MEDIAMENTE NEL 2012 UN CONTIBUENTE PAGHERA 486 EURO (344 EURO PER L IRPEF REGIONALE E 142 EURO PER QUELLA COMUNALE)



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ADDIZIONALI IRPEF REGIONALI E COMUNALI: GIA DAL 2012 UN AUMENTO DI 96 EURO MEDI PER CONTRIBUENTE (76 EURO PER L IRPEF REGIONALE E 20 EURO PER QUELLA COMUNALE) MEDIAMENTE NEL 2012 UN CONTIBUENTE PAGHERA 486 EURO (344 EURO PER L IRPEF REGIONALE E 142 EURO PER QUELLA COMUNALE) QUEST ANNO 2.140 COMUNI HANNO AUMENTATO L ALIQUOTE DELL IRPEF COMUNALE TRA CUI 40 CITTA CAPOLUOGO NEL 2013 RISCHIO STANGATA DA 149 EURO IN PIU (120 PER L IRPEF REGIONALE E 29 PER QUELLA COMUNALE) ANNULLANDO I BENEFICI DEL TAGLIO DELL IRPEF NAZIONALE NEL SUD LE ALIQUOTE SONO PIU ALTE CHE NEL RESTO DEL PAESE RIPENSARE LE POLITICHE ECONOMICHE E FISCALI DEL PAESE ANALISI A CURA DELL OSSERVATORIO PERIODOCO SULLA FISCALITA LOCALE DELLA UIL SERVIZIO POLITICHE TERRITORIALI Tra Decreto Salva Italia, che ha to per il 2012 dello 0,33% l aliquota base delle Addizionali Regionali IRPEF, e lo sblocco generalizzate delle aliquote delle Addizionali Comunali, per quest anno si prevede una stangatina di 486 euro medi per contribuente, con punte di 651 euro medi a Catanzaro e 605 a Roma. L aumento in valori assoluti è di 96 euro medi (il 25,1% in più), rispetto al 2011. Infatti, l IRPEF Regionale passa dai 268 euro medi del 2011 ai 344 euro di quest anno, con punte di 467 euro in Campania, Molise e Calabria. L aumento in valori assoluti è di 76 euro medi (il 28,3%), rispetto allo scorso anno. Mentre l IRPEF Comunale passa dai 122 euro medi del 2011 ai 142 euro di quest anno, con punte di 207 euro a Roma, 184 euro a Trieste, Torino, Palermo, Genova, con un aumento del 16,4% (22 euro medi). E quanto emerge da un analisi dell Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della UIL Servizio Politiche Territoriali, sugli effetti delle Addizionali IRPEF nelle Regioni e nei 8.095 Comuni. Dall indagine risulta, spiega Guglielmo Loy Segretario Confederale UIL, come ormai si stia consolidando il dato degli aumenti generalizzati delle aliquote delle imposte locali, dovuti in parte anche ai tagli dei trasferimenti subiti nel corso degli anni. E non è finita perché con i nuovi tagli agli Enti Territoriali definiti con la Legge di Stabilità, per il prossimo anno, IVA a parte, si corre il rischio concreto di neutralizzare i benefici apportati con la riduzione delle aliquote IRPEF nazionali, con un ulteriore inasprimento della fiscalità locale. Infatti, nel 2013, si potrebbe verificare un aumento tra IRPEF Regionale e Comunale di 149 euro medi, che di fatto annullano i benefici del taglio dell IREPF, appena deciso dal Governo. In particolare, se tutte le Regioni, data l entità delle riduzioni di risorse, si avvalessero della possibilità loro concessa di adeguare le proprie aliquote, l