Autore: Lazzini Sonia In: Diritto civile e commerciale

Documenti analoghi
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Quinta Sezione. ha pronunciato la seguente DECISIONE

Sui termini per impugnare una sentenza del Tar

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

Adempimento dell obbligo imposto alle imprese dall art. 17 della legge 12 marzo 1999 n. 68: è vincolante anche se il bando di gara non ne fa menzione

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

Merita di essere segnalato il seguente passaggio tratto dalla decisione numero 8 del 7 gennaio 2009, emessa dal Consiglio di Stato

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative. Consiglio di Stato 17 ottobre 2008, n. 506 DIRITTO. 1. L'appello è infondato.

Merita di essere segnalata la decisione numero 4873 del 7 ottobre 2008, emessa dal Consiglio di Stato

Merita di essere segnalato il seguente passaggio tratto dalla sentenza numero 2796 del 23 novembre 2007 emessa dal Tar Campania, Salerno

Interesse a ricorrere ad una procedura pubblica

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la presente SENTENZA

Con il secondo motivo, la ricorrente lamenta il mancato ricorso allo strumento del sorteggio per individuare l aggiudicataria.

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

contro nei confronti di per la riforma

Anche le associazioni senza scopo di lucro ammesse tra gli operatori economici che possono partecipare alle procedure ad evidenza pubblica

Revoca attestazione SOA

L adito giudice amministrativo rigetta il ricorso sulla base delle seguenti considerazioni:

Classificandosi al secondo posto in ragione della migliore offerta economica della contro interessata, deduce:

Come individuare il soggetto che, all interno dell associazione temporanea, è facoltizzato alla stipula di contratti di subappalto?

Merita di essere riportato il seguente passaggio tratto dalla decisione numero 4703 del 7 settembre 2007 emessa dal Consiglio di Stato

Così si legge infatti in Consiglio di Stato, decisione numero 3231 del 29 maggio 2006:

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) SENTENZA

Pubblico impiego e irrilevanza delle mansioni superiori

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) DECISIONE

contro nei confronti di per l'annullamento

ha pronunciato la presente

ha pronunciato la presente

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la presente SENTENZA

Merita di essere segnalata la sentenza numero 126 del 25 gennaio 2008 emessa dal Tar Sicilia, Palermo. Vediamo i fatti

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) SENTENZA

L appellante svolge ampie considerazioni riguardanti la dimostrazione della propria buona fede.

contro nei confronti di per la riforma

ha pronunciato la presente

sul ricorso numero di registro generale 7401 del 2015, proposto da:

N /2014 REG.PROV.COLL. N /2014 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

contro nei confronti di per l'annullamento

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) SENTENZA.

R E P U B B L I C A I T A L I A N A. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ORDINANZA

contro nei confronti di per l'annullamento

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Quinta Sezione, Sul ricorso in appello n. 1952/2006 del 09/03/2006, proposto da

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

ha pronunciato la presente

Richiesta di due idonee referenze bancarie

ha pronunciato la presente

ha pronunciato la presente

ha pronunciato la presente

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

sul ricorso numero di registro generale 940 del 2017, proposto da:

Consiglio di Stato. Sezione VI. Decisione 10 ottobre 2006, n N. 6017/06 Reg.Dec. N Reg.Ric. ANNO 2001 REPUBBLICA ITALIANA

Merita di essere segnalata la decisione numero 2742 del 30 aprile 2009, emessa dal Consiglio di Stato:

contro per la riforma ha pronunciato la presente SENTENZA

Merita di essere segnalata la decisione numero 5502 del 22 ottobre 2007 del Consiglio di Stato che ci insegna che:

ha pronunciato la presente

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE N Reg.Ric. Sezione Quinta Anno 2007 DECISIONE

ha pronunciato la presente

Vediamo i fatti A T T O

Autore: Lazzini Sonia In: Diritto penale

ha pronunciato la presente

ha pronunciato la presente

ha pronunciato la presente

ha pronunciato la presente

della sentenza del T.A.R. per la Toscana, Sez. II, n. 1895/2014, resa tra le parti, concernente un diniego di emersione dal lavoro irregolare;

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) SENTENZA

Merita di essere segnalata la decisione numero 34 del 9 gennaio 2009, emessa dal Consiglio di Stato

