per l Amministrazione Comunale il diritto al risarcimento degli eventuali danni. ART. 9 CANONE E CAUZIONE 1. La misura del canone è fissata sulla base dei valori di mercato. 2. Il canone deve essere corrisposto con le modalità e nei tempi fissati all atto di concessione o dal contratto di locazione. 3. La cauzione dovrà essere prestata a mezzo fideiussione bancaria o assicurativa. 5

4. Quando il concessionario o il locatario sono Enti, associazioni, fondazioni e comitati senza scopo di lucro, con finalità statutarie mirate ad attività ricreative, culturali e sociali, che promuovano e tutelino interessi generali della comunità, la concessione può essere a titolo gratuito e la cauzione può non essere richiesta, semprechè l eventuale mancata entrata non arrechi pregiudizio all equilibrio del Bilancio. TITOLO III COMODATO D USO ART. 10 MODALITÀ DI AFFIDAMENTO 1. L affidamento in comodato d uso gratuito può avvenire esclusivamente a favore dei soggetti ed ai sensi di cui all art. 2 comma 1 lettera d), semprechè l eventuale mancata entrata non arrechi pregiudizio all equilibrio del Bilancio. 2. L affidamento viene effettuato con provvedimento del Responsabile dalla competente struttura organizzativa su motivato atto di indirizzo del Sindaco. 3. Nella cessione in comodato d uso sono a carico del comodatario le spese accessorie inerenti il bene, nonché le spese di manutenzione ordinaria, le utenze ed i consumi energetici da attivare o corrispondere direttamente, o da rimborsare all Amministrazione pro quota, qualora non sia possibile l attivazione diretta. 4. Possono essere poste a carico del comodatario le spese di manutenzione straordinaria e messa a norma, nonché eventuali modifiche alla struttura necessarie per la fruizione corretta del bene per l uso concesso. In tal caso i lavori dovranno essere preventivamente autorizzati dall Amministrazione, regolandoli con apposito disciplinare, se necessario od opportuno. 5. Le opere di miglioria divengono di proprietà dell Amministrazione Comunale senza diritto a risarcimento o rimborso spese, ad insindacabile giudizio dell Amministrazione medesima. Peraltro, l Amministrazione Comunale può decidere la propria partecipazione alla spesa preventivata con propri fondi di bilancio in relazione alla natura dell intervento progettato. ART. 11 CONTRATTO DI COMODATO 1. L affidamento ai sensi del precedente art. 10 è subordinato alla sottoscrizione da parte del comodatario di apposito contratto recante le modalità d uso dei beni medesimi. 2. Il contratto di comodato contiene in particolare: a) la specifica individuazione delle aree e/o dei locali destinati all espletamento delle attività, integrata dal rilievo dello stato dei luoghi e planimetrie relative, ove necessari; b) la data di decorrenza del rapporto e il termine di scadenza, con l eventuale possibilità di rinnovo o clausola che la cessazione del medesimo avviene senza necessità di disdetta; c) l obbligo esclusivo per il comodatario di pagare tutte le spese per le utenze necessarie alla gestione dei locali nonché di stipulare polizze di assicurazione per danni a persone, a cose o a terzi: d) l obbligo del comodatario della manutenzione ordinaria dei locali, degli impianti e dei servizi relativi all immobile o per la porzione di immobile in uso; 6