aumento sarebbe di 120 euro medi, con punte di 138 euro nelle 8 Regioni alle prese con i ripiani della sanità (Piemonte, Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia). Mentre per l IRPEF Comunale, visto anche il trend di quest anno, l aumento sarebbe di ulteriori 29 euro medi, il che porta il prelievo fiscale cittadino di 171 euro medi per contribuente. Ma c è anche un allarme Mezzogiorno: le aliquote, sia quelle regionali sia quelle comunali, sono più alte della media del Centro Nord, creando di fatto una fiscalità di svantaggio. Basti pensare che nella top ten, dove è maggiore il carico fiscale, ben 7 Città su 10 sono ubicate nel Sud. Per questo è fondamentale, ripensare l intera politica economica e fiscale del Paese, che metta al centro la questione di una diversa ripartizione del carico fiscale, permettendo alle famiglie, con un reddito fisso, di riavere parte di ciò che gli è stato prelevato rimettendo in moto quei consumi che sono una parte importante della nostra economia. 1

A tal proposito rilanciamo, conclude Loy, la nostra proposta di applicare anche sul fisco federale le aliquote progressive per scaglioni di reddito e, soprattutto, prevedendo una no TAX AREA per i lavoratori dipendenti e pensionati come per l IRPEF nazionale (ricordiamo che per le Addizionali la base imponibile è l intero reddito). ADDIZIONALI COMUNALI IRPEF L aliquota media passa dallo 0,42% del 2011 allo 0,49% del 2012, mentre il gettito assoluto passa dai 3,3 miliardi di euro del 2011, ai 3,9 miliardi di euro di quest anno. Infatti ad oggi (c è tempo fino al 31 ottobre), i Comuni che hanno deliberato l aliquota per il 2012 sono 4.030. Tra questi 2.140 Comuni (il 53,1% del totale), ha to l aliquota rispetto al 2011, tra cui 40 Città Capoluogo su 74 oggetto del campione. Nei Comuni che hanno to il carico fiscale, ve ne sono 181 che l hanno fatto quest anno per la prima volta. Sono 1.848 i Municipi (il 45,8% del totale), che hanno confermato l aliquota dello scorso anno, o per scelte fiscali o perché, non potendo più rla, già applicano l aliquota massima dello 0,8%. Soltanto 41 Comuni (l 1,1% del totale) ha diminuito l aliquota, tra cui Rimini, Firenze e Gorizia. Per quanto riguarda le Città, ad esempio, a Torino, Palermo, Catanzaro e Teramo l aliquota passa dello 0,5% del 2011 allo 0,8% nel 2012. A Genova si passa dallo 0,7% dello scorso anno allo 0,8% nel 2012; a Bari dallo 0,5% allo 0,8%; ad Agrigento dallo 0,4% allo 0,6%; a Brescia dallo 0,2% allo 0,55%; a Parma dallo 0,4% allo 0,8%; a Varese dallo 0,7% allo 0,8%. A Milano hanno scelto di esentare, come lo scorso anno, i redditi fino a 33.550 euro, ma l aliquota sale progressivamente dallo 0,2% allo 0,5%. A Venezia si è passati dallo 0,1% per i redditi fino a 25 mila euro e lo 0,2% per i redditi sopra tale importo, allo 0,6% per i redditi