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REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI LESEGNO IMPIANTO IDROELETTRICO ED IRRIGUO SUL TORRENTE CORSAGLIA Centrale "San Bernardo" Provvedimento dirigenziale n. 49 del 30-08-2011 del Settore Gestione del Territorio - Ufficio VIA Documentazione ai sensi del D.Lgs 387/2003 PIANO DI DISMISSIONE DELL'OPERA DATA PROGETTO Dicembre 2011 SCALA Elaborato 17 GRUPPO DI PROGETTAZIONE RICHIEDENTI STUDIO DI INGEGNERIA Dott. Ing. ANTONIO CAPELLINO Via Rosa Bianca, 18 12084 Mondovì - (CN) 0174/551247 studiocapellino@alice.it PEC antonio.capellino@ingpec.eu STUDIO TECNICO Dott. Geol. Luca Bertino Via Risorgimento, 6 12084 Mondovì (CN) 0174/41589 lucabertino@libero.it S.C.S. s. r. l. Via Divisione Cuneense, 50 12010 - Bernezzo - (CN) P.IVA. - C.F. e R.I. 02158830048 ing Carlo SIMONDI Dott. Arch. DANIELE BORGNA Via G. Pascoli, 39/6-12084 Mondovì (CN) 339-3131477 arch.borgna@virgilio.it Dott. Ing. ALBERTO BONELLO Strada di Pascomonti - 12084 Mondovì (CN) 328-4541205 ing.bonello@email.it Geom. ALBERTO BALSAMO S.S. 28 Nord, 81-12084 Mondovì (CN) 347-4097196 alberto.balsamo@geopec.it Dott. For PAOLO CORRENDO Via Pellico, 11 12010 Bernezzo Fraz. San Rocco (CN) correndo@libero.it Consorzio irriguo Bealera Prato Nuovo e Tanaro Sottano Località Bonone,8 12076 - Lesegno - (CN) C.F. LCNGLL54L17E546S per il consorzio Guglielmo LUCIANO Si riservano tutti i diritti di divulgazione e/o riproduzione del presente documento senza specifica autorizzazione ai sensi della legge 24.04.41 n.633 e s.m. ed int.

Sommario 1. Introduzione... 2 2. Consistenza dell impianto... 3 3. Individuazione delle opere da rimuovere... 5 3.1. Opere elettriche... 5 3.2. Opere meccaniche ed idrauliche... 5 3.3. Opere oleodinamiche... 6 3.4. Opere accessorie... 6 4. Individuazione delle opere da demolire... 7 5. individuazione delle Opere da realizzare... 8 6. Ripristini... 9 7. Opere dell impianto idroelettrico non rimosse... 10 8. Stima dei costi di dismissione... 11 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 1

1. INTRODUZIONE Il presente documento indica le modalità di dismissione dell impianto in progetto al termine dell esercizio della derivazione idroelettrica. In particolare si indicano: - opere da rimuovere; - opere da demolire; - opere da realizzare; - ripristini. Ovviamente il presente piano di dismissione è un indicazione, perché il progetto di ripristino dei luoghi dovrà essere approvato dagli Enti competenti in concomitanza della cessazione dell attività idroelettrica della derivazione, eventualmente con modifiche e rielaborazioni. In tale senso la valutazione della rimozione, o meno, della traversa fluviale spetta agli organi preposti esaminando nello specifico la situazione che il tempo ha delineato sulla dinamica fluviale ed analizzando anche gli eventuali effetti negativi che tale demolizione potrebbe comportare. Allo stesso modo è auspicabile che, prima di provvedere alla demolizione, sia quantomeno vagliata la possibilità di un riuso o di una conversione, magari anche a fini socialmente utili, dei volumi tecnici dell impianto. Qualora sia infatti possibile attribuire un nuovo utilizzo alle opere dell impianto idroelettrico in progetto, sarà sicuramente consigliabile variarne la destinazione anziché abbatterle per costruirne di nuove in aree limitrofe. Pertanto il primo passo della dismissione sarà sicuramente quello di indagare un possibile riutilizzo dell impianto o di parte di esso. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 2