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quinta ANNO 1994

Limiti al rimedio dell ottemperanza

Merita di essere riportato il seguente passaggio tratto dalla sentenza numero 9 del 7 gennaio 2009, emesso dal Consiglio di Stato

Riportiamo qui di seguito la sentenza numero 4781 del 26 marzo 2010 pronunciata dal Tar Lazio, Roma R E P U B B L I C A I T A L I A N A

Riportiamo qui di seguito la decisione numero 6356 del 16 ottobre 2009, emessa dal Consiglio di Stato R E P U B B L I C A I T A L I A N A

FNOMCeO. Valore legale della certificazione medica. Marcello Fontana-Ufficio Legislativo FNOMCeO

ha pronunciato la presente

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana. (Sezione Prima) SENTENZA

contro nei confronti di per la riforma

ha pronunciato la presente

TAR Veneto n. 178/2013 del

Sull'impugnazione del provvedimento di revisione della patente sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo

Svolgimento di servizi pubblici, controversie e giurisdizione

contro nei confronti di per l'annullamento

contro nei confronti di per l'annullamento

Il commercio sulle aree pubbliche

R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) SENTENZA

Riportiamo qui di seguito la decisione numero 6331 del 15 ottobre 2009, emessa dal Consiglio di Stato

contro nei confronti di per la riforma

contro nei confronti di per l'annullamento

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato. in sede giurisdizionale (Sezione Terza) SENTENZA. contro. per la riforma

Consiglio di Stato n del R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,quinta Sezione ANNO 2003

Scritto da Carmelo Anzalone Martedì 31 Maggio :12 - Ultimo aggiornamento Lunedì 13 Giugno :47

Stranieri e permesso di soggiorno

contro per la riforma

contro nei confronti di contro nei confronti di per la riforma

Autore: Lazzini Sonia In: Coperture assicurative

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quinta ANNO 1996

Transcript:

Quali sono gli ambiti di discrezionalità di una Stazione Appaltante rispetto alle dichiarazioni contenute nel certificato di regolarità contributiva?è corretto affermare che negli appalti di lavori, la certificazione di qualità è già dimostrata attraverso Autore: Lazzini Sonia In: Diritto civile e commerciale A seguito dell entrata un vigore della disciplina sul certificato di regolarità contributiva, dettata dall art.2 del D.L. 25 settembre 2002 n. 210, così come modificato dalla legge di conversione 22 novembre 2002 n. 266 e dall art. 3, comma 8 lett. b-bis) del D.Lgs. 14 agosto 1996 n. 494, lettera aggiunta dall art. 86, comma 10, del D.Lgs. 10 settembre 2003 n. 276, la verifica della regolarità contributiva non è più di competenza delle stazioni appaltanti, ma è demandata agli enti previdenziali: la stazione appaltante non deve dunque far altro che prendere atto della certificazione senza poter in alcun modo sindacarne le risultanze (come avviene del resto con riferimento a qualsiasi certificazione acquisita per comprovare requisiti, il cui accertamento è affidato ad altre amministrazioni Merita di essere segnalata la decisione numero 147 del 23 gennaio 2008 emessa dal Consiglio di Stato per due importanti insegnamenti in essa contenuti: < il procedimento di rilascio della certificazione di regolarità contributiva ha una sua autonomia rispetto al procedimento di gara (si è già del resto sottolineato che la stessa certificazione è richiesta anche per i lavori privati, ove non si fa certo riferimento a procedimenti di gara) ed è sottoposto alle regole proprie della materia previdenziale, della cui corretta applicazione è peraltro competente a conoscere il giudice ordinario.> 1 di 11