e) la facoltà dell Amministrazione Comunale di effettuare, tramite i propri tecnici ed in contraddittorio con il comodatario, controlli circa lo stato di conservazione del bene; f) l impegno del comodatario di osservare e fare osservare la necessaria diligenza nell utilizzo del bene e degli impianti, in modo da evitare qualsiasi danno anche a terzi e restituire il bene nelle condizioni in cui è stato consegnato; g) il divieto di effettuare qualsiasi modifica ai locali senza autorizzazione preventiva dell Amministrazione Comunale; h) l obbligo del comodatario di usare l immobile secondo le modalità previste dall atto di concessione; i) l esclusione della facoltà di concedere in uso esclusivo a terzi l immobile o parti di esso, né a titolo gratuito né a titolo oneroso; 3. Sarà cura del contraente ottenere certificati, permessi, autorizzazioni, nulla osta e ogni altro atto di assenso necessario per l utilizzo dei locali; 4. Qualora i locali oggetto di comodato riguardano una porzione esigua e non indipendente di un immobile già in uso all Amministrazione o ad altri soggetti, il contratto può essere sostituito da un autorizzazione rilasciata dal Responsabile dalla competente struttura organizzativa riportante le clausole e le condizioni di cui al precedente comma 2. TITOLO IV CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO ART. 12 FINALITÀ 1. 1. I beni immobili di proprietà comunale possono essere concessi per periodi di durata fino a giorni dieci continuativi alle categorie di cui all art. 3 del presente Regolamento che ne facciano richiesta per attività culturali, formative, ricreative, sportive ed amatoriali e per convegni, congressi, riunioni e mostre. ART. 13 MODALITÀ 1. I soggetti interessati dovranno presentare domanda all Amministrazione comunale, indicando nella stessa: a) generalità complete del legale Rappresentante dell associazione, società, ente o del singolo cittadino richiedente; b) eventuale ente, organismo, associazione, etc. rappresentato c) data, durata e fasce orarie dell utilizzo; d) scopo della richiesta con dettagliata descrizione delle attività, iniziative e dei programmi da realizzare; e) assunzione di responsabilità in relazione all attività che si intende svolgere; f) dichiarazione attestante l impegno a restituire il bene alle medesime condizioni in cui viene concesso, ovvero a risarcire gli eventuali danni causati dall uso secondo la valutazione effettuata dal Comune ed a semplice richiesta dello stesso; g) la dichiarazione attestante l impegno a pagare il corrispettivo prima del rilascio della formale autorizzazione; 7

2. Alla richiesta, che deve essere inoltrata al Responsabile della struttura organizzativa competente, devono essere allegati i seguenti documenti: - per gli Enti ed Associazioni copia dello Statuto o del proprio Regolamento interno con indicazioni delle finalità perseguite; - per le persone fisiche una dichiarazione attestante l attività lavorativa principale della persona che presenta la richiesta e nella quale si dichiari che l utilizzo del bene è effettuato con o senza fine di lucro; 3. I soggetti interessati devono far pervenire le istanze per la concessione almeno 15 giorni prima della data stabilita per la fruizione della stessa. 4. Il Responsabile del competente Servizio, nell esame delle istanze, rispetterà l ordine cronologico. Provvederà inoltre a dare tempestiva segnalazione alla competente struttura organizzativa ai fini del rilascio del nulla osta di cui al comma 2 dell art. 4 del presente Regolamento. 5. L uso dei beni deve essere compatibile con la natura, la destinazione e le caratteristiche strutturali e di agibilità dello specifico bene. 6. I richiedenti sono obbligati ad osservare e a fare osservare la massima diligenza nell utilizzazione dei locali, delle attrezzature, dei servizi, ecc. in modo da evitare qualsiasi danno a terzi, alle attrezzature e quant altro di proprietà o in uso al Comune e restituire lo spazio nelle condizioni in cui è stato loro consegnato. 7. In caso di richiesta di patrocinio, come previsto dall art. 14 del Regolamento comunale per la promozione dello sport e dall art. 2, comma b), del Regolamento comunale per la promozione e il sostegno delle attività socio-culturali, gli interessati dovranno presentare ulteriore apposita istanza prevista, rispettivamente, dall art. 15 e dal paragrafo 5 dell art. 4 dei succitati Regolamenti. ART. 14 PROVVEDIMENTO DI AUTORIZZAZIONE 1. Nel rispetto delle norme del presente Regolamento, il Responsabile della competente struttura organizzativa, dopo aver acquisito il nulla osta di cui al comma 2 dell art. 4, emetterà il provvedimento di autorizzazione o darà motivata comunicazione di diniego. 2. Nell autorizzazione saranno indicate le date e le fasce orarie di utilizzo, le condizioni di concessione, gli obblighi e le responsabilità del richiedente. ART. 15 OBBLIGHI E RESPONSABILITA DEL RICHIEDENTE 1. Il richiedente il bene è responsabile personalmente: - del corretto e civile uso del locale e dei beni in esso contenuti; - dell osservanza delle norme di sicurezza, con particolare riferimento alla capienza massima del locale; - del rispetto delle norme vigenti in materia di ordine e sicurezza pubblica; - dell osservanza delle condizioni poste nell autorizzazione. 2. Sarà cura del richiedente munirsi delle eventuali autorizzazioni, permessi e ogni altro atto di assenso necessari per lo svolgimento della manifestazione. 3. Il medesimo soggetto di cui al 1 comma, qualora l utilizzo del bene non sia stato concesso ad una singola persona fisica, è responsabile in solido con l associazione o la persona 8