2. CONSISTENZA DELL IMPIANTO L opera si costituisce di un impianto idroelettrico che sfrutta l energia potenziale di una parte della portata del Torrente Corsaglia nel Comune di Lesegno. L impianto sottende il Torrente Corsaglia nell ultimo tratto prima della confluenza col Fiume Tanaro per circa 1,5 km. L impianto presenta i seguenti caratteri essenziali: - potenza massima nominale di 1 1381 kw; - potenza media nominale è di 448 kw; - produzione media annua stimata 3,13 GWh; - salto idraulico di 8,80 m; - portate media derivata 5,195 m³/s; - portate massima derivata 16,000 m³/s; e si compone di: - una traversa fissa sul Torrente Corsaglia completata da: - scarico di fondo a ridosso della derivazione con paratoia piana - passaggio artificiale per ittiofauna - platea a risalto idraulico - scogliere in massi di difesa sulle sponde - sbarramento gonfiabile flessibile - un opera di derivazione in sponda destra orografica dotata di: - paratoia piana di presa - paratronchi metallico - un canale di derivazione della larghezza di 5.0m con sezione scatolare aperta in c.a. dello sviluppo di circa 170 m - un bacino di sedimentazione e carico costituito da: - vasca di sedimentazione - paratoie piane di gestione - sfioratore laterale in c.a. - opere di scarico - canale di scarico interrato in c.a. - vasca di carico - sgrigliatore automatico - una condotta forzata costituita da un canale scatolare in c.a. di 3,00 m x 2,00 m dello sviluppo di circa 385 m e funzionamento in pressione; la condotta attraversa il Torrente Corsaglia in subalveo. - un locale turbine di tipo seminterrato, posto in sponda sinistra orografica, delle dimensioni esterne di 15.7 x 12metri ed un altezza al colmo di 9.3 metri. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 3

- gruppi di produzione che si costituiscono di: - n.2 turbine tipo Kaplan con relativi generatori - n.2 trasformatori - quadri elettrici e impianto di gestione informatizzato - accessi mediante la sistemazione di piste sterrate - l allacciamento alla rete di distribuzione ENEL composto da: - cavidotto interrato tra l edificio di produzione e il locale ENEL - Locale ENEL interrato con quadri elettrici e vani passacavi - elettrodotto tra il locale ENEL e la linea MT Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 4

3. INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE DA RIMUOVERE In ogni parte dell impianto idroelettrico in progetto si provvede alla rimozione di tutte le opere ricadenti nelle seguenti categorie: - elettriche; - meccaniche ed idrauliche; - oleodinamiche. La destinazione del materiale rimosso dipende principalmente dalla normativa vigente nel momento della dismissione dell impianto. Comunque, in caso di possibilità di scelta, si utilizza la seguente gerarchia: - riutilizzo in un nuovo sito; - riciclaggio come materie prime; - smaltimento con conferimento a discarica autorizzata. Si prevede inoltre la verifica della conformità dell attrezzatura e dei materiali alle normative vigenti alla data della dismissione in caso di possibilità di riuso in altro sito. 3.1. Opere elettriche Dall impianto sono rimossi: - cavi elettrici; - generatori; - motori elettrici; - trasformatori; - quadri elettrici; - interruttori; - cavidotti e guaine a vista; - lampadine; - sensori; - computer; - display. 3.2. Opere meccaniche ed idrauliche Dall impianto sono rimossi: - turbine idrauliche; - valvole idrauliche; - carro ponte. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 5

3.3. Opere oleodinamiche Dall impianto sono rimossi: - paratoie; - griglia e sgrigliatore automatico; - valvole oleodinamiche; - tubazioni oleodinamiche a vista; - fluidi oleodinamici delle eventuali tubazioni non rimovibili. Si prevede lo smaltimento di oli usati/esausti e di eventuali altri fluidi (es. fluidi refrigeranti) mediante ditte autorizzate o secondo i dettami delle normative vigenti alla data della dismissione. 3.4. Opere accessorie Dall impianto, previa valutazione dello stato di conservazione per un eventuale riutilizzo, sono inoltre rimossi: - manto di copertura - orditura, grossa e piccola, in legno - scale metalliche - parapetti - tubazioni regimazione acque - griglie e chiusini - strutture accessorie metalliche - serramenti Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 6

4. INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE DA DEMOLIRE Le uniche opere per cui si prevede la demolizione sono quelle emergenti rispetto al piano campagna. Quindi, in riferimento a quanto indicato, sono essenzialmente i volumi della centrale idroelettrica. In particolare si procede all abbattimento della parte emergente dell edificio fino ad almeno 0,5 m al di sotto del piano campagna. Dovrà inoltre essere valutata la demolizione di parte delle strutture in c.a. che risulteranno non compatibili con i ripristini previsti come ad esempio parte della strutture presso l opera di derivazione, il canale o il bacino di carico. La destinazione del materiale derivante dalla demolizione dipende principalmente dalla normativa vigente nel momento della dismissione dell impianto. Anche in questo caso è individuata comunque, in caso di possibilità di scelta, la seguente gerarchia: - riutilizzo come inerte previo selezione e lavaggio; - conferimento a discarica autorizzata. Mentre si ritiene possibile la rimozione e il riutilizzo di alcuni elementi come il manto di copertura, le orditure in legno, molte delle opere in acciaio, le opere in c.a. e muratura dovranno essere demolite, selezionate e conferite ad impianti autorizzati. Gli stessi detriti derivanti dalla demolizione delle strutture in muratura ed in cemento armato, previo idoneo trattamento, potranno essere utilizzati per riempire parte dei volumi seminterrati o a cielo aperto dell impianto In fase progettuale non si prevede l utilizzo di elementi contenenti amianto o altri materiali nocivi ma si dispone comunque una verifica accurata in quanto non si può escluderne l apporto successivo alla chiusura dei lavori o durante la fase di esercizio. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 7

5. INDIVIDUAZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARE Vari gli interventi previsti che comunque potranno essere ridefiniti in funzione di nuove esigenze sopraggiunte o nuove considerazioni di carattere statico, ambientale o idraulico. L opera di presa e gli scarichi che sboccano direttamente nel Fiume Tanaro sono dismessi e chiusi mediante con scogliere in massi ciclopici la cui sagoma segue la sponda esistente. Al fine di un adeguato inserimento della scogliera è prevedibile la demolizione di opere in c.a. quali parte delle pareti della presa. L opera di derivazione e la vasca di sedimentazione e carico potranno essere riempiti con terreno naturale o materiale idoneo ponendo attenzione alla realizzazione di uno strato superficiale in terreno vegetale per favorire l inerbimento e il conseguente ripristino. I canali di adduzione a sezione scatolare dovranno essere oggetto di valutazione delle condizioni statiche delle strutture definendo quale possa essere la migliore soluzione tra la demolizione parziale o totale o il puntellamento puntuale dei solai mediante la realizzazione di setti longitudinali. Tutti gli accessi ai volumi interrati non demoliti e tutti gli imbocchi e gli sbocchi idraulici sono tappati con muri o solai in cemento armato, in modo che persone e fauna non possano accedervi. Si prevede la realizzazione di alcuni accessi di ispezione alle canalizzazioni dismesse al fine di verificarne le condizioni di conservazione. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 8

6. RIPRISTINI Le sezioni aperte della presa e del sedimentatore sono riempiti con materiale adatto quindi compattate a regola d arte. Si prevede quindi il ripristino del più idoneo piano di campagna eliminando le depressioni costituite con le sezioni progettuali. Tutte le superfici interessate da riempimenti o ripristini sono coperte da una coltre di almeno 0,8 m di terreno vegetale. Tali aree sono quindi immediatamente inerbite, al fine di preservarle dal dilavamento. Nel caso in cui le autorità preposte dispongano la conservazione della traversa, analizzati tutti gli aspetti legati alla dinamica fluviale, si prevede comunque la rimozione dello sbarramento gonfiabile, dello scarico di fondo e del passaggio artificiale per l ittiofauna. Pertanto sarà conservata esclusivamente la soglia fissa la quale avrà funzione di briglia per la stabilizzazione del fondo dell alveo. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 9

7. OPERE DELL IMPIANTO IDROELETTRICO NON RIMOSSE Tutte le opere dell impianto idroelettrico non rimosse rimangono a carico del proprietario dell impianto idroelettrico. Qualsiasi necessità di intervento per la pubblica sicurezza, incolumità o salute sarà quindi a carico del proprietario dell impianto idroelettrico. Qualora alcuni terreni contenenti opere dismesse dell impianto idroelettrico fossero venduti, salvo indicazioni contrarie, l eventuale acquirente assumerà anche la proprietà e la responsabilità sui manufatti ivi insistenti. Nel caso in cui un Ente Pubblico intervenga su un opera dismessa dell impianto idroelettrico (ad esempio una scogliera), in seguito se ne assumerà anche la responsabilità. Non viene rimosso il locale ENEL che diventa parte della rete di distribuzione e resta a disposizione dell ente gestore. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 10