Inoltre, in tema di appalti pubblici di lavori, il Supremo Giudice Amministrativo ci insegna che: < Anche in proposito deve essere condivisa la conclusione cui è giunto il Tar sulla base della dichiarazione contenuta nell attestazione SOA circa il possesso di tale certificato di qualità e dell art. 4 comma 3 del d.p.r. 25 gennaio 2000, n. 34, il quale prevede che Il possesso della certificazione di qualità aziendale ovvero il possesso della dichiarazione della presenza di requisiti del sistema di qualità aziendale, rilasciate da soggetti accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000, al rilascio della certificazione nel settore delle imprese di costruzione, è attestato dalle SOA. Nè la predetta conclusione può essere disattesa per il fatto che l impresa interessata aveva prodotto in gara una specifica certificazione sulla qualità che poteva far sorgere qualche dubbio sull effettiva portata della certificazione stessa, perché ogni dubbio in proposito doveva essere fugato dalla circostanza, prevista espressamente dal bando al punto10 lett.b), che il possesso del requisito di qualità doveva essere indicato nell attestazione SOA, sicchè nella fattispecie l amministrazione avrebbe comunque dovuto considerare decisivo quanto dichiarato in quest ultima attestazione.> GIUSTO A TITOLO DI PRECISAZIONE, RIPORTIAMO IL NOSTRO COMMENTO ALLA SENTENZA DI PRIMO GRADO La regolarità contributiva viene provata dall Inail senza che l amministrazione Committente possa disporre di autonomi poteri di accertamento e valutazione. Due sono le osservazioni importanti che possiamo dedurre dalla lettura della sentenza del Tar Puglia, Bari n. 2926 decisa il 19 luglio 2006: 1- Considerato quanto ai vizi dedotti col primo e secondo motivo di ricorso che legittimamente l Amministrazione comunale ha ritenuto provato il requisito della regolarità contributiva dell impresa mandante., a fronte di atti provenienti dall I.N.A.I.L. che, da ultimo espressamente annullando e/o revocando originaria dichiarazione negativa di regolarità contributiva, hanno asseverato l insussistenza di profili di irregolarità, non disponendo di autonomi poteri di accertamento e valutazione e dovendo quindi prendere soltanto atto di tali asseverazioni, espressive dei poteri pubblicistici riconosciuti all Istituto assicuratore, e delle connesse valutazioni di stretta discrezionalità 2 di 11

tecnica; 2- Considerato quanto ai vizi dedotti col terzo motivo, che l attestazione SOA presentata dall impresa mandante,. esibita dalla stessa società ricorrente, reca espressa indicazione, senza distinzione alcuna, che l impresa possiede la certificazione (art. 2, comma 1, lettera q) D.P.R. 34/2000) valida fino al 01/04/2007 e rammentato al riguardo che, ai sensi dell art. 4 comma 3 del d.p.r. 25 gennaio 2000, n. 34, Il possesso della certificazione di qualità aziendale ovvero il possesso della dichiarazione della presenza di requisiti del sistema di qualità aziendale, rilasciate da soggetti accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000, al rilascio della certificazione nel settore delle imprese di costruzione, è attestato dalle SOA ; A cura di ************* REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO N. 147/08 REG.DEC. N. 7210 REG:RIC. ANNO 2006 Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Quinta Sezione 3 di 11

ha pronunciato la seguente DECISIONE Sul ricorso in appello n. 7210/2006 del 23/08/2006,proposto dalla ALFA S.R.L. rappresentata e difesa: dall ************************** con domicilio eletto in Roma VIA CICERONE, 44 presso la sig.ra *************** contro il COMUNE DI BARI rappresentato e difeso dall avv. ************ con domicilio eletto in Roma VIA FLAMINIA N.79 presso l avv. ****************; l I.N.A.I.L. rappresentato e difeso dalle avvocatesse ***************** EMILIA ****** con domicilio eletto in Roma VIA IV NOVEMBRE 144 presso l UFFICIO LEGALE DELL INAIL e nei confronti della BETA S.N.C. ******************** rappresentata e difesa: dall avv. ***************** con domicilio eletto in Roma VIALE DELLE MILIZIE, 34 presso l avv. ************ 4 di 11

della A.T.I. - DELTA GIOVANNI S.R.L. rappresentata e difesa: dall Avv. ***************** con domicilio eletto in Roma VIALE DELLE MILIZIE, 34 presso l avv. ************; per la riforma della sentenza del TAR PUGLIA - BARI :Sezione I n.2926/2006, resa tra le parti, concernente GARA PER LAVORI DI RISANAMENTO IMMOBILI E.R.P. ; Visto l atto di appello con i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio del COMUNE DI BARI, dell I.N.A.I.L.,della BETA S.N.C. ******************** e della A.T.I. - DELTA GIOVANNI S.R.L.; Viste le memorie difensive; Visti gli atti tutti della causa; Alla pubblica udienza del 15 Giugno 2007, relatore il Cons. Caro ******************* uditi gli avvocati ********, ********* e ***********, rispettivamente in sostituzione degli avv.ti *****, ********* e **********; FATTO Con ricorso proposto dinanzi al Tar Puglia-Bari la ALFA s.r.l., la quale ha partecipato al pubblico incanto indetto il 21.10.2005 dal Comune di Bari per l affidamento dei lavori di risanamento di immobili edilizia residenziale pubblica, ha impugnato i seguenti atti: a) il provvedimento di aggiudicazione definitiva della gara all ATI BETA s.n.c.- DELTA Giovanni s.r.l., comunicato con nota prot. N. 1061173 Settore Appalti dell 1.4.2006, ricevuta il 19.5.06; 5 di 11