fino a 55 mila euro, arrivando allo 0,8% per i redditi sopra i 75 mila euro. A Napoli, invece, dallo 0,5% dello scorso anno per tutti i redditi, l aliquota scende leggermente (0,45%) per i redditi fino a 15 mila euro, rimane invariata per i redditi fino a 28 mila euro, sale invece progressivamente per gli altri redditi fino allo 0,8%. A Bologna (0,7%), Bolzano (0,2%), Potenza (0,8%), Roma (0,9%), si è confermata l aliquota dello scorso anno. ADDIZIONALI REGIONALI IRPEF Questa imposta ha subito diversi restyling nel corso degli ultimi due anni, tra Decreto Attuativo del federalismo fiscale (possibilità di re le aliquote IRPEF, congelate fino al 2011, dello 0,5%), il Decreto Salva Italia che l aliquota di base dallo 0,9% all 1,23% e il recente Decreto sulla spending review che anticipa al 2013, anziché dal 2014, la facoltà di re dello 0,6% le Addizionali Regionali IRPEF nelle Regioni alle prese con il deficit sanitario. Nel 2012 l aliquota media applicata nelle Regioni è all 1,49% a fronte dell 1,19% dello scorso anno, mentre il gettito passa dagli 8,9 miliardi di euro dello scorso anno agli 11,3 miliardi di euro di quest anno, con un aumento di 2,4 miliardi di euro. A livello di singole Regioni, complici i conti non in ordine della sanità in 3 Regioni (Campania, Calabria e Molise), l aliquota è al 2,03%; in altre 3 Regioni (Lazio, Abruzzo e Sicilia) all 1,73%. Sono 7 le Regioni che applicano l aliquota di base dell 1,23% (Val d Aosta, Bolzano, Trento, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana e Sardegna). Tutte le altre hanno deliberato aliquote per fasce di reddito arrivando, esclusa l Umbria dove l aliquota massima è all 1,43%, ad applicare l aliquota massima dell 1,73% a seconda del reddito. 2

ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI IRPEF ANNO 2012: I COSTI PER UN CONTRIBUENTE MEDIO CON REDDITO IMPONIBILE DI 23 MILA EURO CITTA ADDIZIONALI ADDIZIONALI REGIONALI COMUNALI TOTALE CATANZARO 467 184 651 CROTONE 467 173 640 SALERNO 467 138 605 ROMA 398 207 605 TERAMO 398 184 582 SAVONA 398 184 582 RIETI 398 184 582 PALERMO 398 184 582 NAPOLI 467 115 582 MESSINA 398 184 582 MEDIA NAZIONALE 344 142 486 Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali ADDIZIONALI REGIONALI E COMUNALI IRPEF ANNO 2012: I COSTI PER UN CONTRIBUENTE MEDIO CON REDDITO IMPONIBILE DI 23 MILA EURO CITTA ADDIZIONALI REGIONALI ADDIZIONALI COMUNALI TOTALE AGRIGENTO 397 138 535 ALESSANDRIA 352 184 536 AOSTA 283 69 352 ASCOLI PICENO 305 184 489 ASTI 352 92 444 BARI 352 184 536 BELLUNO 283 161 444 BERGAMO 375 138 513 BIELLA 352 161 513 BIELLA 352 161 513 BOLOGNA 375 161 536 BOLZANO.BOZEN. 