8. STIMA DEI COSTI DI DISMISSIONE 1 Demolizione completa di fabbricati sino al piano di spiccato, valutata a m³ vuoto per pieno, compreso l'accatastamento entro l'area di cantiere del materiale di spoglio e/o il solo trasporto delle macerie alle discariche, eseguita con mezzi meccanici costo al m³ 28.50 Edificio centrale porzione emergente 1 575.00 m³ 44 887.50 Manufatti presso presa e sedimentatore 15.00 m³ 427.50 45 315.00 2 Rimozione di opere elettromeccaniche, cavi, cavidotti, corpi illuminanti, quadri elettrici e successivo smaltimento costo a corpo 24 000.00 Rimozione impianti 24 000.00 3 Esecuzione di scogliere con massi di pietra naturale provenienti da cave aperte per conto dell'impresa, disposti in sagoma prestabilità, di volume comunque non inferiore a 0,30 m³, e di peso superiore a 0.8 t comprese le movimentazioni di cantiere, la preparazione del fondo, l'allontanamento delle acque ed ogni altro onere per dare l'opera finita a regola d'arte. Con intasamento dei vuoti in cls Rck 20 N/mm² in quantità non inferiore al 25% del volume della scogliera. costo al m³ 65.00 Tamponamento opera di derivazione 84.00 m³ 5 460.00 Chiusura scarichi e restituzione 30.00 m³ 1 950.00 Ripristino paramento valle traversa 20.00 m³ 1 300.00 8 710.00 4 Calcestruzzo cementizio per strutture in cemento armato in elevazione, confezionato in conformità alle norme UNI 11104 e UNI EN 206 1, dato in opera, vibrato, compreso eventuale utilizzo di pompa, la fornitura e posa in opera dell'acciaio, nonché l'onere delle casseforme, compreso, solo fino a 2 m di luce netta, quello delle centinature e delle armature di sostegno delle casseforme, compresa altresì la rifinitura delle facce vista, la sagomatura degli spigoli, la formazione di giunti. costo al m³ 280.00 Tamponamento scarico di fondo traversa 3.00 m³ 840.00 Tamponamenti e strutture sui canali interrati 90.00 m³ 25 200.00 26 040.00 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 11

5 Fornitura in cantiere di materiali provenienti da demolizioni di macerie edili, da scarificazioni stradali, ecc., frantumati e vagliati, esenti da materie organiche, compreso il carico, il trasporto e lo scarico del materiale e tutti gli altri oneri indicati nelle norme tecniche di Appalto costo al m³ 6.50 Riempimento volumi della presa e del canale 1 870.00 m³ 12 155.00 Riempimento volumi del sedimentatore 1 575.00 m³ 10 237.50 Riempimento volumi della centrale 665.00 m³ 4 322.50 26 715.00 6 Sistemazione in riempimento di materiali idonei, provenienti sia dagli scavi che dalle cave di prestito; compreso l'eventuale onere della riduzione del materiale roccioso alla pezzatura prevista; compreso il compattamento a strati fino a raggiungere la densità prescritta; compreso l'eventuale inumidimento; comprese la sagomatura e profilatura dei cigli, delle banchine e delle scarpate rivestite con terra vegetale; compresa ogni lavorazione ed onere per dare il rilevato compiuto a perfetta regola d'arte costo al m³ 3.00 Riempimento volumi della presa 1 870.00 m³ 5 610.00 Riempimento volumi del canale 1 575.00 m³ 4 725.00 Riempimento volumi del bacino di carico 665.00 m³ 1 995.00 12 330.00 7 Fornitura e stesa di terreno vegetale per rivestimento scarpate in trincea, proveniente sia da depositi di proprietà dell'amministrazione che direttamente fornito dall'impresa, a qualsiasi distanza e miscelato con sostanze concimanti, pronto per la stesa anche in scarpata, sistemazione e semina da compensare con la voce di elenco sulla sistemazione in rilevato senza compattamento. Il terreno vegetale potrà provenire dagli scavi di scoticamento, qualora non sia stato possibile il diretto trasferimento dallo scavo al sito di collocazione definitiva costo al m³ 12.00 Strato vegetale (sp 80cm) 1 380.00 m³ 16 560.00 8 Inerbimenti, ripristini di carattere ambientale e di ingegneria naturalistica costo a corpo 5 330.00 Ripristini ambientali 5 330.00 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 12

QUADRO RIASSUNTIVO Demolizione volumi in c.a. e muratura 45 315.00 Rimozione impianti 24 000.00 Scogliere in massi 8 710.00 Opere in c.a. 26 040.00 Riempimenti volumi (fornitura) 26 715.00 Riempimenti volumi (stesa e compattazione) 12 330.00 Strato vegetale superficiale 16 560.00 Ripristini ambientali 5 330.00 165 000.00 Si stima un costo di dismissione dell impianto e dei ripristini pari a circa 165 000 A tale cifra occorre però sottrarre il valore - delle opere presumibilmente recuperabili come ad esempio le turbine le quali possono essere rigenerate - dei materiali riutilizzabili (manto di copertura, rivestimenti, ecc) - dei materiali di cui è possibile il riciclo della materia prima come le strutture in metallo (paratoie, scale, parapetti, ecc.) Si ipotizza in tal senso un valore pari 85.000 quindi 165.000-85.000 = 80.000 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio Via Rosa Bianca 18 Mondovì (CN) 13