giuridica che utilizza il bene, dei danni recati a quest ultimo, ai suoi accessori, arredi, attrezzature e ai terzi. In ogni caso il suddetto deve segnalare tempestivamente al responsabile della competente struttura organizzativa tutti gli eventuali inconvenienti, danni e rotture. ART. 16 CORRISPETTIVI PER L USO DEI BENI COMUNALI 1. Con provvedimento del Sindaco vengono determinati annualmente i corrispettivi giornalieri d uso, sulla base della superficie del bene, della destinazione d uso, del pregio artistico e delle spese di gestione, nonché gli importi delle cauzioni sulla base del valore del bene. 2. Le richieste presentate dai soggetti di cui alle lettere a), b), c) dell art. 3 del presente Regolamento sono esentate dal pagamento della cauzione e del corrispettivo per la fruizione del bene. ART. 17 MODALITA DI PAGAMENTO DEI CORRISPETTIVI E DELLE CAUZIONI 1. Il pagamento del corrispettivo d uso e della cauzione dovrà essere effettuato a mezzo versamento postale su apposito conto corrente intestato al Comune di Gravina di Catania o a mezzo versamento c/o la tesoreria comunale. 2. I versamenti di cui al comma 1 dovranno essere effettuati prima del rilascio dell autorizzazione di cui all art. 14. Art. 18 REVOCA DELL AUTORIZZAZIONE 1. Il Responsabile del Servizio competente che ha rilasciato l autorizzazione ha facoltà di revocare, sospendere temporaneamente o modificare le date di assegnazione nei casi in cui ciò si rendesse necessario per motivi di pubblico interesse o per ragioni di carattere contingente, tecnico o manutentivo delle strutture. 2. Le limitazioni di cui al precedente comma devono essere previste nel provvedimento di autorizzazione di cui al precedente art. 14, con la clausola espressa che il richiedente rinuncia a rivalersi nei confronti dell Amministrazione comunale per qualsiasi danno possa derivarne. 3. Qualora le norme di concessione non vengano rispettate, con particolare riferimento alle norme in materia di ordine e sicurezza pubblica, l Ente si riserva la facoltà di provvedere alla sospensione immediata dell autorizzazione, anche durante lo svolgimento della manifestazione, con emanazione del provvedimento di divieto di utilizzo futuro. 9

Art. 19 RESTITUZIONE DEL BENE 1. A conclusione del periodo di utilizzo del bene, il concessionario provvede alla sua restituzione. 2. Il Responsabile della competente struttura organizzativa, previo nulla osta da parte della struttura organizzativa comunale di cui al comma 2 dell art. 4, disporrà lo svincolo della cauzione, nei casi in cui è stata prestata. ART. 20 RISARCIMENTO DANNI 1. Eventuali danni arrecati agli impianti ed alle attrezzature dei beni concessi in uso, dovranno essere risarciti dal concessionario. 2. La valutazione del danno sarà effettuata dalla competente struttura di cui al comma 2 dell art. 4. 10