283 46 329 BRESCIA 375 127 502 BRINDISI 352 184 536 CAGLIARI 283 166 449 CARRARA 283 132 415 CATANIA 398 184 582 CATANZARO 467 184 651 CHIETI 398 184 582 CREMONA 375 150 525 CROTONE 467 173 640 CUNEO 352 138 490 ENNA 398 138 536 FERRARA 375 161 536 FIRENZE 283 46 329 FORLI' 375 113 488 GENOVA 398 184 582 GORIZIA 283 0 283 IMPERIA 398 184 582 LA SPEZIA 398 138 536 LECCO 375 69 444 LIVORNO 283 115 398 MACERATA 305 184 489 MATERA 283 184 467 MESSINA 398 184 582 MILANO 375 0 375 MODENA 375 120 495 MONZA 375 115 490 NAPOLI 467 115 582 NUORO 283 115 398 PADOVA 283 184 467 PALERMO 398 184 582 PARMA 375 184 559 PAVIA 375 173 548 PESARO 305 140 445 3

CITTA ADDIZIONALI REGIONALI ADDIZIONALI COMUNALI TOTALE PIACENZA 375 120 495 PISA 283 46 329 PISTOIA 283 184 467 POTENZA 283 184 467 PRATO 283 115 398 RAGUSA 398 138 536 RAGUSA 398 161 559 RAVENNA 375 138 513 REGGIO NELL'EMILIA 375 115 490 RIETI 398 184 582 RIMINI 375 69 444 ROMA 398 207 605 ROVIGO 283 183 466 SALERNO 467 138 605 SASSARI 283 184 467 SAVONA 398 184 582 SIENA 283 156 439 TERAMO 398 184 582 TERNI 329 184 513 TORINO 352 184 536 TREVISO 283 138 421 TREVISO 283 138 421 TRIESTE 283 184 467 UDINE 283 46 329 VARESE 375 184 559 VENEZIA 283 138 421 VERBANIA 352 138 490 VERONA 283 150 433 VITERBO 398 115 513 MEDIA NAZIONALE 344 142 486 Elaborazione UIL Servizio Politiche Territoriali 4

ADDIZIONALI COMUNALI CITTA CAPOLUOGO ANNO 2011-2012: LE ALIQUOTE CITTA Aliquote anno 2011 Aliquote anno2012 Note di variazione AGRIGENTO 0,4% 0,6% ALESSANDRIA 0,5% 0,8% AOSTA 0,3% 0,3% uguale ASCOLI PICENO 0,8% 0,8% uguale ASTI 0,4% 0,4% uguale BARI 0,5% 0,8% esenzione fino a 15 mila euro BELLUNO 0,7% 0,7% Uguale BERGAMO 0,6% 0,6% uguale BIELLA 0,5% 0,7% BIELLA 0,7% 0,7% uguale BOLOGNA 0,7% esenzione 12 mila euro 0,7% esenzione 12 mila euro Uguale BOLZANO.BOZEN. 0,2% 0,2% uguale BRESCIA 0,2% 0,55% esenzione 15 mila euro BRINDISI 0,8% esenzione fino a 10 mila euro 0,8% esenzione fino a 10 mila euro uguale CAGLIARI 0,5% fino a 15 mila euro; 0,7% oltre 15 mila 0,66% fino a 15 mila euro; 0,72% tra i 15 mila e i 28 mila euro; 0,78% tra i 28 e i 55 mila euro: 0,79% tra i 55 mila e i 75 mila euro; 0,8% sopra i 75 mila euro Aumenta CARRARA 0,3% 0,575% esenzione 10 mila euro 0,2% fino a 15 mila euro; 0,6% tra i 0,8% esenzione fino a 7.500 euro CATANIA 15 mila e i 50 mila; sopra 0,8% CATANZARO 0,5% 0,8 CHIETI 0,65 0,8 CREMONA 0,35% esenzione 9 mila euro 0,65% esenzione a 10 mila euro CROTONE 0,6% esenzione fino a 10 mila euro 0,75% esenzione fino a 10 mila euro CUNEO 0,4% 0,59 fino a 15 mila euro; 0,6% tra i 15 mila e i 28 mila euro; 0,65% tra i 28 mila e i 55 mila euro; 0,75% tra i 55 mila e i 75 mila euro; 0,8% sopra i 75 mila euro 0,1% 0,6% fino a 28 mila euro; 0,72% tra i 28 mila e i 55 mila euro; 0,77% redditi tra i 55 mila e 75 mila; ENNA 0,8% oltre i 75 mila euro FERRARA 0,5% 0,6% fino a 15 mila euro; 0,7% tra i 15 mila e i 75 mila euro; 0,8% sopra i 75 mila euro FIRENZE 0,3% 0,2 diminuisce FORLI' 0,49% esenzione 8 mila euro 0,49 esenzione 8 mila euro uguale GENOVA 