2) ogni altro atto comunque connesso, sia esso presupposto o conseguente, per quanto d'interesse, ivi incluso -ove occorra- la nota INAIL, sede di Bari, prot. N. 6443 del 20.3.06.concernente la regolarità contributiva della DELTA Giovanni s.r.l. La ricorrente ha chiesto altresì il risarcimento di tutti i danni subiti dalla medesima mediante reintegrazione in forma specifica e, in subordine, per equivalente nella misura non inferiore al 10% del valore dell appalto o di quell' altra, maggiore o minore, accertata in corso di causa, anche secondo equità. Con motivi aggiunti notificati il 30 giugno-3 luglio 2006 sono stati chiesti la declaratoria di caducazione, inefficacia e/o nullità del contratto d appalto stipulato tra il Comune di Bari e l A.T.I. BETA S.n.c.- DELTA Giovanni S.r.l., nonchè l annullamento della nota n. 151601 del 30 maggio 2006 relativa allo svincolo della cauzione provvisoria prestata dalla società ricorrente. Il Tar Puglia Bari, sez.i, con sentenza in forma semplificata n. 2926/2006, ha respinto il ricorso sulla base delle seguenti considerazioni: Considerato quanto ai vizi dedotti col primo e secondo motivo di ricorso che legittimamente l Amministrazione comunale ha ritenuto provato il requisito della regolarità contributiva dell impresa mandante DELTA Giovanni S.r.l., a fronte di atti provenienti dall I.N.A.I.L. che, da ultimo espressamente annullando e/o revocando originaria dichiarazione negativa di regolarità contributiva, hanno asseverato l insussistenza di profili di irregolarità, non disponendo di autonomi poteri di accertamento e valutazione (cfr. T.A.R. Puglia, Bari, Sez. I, 25 gennaio 2005, n. 217, 218, 219 e 227) e dovendo quindi prendere soltanto atto di tali asseverazioni, espressive dei poteri pubblicistici riconosciuti all Istituto assicuratore, e delle connesse valutazioni di stretta discrezionalità tecnica (su cui vedi T.A.R. Campania Napoli, sez. I, 24 marzo 2005, n. 2477); Considerato, quanto ai vizi dedotti col terzo motivo, che l attestazione SOA presentata dall impresa mandante DELTA Giovanni S.r.l.,. esibita dalla stessa società ricorrente, reca espressa indicazione, senza distinzione alcuna, che l impresa possiede la certificazione (art. 2, comma 1, lettera q) D.P.R. 34/2000) valida fino al 01/04/2007 rilasciata da DNV ITALIA S.r.l., e rammentato al riguardo che, ai sensi dell art. 4 comma 3 del d.p.r. 25 gennaio 2000, n. 34, Il possesso della certificazione di qualità aziendale ovvero il possesso della dichiarazione della presenza di requisiti del sistema di qualità aziendale, rilasciate da soggetti accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000, al rilascio della certificazione nel settore delle imprese di costruzione, è attestato dalle SOA ; Considerato, in definitiva, che il ricorso deve essere rigettato siccome infondato; 6 di 11

Avverso detta sentenza ha proposto appello la ALFA s.r.l (ric. n. 7210/2006), asserendo che nella fattispecie l aggiudicataria non poteva considerarsi in regola con gli obblighi contributivi (censura proposta sotto vari profili nei primi quattro motivi di gravame) e che non era in possesso della prescritta certificazione di qualità ( doglianza dedotta nel quinto motivo). Si sono costituiti in giudizio per resistere all appello il Comune di Bari, l INAIL e l ATI BETA s.n.c.- DELTA Giovanni s.r.l. DIRITTO L appello è infondato. I primi quattro motivi di gravame si fondano sull assunto che l aggiudicataria della gara in questione non fosse in regola con gli obblighi contributivi e che pertanto dovesse essere esclusa dalla gara stessa. Deve tuttavia concordarsi con il Tar allorquando afferma che l amministrazione non poteva che tener conto di quanto dichiarato dall INAIL in ordine alla regolarità contributiva, unico soggetto abilitato ad attestare il rispetto degli obblighi contributivi nella materia di propria competenza. Va infatti considerato che, a seguito dell entrata un vigore della disciplina sul certificato di regolarità contributiva, dettata dall art.2 del D.L. 25 settembre 2002 n. 210, così come modificato dalla legge di conversione 22 novembre 2002 n. 266 e dall art. 3, comma 8 lett. b-bis) del D.Lgs. 14 agosto 1996 n. 494, lettera aggiunta dall art. 86, comma 10, del D.Lgs. 10 settembre 2003 n. 276, la verifica della regolarità contributiva non è più di competenza delle stazioni appaltanti, ma è demandata agli enti previdenziali. La stazione appaltante in una siffatta situazione non deve dunque far altro che prendere atto della certificazione senza poter in alcun modo sindacarne le risultanze (come avviene del resto con riferimento a qualsiasi certificazione acquisita per comprovare requisiti, il cui accertamento è affidato ad altre amministrazioni). Conseguenza di quanto testè evidenziato è inoltre che il procedimento di rilascio della certificazione di regolarità contributiva ha una sua autonomia rispetto al procedimento di gara (si è già del resto sottolineato che la stessa certificazione è richiesta anche per i 7 di 11

lavori privati, ove non si fa certo riferimento a procedimenti di gara) ed è sottoposto alle regole proprie della materia previdenziale, della cui corretta applicazione è peraltro competente a conoscere il giudice ordinario. Con il quinto motivo di gravame l appellante lamenta il mancato possesso da parte dell aggiudicataria del certificato di qualità. Anche in proposito deve essere condivisa la conclusione cui è giunto il Tar sulla base della dichiarazione contenuta nell attestazione SOA circa il possesso di tale certificato di qualità e dell art. 4 comma 3 del d.p.r. 25 gennaio 2000, n. 34, il quale prevede che Il possesso della certificazione di qualità aziendale ovvero il possesso della dichiarazione della presenza di requisiti del sistema di qualità aziendale, rilasciate da soggetti accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000, al rilascio della certificazione nel settore delle imprese di costruzione, è attestato dalle SOA. Nè la predetta conclusione può essere disattesa per il fatto che l impresa interessata aveva prodotto in gara una specifica certificazione sulla qualità che poteva far sorgere qualche dubbio sull effettiva portata della certificazione stessa, perché ogni dubbio in proposito doveva essere fugato dalla circostanza, prevista espressamente dal bando al punto10 lett.b), che il possesso del requisito di qualità doveva essere indicato nell attestazione SOA, sicchè nella fattispecie l amministrazione avrebbe comunque dovuto considerare decisivo quanto dichiarato in quest ultima attestazione. L appello deve dunque essere respinto. Sussistono ragioni, in considerazione della particolarità della fattispecie, per disporre l integrale compensazione tra le parti delle spese del grado di giudizio. P.Q.M. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sezione Quinta, respinge l appello indicato in epigrafe. Spese compensate. Ordina che la presente decisione sia eseguita dall autorità amministrativa. Così deciso in Roma nella Camera di Consiglio del 15 Giugno 2007 con l intervento dei Sigg.ri: 8 di 11

Pres. ***************** Cons. **************** Cons. ***************************** Cons. Caro ***********************. Cons. ************ L'ESTENSORE 9 di 11

IL PRESIDENTE f.to Caro ******************* f.to ***************** IL SEGRETARIO f.to ********************* DEPOSITATA IN SEGRETERIA il 23 gennaio 2008 (Art. 55 L. 27/4/1982, n. 186) 10 di 11

p.il DIRIGENTE f.to ******************** https://www.diritto.it/quali-sono-gli-ambiti-di-discrezionalita-di-una-stazione-appaltante-rispetto-alle-dichia razioni-contenute-nel-certificato-di-regolarita-contributivae-corretto-affermare-che-negli-appalti-di-lavoril-2/ 11 di 11