0,7% esenzione 10 mila euro 0,8% esenzione 10 mila euro GORIZIA 0,1% 0 diminuisce IMPERIA 0,8% 0,8% uguale LA SPEZIA 0,6% esenzione 15 mila euro 0,6% esenzione 15 mila euro uguale LECCO 0,3% esenzione 10 mila 0,3% esenzione 10 mila euro uguale 0,4% 0,4% fino a 15 mila euro; 0,5% tra i 15 e i 28 mila euro; 0,6% tra i 28 mila e i 55 mila; 0,7% tra i 55 LIVORNO mila e i 75 mila; 0,8% sopra i 75 mila MACERATA 0,6% esenzione 8.500 euro 0,8% esenzione 8 mila euro MATERA 0,8% esenzione 15 mila euro 0,8% esenzione 15 mila euro uguale MESSINA 0,8% 0,8% uguale MILANO 0,2% esenzione redditi 33.500 euro 0,1% fino a 15 mila euro; fino a 28 mila euro; 0,3% fino a 55 mila euro; 0,5% sopra i 55 mila euro; esenzione 33.500 euro 0,5% 0,5% fino a 15 mila euro; 0,52% tra i 15 mila e i 28 mila euro; 0,58% tra i 28 mila e i 55 mila; 0,78% MODENA tra i 55 mila e i 75 mila; 0,8% sopra i 75 mila MONZA 0,5% esenzione 15 mila euro 0,5% esenzione 15 mila euro uguale 5

CITTA Aliquote anno 2011 Aliquote anno2012 Note di variazione 0,5% 0,45% fini a 15 mila euro; 0,5% tra i 15 e i 28 mila euro; 0,6% tra i 28 mila e i 55 mila; 0,7% tra i 55 NAPOLI mila e i 75 mila; 0,8% sopra i 75 mila 0,4% 0,4% fino a 15 mila euro; 0,5 tra i 15 e i 28 mila euro; 0,58% tra i 28 mila e i 55 mila euro; 0,59% NUORO tra i 55 mila e i 75 mila; 0,6% sopra i 75 mila PADOVA 0,6% esenzione fino a 12 mila euro 0,8% esenzione fino a 15 mila euro PALERMO 0,4% 0,8% PARMA 0,4% 0,8% esenzione 10 mila euro PAVIA 0,58% esenzione 12 mila euro 0,75% tra i 15 mila e i 28 mila euro; 0,76% tra i 28 mila i 55 mila euro; 0,78% tra i 55 mila e i 75 mila euro; 0,8% sopra i 75 mila euro; esenzione 15 mila euro PESARO 0,6% esenzione 9 mila euro 0,6% fino a 15 mila euro; 0,61% tra i 15 mila e i 28 mila euro; 0,78% tra i 28 mila e i 55 mila euro; 0,79 euro tra i 55 mila e i 75 mila euro; 0,8% sopra i 75 mila euro PIACENZA 0,52% esenzione 15 mila euro 0,52% esenzione 15 mila euro uguale PISA 0,2% 0,2% uguale PISTOIA 0,5% 0,8% esenzione fino a 15 mila euro POTENZA 0,8% esenzione 8 mila euro 0,8% esenzione 8 mila euro PRATO 0,5% 0,5% uguale RAGUSA 0,6% esenzione 10 mila euro 0,6% esenzione 10 mila euro uguale 0,6% esenzione fino a 8.500 euro 0,6% fino a 15 mila; 0,7% tra i 15 e i 28 mila; 0,75% tra i 28 mila e i 55 mila; 0,78% tra i 55 mila RAGUSA e i 75 mila; 0,8% sopra i 75 mila RAVENNA 0,6% 0,6% uguale REGGIO NELL'EMILIA 0,5% esenzione 15 mila euro 0,5% esenzione 15 mila euro uguale RIETI 0,8% 0,8% uguale RIMINI 0,3% 0,3% esenzione fino 15 MILA euro diminuisce ROMA 0,9% 0,9% ROVIGO 0,8% esenzione 8.619 euro 0,8% esenzione 8.619 euro uguale SALERNO 0,6% esenzione 10 mila 0,6% esenzione fino 10 mila euro uguale SASSARI 0,8% esenzione 15 mila euro 0,8% esenzione 15 mila euro uguale SAVONA 0,33% 0,8% esenzione 15 mila euro SIENA 0,6% fino a 18 mila euro; 0,7% sopra i 18 mila euro; esenzione 12 mila euro 0,58% fino a 15 mila euro; 0,68% tra i 15 mila e i 28 mila euro; 0,73% tra i 28 mila i 55 mila euro; 0,76% tra i 55 mila e i 75 mila euro; 0,79% sopra i 75 mila euro; esenzione 12 mila euro TERAMO 0,5% 0,8% esenzione 15 mila euro TERNI 0,5% esenzione fino a 10 mila euro 0,8% esenzione fino a 12 mila euro TORINO 0,5% esenzione fino a 11 mila euro 0,8% esenzione fino a 11 mila euro TREVISO 0,6% 0,6% uguale TREVISO 0,6% 0,6% uguale TRIESTE 0,8% 0,8% uguale UDINE 0,2% 0,2% uguale VARESE 0,7% 0,8% esenzione 8 mila euro VENEZIA 0,19% redditi fino a 25 mila euro; 0,2% sopra i 25 mila euro; esenzione 15 mila euro 0,3% 0,6% redditi fino a 55 mila euro; 0,79 tra i 55 mila e i 75 mila euro; 0,8% sopra i 75 mila euro; esenzione 15 mila euro 0,5% fino a 15 mila euro; 0,6% tra i 15 mila e i 28 mila; 0,65% tra i 28 mila i e i 55 mila; 0,75% tra i 55 mila e i 75 mila; 0,8% sopra i 75 mila; VERBANIA esenzione fino a 14.500 euro 0,5% fino a 15 mila euro; 0,65% tra i 15 mila e i 28 0,3% mila euro; 0,78% tra i 28 mila e i 55 mila; 0,79% tra i 55 mila e i 75 mila; 0,8% sopra i 75 mila; VERONA esenzione fino a 10 mila euro VITERBO 0,4% 0,5% MEDIA NAZIONALE 0,42% 0,49% Fonte UIL Servizio Politiche Territoriali 6

ALIQUOTE ADDIZIONALI REGIONALI E IRPEF: LE ALIQUOTE REGIONI ANNO 2012 POSSIBILI AUMENTI NEL 2013 Piemonte fino a 15 mila euro 1,23%; fino a 22 mila euro l 1,53%; oltre 1,73% (fasce di reddito) Val d Aosta 1,23% Lombardia fino 15.493,71 euro l 1,23%; fino a 30.987,41 euro l 1,63%; oltre 30.987,41 euro l 1,73%(fasce di reddito) Ulteriore 0,5 per i redditi fino a15.493,71 euro; 0,1% per i redditi fino a 30.987,41 (aliquota Liguria fino a 20 mila euro l 1,23%; Ulteriore 0,5% per i redditi fino a 20 mila euro oltre l 1,73% (aliquota Bolzano 1,23% Trento 1,23% Ulteriore 0,5% (aliquota Veneto 1,23% Ulteriore 0,5% per tutti i (aliquota massima 1,73%) Friuli Venezia Giulia 1,23% Emilia Romagna fino a 15 mila euro l 1,43%; fino a 20 mila euro 1,53%; fino a 25 mila euro l 1,63%; oltre 1,73% (fasce di reddito) Toscana 1,23% Umbria Marche fino a 15 mila euro l 1,23%; oltre l 1,43% (fasce di reddito) fino a 15.550 euro l 1,23%; fino a 31 mila euro l 1,53%; oltre l 1,73% (scaglioni di reddito con aliquota marginale) Lazio 1,73% Abruzzo 1,73% Molise 2,03% Campania 2,03% Puglia fino a 28 mila euro l 1,53%; oltre l 1,73% (fasce di reddito) Ulteriore 0,3% per i redditi fino a 15 mila euro; 0,2% fino a 20 mila euro; 0,1% fino a 25 mila euro (aliquota Ulteriore 0,5% fino a 15 mila euro; 0,3% oltre i 15 mila euro (aliquota Ulteriore 0,5% per i redditi fino a 15.550 euro; 0,2% fino a 31 mila euro (aliquota massima 1,73%) massima 2,63%) massima 2,63%) Basilicata 1,23% Calabria 2,03% massima 2,63%) Sicilia 1,73% Sardegna 1,23% Media nazionale 1,19% 1,495% Fonte UIL Servizio Politiche Territoriali 7